Articoli

Minori Di Diritto 2023, seminario “Adolescenza: l’incontro possibile”

Articolo a cura di Annalisa Tribisonna per Vides e Rosanna Todisco per Salesiani per il Sociale.

***

Minori di Diritto”, alla sua terza edizione, è rivolto a chi, negli ambienti educativi, ha a cuore l’educazione al rispetto, alla conoscenza reciproca, alla condivisione per formare persone adulte più libere, più consapevoli, affettivamente e socialmente mature.

Un seminario di studio con Conference e Talk per promuovere il confronto e la riflessione sulla tematica della promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle scuole e negli ambienti educativi che sostengono l’apprendimento.

Tutelare i diritti di tutti, anche dei più piccoli, è l’unico modo per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), tra i quale peraltro, troviamo due obiettivi (il 4 e il 10) focalizzati proprio sul diritto all’educazione, all’istruzione all’inclusione e all’uguaglianza per bambini, bambine, ragazze e ragazzi.

I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice sono in prima linea per la tutela dell’infanzia, garantendo opportunità, protezione e futuro a bambini e adolescenti in Italia e in numerosi Paesi del Sud del Mondo.

Grazie ai progetti di Servizio Civile Universale nelle sedi di Salesiani per il Sociale e Vides in Piemonte e Valle d’Aosta, ogni anno circa 250 giovani scoprono come nella quotidianità del loro impegno civile – per la convivenza, la solidarietà, l’educazione, la cultura, il sostegno a chi è rimasto indietro – mettano in pratica azioni mirate all’autentica difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

I due programmi di Servizio Civile “BEA- Benessere, Educazione, Apprendimenti” e “UAO Uguaglianza Accoglienza Opportunità”, promossi da Salesiane per il Sociale e Vides, concorrono al raggiungimento degli obiettivi 4 e 10 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

L’obiettivo del seminario di questa terza edizione dal titolo “ADOLESCENZA: L’INCONTRO POSSIBILE” è fornire conoscenze teoriche/pratiche e sollecitare una riflessione attenta, propositiva e costruttiva sul tema della salute e benessere psico fisico degli adolescenti.

Sulla comunità, Sulla “cura” e sul “prendersi cura”.

Il tema sarà affrontato mediante un approccio multidisciplinare e integrato, includendo il punto di vista clinico, antropologico, psicologico, pedagogico ed educativo.

Il seminario, a cui parteciperanno i diversi attori della comunità educante sul territorio, è gratuito ed aperto alla partecipazione del pubblico con iscrizione da effettuare accedendo al seguente link:

Si terrà lunedì 20 novembre ore 9.00-13.00 in Sala Sangalli a Torino in via Maria Ausiliatrice 32.

La giornata è organizzata in una sessione di 4 ore che vedrà il susseguirsi di:

  • 4 Conference in plenaria: interventi di figure che operano in ambito scientifico, accademico, clinico e che inquadrano da un punto di vista più generale il tema
  • 7 Talk a gruppi di circa 25 persone: interventi a carattere di testimonianza, esperienze/progetti con attività laboratoriale interattiva. Modera Valentina Sacchetto.

Conference

  • Percorsi di ricerca educativa con le e gli adolescenti: rileggere il disagio in chiave di coscientizzazione
    • Giulia Gozzelino- Federica Matera | Pedagogiste. Università degli Studi di Torino
  • Persone di minore età, cura e cultura del diritto al benessere
    • Andrea Farina | Giurista. Università UPS Roma. Osservatorio Salesiano per i Diritti dei Minori
  • “A loro agio nel disagio”: riflessioni sugli adolescenti di oggi, a partire da un’indagine etnografica svolta nella Città di Torino
    • Jean-Louis Aillon | Medico, Psicoterapeuta, Antropologo. Centro Frantz Fanon
  • Il corpo dell’adolescente nella relazione e nell’incontro
    • Caterina Di Chio | Psicologa, Psicoterapeuta, Psicodrammatista. Studio Amae

Talk

  • Educare oltre i confini. Testimonianze e pratiche educative tra scuola e territorio
    • Valentina Sacchetto e Federica Matera con ragazze e ragazzi del Cpia1 di Torino
  • Uno sguardo al futuro, fra ecoansia e direzioni possibili per cambiare il mondo
    • Jean-Louis Aillon
  • Diritti negati: contrastare le diseguaglianze in salute dei minori
    • Andrea Farina
  • Il corpo nella relazione. Metodi attivi e tecniche psicodrammatiche
    • Caterina Di Chio
  • Ricerchiamoci! Esercizi di presentazione, posizionamento e narrazione di sé
    • Giulia Gozzelino
  • “La Finestrella” Punto Luce: apprendere, scoprire, sperimentare talenti
    • Vides Main odv
  • La relazione dentro e oltre al conflitto
    • Paola Sanguedolce, Iusto

Servizio Civile Universale: pubblicato il Bando del Piemonte, colloqui di selezione a novembre

È stato pubblicato il BANDO DI SERVIZIO CIVILE del Piemonte

Le domande di partecipazione devono essere presentate esclusivamente nella modalità on-line descritta nel bando, a partire dall’11 ottobre 2023 entro e non oltre le ore 12:00 del 3 novembre 2023, collegandosi alla piattaforma DOL.

I colloqui di selezione si terranno in presenza a Valdocco durante la prima settimana di novembre.

L’avvio in servizio è previsto entro il 15 dicembre 2023 (data ancora da definire).

Il progetto della nostra Ispettoria, presentato come Salesiani per il Sociale in co-programmazione con Vides, si chiama GIOVANI WANNABE, ha una durata di 8 mesi e coinvolge 4 sedi su Torino, così suddivise:

  • N. 2 posti – Oratorio Michele Rua
  • N. 2 posti – Oratorio San Paolo
  • N. 1 posto – Oratorio Valdocco
  • N. 1 posto – Oratorio Rebaudengo

L’obiettivo del progetto è promuovere il benessere e la crescita dei minori attraverso interventi che garantiscano opportunità educative e prevengano varie forme di disagio sociale e povertà educativa in territori ad alto rischio di marginalità.

L’Ufficio Servizio Civile (via Maria Ausiliatrice 32, Torino) è a disposizione per informazioni, orientamento e supporto alla compilazione della domanda online.

Servizio Civile Universale: pubblicate le graduatorie dei candidati alle selezioni

Sono disponibili sul sito www.salesianiperilsociale.it  a questo link le graduatorie dei candidati  alle selezioni del Servizio civile universale per i progetti dei Salesiani in Piemonte e Valle d’Aosta.

L’avvio dei progetti è previsto per il 5 settembre prossimo.

La seconda edizione dell’evento “Minori di Diritto” a Torino-Valdocco

Ieri, 30 marzo 2023, si è tenuta a TorinoValdocco, la seconda edizione di “Minori di Diritto”, un incontro di Conference e Talk per promuovere il confronto e la riflessione sulla tematica della promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle scuole e negli ambienti educativi che sostengono l’apprendimento, promosso da Salesiani per il Sociale e Vides – Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo.

L’evento ha visto la partecipazione degli Operatori Volontari del Servizio Civile Universale, di diversi educatori e insegnanti e di chi, negli ambienti educativi, ha a cuore l’educazione al rispetto, alla conoscenza reciproca, alla condivisione per formare adulti più liberi, più consapevoli affettivamente e socialmente maturi.

Il tema affrontato è stato

“Stereotipi, pregiudizio, discriminazione. Un inedito possibile”.

Ad aprire la giornata Don Alberto Goia, Delegato di Pastorale Giovanile SDB e Presidente AGS per il territorio, con Suor Carmela Busia, Delegata di Pastorale Giovanile FMA, i quali hanno salutato e ringraziato gli ospiti per essere in prima linea per la tutela dell’infanzia, garantendo opportunità, protezione e futuro a bambini e adolescenti in Italia e in numerosi Paesi del Sud del Mondo.

Diversi gli ospiti invitati alla Conference.

Ha presentato il tema generale e la sua realtà, Valentina SacchettoPresidente Associazione Diskolé, Educatrice e Formatrice | Effetto-Squanto: errare, sorprendersi e imparare dagli abbagli nel mestiere educativo. In particolare ha raccontato della sua scuola, dove insegna italiano a bambini e bambine stranieri, escogitando un modo creativo per far sentire tutti protagonisti e non sempre in secondo piano, attraverso visite al Museo Egizio, che gli stessi bambini tengono ai loro coetanei per esercitarsi nella lingua.

Ha proseguito Lavinia Bianchi, Ricercatrice in Pedagogia Sociale e Generale, Università Modena e Reggio Emilia, focalizzandosi su Genere, razza e classe: una proposta pedagogica impegnata per educare all’antirazzismo e alla giustizia sociale: fondamentale è decostruire quegli “impliciti culturali” pericolosi che non aiutano i processi di inclusione.

Paola Ricchiardi, Professoressa Associata in Pedagogia Sperimentale, Università di Torino ha presentato il punto di vista pedagogico sui pregiudizi e stereotipi per un comportamento inclusivo: la centralità delle scelte consapevoli e responsabili.

A chiudere la prima parte della mattinata, Marco Catarci, Professore Ordinario in Pedagogia Sociale, Prorettore, Università Roma Tre, che ha racchiuso i tanti spunti dei colleghi, nella figura di Paulo Freire che sostiene: “L’educazione non cambia il mondo, l’educazione cambia le persone”.

Il pubblico ha avuto la possibilità di incontrare anche alcune figure attive sul territorio, che hanno a cuore questo tema così importante.

Eugenio Cesaro, Cantautore e cofondatore di Eugenio in Via Di Gioia, con un video inviato per l’occasione, ha raccontato come le canzoni siano il suo mezzo per esprimere situazioni di disagio minorile, come il bullismo e l’isolamento.

Ha proseguito Giulia Guglielmini, Presidente Fondazione per la Scuola, che non potendo essere presente, ha voluto sottolineare attraverso un video registrato, come la scuola in primis dovrebbe essere il luogo in cui tutti si sentano inclusi e non esclusi, al di là della provenienza, del colore della pelle e della lingua.

Poi è intervenuto Paolo Paticchio, Presidente Associazione Treno della Memoria, attore e formatore, che ha messo al centro la Convivialità delle differenze, per riconoscerle e non negarle, in un’ottica di accettazione, anche prendendo esempio dalla nostra storia passata, per non ripetere gli stessi errori discriminatori che ci hanno preceduto.

Infine Valentina Robazza, Educatrice e Formatrice, FMA, ha raccontato la sua esperienza a contatto con tutte quelle ragazze minori in difficoltà, che in qualche modo non riescono a trovare la loro strada da sole, semplicemente perchè non hanno mai trovato qualcuno che si prenda cura di loro.

La giornata di ieri ha avuto al centro la parola Cambiamento, che parte da quel nuovo possibile che inizia prima di tutto nella Cura della persona per come è, senza discriminazioni e stereotipi,  per poter costruire le basi di una nuova Civiltà.

Valdocco: seconda edizione di “Minori di Diritto” per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Un incontro con Conference e Talk per promuovere il confronto e la riflessione sulla tematica della promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle scuole e negli ambienti educativi che sostengono l’apprendimento.

Promosso da Salesiani per il Sociale e Vides – Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo, l’evento si colloca nell’ambito dei programmi di Servizio Civile Universale.

Minori di Diritto, alla sua seconda edizione, è rivolto a chi, negli ambienti educativi, in primis la scuola, ha a cuore l’educazione al rispetto, alla conoscenza reciproca, alla condivisione per formare adulti più liberi, più consapevoli, affettivamente e socialmente maturi.

Si terrà il 30 marzo 2023, dalle 9.00 alle 13.30 a Torino – Valdocco, via Maria Ausiliatrice 32.

Il tema di quest’anno è “Stereotipi, pregiudizio, discriminazione. Un inedito possibile”:

Dove nascono? Perché li usiamo? Cosa sono? Come un banale stereotipo può divenire pregiudizio che porta alla discriminazione? Questi interrogativi sono alla base del dialogo che vorremmo proporre. Comprenderli è necessario per poter disinnescare.

L’incontro si rivolge al personale educativo (educatrici e educatori, coordinatori/trici pedagogiche, insegnanti), la partecipazione è gratuita ma per motivi di capienza è richiesta l’iscrizione a questo LINK. 

Programma

Conference:

  • Effetto-Squanto: errare, sorprendersi e imparare dagli abbagli nel mestiere educativo Valentina Sacchetto, Presidente Associazione Diskolé, Educatrice e Formatrice
  • Dalla riflessione su pregiudizi e stereotipi ad un comportamento inclusivo: la centralità delle scelte consapevoli e responsabili | Paola Ricchiardi, Professoressa Associata in Pedagogia Sperimentale | Università di Torino
  • Genere, razza e classe: una proposta pedagogica impegnata per educare all’antirazzismo e alla giustizia sociale | Lavinia Bianchi, Ricercatrice in Pedagogia Sociale e Generale | Università Modena e Reggio Emilia
  • Educazione, coscientizzazione, emancipazione | Marco Catarci, Professore Ordinario in Pedagogia Sociale, Prorettore | Università Roma Tre

Talk:

  • Eugenio Cesaro, Cantautore, cofondatore di Eugenio in Via Di Gioia
  • Giulia Guglielmini, Presidente Fondazione per la Scuola
  • Paolo Paticchio, Presidente Associazione Treno della Memoria, attore e formatore
  • Valentina Robazza, Educatrice e Formatrice, FMA

I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice sono in prima linea per la tutela dell’infanzia, garantendo opportunità, protezione e futuro a bambini e adolescenti in Italia e in numerosi Paesi del Sud del Mondo.

Grazie ai progetti di Servizio Civile Universale nelle sedi di Salesiani per il Sociale e Vides in Piemonte e Valle d’Aosta, ogni anno circa 250 giovani scoprono come nella quotidianità del loro impegno civile – per la convivenza, la solidarietà, l’educazione, la cultura, il sostegno a chi è rimasto indietro – mettano in pratica azioni mirate all’autentica difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Servizio Civile Universale: pubblicato il calendario colloqui di selezione

A QUESTO LINK trovate il calendario dei colloqui di selezione relativi ai progetti di Servizio Civile Universale inseriti nel Bando del 15 dicembre 2022.

Sono stati ammessi al colloquio tutti i candidati in possesso dei requisiti previsti dal bando di cui sopra e dal progetto prescelto.

NB: come indicato all’art. 6 “procedure selettive” del Bando:

“La pubblicazione del presente calendario ha valore di notifica della convocazione.

Si ricorda che il candidato che, pur avendo inoltrato la domanda, non si presenta al colloquio nella data stabilita senza giustificato motivo, è escluso dalla selezione per non aver completato la relativa procedura”.

A cosa serve il colloquio

Il colloquio valuta se il candidato è la persona adatta a svolgere il progetto di servizio civile.
Si valutano le esperienze pregresse, certo, ma anche la motivazione e soprattutto la conoscenza del progetto, cosa si farà e con chi. L’obiettivo finale è che in un determinato progetto ci siano le persone giuste.

Come prepararsi

Primo consiglio: leggi con attenzione il progetto

Quale sarà il primo argomento che tratterete? Dopo averti fatto alcune domande personali sul tuo percorso esperienziale, sicuramente parlerete delle attività previste dal progetto. Sarà fondamentale farsi trovare pronti su ogni aspetto del progetto. Agli occhi di un selezionatore risulterai certamente più interessato all’esperienza e questo giocherà a tuo favore.

Secondo consiglio: perché hai scelto lo SCU?

Il Servizio Civile non è un tirocinio o una esperienza tra le tante. Chi si propone come ente ospitante ricerca tra i suoi futuri volontari valori condivisi e attenzione a determinati temi. Arrivare consci di cosa sia il servizio civile e del perché un giovane dovrebbe scegliere di fare questa esperienza è un motivo in più per selezionare un giovane rispetto ad un altro. Informati bene su obiezione di coscienza in ambito militare e arriva pronto sui temi che il servizio civile affronta con i suoi interventi.

Terzo consiglio: perché dovrebbero selezionarti?

Sei un giovane, conosci il progetto e cosa sia il servizio civile. Ma perché proprio te? Avrai sicuramente delle passioni, peculiarità, competenze. Ricorda che “chi si loda, si imbroda” quindi non esagerare con una lista di pregi e attività che sei in grado di svolgere. Ne bastano poche, credibili e veritiere ma che siano inerenti alle attività previste dal progetto. Già essere consapevoli dei propri punti di forza è un ottimo biglietto da visita.

Per ulteriori informazioni sul Servizio Civile Universale visita la landing page dedicata:

Servizio Civile Universale, proroga del bando: scadenza il 20 febbraio ore 14

Dal sito di Salesiani per il Sociale.

***

Con Decreto del Capo del Dipartimento è prorogato al 20 febbraio 2023, ore 14.00, il termine di presentazione delle domande di Servizio Civile Universale.

Le modalità di presentazione delle domande restano le stesse.

Tutte le info sui progetti, le sedi e le modalità di partecipazione nella landing page dedicata:

Salesiani per il Sociale: incontro territoriale a Torino

Nella mattinata di lunedì 23 gennaio 2023 ha avuto luogo il terzo incontro territoriale del processo di partecipazione dal basso nella sede di Torino, con la presenza di circa 60 persone.

Dopo il saluto di benvenuto di don Alberto Goia – Delegato di Pastorale Giovanile, è intervenuto don Rafael Bejarano – Referente per le Opere Sociali nel Settore della Pastorale Giovanile, illustrando le linee del Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani ed evidenziando l’importanza di avviare un cammino insieme.

Successivamente, il Presidente di Salesiani per il Sociale don Francesco Preite, sottolineando la forte attenzione al sociale emersa nello scenario attuale, ha presentato il processo di partecipazione dal basso per costruire insieme il documento programmatico di Salesiani per il Sociale 2023-2026 e ne ha richiamato i tre principali strumenti di animazione e partecipazione messi a disposizione: gli incontri territoriali, la piattaforma digitale e i tavoli nazionali per lanciare nuovi stimoli e idee.

Renato Cursi – Direttore Generale di Salesiani per il Sociale ha poi posto l’accento su tre parole cruciali: partecipazione, internazionalizzazione e cura, aggiungendo a queste la parola “grazie”.

Isabella Cordisco ha approfondito la spiegazione del processo di partecipazione dal basso dal punto di vista metodologico e contenutistico, ricordando che l’obiettivo ultimo di tutto il processo è quello di trasformare un libro soci in una rete di relazioni concrete: si tratta di motivarci con un’appartenenza sempre più viva e sentita a “organizzare la speranza”.

Vitandrea Marzano ha infine illustrato lo strumento della piattaforma di partecipazione digitale organizzarelasperanza.net, invitando tutti a proporre e condividere idee e contributi sulle cinque aree di sfida della missione salesiana.

In seguito, è stato dedicato spazio a un lavoro in gruppi, durante il quale i partecipanti all’incontro hanno dialogato e si sono confrontati sulle cinque aree di sfida. Il lavoro, presentato da Riccardo Mariani e condotto attraverso la metodologia del world café, ha visto la partecipazione attiva e il coinvolgimento vivo di tutti i presenti.

Al termine dei lavori, si è svolto un momento di restituzione in plenaria degli spunti emersi nei vari tavoli di lavoro, da cui è scaturita una coralità di interessanti sollecitazioni e idee da portare all’attenzione.

In particolare, tra le proposte avanzate si evidenziano:

  • Dedicare tempo e spazio ad approfondire l’identità sia dell’OLP sia del volontario del Servizio Civile
  • Supportare gli OLP nel riconoscere il proprio ruolo
  • Aiutare gli OLP nella capacità di ascolto dei ragazzi e di orientamento durante il servizio, sulla base delle abilità e risorse di ciascun giovane
  • Nella formazione degli OLP approfondire tematiche specifiche, anche pedagogiche, al fine di affrontare al meglio le sfide e disporre di strumenti adeguati
  • Rafforzare il ruolo della comunicazione sociale
  • Creare maggiori occasioni di scambio formativo tra le case salesiane
  • Promuovere, oltre alla formazione, anche una condivisione di tempo, esperienze ed eventi
  • Conoscere maggiormente le esperienze altrui per creare più comunicazione
  • Fare una mappatura dei territori per leggere le povertà e i bisogni
  • Aiutare le comunità ad essere comunità
  • Mettersi insieme alle istituzioni per essere comunità territoriali
  • Promuovere un maggior scambio e diffusione di esperienze realizzate
  • Utilizzare la piattaforma come strumento permanente per poter condividere esperienze, progetti, buone pratiche e servizi attivati
  • Interrogarsi su cosa stiamo facendo per i più poveri, ricordandosi questa priorità e rimettendo al centro momenti di ripensamento progettuale
  • Condividere buone prassi sull’accoglienza e sull’integrazione dei migranti, favorire qui una riflessione più globale e collaborare con le istituzioni promuovendo un dialogo continuo
  • Sul fronte dei giovani neet agire in un’ottica preventiva, promuovere una presa in carico integrale, aiutarli a sperimentare esperienze di vita comunitarie per riattivarli e creare un’alleanza con le famiglie

In conclusione, Don Francesco Preite ha consegnato un’ultima immagine attraverso le parole di Don Bosco:

“Una funicella da sola fa ben poco, tante funicelle insieme formano una fune grossa e robusta”

e ha ribadito che è fondamentale confrontarsi e mettersi insieme per continuare ad andare, insieme, verso un futuro da costruire.

Salesiani per il Sociale: conferenza stampa della Rete Umanitaria per l’emergenza in Afghanistan

Martedì 6 dicembre, presso la sala delle Bandiere della sede del Parlamento Europeo Roma, si è tenuta la conferenza stampa organizzata dalla Rete Umanitaria della società civile, fondata dalla giornalista Maria Grazia Mazzola e di cui fanno parte, oltre a Salesiani per il Sociale APS, anche il gruppo Abele, l’Unione Donne in Italia, le Chiese cristiane evangeliche Battiste, la cooperativa cooperativa ‘Una Città non basta‘ e l’associazione “Federico nel cuore“. Durante la conferenza stampa sono state raccontate le più toccanti e significative storie dei profughi afghani messi in salvo nel corso di un anno, oltre alla qualità del lavoro svolto dai diversi membri della rete.

Ad aprire l’evento Esma Çakir, Presidente dell’Associazione Stampa Estera in Italia, che ha portato i saluti della categoria e confermato l’impegno costante nel continuare a raccontare queste storie di salvezza. Maria Grazia Mazzola, giornalista e fondatrice della Rete Umanitaria, ha poi introdotto la conferenza stampa presentando i vari ospiti e ponendo l’accento sul grazie, inteso come un grazie comune che ha permesso di salvare tante vite, e raccontato la storia di questa impresa, partita da una disperata richiesta d’aiuto arrivatale il 30 agosto 2021 da alcune donne afghane:

“Aiutaci, solo tu puoi salvarci”.

Il contributo salesiano

Durante l’evento Don Roberto Dal Molin, presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane (CNOS), ha tracciato le motivazioni dell’impegno Salesiano all’interno di questa iniziativa:

Spinti dall’urgenza della situazione che ci obbliga a rimanere aderenti ai tempi che viviamo, sollecitati dall’invito della società civile che stava raccogliendo diverse richieste di aiuto, e fedeli all’invito del Rettor Maggiore di essere luce di speranza per i poveri e gli abbandonati, ci è parso naturale offrire il nostro contributo per la salvezza di queste persone.

La rete di Salesiani per il Sociale APS, infatti, si è fatta carico di 43 rifugiati (11 nuclei familiari). Accogliere queste persone ha significato dar loro una casa sicura. Sono stati inseriti bambini e ragazzi nel percorso scolastico e nelle attività degli oratori, comprese quelle estive. Alcuni hanno avuto bisogno di interventi sanitari per patologie pregresse e sono state sostenute le famiglie nella ricerca di un lavoro per dare loro la stabilità necessaria per guardare al futuro con serenità.

Don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale, ha ricordato nel suo intervento l’importanza civile e sociale di questa accoglienza e la gioia che da essa ne deriva:

Quella gioia che inizia nella discesa dei profughi all’aeroporto e che si nutre della felicità di porre il piede su una terra accogliente capace di offrire loro la libertà; quella gioia che si trasforma nella prima corsa per un abbraccio e che sfocia nell’impegno per regalare il primo giorno di scuola, il primo giorno di lavoro.

Intervista di don Francesco Preite durante il programma Buongiorno inBlu2000 (dal minuto 7:50 al minuto 15:43).

Don Francesco Galante della Casa Salesiana di Macerata ha infine portato l’esperienza diretta della comunità di accoglienza di uno dei nuclei familiari, mostrando come il tempo trascorso insieme abbia fatto crescere nell’intera comunità il senso di famiglia e di attenzione privilegiata ai giovani.

Per l’Ispettoria Salesiana di Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania ha partecipato all’evento Melissa Massara, che per l’Ufficio Progetti della Pastorale Giovanile si è occupata e si occupa di questi profughi.

La storia di Macerata e di Soverato

Le altre testimonianze

La conferenza stampa è proseguita con altri momenti particolarmente toccanti legati alla condivisione di alcune delle innumerevoli storie che si sono generate a partire dall’attivazione della rete.

Razia Ehsani Sadat, giornalista di punta dell’Awppn che ha visto il proprio mondo crollare in una notte con l’arrivo dei talebani, ha raccontato come Maria Grazia Mazzola ha salvato la sua vita e quella di altre 69 persone, e di come il progetto della società civile sia l’unico a far sentire le voci di libertà che escono dal suolo afghano.

Vittoria Tola, Responsabile dell’Unione Donne in Italia, ha valorizzato le testimonianze ascoltate come un modello a cui fare riferimento.

Marina Sereni, già Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha lodato l’impegno mostrato nel salvare queste persone e reclamato da parte della politica estera la necessita di continuare ad impegnarsi in questo ambito.

Il Direttore e Portavoce del Parlamento Europeo in Italia, Carlo Corazza, ha posto l’accento sull’impegno dell’Europa, da sempre in prima linea per la parità dei diritti del genere umano mettendo al centro la persona. I diritti delle donne in Afghanistan e in tutto il mondo sono una priorità del Parlamento Europeo.

L’ambasciatore d’Italia in Afghanistan, Vittorio Sandalli, ha parlato del peso economico dell’accoglienza e dei corridoi umanitari sulla società civile. Occorre una corresponsabilità dell’amministrazione pubblica per dare sostegno a tutte le attiviste e gli attivisti che combattono ogni giorno per i diritti in Afghanistan.

Stefano Pontecorvo, già Ambasciatore italiano in Pakistan e Senior Civilian Representative della Nato in Afghanistan, ha spiegato il meccanismo della difficile negoziazione dei governi con i talebani, sottolineando l’importanza di iniziative come la Rete Umanitaria, essenziali per non far spegnere la fiamma della speranza e per tradurre l’impegno dell’opinione pubblica in un impegno di governo.

Verso il welfare salesiano per i giovani poveri: iniziato il processo di programmazione dal basso di Salesiani per il Sociale

Tre giorni di ascolto, dibattito e laboratori: l’assemblea nazionale di Salesiani per il Sociale “Organizzare la speranza” si è conclusa domenica mattina con don Francesco Preite, presidente nazionale, che ne ha tirato le fila. “Il processo della programmazione dal basso inizia ora – ha detto don Francesco Preite -. Si tratta di un cammino che durerà fino alla prossima assemblea, in programma a giugno. In questo periodo, i comitati sono chiamati a elaborare quanto avviato in queste giornate”.

Sono stati tre giorni intensi, ricchi di spunti e contenuti: i relatori hanno approfondito i temi che in questo momento storico sono centrali per il sociale nel nostro Paese. 

Nel primo giorno, dopo la presentazione di don Francesco Preite e il saluto di don Roberto dal Molin, l’assemblea ha offerto una riflessione su “Scenario europeo ed italiano per i giovani e per i minori. Quali prospettive e quali rischi?” con Lucia Abbinante, Direttrice Generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani; don Marco Pagniello, Direttore Caritas Italiana; Maria Grazia Mazzola, inviata speciale del TG1 e referente della rete informale accoglienza afgana, coordinati da Micol Trillo, dell’Osservatorio salesiano per i diritti dei minori.
Molti i temi messi a fuoco in questo dibattito: l’importanza di avere un approccio olistico ai giovani, senza semplificazioni e tenendo conto di chi vive ai margini, favorendo un contatto tra i “giovani ottimisti” e quelli disillusi; questo però comporta che gli adulti sappiano fare spazio, contaminandosi con i più giovani. Rispetto alle sfide da affrontare con i giovani, è stata richiamata la complessità e il desiderio di accompagnamento dei nostri ragazzi, che hanno il diritto di scegliere consapevolmente strade e percorsi da intraprendere. Sottolineata anche l’esigenza di osservare i fenomeni in crescita e allarmanti di criminalità tra i più giovani: c’è un desiderio di visibilità che li porta a intraprendere percorsi di violenza.

Nel secondo panel, Valentina Bellis, Vice-presidente Salesiani per il Sociale ha moderato gli ospiti sul tema: “I Salesiani per il sociale: il volto di don Bosco nella società con il Forum del Terzo settore. Come essere costruttori di reti inclusive e partecipate con e per i giovani?” con Marco Rossi Doria, Presidente Impresa sociale “Con i Bambini”, don Stefano Aspettati, Ispettore delegato EDG Conferenza Ispettori Salesiani Italia, Vanessa Pallucchi, Portavoce del Forum Terzo Settore e Vitandrea Marzano, Sociologo e dirigente del Gabinetto del Sindaco della Città di Bari per il welfare, politiche del lavoro e innovazione sociale.
In questo panel, il focus è stato quello della povertà educativa e delle soluzioni che possono essere messe in campo per permettere ai ragazzi di avere successo nella mattina: la necessità è quella di allestire in ogni quartiere in difficoltà un’alleanza stabile per mettere insieme la sostenibilità educativa per raggiungere tutti i bambini nella scuola e fuori e la sostenibilità sociale, ambientale. Dal punto di vista salesiano, l’obiettivo principale ai giovani, soprattutto i più poveri, è costitutivo: da evitare il rischio di separare chi lavora con i poveri a rischio e chi invece, lavora con i giovani apparentemente senza problemi. Le condizioni dei giovani sono cambiate, per questo serve ricentrare la corresponsabilità educativa che non appartiene solo alla scuola, ma anche ad altri soggetti. Per questo, il tema della partecipazione è centrale: c’è una nuova esigenza di partecipare, di coprogrammare e i Salesiani come agenzia educante può fare una parte importante nei tavoli in cui si decide del futuro.

Nel terzo panel “Presentazione del processo di restituzione del Congresso internazionale sulle opere e servizi sociali salesiani e del processo di scrittura dal basso del documento programmatico”, Vitandrea Marzano ha fatto dialogare don Rafael Bejarano Rivera, Incaricato Opere sociali del Settore per la Pastorale Giovanile Salesiana – Sede Centrale, don Francesco Preite, Presidente Salesiani per il sociale e Coordinatore Nazionale EDG e Andrea Farina, Osservatorio salesiano per i diritti dei minori.
Va messa al centro la cultura: intesa come valore di innesto e trasformazione del sociale, come lente per leggere il presente e decodificare la realtà e immaginare il futuro. Il panel si è chiuso con la presentazione dell’itinerario del processo di scrittura e di programmazione.

Il quarto panel, che ha chiuso la parte di riflessioni, “Lo stato dell’arte dei Salesiani per il sociale. La voce dei territori ed il Bilancio sociale 2021”, moderato da Marta Rossi, Ufficio Comunicazione Salesiani per il sociale con don Domenico Luvarà, Coordinatore Comitato Sicilia, don Davide Perego, Incaricato EDG Ispettoria Italia Lombardo-Emiliana, don Emanuele De Maria, Coordinatore Comitato Italia Centrale, don Gianpaolo Roma, Coordinatore Comitato Italia Meridionale, don Vincenzo Salerno, Incaricato EDG Ispettoria Italia Nord est, don Stefano Mondin, Coordinatore Comitato Piemonte Valle d’Aosta e Micaela Valentino, Ufficio progetti Salesiani per il Sociale per la presentazione del Bilancio Sociale 2021.
Ai presidenti dei comitati è stato chiesto di descrivere con una parola la loro realtà e di condividere un sogno per il futuro: ricchezza, trasformazione, circolarità, accoglienza, salesianità e complessità è quanto uscito dal confronto, termini che fotografano la realtà sociale dell’Italia Salesiana e sono anche le prime parole scritte sul foglio bianco della programmazione. Micaela Valentino, infine, ha presentato alcuni punti fondamentali dell’azione di Salesiani per il Sociale raccolti nel Bilancio Sociale.

Dal sabato pomeriggio poi, è iniziato il momento con Riccardo Mariani, esperto di politiche di welfare, di co-progettazione e co-programmazione che ha presentato il laboratorio di scrittura dal basso e avviato i lavori dei comitati che poi hanno condiviso quanto fatto.

“L’assemblea nazionale ha iniziato un processo di partecipazione dal basso e di confronto che continuerà con il Congresso internazionale delle opere e dei servizi sociali salesiani a Torino. È stata attivata la cabina di regia del processo che vede il coinvolgimento degli Incaricati dell’Emarginazione e Disagio Giovanile delle Ispettorie italiane e dell’Osservatorio salesiano dei diritti per i minori – conclude don Francesco Preite -. La seconda fase del processo prevede l’incontro sui vari territori italiani di quanti operano nel sociale salesiano (direttori, responsabili di associazioni, giovani, incaricati di Oratori, parroci, educatori…). Questo processo di partecipazione e di confronto sulle aeree di intervento dei Salesiani per il sociale: servizio civile, tutela ed educazione dei minori e giovani, accoglienza dei migranti, inserimento lavorativo dei giovani, promozione e formazione della rete associativa, si concluderà con la redazione del piano strategico di Salesiani per il sociale. Il piano strategico è il documento che ci guiderà nei prossimi anni e impegnerà salesiani e laici insieme a costruire il welfare salesiano con e per i giovani poveri”.