La Notte nazionale del Liceo Classico – V Edizione

In arrivo la quinta edizione de “La Notte Nazionale del Liceo Classico” che si svolgerà venerdì 11 gennaio 2019, dalle ore 18:00 alle ore 24:00 in 433 licei classici su tutto il territorio nazionale, vi aderirà anche il Liceo Salesiano di Valsalice.

Nata da un’idea del prof. Rocco Schembra, docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT), sostenuta dal Ministero della Pubblica Istruzione, e introdotta dal brano inedito “Ti porterò a Pompei” del cantautore fiorentino Francesco Rainero, La Notte Nazionale del Liceo Classico è pensata per dimostrare in maniera evidente che il curricolo del classico, nonostante tutti gli attacchi subìti in quegli anni, era ancora pieno di vitalità ed era popolato da studenti motivati, ricchi di grandi talenti e con abilità e competenze che oltrepassavano di gran lunga quelle richieste a scuola.

Chi durante quelle ore si recherà in uno di questi licei, potrà assistere a maratone di lettura, recitazioni teatrali, concerti, dibattiti, presentazioni di volumi, incontri con gli autori, cortometraggi, cineforum, degustazioni a tema ispirate al mondo antico e quant’altro la fantasia e la voglia di fare degli studenti e dei docenti saprà mettere in atto.

Ci saranno due grandi novità per la nuova edizione:

  • Da una parte, il partenariato che RAI Cultura e RAI Scuola hanno voluto siglare con il Coordinamento Nazionale della Notte, e che, tra l’altro, oltre ad un servizio di presentazione, permetterà di avere delle riprese in diretta dalla Notte del Liceo Classico “Giulio Cesare” di Roma.
  • Dall’altra parte, un primo tentativo di internazionalizzazione della Notte. L’ideatore e coordinatore nazionale, prof. Rocco Schembra, su invito dell’Istituto Italiano di Cultura di Atene, col patrocinio della Federazione delle Comunità e Confraternite Elleniche in Italia e della Cattedra di Lingua e Letteratura Neogreca della Sapienza di Roma, sarà nella capitale greca nel mese di febbraio per tentare di esportare anche lì il modello della Notte e per contribuire a riaccendere l’interesse per la cultura classica proprio nel Paese che di essa è stato la culla.

“Sotto il cielo del Classico” è il filo conduttore delle iniziative proposte dal Liceo Valsalice di viale Thovez di Torino per la Notte nazionale del Liceo Classico a cui l’Istituto della collina torinese partecipa per la prima volta. Sono oltre 400 i Licei in Italia che hanno aderito all’iniziativa nazionale volta a promuovere il percorso di studio più tradizionale ma non per questo meno moderno ed aperto al cambiamento.

In particolare Valsalice ha scelto alcuni eventi in grado di far comprendere quanto la cultura proposta dal Classico non sia per nulla in contraddizione con i nostri tempi. Il giornalista de “Il Foglio” Piero Vietti sarà protagonista alle 18.30 con i ragazzi della redazione del giornale scolastico “Il Salice” di una sorta di talk show in cui la protagonista sarà la comunicazione declinata in ogni sua forma, dalla retorica ai social media.

Sempre alle 18.30 il docente universitario Federico Barello intratterrà il pubblico con una lezione interattiva al seminario “Testa e croce: incontro con la moneta antica” nelle sale del Museo di Storia naturale, un viaggio nella numismatica classica.

Dopo un buffet, alle 20.30 verrà rappresentata, a cura del gruppo teatrale della scuola, la tragedia di Euripide “Alcesti” introdotta dalle note del prof. Francesco Carpanelli dell’Università di Torino.

Per tutta la serata, che si concluderà alle 23 circa, nei locali della web radio Valsonair si alterneranno i ragazzi del Classico. Racconteranno l’evento e spiegheranno al pubblico qual è il loro libro “classico”, il testo che ha lasciato una traccia nella loro esistenza. In sala audiovisivi verranno invece proiettati i cortometraggi danteschi sceneggiati e girati negli ultimi tre anni dagli allievi del Liceo Classico, premiati tra l’altro in diverse occasioni a concorsi nazionali di cinematografia scolastica.

Ecco il programma per il Liceo di Valsalice:

  • Ore 18.00 in TeatroIntroduzione e saluti delle autorità;
  • Ore 18.30 in TeatroClassico: scoprire chi siamo per affrontare il presente e costruire il futuro (Gli allievi del triennio classico dialogano con Piero Vietti, giornalista, caporedattore de “Il Foglio”);
  • Ore 18.30 Aula di ScienzeTesta e croce: incontro con la moneta antica (Lezione interattiva dedicata agli allievi del biennio per conoscere la numistica antica a cura del Prof. Federico Barell, Università degli Studi di Torino);
  • Ore 20.00Buffet
  • Ore 20.30 in TeatroIntroduzione all’Alcesti (A cura del Prof. Francesco Carpanelli, Università degli Studi di Torino);
  • Ore 21.00 in TeatroRappresentazione teatrale: “Alcesti di Euripide” (In scena gli allievi del gruppo di Teatro Classico del Liceo Valsalice – Regia prof.ssa Laura Cara e Prof. Luca Lojacono);
  • Ore 23.00 in Teatro Conclusione della serata con lettura del “Lamento dell’esclusa” con accompagnamento musicale (Daniele De Zen e Anna Trucano – voce, Emanuele Raviol – arpa);
  • Nel corso della serata non stop radiofonico su “Valsonair” con interventi di docenti, studenti ed ex-allievi. IN sala audiovisivi proiezioni di video prodotti dagli studenti del Liceo Classico sui temi di carattere letterario.

 

Liceo Valsalice

Scopri di più sulla Notte Bianca del Liceo Valsalice di Torino

 

 

Il cortile dell’oratorio e il contrasto alla povertà educativa

Si riporta qui a seguire un articolo pubblicato dalla editrice “Vita” – magazine Vita, mensile dedicato al racconto sociale, al volontariato, alla sostenibilità economica e ambientale e, in generale, al mondo non profit – a cura di Giovanni D’Andrea, riguardo la prima indagine nazionale sugli 8mila oratori d’Italia.

L’83% degli oratori ha un doposcuola, l’88% attività espressive, l’83% un gruppo sportivo. L’oratorio che agisce sempre meno da solo e sempre più e sempre meglio in un lavoro di rete.

La casa editrice EDB di Bologna ha pubblicato da poco la prima indagine nazionale sui centri giovanili, commissionata dal Forum degli Oratori Italiani e dal Servizio per la Pastorale giovanile della Chiesa italiana all’IPSOS di Nando Pagnoncelli, che ha curato la redazione del libro “Un pomeriggio all’Oratorio”.

Nel nostro immaginario l’oratorio è il luogo della socializzazione, del gioco e dello svago. Diversi di noi ci sono passati in giovani età. Lo stesso Pagnoncelli deve all’oratorio di una parrocchia di Bergamo parte della sua formazione quando nella presentazione del testo dice:

«intorno ai 13-14 anni il curato ci faceva lezioni di buona politica, ci insegnava ad osservare il quartiere, a farci carico dei problemi degli altri e ci educava alla partecipazione».

È quello che don Bosco definisce la formazione «dell’onesto cittadino e del buon cristiano». È indubbio il valore socio-educativo dell’oratorio centro giovanile che insieme alle altre agenzie educative del territorio contribuisce a creare la rete educativa a favore delle giovani generazioni lì presenti. Non è dunque l’oratorio che agisce da solo ma sempre più e sempre meglio in un lavoro di rete.

Sono poco più di 8.000 gli oratori censiti in Italia, una tradizione che agisce in Italia da 450 anni, dai tempi di San Filippo Neri nella Roma del ‘500. In questi secoli l’oratorio ha saputo adattarsi alle esigenze dei tempi restando sempre nell’alveo dell’educazione oltre che della formazione cristiana dei giovani.

In ambito di contrasto alla povertà educativa una delle attività principe messa in atto dagli oratori è quella del “doposcuola”, l’83% è la media nazionale degli oratori che mettono in atto questo servizio (89% al nord, 83% al centro, 74% al sud). Un servizio che si fonda molto sui volontari. Le attività di doposcuola assumono diverse modalità, da quello semplice dell’aiuto nel fare i compiti alla forma integrata che oltre al classico aiuto nei compiti si aggiungono attività di socializzazione, sportive, di arti espressive (teatro, danza, canto, musica), focus group tematici. Queste ultime attività espressive sono svolte dall’88% degli oratori. Un’altra attività con un forte trend è quella sportiva con l’83%.

L’oratorio offre anche per gli adolescenti e giovani l’occasione di mettersi al servizio in attività di animazione ludica e formativa per i più piccoli il cui momenti clou è in estate con i famosi GREST o Estate Ragazzi e gli immancabili campeggi. Vanno anche considerate le gite elemento in cui si mettono assieme l’aspetto ricreativo, culturale ed ecologico – ambientale, un mix che aiuta il giovane a crescere culturalmente in queste dimensioni. Il coinvolgimento dei giovani si concretizza anche nelle attività caritative e di volontariato.

Va anche considerato un altro aspetto socio-educativo svolto dall’oratorio, quello di essere luogo di inclusione per le diverse etnie che sempre più vivono in Italia. È in oratorio oltre che a scuola che i giovani di “seconda generazione” vivono processi di inclusione e se ben guidati dagli adulti ed educatori possono mettere a frutto la ricchezza che ogni cultura ha in sè. Questo apre anche ad un interessante confronto interreligioso.

Forse parlando di oratorio la nostra mente va a configurare l’immagine di cortili, campi da gioco, sale, biliardini ma questi sono da considerare come strutture. L’essenza dell’oratorio sono le persone, le diverse generazioni che si incontrano, i ragazzi ed i loro animatori più grandi, gli educatori, i genitori da coinvolgere sempre più e sempre meglio nel dialogo educativo: c’è il rischio infatti che l’oratorio sia visto come luogo accuditivo, un “parcheggio ad ore” per cui i genitori possono respirare un po’ e svolgere attività in maniera più libera, ma l’oratorio è invece un luogo educativo aperto alla collaborazione di tutti. Don Michele Falabretti, Responsabile nazionale della Pastorale Giovanile della Chiesa Italiana lo definisce insieme alla scuola “la più grande palestra di umanità e di relazioni umane che si possa immaginare”.

Relazioni umane che rappresentano una valida risposta alla povertà educativa minorile, è nella relazione che le persone si incontrano, si ascoltano ed avviano un dialogo che fa crescere ognuna delle parti, l’adulto chiamato sempre più a vivere da persona significativa ed il minore ad assumersi la sua responsabilità di continuatore ed erede del patrimonio culturale che una comunità educante gli affida e così di generazione in generazione.

don Giovanni D’Andrea
Presidente di Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS

AVVIO SERVIZIO CIVILE 2019 – comunicazione agli operatori volontari

Carissima/o Volontar* di Servizio Civile,

il tuo primo giorno di SERVIZIO è martedì 15 gennaio prossimo.

Ti invito a contattare, qualora non l’avessi ancora fatto, il tuo Operatore Locale di Progetto (OLP) della tua Sede di Attuazione Progetto (SAP) per conoscere l’orario di convocazione del primo giorno.
Puoi cercarlo in sede oppure chiedermi il suo contatto (SERVIZIOCIVILE@SALESIANIPIEMONTE.IT).

Durante il primo giorno in sede il tuo OLP ti fornirà le tue credenziali per accedere all’area riservata del sito:

Per prima cosa dovrai:

  • Cambiare la password

    Da quel momento le credenziali saranno tue personali e ti invitiamo a conservarle con cura.

  • Accedere all’area personale

    Una volta effettuato l’accesso scaricare il contratto.

  • Stampare due copie

    Con il tuo OLP provvedete a firmarle.
    Le due copie sono da portare con te il primo giorno di Formazione Generale.

    ATTENZIONE: stampare tutte e due le copie da entrambi.

Ti ricordo che la Formazione Generale è OBBLIGATORIA e non sono concesse assenze a meno di essere giustificati con certificazione sanitaria.

Di seguito il calendario del primo incontro di Formazione Generale che si svolgerà a Valdocco, via Maria Ausiliatrice 32 – Torino, nella sala Blu della Pastorale Giovanile (2° piano, segui indicazioni in cortile).
Segna orario e data corrispondenti al tuo progetto (non è possibile cambiare data con altro progetto):

Durante questo primo incontro ti forniremo gli strumenti, i materiali e le conoscenze per la gestione del tuo Servizio Civile.

Ricordiamo inoltre che se non ti presenti in sede il primo giorno di Servizio sei automaticamente escluso.
Per ogni dubbio non esitare a contattarmi.

Non ci resta che Augurarti un 2019 proficuo e un Buon inizio di Servizio Civile!

Rosanna Todisco

Pellegrinaggio attraverso i Balcani – 18/25 Agosto 2019

Dopo l’esperienza del pellegrinaggio svoltosi in occasione della GMG a Crakovia e del successivo pellegrinaggio Sinodale a Roma della scorsa estate, ecco una nuova proposta della Pastorale Giovanile. Un cammino estivo che vuole andare a toccare con mano per permettere di sperimentare una testimonianza diretta da parte di chi, in un recente passato, ha vissuto una delle esperienze umane più terribili: la guerra.

Abbiamo scelto i Balcani perchè ci pare che i giovani (e non solo) siano abituati a sentir parlare di guerra, di muri da alzare per difendersi, di vincoli stretti da mettere allo straniero, di violenza ecc… Vedere i luoghi di una guerra recente e vicina, incontrare testimoni, notare gli strascichi della guerra e capire come si può perdonare crediamo sia cosa buona e necessaria. Dopo la GMG e il pellegrinaggio sinodale, non ci sembra che quest’anno servisse un percorso strettamente legato a santuari, quanto piuttosto l’esperienza dell’incontro con testimoni. 

Don Stefano Mondin

Per chi?

  • L’esperienza è pensata per i giovani dalla terza superiore (16 anni) ai 26 anni.

Quando?

  • Da domenica 18 Agosto a domenica 25 agosto 2019.

Quali tappe?

  • 18 agosto

    il Santuario Nazionale – Zagabria

  • 19/20 agosto

    I segni della guerra – Vukovar

  • 21 agosto

    Il confronto interreligioso – Zepce

  • 22 agosto

    L’inizio della grande guerra – Sarajevo

  • 23 agosto

    L’eredità della guerra e l’abbraccio di Maria – Monstar, Medjugorje

  • 24 agosto

    Spalato!

Iscrizione e costo?

  • Iscrizione presso il responsabile del proprio centro.
  • Il costo di 350€, acconto di 50€ preferibilmente entro il 31 gennaio.

Per informazioni:

 

Don Stefano Mondin
Suor Carmela Busia

 

 

Sessant’anni di Salesiani a Bra

Si riporta qui a seguire un articolo a cura di Franco Burdese, riguardo alla casa salesiana di Bra che compie sessant’anni dalla sua nascita (1959-2019):

Era l’8 settembre 1959, il giorno della festa patronale della Madonna dei Fiori, ed il primo gruppo dei figli di don Bosco giunge a Bra fortemente voluti dalla città della Zizzola.

La Casa Salesiana è divenuta un crogiuolo educativo che ha visto la formazione umana e cristiana di moltissimi giovani braidesi e dei tantissimi paesi limitrofi. Oltre seimila gli allievi che hanno frequentato la scuola media, l’Istituto Tecnico Industriale ed il CFP in questi sessanta anni di attività, che attualmente conta in formazione professionale oltre 450 allievi in cinque settori.

Il programma dei festeggiamenti, che si protrarrà sino al 31 di dicembre 2019, vedrà l’Istituto salesiano presentare, durante la Festa di don Bosco di sabato 26 gennaio, le moltissime attività. Don Enrico Peretti, Direttore Generale Nazionale dell’associazione Cnosfap, sarà l’ospite d’eccezione del salotto culturale che tratterà “L’impronta di don Bosco che ha caratterizzato il territorio cuneese“.

Seguiranno la consegna delle borse di studio agli allievi delle classi terze dei cinque settori,  la consegna degli attestati di stima alle aziende ed alle associazioni di categoria. Si terminerà con l’inaugurazione dell’Isola 4.0, spazio di alta automazione dislocato nel laboratorio di meccanica industriale.

La Schneider Electric (un gruppo industriale francese di dimensione internazionale, che produce e propone prodotti per la gestione elettrica, sistemi automatici e soluzioni finalizzate a queste attività), grazie al sostegno della ditta Gai (azienda di macchine imbottigliatrici di Pinerolo), ha donato trenta mila euro di materiali per automazione industriale che si stanno utilizzando per il corso di Tecnico Trasfertista.

Sarà la Festa di don Bosco l’occasione per presentare gli incontri che racconteranno questi sessanta anni, i progetti per il futuro, e fare incontrare gli ex allievi e gli amici dei salesiani in un luogo simbolo della città di Bra. Sarà infatti la Novella di via Piumati, messa gentilmente a disposizione della famiglia Revello della Dimar, ad ospitare una mostra antologica di questi primi sessanta anni di vita salesiana a Bra.

Ed il sogno di don Bosco continua.

Franco Burdese

Salesiani Bra

Visita qui il sito dei Salesiani di Bra

 

I Salesian family days si concluderanno con lo spettacolo teatrale: L’arte di Giò!

All’interno delle giornate di Spitualità della Famiglia Salesiana (un momento in cui tutta la famiglia salesiana si ritroverà a Valdocco) i giovani dell’MGS, che hanno partecipato al percorso de “L’arte di Animare“, ripresenteranno lo spettacolo teatrale “L’arte di Giò“, dopo il successo della prima edizione, sabato 12 gennaio 2019 presso il teatro grande di Valdocco, ore 20.30.