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Giornata internazionale Infanzia: Salesiani per il Sociale combatte la povertà educativa al fianco di 3mila minori

“La povertà educativa compromette il presente ma anche il futuro di un bambino, a rischio di ritrovarsi, una volta adulto, ai margini della società e del mondo del lavoro. Come in un circolo vizioso, la povertà educativa alimenta quella economica, e viceversa”: lo dice don Roberto Dal Molin, presidente di Salesiani per il Sociale APS in occasione della Giornata Internazionale dell’Infanzia.  

La risposta a questa emergenza da parte di Salesiani per il Sociale APS si è tradotta, in questi anni, in diversi progetti istituzionali che contrastano la povertà educativa minorile intervenendo sulle fragilità personali, relazionali e familiari, combattendo le disuguaglianze territoriali. Nell’ultimo anno l’organizzazione ha raggiunto, grazie a questi servizi, oltre 3mila minori, più di mille genitori e quasi 800 insegnanti: non si tratta di semplice doposcuola, ma è un insieme di azioni socio-educative che comprendono anche sport, teatro, canto, musica e danza.

Quest’anno la Giornata dell’Infanzia coincide con i 30 anni dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che Salesiani per il Sociale APS continua a concretizzare con il lavoro quotidiano di più di ottanta soci in tutta Italia, attivi in diversi ambiti di intervento giovanile. Una missione che porta avanti guidata dall’esempio e dagli insegnamenti di Don Bosco che per primo si prese cura dei giovani poveri ed esclusi, promettendo di stare accanto a loro “fino all’ultimo respiro”. 

Salesiani per il Sociale APS, una shopper di Natale per i bambini delle case famiglia

“Una Christmas Shopper per portare a tavola una doppia cena: per te e per i bimbi e giovani accolti nella nostre case famiglia”. È l’iniziativa solidale di Salesiani per il Sociale APS, organizzazione nonprofit che da 25 anni sostiene i ragazzi in difficoltà attraverso 46 case famiglia e comunità sparse in tutta Italia.

La shopper, disegnata per Salesiani per il Sociale dall’illustratrice d’infanzia Stefania Gagliano, raffigura una giovane cuoca circondata dai valori a cui si ispira l’organizzazione e da una delle frasi più celebri di Don Bosco. La campagna è stata realizzata in partnership con Ebay Beneficenza, piattaforma che devolverà l’intero importo raccolto all’organizzazione.

La borsa può essere acquistata sul sito di Salesiani per il Sociale. La donazione minima è di dieci euro con spedizione gratuita in tutta Italia. È possibile ritirare la borsa anche presso la sede nazionale di via Marsala, 42 a Roma chiamando lo 06.4940522 o scrivendo una mail a info@salesianiperilsociale.it.

Continuerò a sognarvi grandi: presentazione del libro di Davide Tamagnini al Condominio solidale

Si segnala un’interessante iniziativa dedicata alla presentazione del libro del sociologo ed esperto di didattica Davide Tamagnini: “Continuerò a sognarvi grandi. Storia di una rivoluzione tra i banchi di scuola” (Ed. Longanesi).

L’appuntamento è previsto per lunedì 18 novembre alle ore 18.00 presso il condominio solidale “A casa di Zia Jessy” (Via Romolo Gessi n° 6, Torino).

Si riporta di seguito un estratto della scheda di presentazione del libro e la locandina dell’evento.

SCELTI DA ZIA JESSY

Continuerò a sognarvi grandi. Storia di una rivoluzione tra i banchi di scuola

 DAVIDE TAMAGNINI

Erede di una lunga tradizione di insegnamento che si rifà a Gianni Rodari e don Milani, il maestro salito alla ribalta dell’opinione pubblica per il suo metodo didattico che capovolge il modo classico di concepire la scuola e la formazione primaria, in questo libro racconta un’esperienza di insegnamento e di vita unica in Italia e in Europa. Davide Tamagnini, infatti, è riuscito a costruire, dal primo al quinto anno di una scuola elementare di Varallo Pombia, in provincia di Novara, un percorso didattico innovativo e sperimentale la cui punta dell’iceberg è la scelta di abolire i voti.

“I voti”, dice Davide,

“non sono lo specchio dell’apprendimento, ma una sintesi che non spiega ed è fuorviante. Io osservo tutti i giorni il lavoro dei miei bambini, e a metà quadrimestre incontro i genitori per avere il loro feedback”.

A fine anno i genitori ricevono una tabella con 3 colori: rosso, verde e giallo. Ogni colore indica il margine di progresso raggiunto o miglioramento raggiungibile in una certa area dell’apprendimento. Ma è l’intero approccio di Tamagnini all’insegnamento a essere innovativo:

“Per portare la parola felicità dentro le mura scolastiche, e lasciare questa traccia negli apprendimenti dei bambini e degli insegnanti, dobbiamo demolire il paradigma che lega scuola e noia. Si tratta di sconvolgere pratiche e credenze sedimentate per ricostruire un percorso di senso in cui ciascuno si senta protagonista dell’apprendimento”.

Questo libro è il racconto di quel processo di demolizione e ricostruzione, ma è anche e soprattutto il diario di un viaggio durato cinque anni e che ha portato un maestro e la sua classe al centro di una colorata, esplosiva rivoluzione.

Il progetto Ri-generation della Astelav: 3.000 elettrodomestici trovano nuova vita

Si riporta un’interessante articolo pubblicato da VaresePress e dedicato al progetto Ri-generation avviato nel 2017 dalla Società Astelav Srl, con cui più di 3.000 elettrodomestici hanno potuto rigenerarsi trovando nuova vita. La particolarità del progetto è data anche dal coinvolgimento dei giovani dei corsi di formazione dei Salesiani di Torino.

Di seguito l’articolo.

Economia circolare e riuso: con Ri-generation più di 3.000 elettrodomestici trovano nuova vita

Con una crescita costante del 30% ogni mese, in soli due anni ha gestito più di 3.000 elettrodomestici, evitando quasi 200 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Il progetto Ri-generation, avviato nel 2017 dalla torinese Astelav, ha dato nuova vita a lavatrici, forni, lavastoviglie e frigoriferi ormai destinati alla discarica, facendo bene all’ambiente e creando lavoro e inclusione. Gli elettrodomestici rigenerati sono stati messi in vendita ad un prezzo mediamente inferiore del 50% rispetto al nuovo e si è creato un circuito dove anche le persone socialmente svantaggiate hanno una seconda possibilità.

«Siamo partiti con due persone impiegate in questo progetto. Oggi ne contiamo 11»,

premette Ernesto Bertolino referente marketing di Ri-generation e amministratore di Astelav società di Vinovo (TO) leader nel settore dei ricambi per gli elettrodomestici con alle spalle quasi 60 anni storia e una presenza in 80 Paesi nel mondo.

«Abbiamo messo la nostra conoscenza degli elettrodomestici e la disponibilità dei ricambi al servizio dell’economia circolare, uscendo da quella mentalità dell’usa e getta che è sempre più diffusa. Nel contempo, abbiamo dato valore ad importanti risvolti sociali offrendo, in collaborazione con il Sermig (Servizio Missionario Giovani), una seconda possibilità a quanti sono stati emarginati dal mondo del lavoro e trasferendo competenze a giovani provenienti da contesti sociali difficili».

Il risultato è un laboratorio che alimenta una rete vendita composta dal sito e-commerce www.ri-generation.com e due negozi (a Torino, in via Mameli 14 e in via Saluzzo 39/A), dà nuove opportunità di lavoro e crea una rete formativa dedicata ai minori non accompagnati. Ri-generation testimonia un nuovo modello di economia che Bertolino definisce «civile». Spiega:

«Recupero dei rifiuti, reinserimento lavorativo e formazione dei ragazzi: è un circuito che fa bene».

I RAEE utilizzati provengono dal circuito dell’uno contro uno, ovvero la possibilità data al consumatore di consegnare l’elettrodomestico vecchio al rivenditore nel momento dell’acquisto di uno nuovo, oppure da donazioni nella zona di Torino e provincia.

«Gli elettrodomestici, che siano RAEE o donazioni, vengono scelti sulla base di alcune caratteristiche di qualità e anzianità; quindi, dopo un accurato screening vengono riparati utilizzando ricambi originali. Successivamente vengono collaudati e sanificati nel laboratorio Ri-generation, presso Astelav, da un team di tecnici specializzati con esperienza pluriennale nella riparazione degli elettrodomestici. Verificato il perfetto funzionamento, vengono quindi messi in vendita»,

prosegue Bertolino. La garanzia è di 12 mesi e fa leva sulla rete di distribuzione Astelav che copre tutto il territorio nazionale. Ad entrare in questo circuito di rigenerazione sono essenzialmente grandi elettrodomestici di qualità medio alta.

«Grazie alle nostre economie di scala possiamo intervenire anche su quelle apparecchiature la cui riparazione viene spesso sconsigliata per l’incidenza del costo», aggiunge. «Questo ci permette di offrire un prodotto di alta qualità ad un prezzo accessibile».

L’aspetto umano del progetto ha un ruolo importante: la seconda possibilità non viene data solo agli elettrodomestici ma anche alle persone.

«Fin dall’inizio abbiamo visto le potenzialità di questo progetto per dare alle persone nuove opportunità. Condividendo la lotta allo spreco e la promozione di una cultura della riparazione, con il Sermig abbiamo intercettato quanti avevano maturato delle competenze nel settore ma erano stati esclusi dal mercato del lavoro, ma anche giovani con alle spalle un sociale difficile».

Il passaggio di conoscenze – che nell’ambito della riparazione è fondamentale – è alimentato anche dai corsi di formazione che, dall’anno scorso insieme con i Salesiani di Torino, Astelav propone ai ragazzi. Spiega:

«Sono 100 ore rivolte a ragazzi minori non accompagnati, anche migranti, a scopo formativo ed educativo per acquisire maggiori conoscenze e strumenti concreti che possano facilitare un reinserimento sociale al termine degli studi. Alle 30 ore di teoria, si aggiungono le 70 di pratica. Al termine c’è la possibilità di fare un tirocinio di tre mesi nel nostro laboratorio».

Da sempre paladina del diritto alla riparazione contro la cosiddetta obsolescenza programmata, Astelav con Ri-generation ha dato concretezza all’elettrodomestico rigenerato. Conclude Bertolino:

«I volumi di attività di Ri-generation crescono del 30-40% ogni mese. Oggi siamo nelle condizioni di poter gestire più di 2.000 elettrodomestici all’anno».

Ri-generation dà loro nuova vita ed evita che finiscano tra le 310 mila tonnellate di rifiuti elettronici raccolte solo l’anno scorso in Italia.

Progetto Insieme

Progetto IN.S.I.E.ME. per un’educazione di qualità e il contrasto ai fenomeni di marginalità ed esclusione sociale.

Incontro delle segreterie del Servizio Civile Universale

Si riporta qui di seguito il Comunicato Stampa proveniente da Salesiani per il Sociale relativo all’incontro che, lunedì 20 maggio, si è svolto a all’istituto Sacro Cuore di Roma tra le segreterie del Servizio Civile Universale del mondo salesiano, coordinate dal centro nazionale di Salesiani per il sociale APS.

(Roma, 24 maggio 2019) – Il 20 maggio, all’istituto Sacro Cuore di Roma, si sono riunite le segreterie del Servizio Civile Universale del mondo salesiano, coordinate dal centro nazionale di Salesiani per il sociale APS.

La giornata è stata un’occasione di confronto per la gestione del Servizio civile, di formazione e aggiornamento per le novità introdotte dalla Riforma del Terzo Settore per il SCU. Hanno partecipato cinque segreterie ispettoriali, il Movimento per la Vita, Consorzio Zenit, Emmaus Foggia.

Il presidente di Salesiani per il Sociale APS, don Roberto Dal Molin ha introdotto i lavori con un focus sull’accompagnamento educativo dei ragazzi in servizio civile, nell’ottica della Pastorale Giovanile. La formazione è proseguita con gli interventi dell’ufficio nazionale di Servizio Civile.

Si è anche discusso degli interventi urgenti proposti dalla Conferenza nazionale Enti per il Servizio civile al governo. Pur valutando positivamente la volontà del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con la delega al Servizio Civile, l’onorevole Vincenzo Spadafora di dare attuazione alla riforma che si pone come orizzonte il garantire a tutti i giovani l’opportunità di fare l’esperienza del SCU e che si basa sulla loro volontarietà, ripropone la necessità di alcuni interventi urgenti, condivisi da tutti i soci:

– Accreditamento all’albo unico del SCU

– Programmazione triennale

– Ruolo del Dipartimento politiche giovanili e Servizio Civile Universale

– Contingente 2019

– Misure innovative

– Riordino normativo

 

Incontro di Formazione generale per gli operatori di Servizio Civile

Lunedì 3 giugno, presso il Teatro Crocetta di Torino, via Piazzi 25, si terrà l’ ultimo incontro di Formazione generale per gli operatori di Servizio Civile, con orario 9 – 17.
Sarà un incontro plenario con tutti gli OPERATORI dei progetti con i Salesiani organizzato dal TESC, Tavolo enti Servizio Civile, al quale parteciperanno anche operatori di altri Enti del Piemonte.

Programma della giornata:

 – Mattina –
Proiezione del film “Dove bisogna stare” di Daniele Gaglianone| trailer
a seguire, l’incontro dibattito con il regista;

–  Pomeriggio –
Incontro con la Delegazione dei Rappresentanti;

“Salesiani per il Sociale” approva il nuovo Statuto, cambia nome ed elegge il nuovo Presidente

Si riporta l’articolo pubblicato dall’Agenzia di informazione Salesiana ANS relativo all’elezione del nuovo Presidente di “Salesiani per il Sociale APS“, don Roberto Dal Molin, a cui vanno i migliori auguri da parte della nostra Ispettoria.

(ANS – Roma) – Presso l’Istituto Salesiano Sacro Cuore di via Marsala 42, il 16 aprile 2019 si è svolta l’Assemblea ordinaria e straordinaria dei soci di Salesiani per il Sociale. Una giornata importante per l’associazione che ha approvato il suo nuovo Statuto (recependo le indicazioni della riforma del Terzo Settore) ed eletto il nuovo presidente, don Roberto Dal Molin, a seguito delle dimissioni di don Giovanni D’Andrea.

Il nuovo Statuto, approvato all’unanimità dai soci presenti, è stato adeguato alle indicazioni della “Riforma del Terzo Settore, dell’Impresa Sociale e del Servizio Civile Universale” (legge 106/2016) ed in particolare al “Codice del Terzo Settore” (Decreto Legislativo 117/2017 e conseguenti modifiche). Tra le novità del documento il cambio della denominazione dell’ente in “Salesiani per il Sociale APS”.

“È un avvenimento che ci farà ulteriormente crescere consentendoci di saper stare nel mondo ampio del Terzo Settore in maniera qualificata ed efficace rappresentando con orgoglio e responsabilità il carisma di Don Bosco – ha ribadito il presidente uscente Don Giovanni D’Andrea – negli ultimi due anni come Assemblea Nazionale abbiamo riflettuto e studiato cosa la Riforma del Terzo Settore ed i conseguenti decreti attuativi proponevano. L’adeguamento statutario e la veste giuridica che assumeremo è anche frutto dell’apporto dell’Assemblea che ha messo in atto il sano principio della partecipazione dal basso”.

Eccezionalmente l’Assemblea ha espresso il suo voto per il rinnovo della carica presidenziale a seguito delle dimissioni anticipate di Don Giovanni D’Andrea, presentate per un nuovo incarico affidatogli dalla Congregazione Salesiana presso l’Ispettoria Sicula.

Il nuovo Presidente di “Salesiani per il Sociale APS” è don Roberto Dal Molin, 51 anni di origini venete. Dal 2012 al 2018, ha ricoperto la carica di Superiore dei Salesiani dell’Ispettoria Italia Nord-Est San Marco a Venezia, precedentemente è stato Delegato per la pastorale giovanile ispettoriale e Direttore del post-noviziato salesiano di Nave (BS). Attualmente è presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane (CNOS) e Coordinatore Nazionale di Pastorale Giovanile.

“Quella di ‘Salesiani per il Sociale APS’ è una realtà associativa molto varia e articolata sul territorio nazionale – ha affermato il neo presidente. – Come associazione è importante camminare insieme, arricchendosi degli apporti di ciascuno; nello spirito di Don Bosco abbiamo il comune obiettivo di sostenere i ragazzi che si trovano nelle situazioni più disagiate”.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito: https://www.salesianiperilsociale.it/

 

3 giorni al Colle don Bosco per i volontari del Servizio Civile

Nelle giornate del 15-16-17 marzo 2019, si è svolta la Formazione Generale dei volontari del Servizio Civile dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta presso il Colle don Bosco. Obiettivo della tre giorni, quello di una crescita personale e culturale per ogni giovane prestante servizio nei vari ambienti educativi.

La formazione generale è un percorso didattico ed educativo che ogni operatore volontario impiegato in un progetto di Servizio Civile è tenuto a frequentare, in quanto offre gli strumenti e le chiavi di lettura necessari per affrontare l’esperienza del servizio e costituisce una valida occasione di trasmissione e promozione ai giovani dei valori e dei diritti universali dell’uomo.

Ecco le parole di Rosanna Todisco,  Responsabile del Servizio Civile dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta, con un riassunto delle giornate vissute al Colle:

Per il secondo anno abbiamo proposto agli Operatori Volontari impiegati nei progetti di Servizio civile dell’Ispettoria Salesiana di Piemonte e Valle d’Aosta la possibilità di una formazione generale “residenziale” al Colle don Bosco. Sono 108 i giovani operatori che nelle giornate del 13-14-15 marzo scorso, si sono ritrovati insieme per la formazione: uno spazio di riflessione e di confronto che ha aiutato i giovani a prendere maggiore consapevolezza della loro scelta e del loro ruolo all’interno del progetto nel quale sono coinvolti, sottolineando l’importanza che assume un’esperienza di cittadinanza attiva e responsabile di questo tipo.

Nella macroarea tematica “Mission e Valori dei Salesiani” gli operatori volontari hanno compiuto un percorso di formazione sulla storia di don Bosco con don Stefano Mondin e don Fabiano Gheller, anche attraverso la visita dei luoghi del Colle; hanno ascoltato diverse testimonianze di impegno concreto e di incontro con l’esperienza salesiana nelle diverse Opere attraverso la voce di don Luca Barone e Agostino Albo.

Hanno poi ricevuto importanti nozioni riguardanti le modalità di intervento del VIS, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo con Alessandro Brescia. Nella prima giornata hanno lavorato su “Animazione: tecniche, strumenti e atteggiamento” con Egidio Carlomagno.

Nella giornata centrale del residenziale il setting della formazione è stato quello del laboratorio di Teatro Sociale di Comunità, condotto da 4 operatori professionisti del Social Community Theatre Centre dell’Università degli Studi di Torino, dove attraverso attività che hanno coinvolto mente e corpo gli operatori volontari hanno vissuto un’esperienza di apprendimento che ha coniugato il gioco, la comunicazione verbale e non verbale e l’espressione di sé.

Ha introdotto la giornata la lectio magistralis di Alessandro Pontremoli, professore ordinario dell’Università degli Studi di Torino, parlando di corporeità, alterità e relazione.

I principali temi affrontati sono stati la presenza e la consapevolezza corporea ed emotiva in una relazione educativa. Si tratta di strumenti funzionali a vivere consapevolmente il cambiamento, sono molto utili al lavoro di team, ad una relazione positiva con i destinatari dei progetti e aiutano a leggere e reagire positivamente alle situazioni, anche inaspettate, che si possono presentare in un anno di Servizio civile.

Entusiasmo, ascolto e voglia di mettersi in gioco sono stati gli elementi trainanti dei tre giorni al termine dei quali gli operatori volontari hanno potuto proiettare nel futuro e quindi nel proprio contesto reale di riferimento e valenze formative, le opportunità di apprendimento, le acquisizioni interiori esperite.

Rosanna Todisco,

Responsabile del Servizio Civile dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta

Scopri qui sotto tutte le foto della tre giorni!

 

Don Carmine Ciavarella – Lettera agli OLP

Si rende pubblica la lettera indirizzata agli OLP  – Operatori Locali di Progetto – da parte di don Carmine Ciavarella, che tra qualche settimana diventerà ufficialmente il Responsabile Nazionale del Servizio Civile per la Federazione SCS CNOS. Buona lettura!

 

Gentilissimo OLP,

nella imminenza della festa di San Massimiliano (12 Marzo), patrono degli Operatori Volontari del Servizio Civile, ti raggiungo per un mio personale saluto e per alcune importanti comunicazioni.

Nelle prossime settimane inizieranno le ispezioni da parte del Dipartimento. Al fine di garantire ai volontari una efficiente espletazione del servizio e una corretta gestione conforme alle indicazioni espresse dal nel nuovo Prontuario pubblicato in data 14/01/2019, approfitto di questa email per ricordarti l’importanza di impiegare questi Giovani esclusivamente per le attività indicate nel progetto, negli orari di servizio e secondo l’articolazione settimanale lì previsti: anche la più piccola attività al di fuori da quelle indicate dal progetto potrebbe essere letta come una mancanza di rispetto della dignità del Giovane Volontario e dunque contro i valori dello stile salesiano di rispetto e paterno affetto per ogni giovane.

Non solo: qualora non venissero rispettate le indicazioni progettuali è prevista dal Dipartimento l’applicazione di quattro sanzioni amministrative che ti riporto per ricordare a quali conseguenze si potrebbe giungere:

  1. Diffida per iscritto;
  2. Revoca dell’approvazione del progetto;
  3. Interdizione temporanea a presentare altri progetti della durata di un anno;
  4. Cancellazione dall’Albo che ai sensi dell’art. 3 bis, comma 3, della legge 64/2001 impedisce la reiscrizione negli albi per cinque anni.

Ti ricordo, infine, che è necessario comunicare tempestivamente alla nostra segreteria rinunce e interruzioni dei volontari. In caso contrario sarà la segreteria di competenza a rispondere di somme erogate indebitamente.

Ultima richiesta: ricordati di comunicare al nostro ufficio eventuali distacchi almeno venti (20) giorni prima, per permettere di avviare per tempo le procedure con il Dipartimento e garantire la necessaria copertura assicurativa ai tuoi Operatori Volontari.

Al termine di questa email, volevo darti il mio personale Grazie per quanto stai facendo per i Giovani che dedicano un anno della loro vita per la realizzazione di un progetto nella tua sede. È per loro l’opportunità di mettersi alla prova ed avviarsi verso l’età adulta; per il tuo ambiente, è la possibilità di realizzare un progetto per il bene di altri ragazzi e Giovani. Davvero un anno che cambia la vita a tante persone, non solo ai Giovani Volontari. 

In attesa di incontrarci di persona ti saluto

Cordialmente
d. Carmine Ciavarella
(Responsabile Nazionale del Servizio Civile con i Salesiani)

Scarica qui la lettera
Salesiani per il Sociale