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Il rientro al CFP di Bra: l’incontro tra gli operatori del centro

Gli operatori del Centro di Formazione Professionale di Bra, dopo la pausa estiva, si sono ritrovati 26 agosto scorso per iniziare la pianificazione del nuovo anno formativo 2020/2021. Di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’opera.

26-08-20: RIENTRO AL CFP

L’ultimo scampolo dell’anno formativo ’19/’20 è stato vissuto, al Cfp braidese, dalla quasi totalità degli operatori che, dopo la pausa estiva (in molti casi, assai ridotta) si sono ritrovati per iniziare la pianificazione del prossimo a.f. ’20/’21. Man mano che un formatore, una segretaria, un’operatrice della reception, una/un tirocinante si avvicinavano alla bollatrice- mercoledì 26 agosto – nel corridoio degli uffici, scattava il rito dei saluti, sempre nel rispetto delle regole Covid, con un tocco di gomito e un sorriso degli occhi, spesso più eloquente di tanti gesti fisici.

Un breve cenno alle giornate di vacanza, la voglia di ritrovarsi anche tra colleghi e l’idea di avviare insieme la giornata, in cortile, sfruttando le tante sedie che i volontari hanno collocato per accogliere i fedeli che alla domenica vengono alla messa. Mascherine sul volto, seduti a distanza, tutti i presenti hanno ascoltato con molta attenzione il direttore dell’opera don Alessandro Borsello, che dopo aver tratteggiato le molte attività estive dell’opera salesiana, ha augurato a tutti una buona ripresa. Dopo un’Ave Maria recitata insieme, il direttore del Cfp ha salutato tutti, annunciando il primo impegno: nella mattinata di giovedì 27 agosto, un momento di revisione del passato anno formativo (caratterizzato dal lockdown, ma conclusosi in modo comunque soddisfacente per allievi e operatori) e uno di prima programmazione, in attesa di avere delle linee-guide sufficientemente definitive da seguire per l’avvio del prossimo anno.

Dopo la prima giornata trascorsa a rimettere un po’ di ordine nelle singole postazioni, a misurare la distanza tra i banchi nelle varie aule e a riorganizzare i laboratori, ci è ritrovati – nello stesso luogo – al mattino del 27/08 per avviare questo momento collegiale. Al termine del quale ogni gruppo di lavoro ha espresso le proprie indicazioni, che saranno riviste nei prossimi incontri di programmazione.

La «nave» del Cfp Cnos Fap di Bra è ormai salpata. Con quasi tutti i componenti dell’equipaggio a bordo (gli ultimi saliranno dal 1 settembre), sta cercando acque sufficientemente tranquille nelle quali navigare. Sicuramente, con l’aiuto dell’Ausiliatrice e di don Bosco, riuscirà ad arrivare in porto il prossimo giugno 2021 con tutti i suoi passeggeri!!

CFP Bra: Corso di formazione per gli operatori dei Cfp dell’area Cuneese

La scorsa settimana presso il CFP di Bra, si è tenuti il quarto appuntamento del corso per i formatori dell’area cuneese. Tema dell’incontro, l’accompagnamento di ambiente e personale, per rendere sempre più abili gli operatori del Cnos-Fap nelle relazioni con i giovani. A guidare la giornata di formazione, don Luca Barone, direttore dell’Istituto salesiano Rebaudengo di Torino. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’opera.

Concluso a Bra il corso di formazione salesiana per gli operatori dei Cfp dell’area Cuneese

Don Luca Barone, direttore dell’Istituto salesiano Rebaudengo di Torino, ha tenuto al Cfp di Bra il quarto incontro di formazione sul “modello della salesianità” voluta da don Bosco, rivolto a circa 40 formatrici e formatori dell’area vasta di Cuneo, assunti in questi ultimi anni. Tema dell’incontro l’accompagnamento di ambiente e personale, per rendere sempre più abili gli operatori del Cnos-Fap nelle relazioni, sempre più complesse, con i giovani che Don Bosco manda copiosamente nei nostri Cfp. Dopo due sessioni mattutine, la pausa pranzo con specialità della casa preparate dai nostri giovani allievi del corso di panetteria/pasticceria/pizzeria e poi ancora un paio di sessioni di lavoro pomeridiano. Un percorso che si è avviato 2 anni fa e che ha accompagnato i formatori ad avere sempre più consapevolezza della bontà del metodo salesiano inventato dal nostro Fondatore.

“A che può servire questa stoffa?” il Convegno di formazione per gli educatori dei CFP

“A che può servire questa stoffa? Formazione Professionale Pastorale ed Educazione”

Il seminario organizzato dai Salesiani d’Italia unitamente alla Sede Nazionale CNOS-FAP, che si terrà al Colle Don Bosco dal 19 al 21 febbraio 2020Il convegno è rivolto a catechisti/animatori e/o coordinatori pastorali/insegnanti di Religione/Etica, direttori di Centri di Formazione professionale (CFP), membri delle équipe di Pastorale Giovanile che hanno a cuore nei CFP salesiani (e/o membri della Federazione CNOS-FAP) delle Regioni in Italia la dimensione educativo-pastorale; consacrati salesiani e laici che in una strategia di comunione “condividono spirito e missione” nella complementarietà tra stati di vita, tra professionalità teologiche e civili.

La Formazione professionale dei Salesiani è presente con 58 sedi in 16 delegazioni regionali: l’attività formativa si volge attraverso 1.581 corsi e coinvolge 26.606 allievi (dati 2019). 

Il seminario si svolgerà attraverso quattro aree tematiche, partendo dall’immagine del sarto, al centro del dialogo tra Don Bosco e Domenico Savio:

1) SPIRITUALITÀ – il talento del Sarto: mettiamo a fuoco ciò che ci muove ad agire partendo dal riconoscimento del carisma (Talento), che il Sarto (Don Bosco) ha ricevuto e ci ha partecipato.

2) ANTROPOLOGIA – la qualità della Stoffa: indaghiamo le sfide educative guardando le concrete situazioni (stoffe) dei nostri formandi.

3) ORGANIZZAZIONE – l’Arte della Sartoria: trattiamo di come ci organizziamo come ambiente sinergico.

4) PRATICHE – La creatività di ago, filo e…: affrontiamo la propositività pastorale (esperienze e stimoli) intrecciata nell’offerta formativa. 

A guidare i lavori saranno: il prof. don Vincenzo Salerno (“L’orizzonte antropologico cristiano che intendiamo proporre nel contesto delle sfide della modernità”), il prof. Dario Nicoli (“Introdurre i giovani al mondo del lavoro oggi”); don Ettore Guerra (“L’ABC del proflo in uscita per la FP e l’educazione all’esercizio della libertà”);  prof. Mario Becciu (“Lettura ragionata dei dati della realtà della FP in Italia”); don Michal Vojtas (“L’importanza di una CEP che redige un PEPS e lo attua con una  Programmazione”) e don Mario Fissore (“Dal sogno all’opera”)

CNOS-FAP San Benigno Canavese: Corso Nazionale Formatori del settore Energia e Termoidraulica

Dal 24 al 28 giugno 2019, presso il Centro di Formazione Professionale di San Benigno Canavese, si è svolto il Corso Nazionale per Formatori del settore energia e termoidraulica.

Il corso ha visto impegnati 15 formatori provenienti dai centri CNOS-FAP di tutta Italia. Da parte del centro di San Benigno Canavese, hanno partecipato i formatori Carboni e Di Biase.

I corsisti hanno potuto incontrare professionisti e aziende del settore energia, tra cui:
– Il Dott. Ferrera, che ha parlato delle schede elettroniche “Arduino e Raspberry“, utilizzate per i controlli dell’umidità nelle caldaie e rilevazione delle temperature;
– L’azienda WINDHAGER, produttrice di caldaie a biomassa;
– L’azienda OCHSNER, realtà austriaca specializzata nella produzione di pompe di calore;
– L’azienda FLOORTECH, leader nella produzione di sistemi a secco di riscaldamento e di raffrescamento a pannelli radianti.

Il gruppo dei formatori coinvolti, nelle ultime due giornate di corso, si è recato in visita in 3 siti significativi per le evoluzioni tecnologiche di settore, tra cui:
– La Centrale Mini Idrica di San Sebastiano da Po, con l’Ingegnere Porasso Edoardo;
– La Centrale Fotovoltaica di Bianzè in provincia di Vercelli;
– Il Cascinale storico del 1850 a Moriondo, in ristrutturazione per diventare una “CasaClima Gold”, ossia una struttura che ricava tutta l’energia di cui ha bisogno – termica ed elettrica – dal sole, senza l’uso di alcun combustibile. Tale progetto è stato presentato dall’architetto Giraud;

Investire nella formazione dei formatori diventa così un modo per dimostrare l’impegno e la responsabilità verso i giovani e gli allievi, offrendo loro le competenze acquisite.