Video triduo dell’Immacolata dai novizi del Colle don Bosco

I novizi del Colle don Bosco hanno realizzato ed ideato una serie composta da tre video, utili ai ragazzi della scuola media per prepararsi alla festa dell’Immacolata. Di seguito il testo di pubblicazione ideato dagli autori dei video:

 

Presentiamo tre video in preparazione alla festa dell’Immacolata, pensati per i ragazzi della scuola media. Sono utilizzabili nei giorni 5, 6 e 7 dicembre, ma anche nei giorni precedenti: sono 3 passi sganciati dalle date del calendario.

I novizi

Il Viaggio

primo giorno

Il Quotidiano

secondo giorno

La riconoscenza

terzo giorno

Al termine di ciascun video vengono offerti dei piccoli impegni per la giornata. Buon cammino con Maria!

Concorsi letterari, la tradizione continua

L’Istituto San Domenico Savio di Bra protagonista e vincitore dei concorsi ‘La scuola ch vorrei‘ e il 46° ‘Premio bontà‘: ne scrive Marco Dalmasso, docente di lettere, in un articolo pubblicato sulla pagina ufficiale dell’Istituto. Di seguito il testo integrale della notizia e il report dei vincitori del premio della bontà.

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Articolo di Marco Dalmasso

Anche quest’anno l’Istituto salesiano San Domenico Savio di Bra ha partecipato a diversi concorsi letterari con i propri allievi, ottenendo riconoscimenti importanti. Stiamo parlando dei concorsi “La scuola che vorrei” e il 46° “Premio della Bontà”.

Il primo, “La scuola che vorrei”, è stato organizzato dalla fondazione CRC di Cuneo (Media Partner la Stampa). Un buon numero di alunni ha partecipato alla sezione “racconto”, che consisteva nella produzione di un testo dal titolo “La scuola che vorrei”, alla luce dell’esperienza della didattica a distanza e dei cambiamenti che il Covid ha determinato in ambito scolastico. Sono stati oltre 300 gli elaborati giunti alla fondazione, solo tre i premiati.

Il secondo, il 46° “Premio della Bontà”, è stato indetto dall’Arciconfraternita di Sant’Antonio di Padova. Si tratta di un concorso rivolto a tutti gli allievi di ogni ordine e grado di lingua italiana ovunque residenti in Italia e nel mondo (molti elaborati sono giunti dall’estero). La sezione “narrativa” richiedeva la stesura di un testo seguendo la seguente traccia “Un luogo o un monumento può essere testimone di storie o eventi di bontà e solidarietà, che hanno lasciato tracce nelle nostre Città e Paesi. Racconta ciò che puoi scoprire nei luoghi in cui vivi.”

Ciò che unisce a fattor comune questi due concorsi è il nome del vincitoreFrancesco Molinaro, che frequenta la classe 3A. Francesco, infatti, è stato recentemente premiato a Cuneo tra i vincitori del concorso la “Scuola che Vorrei” e, a distanza di poche settimane, è stato nominato vincitore del concorso “Premio della Bontà” (la premiazione avverrà più avanti). Una bella soddisfazione per il ragazzo, sempre puntuale nello studio, preciso e dal comportamento impeccabile e per la nostra scuola. Una recente tradizione davvero gradevole, visto il medesimo risultato ottenuto la passata edizione da Matteo Mana, compagno di Francesco, sempre al concorso padovano.

A prescindere dal risultato, fa piacere che molti studenti decidano di mettersi in gioco, a dimostrazione di una vivacità culturale concretizzata anche nella scrittura, un elemento cardine nella formazione di qualsiasi studente.

 

Scuole Salesiane Lombriasco – Open Day domenica 22 novembre

Si rende noto che, domenica 22 novembre 2020 dalle ore 14.30 alle ore 18, in presenza (registrazione all’ingresso, misura temperatura e visita in sicurezza) o a distanza tramite Google Meet, si terrà una giornata di porte aperte presso la scuola agraria salesiana di Lombriasco.

Alle ore 15,00 ci sarà la presentazione della scuola media. Alle ore 16,00 invece, la presentazione dell’istituto tecnico agrario.

Per collegarsi online:

  • basterà cliccare su questo link –> Google Meet
  • accedere con una mail di Google (@gmail)

“Storie di Alternanza” al Don Bosco: i ragazzi di ATOM vincono il primo premio

Sono del dell’Istituto Don Bosco di Borgomanero i ragazzi vincitori del concorso “Storie di Alternanze“. Attraverso il progetto ‘ATOM‘, curato dalla prof.ssa Elisa Travaglini e dal dott. Daniele Riganello, i ragazzi dell’Istituto risultano vincitori dell’iniziativa promossa dal sistema camerale a cui aderisce anche la Camera di Novara.

Di seguito il testo integrale della notizia:

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I ragazzi di ATOM vincono il primo premio al concorso “Storie di Alternanza” per la sezione Licei, iniziativa promossa dal sistema camerale e a cui aderisce anche la Camera di Commercio di Novara.
Il progetto è stato realizzato presso il Collegio Don Bosco di Borgomanero tra aprile e giugno 2019 e ha visto coinvolti una sessantina di giovani del territorio di diversi indirizzi scolastici, non solo licei, ma anche istituti professionali e scuole di recupero anni. L’iniziativa è stata curata dalla docente dell’istituto, la prof.ssa Elisa Travaglini, che ricopre il ruolo di referente per i progetti PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) e dal dott. Daniele Riganello, CEO dell’agenzia di comunicazione e marketing Smyle Eventi snc e tutor aziendale, il quale ha messo la propria esperienza professionale e le proprie competenze al servizio dei ragazzi.

“Il progetto ATOM – spiega Elisa Travaglini – è nato dall’interesse dei ragazzi verso il mondo della comunicazione e dei social media. Alcuni di loro avevano chiesto di partecipare ad esperienze proprio in merito a questi ambiti. Così ho preso contatto con il dott. Riganello, che aveva appena concluso a Torino YEAH! Festival, il primo festival in Italia per la promozione delle competenze giovanili”. “Abbiamo lavorato per un mese e mezzo insieme ai ragazzi – continua la docente – per 6-8 ore a settimana, compiendo un vero e proprio percorso di simulazione d’impresa. Gli studenti, infatti, hanno imparato tecniche di management, comunicazione strategica e leadership, trasformando quelle loro abilità “spontanee” tipiche della generazione Z, in vere e proprie azioni di marketing. L’aspetto più sorprendente di tutto il progetto, però, sono stati i ragazzi stessi. Il primo obiettivo che era stato dato loro, era quello di coinvolgere altri studenti e amici che volessero entrare a far parte del team; nel giro di pochi giorni il gruppo era formato da più di 50 giovani del territorio, di tutte le età e provenienti da zone anche distanti dal luogo prescelto come punto di partenza, cioè il comune di Borgomanero.

Abbiamo poi scelto di ampliare la dimensione educativa, proponendo un’ulteriore sfida ai ragazzi, che il dott. Riganello ha definito “ricatto culturale”: creare un evento musicale in una location esclusiva del territorio, che avesse caratteristiche sociali. Il 15 giugno 2019 è stato così creato l’evento ATOM presso Villa Nigra di Miasino con lo special guest, il trapper Federico Orecchia, in arte Boro Boro. Una serata per la sensibilizzazione alla tematica dell’abuso di alcool in età adolescenziale. Essendo convinti che la politica del proibizionismo non sia del tutto funzionale, i giovani di ATOM hanno cercato strategie, prima e durante l’evento, che fossero funzionali a sensibilizzare i propri pari al consumo consapevole di alcool. Per questo motivo a Miasino erano presenti i volontari della CRI di Borgomanero e il loro responsabile, il sign. Armando Gallo, attivi e partecipi in maniera educativa con i loro strumenti: etilometri di prova e visori 3d per simulare la situazione della persona in stato di ebbrezza e far comprendere i pericoli che potrebbero incorrere. Vogliamo ringraziare il comandante dei carabinieri Luca Bianchi Fossati per la sua disponibilità e apertura ad un arricchente confronto verso la delicata tematica affrontata.

Oggi il progetto ATOM continua, con nuovi e più ambiziosi obiettivi. Il nome stesso del progetto segue l’acronimo di “Azioni per il Territorio, Opportunità per giovani Menti” e proprio alla luce di questo claim continueremo le attività.I ragazzi di ATOM si sono dimostrati straordinari, in termini di competenze e dimensione pro- attiva verso i pari e il territorio. Sono risorse che speriamo di poter valorizzare, perché sono sul nostro territorio cittadini di oggi e di domani. Tutto ciò è stato possibile perché abbiamo incontrato persone che hanno creduto in questo progetto e nelle potenziale capacità dei nostri ragazzi. Ringraziamo il sindaco di Borgomanero, Sergio Bossi, e il sindaco di Miasino, Giorgio Cadei, per la disponibilità e l’accoglienza che ci hanno voluto accordare.

Don Giuliano Palizzi e il prof. Giovanni Campagnoli, direttore e preside dell’istituto, che nell’ottica dello spirito salesiano, hanno subito aperto le porte della scuola e mettendo a disposizione spazi e strumentazioni. Un personale ringraziamento a Gloria, Alberto e Lorenzo, per la sensibilità mostrata al mondo dei giovani, le ricche occasioni di confronto e il supporto continuo. Un grazie speciale al collega prof. Fabio Perna, per l’aiuto organizzativo durante le attività e l’evento”.

ATOM ha ottenuto anche la menzione speciale per la “valorizzazione all’autoimprenditorialità”, messa in azione dai giovani e resa possibile grazie a diversi sponsor: SBS spa, Sitec srl, The Academy, Sphera srl, Ifan- Fusion Restaurant, Poi Due Abbigliamento, Hik-Up Abbigliamento.

 

 

Il Don Bosco amplia la sua offerta: due nuovi indirizzi musicali alla scuola Media e al Liceo Economico Sociale

L’Istituto Don Bosco di Borgomanero amplia la propria offerta di formazione attraverso due nuovi corsi musicali, integrati nei percorsi della scuola Media e del Liceo Economico Sociale.

Di seguito il testo integrale della notizia:

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Si arricchisce l’offerta didattica e formativa al Don Bosco di Borgomanero, con l’avvio, a partire dal prossimo anno scolastico, di due percorsi di natura musicale, alla scuola Media e al Liceo Economico Sociale. Accanto alle sezioni Potenziata, Linguistica e Digitale, alla scuola Media si aggiungerà infatti una sezione Musicale. Al Liceo Economico Sociale, accanto alle curvature di Gusto e di Innovazione, si affiancherà una nuova curvatura sulla Musica. «La proposta – spiega Lorenzo Cominoli, docente di Musica – nasce dalla considerazione della Musica quale parte
integrante dell’evoluzione culturale e sociale dei ragazzi oltre che come fondamentale elemento nella maturazione personale di ogni individuo».

I percorsi hanno l’obiettivo di formare una piena consapevolezza della cultura musicale attraverso l’interazione con le altre discipline (la musica e l’arte, la musica e la società, la musica e la letteratura, la musica e l’economia, ecc.), attraverso l’impiego delle nuove tecnologie (scrittura, manipolazione e registrazione informatica della musica) e attraverso la fruizione di attività culturali (concerti, spettacoli teatrali, etc.). Non mancherà, naturalmente, lo studio di uno strumento musicale “completo”, quale attività caratterizzante, e saranno previsti incontri con esperti professionisti del settore musicale. Una particolare attenzione sarà posta alla contemporaneità, cioè alle nuove e molteplici forme in cui la cultura musicale permea oggi differenti settori del nostro mondo. Il percorso musicale al LES si finalizzerà anche allo sviluppo di capacità gestionali per approcciarsi sin da subito al mondo del lavoro in ambito musicale.

Anche agli studenti del Liceo Classico sarà offerta l’occasione di un approfondimento della propria passione musicale grazie all’organizzazione di un laboratorio facoltativo pomeridiano. Per ulteriori informazioni sui nuovi percorsi musicali al Don Bosco è possibile prenotare un open day “virtuale” e personalizzato attraverso il sito della scuola (www.donboscoborgo.it) o rivolgendosi alla Segreteria (0322-847211).

 

Le superiori dell’Agnelli incontrano Pietro Bartolo

Nella mattinata di mercoledì 18 novembre il medico di Lampedusa Pietro Bartolo incontra gli studenti dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino.

L’appuntamento, organizzato dal Dipartimento di Lettere dell’Istituto Agnelli, si svolgerà tramite Google Meet e offrirà agli studenti del Liceo Scientifico e dell’Istituto Tecnico Tecnologico la possibilità di ascoltare una preziosa testimonianza di impegno civile, umanità e coraggio.

Fin dal 1991, data dei primi sbarchi sulle coste dell’isola di Lampedusa, Pietro Bartolo è stato in prima linea nell’accoglienza dei migranti, fornendo non solo l’indispensabile assistenza sanitaria, ma offrendo attenzione e ascolto. Le storie degli uomini, delle donne e dei bambini che ha conosciuto sono raccolte nei libri Lacrime di sale” (Mondadori 2016) Le stelle di Lampedusa” (Mondadori 2018), sui quali gli studenti dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli di Torino hanno lavorato per prepararsi a questo incontro, parte di un più ampio progetto di cittadinanza attiva promosso dall’Istituto.

Tale progetto prende le mosse dalla legge che ha reintrodotto nelle scuole l’insegnamento dell’educazione civica, concependolo come un percorso interdisciplinare di riflessione e di lavoro culturale sui temi della cittadinanza.

In questa prospettiva, l’Istituto Agnelli ha costruito un cammino quinquennale che accompagna le studentesse e gli studenti verso l’età adulta invitandoli, a partire dalle diverse materie e in collaborazione con i loro insegnanti, a ragionare su tre grandi ambiti: la Costituzione e i diritti, entro cui rientra l’incontro con Bartolo; la sostenibilità ambientale, in linea con i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU; la cittadinanza digitale, intesa come impegno per un uso consapevole e critico del web.

La figura di Pietro Bartolo aiuterà i ragazzi a focalizzare la loro attenzione su uno snodo fondamentale: per abitare responsabilmente una democrazia occorre coltivare, come in una forma di educazione permanente, il rispetto verso il mondo in cui viviamo e la solidarietà nei confronti del prossimo, senza distinzione, come recita l’articolo 3 della Costituzione, di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Pagella Eduscopio, il miglior istituto tecnico di Torino è l’Agnelli

Pubblichiamo l’articolo uscito sul Corriere della Sera di Torino con i risultati della pagella di Eduscopio agli istituti superiori di Torino. Per gli istituti tecnici, il migliore è l’Agnelli.

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di Chiara Sandrucci

Dare una mano alle famiglie nella scelta delle scuole superiori, complicata quest’anno da porte chiuse e «Open Day» solo virtuali. È l’obiettivo della pagella stilata dalla Fondazione Agnelli ormai da 6 anni. L’edizione 2020 di Eduscopio.it è online da questa mattina con i dati aggiornati sulle scuole che meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma. Uno strumento ancora più utile ai tempi dell’epidemia per scegliere il percorso di studi dopo la terza media. Sotto la lente del gruppo di lavoro sono passati i dati di 1 milione e 275 mila diplomati italiani in tre  successivi anni scolastici, tra il 2014 e il 2017, in 7.400 indirizzi di studio nelle scuole secondarie statali e paritarie. «Molte famiglie che hanno figli all’ultimo anno delle medie sono spaesate e possono avere maggiori difficoltà, durante l’emergenza sanitaria, a farsi un quadro chiaro in vista della scelta dell’indirizzo di studio e dell’istituto superiore per il prossimo anno scolastico – dice il direttore della Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto -. Eduscopio non può essere l’unico strumento per una decisione ponderata, ma pensiamo che il contributo di informazioni, dati e confronti fra le scuole che offre gratuitamente possa essere quest’anno ancora più utile». Se si cerca una scuola che prepari al meglio per l’Università, la pagella è basata sul numero di esami e sui voti conseguiti dagli studenti che provengono da quel determinato istituto. Nell’edizione 2020 nessun cambiamento al vertice per i licei più blasonati della città. Tra i classici, il Cavour si conferma numero uno, con il Gioberti al secondo posto che scavalca Alfieri e d’Azeglio. Per i licei scientifici, il Galileo Ferraris è saldo in testa, seguito da Valsalice e Gobetti. L’unico vero colpo di scena si registra tra i linguistici, dove gli studenti migliori provengono dal Giordano Bruno, liceo di periferia, balzato dal quarto al primo posto. Oggi è il miglior linguistico della città. Se invece si cerca una scuola che prepari al meglio per il mondo del lavoro, la pagella considera l’indice di occupazione e la coerenza con l’indirizzo degli studi.

A stravincere nella sezione dedicata agli istituti tecnici tecnologici quest’anno è l’Edoardo Agnelli, istituto paritario dei Salesiani in corso Unione Sovietica: l’81% dei suoi studenti ha lavorato almeno 6 mesi nei due anni successivi al diploma. In generale, Eduscopio 2020 conferma il trend di crescita di istituti tecnici e professionali che si era evidenziato lo scorso anno. Ma la percentuale dell’istituto Agnelli è un vero record, staccando di 4 punti il Pininfarina di Moncalieri. «Abbiamo fatto un grande passo avanti realizzando appieno l’alternanza scuola lavoro, con le aziende che sono entrate nella didattica – spiega il preside Giovanni Bosco, omonimo del fondatore dei Salesiani don Bosco -. Se ad esempio ci occupiamo di cuscinetti, vengono i tecnici di Skf a spiegarceli, per le lezioni sull’energia arriva l’Iren». Tutti conoscono i Salesiani per il liceo Valsalice in precollina, meno per l’Edoardo Agnelli che prepara al lavoro. «L’altra carta vincente è l’impronta educativa – aggiunge il direttore don Claudio Belfiore -. In una scuola salesiana si cura la persona, la capacità di lavorare in gruppo e di collaborare, e  non solo il rendimento scolastico: qualità preziose per le aziende, le cosiddette competenze trasversali che oggi vengono chiamate soft skills».

Al Don Bosco si parla di geopolitica internazionale: incontro con Ermete Mariani

Nel pomeriggio di venerdì 13 Novembre il Liceo Economico Sociale Don Bosco di Borgomanero avrà l’opportunità di ospitare il collegamento via meet con l’esperto di islamismo Ermete Mariani. Di seguito il comunicato dell’Istituto che racconta l’evento.

Il giornalista Ermete Mariani, esperto internazionale di islamismo si collegherà da Parigi nel pomeriggio di Venerdì 13 Novembre.

Anche la didattica a distanza può essere viva e continuare a “spalancare agli studenti le finestre della scuola”, consentendo di scoprire il mondo, vicino e lontano, in cui i giovani si trovano a vivereVenerdì 13 novembre, alle ore 14,30, gli studenti del triennio del Liceo Economico Sociale e di terza Liceo Classico del collegio “Don Bosco” si collegheranno, via Meet, con Parigi e avranno l’occasione di parlare con Ermete Mariani, esperto di Islam.

Chi è Ermete Mariani?
Mariani, dopo essersi laureato in Lingue e Letterature Orientali (Arabo) a Ca’ Foscari, Venezia, ha lavorato come giornalista specializzato, nel campo della sicurezza internazionale, e ha approfondito le sue ricerche sul rapporto fra i nuovi mezzi di comunicazione e la politica nel contesto arabo all’Institut d’Etudes Politiques di Parigi. Tra il 2003 e il 2009 ha coordinato l’ufficio studi Aki Crises Today di Aki-Adnkronos International, che pubblica approfondimenti sulla politica, sull’economia e sulla società arabo-musulmane. È consulente in comunicazione strategica e in questioni internazionali nel Mediterraneo e Communication Manager di UNIMED-Mediterranean Universities Union, un’associazione che coinvolge oltre cento università di tutto il bacino del Mediterraneo.

Come si svolgerà l’incontro?
Saranno gli studenti stessi, in particolare di Quinta Liceo Economico Sociale, a preparare l’incontro, stabilendo le domande che intendono porre al giornalista per avviare il dialogo e gestendo poi l’evento. La data scelta per questo incontro, inoltre, è più che significativa: proprio il 13 novembre del 2015 Parigi era sconvolta dagli attacchi terroristici di matrice islamista che culminavano nell’eccidio al Bataclan. Un’occasione in più per riflettere sull’origine delle tensioni interne al mondo musulmano e tra alcune frange radicali dell’islamismo moderno e l’Occidente all’origine delle strategie terroristiche che hanno sconvolto l’Europa nell’ultimo decennio. Solo conoscendo il fenomeno, infatti, sarà possibile agire con razionalità, governarlo, orientarlo a una soluzione pacifica e costruttiva. A rendere possibile l’intervento di questo illustre oratore è stata l’amicizia di Mariani con il professor Tommaso Erbetta, che insegna Scienze Umane nel Liceo Economico Sociale e che ha invitato l’ospite al Don Bosco.

CNOS FAP, lettera del direttore: “Lasciamoci guidare dalla speranza”

Pubblichiamo la lettera mensile del direttore generale del CNOS FAP regionale, Lucio Reghellin.

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Non vorrei aggiungere altri commenti ai tanti che sentiamo in questo periodo, se non invitarvi alla Speranza.

Mi consola il fatto che anche don Bosco ha vissuto una situazione simile.

Nell’estate 1854 a Torino scoppia il colera che ha il suo epicentro a Borgo Dora, dove si ammassano gli immigrati, a due passi dall’oratorio di don Bosco. A Ge­nova ha già fatto 3.000 vittime in un solo mese, a Torino, 800 colpiti e 500 morti. Il sindaco rivolge un appello alla città, ma non si trovano volontari per assistere i malati né per trasportarli al Lazzaretto. Tutti sono presi dal panico. Il giorno della Madonna della Neve (5 agosto) don Bosco raduna i suoi ragazzi e promette: «Se voi vi mettete tutti in grazia di Dio e non commettete nessun peccato mortale, io vi assicu­ro che nessuno di voi sarà colpito dalla peste» e chiede loro di dedi­carsi all’assistenza degli appestati. Tre squadre: i grandi a servire nel Lazzaretto e nelle case, i meno grandi a raccogliere i moribondi nelle strade e i malati abbandonati nelle case. I piccoli in casa disposti alle chiamate di pronto inter­vento. Ognuno con una bottiglietta di aceto per lavarsi le mani dopo aver toccato i malati. La città, le autorità, anche se anticlericali, sono sbalordite e affascinate. L’emergenza finisce il 21 novembre. Tra agosto e novembre a Torino ci furono 2.500 appestati e 1.400 morti. Nessuno dei ragazzi di don Bosco si ammalò[1] .

Che cosa fare oggi? Credo sia importante affrontare il momento con realismo ma senza lasciarsi prendere dal panico. Cerchiamo di fare il bene degli allievi, lasciandoci interrogare dalle famiglie, dai ragazzi e dalla situazione dei colleghi. È necessario confrontarsi insieme per analizzare la situazione, magari pregarci sopra, prendere le decisioni opportune e poi attuarle. Don Bosco, a chi chiedeva qual era il suo metodo, rispondeva: “Vado avanti come lo spirito mi ispira e le circostanze mi suggeriscono”[2]Credo sia un metodo che ci può aiutare anche in questi momenti. Andiamo avanti affrontando la realtà con pazienza e coraggio, senza troppe lamentele e paure, lasciandoci guidare dalla Speranza.

Alcune sedi operative sono più provate, altre di meno. Alcune situazioni famigliari sono difficili.

A chi è stato colpito dal virus, ai ragazzi, ai colleghi e ai loro congiunti, auguro una pronta guarigione e una ritrovata voglia di ‘vivere’.

Lucio Reghellin