Estate Anch’io al Parco del Valentino

All’Oratorio Estivo Salesiano si parte con Estate anch’io, all’interno dello Spazio Anch’io – Educativa di Strada – dell’Oratorio San Luigi di Torino, aperto dall’11 giugno al 27 luglio, con attività ogni giorno diverse che si svolgono dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 19, al parco del Valentino (tra via Medaglie D’oro e via Carlo Ceppi) e comprendono:


Spiega Giulia, educatrice del servizio di Spazio Anch’io:

Tutti i giorni dalle 16:30 fino alle 19:00 lo Spazio comprenderà attività diverse: dal lunedì al venerdì è confermato il corso di italiano che si terrà dalle 15:30 alle 16:30. Il lunedì si comincia con le attività di laboratorio più musicali in cui metteremo la musica con il camper e i ragazzi avranno degli strumenti musicali a disposizione da poter utilizzare. Si continua con il laboratorio di fotografia, il martedì e il mercoledì faremo invece i tornei sportivi di calcio, di pallavolo, ping pong, calciobalilla, e tanto altro ancora.

Al giovedì faremo le gite fuori porta – ogni giovedì una gita diversa – con l’obiettivo di uscire per guardarsi intorno a scoprire insieme Torino, condividendo anche dei momenti di merenda, tutti insieme. Al venerdì invece ci saranno laboratori artigianali: verrà un signore volontario che fa il tappezziere ad insegnare ai ragazzi a cucire e quindi insieme si faranno dei lavoretti come il confezionamento di borsette o portafogli, insomma suppellettili, il tutto utilizzando il cucito. Essendoci infine i mondiali di calcio, ci sarà l’opportunità di vedere alcune partite con cena condivisa.

“M’interesso di Te”

Parallelamente al Progetto di Spazio Anch’Io, si sta svolgendo il progetto nazionale, promosso dalla Federazione SCS/CNOS rivolto all’assistenza e all’accoglienza di MSNA e giovani non accompagnati, “M’interesso di Te”. Ha aperto nel mese di Febbraio un Centro Diurno di accoglienza di bassa soglia. Il “Centro Diurno DI.TE” è in San Salvario all’Oratorio Santi Pietro e Paolo in Via Giacosa 8. Il Centro è aperto al mattino dalle ore 09.00 alle 12.30.

Gratuitamente si offre la possibilità di:

  • Mangiare Colazione, fare una Doccia e lavare i vestiti
  • Aiuto Legale per i Documenti
  • Corso di Italiano, Ricerca Corsi Professionali e Ricerca Lavoro

 

Maggiori Info su Educativa di Strada

Bra: consegna dei diplomi Rolfo

Mercoledi 27 giugno una piacevole mattinata ha visto la consegna, presso il Centro di Formazione Cnosfap dei Salesiani di Bra, degli attestati per gli allievi dei CFP Salesiani di Bra e Fossano che hanno partecipato ai  corsi con le ditte Rolfo e Mollo.

Ringrazio per questa collaborazione – ha esordito il Direttore, don Vincenzo Trotta da parte di due ditte leader nel loro settore. Un bene per i nostri ragazzi un bene per il miglioramento tecnico dei nostri CFP di Bra e Fossano.

All’incontro era presente il Vice Presidente dell’Unione Industriali, Mariano Costamagna, in rappresentanza del Presidente Mauro Gola. “Sono lieto – ha affermato Costamagna – di potere essere oggi per plaudire la collaborazione tra le ditte Rolfo, Molo ed i Salesiani. Anche io sono ex allievo e posso garantire che presso i salesiani oltre l’aspetto tecnico, di grande livello direi, la peculiarità è quella di formare la persona umana. Questo è un merito che va riconosciuto ai salesiani ed è un grande pregio che hanno i loro allievi che saranno i futuri nostri collaboratori.”

Il Direttore del CFP Valter Manzone ringraziando aziende ed allievi per questi progetti ha salutato Franco Boglione in rappresentanza degli artigiani di Bra per la stretta collaborazione con la loro associazione di categoria. I saluti del Sindaco Sibille sono stati portati dall’Assessore Sara Cravero che si è complimentata per la struttura che i salesiani hanno saputo allestire con la collaborazione di tante aziende.

Si è poi passati alla consegna dei diplomi da parte della ditta Rolfo con la partecipazione dell’AD Roberto Rolfo, del responsabile della produzione Davide Pegoraro, del Responsabile dei veicoli speciali Giuseppe Giordano e del Direttore del personale Antonio Ghigo che prendendo la parola ha affermato: “Ringrazio tutte le componenti che hanno reso possibile questo progetto. Gli allievi, il nostro tecnico Giordano, i docenti dei salesiani di Bra e Fossano. Sono questi lungimiranti collaborazioni che ci permetteranno di formare i nostri futuri collaboratori che imparando coi nostri tecnici sapranno da subito come muoversi nel mondo del lavoro.” La parola è poi passata Roberto Mollo che con Mauro Dotta e Marco Rombi, che ha snocciolato i dati della presenza in Italia di Mollo Noleggio. “E’ di cruciale lungimiranza – ha affermato Roberto Mollo – la nostra partecipazione a progetti come quello strutturato con i salesiani. E’ sempre più tangibile la difficoltà nel reperire tecnici che possano supportare le nostre esigenze di manutenzione ai mezzi e supporto alla clientela. Non potevamo non cogliere questa importante occasione di collaborazione.”

Dopo la consegna dei Diplomi della ditta Mollo è stato Mauro Dotta, responsabile del personale, a ricordare la necessità di impostare un metodo di collaborazione tanto innovativo che consentirà alla Mollo di avere maggiori possibilità nel reperimento dei propri tecnici. In chiusura della mattinata è stata presentata l’iniziativa di collaborazione tra il Cnos-fap di Bra e la ditta Europlast che ha fornito al CFP Salesiano una macchina per lo stampaggio a caldo della plastica.

Da ex allievo – ha affermato Claudio Pacotto AD dell’Europlast – sono veramente soddisfatto di iniziare questa avventura con il mondo salesiano. Da allievo ho avuto molto negli otto anni trascorsi prima alle scuole medie e poi all’Istituto Tecnico Industriale dei salesiani, e penso che restituire un po’ di quelle competenze apprese sia un dovere.” Non poteva poi mancare il rinfresco preparato dagli allievi del CFP di Bra settore Panetteria Pasticceria coordinati da Giacomo Rafreddato a sancire con un momento conviviale questo significativo progetto.

(Articolo a cura di Franco Burdese)

6/07: Ready to start? Dialoghi e musica intorno a esperienze e progetti di Servizio Civile

READY TO START?

Venerdì 6 luglio 2018, ore 19.00
Dialoghi e musica intorno a esperienze e progetti di Servizio Civile
Bando di selezione 2018 per i giovani dai 18 ai 28 anni

TESC Tavolo Enti Servizio Civile, con la collaborazione organizzativa di Servizio Civile Confcooperative Piemonte Nord e Servizio Civile Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta, presenta l’iniziativa dal titolo “READY TO START?”, che si terrà Venerdì 6 luglio 2018 presso OFF TOPIC, via Pallavicino,35 a Torino a partire dalle ore 19.00.

Il momento dell’aperitivo si articolerà attraverso una proposta di musica, letture di testi e testimonianze di giovani e  operatori che hanno vissuto l’esperienza di Servizio Civile. Solidarietà, impegno, lavoro, esperienza, competenze, collaborazione ed anche divertimento: saranno queste le parole chiave che traghetteranno gli interventi dei diversi  testimonial. Un’occasione per conoscere gli enti, i progetti e per ricevere informazioni sulle caratteristiche generali, sui requisiti e su come presentare la domanda per il Bando di selezione 2018, la cui pubblicazione è imminente.

Il Servizio Civile è un percorso della durata di 12 mesi dedicato ai giovani tra i 18 e i 28 anni che desiderano formarsi, orientarsi in un ambiente di lavoro dopo la scuola o l’università, oppure investire il proprio tempo in un’esperienza significativa e riconosciuta.

Il Servizio Civile opera nel rispetto dei principi della solidarietà, della partecipazione, dell’inclusione e dell’utilità sociale nei servizi resi, anche a vantaggio di un potenziamento dell’occupazione giovanile. Le aree di intervento del Servizio Civile sono riconducibili ai settori di: ambiente, assistenza, educazione e promozione culturale, patrimonio artistico e culturale, protezione civile, servizio civile all’estero.

L’importanza sociale e culturale dell’evento è testimoniata anche dalla partnership di OFF Topic, nuovo hub culturale della città di Torino progettato dal TYC – Torino Youth Centre.

L’ingresso è gratuito previo accredito COMPILANDO l’apposito FORM. Ai primi 50 accreditati verrà offerto un drink pass per la serata.

Richiedi il Tuo ACCREDITO
Visita la pagina FB per Info e Dettagli

 

Per le vocazioni religiose alla vita salesiana: intenzione missionaria Luglio 2018

Intenzione Missionaria Salesiana di Giugno 2018, per tutti i Salesiani, perché siano sempre e dovunque uomini di Chiesa e di unità.

INTENZIONE MISSIONARIA SALESIANA
ALLA LUCE DELL’INTENZIONE DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE
Perché il Signore della messe
invii abbondanti e sante vocazioni di salesiani
coadiutori e sacerdoti al servizio della gioventù.
Per le vocazioni religiose
alla vita salesiana

N. 114 – giugno 2018
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Settore per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane

Dalla basilica del Sacro Cuore di Gesù, costruita dal nostro caro padre Don Bosco, vi saluto, affidando tutti i nostri missionari a questo Amatissimo Cuore!

Il mese missionario straordinario – ottobre 2019 – ci porta a scoprire nuove luci e slancio dalla Lettera Apostolica Maximum Illud di Papa Benedetto XV, di cui si celebrerà il centenario.

Gesù Cristo è chiaramente al centro di questa Lettera Apostolica. Questo, da Salesiani di Don Bosco, ci rimanda con forza e con lucidità all’articolo 11 delle nostre Costituzioni: “lo spirito salesiano trova il suo modello e la sua sorgente nel cuore stesso di Cristo, apostolo del Padre”. E in particolare a due dei lineamenti – forse tra i più missionari – della figura del Signore a cui siamo più sensibili nella lettura del Vangelo, cioè: “la sollecitudine nel predicare, guarire, salvare sotto l’urgenza del Regno che viene e il desiderio di radunare i discepoli nell’unità della comunione fraterna”.

È, infatti, molto incoraggiante il percorrere tutta questa Lettera di Papa Benedetto XV sotto lo sguardo di questo nostro articolo fondante.
Buon mese missionario del Sacro Cuore di Gesù!

D. Guillermo Basanes, SDB
Consigliere per le missioni

Brasile Sao Paulo: 1050 missionari per la settimana missionaria

Condividiamo alcune belle notizie dall’America missionaria. In particolare la feconda settimana missionaria dell’Ispettoria di Sao Paulo (Brasile). P.
Tiago Eliomar ha condiviso alcune informazioni di quella settimana. Sono giovani e adolescenti del GAM (Gruppo d’Azione Missionaria) che coinvolge giovani delle scuole, università e parrocchie dell’Ispettoria. Ogni anno organizzano a livello ispettoriale la Settimana Missionaria,
che offre a tutta la Pastorale Giovanile un colore missionario. Certamente queste attività missionarie non si riducono soltanto all’evento di una settimana, ma a processi formativi missionari nelle diverse comunità educative e a risposte differen ziate secondo la maturità. Per esempio, all’interno di questa animazione missionaria alcuni giovani sono inviati come volontari missionari salesiani presso altri paesi per un anno. Questa dinamica missionaria si è rivelata molto feconda nella pastorale giovanile e vocazionale. Frutto dello spirito missionario e di queste iniziative pastorali, nell’Ispettoria saranno ordinati, quest’anno, 6 sacerdoti e 2 confratelli coadiutori emetteranno i loro voti perpetui.

Ecco alcuni numeri interessanti: Dal 14 al 22 di Luglio
* 1050 missionari parteciperanno (sì, mille cinquanta!) in
* 25 comunità (8 parrocchie),
* 7 città: Votuporanga, Cananeia, Guapiara, Cajuru, Aguaí, Charqueada, Piranguçu.
* 18 sacerdoti salesiani,
* 55 salesiani in formazione o aspiranti

Altre informazioni missionarie che arrivano dall’America
 Il prossimo Congresso Americano Missionario (CAM 5): sarà realizzato in Bolivia, Santa Cruz dal 10 al 14 lu glio, e si prevede la partecipazione di più di 5000 delegati. Molti dei DIAM d’America parteciperanno.
 Si sta preparando l’ Incontro Salesiano Pan amazonico: “Il Sinodo ci interpella” che coinvolge le ispettorie che hanno missioni nell’Amazonia. L’incontro sarà a Manaus, dall’1 al 4 novembre. Sarà un’occasione prezio sa per raccogliere il patrimonio pastorale, scientifico, pedagogico e testimoniale di più di un secolo di pre senza salesiana; per leggere la situazione attuale sociale, economico-politica, ecclesiale e salesiana della Regione; e per proporre strade per il futuro. I missionari e gli agenti pastorali indigeni prepareranno alcune
proposte per il Sinodo Pan Amazonico del 2019.

“Essere missionario è regalo del cielo”

Sono nato a Madrid nel 1930, in una fervente famiglia cristiana. Nella quaresima del 1945 ho trovato un libro intitolato “Volontari”. Erano racconti missionari e alcune pagine di spiegazione sulla vocazione. Ho iniziato a leggere il libro per curiosità e subito ne sono rimasto affascinato.

Mi si aprirono orizzonti insospettati, pieni di fascino, e ho scoperto il valore della vita offerta per seguire Gesù e diffondere il suo Vangelo. Dopo ciò, frequentando la cappella della scuola e in ginocchio vicino al Tabernacolo, pensavo a quando Gesù disse agli apostoli: “Vieni e seguimi”, e anche a quando san Francesco Saverio morì, all’età di 43 anni, dopo aver predicato il Vangelo.

Nel noviziato ho scritto la mia domanda per andare in missione. Il giorno dopo la mia Pro- fessione Religiosa, l’Ispettore ha letto i nomi di quelli inviati alle Missioni. Dei 63 neo-professi, 32 andarono in Sud America. Il mio nome non era tra questi. Ero triste, ma l’Ispettore ha detto: “E quest’anno, quattro dei neo-professi andranno in Giappone” e lesse i nomi. Il terzo nome era il mio. Ero stordito. Quando lasciai la sala da pranzo, andai dritto in cappella e iniziai a piangere d’emozione.

Sono arrivato in Giappone nel gennaio 1950. L’obbedienza mi ha poi mandato in Corea, dove sono arrivato il venerdì 30 marzo 1962 per aiutare come vice-parroco nella periferia di Seoul, nella parrocchia di San Giovanni Bosco. Quel pomeriggio i cristiani fecero la Via Crucis. Uomini in ginocchio sul pavimento di legno a destra, donne a sinistra, lasciando un corridoio nel centro della chiesa. Dopo la Via Crucis, molte persone sono rimaste in chiesa per le preghiere della notte. La mattina successiva, dopo la messa, molte persone hanno continuato a pregare e abbiamo meditato con loro, seduti sul pavimento.

I primi giorni furono difficili, ma pian piano mi resi conto che tutto era stato un regalo dal Cielo. I cristiani ci davano un esempio di preghiera nella chiesa, stando seduti sul pavimento vicino al tabernacolo. E ci hanno anche aiutato a vivere condividendo nella povertà, con pazienza, speranza e gioia. Loro ci hanno amato molto. Una delle grandi sfide che ho incontrato è stata la lingua. Avevo già imparato il giapponese e ora dovevo iniziare con il coreano, che era più complesso. Un’altra sfida è che al momento i cattolici sono solo il 10% della popolazione.
Inoltre, fa male vedere, ancora, la Corea divisa in due nazioni separate.

Le più grandi gioie che ho sperimentato sono state i battesimi dei catecumeni e le professioni religiose dei novizi.
Altro motivo di gioia è vedere che la Corea era una nazione molto povera, e ora, grazie al lavoro e all’organizzazione che i coreani hanno nella loro cultura, è, invece, una nazione dove regna l’ordine, il progresso e uno standard di vita dignitoso, e ognuno ha la mentalità di condividere le ricchezze aiutando le altre nazioni più povere.

Ai giovani che desiderano offrire se stessi per essere missionari, ricordo loro che alla base della nostra vita di preghiera personale, della vita gioiosa in Comunità e di tutte le nostre attività, è l’Amore di Gesù, veramente presente nella Santissima Eucaristia. Dobbiamo visitare il Santissimo Sacramento ogni giorno. Inoltre, con gratitudine, coltiviamo la devozione alla Vergine e preghiamo il Rosario, come ci insegna Don Bosco.

Cerchiamo di vivere con cuore aperto sempre ai buoni esempi e alle lezioni degli altri, in particolare dei poveri.
Una volta un povero, che si chiamava Matteo ed era un vecchio cristiano, mi chiese su come avrei fatto per riassumere il Vangelo in poche parole. Ho subito iniziato a spiegare, riassumendo alcuni elementi essenziali. Il buon Matteo mi ascoltò con pazienza finché alla fine disse: “Non ti pare che sei stato un po’ ‘lungo? E io gli dissi: “Bene, allora, come lo spieghi in meno parole? E Matteo disse: “Per me il Vangelo è questo: “Se qualcuno ti schiaffeggia sulla guancia destra, presentagli la sinistra “.

José María Blanco,
missionario spagnolo in Corea

Testimonianza di santità missionaria salesiana
Don Pierluigi Cameroni SDB, Postulatore Generale per le Cause dei Santi

Il Beato Zeffirino Namuncurà (1886-1905) incarnò in sé le sofferenze, le angosce e le aspirazioni della sua gente Mapuce, quella stessa gente che nell’arco degli anni della sua adolescenza ha incontrato il Vangelo e si è aperta al dono della fede sotto la guida di saggi educatori salesiani. C’è un’espressione che raccoglie tutto il suo programma di vita: “Voglio studiare per essere utile al mio popolo”. Infatti Zeffirino voleva studiare, essere sacerdote e ritornare alla sua gente per contribuire alla crescita culturale e spirituale del suo popolo, come aveva visto fare dai primi missionari salesiani.

Intenzione Missionaria Salesiana
Affinché le reti sociali favoriscano la solidarietà e il rispetto dell’altro nella sua differenza.

Perché le presenze salesiane siano “case” dove ognuno si senta accolto e rispettato nella sua originalità e dove si possa scoprire la gioia della Buona Novella.

Ogni volta di più le nostre presenze si trovano in contesti plurali dal ponto di vista sociale, culturale e religioso. La nostra missione ci spinge, anche mediante le Tecniche delle Informazioni (TI) e le Reti Sociali, a una rispettosa accoglienza a una gioiosa testimonianza e annuncio della Buona Novella.

Blocco dei fondi regionali per l’Oratorio: a La Voce e Il Tempo parla Don Mauro Mergola: “Così si nega l’inclusione per i più disagiati”

Sul quasi azzeramento del fondo regionale per gli Oratori è intervenuto Don Mauro Mergola, salesiano che gestisce la missione oratoriana nel quartiere multietnico di San Salvario, che al settimanale La Voce e Il Tempo ha spiegato quanto sia difficile, con i fondi regionali bloccati all’anno 2014-2015, operare nei quartieri di periferia segnati dall’emergenza e farsi carico delle fatiche di tanti nuclei familiari che non possono persino permettersi di pagare la quota di iscrizione all’oratorio estivo, che è un’occasione per avvicinare le famiglie in difficoltà e iniziare con loro un percorso di sostegno e accompagnamento.

LA VOCE E IL TEMPO, edizione del 7 Giugno 2018. Articolo a cura di Stefano DI LULLO

Quasi azzerato il fondo regionale per gli Oratori

Risorse al lumicino –  La legge prometteva 1 milione di euro, invece nel 2017 ne sono stati stanziati 333 mila e non sono stati ancora erogati. Per il 2018 tutto tace. E gli Oratori Estivi per farsi carico delle famiglie in difficoltà economiche che non possono pagare le quote di iscrizione si affidano alle collette di solidarietà. Parlano i preti di periferia

Proprio nei giorni in cui si intensifica l’attività degli oratori, luoghi di frontiera e integrazione, che lungo tutto l’anno portano avanti progetti sociali in quartieri e comuni torna a far discutere l’odissea burocratica che ormai da anni coinvolge parrocchie, associazioni oratoriane, la Pastorale giovanile della diocesi e l’associazione Noi Torino in relazione all’erogazione dei fondi relativi alla legge regionale 26/2002 sugli oratori.

Nelle casse degli oratori non arriva un centesimo dalla Regione da tempo. I contributi sono bloccati dall’anno pastorale 2014-2015. Gli ultimi fondi versati riguardano, infatti, il saldo dei progetti relativi al 2014-2015.

La legge, dopo uno stallo, è stata rifinanziata per l’anno 2016-2017 con uno stanziamento di  «quattro dodicesimi», ovvero un terzo dei contributi erogati in passato che ammontavano a poco più di un milione di euro. Si tratta nello specifico di 333 mila euro che dovranno essere suddivisi fra le diverse confessioni ed enti di culto che portano avanti attività di oratorio in tutto il Piemonte. «Si tratta di briciole», sottolinea don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile diocesana, «che rischiano di essere ulteriormente frammentate e dispersi fra i vari progetti, considerando anche le capziose procedure burocratiche per la presentazione dei bandi».

Ed ecco che la Pastorale giovanile regionale e la Noi Torino hanno stabilito di investire la cifra su progetti diocesani. Per l’anno pastorale 2017-2018 la presentazione dei progetti è di nuovo bloccata.

Anche l’Arcivescovo Nosiglia nelle scorse settimane è intervenuto scrivendo al presidente della Regione Sergio Chiamparino e all’assessore alle Politiche sociali Augusto Ferrari. Dal Palazzo della Regione è stata sempre manifestata disponibilità al dialogo, ma non è arrivata alcune risposta, solo ulteriori promesse e rinvii. Tutto tace. In sostanza, come informano dalla Regione, lo stanziamento dei fondi dipende dall’assestamento di bilancio.

«Si tratta di fatto di una legge vuota», sottolinea don Stefano Votta, presidente della Noi Torino, «che ormai esiste solo sulla carta (e sulle promesse), ma di cui gli oratori e le diocesi non possono far conto per strutturare le diverse attività sociali sul territorio».

 

 Oratori estivi mobilitati per chi fatica

Con il termine delle lezioni scolastiche diventa sempre più imponente ed essenziale l’impegno di circa 200 oratori mobilitati in tutta la diocesi torinese nei mesi estivi con migliaia di educatori, animatori e volontari, giovani e adulti per settimane all’insegna della crescita e della condivisione con lo stile educativo dell’oratorio. Soprattutto sono le parrocchie a farsi carico delle fatiche di tanti nuclei familiari che non possono permettersi di pagare la quota di iscrizione, una cifra contenuta rispetto ai centri estivi comunali che gli oratori chiedono per la copertura parziale delle spese organizzative.

Ed ecco la gara di solidarietà per recuperare fondi in modo da non lasciare nessuno per strada ed offrire a tutti, in particolare nei quartieri di periferia segnati dall’emergenza, l’opportunità di crescita anche in vista di scelte per il proprio futuro. Non si tratta solo delle ordinari attività aggregative: gli oratori aprono anche alla sera e nei week-end per giovani e famiglie che non frequentano le parrocchie, numerosi i progetti che favoriscono l’inclusione dei disabili, dei migranti, dei ragazzi svantaggiati.

San Salvario 

Nel quartiere multietnico gli oratori Santi Pietro e Paolo e San Luigi affidati ai Salesiani organizzano 9 settimane di estate ragazzi con circa 250 iscritti. Don Mergola in merito ai contributi erogati dall’Ufficio Pio auspica l’istituzione di un Tavolo di confronto in cui possano sedere anche i centri estivi che offrono il servizio, che aggiunge:

Dobbiamo reperire oltre 4.000 euro per le famiglie in difficoltà, abbiamo dunque da un parte avviato il progetto solidale ‘Adotta un bambino per l’estate’, dall’altra chiediamo alle famiglie di contribuire al progetto estivo con un proprio servizio in base alle proprie competenze (decoratore, pulizie …). L’iscrizione all’oratorio estivo diventa occasione per avvicinare le famiglie in difficoltà e iniziare con loro un percorso di sostegno e accompagnamento.

LA STAMPA, edizione del 9 Giugno 2018. Articolo a cura di Maria Teresa MARTINENGO

LA VOCE E IL TEMPO, edizione del 25 Giugno 2018. Articolo a cura di Stefano DI LULLO

 

Lo sport per combattere i pregiudizi

 

LA VOCE E IL TEMPO, edizione del 25 Giugno 2018. 

Articolo a cura di Stefano DI LULLO

Torneo migranti a Torino, il calcio batte i pregiudizi

Hanno preso parte al torneo “Rondine Cup”, il 20 giugno scorso, organizzato dalla cooperativa sociale Gruppo Arco i ragazzi dei centri torinesi per minori stranieri non accompagnati di «Casa Rondine» del Gruppo Arco, «Casa che accoglie» dei Salesiani di Borgo San Paolo e di San Salvario, «Centro Civico Zero», «Nuova Aurora» dei Gruppi di volontariato vincenziano nel quartiere San Donato, le cooperative sociali «Biosfera» e «Tenda» e la fondazione «Difesa dei fanciulli».

 

 

 

 

 

 

 

Agganci con l’attualità: ecco come rispondono i ragazzi della movida di San Salvario

I ragazzi della redazione di DonBoscoSanSalvario.it hanno intervistato alcuni ragazzi intenti a trascorrere il proprio sabato sera in quel di San Salvario. Tema? Le nuove misure ventilate dal Ministero dell’Interno circa la chiusura dei porti italiani ai migranti in arrivo con l’estate sulle coste nazionali. Ecco i loro interventi:

Visita il Canale DonBoscoSanSalvario

Bilancio sulle povertà e sulle politiche antidroga in Italia

Su segnalazione di Don Domenico Ricca, Delegato dell’Emarginazione e Disagio e Presidente Comitato Interregionale SCS/CNOS, si pubblicano qui di seguito due approfondimenti.

Il primo circa il recente report di ISTAT sul 2017 riguardante la povertà in Italia, che delinea una situazione attuale drammatica: oltre 18 milioni di persone a rischio povertà o esclusione sociale, si stima in aumento sia l’incidenza di individui a rischio di povertà (20,6%, dal 19,9%) sia la quota di famiglie gravemente deprivate (12,1% da 11,5%) e quelle a bassa intensità lavorativa (12,8%, da 11,7%).

Il secondo focus presenta un bilancio sulle politiche antidroga in Italia, alla luce di quanto emerge dalla nona edizione nono Libro Bianco sulle Droghe presentato al Senato e redatto dalla Società della Ragione, Forum Droghe, Antigone, Cnca, Cgil, associazione Luca Coscioni con l’adesione di Arci, Comunità di San Benedetto al Porto, Funzione Pubblica Cgil, Gruppo Abele, Itardd, LegaCoopSociali e Lila. Un testo che rileva un aumento della popolazione carceraria e denuncia gli effetti della repressione in termini di carcerazione.

Buona Lettura!

Istat – 26 giugno 2018

La povertà in Italia Report sul 2017

Le stime diffuse in questo report si riferiscono a due distinte misure della povertà: assoluta e relativa, che derivano da due diverse definizioni e sono elaborate con metodologie diverse, utilizzando i dati dell’indagine campionaria sulle spese per consumi delle famiglie.

Nel 2017 si stimano in povertà assoluta 1 milione e 778mila famiglie residenti in cui vivono 5 milioni e 58mila individui; rispetto al 2016 la povertà assoluta cresce in termini sia di famiglie sia di individui.
L’incidenza di povertà assoluta è pari al 6,9% per le famiglie (da 6,3% nel 2016) e all’8,4% per gli individui (da 7,9%). Due decimi di punto della crescita rispetto al 2016 sia per le famiglie sia per gli individui si devono all’inflazione registrata nel 2017. Entrambi i valori sono i più alti della serie storica, che prende avvio dal 2005.

Nel 2017 l’incidenza della povertà assoluta fra i minori permane elevata e pari al 12,1% (1 milione 208mila, 12,5% nel 2016); si attesta quindi al 10,5% tra le famiglie dove è presente almeno un figlio minore, rimanendo molto diffusa tra quelle con tre o più figli minori (20,9%). L’incidenza della povertà assoluta aumenta prevalentemente nel Mezzogiorno sia per le famiglie (da 8,5% del 2016 al 10,3%) sia per gli individui (da 9,8% a 11,4%), soprattutto per il peggioramento registrato nei comuni Centro di area metropolitana (da 5,8% a 10,1%) e nei comuni più piccoli fino a 50mila abitanti (da 7,8% del 2016 a 9,8%). La povertà aumenta anche nei centri e nelle periferie delle aree metropolitane del Nord.

L’incidenza della povertà assoluta diminuisce all’aumentare dell’età della persona di riferimento. Il valore minimo, pari a 4,6%, si registra infatti tra le famiglie con persona di riferimento ultra sessantaquattrenne, quello massimo tra le famiglie con persona di riferimento sotto i 35 anni (9,6%).

A testimonianza del ruolo centrale del lavoro e della posizione professionale, la povertà assoluta diminuisce tra gli occupati (sia dipendenti sia indipendenti) e aumenta tra i non occupati; nelle famiglie con persona di riferimento operaio, l’incidenza della povertà assoluta (11,8%) è più che doppia rispetto a quella delle famiglie con persona di riferimento ritirata dal lavoro (4,2%). Cresce rispetto al 2016 l’incidenza della povertà assoluta per le famiglie con persona di riferimento che ha conseguito al massimo la licenza elementare: dall’8,2% del 2016 si porta al 10,7%. Le famiglie con persona di riferimento almeno diplomata, mostrano valori dell’incidenza molto più contenuti, pari al 3,6%.

Anche la povertà relativa cresce rispetto al 2016. Nel 2017 riguarda 3 milioni 171mila famiglie residenti (12,3%, contro 10,6% nel 2016), e 9 milioni 368mila individui (15,6% contro 14,0% dell’anno precedente).
Come la povertà assoluta, la povertà relativa è più diffusa tra le famiglie con 4 componenti (19,8%) o 5 componenti e più (30,2%), soprattutto tra quelle giovani: raggiunge il 16,3% se la persona di riferimento è un under35, mentre scende al 10,0% nel caso di un ultra sessantaquattrenne. L’incidenza di povertà relativa si mantiene elevata per le famiglie di operai e assimilati (19,5%) e per quelle con persona di riferimento in cerca di occupazione (37,0%), queste ultime in peggioramento rispetto al 31,0% del 2016.

Si confermano le difficoltà per le famiglie di soli stranieri: l’incidenza raggiunge il 34,5%, con forti differenziazioni sul territorio (29,3% al Centro, 59,6% nel Mezzogiorno).

Redattore Sociale, 26 giugno 2018

L’aumento della popolazione carceraria e il ruolo delle politiche repressive di
nuovo in primo piano. “I pesci piccoli continuano ad aumentare, mentre i consorzi
criminali restano fuori dai radar della repressione penale”

Libro bianco droghe: “Torna il carcere, serve cambiamento politico e legislativo”

Nona edizione del dossier curato dalle associazioni presentato oggi al Senato.

ROMA – Crescono le presenze in carcere per violazione della legge sulle droghe, un detenuto su 4 è tossicodipendente e ancora oggi si fa riferimento ad un testo di legge di ben 28 anni fa. A fare il bilancio sulle politiche antidroga in Italia, anticipando nuovamente la Relazione governativa al Parlamento del Dipartimento politiche antidroga, è il nono Libro Bianco sulle Droghe presentato oggi al Senato e redatto dalla Società della Ragione, Forum Droghe, Antigone, Cnca, Cgil, associazione Luca Coscioni con l’adesione di Arci, Comunità di San Benedetto al Porto, Funzione Pubblica Cgil, Gruppo Abele, Itardd, LegaCoopSociali e Lila. Un testo che ancora una volta lancia l’allarme in primo luogo sugli effetti della repressione in termini di carcerazione.

Questo libro bianco – scrivono nell’introduzione Stefano Anastasia, Garante delle persone private della libertà delle Regioni Lazio e Umbria e coordinatore dei Garanti territoriali, e Franco Corleone, garante dei detenuti della Toscana -, ci racconta del ritorno dell’affollamento penitenziario e del ruolo che, in esso, gioca ancora una volta la legislazione proibizionista in materia di droghe”.

Un carcere pieno di pesci piccoli. Secondo i dati raccolti dal Libro bianco, nel 2017, oltre 14 mila ingressi in carcere su 48 mila totali sono stati causati da imputazioni o condanne sulla base dell’art. 73 del Testo unico. Si tratta di poco meno del 30 per cento degli ingressi in carcere. Al 31 dicembre 2017, invece, sono quasi 13,8 mila i detenuti presenti in carcere a causa del solo art. 73 del Testo unico, “sostanzialmente per detenzione a fini di spaccio”, chiariscono gli autori. Poco meno di 5 mila detenuti sono in carcere anche per l’art. 74 (associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope), ma solo 976 sono detenuti esclusivamente per l’art. 74. “Mentre questi ultimi rimangono sostanzialmente stabili, aumentano dell’8,5 per cento i detenuti per solo art. 73 – continua il Libro bianco -. Si tratta complessivamente del 34 per cento del totale. I pesci piccoli continuano ad aumentare, mentre i consorzi criminali restano fuori dai radar della repressione penale”.

Ad aumentare, secondo il dossier, sono anche i tossicodipendenti. Nel 2017 sono più di 14 mila, ovvero il 25 per cento circa del totale. Preoccupante, tra questi ultimi, l’impennata degli ingressi in carcere, che toccano un nuovo record: il 34 per cento dei soggetti entrati in carcere nel corso del 2017 era tossicodipendente.

Un dato positivo arriva dalle misure alternative. Negli ultimi anni, infatti, i numeri sono in lieve e costante crescita. “Il fatto che il trend prosegua oltre la inversione di tendenza nella popolazione detenuta databile dal 2016 lascia ben sperare per una autonomia delle misure penali di comunità – si legge nel Libro bianco -. Restano marginali le misure alternative dedicate: 3.146 sono i condannati ammessi all’affidamento in prova speciale per alcool e tossicodipendenza su 14 mila detenuti tossicodipendenti”. In crescita anche i dati che riguardano le segnalazioni ex art. 75, relative al possesso di sostanze stupefacenti per uso personale, soggette a sanzioni di tipo amministrativo.

Continuano ad aumentare le persone segnalate al Prefetto per consumo di sostanze illecite – si legge nel Libro bianco – : da 27.718 del 2015 a 38.613 del 2017: +39 per cento (+18 per cento rispetto al 2016). Si conferma l’impennata delle segnalazioni dei minori che quadruplicano rispetto al 2015. Aumenta sensibilmente anche il numero delle sanzioni: da 13.509 nel 2015 a 15.581 nel 2017: +15 per cento (+18 per cento rispetto al 2016)”.

Per gli autori del dossier, inoltre, risulta “irrilevante la vocazione terapeutica della segnalazione al Prefetto: su 35.860 persone segnalate solo 86 sono state sollecitate a presentare un programma di trattamento socio-sanitario”. Dieci anni prima erano ben 3 mila. Anche le sanzioni amministrative crescono: riguardano il 43,45 per cento dei segnalati, percentuale in aumento rispetto all’anno precedente. Secondo i dati raccolti dal Libro bianco, però, la repressione colpisce per quasi l’80 per cento i consumatori di cannabinoidi. Seguono a distanza quelli di cocaina (14 per cento) e ancora meno sono quelli di eroina (4,8 per cento). In maniera irrilevante, infine, le altre sostanze. Dal 1990, quindi, oltre 1,2 milioni di persone sono state segnalate per possesso di sostanze stupefacenti ad uso personale. Per Anastasia e Corleone, si tratta di “una inutile macchina sanzionatoria che ingolfa uffici amministrativi e di polizia – concludono -. Ce n’è quanto basta per continuare a chiedere un cambiamento politico, culturale e legislativo che rimetta l’Italia tra le nazioni che stanno cercando e sperimentando vie nuove per la prevenzione dei rischi dell’abuso di droghe e della loro proibizione”.

Estate 2018: le gallerie fotografiche dei campi animatori

Dopo gli impegni scolastici e il fatidico ultimo giorno di scuola, una folta compagine di ragazzi  – dalla prima superiore in poi – ha colto l’opportunità di immergersi, confrontarsi e sperimentarsi nella dimensione oratoriana con i Campi Animatori.

I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice di Piemonte e Valle d’Aosta hanno organizzato 4 proposte diverse in base alle fasce d’età per donare a tutti – “nessuno escluso!”, come recita il leit motiv che ha accompagnato l’anno pastorale che va concludendosi – la possibilità di coltivare il proprio talento da animatore con il cuore, lo stile e l’allegria di Don Bosco.

CAMPO BASE UNO Gressoney

Visita la Pagina FB – Campo BASE Uno – Gressoney

Vai alla Gallery su Flickr

CAMPO BASE UNO Pracharbon

Visita la Pagina FB – Campo BASE Uno – Pracharbon

Vai alla Gallery su Flickr

CAMPO UNO Pracharbon  

Visita la Pagina FB – Campo UNO – Pracharbon

Vai alla Gallery su Flickr

CAMPO DUE Gressoney

Visita la Pagina FB – Campo DUE – Gressoney

Vai alla Gallery su Flickr

 

Cnos-Fap Vigliano: 60 nuovi qualificati

Presso il centro di Vigliano si sono conclusi con l’esame finale i corsi triennali e biennali di qualifica che hanno condotto al raggiungimento dell’agognato traguardo ben 60 giovani. Si tratta degli allievi dei percorsi per Operatore meccanico – Costruzioni su M.U., Operatore meccanico – Saldocarpenteria, Operatore Elettrico, Operatore Edile e Operatore del Benessere – Estetica. La commissione esterna, presieduta da Maria Rita D’Agostini e composta dagli esperti del mondo del lavoro Rosina De Canio, Guido Galassi e Paolo Rolando si è complimentata con gli esaminandi per la buona preparazione e per l’ottima riuscita delle prove. Tutti i percorsi sono stati finanziati dal fondo Sociale Europeo e dalla Regione Piemonte nell’ambito del POR 2014-2020.

Operatori del benessere – Estetica

Operatori edili

Operatori elettrici

Operatori meccanici – Costruzioni su M.U.

 

Operatori meccanici – Saldocarpenteria

(Articolo a cura di Roberto Battistella)