Strage di Capaci, il racconto Giuseppe Costanza: “Quel giorno ho visto l’asfalto salire in cielo”

La strage di Capaci fu un attentato messo in atto da Cosa Nostra in Sicilia, il 23 maggio 1992, un sabato, sull’autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci nel territorio comunale di Isola delle Femmine, a pochi chilometri da Palermo. Nell’attentato persero la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Gli unici sopravvissuti furono gli agenti Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza.

Quest’ultimo ha portato la sua testimonianza anche all’Agnelli di Torino: un incontro tra generazioni, con il racconto di una pagina di storia italiana da un punto di vista diverso.

 

“L’arte di animare. Animare l’arte”: i dati aggiornati

Il progetto “L’arte di animare. Animare l’arte” realizzato dalla Pastorale Giovanile Piemonte e della Valle d’Aosta con il sostegno della Fondazione Agnelli è un percorso creativo in cui i giovani hanno trovato uno spazio artistico e di animazione gestito da professionisti con cui fare esperienze di crescita personale e professionalizzante. Attraverso 3 weekend di formazione ha conseguito un congruo numero di risultati, raccolti in un documento pubblicato da Fondazione Agnelli che ne delinea gli aspetti peculiari propri del progetto.

 

Arte di Animare - Dati Aggiornati

Il ritratto di MGS Day: ragazzi dagli occhi desiderosi di parole Vere

Valdocco si è dimostrata nuovamente il cortile perfetto per accogliere gli oltre quattrocento ragazzi – dalla prima alla quinta superiore, provenienti dalle diverse opere Salesiane e delle Figlie di Maria Ausiliatrice del territorio piemontese e valdostano – del Movimento Giovanile Salesiano che Domenica 19 Novembre si sono qui riuniti per riprendere le tematiche del cammino intrapreso confrontandosi con il tema dell’anno pastorale “#nessunoescluso”, declinato secondo la dinamica del “Già chiamati, non ancora perfetti”.

“Già chiamati, non ancora perfetti” evoca il perenne conflitto tra bene e male con la chiara consapevolezza che il primo vince sempre. Questo l’innesco lanciato alla platea del teatro di Valdocco grazie alla visione di un estratto della pellicola cinematografica de “Il cavaliere Oscuro” di C. Nolan, che vede il personaggio dei fumetti creato da Bob Kane e Bill Finger, Batman, dove il Bene è continuamente messo alla prova: in questa storia l’eroe-pipistrello rischia di spingersi troppo in là,  esponendosi alla rottura con il suo codice morale. Il peso, il respiro, la profondità che caratterizza la dualità del personaggio di Batman sono stati solo i primi fili che hanno intrecciato la trama di questa domenica di MGS Day. Il tessuto poi si è ulteriormente arricchito con un chiaro riferimento alle Lettere di San Paolo nel passaggio in cui dice “non faccio il Bene che voglio, ma il Male che non voglio“. L’identificazione dei ragazzi con quei testi del Nuovo Testamento è stata immediata, nonostante quelle parole abbiano più di 1000 anni, i giovani si sono veramente sentiti chiamati per nome, perchè la loro personale dimensione attuale è caratterizzata da questa tensione continua tra il desiderio di realizzare il Bene e la fatica di adempierlo concretamente.

Altra attualizzazione che ha colto nel segno è stata quella relativa ai discepoli: emblema della continua oscillazione tra slanci ed entusiasmi – “Signore, farò tutto per Te” – e tra tradimenti e fatiche nel Credere, si veda rispettivamente la figura di Pietro e Tommaso; questa dinamica dei discepoli, quindi, non è così lontana dai giovani d’oggi e qui la Chiesa è nata e si è affidata a Gesù con quelle stesse dinamiche dei suoi apostoli.

La provocazione lanciata è stata raccolta con entusiasmo dai 440 ragazzi del Movimento Giovanile Salesiano che si sono dimostrati pronti nello svolgere una serie di attività di gruppo, per le quali sono stati suddivisi in 38 gruppi guidati dagli animatori.

Tutto questo condito dallo spirito dell’allegria tipicamente salesiana che ha saputo miscelare momenti di animazione – animazione da palco e grandi giochi che hanno coinvolto tutti i ragazzi nei diversi ambienti offerti da Valdocco – e momenti di introspezione e preghiera.

Il ritratto che scaturisce da questa iniziativa si pone in controtendenza rispetto a quel credo diffuso che vede una gioventù troppo distratta dagli smartphone, perchè come sottolinea Sr Carmela Busia, delegata di Pastorale Giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice del Piemonte e della Valle d’Aosta: “L’immagine che porto via da questa esperienza è lo sguardo attento di questi ragazzi, che guardano e ascoltano desiderosi di parole Vere e sincere.”

MGS Day, Domenica 19 Novembre: ecco la galleria fotografica