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Salesiani Novara: “I salesiani insegnano: ragione, religione e amore”

L’edizione sud del settimanale diocesano di Novara L’AZIONE dedica un articolo all’Istituto San Lorenzo dei Salesiani di Novara. Di seguito l’articolo pubblicato oggi, 9 ottobre 2020, a cura di Michela Chioso.

I salesiani insegnano:
ragione, religione e amore

Dal 1894 propongono una scuola che educhi alla vita

Una scuola che educa alla vita. È questo il fine che l’Istituto salesiano San Lorenzo persegue dagli inizi del secolo scorso. Cuore pulsante dell’Opera Salesiana di Novara – attiva in città dal 1893 – si propone di orientare i giovani nel loro progetto di vita attraverso conoscenze da acquisire ma anche valori da assumere e verità da scoprire. Circa 600 i ragazzi che attualmente frequentano l’istituto paritario al Baluardo Lamarmora: 358 alla secondaria di I grado e circa 240 al liceo scientifico. Quest’ultimo, lo ricordiamo, dal 2011 comprende anche l’indirizzo Scienze Applicate, profilo che fornisce agli studenti competenze avanzate in ambito scientifico e tecnologico.

«Educare alla vita – fine ultimo di ogni scuola ma in modo particolare della scuola di don Bosco – vuol dire formare coscienze libere e persone capaci di camminare con la schiena diritta – dice don Giorgio Degiorgi, da sei anni alla guida del San Lorenzo –. Don Bosco non era un teorico dell’educazione, era un prete che veniva dal mondo contadino e aveva il grande dono di non estraniarsi dalla realtà. Il suo sistema pedagogico posava su tre pilastri: ragione, religione e amorevolezza. Ed è da questa prospettiva che noi, ancora oggi, cerchiamo di mostrare ai ragazzi la strada per imparare l’arte di vivere ed essere felici creando un ambiente in cui si sentano ben voluti, le regole non siano imposte e la religione diventi l’incontro con il Dio della gioia».

Un contesto dove il binomio “cultura-vita” tiene conto di tutte le dimensioni della personalità, non ultima la fede.

«La questione – prosegue don Giorgio – non è tanto che un giovane possa perderla, quanto piuttosto che questa fede non raggiunga l’adultità. Se non c’è una crescita nella fede quest’ultima rimane relegata all’infanzia e a un certo punto si pensa che Dio sia “cosa da bambini”, non il Signore che ti può cambiare l’esistenza».

Da qui la necessità di promuovere una scuola – ispirata dai valori evangelici – che metta i giovani al centro, che li renda protagonisti della loro formazione e del futuro del Paese, ma anche capaci di affrontare le sfide che li assediano:

«La prima vivere il tempo libero nella logica della gratuità: parlando con i ragazzi più grandi trovo in loro la fatica di programmare ogni istante della settimana. Non lasciare spazio alla gioia, alla festa nel senso cristiano del termine, a lungo andare fa perdere il senso del dono. La seconda, abituarsi alla fatica. Troppo spesso evitiamo loro ogni sforzo per raggiungere una meta. Questo non significa lasciarli soli nelle difficoltà bensì insegnare che le cose raggiunte senza impegno, di solito, sono quelle che durano poco».

Il San Lorenzo presenta dunque una “fisionomia” propria, una matrice educativa specifica, concepita da don Bosco e via via tramandata dagli educatori, attualmente una cinquantina – direttore e coordinatori inclusi – di cui 26 alle medie (3 religiosi, 23 laici) e 20 al liceo (1 religioso, 19 laici). La riapertura della scuola, così come racconta Marco Nagari, coordinatore delle attività educative e didattiche della scuola media, li ha messi di fronte alla necessità di ripensare il loro lavoro, di inventarsi un nuovo modo di approcciare i ragazzi scandito dalla regola del distanziamento e dall’uso della mascherina.

«Oggi la scuola sta vivendo un periodo particolarmente complesso e le frustrazioni sono all’ordine del giorno. In questa contingenza così particolare, tuttavia, è possibile raccogliere qualche gratificazione nello sguardo dei ragazzi».

Occhi che si nutrono della luce di altri occhi, occhi che traboccano di vita, colmi di ottimismo e curiosità.

«La scuola è vita – conclude Marco Maria Schiorlin, coordinatore delle attività educative e didattiche del liceo scientifico –. Vita che negli ultimi mesi è profondamente cambiata ma che ci ha fatto riscoprire la bellezza dei gesti semplici, dei segni d’affetto, della quotidianità. Le novità, le sfide e le incertezze sono tante: unica sicurezza la grande passione educativa che gli insegnanti mettono nella loro missione per dare senso e valore alla scuola».

Una scuola in bilico fra passato e futuro, stabilità e cambiamento, tradizione e innovazione. Ma, nel caso dell’istituto San Lorenzo, con un obiettivo costante e di grande integrità: portare i giovani a essere “onesti cittadini e buoni cristiani”.

Michela Chioso

Business e solidarietà, BNI Le Colline a favore dell’Istituto salesiano San Lorenzo di Novara

Il 22 novembre scorso il direttore dell’Istituto salesiano San Lorenzo di Novara, Don Giorgio Degiorgi, è stato ospite ad una serata organizzata da alcuni imprenditori novaresi e valsesiani del Capitolo BNI Le colline, durante la quale ha avuto la possibilità di ricevere un contributo per l’Istituto da parte del Capitolo BNI.

Si riporta di seguito un estratto dell’articolo pubblicato dall “Opinionista news”.

Il Direttore Don Giorgio Degiorgi ha ringraziato gli imprenditori novaresi e valsesiani per la generosità dimostrata.

Entrare a far parte del “Capitolo BNI Le colline” è stato un importante punto di svolta nella vita dei diversi imprenditori che lo scorso 22 novembre, nel ristorante pizzeria La Giara di Romagnano Sesia, hanno raccontato le proprie storie di fronte a un gremito pubblico composto da titolari d’impresa.

“Faccio BNI perché il passaparola è molto efficace per il mio lavoro” Ha spiegato con emozione ad esempio l’avvocato Gianluca Guala Molino.

“Facciamo BNI perché da soli si può andare veloci ma insieme si può andare molto lontano”, ha sottolineato con un sorriso di incoraggiamento l’impresario edile Fiorenzo Zaggia.

Via via ogni membro ha preso il microfono e ha poi raccontato cosa lo spingesse a partecipare ogni venerdì alla riunione nel palazzo Gallarati alle ore 7.00, luogo che consente ad ognuno di frequentare BNI e contemporaneamente avere l’intera giornata a disposizione da dedicare al proprio lavoro.

“Durante le riunioni – ha spiegato l’Assistant Director Denise Regalli – si fa networking tra imprenditori e ci si scambia referenze”

Una formula vincente se si pensa che attualmente con 9 mila capitoli BNI attivi nel mondo, gli iscritti sono oltre 260 mila a livello internazionale e più di 10 mila in Italia, con un volume d’affari generato che nel solo territorio italiano supera i 300 milioni di euro. C’è anche un importante risvolto sociale: ovunque si crei un gruppo BNI, cresce la sensibilità per il benessere del territorio da parte degli imprenditori che ne fanno parte.

Nell’ ottica di aiutare la comunità BNI le colline ha organizzato un evento di beneficenza. L’istituto salesiano San Lorenzo di Novara, protagonista di questa buona azione, da numerosi anni si occupa di educare i ragazzi, offrendo loro un’adeguata preparazione didattica e un costante supporto spirituale. Ospite di questa serata è stato il direttore dell’istituto salesiano Don Giorgio Degiorgi che ha proposto un accattivante racconto sul senso della fiducia, elemento chiave BNI perché, ha spiegato Denise Regalli,

“e solo grazie al rapporto fiduciario che si crea tra i diversi membri del capitolo che il sistema del passaparola strutturato funziona in tutta la sua potenza, generando business”.

CNOS-FAP Novara: inaugurato il nuovo laboratorio di gastronomia “Mamma Margherita”

Giovedì 9 maggio, presso il Centro di Formazione Professionale CNOS-FAP di Novara si è tenuta l’inaugurazione del laboratorio di gastronomiaMamma Margherita“.
Tra gli ospiti don Enrico Stasi, Superiore dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta. Con lui l’Ing. Lucio Reghellin, direttore generale dell’Associazione CNOS-FAP Piemonte, don Giorgio Degiorgi, direttore dell’Opera Salesiana, Carlo Vallero, direttore del CFP, e l’Assessore del comune di Novara Federico Perugini, che si occupa di politiche per la famiglia, così come tutti gli invitati, a partire dalla Comunità Salesiana al completo, con il preside della scuola, la direttrice del CIOFS-FP e tutti gli altri ospiti, che hanno riempito la sala.

 

Don Enrico Stasi ha voluto sottolineare la sua presenza come Presidente dell’Associazione CNOS-FAP Piemonte, ruolo che ricopre con molta soddisfazione:

Essere presenti a Novara significa dare altre occasioni significative ai giovani e questo è il nostro compito ed in questa casa lo stiamo facendo grazie all’impegno di Don Giorgio Degiorgi, direttore dell’Opera Salesiana e di Carlo Vallero direttore del CFP”. Prosegue: “L’Associazione CNOS-FAP ha messo in campo diversi servizi che vanno dalla formazione ai mestieri, all’orientamento professionale e all’inserimento lavorativo con gli sportelli lavoro e tutto questo sta funzionando grazie alla competenza e all’impegno di tantissimi operatori specializzati. Questo in un CFP Salesiano che funziona a pieno regime: è un progetto anche per Novara? Quando a Don Bosco chiedevano quale fosse il suo progetto, lui rispondeva che era quello che gli ispirava lo Spirito Santo: ebbene vedo che il nostro Don Giorgio è così anche lui! E quindi vedremo.

 

Carlo Vallero ha poi introdotto l’evento raccontando come è iniziata la presenza a Novara:

Siamo presenti a Novara per lasciare un segno con il nostro stile salesiano e questo si può fare anche con gli adulti. Abbiamo fatto tantissimi corsi nel settore meccanico finalizzati all’inserimento lavorativo in un’azienda meccanica del territorio. Incontrato e formato oltre 600 giovani in circa una quarantina di corsi. Qualche tempo fa una insegnante, che abita nel canavese e che ha operato qui per diverso tempo, mi ha chiamato per raccontarmi un episodio che le è accaduto una domenica mattina. Intorno alle 11 le hanno suonato alla sua porta: erano 4 giovani che erano stati suoi ex allievi ed erano andati a trovarla partendo da Novara a facendo una buona ora di strada, come le avevano promesso perché volevano manifestarle le loro riconoscenza. Vedi Carlo allora si può proprio lasciare un segno!

 

E don Giorgio Degiorgi che si appassiona nel parlare di FP e si interroga così:

Possiamo essere presenti in mezzo a loro giovani e adulti come Salesiani?” Ed è lui stesso a dare la risposta: “Sì, se se lo facciamo con un lavoro pratico, che li coinvolga e li appassionI. Sì, se questo consente loro di acquisire professionalità ma anche un titolo o una competenza spendibile come ad esempio il patentino per i saldatori. Ecco, il CFP di Novara è un piccolo seme per il futuro di questa casa. Ma non dimentichiamo che dobbiamo lavorare in rete con tutte le istituzioni presenti, altrimenti non coltiviamo il seme nel modo giusto!

 

Dopo un momento di condivisione di riflessioni, è stato il momento della benedizione e dell’inaugurazione dei locali, con cui gli ospiti hanno poi potuto avere un saggio di cosa sarà possibile realizzare una volta che ciascun allievo avrà raggiunto le competenze nel settore gastronomico.

CNOS-FAP Novara: inaugurazione del laboratorio di gastronomia “Mamma Margherita”

Giovedì 9 maggio, presso il Centro di Formazione Professionale CNOS-FAP di Novara si terrà l’inaugurazione del laboratorio di gastronomia “Mamma Margherita“. L’appuntamento in programma è previsto alle ore 15,30 presso l’opera salesiana San Lorenzo, in via S. Giovanni Bosco, 2/A (Novara).

Il laboratorio gastronomico “Mamma Margherita” intende offrire un’opportunità di inserimento nel mondo lavorativo ai giovani disoccupati che attraverso i corsi finanziati dal Fondo Sociale Europeo e mediante il percorso del Mercato del Lavoro, acquisiscono nuove competenze nel loro curriculum.
L’iniziativa si affianca ad altre offerte formative del Centro di Novara: l’accompagnamento degli apprendisti e i corsi di saldatura.

All’inaugurazione interverranno:

  • Carlo Vallero – Direttore del CFP di Novara;
  • Lucio Reghellin – Direttore Generale CNOS-FAP Piemonte;
  • Don Giorgio Degiorgi – Direttore dell’Istituto Salesiano San Lorenzo;
  • Federico Perugini – Assessore alla “cura della città” del comune di Novara;
  • Don Enrico Stasi – Superiore dei Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Il programma sarà concluso dalla benedizione dei nuovi locali e da un rinfresco per i partecipanti.

Mamma Margherita ha consegnato in dote al figlio Giovanni Bosco una particolare attenzione e cura per il lavoro svolto bene, con passione ed impegno. Dedicarle un laboratorio in cui i giovani di Novara che frequentano il nostro Centro di Formazione Professionale possano sviluppare il loro talento ponendo concretamente le basi per il loro futuro lavorativo, professionale e quindi di vita, significa per noi continuare la missione del nostro santo Fondatore e rispondere a quella che probabilmente è la maggior sfida che il mondo di oggi ci pone di fronte: prendersi cura in maniera concreta dei giovani, i particolare per noi dei giovani della città di Novara, nella quale i Salesiani sono presenti da più di 125 anni.

don Giorgio Degiorgi