Buongiorno – Il Vocabolario Missionario
La parola del Vangelo ti porta in missione. L’esperienza della missione, d’altro canto, cambia il significato che diamo alle parole. Essa lascia il segno, va in profondità nel cuore delle persone, tanto da arrivare a modificare il valore ed il significato di termini che prima sembravano comuni.
Insieme con un gruppo di giovani che hanno fatto questa esperienza, ti proponiamo 31 passi di cammino insieme.
5 OTTOBRE
La parola del giorno: Buongiorno
Ritorno al Vangelo: Marco (1, 32-35)
Mentre egli parlava ancora alla folla, sua madre e i suoi fratelli, stando fuori in disparte, cercavano di parlargli. Qualcuno gli disse: «Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti». Ed egli, rispondendo a chi lo informava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: «Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre».
Post-it!
I fratelli (qui = parenti) e la Madre si fermano fuori dal gruppo in cui si trova Gesù, però cercano di parlargli. Un tale se ne accorge e dice a Gesù: «Qui fuori ci sono tua madre e i tuoi fratelli che cercano di parlarti». La maggioranza delle traduzioni accetta il versetto come sicuro, ma non è presente in codici antichi assai importanti. Comunque vivacizza la narrazione e non lede il senso della reazione di Gesù. Quando si accorge o viene a sapere che ci sono sua madre e i suoi fratelli, la sua reazione sorprende e la sua prima domanda stupisce assai: «Chi è mia madre?».
Sembra certo che il termine «madre» è qui usato in senso biologico, di parentesco carnale; ed è pure certo che viene usato in un momento in cui Gesù si trova in piena missione.
È quindi logico che per lui i vincoli carnali, stando anche a quanto si è detto nel commento a 8,21-22; 10,21.34-38, passano in secondo ordine. Ciò che conta è la missione, che però non annulla quei vincoli, ma li sublima. Durante la sua missione, la sua famiglia è formata dai suoi discepoli, e discepolo è – dice Gesù – chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli e chi, accogliendo me, accoglie colui che mi ha man- dato, cioè il Padre (10,40). Solo chi è in questa situazione è per lui fratello, sorella, madre, cioè fa parte della sua fa- miglia escatologica, del popolo di Dio degli ultimi tempi.
Dopo questa spiegazione, sorge la domanda: Maria, la Madre, è parte di questa famiglia? Sì! E la spiegazione più bella continua ad essere quella che ha dato sant’Agostino, il qua- le, per far capire che i genitori non possono intralciare la missione dei figli, ha ripetuto tantissime volte la domanda: Chi è mia madre? Alla fine però con parole stupende presenta così Maria: «Non fece forse la volontà di Dio la vergine Maria, la quale per la fede credette, per la fede concepì, fu scelta perché da lei la salvezza nascesse per noi tra gli uomini, e fu creata da Cristo prima che Cristo fosse creato nel suo se- no? Santa Maria fece la volontà del Padre e la fece intera- mente; e perciò vale di più per Maria essere stata discepola di Cristo anziché madre di Cristo; vale di più, è una prerogativa più felice essere stata discepola anziché madre di Cristo. Maria era felice poiché, prima di darlo alla luce, portò nel ventre il Maestro» (Discorso 72A,7).
Maria che ha compiuto in modo perfetto la volontà del Padre è madre di Cristo non solo biologicamente, ma anche e soprattutto per avere ascoltato e messo in pratica come discepola la sua parola. La cristianità sin dagli inizi continuerà a chiamarla la madre di Gesù (At l,14), ma come insegna l’evangelista Giovanni (19,25-27) è anche Madre nostra. Ritorneremo a parlare di lei in 13,55. Ora con gioia sentiamo che attorno a Gesù non c’è solo gente che lo rifiuta, ma anche tanta gente che lo accoglie. Una famiglia continua a nascere attorno a Gesù. Anche oggi.
Mario Galizzi
Vangelo secondo Matteo – commento esegetico-spirituale
Tocca a te!
Parla con qualcuno che non conoscevi prima e ricordati il suo nome.
Te lo sei mai chiesto?
1. Cosa ti frena nel rivolgere la parola a qualcuno che non conosci?
2. Nella giornata di oggi a quante persone ti sei davvero interessato come a dai “fratelli”?