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Don Bosco Agnelli: conclusione del Metodo di Studio “Accorciamo le distanze”

All’interno del progetto “Accorciamo le distanze” sta per volgere al termine il laboratorio sul Metodo di Studio presso la realtà salesiana dell’Agnelli.  Di seguito l’esperienza degli incontri vissuti, i quali culmineranno verso metà giugno.

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Il nostro percorso, strutturato in 10 incontri, è incominciato subito dopo Pasqua e si concluderà a metà giugno, con la partecipazione di 4 studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.

L’obiettivo primario è stato quello di accompagnare i ragazzi in un cammino che li portasse ad acquisire maggiore consapevolezza delle proprie risorse e difficoltà nello studio per arrivare poi a superarle con alcuni strumenti utili. Abbiamo cercato di pensare degli incontri tra loro collegati da un filo conduttore: i passi necessari per arrivare preparati al compito in classe. In poche righe vogliamo raccontarvi la prima parte di strada che abbiamo percorso insieme, facendoci aiutare dalla voce dei ragazzi che con noi hanno preso parte al progetto.

Incontro 1. Imparare quali solo gli elementi principali di un ambiente che facilita l’apprendimento e lo studio.

“Prima di iniziare a studiare è importante avere la possibilità di svagare un pochino la mente per essere poi più produttivi nello studio” T.

Incontro 2. L’importanza del pianificare e dell’organizzare il tempo di studio e dei compiti in maniera efficace. Introduzione di un primo strumento: la tabella che per metta di avere un riscontro oggettivo e di sviluppare maggiore consapevolezza metacognitiva sul tempo impiegato per svolgere un certo compito. 

“Pianificare il tempo di studio e compiti è importante per non arrivare troppo stanchi a fine giornata.” C.

Incontro 3. Una volta definiti i criteri per l’organizzazione spaziale e temporale, abbiamo riflettuto che lo studio inizia già in classe e parte dal saper prendere appunti in maniera efficace, costruendo un proprio vocabolario di simboli ed abbreviazioni.

“Prendere bene appunti ci facilita lo studio e a focalizzarci sulle parti più importanti.” S.

Incontro 4. Conoscere i diversi stili di elaborazione delle informazioni, per scoprire insieme quali sono quelli che noi utilizziamo più di frequente.

“Ci sono diversi modi di arrivare alla soluzione di un problema” C

Incontro 5. Strategie di lettura: come lettere un testo in modo differente in funzione dello scopo e quali sono gli elementi principali per costruire una mappa concettuale.

“Le mappe non sono tutte uguali, io uso strategie diverse in base alla materia che devo studiare” S.

Incontro 6. Lo studio di materie con pochi nessi logici:  formulari di matematica e geometria; lo studio di geografia.

“Non avevo mai costruito un formulario e per me è stato molto faticoso, fare lo schema di un testo descrittivo di geografia è stato molto più semplice per me” G

 Incontro 7. Lo studio e l’uso delle mappe concettuali in una materia con molti nessi logici come storia.

“Quando si schematizza un testo di storia, spesso è difficile perché oltre a capire il testo bisogna anche trovare i collegamenti” T.

I successivi incontri, che si svolgeranno nelle prossime settimane, affronteranno i passi finali ovvero: l’autovalutazione come strumento per capire quali argomenti devo rivedere con maggiore attenzione, il ripasso e come migliorare le proprie strategie di comunicazione. Infine, quali strumenti ho acquisito per arrivare pronto alla verifica e come affrontare tipologie di verifica differenti. 

“Abbiamo cercato il più possibile di rendere questo laboratorio un’occasione di riflessione realmente connessa all’esperienza quotidiana dei ragazzi. La conclusione di questo percorso sarà la fine di un pezzo di cammino insieme, che speriamo possa portare questi ragazzi a camminare più consapevolmente sulle proprie gambe. Infatti, il momento dei saluti sarà accompagnato dalla consegna di un piccolo libricino che racconterà il percorso che abbiamo costruito insieme unendo le nostre competenze, con le preziose conoscenze dei ragazzi che hanno condiviso con noi questo percorso. Con la speranza che possa diventare per loro una pratica valigetta degli attrezzi a cui appellarsi nei prossimi anni per affrontare lo studio.”

Ginevra, Francesca, Irene e Marisol

L2L – Quinto webinar di formazione sul Metodo di Studio

Si è tenuto il 25 marzo 2021, il quinto webinar di formazione sul Metodo di Studio. L’incontro si è svolto attraverso la piattaforma zoom ed è stato moderato da Rosanna Todiscoreferente per la formazione del progetto. L’intervento principale ha visto protagonista la Psicologa e Dott.ssa Antonella Zappavigna.

Tra le tematiche affrontate, si è discusso della creazione di una griglia di osservazione dell’apprendimento (una proposta operativa) e la valutazione personalizzata riguardo al valore del voto rispetto al singolo e alla classe, in modo da poter effettuare una valutazione personalizzata degli alunni riconoscendo l’utilità del metodo di studio.

Attraverso la pagina “Materiale formativo” è possibile usufruire di tutte le registrazioni dei webinar che si svolgeranno in questo percorso di formazione che terminerà a giugno 2021.

L2L – Quarto webinar di formazione sul Metodo di Studio

Si è tenuto il 25 febbraio 2021, il quarto webinar di formazione sul Metodo di Studio. L’incontro si è svolto attraverso la piattaforma zoom ed è stato moderato da Rosanna Todiscoreferente per la formazione del progetto . L’intervento principale ha visto protagonista la Psicologa e Dott.ssa Antonella Zappavigna. La tematica primaria dell’incontro ha riguardato il “valutare per formare: differenza tra valutazione sommativa e quella formativa“.

Attraverso la pagina “Materiale formativo” sarà possibile usufruire di tutte le registrazioni dei webinar che si svolgeranno in questo percorso di formazione che terminerà a giugno 2021.

Quarto incontro Community Lab Torino – San Luigi

Il quarto incontro del Community Lab per la realtà del San Luigi di Torino. Di seguito un breve resoconto della serata.

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Nella serata di lunedì 15 febbraio si è svolto il quarto ed ultimo incontro del Community Lab con la comunità educativa pastorale di San Salvario accompagnata dai ragazzi di Go.

È stato un incontro estremamente interessante che ci ha portato a ripercorrere le tappe principali di questo percorso focalizzato sul concetto di comunità che educa.

La prima parte del nostro incontro è stata dedicata a fare un breve recap: nei primi due incontri abbiamo parlato del concetto di educazione e della visione che noi abbiamo su di essa, ci è infatti stato chiesto di ripensare a degli episodi in cui ci siamo sentiti educati da qualcuno ed in cui abbiamo educato qualcuno.

Durante il terzo ed il quarto incontro ci siamo concentrati maggiormente sul tema della comunità, infatti abbiamo fatto prima un’analisi swot sulla nostra comunità evidenziando così i punti di forza e di debolezza interni, le opportunità e le minacce esterne e nell’ultimo incontro abbiamo utilizzato quest’ultima per soffermarci sulle criticità presenti ad oggi nella nostra Casa e capire come affrontarle.

Questo quarto incontro si è aperto con una riflessione portata da Giovanni Petrini su cosa significa essere, sentirsi ed agire come comunità oggi; abbiamo avuto così modo di ripensare a ciò che per noi significa essere comunità. Tra i vari significati che noi abbiamo dato vi era un’identità condivisa, dinamica ed aperta; il bisogno di manifestare la nostra fede a partire dal comune destino di essere umani, essere co-responsabili, avere fiducia nell’altro ed in noi stessi ed essere disposti a mettere a servizio di tutti le nostre capacità Infine essere comunità per noi significa agire insieme sentendoci un’unica appartenenza, facendoci carico delle differenti forme di fragilità

La seconda parte della serata l’abbiamo dedicata ai punti di debolezza della nostra comunità e ci siamo suddivisi in 4 gruppi analizzando i punti differenti e cercando di trovare insieme delle strategie per ovviare ad essi.

Ci siamo salutati infine condividendo i desideri che ciascuno aveva per la nostre comunità, anche se sin da piccoli ci viene insegnato che non vanno detti ad alta voce perché altrimenti non si avverano, noi invece, che nella nostra comunità ci crediamo tanto abbiamo deciso di esprimerli ad alta voce con la speranza che si avverino al più presto.. tra questi desideri c’è la speranza di riaprire il prima possibile Spazio Anch’io e che la nostra Casa non venga vista non solo come un luogo di servizi ma che si popoli di famiglie che la abitino e la curino come fosse la loro casa. C’è anche il desiderio che la nostra casa sia sempre più un luogo che sappia ascoltare nel profondo e far crescere nella vita buona, c’è il desiderio che questa casa abbia la possibilità di “respirare” attraverso dei momenti mirati a ritrovarsi, a raccontarsi e trovare nuovi equilibri insomma trovare un tempo che sia di rinnovamento per ripartire con ancora più risorse.

E.V.

Labs to Learn: secondo incontro Community Lab Vercelli

Venerdì 19 febbraio si è tenuto il secondo incontro di Community Lab del progetto Labs to Learn per la realtà di Vercelli. Di seguito il resoconto della serata.

Un appuntamento che vede come protagonista un gruppo eterogeneo di persone desideroso di condividere e di far conoscere la propria realtà territoriale.

Attraverso la mediazione del pedagogista Emanuele Fusi tutti i partecipanti si sono sentiti coinvolti in attività che hanno stimolato fantasia e creatività ma che, nel contempo, hanno permesso di far riflettere su un tema caro a tutti gli ospiti della serata ovvero: l’arte dell’educare. Un difficile compito, talvolta gravoso e carico di responsabilità ma ricco di soddisfazioni e di gioie per il cuore.

Sentirsi parte di una comunità, che educa alla vita e al lavoro, con l’intento comune di agire nel bene e per il bene di coloro che vivono in difficoltà è stato il motore pulsante di tutti i momenti di animazione e di partecipazione attiva del gruppo.

La gioia nel sentirsi parte di un progetto comune è ricordare sempre che… educare è cosa di cuore!

Arrivederci al prossimo appuntamento!

MB

Incontro di formazione CAM: “Forme, tempi e spazi dell’équipe educativa”

In data 5 febbraio 2021 si è svolto l’incontro di formazione “Forme, tempi e spazi dell’équipe educativa” (vedi slides). Destinatari del percorso gli educatori del Centri Aggregativi Minori e i Salesiani, responsabili di CAM stessi.

La formazione ha voluto lavorare sull’équipe educativa quale cuore dell’attività del CAM. Ci si è interrogati sulle parole chiave, sui ponti che lancia un buon lavoro di équipe, sulle sfide e sulla quotidianità.

Docente dell’incontro la Professoressa Deluigi dell’università di Macerata che nasce come educatrice nell’ambito dei CAM piemontesi per poi sviluppare il suo percorso professionale in ambito universitario e don Stefano Mondin, delegato di Pastorale Giovanile e Presidente di AGS per il territorio, ente che raccoglie sotto lo stesso progetto tutti i CAM del Piemonte salesiano.

L’incontro aveva lo scopo di poter lavorare insieme tra salesiani ed educatori in uno spazio privilegiato di pensiero e di riflessione guidata sul lavoro delle singole équipe educative.

Ci siamo lasciati con alcune sfide, alcuni desiderata rispetto all’evolversi del progetto CAM che è anche in rinnovo rispetto alla convenzione triennale.

E’ stato un incontro importante che si inseriva all’interno delle supervisioni mensili del percorso degli educatori CAM.

Ci avviamo ad accogliere le sfide ed a rendere sempre più efficace il progetto per i nostri interlocutori.

Scarica il video

Presentazione del libro “I racconti di Zia Jessy”

All’interno della Videoconferenza da Cultura e Società “Dai Quartieri alle Periferie” di Martedì 19/01/2021 ore 21:00, Silvia CISOTTO presenterà il libro con la raccolta di storie “I racconti di zia Jessy“: Frammenti di vita autobiografici nel quotidiano del Condominio Solidale di Via Gessi a Torino.

Ecco il link di Google Meet per poter partecipare alla videoconferenza online: https://meet.google.com/exh-tksh-okb

INVITO E PROGRAMMA

Siamo lieti di invitarVi all’interno del progetto

Abitare in vicinanza

alla meet di presentazione del libro «I racconti di Zia Jessy» dell’evento «Dai quartieri alle periferie» organizzato con il

Centro Studi Cultura e Società
Martedì 19/01/2021 ore 21:00

Dai Quartieri alle Periferie

Videoconferenza da Cultura e Società

https://meet.google.com/exh-tksh-okb

Il Tema del Giorno

Video e Testimonianze. Cenni storici sul decentramento amministrativo in Italia, istituito dalla legge 278 dell’8/4/1976 e sulla realtà delle odierne periferie. Nel 1978 la Città di Torino ha istituito il Decentramento. L’8-9 giugno 1980, si sono svolte le prime elezioni per le Circoscrizioni in Italia, in occasione delle elezioni amministrative.

Libri in bancarella

Silvia CISOTTO con la raccolta di storie

«I racconti di zia Jessy»

Sergio DONNA con il libro

Chiese, Campanili & Campane di Torino

I Mazzolini di poesie a tema libero sono offerti da

Flavio PROVINI

Petali di Poesie e Pensieri

Anna Maria DALL’OLIO; Johanna FINOCCHIARO; Susy GILLO; Francesca LUZZIO; Daniele MUGNAI; Giuseppe NOVAJRA; Silvia SARZANINI; Gianni STUARDI

Provaci ancora Sam: il Quaderno dell’orientamento in forma Digitale

Il quaderno dell’orientamento della Tutela integrata del progetto ‘Provaci ancora Sam’ sbarca sul digitale: un’area online sul sito AGS interamente dedicata alle schede dei docenti e degli allievi per ciascun modulo del progetto.

Il quaderno nasce e prende forma dal lavoro congiunto di professionisti ed è uno strumento di lavoro pensato per chi, all’interno del progetto, si occupa di sostenere i ragazzi nel loro percorso di orientamento verso la scuola superiore e la dimensione lavorativa. Il materiale che lo compone è tratto dal lavoro quotidiano degli educatori, degli orientatori e degli insegnanti che hanno voluto e creduto nell’importanza della fase orientativa al punto di dedicarvi un ‘tempo’ settimanale al pari delle materie curriculari. Un tempo dedicato alla relazione, alla riflessione, all’accompagnamento; dove il ‘saper fare’ acquista dignità al pari del ‘sapere’ per arrivare, con slancio, al ‘saper essere’.

Il Quaderno si articola in capitoli susseguenti disegnando un percorso che si snoda lungo l’annualità scolastica:

ACCOGLIENZA: nel primo capitolo l’attenzione è rivolta alla costituzione del gruppo classe: partendo dall’IO/VOI si arriva al NOI.
IO: nel secondo capitolo si lavora sulla dimensione personale del singolo attraverso attività di analisi, riflessione, consapevolezza delle proprie caratteristiche anche in relazione con l’esperienza scolastica e formativa.
IL LAVORO: il terzo capitolo approfondisce la dimensione del lavoro analizzandola nelle diverse angolazioni: i settori, le peculiarità delle diverse professioni, i ruoli e la definizione delle caratteristiche di questi, le testimonianze dei professionisti.
LA SCUOLA: il quarto capitolo vuole contribuire a fornire agli adulti che affiancano quotidianamente gli allievi, a quest’ultimi e alle loro famiglie le informazioni e gli strumenti necessari per una scelta scolastica consapevole.
LA SCELTA: il quinto capitolo si propone di portare l’attenzione dei ragazzi sugli elementi che formano indissolubilmente il processo decisionale che culmina con la definizione del progetto di vita individuale e la conseguente iscrizione alla scuola superiore.
LE VISITE ORIENTATIVE E L’ALTERNANZA SCUOLA-FORMAZIONE: Il sesto capitolo è dedicato alla dimensione del fare e della rielaborazione delle esperienze pratiche sperimentate in stretta collaborazione con alcune agenzie di formazione professionale.

Vi era la necessità e il bisogno di creare una storia sul tema dell’orientamento in merito al passaggio delicato che i ragazzi si trovano a dover affrontare dalle scuole medie alle scuole superiori – spiega Sonia Fenoglio, Orientatrice scolastica presso il Comune di Torino. Si tratta di ragazzi pluriripetenti che cadono nella dispersione scolastica. In questo modo, attraverso il progetto e l’utilizzo del Quaderno dell’Orientamento, vengono aiutati e sostenuti per conseguire il titolo di licenzia media. 

Lo strumento cartaceo è altamente flessibile e adattabile, con schede inserite in un quaderno ad anelli. In più, adesso, è disponibile in formato digitale, proprio per venire incontro alla situazione attuale e favorire la fruibilità del quaderno ai ragazzi e ai docenti.

É stato veramente un gran lavoro di squadra, ed è stato possibile soltanto grazie alla stretta collaborazione con i vari attori che hanno dimostrato di credere davvero nel progetto.

(Sonia Fenoglio, Orientatrice scolastica presso il Comune di Torino)

Al via la nuova fase del progetto Labs to Learn: il metodo di studio.

Labs to Learn si sposta in una nuova fase di vita. Al via dal 24 novembre il percorso di formazione sul metodo di studio che prende forma attraverso una serie di incontri e di video lezioni che si snocciolerà nel corso delle settimane fino a giugno 2021.

Il cambiamento inizia dal momento in cui si “vivono” le cose apprese. Per questo la formazione viene incentrata soprattutto sullo studio di casi, esercitazioni, lavori di gruppo per l’elaborazione di soluzioni e modelli di risposta adatti alle specifiche necessità di chi segue il corso e utili nel lavoro di tutti i giorni.

– Labs to Learn

  • Durata

    23 ore totali

  • 5 webinar

    1 ora ciascuno

  • 1 incontro in presenza

    4 ore totali

  • 4 video lezioni online

    1 ora ciascuna

  • 5 supervisioni

    2 ore ciascuna

Obiettivo del corso di formazione è quello di formare ed informare in merito agli aspetti principali del processo di apprendimento, offrendo ai docenti, ma anche ai genitori, gli strumenti necessari per approfondire le strategie per assicurare efficacia nello studio.

Il corso si propone di mettere a fuoco alcuni aspetti di base del processo di apprendimento e offrire al docente alcuni concetti-guida e strumenti operativi per un apprendimento efficace, facendo riferimento a processi e strategie che assicurano l’efficacia dello studio.

– Labs to Learn

Progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Il Nuovo Braidese: “Labs to Learn” sbarca anche a Bra

Il giornale Il Nuovo Braidese  per sabato 31 ottobre dedica un articolo al progetto “Labs to Learn” che sbarca anche a Bra. Di seguito l’articolo.

L’Associazione Giovanile Salesiana Per Il Territorio avvia il nuovo progetto “Labs to Learn“, un progetto finanziato dall’Impresa Sociale con i Bambini a valere sul bando del 2018 “Un passo avanti” e che si prefigge di contrastare la dispersione scolastica e prevenire la povertà educativa incrementando il numero dei giovani con difficoltà che assolvono l’obbligo scolastico, accedono alla formazione superiore e/o all’inserimento lavorativo, avviando un percorso di crescita personale secondo le proprie inclinazioni e aspirazioni. Il progetto è rivolto a circa 1140 minori e adolescenti tra gli 11 e i 17 anni e le rispettive famiglie, nelle città di Alessandria, Bra, Casale Monferrato, Vercelli e Torino. Labs to Learn è un progetto ambizioso, perché si propone di validare modalità innovative e non convenzionali per favorire l’apprendimento, sviluppare le competenze trasversali, rinforzare le reti di prossimità, e concorrere alla costruzione di comunità educanti propositive e consapevoli.

Il progetto muove dall’esperienza degli oratori e dei centri di formazione professionale salesiani per proporre un’alleanza educativa con gli altri enti della comunità, con l’obiettivo di sperimentare percorsi di inclusione non convenzionali. La situazione contingente data dalla pandemia ha amplificato la sfida educativa già ricca di stimoli e densa di ostacoli.

Il progetto propone:

– Metodo di Studio: percorsi di rinforzo del metodo di studio nelle classi 1° delle 9 scuole secondarie di I° grado partner;

– Maker Lab: percorsi di integrazione alla didattica in orario scolastico e laboratori extrascolastici all’interno di spazi innovativi per l’apprendimento esperienziale allestiti negli Oratori (coding, game design, realtà virtuale, stampa 3D e l’imparare facendo);

– Work Lab: percorsi di formazione e accompagnamento al lavoro destrutturati di 100 ore, progettati, gestiti e realizzati dai formatori della formazione professionale, dall’impresa, con un accompagnamento educativo dedicato;

– Community Lab: percorsi di attivazione di comunità e generatività sociale per costruire reti di prossimità ed alleanze educative con gli enti del territorio, coinvolgendo i minori e le relative famiglie.

Nelle prossime settimane, le diverse azioni cominceranno a prendere forma, al fine di offrire ai nostri ragazzi maggiori occasioni per sperimentare se stessi e crescere insieme.

Sintesi del progetto

Il progetto si propone di offrire una “seconda occasione” a minori e adolescenti a rischio di esclusione dai percorsi scolastici e formativi. Giovani che rischiano di vedere compromesso il diritto a completare l’obbligo formativo, avviare un percorso di inserimento lavorativo e crescita personale. I labs-to-learn salesiani quali luoghi di sperimentazione di sé, dove si prevede un riaggancio educativo attraverso una presa in carico individuale modulando sia la durata che i contenuti dell’intervento, secondo le attitudini di ciascuno. Percorsi di apprendimento non convenzionale, dove consolidare “l’alleanza educativa” tra operatori sociali, formatori, animatori volontari e tutor aziendali, al fine di creare uno spazio di protagonismo dei più giovani, coinvolgendo le relative famiglie, per favorire lo sviluppo di competenze trasversali utili nel lavoro e necessarie per la vita.

Sostenibilità economica

Il progetto Labs to learn è cofinanziato da “Con i bambini Impresa sociale” a valere sul Bando “Un passo avanti. Idee innovative per il contrasto alla povertà educativa minorile”. Labs to learn ha una durata di 34 mesi, a partire da ottobre 2020.