Percorso “Buoni cristiani e onesti cittadini”

Percorso per i giovani – “Buoni cristiani e onesti cittadini”

E se la Fede avesse Ragione? 2023/2024 – NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO

Riprendono gli appuntamenti di “E se la fede avesse ragione?” per l’anno 2023-2024: sei incontri rivolti ai giovani per un percorso autentico di fede, organizzati in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana. In particolare, in questa nuova edizione, gli incontri avranno come tema “NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO – Creati a immagine della Trinità“.

L’appuntamento sarà sempre presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco dalle ore 20.45 alle 22.30, con possibilità, per chi lo desidera, di una cena condivisa alle ore 19.45. Il primo appuntamento sarà giovedì 12 ottobre 2023.

Gli appuntamenti di “E se la Fede” andranno anche in diretta televisiva su VideoNord del Gruppo Rete 7 (canale 83 del digitale terrestre) e sui canali Facebook di “E se la Fede”.

Per non perdere tutti gli incontri aggiungili sul tuo calendario Google:

Gli appuntamenti di “E se la Fede” andranno anche in diretta televisiva su VideoNord del Gruppo Rete 7 (canale 83 del digitale terrestre) e sui canali Facebook di “E se la Fede”.

Per rivivere gli appuntamenti, inoltre, è stato creato un canale podcast dedicato così da rendere accessibili le catechesi sui diversi canali di distribuzione.

Ritrovo MGS al Colle don Bosco 2023

Il 9 settembre 2023 i giovani del Movimento Giovanile Salesiano che quest’estate hanno partecipato ai Campi animatori e alla GMG 2023, si sono ritrovati al Colle Don Bosco per condividere una giornata insieme prima della ripartenza delle attività scolastiche.

Accompagnati e guidati dagli animatori, i circa 650 ragazzi presenti hanno ripreso i temi formativi affrontati durante il campo, divisi in fasce d’età, alternando momenti di riflessionecondivisione, il tutto seguendo la tematica del Sogno di don Bosco, che nel 2024 celebra il suo 200esimo anniversario.

Durante la giornata non sono mancate attivitàgiochipranzo insieme e, nel pomeriggio, la professione perpetua di suor Sara Perini (FMA) in Basilica.

Campo 4 e Assemblea MGS al Colle don Bosco 2023

Dal 21 al 24 settembre 2023 al Colle don Bosco si svolgerà il Campo 4: un momento di ritiro e riflessione per i giovani neo-maturati sino ai 29 anni.

Tema centrale sarà “Il Buon Pastore punto di riferimento per don Bosco e per tutti noi“, con approfondimenti dal Quadro di Riferimento della PG sui

  • Cap. II – Dal Cristo Evangelizzatore alla Chiesa evangelizzatrice (QRPG)
  • Cap. IV – Il sistema preventivo: una esperienza spirituale ed educativa (QRPG)

Come luogo salesiano il giovedì visiteremo Cascina Moglia.

Ecco il programma della 4 giorni:

  • Inizio: giovedì 21 alle ore 09.30
  • Fine: domenica 24 alle ore 16.00
  • Sabato 23: Assemblea MGS  per i confratelli salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice: in particolare coloro che sono più impegnati direttamente nelle attività pastorali; i giovani maggiorenni più impegnati nel pensiero e nella progettazione nei nostri ambienti; i laici, assunti o volontari, più impegnati.
  • Domenica 24: Ritiro spirituale

Programma sabato 23/09:

  • ore 09.15: accoglienza al Colle don Bosco – davanti a casa giovani (ex cortile istituto)
  • ore 09.45: preghiera iniziale e introduzione
  • ore 10.00:Siate imprenditori di sogni(dott. Alberto Pellai)
    confronto a gruppi misti
    intervallo
    ritorno in plenaria
  • ore 13.30: fine

(Sarà possibile consumare al Colle don Bosco il pranzo al sacco – portato da casa)

Sposato, papà di quattro figli, Alberto Pellai è medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva. Nel 2004 il Ministero della Salute gli ha conferito la medaglia d’argento al merito della Sanità pubblica. È autore di molti bestseller per genitori, educatori e ragazzi.

Costi ed Iscrizioni:

  • Tutto il campo € 85 | Ciascun pasto € 7 | Ciascuna notte € 15
  • Per il Campo 4: iscrizioni presso il responsabile del proprio centro entro lunedì 18 settembre 2023, attraverso il seguente form (clicca qui)
  • Per l’assemblea MGS di sabato: iscrizioni al seguente form (clicca qui)

Ricordiamo che è possibile partecipare anche solo ad alcuni momenti.

Per i giovani che avessero esaurito la triennalità del Campo 4 e desiderassero partecipare comunque, chiediamo che si confrontino con la pastorale giovanile.

Cosa portare:

  • Quaderno ad anelli
  • biro
  • sacco a pelo o lenzuola
  • abbigliamento per giocare
  • scarpe comode
  • pranzo al sacco quando richiesto

Mandato missionario 2023: il 24 settembre a Torino-Valdocco

Domenica 24 Settembre verrà consegnata la croce missionaria ai 24 salesiani coinvolti nella 154esima spedizione missionaria salesiana per mano del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime.

La spedizione missionaria avverrà all’interno della celebrazione eucaristica, presieduta dal Rettor Maggiore a Valdocco, presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino alle 12:30.

I membri della 154° Spedizione Missionaria Salesiana, nello specifico sono:

  • Shivraj BHURIYA, dall’India (Ispettoria di Mumbai – INB) alla Slovenia (SLO);
  • Thomas NGUYEN QUANG QUI, dal Vietnam (VIE) alla Gran Bretagna (GBR);
  • Dominic NGUYEN QUOC OAT, dal Vietnam (VIE) alla Gran Bretagna (GBR);
  • Jean Bernard Junior Gerald GUIELLE FOUETRO, dalla Repubblica del Congo (Ispettoria Africa Congo Congo – ACC) alla Germania (GER);
  • Blaise MULUMBA NTAMBWE, dalla Repubblica Democratica del Congo (Ispettoria Africa Centrale – AFC) alla Germania (GER);
  • don Michael CEBULSKI, dalla Polonia (Ispettoria di Cracovia – PLS) alla Lituania (Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta – ICP)
  • il sig. Kerwin VALEROSO, dalle Filippine (Ispettoria delle Filippine Nord – FIN) alla Circoscrizione Nord Africa (CNA);
  • il sig. Joseph NGO DUC THUAN, dal Vietnam (VIE) alla Circoscrizione Nord Africa (CNA);
  • don Domenico PATERNÒ, dall’Italia (Ispettoria Sicula – ISI) alla Circoscrizione Nord Africa (CNA);
  • David BROON, dall’India (Ispettoria di Tiruchy – INT) all’Albania (Ispettoria dell’Italia Meridionale – IME);
  • Elisée TUUNGANE NZIBI, dalla Repubblica Democratica del Congo (Ispettoria Africa Centrale – AFC) all’Albania (Ispettoria dell’Italia Meridionale – IME);
  • don George KUJUR, dall’India (Ispettoria di Dimapur – IND) al Nepal (Ispettoria di India-Calcutta – INC);
  • Soosai ARPUTHARAJ, dall’India (Ispettoria di Chennai – INM) alla Romania (Ispettoria dell’Italia Nord Est – INE);
  • John the Baptist NGUYEN VIET DUC, dal Vietnam (VIE) alla Romania (Ispettoria dell’Italia Nord Est – INE);
  • il sig. Mario Alberto JIMÉNEZ FLORES, dal Messico (Ispettoria di Guadalajara – MEG) alla Delegazione del Sudan del Sud (DSS);
  • Sarathkumar RAJA, dall’India (Ispettoria di Chennai – INM) allo Sri Lanka (LKC);
  • Lyonnel Richie Éric BOUANGA (dalla Repubblica del Congo (Ispettoria Africa Congo Congo – ACC) alla Visitatoria di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone (PGS);
  • Joshua TARERÉ, dalla Papua Nuova Guinea (PGS) alla Delegazione del Sudan del Sud (DSS);
  • Nomenjanahary François MINO, dal Madagascar (MDG) alla Visitatoria di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone (PGS);
  • Jean KASONGO MWAPE, dalla Repubblica Democratica del Congo (Ispettoria Africa Centrale – AFC) al Brasile (Ispettoria di Brasile-Porto Alegre – BPA);
  • Khyliait WANTEILANG, dall’India (Ispettoria di Shillong – INS), al Brasile (Ispettoria di Brasile-Porto Alegre – BPA);
  • don Joseph PHAM VAN THONG, dal Vietnam (VIE) al Sudafrica (Visitatoria dell’Africa Meridionale – AFM);
  • don Miguel Rafael Coelho GIME, dall’Angola (ANG) al Mozambico (MOZ);
  • Klimer Xavier SANCHEZ, dall’Ecuador (ECU) al Mozambico (MOZ).

Ci impegniamo, in questo mese di settembre, a sostenere con la preghiera la preparazione dei missionari.

Esperienze Missionarie 2023: il racconto di Palabek, Uganda

Un desiderio, una chiamata, la partenza: destinazione Palabek, Uganda.

Un anno di percorso, intitolato “Nel cuore del mondo”, per sensibilizzare su diversi temi che gravitano attorno al concetto di Missione.

Dicembre 2022 la fatidica scelta di voler dedicare l’intero mese di Agosto ai più poveri in un posto molto lontano da casa.

Febbraio 2023 una chiamata al telefono: i responsabili comunicano personalmente la destinazione scelta e il gruppo con cui partire. Sì, perché non si sceglie dove andare e con chi andare, ma ci si affida completamente. Il resto sarà Lui a farlo.

Così è stato: destinazione Uganda, campo profughi di Palabek. 7 ragazzi tra i 20 e i 30 anni e 2 accompagnatori Salesiani.

La data della partenza sembra distante, ma la quotidianità frenetica in men che non si dica ti catapulta a quella calda domenica del 30 luglio. Finalmente si parte e il desiderio di calpestare la famosa “terra rossa” diventa incontenibile.

Partenza da Malpensa, scalo al Cairo e arrivo ad Entebbe, sud Uganda. Quello che ci attende è un lungo viaggio verso Nord di circa 800 km che però si snellisce grazie alle tante tappe: Namugongo e le case Salesiane di Bombo e di Gulu. Dopo circa 4 giorni si arriva a Palabek.

All’orizzonte nessun campo recintato, nessun addensamento di persone in poco spazio. Tutto il contrario di quello che si pensa e si immagina quando si parla di un campo profughi.

Gli occhi meravigliati vedono un posto enorme di circa 400 km quadrati immersi in una vegetazione verde e rigogliosa.

9 zone che assomigliano a dei piccoli villaggi.

Distese di capanne collegate tra loro da strade rosse e polverose. E tra l’erba alta e fitta si iniziano a scorgere bambini, ragazzi e ragazze, donne e uomini.

Sono loro, gli 80.000 abitanti di Palabek.

L’accoglienza è grande, la comunità Salesiana ci fa sentire subito a casa. Iniziamo a conoscere meglio i missionari che, dal 2017, vivono con i profughi.

In soli sei anni hanno costruito per i giovani una scuola professionale “Vocational training center” (VTC) e per la popolazione locale 17 cappelle dove potersi riunire la domenica per celebrare la Santa Messa.

Ogni giorno portano gioia e allegria e con il carisma di don Bosco permettono a tanti giovani di avere una valida motivazione per vivere, di aspirare ad un futuro migliore e di avere dei sogni che magari un giorno possano diventare realtà.

Sulle magliette dei ragazzi del VTC si legge “Rebuldings lives”. Questo fanno i Salesiani: ricostruiscono vite. Vite distrutte dall’odio e dalla violenza della guerra che da troppi anni perseguita la popolazione del Sudan e del Sud Sudan.

Noi volontari invece siamo semplicemente chiamati a “stare”. Stare con gli animatori salesiani del posto e provare ad insegnare loro nuovi giochi o nuove modalità di animazione.

I ruoli si invertono e noi impariamo da loro. Semplicità e concretezza. Stare con i bambini e i ragazzi. Tendere loro una mano per fargli capire che, anche se il colore della pelle è diverso, siamo tutti figli di uno stesso Padre. Stare e vivere con loro.

I sorrisi e le risate non mancano, ma è proprio vero che quando si sta bene e ci si diverte il tempo passa più velocemente. Tre settimane piene a Palabek ricche di gioia e di insegnamenti.

Il momento del saluto vuole essere un arrivederci e non un addio. Magari non ci rivedremo su questa terra, ma una cosa è certa: se continuiamo a vivere come questi giorni ci rincontreremo tutti in Paradiso. Proprio come desiderava Don Bosco per i suoi ragazzi.

Ora, rientrati in Italia, inizia la vera sfida. La vera missione.

Concretizzare nella nostra società occidentale ciò che l’Africa ci ha lasciato impresso dentro al cuore non sarà facile. Ma proprio perché è una sfida non può che essere difficile.

Ci proveremo con l’aiuto di “papà God e mama Mary”, senza dimenticare che “in Don Bosco we share”.

Esperienze Missionarie 2023: il racconto di Makuyu, Kenya

30 luglio 2023, cinque giovani, due sacerdoti e una famiglia. Si parte al mattino presto, è ancora buio, destinazione: Makuyu, Kenya.

Quello che segue sono quattro settimane intense di missione, di servizio, ma soprattutto di condivisione e di grazia.

Due settimane di visite alle scuole materne della parrocchia, alle case salesiane e alle missioni presenti nella zona; tre giorni a Nairobi, per incontrare faccia a faccia la bellezza del creato, nel Safari al Nairobi Park, e l’estrema povertà, nella baraccopoli di Kibera, una delle più grandi dell’Africa, e forse del mondo; due giorni con gli animatori per preparare le attività da fare con i ragazzi, ma soprattutto per condividere la gioia di stare insieme; infine, due settimane di oratory camp in cui sperimentare la bellezza di tornare a casa stanchi e coperti di terra, ma con un sorriso sul volto che è davvero difficile fare andare via.

Abbiamo scoperto il volto di don Bosco in Africa, visitando le case salesiane di Nairobi: la casa ispettoriale, che ospita il più grande santuario di Maria Ausiliatrice dell’Africa; la casa di accoglienza per i ragazzi di strada, che aiuta i giovani a ricostruirsi un futuro onesto e dignitoso; e i centri di formazione professionale, che investono risorse per formare i giovani e aiutarli a spendersi al meglio nel mondo del lavoro, per migliorare come persone e migliorare il loro paese.

Abbiamo avuto la possibilità di incontrare una terra, una cultura, completamente diverse dalla nostra, che ci hanno chiesto di metterci in gioco, di uscire dalle nostre piccole o grandi comfort-zone e di metterci in cammino, come persone e come cristiani.

Abbandonando la comodità abbiamo ritrovato l’essenziale; abbandonando (per quanto potevamo) la sicurezza che ci dà lo scandire il tempo abbiamo ritrovato un po’ di serenità che, forse, tra la fretta e l’efficienza delle nostre giornate si era un po’ persa; abbandonando le maschere abbiamo ritrovato le nostre identità, perché davanti agli occhi di un bambino africano non puoi che essere vero.

L’Africa ci è stata maestra e da ogni persona che abbiamo incontrato abbiamo imparato qualcosa.

Dalla comunità salesiana che ci ha ospitati, e da tutte le altre comunità religiose che abbiamo visitato abbiamo imparato l’accoglienza, quella vera, quella che ti fa sentire a casa anche se la tua casa è a più di 6000 chilometri.

Dagli animatori locali abbiamo imparato lo stare, non il pensare, il programmare, il progettare, ma il semplice stare con i ragazzi perché quella è la parte migliore.

Dai missionari, in particolare don Felice Molino, Giorgio Conte e suor Liliana, abbiamo imparato il coraggio e l’umiltà di lasciare tutto, rimboccarsi le maniche e fare quello che c’è da fare.

Dalle persone comuni che abbiamo avuto il privilegio di poter incontrare, a messa, nelle case, per la strada, abbiamo imparato la fede, la fede di un popolo che grida a pieni polmoni la bontà di Dio ogni volta che può.

Dai bambini, dai tantissimi bambini del Kenya, abbiamo imparato forse la cosa più importante: che il paradiso esiste.

Esiste nelle manine di terra rossa sui vestiti e nelle risate che riempiono l’aria, anche quella più pesante, anche quella di una baraccopoli; esiste nell’inventare un palloncino con un sacchetto di plastica o una macchinina con un flacone di detersivo e qualche tappo; esiste nella fiducia cieca verso chi è più grande e verso la Provvidenza di Dio, la più grande tra i grandi.

Servizio Civile: sogna il futuro

In avvio il 5 settembre il Servizio Civile nelle opere salesiane del Piemonte, nelle sedi degli Enti collegati.

Sono 95 gli Operatori Volontari che si apprestano ad iniziare un’esperienza che permetterà loro di dedicare 12 mesi a favore dell’impegno solidaristico per il bene di tutte e tutti.

Il Servizio Civile volontario garantisce alle/ai giovani una forte valenza educativa e formativa ed è un’importante, e a volte unica, occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva e un prezioso strumento per aiutare l’inserimento sociale e professionale.

Sono 8 i progetti nei quali i volontari saranno coinvolti (maggiori info nella landing page dedicata), facenti parte di 2 programmi in rete con Vides, che si riferiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 tra i quali peraltro, troviamo due obiettivi (il 4 e il 10) focalizzati proprio sul diritto all’educazione, all’istruzione all’inclusione e all’uguaglianza per bambini, bambine, ragazze e ragazzi.

Le aree di intervento dei progetti riguardano prevalentemente l’educazione, l’assistenza e la promozione culturale. I volontari saranno impegnati in attività di animazionetutoraggio scolastico e nell’organizzazione dei tempi e delle attività dei vari centri.

Come da tradizione salesiana, l’aiuto ai giovani viene collocato al centro di tutto, in un clima di famiglia, di gioco e accoglienza. Ragazzi e ragazze che, affiancati dalle equipe educativa, accompagneranno nella crescita altri ragazzi e altre ragazze, bambini e bambine.

Dal 6 settembre, invece, gli Operatori Volontari saranno coinvolti nel percorso di formazione generale di 50 ore che si svolgerà a Torino-Valdocco e nella formazione specifica di 72 ore che sarà erogata nelle sedi.

Gli Operatori Volontari saranno, anche quest’anno, protagonisti di un’esperienza unica di crescita personale e professionale, affiancati quotidianamente dall’OLP che non è solo una figura centrale nello svolgimento e nella supervisione di una progettualità, ma è soprattutto un tutor, una guida sicura ed un faro per i giovani, un maestro. È colui che l’operatore volontario incontrerà nel luogo del servizio, punto di riferimento e guida nel lavoro quotidiano.

Il 12 settembre dalle 14.00 alle 17.30 si terrà il Corso di formazione OLP obbligatorio per tutti gli OLP che gestiranno Operatori Volontari in servizio a Valdocco.

Certi che il Servizio Civile con i Salesiani sarà un’esperienza che cambia la vita, auguriamo agli Operatori Volontari di vivere la condivisione di sé con gli altri, a contatto con il tempo presente e con lo sguardo rivolto al futuro, nel rispetto delle differenze di tutte e tutti sotto lo sguardo di Maria Ausiliatrice e di don Bosco che alimentano l’entusiasmo per questa nuova avventura.

Rosanna Todisco | project manager Servizio Civile Salesiani ICP