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“Un sogno per Natale” dall’oratorio salesiano Rebaudengo

Un sogno per Natale“: il progetto nato dall’oratorio salesiano Rebaudengo per raccogliere alimenti “natalizi” e giocattoli con cui realizzare dei cesti/pacchi regalo da portare alle famiglie del territorio. Di seguito l’articolo dedicato, a cura di Emanuele Carrè, pubblicato su La Voce e il Tempo (di domenica 13 dicembre 2020).

BARRIERA DI MILANO – I RAGAZZI DELL’ORATORIO SALESIANO DISTRIBUIRANNO CESTI CON CIBI NATALIZI E GIOCATTOLI PER LE FAMIGLIE DEL QUARTIERE
Dal Reba «Un sogno per Natale»

«Abbiamo un sogno: che tutti i bambini del quartiere possano ricevere almeno un giocattolo per Natale e che tutte le famiglie possano mettere sul tavolo qualche prodotto natalizio».

È «Un sogno per Natale», il progetto nato su impulso dei ragazzi che frequentano l’oratorio salesiano Rebaudengo in Barriera di Milano a Torino. Come spiega don Gigi Cerutti, direttore dell’oratorio, l’idea è quella di «raccogliere alimenti ‘natalizi’ e giocattoli con cui realizzare dei cesti/pacchi regalo da portare alle famiglie del territorio oratoriano».

Il progetto non vuole sostituirsi alle iniziative della Caritas, ma intende essere un modo di stare vicino, durante queste feste di Natale particolari a causa della pandemia, alle famiglie che frequentano l’oratorio, in particolare a quelle in difficoltà economica.

«A causa del Coronavirus da qualche mese non vediamo più diverse di queste famiglie, prima molto presenti nella vita del Rebaudengo», spiega don Cerutti, «il progetto dei nostri ragazzi ci permette di ricreare un po’ la comunità oratoriana portando loro un dono».

Inoltre ai ragazzi e ai bambini viene chiesto di scrivere una lettera d’auguri di Natale che verrà poi appesa all’albero dell’oratorio. La consegna dei pacchi avverrà il 24 dicembre grazie ai giovani di quarta e quinta superiore. Fino a quel giorno sarà possibile portare alimenti e giocattoli da donare per i vari pacchi regalo tutti i giorni in oratorio dalle 14.30 alle 19.

In queste ultime settimane intanto sono riprese in presenza anche alcune delle attività del Rebaudengo grazie alla disponibilità di ampi spazi in cui poter ospitare quindici/ venti persone mantenendo le distanze e grazie ad un protocollo molto rigido.

I ragazzi di seconda media hanno potuto riprendere a vedersi per il catechismo in preparazione al sacramento della Cresima; il gruppo di terza invece si riunisce una volta al mese (dal vivo o online). I ragazzi e le ragazze dalla prima alla quarta superiore si ritrovano una volta a settimana in un salone che permette a chi non può recarsi in oratorio di collegarsi via web da casa. Anche gli universitari continueranno i loro incontri mensili on line o in sede. Infine gli scout del To9-25 stanno continuando le loro attività sia a distanza sia in presenza.

Per informazioni, pagina Facebook: @rebaOratorio.

Emanuele CARRÈ

Oratorio Rebaudengo: il numero di maggio 2020 del Qui Reba

E’ uscito il numero di maggio 2020 del periodico della Parrocchia San Giuseppe LavoratoreQui Reba“. Di seguito l’introduzione del parroco don lucio.

“Giovane, dico a te, alzati! (cfr. Lc 7,14)”, “Alzati! Ti costituisco testimone di quel che hai visto! (cfr. At 26,16)” e “Maria si alzò e andò in fretta (Lc 1,39)”: sono questi i temi scelti da Papa Francesco per le Giornate Mondiali della Gioventù del prossimo triennio, che culminerà nella celebrazione internazionale dell’evento, in programma a Lisbona nel 2022.

In questo 2020 la Giornata Mondiale della Gioventù viene vissuta a livello diocesano. È in programma sabato 4 aprile dalle ore 18 alle ore 23.30 alla Sacra di San Michele, suggestivo punto di incontro tra i giovani dell’Arcidiocesi di Torino e quelli della Diocesi di Susa.

“Il cammino spirituale indicato dal Santo Padre prosegue con coerenza la riflessione avviata con l’ultima Giornata Mondiale della Gioventù a Panama (gennaio 2019) e con il cammino sinodale, in particolare con l’esortazione apostolica ‘Christus vivit’. In essa (n. 20), il Papa cita il brano Lc 7, 14, esortando i giovani a lasciarsi toccare dalla potenza del Signore risorto e riprendere ‘il vigore interiore, i sogni, l’entusiasmo, la speranza e la generosità’ che caratterizzano la gioventù”. Ciò che accomuna i tre temi è “l’invito ai giovani ad alzarsi, a correre per vivere la chiamata del Signore e diffondere la buona notizia, come fece Maria dopo aver pronunciato il suo ‘Eccomi’. Il verbo ‘alzarsi’ nel testo originale di Luca ha anche il significato di ‘risorgere’, ‘risvegliarsi alla vita’”. “Esortare i giovani ad alzarsi, a muoversi, è la stessa esortazione che Papa Francesco lancia continuamente alla Chiesa e agli adulti. I giovani per definizione si muovono, non stanno fermi. La domanda è: quali sono le direzioni che prendono le nuove generazioni, perché ci preoccupano le loro direzioni, il loro perdersi e ritrovarsi? Perché, probabilmente, in questa loro dinamicità sono proprio gli adulti, la Chiesa, a sentirsi più a disagio.

Credo sia una buona cosa chiedere ai giovani di muoversi per riprendere ‘il vigore interiore, i sogni, l’entusiasmo, la speranza e la generosità’ ma nello stesso tempo spero che questa loro ricerca smuova tutti, anche la Chiesa e gli adulti. Risorgere e risvegliarsi alla vita è un bisogno che riguarda tutti. C’è un senso di stanchezza, di pesantezza nella Chiesa e nel mondo e sarebbe bello che questa volontà di accompagnare i giovani a risvegliarsi alla vita diventasse un modo per risvegliare la vita anche negli adulti”. Alcune notizie di cronaca, anche recenti, “ci dicono che la condizione di disagio nella quale si trovano i giovani non è finita. L’abbiamo un po’ abbandonata, forse perché abbiamo creduto che il disagio sia una questione di marginalità legata al passato. I fatti di cronaca ci dicono invece che i giovani vivono nel disagio di chi deve diventare grande. Tenere gli occhi aperti sul loro disagio significa, allora, anche cercare di aiutarli ad orientarsi nella vita verso le cose che valgono veramente”. “Puoi essere santo… lì dove sei” è lo slogan che ci accompagna in questo anno. È un invito per tutti a risorgere, a risvegliarsi, a vivere la vita nuova dono di Cristo risorto.

Mettiamoci in cammino insieme come Chiesa uniti a Cristo Gesù.

Buona Pasqua di Risurrezione!

don Lucio – Parroco