Si riporta di seguito il messaggio del Direttore Lucio Reghellin pubblicato oggi sul sito del CnosFap Regione Piemonte.
Ci sembra che le misure restrittive siano superate. Ci sembra che il virus se ne sia andato!
Eppure i protocolli per il ritorno al lavoro e a scuola sono molto severi. Ci vengono chiesti dei comportamenti che capovolgono il nostro solito modo di pensare: mascherine, guanti, disinfettanti non sono per preservare la nostra salute ma quella degli altri. L’attenzione non è posta sul fatto che io posso ammalarmi ma che, con il mio atteggiamento sbagliato, posso fare del male agli altri. Questo tempo ci può essere di aiuto a mettere meno al centro noi stessi e ad essere più attenti agli altri, alla comunità. Ci viene chiesto un grande senso di responsabilità.
Stiamo facendo dei piccoli passi verso il ritorno, verso il lavorare di nuovo insieme.
A cominciare da questo mese, con gli esami in presenza, sperimenteremo il rientro dei ragazzi nei CFP
. Esami particolari, basati su un colloquio, che forse creeranno qualche disagio ad alcuni nostri allievi: sarà necessario aiutare, accompagnare, magari con qualche attività pratica compatibile con i protocolli di sicurezza.
Un articolo che ho letto in questi giorni, mi faceva riflettere sul passaggio all’età adulta. In alcune società antiche c’era un rito di passaggio. Una sfida che il ragazzo doveva superare per dimostrare di essere diventato adulto. Era lui che decideva quando era pronto per affrontare la prova, a volte rischiosa, sapendo che non poteva rimandarla all’infinito, pena di essere emarginato dalla comunità. L’adulto incoraggiava ma non interveniva.
Mi chiedevo se oggi esiste un momento, una sfida attraverso la quale un ragazzo passa dalla fanciullezza all’età adulta.
Ho cercato di ricordare. Certamente la maturità di adulto è cresciuta via via nel tempo, però se devo trovare un momento cruciale di passaggio, per me è stato dopo l’esame di qualifica del terzo anno in cui in piena autonomia dovevo decidere che cosa fare della mia vita (dovevo scegliere tra varie ipotesi). Ho deciso liberamente, prendendomi le mie responsabilità, e da quel momento mi sono sentito più adulto.
Forse oggi per un giovane il momento di passaggio è l’esame di maturità o la scelta dell’università o forse ancora più avanti. Magari per qualcuno è proprio l’esame di qualifica o di quarto anno, come lo è stato per me.
L’esame potrebbe non essere solo una firma su un attestato ma un punto di arrivo e di ripartenza. Siamo consapevoli che stiamo accompagnando i ragazzi verso la maturità, il passaggio dalla fanciullezza all’età adulta. Facciamo il possibile per aiutarli, ma poi il coraggio di affrontare la sfida e di superare la prova spetta solo a loro.
Guardiamo anche più in là. Stiamo cominciamo a mettere le basi per il nuovo anno. Ci sono ancora incertezze ma vogliamo affrontarle. I CFP stanno contattando le famiglie dei nuovi iscritti. In questi giorni nello Staff di Ente abbiamo cominciato ad abbozzare il calendario annuale, a proporre alcune iniziative, a valutare modalità di ritorno.
Abbiamo tutti voglia di normalità!