Chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre.

Giovanni 14,1-12

Innamorati della Parola di Dio

“Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata”.

Nell’ascolto e nella meditazione della Parola di Dio, il Cristo si fa presente al nostro fianco perché “abbiamo la vita e l’abbiamo in abbondanza”. Come nell’Annunciazione di Nazareth è lo Spirito Santo a spalancare le porte della nostra anima ed a permettere alla Parola del Cielo di trovare in noi un terreno fertile in cui germogliare.
Invochiamo lo Spirito e mettiamoci in ascolto.

Invocazione allo Spirito Santo

Proclamazione del Vangelo

Vieni Santo Spirito - Invocazione allo Spirito Santo

Vieni Santo Spirito

Vieni, Spirito Santo,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

Amen

Vangelo versione italiana

Giovanni 14,1-12

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere.
Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».

Parola del Signore

Vangelo versione originale greca

Giovanni 14,1-12

1 Μὴ ταρασσέσθω ὑμῶν ἡ καρδία· πιστεύετε εἰς τὸν θεόν, καὶ εἰς ἐμὲ πιστεύετε.  ἐν τῇ οἰκίᾳ τοῦ πατρός μου μοναὶ πολλαί εἰσιν· εἰ δὲ μή, εἶπον ἂν ὑμῖν ⸀ὅτι πορεύομαι ἑτοιμάσαι τόπον ὑμῖν·  καὶ ἐὰν πορευθῶ ⸀καὶ ἑτοιμάσω ⸂τόπον ὑμῖν⸃, πάλιν ἔρχομαι καὶ παραλήμψομαι ὑμᾶς πρὸς ἐμαυτόν, ἵνα ὅπου εἰμὶ ἐγὼ καὶ ὑμεῖς ἦτε.  καὶ ὅπου ἐγὼ ὑπάγω οἴδατε ⸂τὴν ὁδόν⸃.  λέγει αὐτῷ Θωμᾶς· Κύριε, οὐκ οἴδαμεν ποῦ ὑπάγεις· ⸀πῶς ⸂δυνάμεθα τὴν ὁδὸν εἰδέναι⸃;  λέγει αὐτῷ ⸀ὁ Ἰησοῦς· Ἐγώ εἰμι ἡ ὁδὸς καὶ ἡ ἀλήθεια καὶ ἡ ζωή· οὐδεὶς ἔρχεται πρὸς τὸν πατέρα εἰ μὴ δι’ ἐμοῦ.  εἰ ⸀ἐγνώκειτέ με, καὶ τὸν πατέρα μου ⸂ἂν ᾔδειτε⸃· ⸀ἀπ’ ἄρτι γινώσκετε αὐτὸν καὶ ἑωράκατε ⸀αὐτόν. 8 Λέγει αὐτῷ Φίλιππος· Κύριε, δεῖξον ἡμῖν τὸν πατέρα, καὶ ἀρκεῖ ἡμῖν.  λέγει αὐτῷ ὁ Ἰησοῦς· ⸂Τοσούτῳ χρόνῳ⸃ μεθ’ ὑμῶν εἰμι καὶ οὐκ ἔγνωκάς με, Φίλιππε; ὁ ἑωρακὼς ἐμὲ ἑώρακεν τὸν πατέρα· ⸀πῶς σὺ λέγεις· Δεῖξον ἡμῖν τὸν πατέρα;  οὐ πιστεύεις ὅτι ἐγὼ ἐν τῷ πατρὶ καὶ ὁ πατὴρ ἐν ἐμοί ἐστιν; τὰ ῥήματα ἃ ἐγὼ ⸀λέγω ὑμῖν ἀπ’ ἐμαυτοῦ οὐ λαλῶ, ὁ δὲ ⸀πατὴρ ἐν ἐμοὶ ⸀μένων ποιεῖ τὰ ἔργα ⸀αὐτοῦ.  πιστεύετέ μοι ὅτι ἐγὼ ἐν τῷ πατρὶ καὶ ὁ πατὴρ ἐν ἐμοί· εἰ δὲ μή, διὰ τὰ ἔργα αὐτὰ ⸀πιστεύετε.  ἀμὴν ἀμὴν λέγω ὑμῖν, ὁ πιστεύων εἰς ἐμὲ τὰ ἔργα ἃ ἐγὼ ποιῶ κἀκεῖνος ποιήσει, καὶ μείζονα τούτων ποιήσει, ὅτι ἐγὼ πρὸς τὸν ⸀πατέρα πορεύομαι·

Commento

Esegetico – Spirituale

Don Alberto Goia

Gv 14, 1-4

Don Amal Manuel

Gv 14, 5-8

Don Paolo Pollone

Gv 14, 8-11

Don Gianmarco Pernice

Gv 14, 11-12

Commento artistico

Suor Paola Casalis

Cristo Pantocratore

Il Cristo Pantocratore è raffigurato nei ricchi mosaici dorati che decorano le più grandi chiese ortodosse, come la Basilica di Santa Sofia a Costantinopoli (trasformata in moschea dopo la conquista turca del 1453 e successivamente in museo per volere di Ataturk); inoltre è un soggetto tipico delle icone.

Monastero di Santa Caterina, Monte Sinai, Egitto – Tavola ad encausto, IV secolo

Papa Francesco – Regina Caeli 7 maggio 2017

p. Marko Ivan Rupnik – Omelia IV domenica di Pasqua

Don Gianmario Pagano – L’ovile e il buon pastore

CELEBRAZIONE EUCARISTICA IN DIRETTA

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