Siamo noi

  • Don Theophilus Ehioghilen Sdb

  • Don Alessandro Basso Sdb

  • Sara Bellosta

  • Daniele Ciappina

  • Giorgia Dutto

  • Silvia Mascherpa

Appunti di viaggio

  • Dove

    Nigeria – Akure

    26 luglio – 23 agosto

  • Comunità

    di Maria Ausiliatrice Akure

  • Luoghi visitati

    Ondo, Ibadan, Ijebu-Ode, Lagos

  • Servizi svolti

    Animazione in Oratorio, insegnamento di Italiano, laboratori di manualità

“Tutti i bambini presenti corrono incontro a noi onibò (“uomini bianchi” in yorubà) e ci prendono per mano, ci toccano, ci guardano, ci studiano come per capire se siamo reali.
È una sensazione nuova e positiva essere accolti così.”

N I G E R I A 2 0 1 9

Giorno 1

26 luglio 2019

Partenza.

Si parte all’alba delle 6.10 da Caselle, diretti a Lagos, facendo scalo a Francoforte per alcune ore. Dopo una sveglia alle 3.30 per arrivare per tempo al check-in, dormiamo per la maggior parte delle ore di volo. Atterriamo a Lagos nel pomeriggio e subito ci colpisce il grande caos del traffico cittadino, tanto che ci vogliono più di due ore per raggiungere la casa salesiana dove passeremo la notte. Lungo le strade tanta, tantissima gente, alcuni seduti, altri che cercano di vendere prodotti locali: con queste immagini negli occhi andiamo a dormire stanchi.

Giorno 2

27 luglio 2019

Dono di sè, senza condizioni.

Dopo la Messa al mattino, si apre una nuova giornata di viaggio: questa volta per il trasferimento da Lagos ad Akure. Il viaggio sarebbe di circa 4 ore, ma il tempo qui dipende dal traffico che si trova. Per pranzo facciamo tappa a Ijebu-Ode, dove c’è una piccola comunità salesiana (aperta recentemente) che ci accoglie con grande gioia e attenzione. L’animatore della comunità è Nana (titolo ghanese dato agli anziani come segno di rispetto) Italo, don Italo Spagnolo, figura di salesiano che ci colpisce per il dono di sé senza condizioni, senza idee di pensione. Si riparte nel pomeriggio verso Akure, dove arriviamo in serata, accolti dalla comunità salesiana.

Giorno 3

28 luglio 2019

… come per capire se siamo reali.

Nella nostra prima domenica ad Akure veniamo presentati alla comunità parrocchiale nelle diverse Messe della mattinata. Partecipiamo poi alla Messa in yorubà, la lingua locale, e impattiamo subito con la lunga durata delle celebrazioni africane: entriamo in chiesa alle 10 e usciamo alcuni minuti dopo mezzogiorno. Nel pomeriggio primo bagno di folla in oratorio: tutti i bambini presenti corrono incontro a noi Oyinbò (“uomini bianchi” in yorubà) e ci prendono per mano, ci toccano, ci guardano, ci studiano come per capire se siamo reali. È una sensazione nuova e positiva essere accolti così.

Giorno 4

29 luglio 2019

We care, God Heals.

Sveglia presto, Messa e poi iniziano alcune visite di “acclimatamento” ai locali della Printing Press, della Don Bosco Online Radio e del Don Bosco Health Centre che ci sono all’interno dell’opera. Interessante è il motto dell’Health Centre: “We care, God Heals”, “Noi ci prendiamo cura, Dio guarisce”. Al pomeriggio iniziamo le lezioni di yorubà, in modo da essere in grado almeno di capire quello che ci diranno i ragazzi che frequenteranno l’Holiday Camp a partire dal 5 agosto. Torniamo poi in oratorio per familiarizzare sempre più con l’ambiente e concludiamo la nostra giornata.

Giorno 5

30 luglio 2019

Gruppo animatori.

Quest’oggi sveglia presto, per partecipare alla Messa in lingua inglese delle 6 del mattino che, tra l’altro, è molto frequentata, e persino cantata! Il resto della mattina trascorre tranquillo, così possiamo riposare un pochino, nell’attesa di una nuova lezione di yorubà e dell’incontro con il gruppo degli animatori che ci sarà nel pomeriggio. La riunione con loro dura un paio d’ore e abbiamo modo di incontrare un gruppo grande, compatto e affiatato, ma soprattutto ben organizzato e ben motivato per fare il bene! Ci contagiano con il loro entusiasmo e ci aiutano ad inserirci nelle varie squadre che sono state formate.

Giorno 6

31 luglio 2019

BoscoCafè.

Nella mattinata di oggi don Theo e don Ale vengono intervistati da Anthony “Kuwait”, una vera forza della natura, per il programma “BoscoCafè” che andrà in onda in serata sulla Don Bosco Online Radio, e dopo l’intervista riprendiamo la macchina per andare a visitare la Cattedrale di Akure (sede della Diocesi di Ondo) e il complesso MATER DEI, una realtà scolastica cattolica non troppo distante dalla casa salesiana. Al pomeriggio il programma non varia: lezioni di yorubà e oratorio regolare.

Giorno 7

1 agosto 2019

Mons. Francis Foluronso Alonge.

Oggi andiamo a visitare la scuola femminile (128 allieve in tutto) delle Suore di San Michele Arcangelo, una congregazione locale fondata nel secolo scorso. Dopo un’accoglienza molto calorosa, una preghiera insieme e una breve merenda, proseguiamo il nostro itinerario lungo la strada che ci porta alla DOMUS PACIS, casa diocesana per gli esercizi spirituali e per il clero (ma non solo) che cerca un po’ di quiete. Incontriamo qui il vescovo emerito della diocesi, mons. Francis Foluronso Alonge, colui che nel 1982 chiese ed ottenne l’invio dei salesiani in Nigeria e l’apertura delle prime case, ad Akure appunto e ad Ondo: la sua figura è realmente quella di un profeta che ha saputo leggere i segni dei tempi e scorgervi il passaggio di Dio. Tappa “shopping” poi per comprare gli ingredienti per cucinare la pizza per la comunità.

Giorno 8

2 agosto 2019

Wan Farm.

Nella mattinata abbiamo modo di passare un po’ di tempo con il signor Pier Mario (detto per brevità solo “Mario”), un nigeriano bianco, italiano nato qui in Nigeria e molto amico dei salesiani. Di mestiere fa l’imprenditore e ci porta a visitare le attività che ha messo su assieme al suo socio Adriano: la Wan Farm, l’unico allevamento completamente biologico di polli e pesci gatto in Nigeria, e la segheria che, insieme, danno lavoro a 80 persone. Al pomeriggio partecipiamo al traditional wedding di John, un ex salesiano, e di Alice, che ha luogo nel cortile della casa di Alice.

Giorno 9

3 agosto 2019

John e Alice.

Questa mattina è dominata dal matrimonio cattolico di John e Alice, durato la bellezza di 2 ore e 53 minuti! A concelebrare l’Eucaristia ci sono tantissimi salesiani, segno che John nel tempo ha stabilito relazioni durature con loro. Noi partecipiamo vestiti con gli abiti tradizionali della tribù yorubà, e questo attira le attenzioni di tanti dei presenti che vogliono fare almeno una foto con noi. Oggi conosciamo anche il gruppo dei ragazzi della ispettoria INE accompagnato da don Michele Peruzzi: sono i nostri vicini, perché prestano il loro servizio nella casa di Ondo. Al pomeriggio ricevimento degli sposi, battesimi in parrocchia e poi… pizza a casa di Mario!

Giorno 10

4 agosto 2019

Yorubà.

Oggi, domenica, partecipiamo alla Messa delle 10 in yorubà: nonostante le lezioni prese in questa settimana, non abbiamo fatto molti progressi e così non capiamo molto… però i canti e le danze sono sempre belli da seguire! Al pomeriggio andiamo sempre in oratorio, anche per dare una mano con le pulizie generali della Hall e dei locali vicini, utilizzati per il ricevimento del matrimonio. Tutto deve essere pronto per l’inizio dell’Holiday Camp!
Alla sera, cena insieme con i prenovizi e un bel momento di festa per il compleanno di don Ale, molto molto molto caloroso!

Giorno 11

5 agosto 2019

Holiday Camp.

Oggi, finalmente inizia l’Holiday Camp! Alle 8 partecipiamo alla preghiera con gli animatori, poi tutti insieme andiamo in oratorio, dove i ragazzi vengono radunati per la prima morning assembly e poi divisi nelle diverse attività per le quali si sono prenotati: alcune ore di scuola (inglese, matematica, etica, educazione civica) oppure alcune skills section, come lo shoe making, il sound system, l’hair dressing ecc… Noi ci inseriamo in queste attività, provando ad aiutare in quel che possiamo. Al pomeriggio invece, dopo la general assembly, grande spazio al gioco…e si inizia con una palla prigioniera! Sembra di stare in Italia!

Giorno 12

6 agosto 2019

Organizzazione efficace.

Secondo giorno di Holiday Camp: l’organizzazione è efficace e i ragazzi molto ordinati e rispettosi, e questo ci stupisce in positivo, perché nei nostri oratori non siamo più abituati a questo ordine! Ci misuriamo anche con i bambini dell’asilo, andando a passare alcune ore della mattina con loro: i giochi con la palla, le costruzioni e i loro sorrisi riempiono questo tempo.
Al pomeriggio si gioca a bandiera incrociata, mentre i piccoli invece hanno alcuni bans. Alla sera celebriamo la Messa in italiano e ci ritagliamo un po’ di tempo per noi: Sara ha impastato la pizza, ora bisogna assaggiarla!

Giorno 13

7 agosto 2019

Ormai siamo di casa.

Terzo giorno di Holiday Camp, ormai siamo di casa: i ragazzi sono più di 350, anche se per al mattino arrivano un po’ alla spicciolata…l’amore per la scuola è uguale in ogni parte del mondo! Non proprio così. Tanti devono fare kilometri per arrivare in oratorio. Non tutti hanno genitori con la macchina che accompagno i ragazzi come in Italia.
Ci dividiamo nelle varie attività, chi va a farsi truccare dalle beauticians, chi a far giocare i bambini dell’asilo. Nel pomeriggio invece si gioca a quattro basi, dopo aver completato l’idoor game iniziato ieri. Alla sera iniziamo a focalizzarci sul Cultural Day che ci sarà venerdì, nel quale dovremo fare una presentazione dell’Italia.

Giorno 14

8 agosto 2019

Common Room.

Oggi piove, ma questo non impedisce lo svolgimento delle attività regolari nella mattinata. Il pomeriggio invece viene un po’ ristrutturato: ai ragazzi viene lasciato un po’ di tempo per impostare la presentazione che ognuna delle sei squadre dovrà fare di una delle culture presenti qui in Nigeria, e poi film.

Noi ci ritroviamo nella Common Room per organizzare la nostra presentazione, dividerci i ruoli e provare il balletto che vorremmo insegnare ai ragazzi.

Giorno 15

9 agosto 2019

Cultural Day.

Oggi si chiude la prima settimana dell’Holiday Camp: il venerdì qui è sempre una giornata particolare, con un programma diverso dall’ordinario. Alle 9 c’è la Messa per tutti i ragazzi presenti, concelebrata da father James e father Theophilus, poi ogni gruppo si ritrova per le ultime prove per il Cultural Day.

Al pomeriggio le sei squadre iniziano le loro presentazioni con una processione che mostri gli abiti tipici dell’etnia di riferimento e anche alcune danze, poi vengono introdotti i ragazzi che impersonano il re e la regina (pur essendo una repubblica federale, la Nigeria ha conservato dei traditional rulers, dei re per ogni etnia). Poi un canto, una danza e uno sketch per ciascuno dei gruppi. Anche noi presentiamo l’Italia: montagne, mari, cibo e…don Bosco!

Giorno 16

10 agosto 2019

Il gruppo dell’Ispettoria INE.

Oggi, sabato, essendo liberi dall’Holiday Camp, andiamo ad Ondo per incontrare il gruppo dell’Ispettoria INE per conoscerci meglio e per fare condivisione con loro a proposito delle nostre rispettive esperienze. Dopo la condivisione andiamo a pranzo insieme in un locale a metà strada tra Ondo e Akure.

Finito il pranzo torniamo in oratorio dove i ragazzi ci aspettano, chi per una partita a pallavolo, chi semplicemente per prenderci la mano per toccare i nostri polpastrelli morbidi!
Vespri insieme e poi nuovo appuntamento a casa di Mario e Adriano, questa volta per mangiare la suja (spiedini di carne di mucca)!

Giorno 17

11 agosto 2019

Chiesa di Saint Paul, a Shagari.

Quest’oggi andiamo a Messa nella chiesa di Saint Paul a Shagari, la “succursale” della nostra parrocchia. Messa in inglese con omelia di father Theo, dopo la quale fanno il loro ingresso in chiesa anche i bambini, e qui ci stupiamo, perché troviamo tanti ragazzi dell’Holiday Camp, dei quali ormai conosciamo non solo più i volti ma anche i nomi: ci sentiamo in famiglia ormai!
Al pomeriggio oratorio regolare, condividendo la vita dei ragazzi e degli animatori che passano in cortile anche solo per un momento. Noi uomini partecipiamo ai vespri e all’adorazione eucaristica ben cantati e animati come ogni domenica, mentre le ragazze cucinano la pizza per la cena insieme ai prenovizi e alla comunità, con ottimi risultati!

Giorno 18

12 agosto 2019

Lezioni di italiano e laboratori.

Inizia la seconda settimana di Holiday Camp, e da oggi c’è una leggera novità nel programma. Per tutti i ragazzi che desiderano, durante la prima mezz’ora della loro pausa pranzo, c’è la possibilità di prendere parte alle lezioni di italiano o ad un laboratorio in cui insegniamo loro a realizzare pon pon e segnalibri con gomitoli e piume. La partecipazione dei ragazzi è molto buona, ad entrambe le attività proposte, e questo ci rende felici. Al pomeriggio indoor games e outdoor games regolari, nei quali proviamo a misurarci un po’ di più con l’animazione della fascia dei junior, che rispondono con grande entusiasmo a quanto proposto!

Giorno 19

13 agosto 2019

Who is the winner?

Secondo giorno della seconda settimana di Holiday Camp, e il programma procede regolare. A dominare la settimana non è più la green house questa volta, ma i reds: in ogni caso i giochi sono sempre il momento più atteso da tutti, grandi e piccini, e la risposta al grido “Who is the winner?” che John, il leader degli animatori, lancia sempre a fine giornata è qualcosa di spettacolare! 400 ragazzi che gridano ognuno il nome della propria squadra è proprio una forza della natura!
Nella mattinata father Theo e father Niyi ci accompagnano a incontrare il Vescovo di Ondo, mons. Jude Arogundade, che ci accoglie come si accoglierebbe un Capo di Stato in visita e ci ringrazia tantissimo per l’essere venuti a condividere la vita della sua diocesi.

Giorno 20

14 agosto 2019

I Campers.

In giro per l’oratorio si vedono sempre più ragazzi e ragazze con pon pon agli zaini, alle dita delle mani, e perfino attaccati al cellulare come Judith, la simpatica segretaria dell’oratorio. Incrociando poi i ragazzi in giro per il cortile si moltiplicano i tentativi di dire “buon pomeriggio” o “come stai?” o “come ti chiami?”, e le storpiature della pronuncia italiana sono divertenti per tutti, diventando occasione per una risata insieme ai “campers”, come qui chiamano i ragazzi che partecipano all’Holiday Camp.

Giorno 21

15 agosto 2019

Solennità dell’Assunzione di Maria.

Oggi, solennità dell’Assunzione di Maria, il nostro programma varia un pochino: lasciamo l’Holiday Camp alle 11.30 per andare a pranzo dal Vescovo emerito della Diocesi, mons. Francis Folorunso Alonge, dal quale eravamo già stati in visita la prima settimana. Si uniscono a noi anche i ragazzi della INE, e tutti rimaniamo colpiti dalla grande accoglienza e dalla grande modestia del Vescovo. Non è da tutti organizzare un pranzo da 24 portate per gente appena conosciuta! Al pomeriggio rientriamo nelle attività ordinare dell’Holiday Camp, mentre alla sera partecipiamo alla Messa e alla cena con i prenovizi, per salutarli, visto che loro il 16 partiranno per il Ghana, dove il Maestro dei Novizi li ha richiesti con qualche giorno di anticipo per “acclimatarsi”. È un altro gran bel momento di comunione tra noi, e tutti andiamo a dormire più sereni e più felici!

Giorno 22

16 agosto 2019

Buon compleanno don Bosco.

204esimo compleanno di Don Bosco, festeggiato in Oratorio con i ragazzi che per tutta la giornata si misurano in sfide “olimpiche”, al mattino per singoli, al pomeriggio a squadre. Una grande pioggia non ci impedisce di continuare la festa, con father Niyi che interviene per le premiazioni degli atleti e per un quiz su Don Bosco, premiato con un goloso pacchetto di biscotti per tutti. Alla sera non c’è la classica evaluation con gli animatori, perché hanno organizzato una festa di saluto (lunedì 19 tocca a noi partire): la festa è qualcosa di straordinario! Tutti gli animatori e le animatrici indossano i loro completi tradizionali, e anche a noi ne regalano uno da indossare. Tra balli, cena insieme e qualche domanda esilarante, la serata prosegue in un clima di famiglia che ci riempie il cuore e che già fa nascere in noi una grande nostalgia in vista della partenza.

Giorno 23

17 agosto 2019

Tra le vie di Akure.

Sabato mattina trascorso tra le vie di Akure, chi a cercare vestiti tradizionali da portare agli amici in Italia, chi a cercare collane e bracciali da abbinare ai propri abiti o da donare: in ogni caso un po’ di tempo passato con alcuni nostri amici del luogo – Grace, Sunday e Christian – come guide sicure e aiuti nella contrattazione. Per pranzo passiamo da Domino’s Pizza a prendere una pizza da asporto, e poi… tutti in oratorio al pomeriggio per salutare chi troveremo, ma un occhio è già rivolto alle valigie da chiudere e alle camere da sistemare, perché la partenza si avvicina.
Alla sera, a confortare la nostalgia che ci sta prendendo, una cena a casa di Mario e Adriano a base di vitello tonnato e lasagne!

Giorno 24

18 agosto 2019

ThanksGiving.

Quest’oggi partecipiamo alla Messa delle 10 in yorubà e, anche se continuiamo a non capire praticamente nulla, ci sembra che l’ambiente sia tutto vestito a festa per noi, e la prova che è davvero così la troviamo al momento del Thanksgiving dopo l’offertorio, quando noi “gruppo di father Theophilus” veniamo chiamati all’altare per il ringraziamento e la benedizione. Nel tempo che ci mettiamo ad arrivare in fondo alla chiesa per iniziare la nostra processione verso l’altare ci rendiamo conto che tutta la chiesa è con noi, dai bambini dell’Holiday Camp che ci hanno riconosciuti e sono usciti dai loro banchi per venire a ringraziare con noi e per noi, a father Niyi che è arrivato in chiesa apposta per questo momento, agli animatori e a tantissime altre persone che ci hanno ormai accolti nella loro famiglia. È un momento toccante all’ennesima potenza, per il quale non ringrazieremo mai abbastanza. Al pomeriggio oratorio e ultimi saluti, alla sera piccola festicciola in comunità prima della partenza.

Giorno 25

19 agosto 2019

Partenza: Ondo ed Ibadan.

Oggi celebriamo Messa presto, la partenza è fissata per le 7.15, ma al pulmino manca l’olio, perciò bisogna ritardare di qualche minuto, e noi ne approfittiamo per una serie di saluti e fotografie last minute. Partiamo poi alla volta di Ondo, dove troviamo il gruppo della INE che ci accompagna in una visita dell’opera e dei vari laboratori del CFP. Proseguiamo alla volta di Ibadan, dove arriviamo per pranzo (alle 14). Nel pomeriggio veniamo presentati ai bambini del locale Holiday Camp, e poi continuiamo con la visita della casa e della Don Bosco Street Boys Home, casa per 10 ragazzi di strada (ma il bacino degli utenti è molto più ampio) che vengono accolti e aiutati a riqualificarsi e a rientrare in società. Alla sera condivisione e buonanotte, perché la partenza per Lagos è alle 6.15 domani!

Giorno 26

20 agosto 2019

Lagos.

Dopo alcune ore di viaggio arriviamo a Lagos verso le 9 e mezza, rimanendo un po’ imbottigliati nel traffico, ma niente di che: a quest’ora è ancora sopportabile. Ci sistemiamo nelle camere e ci rilassiamo un attimo, perché al pomeriggio ci sarà una nuova immersione nel traffico cittadino, prima diretti verso la casa per i ragazzi abbandonati che si trova in Ojodu Berger, Lagos, poi verso la comunità sdb di Omole, una parrocchia e oratorio. Nella casa per ragazzi ci sono 12 ragazzini, dai 10 ai 16 anni, ma quello che ci colpisce maggiormente è che il loro fisico è sottosviluppato, sembrano tutti bambini più piccoli. Ci dicono che è così perché per tanto tempo non hanno mangiato, e quindi il loro corpo non è cresciuto abbastanza. Con loro trascorriamo parte del pomeriggio cantando e visitando la loro casa.

Giorno 27

21 agosto 2019

Her Majesty’s prison.

Secondo giorno intero a Lagos, questa volta un po’ più “turistico”: in mattinata ci dirigiamo al verso Lagos Island, per andare a vedere il Freedom Park, nato sull’area che dal 1872 al 1972 ha ospitato la “Her Majesty’s prison” e che ora ricorda la libertà e la fierezza del popolo nigeriano. Proseguiamo poi verso l’oceano, che ci impressiona per la sua vastità…altro che il mar Ligure!
Infine nel pomeriggio andiamo a visitare la Nike (dal nome della padrona) Art Gallery, una galleria di arte contemporanea africana di 5 piani, tutta stipata di quadri e di statue, di varie forme e dimensioni, che ci colpisce per i suoi colori, per la sua bellezza e per le emozioni che suscita.
Torniamo poi giusti giusti per il Rosario delle 19.30…il traffico ci ha chiesto il suo tributo!

Giorno 28

22 agosto 2019

Lekki Conservation Centre.

Questa mattina celebriamo Messa in Italiano assieme al gruppo della INE, arrivato ieri in serata qui a Lagos per la partenza. È un bel momento di condivisione, seguito dalla colazione insieme. Alle 9.30 (che poi sono le 10.15) ripartiamo diretti verso il Lekki Conservation Centre, dove arriviamo per il pranzo. Dopo aver mangiato in compagnia di una scimmia, un pavone e una tartaruga, entriamo nel parco, cercando di avvistare gli alligatori, ma neanche dal ponte tibetano riusciamo a vederli, purtroppo. Le scimmie ci si avvicinavano molto, invece, nella speranza di rubarci qualcosa, come quando una di queste ha tentato di portare via a Giorgia la confezione di tè che aveva in mano. Al ritorno, tre ore nel traffico cittadino, la cena insieme, il saluto alla comunità e l’ultima condivisione in gruppo: domani si parte!

Giorno 29

23 agosto 2019

Back Home.

Oggi partecipiamo alla Messa d’orario delle 6.45 con la comunità e poi, dopo colazione usciamo per gli ultimi acquisti di souvenir per amici e parenti. Il tempo di chiudere le valigie e via, si parte per l’aeroporto, dove abbiamo il volo alle 22.50 per Francoforte. Chissà com’è viaggiare di notte in aereo! Si vedranno le stelle?

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