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Agasso Domenico portavoce del Papa e dei suoi messaggi incontra la Scuola Media di Lombriasco

Nella mattina di oggi, giovedì 17 marzo, i ragazzi della Scuola media Salesiana di Lombriasco hanno potuto assistere ad una lezione tenuta dal giornalista Domenico Agasso, Vaticanista de “La Stampa”, il quale ha raccontato la sua esperienza giornalistica come reporter dei viaggi del Papa, affrontando anche alcune tematiche di rilievo come la fraternità, la pace, il lavoro, l’accoglienza, l’immigrazione, la guerra e la salvaguardia dell’ambiente.

Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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Il 17 marzo 2022, la Scuola media Salesiana di Lombriasco ha avuto l’occasione di ospitare Domenico Agasso. L’incontro con i ragazzi ha riguardato la sua esperienza giornalistica come reporter dei viaggi del Papa e del rapporto, diventato ormai amicale, con il Santo Padre.

Il quarantenne scrittore e giornalista del quotidiano “La Stampa“, ha raccontato, con calore e coinvolgimento, in che modo è riuscito nel proprio progetto di vita lavorativa (e spirituale) a diventare cronista-vaticanista per un giornale di portata nazionale, offrendo anche resoconti recentissimi sugli ultimi viaggi di Papa Francesco: le tappe a Lesbo e Cipro in Grecia, in Madagascar e in Iraq sono stati punti di arrivo e di ritorno, ma allo stesso tempo mete di discussione e di risoluzione. Viaggiando in queste terre, il Papa offre al mondo e alla politica messaggi di sensibilizzazione, rendendo conosciuti e documentati i problemi che queste nazioni “straniere” si trovano a dover affrontare.

Siamo tutti nella stessa casa comune, la Terra. Aiutare un nostro fratello di un altro Paese, in difficoltà, può portare ad evitare anche conseguenze difficili che possono sfociare nell’immigrazione. Non significa che l’immigrazione è un fatto negativo, ma come dice il Papa, l’immigrazione è qualcosa da gestire al meglio, per fare in modo che il razzismo non prevalga e che le persone fragili e povere non diventino vittime della malavita.

Nel suo intervento ai ragazzi, Domenico Agasso ha affermato che “viaggiare con il Papa” significa “sposare i suoi scopi di amore” in senso ampio e assoluto, conoscere realtà e vite, spingersi con la mente oltre le sicure soglie, avendo altresì una cura particolare per la terra e per l’ecologia.

Papa Francesco grida al mondo, a noi e a voi (che magari sarete i politici del futuro) che occorre pensare al mondo in un modo più aperto e fraterno, affinché non scoppino le guerre, avendo anche un occhio di riguardo dal punto di vista ambientale affinché non si arrivi ad effetti problematici per noi, i nostri figli e nipoti.

Durante l’incontro, è stata inoltre espressa l’attenzione verso la questione attuale dell’Ucraina e la linea netta e decisa di Papa Francesco sull’argomento, per la quale viene invocata una pace imminente e urgente.

Il Papa è molto turbato in merito alla situazione attuale dell’Ucraina. Ha voluto parlare con la Chiesa Russa. Durante l’ultimo Angelus ha pregato per il paese aggredito, ha chiesto di fermare l’invasione e soprattutto la guerra, ma senza tuttavia specificare nomi.
Il Papa sta cercando infatti di tenere a bada gli animi senza pronunciare nomi, dando segnali di pace, al fine di evitare rotture.
Il 25 marzo Papa Francesco consacrerà, alla protezione della Madonna, la Russia e l’Ucraina.

Infine, Domenico Agasso ha voluto lasciare ai ragazzi i tre principali consigli riportati nel libro “Dio e il mondo che verrà” di Papa Francesco:

Nel libro ci sono tre consigli per i giovani:
1- essere i giovani dell’amore (inteso in senso ampio) nella solidarietà, pensando al prossimo per non essere egoisti;
2- avere un’attenzione ecologica;
3 – essere i giovani della conoscenza: la conoscenza e la curiosità vi spingono sempre di più ad aprire gli orizzonti.

Non perdete mai è la voglia di sognare perché il sogno, insieme alla conoscenza, vi darà la forza per lottare.

Cnos-Fap Vercelli: grande festa virtuale per la consegna degli attestati e dei diplomi

Il Centro di Formazione di Vercelli effettuerà la cerimonia di consegna degli attestati di qualifica e diploma il 29 gennaio alle ore 17 attraverso una festa virtuale alla quale sarà possibile partecipare tramite la pagina Facebook del Cnos-Fap di Vercelli. Vi saranno diversi ospiti tra cui Orietta Berti, Norberto Midani e Tony Binarelli. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato oggi, 27 gennaio 2021, su “La Stampa” e riportato sul sito del Cnos-Fap Vercelli, con il programma della giornata e i diversi ospiti presenti.

Dal mondo dello spettacolo e dello sport per una grande festa virtuale e in diretta

La pandemia ha costretto il Cnos-Fap Vercelli a stravolgere la cerimonia di consegna degli attestati di qualifica e diploma agli allievi che hanno partecipato ai corsi, spostandola sul web.

Nonostante ciò l’istituto professionale non si è fatto scoraggiare e, anzi, ha organizzato una festa virtuale ricca di ospiti di caratura nazionale, che provengono dal mondo dello spettacolo e dello sport. Qualche nome? Orietta Berti (madrina dell’evento), il mago Tony Binarelli, il campione olimpico Giovanni Pellielo e Norberto Midani, direttamente da Zelig. I big faranno da testimonial per la consegna degli attestati agli allievi di Cnos-Fap dell’anno formativo 2019/2020, che avverrà durante la diretta streaming in programma venerdì 29 gennaio alle 17 sulla pagina Facebook dell’ente www.facebook.com/CNOSFapVercelli. La trasmissione è a cura di Vercelli Web Tv, sotto la regia di Paolo Ignetti e la supervisione di Flavio Ardissone (formatore del Cnos-Fap); conduce la giornalista de La Stampa Raffaella Lanza.

L’iniziativa testimonia la capacità del Cnos-Fap di aggiornarsi e adattarsi ad un contesto in continua evoluzione, come quello attuale gravato dalla pandemia. Durante il pomeriggio ci saranno anche i saluti istituzionali del sindaco Andrea Corsaro e dell’arcivescovo di Vercelli Marco Arnolfo e gli interventi dell’ex sottosegretario al Welfare Luigi Bobba e di Gianni Marino, ex funzionario della formazione professionale della Provincia di Vercelli. Ci sarà comunque una parte «in presenza», dato che verranno consegnati fisicamente gli attestati a due allievi per ogni corso, in rappresentanza di tutti gli altri che invece lo riceveranno virtualmente. Presenti anche il direttore del centro, don Gabriele Miglietta, e del direttore delle Opere Salesiane don Guido Candela. I testimonial interverranno con pillole video durante la consegna dei diplomi: oltre a Berti, Binarelli e Pellielo, ci saranno anche Alberto Masi e Alessio Zerbin, calciatori della Pro Vercelli, il vercellese Mimmo Catricalà, il campione italiano di autocross Gian Luca Cortellazzi, la hair designer (ed ex allieva) Alexia Di Benedetto, l’attore Franco Barbero.

Nella cerimonia verrà trasmesso anche il video «Una volata su Cnos», di Alessio Pozzato, che mostrerà gli ambienti del centro e la capacità dei ragazzi di apprendere in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro; è grazie al contributo degli allievi stessi che la trasmissione verrà arricchito da scenografie, videoclip, acconciature, addobbi teatrali. Nel pomeriggio verrà anche svelato il nuovo macchinario «Ponte Adas» per le attività formative legate ai motori. Gli sponsor sono Claas Agricoltura, Gruppa Nuova Sa-Car, L’Ape-Scheria 2.0, Ceim, O.S. Ferro di Stefano Olmo, Panificio Marco Cortella, Ferramenta Monchietto.

Per l’occasione la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e il presidente Aldo Casalini augurano a tutti i ragazzi di trovare uno sbocco lavorativo.

CNOS-FAP Piemonte: l’operaio metalmeccanico non è un mestiere datato o meccanico industriale

L’operaio metalmeccanico: una figura professionale richiesta oggi dalle imprese, che non trova tuttavia sempre corrispondenza dal punto di vista dell’offerta. I Centri CFP di Torino Agnelli e Rebaudengo, San Benigno, Bra e Fossano, Alessandria, Vercelli e Vigliano formano sul territorio proprio questo tipo di figura ricercata. Il quotidiano La Stampa di oggi dedica un articolo a questo tipo di figura professionale – L’operaio metalmeccanico non è un mestiere datato – riportando l’esperienza della Bongioanni Macchine, realtà storica di Fossano legata attivamente al Centro di Formazione Professionale di Fossano. Di seguito il commento all’articolo da parte del CNOS-FAP Piemonte e il rimando al pdf de La Stampa.

L’operaio metalmeccanico non è un mestiere datato. L’operaio metalmeccanico oggi è un professionista con una qualifica triennale, almeno, o un diploma professionale con il quale ci si può formare nei Centri di Formazione Professionale della Regione Piemonte, e quindi anche del CNOS-FAP in particolare nei CFP di Torino Agnelli e Rebaudengo, San Benigno, Bra e Fossano, Alessandria, Vercelli e Vigliano.

Manager di industrie del Cuneesema non abbiamo difficoltà a pensare che anche in altri territorio del Piemonte esista lo stesso problema, spiegano la difficoltà a reperire personale nell’articolo pubblicato da “La Stampa di VENERDÌ 22 GENNAIO 2021 nella rubrica ECONOMIA a pagina 37“, in cui secondo il “Centro Studi di Confindustria Cuneo” si cercano in particolare operai specializzati, tecnici informatici, “trasfertisti” installatori e metalmeccanici qualificati. Le aziende stesse, come la MERLO S.p.A, sottolineano le difficoltà che riscontrano nel reperire alcune figure specializzate e confermano la discrepanza tra domanda e offerta che riguarda alcuni profili tecnici, non solo operai specializzati ma anche figure altamente qualificate come tecnici di automazione industriale e analisti programmatori.

Marco Lanfranco, direttore operativo della «Bongioanni Macchine», realtà storica di Fossano con 150 dipendenti che produce macchine e attrezzature per l’industria dei laterizi, la cui famiglia contribuì alla nascita del centro di formazione professionale del CNOS-FAP» Piemonte a Fossano avendo già una visione illuminata per una sinergia ideale tra formazione e mondo del lavoro, sostiene che nonostante questo il numero di allievi qualificati e diplomati dalle istituzioni scolastiche e formative presenti sul territorio non soddisfa l’attuale richiesta. Sia il CNOS-FAP che l’ist. Vallauri, nelle rispettive specifiche, permettono all’Azienda «Bongioanni Macchine» di avere maggior facilità ad attingere personale tecnico adeguatamente formato e vicino alla sede. Il direttore specifica ulteriormente che la meccanica industriale o metalmeccanica viene vista da molti come una professione un po’ “datata”, in realtà non è affatto così perché in primis si è altamente trasformata e contemporaneamente è interessante da un punto di vista remunerativo e sopratutto non è un profilo a rischio esubero.

Il CNOS-FAP Piemonte proprio nei centri di formazione professionale di Fossano e Bra, dispone di laboratori e officine adeguatamente attrezzati e macchinari per l’automazione per formare le allieve e gli allievi che vorranno scegliere questo percorso di istruzione e formazione professionale che consente l’Assolvimento dell’obbligo di istruzione “dopo la terza media” come previsto dall’ordinamento attualmente vigente. E proprio in questo periodo in cui stanno per concludersi le iscrizioni online, il 25 gennaio, è il momento adatto in cui le famiglie possono rivolgersi alle segreterie per avere le informazioni utili a formalizzare la propria scelta o richiedere l’assistenza nella compilazione dell’iscrizione stessa.

Boom di iscrizioni ai corsi del Cnos-Fap di Vigliano Biellese

Le iscrizioni ai corsi del Cnos-Fap di Vigliano Biellese per quest’anno state numerose quest’anno. I corsi spaziano dall’acconciatura, alla meccanica, fino all’operatore elettrico.
Si riporta di seguito l’articolo pubblicato in data 2 settembre 2020 su “La Stampa”.

Boom di iscrizioni quest’anno al Cnos-Fap di Vigliano: dai corsi per acconciatori a quelli di meccanica fino alle lezioni per diventare operatore elettrico, da settimane ormai le iscrizioni sono complete. «Abbiamo ancora una decina di posti disponibili spiega il referente per la comunicazione Stefano Ceffa – : 5 per diventare operatore termoidraulico ed altrettanti come operatore saldo carpentiere. Il primo corso è triennale ed è destinato ai ragazzi di 14 anni che abbiano appena concluso le scuole medie. Quello in saldo-carpenteria invece è destinato ai ragazzi di 15 anni che hanno già svolto un anno di superiori». Numeri che dimostrano ancora una volta come il Cnos-Fap rappresenti una scelta di studio che si differenzia dalle altre poiché consente a tutti quei ragazzi che non amano l’idea di trascorrere ore chiusi in aule scolastiche, di confrontarsi con le proprie capacità relazionandosi immediatamente con il mondo del lavoro. «Probabilmente in questi mesi di lockdown alcuni giovani hanno capito l’importanza di acquisire nozioni pratiche e facilmente spendibili – spiega ancora Ceffa -. I nostri corsi consistono in 990 ore all’anno suddivise tra lezioni teoriche e pratiche. Nonostante l’emergenza sanitaria non sia ancora terminata, siamo pronti a ricominciare anche con tirocini e stage». Tutti i corsi, oltre ad essere totalmente gratuiti, prevedono infatti la possibilità di effettuare periodi di stage in aziende dove, un giorno, potrebbero essere assunti.

 

Specchio dei tempi: «Il buon esempio dell’oratorio Agnelli»

Nella giornata di oggi, lunedì 31 agosto, la rubrica de La Stampa “Specchio dei tempi“, dedicata agli approfondimenti per riflettere sul mondo da diverse angolature, riporta la lettera di una lettrice che ringrazia per il lavoro e le attività svolte quest’estate dall’oratorio salesiano dell’Agnelli. Si riporta di seguito l’articolo.

Specchio dei tempi, le lettere del 31 agosto

«Il buon esempio dell’oratorio Agnelli»

Una lettrice scrive:

«Siamo due genitori che lavorano entrambi in ospedale e vogliamo scrivere queste righe andando oltre le difficoltà ed il senso di abbandono del periodo del lockdown provato dalle famiglie come la nostra, dove nessun genitore ha potuto garantire la presenza in casa, se non per periodi limitati. In questa lettera vogliamo soprattutto ringraziare l’oratorio salesiano Agnelli per aver avuto la capacità di allungare una mano a tante famiglie, attivando l’estate ragazzi 2020 con le adeguate misure di sicurezza. I centri estivi sono stati coraggiosi e insostituibili apripista nell’incertezza. Ora a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, vorremmo invece ringraziare tutti quei maestri, professori e presidi che si stanno adoperando per iniziare e portare avanti la didattica in presenza e in sicurezza. Elemento fondamentale e imprescindibile per pensare ad una società evoluta che sa gestire e convivere con intelligenza in questo periodo storico».

Chiara

Salesiani Novara: la prima puntata del Telefilm “Dr. Frankhouse” su La Stampa

Il quotidiano La Stampa di oggi, mercoledì 27 maggio, nella sezione di Novara, dedica un articolo all’iniziativa lanciata dall’Istituto Salesiano San Lorenzo di Novara con il telefilm “Dr. Frankhouse“. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato.

I professori dell’istituto salesiano San Lorenzo si improvvisano attori e danno vita al telefilm “Dr. Frankhouse”

Per mantenere un legame con i loro studenti, a casa dai primi di marzo, l’istituto Salesiano San Lorenzo di Novara ha realizzato un simpatico telefilm ad uso interno, con i personaggi interpretati dagli stessi professori, direttore, preside. Ed ecco che ogni venerdì i ragazzi si sono ritrovati davanti al pc per seguire le puntate del “Dottor Frankhouse”.
(Video Paolo Migliavacca)

Salesiani Agnelli: A casa con Ulisse. Un giovane prof narra il viaggio

Alessandro Antonioli, professore di lettere dell’Istituto Salesiano Agnelli di Torino, appassionato di Omero, ha ideato “A casa con Ulisse” un format di 15 minuti diviso in 13 puntate disponibile su youtube e sui canali social. Si riporta di seguito l’articolo oggi pubblicato su La Stampa nella sezione TorinoSette.

Le avventure del viaggiatore per eccellenza dell’antichità si seguono comodamente seduti in salotto o in cucina. Le racconta Alessandro Antonioli, un giovane professore di lettere dell’Istituto Agnelli di Torino (29 anni appena compiuti), appassionato di Omero, che ha ideato “A casa con Ulisse” un format di 15 minuti disponibile su youtube e sui canali social. Si tratta di 13 puntate in cui Antonioli sintetizza i libri dell’Odissea, spesso accorpandoli. Dopo una puntata introduttiva, si è parlato della Telemachia, di Ulisse e Calipso, di Ulisse e Nausicaa e attualmente si è giunti alla quinta puntata. E’ un racconto in chiave divulgativa ideato per un pubblico vasto, di ragazzi e adulti, dal linguaggio brillante e arricchito di paragoni con la vita di ognuno di noi oggi. “Quando ho iniziato le lezioni on line ho dovuto sintetizzare gli argomenti in modo organico – dice Antonioli -. Allora ho pensato che poteva essere un piacevole intrattenimento raccontare le avventure di Ulisse a chi è costretto in casa. D’altra parte i poemi omerici sono nati per la tradizione orale; per secoli sono stati recitati e non letti, declamati da professionisti della parola, gli aèdi e i rapsòdi, i quali si esibivano durante le feste religiose e le celebrazioni pubbliche”. L’idea è piaciuta. La prima puntata ha avuto oltre 1300 visualizzazioni e adesso complessivamente ci si aggira sulle tremila . I like sono più che lusinghieri. “Tra tutti – dice Antonioli – , il più simpatico è il commento di una mamma che si collega con i figli nel momento della colazione”. Viaggiare insieme con un eroe. Quale modo migliore di iniziare la giornata.

Coronavirus, i Salesiani di Bra usano una web radio per rimanere in contatto con gli studenti

Pubblichiamo un articolo de La Stampa sulla web radio gestita dagli insegnanti del CFP di Bra.

Una web radio per rimanere in contatto con gli studenti. Succede al Centro di formazione professionale dei salesiani di Bra, in questo periodo di forzata assenza causa Covid-19.

Oltre alla didattica svolta in Fad (formazione a distanza), un appuntamento quotidiano (o quasi) con il «Buongiorno», gestito dai membri dell’Equipe Pastorale attraverso un canale Youtube, creato appositamente per il Cfp. E adesso anche una radio, che trasmette grazie ad una piattaforma web.

I docenti Matteo Pronzati e Giovanni Spadafora, ideatori della radio, commentano: “Approfittando della strumentazione già presente nell’oratorio, abbiamo creato un palinsesto pomeridiano, attivo da lunedì 16 marzo, che ci consente di rimanere in contatto con i nostri giovani, fornendo loro delle informazioni utili sulle proposte e sui materiali che trovano su internet, caricati dai loro docenti, per permettere la prosecuzione del percorso formativo. Insomma, li vogliamo raggiungere direttamente a casa loro, con uno strumento che stimoli la loro curiosità e li aiuti al contempo”.

Riapertura ‘Scuola Cogne’ per i futuri manutentori dell’industria 4.0 – Aosta Cronaca

A 25 anni dalla sua chiusura, la ‘Scuola Cogne’ riapre puntando su percorsi formativi finalizzati alla creazione di figure professionali che sappiano affrontare e accompagnare l’azienda nell’industria 4.0 . La formazione partirà a settembre ed è rivolta a 14 giovani inoccupati o disoccupati di età compresa tra i 18 e i 29 anni e sarà realizzato dal Cnos-Fap del Don Bosco di Châtillon.

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato in data odierna dal quotidiano Aosta Cronaca.

Riapre la ‘Scuola Cogne’ della Cas per 14 giovani valdostani

Rinasce la Scuola Cogne e lo fa guardando al futuro, puntando su percorsi formativi finalizzati alla creazione di figure professionali che sappiano affrontare e accompagnare l’azienda nella quarta rivoluzione industriale, in cui l’interconnessione uomo-macchina e l’analisi dei dati costituiscono l’elemento cardine del nuovo modo di lavorare.

Così, a 25 anni esatti dalla chiusura, presentandosi con una veste completamente rinnovata, tecnologica e innovativa, la Cogne Industrial School con il progetto “Il manutentore dell’industria 4.0” ha oggi simbolicamente ripreso la sua attività nell’Officina meccanica di manutenzione dello stabilimento siderurgico, dove alla presenza degli studenti degli Istituti tecnici e professionali valdostani è stato proiettato il video promozionale di lancio del progetto, interpretato da alcuni di loro.

“Il percorso formativo – ha spiegato Gianni Buffa, direttore dell’ente formativo CNOSFAP Don Bosco erogatore del corso – avrà una durata biennale di 2.000 ore complessive, distribuite tra aula, laboratorio e stage in azienda. Al termine, i partecipanti conseguiranno la qualifica di Tecnico delle manutenzioni meccaniche o elettriche”.

“Questa iniziativa del valore di circa 500.000 euro e finanziata attraverso il Fondo Sociale Europeo ha affermato l’Assessore Luigi Bertschy – rappresenta il calcio di inizio della partita che l’Assessorato alle politiche del lavoro vuole giocare in favore dei giovani. Quest’iniziativa è la prima che viene attuata con la nuova modalità: prevedere progetti di formazione condivisi con le aziende del territorio che diano risposte concrete e immediate in termini occupazionali ai partecipanti. L’invito è dunque di iscriversi al percorso e partecipare alla formazione, per ottenere ciò che è davvero importante per il futuro lavorativo di ogni giovane: competenze qualificate e lavoro, che danno dignità e sicurezza nella vita.”

Le selezioni si svolgeranno nel mese di luglio 2020, la formazione partirà a settembre ed è rivolta a 14 giovani inoccupati o disoccupati di età compresa tra i 18 e i 29 anni in possesso di un diploma o di una qualifica di III livello EQF coerente con i profili professionali formati (meccanico, elettrico o elettronico) e a chi – pur in assenza di un titolo di studio – abbia maturato un’esperienza lavorativa nel settore, di almeno 5 anni. Durante il percorso di studi, ogni partecipante potrà contare su un importante sostegno economico, del valore massimo complessivo di 750 euro al mese, costituito per metà dall’indennità di frequenza prevista dal progetto e per metà dalla borsa di studio messa a disposizione dalla CAS.

“Per la Cogne Acciai Speciali – aggiunge il responsabile HR e relazioni esterne della CAS Pier Maria Minuzzo – questo progetto formativo rappresenta non solo un fattore strategico per la crescita e il miglioramento continuo, ma anche il primo vero banco di prova della rinnovata scuola di fabbrica, che nelle nostre intenzioni vuole diventare strutturale all’interno dello stabilimento”.

“Per questo – ha proseguito il direttore Manutenzione e Impianti della CAS Matteo Diani – oltre ai locali, ai banchi tecnici e ai laboratori, metteremo a disposizione del progetto i nostri tecnici, che interverranno in qualità di docenti. Riteniamo infatti assolutamente indispensabile che, dopo il diploma, così come avviene in altre realtà, chi vuole intraprendere un percorso lavorativo tecnico possa avere la possibilità di completare la sua preparazione con altri due anni all’interno di una fabbrica in una sorta di alternanza scuola-lavoro”.

“Mi dà una grande emozione assistere alla rinascita della Scuola Cogne” ha concluso Gabriele Noto, dipendente e R.S.U. della CAS: “Io ho iniziato a lavorare in azienda come manutentore industriale nel 1980, a 17 anni, dopo un biennio passato sui banchi della scuola di fabbrica, dove sono nate tante amicizie poi proseguite anche sul posto di lavoro. I giovani che parteciperanno a questo progetto hanno una grande opportunità per costruire il loro futuro professionale, perché un manutentore formato, in possesso delle giuste conoscenze e competenze, è esattamente quello che le aziende cercano”.

Salesiani Agnelli: Premio Innovazione 4.0 con il progetto “Smart-foro”

Gli studenti del IV anno del corso di elettronica dell’Istituto Agnelli di Torino hanno ricevuto il “Premio Innovazione 4.0” alla Fiera Internazionale dell’innovazione, tecnologie e competenze A&T grazie alla realizzazione del progetto “Smart-foro”, un semaforo “intelligente” che regola la durata del verde pedonale in funzione dell’utente che si appresta ad attraversare la strada.

Nella giornata di oggi, il quotidiano LA STAMPA dedicata un articolo all’avvenimento, a cura di Leonardo Di Palco.

Il semaforo intelligente è creato dagli studenti

Si chiama “Smart-foro” ed è un progetto realizzato dagli studenti della IV elettronica dell’Istituto Agnelli di Torino che prevede la realizzazione di un semaforo «intelligente» che regola la durata del «verde pedonale» in funzione dell’utente che si appresta ad attraversare la strada, andando incontro alle esigenze di persone diversamente abili o anziane, le quali potrebbero necessitare di un tempo maggiore per attraversare in tutta sicurezza l’incrocio.

Il riconoscimento della persona (e quindi dell’eventuale tempo aggiuntivo) avviene mediante una tessera letta nei pressi dell’incrocio da attraversare da un’apposito supporto.

L’invenzione ha ricevuto il “Premio Innovazione 4.0” della fiera internazionale dell’automazione A&T nato per promuovere i casi virtuosi nell’applicazione delle nuove tecnologie e del modello Industry 4.0, favorire il trasferimento tecnologico e contribuire alla crescita del comparto produttivo italiano. Questa mattina, all’Oval del Lingotto, saranno gli stessi ragazzi dell’Istituto Agnelli a presentare il progetto alle aziende che partecipano alla manifestazione.

«L’idea – spiegano Riccardo Bigotta, Samuele Brunazzi, Massimo Mariatti, Riccardo Miraglio e Leonardo Sartore Leonardo, gli studenti che hanno realizzato “Smart-foro” – ci è venuta osservando l’incrocio davanti al nostro istituto».

L’Agnelli si trova infatti in corso Unione Sovietica all’angolo con corso Cosenza,

«un luogo sempre pieno di traffico con attraversamenti pericolosi. Ci auguriamo che un giorno possa essere utile a migliorare la vita dei pedoni di Torino».

Nonostante le numerose adesioni l’istituto tecnico vincitore del premio ha mantenuto aperte le iscrizioni per il prossimo anno scolastico.