Tenda – Il Vocabolario Missionario

La parola del Vangelo ti porta in missione. L’esperienza della missione, d’altro canto, cambia il significato che diamo alle parole. Essa lascia il segno, va in profondità nel cuore delle persone, tanto da arrivare a modificare il valore ed il significato di termini che prima sembravano comuni.

Insieme con un gruppo di giovani che hanno fatto questa esperienza, ti proponiamo 31 passi di cammino insieme.

22 OTTOBRE

La parola del giorno: Tenda

Ritorno al Vangelo Marco (9, 2-8):

Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù. Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!». Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. Poi si formò una nube che li avvolse nell’ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!». E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro.

Post-it!

L’insegnamento più importante si condensa nell’invito che la voce proclama riferendosi a Gesù: “Ascoltatelo”. Mosè aveva annunciato che Dio avrebbe suscitato un profeta come lui, uno al quale si dovrà dare ascolto (cfr. Dt 18, 15). La voce presenta dunque il nuovo Mosè: il Figlio che ci rivela il Padre con autorità e al quale dobbiamo dare ascolto. Per questo dobbiamo seguire l’esempio del Maestro: salire al monte della preghiera, riservare nel nostro orario alcuni tempi quotidiani per dialogare esclusivamente con Dio.
[…] L’espressione di Pietro “È bello per noi essere qui! Facciamo tre capanne” esprime la gioia dell’incontro con Dio. Rimanda anche alle “dimore eterne” che il Messia ripristinerà (Lc 16, 9) e che i giudei rievocavano nella festa delle tende. Pietro vuole fermare l’istante di felicità che gli dà quel momento di intimità con Dio. «Inoltre, la preghiera non è un isolarsi dal mondo e dalle sue contraddizioni – ci spiega Benedetto XVI -. L’esistenza cristiana consiste in un continuo salire il monte dell’incontro con Dio, per poi ridiscendere portando l’amore e la forza che ne derivano, in modo da servire i nostri fratelli e sorelle con lo stesso amore di Dio». La prova chiara che nei nostri momenti di preghiera stiamo ascoltando il Figlio come chiede la voce del Padre è che il suo Spirito ci riempie di desideri apostolici per portare a tutti la luce di Dio.

Testi di vita cristiana

Commento al Vangelo

Tocca a te!

Nella gioranta di oggi crea una “tenda”, uno spazio fisico ed un tempo in cui fai sentire qualcuno protetto e accolto.

Te lo sei mai chiesto?

1. Quali sono i nidi in cui ti senti protetto?
2. Che cosa ti offre sicurezza nella tua tenda? perché?