Matita – Il Vocabolario Missionario

La parola del Vangelo ti porta in missione. L’esperienza della missione, d’altro canto, cambia il significato che diamo alle parole. Essa lascia il segno, va in profondità nel cuore delle persone, tanto da arrivare a modificare il valore ed il significato di termini che prima sembravano comuni.

Insieme con un gruppo di giovani che hanno fatto questa esperienza, ti proponiamo 31 passi di cammino insieme.

2 OTTOBRE

La parola del giorno: Matita

Ritorno al Vangelo: Matteo (6, 25-30)

Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?

Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.

Post-it!

Dopo aver preso contatto con il testo, ascoltiamo ora Gesù. Il suo discorso non va primariamente dalla natura a Dio, ma dalle preoccupazioni umane (mangiare, vestire) al modo di risolverle: cercate il regno di Dio, cioè la sua giustizia(= la sua volontà). Abbiamo tradotto un «e» con «cioè», perché è logico che «giustizia» e «regno di Dio» si equivalgono.

Ora, come convincersi che qui risiede la soluzione dei problemi umani? Ebbene, Gesù si sforza di farcelo comprende- re osservando la natura e l’uomo nella natura. Già le domande: Non valete voi forse più di loro? (6,26); Non vestirà assai di più voi, gente di poca fede? (6,30), dicono assai chiaramente che l’uomo ha un grande valore davanti a Dio. Sembra davvero che Gesù legga e vuole che si leggano e si compiano la Legge e i Profeti (5,17).

Non dice forse la Scrittura: «Che cosa è l’uomo perché tu te ne ricordi? O il figlio dell’uomo perché te ne curi?». Dio però non si cura solo dell’uomo, ma come dice Gesù, riecheggiando il Salmo 104, anche di tutti gli altri esseri. In- fatti, dice il salmo pregando: «Tutti da te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno. Tu lo provvedi, essi lo raccolgono, tu apri la mano, si saziano di beni» (104,27-28). Questo dice il Salmo dopo aver passato in rassegna gli uccel- li e le bestie selvatiche; mentre in Is 35,1-2 si ricorda come Dio riveste di bellezza, con i fiori, la terra.

Queste pagine bibliche non sono poesia; esse indicano qual è la volontà di Dio sul creato, colmo dei suoi beni, a disposizione di tutti gli esseri viventi. n fatto che ci si debba preoccupare del domani, che ci siano degli affamati e dei poveri, è contro la volontà di Dio. Dunque la soluzione risiede proprio nel compiere questa volontà, che il testo chiama regno di Dio, cioè giustizia. A vere fame e sete di giustizia, cioè desiderare ardentemente la volontà di Dio (5,6), significa per il cristiano una presa di coscienza dell’impegno storico che lo attende. La soluzione dei mali dell’umanità sta in questo impegno cristiano che è amore per gli altri.

Mario Galizzi

Vangelo secondo Matteo – commento esegetico-spirituale

Tocca a te!

Apri gli occhi nella tua giornata per scorgere i “gigli del campo” che Dio veste sul tuo cammino.

Te lo sei mai chiesto?

1. Quali gesti semplici compi durante la giornata che potresti riempire di un senso più profondo?

2. Quali azioni nella tua giornata realizzano “il regno di Dio e la sua giustiazia”?