Scuola Don Bosco Cumiana: Che notte ragazzi!

Venerdì 27 settembre, la Scuola Don Bosco di Cumiana ha partecipato alla seconda edizione della “Notte dei piccoli ricercatori di don Bosco“, una iniziativa che si inserisce nel più ampio progetto della “Notte Europea dei ricercatori”. Si riporta l’articolo pubblicato in merito sul sito dell’Opera.

Ringraziamo tutti gli organizzatori perché anche quest’anno la nostra scuola ha potuto partecipare alla Notte dei piccoli ricercatori di don Bosco.
Abbiamo potuto vedere tanti esperimenti e stand di scienza preparati ed illustrati da altrettanti ragazzi di altre scuole che ci hanno meravigliati!

Ma la meraviglia più bella ovviamente è la relazione che sta alla base di questa manifestazione:”i ragazzi parlano ai ragazzi“, ed espongono le loro realizzazioni per dire che anche a questa giovane età fare scienza è possibile.

I ragazzi hanno presentato i vulcani, i robot realizzati con tubi di gomma ed aria compressa, il microscopio che proietta per presentare particolari di piante e animali quasi invisibili ad occhio nudo, il problema dell’inquinamento della plastica, le manovre al manichino del primo soccorso, alcuni elementi tipici di Leonardo e sue scoperte, uno studio sui pianeti, un mini-cineforum e tante altre sperimentazioni scientifiche. Al termine abbiamo potuto ascoltare la conferenza interessantissima dell’ing.Walter Cugno di Thales Alenia Space Italia. Anche il nostro gruppo ha portato il suo contributo alla manifestazione esponendo 3 attività:

  • Una nuova esposizione da parte delle protagoniste nel 2017, dei progetti Astro Pi Mission Zero (che permette di mandare un messaggio di saluto agli astronauti presenti sulla ISS – International Space Station), e Astro Pi Mission Space Lab, (che permette di svolgere un esperimento sulla ISS o verso la Terra con AstroPi, uno speciale computer didattico messo a disposizione dei ragazzi). Queste iniziative, che ci hanno visti protagonisti nel 2017, saranno disponibili anche quest’anno 2019/2020 tutte le scuole che vorranno partecipare: AstroPi Mission.
  • La seconda attività è stata il far provare alcune fasi della nostra esplorazione spaziale, realizzata nel concorso Cosmo Explorers tramite il programma Kerbal Space program ai piccoli e grandi visitatori del nostro stand (gli schianti sulla superficie della Luna, o gli astronauti dispersi nello spazio sono stati parecchi!!!).
    I nostri ragazzi hanno esposto agli adulti le caratteristiche di questo concorso (promosso da Miur, Infini-To, Altec e da altri enti) e la modalità attraverso questo di fare STEM (dall’inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics).
  • Per la terza attività abbiamo usato il nostro Astro Pi (ricevuto con la prima attività) e i robot mBot (ricevuti con la seconda attività) per fare la nostra esplorazione di un nostro pianeta rosso (come speriamo accada realmente con ExoMars 2020). Abbiamo chiamato questa attività ExoMBot 2020.
    Abbiamo fatto scendere in campo due mBot per vedere chi riusciva a programmarlo prima per raggiungere il luogo su cui fare gli ipotetici esperimenti… senza scontrarsi con le rocce lungo il percorso! È stato proprio molto divertente!!

Speriamo che questa manifestazione continui nei prossimi anni e si accresca di numero di scuole in modo da avere sempre più presentazioni e sperimentazioni scientifiche a portata di ragazzo. Don Bosco dal cielo benedica questa iniziativa che si è svolta sotto il suo nome.

Salesiani Novara: ritiro spirituale a Malesco per le classi prime del Liceo

Si riporta l’articolo pubblicato dai Salesiani di Novara in merito al ritiro spirituale a Malesco che hanno vissuto i ragazzi delle classi prime del liceo dell’Opera.

Le classi prime, da giovedì 19 a sabato 21 settembre, sono salite nella “nostra” Casa di Malesco.

Due sono stati gli scopi di questo ritiro: farci assaporare lo stile educativo della nostra scuola e conoscerci come compagni di un percorso liceale di cinque anni che abbiamo appena intrapreso.

Il primo giorno, 19 settembre, siamo stati accolti, da Don Fabio e dall’equipe (formata da allievi di quarta liceo, exallievi e servizi civili), in modo molto caloroso, sereno e simpatico. Lo slogan del ritiro è stato: “LEGARE E NON ROMPERE”, cioè favorire le relazioni e non creare divisioni. Siamo stati suddivisi nelle varie squadre per svolgere i giochi preparati dagli animatori. Nei giochi siamo stati molto motivati e competitivi, forse anche un po’ troppo!

Alle 18, sia i venerdì, sia sabato, è stata proposta, a chi interessato, la possibilità della Messa all’interno di una piccola cappella della casa. Le giornate si sono concluse con un momento di riflessione.

Venerdì abbiamo fatto una escursione fino in Val Loana, attraversando un sentiero in mezzo al bosco. È stata una camminata semplice, ma molto intensa e piena di valori perché abbiamo affrontato delle piccole difficoltà, abbiamo potuto conoscerci un pochino di più. In una parola “abbiamo fatto gruppo”.

Abbiamo pranzato presso un agriturismo, con una buona polenta calda (necessaria, visto il freddo!) e una straordinaria crostata di mirtilli, talmente buona che tra noi primini e anche tra gli animatori sono addirittura nate delle sfide per accaparrarsi almeno un bis!

La sera, abbiamo chiuso la giornata guardando “Il club degli imperatori”, che ha molto da dire sul modo di vivere la scuola.

L’ultimo giorno, Don Giorgio, che ci ha raggiunto venerdì sera, ha celebrato la Messa nel santuario di Re. Sia la chiesa che la cappella sono bellissime, ricche di decorazioni, affreschi, vetrate colorate, capaci suscitare forti emozioni.

Sono stati tre giorni fantastici in cui abbiamo imparato molto, riflettuto su vari aspetti della nostra vita, fatto conoscenza. Ora siamo pronti per l’avventura che ci attende con una carica in più: non siamo soli, insieme possiamo crescere e stare bene a scuola dando il meglio di noi.

A nome dei compagni, ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa esperienza: i don, i professori Nicolotti e Morando, i nostri animatori che ci hanno fatto ridere e sorridere sempre, Gabriele e il cuoco Lele per i buonissimi pasti che ci ha preparato!!

Barison Camilla 1^A

Salesiani Ivrea: Festa di inizio anno scolastico

Domenica 29 settembre 2019 i Salesiani dell’Istituto Missionario Salesiano Cardinal Cagliero di Ivrea organizzano la festa di inizio anno scolastico.

Programma:

  • Ore 11.00 Messa
  • Ore 12.00 Asta delle torte
  • Ore 13.00 Pic-nic grigliata
  • Ore 14.00 Giochi per tutti

Back to school Party!

Don Bosco Borgomanero: “Parco del gusto” e “Stelle e Padelle” – Sinergie vincenti sul territorio

Si riporta l’articolo pubblicato dal Don Bosco di Borgomanero in merito a due iniziative vissute dai ragazzi della Scuola dell’Opera.

Il Liceo del gusto alle manifestazioni enogastronomiche locali

Martedì 17 settembre, presso la Baita Alpina di Borgomanero, ha avuto luogo la cena di beneficienza di Stelle e padelle, manifestazione ideata dal cuoco Andrea Cane che, per il quinto anno consecutivo, ha raccolto intorno a sé numerosi chef e pasticceri della zona nel segno della beneficienza. Il devoluto della serata, a cui hanno preso parte diverse realtà associative locali, è andato a Borgo Solidale e all’Associazione Pronefropatici Fiorenzo Alliata.

A sostenere il progetto di Cane c’era anche il Liceo delle Scienze Umane del Collegio don Bosco di Borgomanero. Guidati dal docente di Gusto Fabio Perna, gli studenti di seconda e quarta hanno servito gli ospiti a tavola mostrando grande serietà e responsabilità, come già avevano fatto alla Festa dell’uva.

Proprio in quell’occasione, i liceali si erano calati nei panni di esperti enogastronomi proponendo degustazioni di prodotti locali nell’ambito della prima edizione di Parco del gusto alla Villa Marazza di Borgomanero.

Questo tipo di attività ha un valore decisamente formativo per gli studenti del Liceo del Gusto, in quanto si inserisce in un percorso didattico che dalla conoscenza e dalla valorizzazione della materia prima porta fino al marketing e la vendita del prodotto alimentare finito. Il piano di studi, che prevede 5 ore settimanali di laboratorio di gusto, è volto a formare gastronomi, ovvero professionisti capaci e allo stesso tempo consapevoli del valore culturale del cibo.

Scuola Don Bosco Cumiana: La notte dei piccoli ricercatori di don Bosco

La Scuola Don Bosco di Cumiana parteciperà alla seconda edizione della “Notte dei piccoli ricercatori di don Bosco“, una iniziativa che si inserisce nel più ampio progetto della “Notte Europea dei ricercatori” che si svolgerà il prossimo venerdì 27 settembre in tutta Europa. Si riporta l’articolo pubblicato in merito sul sito dell’Opera.

“La notte dei piccoli ricercatori di don Bosco” – Seconda Edizione

…e ci risiamo: la nostra scuola “don Bosco” è stata invitata a partecipare alla seconda edizione della “Notte dei piccoli ricercatori di don Bosco”, una iniziativa che si inserisce nel più ampio progetto della “Notte Europea dei ricercatori” che si svolgerà il prossimo venerdì 27 settembre in tutta Europa, appunto.
Siamo contenti di poter partecipare a questa iniziativa sotto il nome di don Bosco, che l’anno scorso ci ha visti impegnati nel presentare il nostro progetto Astro Pi – Zero (con il quale abbiamo mandato i nostri saluti agli astronauti) e Astro Pi SpaceLab (con il quale abbiamo avuto la possibilità di eseguire per 3 ore il nostro programma sulla ISS – Stazione Spaziale Internazionale, ricevendone di ritorno i dati del nostro esperimento sulle vibrazioni e spostamenti della stessa ISS).

Quest’anno, con una piccola rappresentanza di allievi, vorremmo presentare e far provare, oltre all’AstroPi con i progetti SpaceLab e Zero, riproposti e rilanciati in questi giorni dal nostro astronauta italiano Luca Parmitano dalla ISS (vedi il video).

anche alcune dimostrazioni del programma utilizzato nel concorso Cosmo Explorers per simulare l’esplorazione spaziale e l’allunaggio, a 50 anni dalla discesa del primo uomo sulla Luna

concorso che ha permesso ad una parte di noi (visto che i coinvolti erano oltre 70!!!) di visitare l’azienda ALTEC e fare uno stage di 2 giorni, approfondendo il grande contributo che la nostra Italia da per l’esplorazione spaziale.

Speriamo anche di poter utilizzare i robot/rover mBot, ricevuti a CosmoExplorers, per simulare un’esplorazione del pianeta Marte alla ricerca di tracce di vita, visto che questo è l’anno del lancio di Exomars, il rover europeo che andrà sul pianeta rosso alla ricerca di tracce di vita.

Ma la notte dei piccoli ricercatori di don Bosco non è solo questo e, tempo permettendo, sarà possibile osservare il sole di giorno con un telescopio solare e di notte osservare la luna, il pianeta Giove ed il pianeta Saturno, come si può vedere dal programma della manifestazione:
Comunicato Stampa Notte dei piccoli ricercatori di don Bosco – Seconda Edizione

…e se proprio qualcuno vuol sapere le ultime novità sul futuro dell’esplorazione spaziale…beh, non resta che seguire la conferenza dell’ing. Walter Cugno su Luna, Marte e oltre, all’interno di questa bella manifestazione:

Scuola Media Valdocco: Porte Aperte 2019

Grazie ad un simpatico video, i ragazzi della Scuola Media Don Bosco Valdocco invita i genitori e le famiglie interessate all’appuntamento “Porte Aperte 2019“: una importante occasione per poter scoprire l’esperienza salesiana nella scuola di Valdocco, venire a contatto con i docenti della struttura e visitare gli ambienti scolastici.

Date Porte Aperte 2019 – Valdocco:

  • 19 ottobre ore 10:00.
  • 7 dicembre ore 10:00.
  • 14 gennaio ore 18:00.

70 candeline per la Scuola Media Salesiana Michele Rua

Quest’anno la Scuola Media Salesiani del Michele Rua festeggia 70 anni. Si riporta l’articolo pubblicato sul sito dell’Opera.

Buon compleanno Scuola Media Michele Rua!

Quest’anno la festa della comunità dell’Opera si arricchisce di un’occasione speciale, per i primi 70 anni della Scuola Media.

Aperta nel 1949 come scuola di avviamento al lavoro, nell’immediato dopo guerra e in un periodo difficile per una Torino pesantemente colpita dal secondo conflitto mondiale, è diventata presto un punto di riferimento per il quartiere nascente.

Con la riforma scolastica, diventa scuola media, e ora secondaria di primo grado, licenziando (così si dice, parlando di chi sostiene gli esami) quasi 5000 allievi in settant’anni. A tutti loro, e alle loro famiglie, e a tutti i nostri affezionati oratoriani e parrocchiani rinnoviamo l’invito a partecipare ad una giornata di festa e di festeggiamenti, che vedrà coinvolti i giovani dell’oratorio, ma anche e soprattutto gli attuali allievi della scuola e… qualche allievo che “ha fatto strada”!!! Perdonate! non possiamo svelarvi proprio tutto ora!

Apriremo il nuovo anno pastorale con una marcia in più e una gioia rinnovata di lanciare in avanti quest’Opera, che dedica da quasi un secolo risorse e idee sull’educazione in stile salesiano… Opera che è luce nel nostro quartiere; e lo faremo anche e soprattutto richiamando lo slogan che accompagnerà tutte le Case del Piemonte e della Valle d’Aosta: puoi essere santo #lìdovesei!

Vi aspettiamo!!!

Salesiani San Benigno Canavese: “Notte dei Piccoli Ricercatori di Don Bosco 2019”

I ragazzi delle scuole dell’Istituto Salesiano Don Bosco di San Benigno Canavese, organizzano per la seconda edizione – in collaborazione con AGORA’ SCIENZA e con il patrocinio della Regione Piemonte e il Comune di San Benigno Canavese – la “Notte dei Piccoli Ricercatori di Don Bosco 2019”, che avrà luogo venerdì 27 settembre 2019 presso l’Istituto Salesiano.

Programma:

10:30-12:00 Cortile dell’Istituto: Osservazione del Sole con telescopio solare;

16:00-23:00 Cortile dell’Istituto: Apertura non-stop al pubblico degli spazi espositivi con visita e illustrazione dei lavori tematici realizzati dai ragazzi

  • Briciole di scienza
  • Concerti e mostre
  • Tecniche di Primo Soccorso
  • Osservazione del Sole attraverso telescopio solare

20:45-21:30 Conferenza aperta al pubblico: “Dalla Luna a Marte”
Relatore: Walter Cugno – Thales Alenia Space
(Vice President Domain Exploration and Science Responsible for Torino Site)

ore 22:00 – 23:00 osservazione astronomica del cielo. Meteo permettendo, osservazione del cielo sotto la guida di esperti attraverso i telescopi messi a disposizione dall’Osservatorio Astronomico di Cerreto d’Asti.

Intervista a don Pier Majnetti su La Voce e il Tempo: «I ragazzi di oggi? Fragili, ma curiosi e aperti al mondo»

Si riporta l’articolo pubblicato da La Voce e il Tempo, a cura di Marina Lomunno, in merito all’intervista effettuata a don Pier Majnetti, direttore dell’Istituto Salesiano di Valsalice.

Valsalice: “I ragazzi di oggi? Fragili, ma curiosi e aperti al mondo”

Intervista – Parla don Pier Majnetti, direttore dell’Istituto Valsalice di viale Thovez a Torino (858 iscritti di cui 600 al Liceo scientifico e 258 alle medie): il nostro faro è la scuola di don Bosco che sosteneva che non è il singolo che educa, ma tutto l’ambiente, dove respiri valori che non hanno bisogno di essere spiegati.

«Ciao carissima dove sei? All’ospedale? Cosa ti è successo? E quando ti operano? Stai tranquilla, preghiamo per te. Domani quando ti svegli dall’anestesia e ti sei ripresa fammi sapere come stai. Grazie per avermi avvisato». Don Pier Majnetti, direttore di Valsalice, ci accoglie così nella sua stanza al primo piano dello storico istituto di viale Thovez 37 a Torino. Ha appena ricevuto una telefonata da una sua allieva, una liceale ricoverata per l’asportazione dell’appendicite. Qui si usa così, il direttore conosce tutti gli allievi per nome, 858 iscritti per l’anno scolastico appena iniziato, di cui 600 al liceo classico e scientifico e 258 alle medie. Ed è «normale» che i ragazzi telefonino al direttore quando qualcosa non va.

Classe 1966, lombardo di Angera sul Lago Maggiore, ex allievo di Valsalice, maturità classica nel 1985 («ho mandato in pensione uno dei miei insegnanti»), salesiano dal 1986 e sacerdote dal 1994, dirige dal 2015 una delle scuole paritarie più antiche e conosciute della città: il liceo fu istituito nel 1879 da don Bosco, le cui spoglie mortali riposarono qui fino al 1929 quando furono trasferite nella Basilica di Maria Ausiliatrice. Abbiamo incontrato don Majnetti a una settimana dal suono della prima campanella per capire chi sono gli adolescenti del 2019.

Don Pier da quando è salesiano ha seguito diverse generazioni di giovani. Chi sono i suoi allievi oggi?

Proprio all’inizio dell’anno scolastico, con una ventina dei nostri professori e quattro ex allievi di 19-20 anni, abbiamo trascorso qualche giorno in montagna per cercare di capire chi sono gli adolescenti che entrano oggi a Valsalice. Questo l’identikit tracciato: sono giovani dalle grandissime potenzialità e possibilità rispetto alle generazioni passate. Non solo possibilità economiche, e qui mi permetta di sfatare il pregiudizio che Valsalice sia una scuola solo per «ricchi»: su 858 certamente la maggioranza dei ragazzi appartiene a famiglie del ceto medio e medio alto, ma poi ci sono ragazzi che provengono da famiglie normalissime, altri hanno genitori che fanno molta fatica a far quadrare il bilancio ma hanno deciso di investire in istruzione per i propri figli. Altre ancora in difficoltà che sosteniamo, come nella tradizione delle scuole salesiane, senza pretendere. E poi è bene ricordare che siamo una delle scuole paritarie di Torino con la retta più bassa: un liceale costa all’anno alle famiglie 3.590 euro e un allievo delle medie 3.240 euro. Con l’80% delle rette paghiamo gli stipendi agli insegnanti, 60 laici, il resto lo utilizziamo per mantenere il più possibile una struttura in ordine e adatta ai tempi. E non abbiamo crisi di iscrizioni: confidiamo nella possibilità di mantenere l’attuale flusso di richieste.

Torniamo all’identikit…

I nostri sono ragazzi che hanno la possibilità di viaggiare, di curare il proprio corpo e la propria immagine (rispetto ai noi degli anni ’80 che ci coprivamo con maglioni extralarge non ci sono paragoni), diventano grandi in fretta nell’organizzazione del tempo libero, addirittura nel gestire le vacanze. E poi sono giovani che hanno una grande possibilità di conoscere nuove culture, parlano inglese, hanno opportunità di scambi, viaggi studio: sono molto fortunati. Ma non è tutto qui. I nostri allievi sono disposti al dialogo: è difficile che reagiscano con violenza alle frustrazioni, come è raro vedere nei nostri cortili due che si pestano: magari litigano, arrivano al contrasto ma poi (purtroppo!) si scrivono sul telefonino ma non si aggrediscono. Sono ragazzi che ascoltano i professori e gli educatori. Ma, se per certi aspetti crescono in fretta, il rovescio della medaglia è una grande fragilità. Con fatica riescono a gestire la sconfitta, vanno in crisi per un 4 o un 3 e ti dicono: «Ho studiato ore per questo compito, mi sono impegnato tantissimo e non è valso a nulla». Hanno la lacrima facile, come talvolta i loro genitori…

In che senso?

Oggi il malessere del proprio figlio è quasi insopportabile e il nostro intervento sulle famiglie e sui ragazzi è cercare di far capire loro che non esiste nulla di prezioso che non costi. Per cui occorre avere la pazienza dei tempi lunghi: si semina e a volte la piantina non viene su come speravamo e bisogna riseminare. I genitori oggi vogliono pianificare tutto della vita dei figli, non ci devono essere intralci sulla crescita, non si deve cadere lungo la strada, non ci devono essere deviazioni. Ma senza salite, senza tratti in cui non ti arrampichi per raggiungere la cima, ne manca un pezzo, non si cresce. Cito sempre una telefonata urgente di una mamma: «Direttore, mia figlia è in bagno che piange, com’è possibile che l’esame di terza media sia finito con un 9 e non con un 10?». Le ho riposto: «Signora, ma di che cosa stiamo parlando? Piangiamo sui problemi veri della vita, sul referto di un cancro, su un posto di lavoro perso, su un amore che non abbiamo protetto ed è finito, sulla solitudine, sui bambini che muoiono sotto le bombe o per la fame. Un 9 anziché un 10 è un ‘dolorino’, il mondo non casca, la scuola non va a pallino, il futuro di sua figlia non è compromesso. Se qualcosa non è andato come pensavo io ci sarà un motivo, ma giriamo pagina e andiamo avanti se no quando arriveranno le vere tragedie della vita sua figlia non riuscirà più ad rialzarsi». Piuttosto, e lo dico spesso ai genitori e ai professori, cerchiamo di concentrarci ad orientare le grandi potenzialità che hanno i nostri figli a livello di comunicazione e di opportunità culturali: oggi hanno il mondo a portata ma a maggior ragione c’è un urgenza educativa perché occorre educarli all’uso delle nuove tecnologie se no c’è il rischio che vengano fagocitati…

Oggi la famiglia sembra vivere un momento di disorientamento, genitori ansiosi, che si separano, che fanno da «elicottero e spazzaneve» per le loro creature, come dice qualcuno. La scuola sembra l’ultimo baluardo educativo…

Non credo sia corretto definire la scuola come l’ultimo baluardo educativo, non voglio avere un ruolo così centrale, anche perché così alla scuola viene data troppa responsabilità e noi possiamo anche sbagliare. La scuola senza il dialogo con la famiglia non ce la fa, viceversa la famiglia che crede di non aver bisogno di nessuno per crescere i propri figli e che ritiene di poter fare a meno di istituzioni educative come la scuola, la Chiesa, la società civile non va da nessuna parte. Io ho un’idea positiva delle famiglie perché parto dal presupposto che una mamma e un papà desiderino davvero il bene dei loro figli: solo che questo tempo è molto difficile per tutti, c’è molta confusione, non si sa bene quali scelte fare e si naviga a vista. La nostra società è avvelenata e mette davvero in grande difficoltà i genitori che sentono la responsabilità educativa ma sono assorbiti da ritmi di lavoro pazzeschi, sono tentati per primi dai social per cui accade che tu genitore arrivi la sera a casa e stai incollato al tuo smartphone troppo tempo rispetto a quello che spendi per condividere con tua moglie o con i tuoi figli la tua giornata. Spesso sono genitori che hanno cura di se stessi e della propria salute, che vanno in palestra e che hanno paura di invecchiare. Di per sé non sono cose negative, però bisogna stare attenti nella gestione del tempo: i ragazzi sono esigenti, magari hanno bisogno di una tua parola quando non hai tempo di ascoltarlo e quel momento lo devi cogliere al volo perché non torna più… E poi ci sono le famiglie in cui è finito un amore e si ha il cuore ferito, hai bisogno di piangere ed è faticoso stare con i figli in questi momenti. Infine, ma voglio credere siano una minima parte, ci sono anche genitori che abdicano al loro ruolo: questa è la categoria madri e padri più pericolosa, perché i figli crescono soli e disorientati.

Come si educano oggi a Valsalice «buoni cristiani ed onesti cittadini», come raccomandava don Bosco ai suoi educatori?

Certamente il nostro faro è la scuola di don Bosco, che sosteneva che non è il singolo (e lui era un educatore affascinante) che educa, ma è tutto l’ambiente, la comunità educativa diremmo oggi, dove respiri dei valori che non hanno bisogno di essere spiegati e che si rifanno al Vangelo. Per fare un esempio: qui entri in una scuola dove sai che la volgarità è messa al bando, non ti viene di sporcare i muri perché l’ambiente è bello e curato ed è naturale difenderlo perché è anche tuo e nel bello stiamo bene tutti. Se i bagni sono puliti e ordinati non li vandalizzi. Qui l’ora di religione, cultura religiosa, è obbligatoria (io stesso insegno in 15 classi) . Così pure, anche se non sei praticante, agnostico o ateo, vieni invitato alla preghiera mattutina, il nostro «buon giorno» dove si affrontano temi di attualità, di cronaca, eventi straordinari oppure richieste che arrivano dai ragazzi più grandi. E poi ci sono altri momenti formativi, la confessione, gli esercizi spirituali. E i ragazzi partecipano perché trovano un messaggio accattivante per la loro vita e poi chissà….

Qual è la sua scuola ideale?

Una scuola in cui la cultura rimanga al centro. Alcuni programmi ministeriali recenti sulla Costituzione e la cittadinanza attiva li trovo preziosi tanto che stanno mettendo in discussione alcuni nostri interventi. E poi chiediamo a inostri insegnanti che siano anche educatori: è molto impegnativo, è una missione che deve essere valorizzata e sostenuta. Oggi è impensabile insegnare Foscolo e poi il resto ‘sono cavoli tuoi’… Puoi sapere tutto di Foscolo ma se sei una brutta persona che non ti accorgi delle sofferenze o delle ispirazioni dei tuoi allievi non funziona. Conosco tanti insegnanti-educatori appassionati dei ragazzi e del loro mestiere che ogni giorno vengono messi a dura prova sia nelle nostre scuole che in quelle statali. Certo, ci piacerebbe che lo Stato considerasse le scuole paritarie come una risorsa enorme da un punto di vista educativo e non un problema. Noi formiamo buoni cristiani e onesti cittadini, è la nostra scommessa. E di quanto la nostra società abbia bisogno di cittadini «alla don Bosco» è sotto gli occhi di tutti, a partire dalle piccole cose: giovani che non imbrattino le cose comuni, che non compiano atti vandalici o di bullismo, che alzino lo sguardo e si accorgano che c’è chi piange perché ha meno di te e così ti interroghi: «Io che posso fare per migliorare la sua condizione?». E poi politici, imprenditori, amministratori, professionisti e padri e madri di famiglia responsabili.

Porte aperte alle Scuole Salesiane di Lombriasco

Porte aperte 2019/20 per le Scuole Salesiane di Lombriasco.

Le giornate si presentano in 4 momenti, con pomeriggi dedicati all’incontro degli insegnanti, alla visita degli ambienti, alla scoperta della proposta formativa. Allievi, exallievi e genitori saranno presenti per raccontare un’esperienza interessante che fa parte della loro vita.

Una prima presentazione della scuola si avrà dal 3 al 6 ottobre nell’ambito della fiera “Agricultura” aperta al grande pubblico che vuole scoprire il mondo dell’agroalimentare attraverso stands interattivi, dibattiti e presentazioni di iniziative innovative nel settore.

Accanto anche la presentazione della scuola media con le sue proposte di potenziamento dell’inglese, la presenza dell’insegnante madrelingua, lo studio guidato da parte dei cocenti della scuola.