Laboratorio di Gusto, banchi a isola, lavagne multimediali: ambienti rinnovati al Don Bosco di Borgomanero
Il Don Bosco è una scuola sempre in fermento. La didattica, negli ultimi anni, è stata profondamente rinnovata, introducendo forme di apprendimento attivo per competenze, cooperative, con l’ausilio di strumenti informatici.
Questo ha significato anche una rivoluzione degli spazi didattici, con il passaggio dalle tradizionali aule con i banchi frontali alla cattedra (che sottintendono l’idea che l’insegnamento sia solo la “trasmissione” del sapere dal docente all’allievo) ad “ambienti di apprendimento”, come consiglia la moderna didattica, con banchi a isole per una didattica cooperativa, lavagne tradizionali e multimediali per fare uso delle moderne risorse tecnologiche, sedie girevoli per favorire la rapida costituzione e modificazione dei gruppi di lavoro. Per favorire cioè un apprendimento che sia frutto di scoperta per esperienza attiva, nel costante dialogo con i compagni e con l’insegnante.
La scuola ha deciso per questo di investire considerevolmente in un rinnovamento di ambienti che non ha dunque, soltanto il fine estetico di rendere la scuola più “bella”, ma anche, e soprattutto, il fine didattico di rendere gli spazi più efficaci per le nuove forme di insegnamento.
Negli anni scorsi, ad esempio, tutte le aule sono state dotate di lavagne multimediali e di collegamento ad internet in banda larga. Quest’anno è stato inaugurato anche il nuovo laboratorio per l’indirizzo di Gusto del Liceo Economico Sociale, realizzato dove una volta c’era la vecchia aula di Scienze.
Anche gli spazi dello studio pomeridiano sono stati rinnovati, con nuove sedie e tavoli per il ripasso collettivo, sotto la supervisione di un insegnante e in parallelo agli sportelli disciplinari per il ripasso e per il potenziamento delle varie materie. L’intento del Don Bosco, infatti, è quello di essere una scuola aperta e viva anche al pomeriggio, dove sia possibile completare il lavoro della mattina insieme, con il sostegno di compagni e insegnanti.
(Articolo a cura di Matteo Leonardi del
Collegio “Don Bosco” di Borgomanero)