Articoli

Scuola – Accordo tra Intesa Sanpaolo e Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta

Intesa Sanpaolo e la Circoscrizione dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta hanno sottoscritto un accordo rivolto alle famiglie con figli in età scolare che frequentano le scuole e i centri di formazione professionale in Piemonte e Valle d’Aosta, all’interno della grande famiglia salesiana che ha mosso i suoi passi a partire dal 1841, da quando il Santo educatore don Giovanni Bosco incontrò il primo giovane.

Il prestito impact “per Crescere”, iniziativa ESG del Gruppo bancario, può integrare il reddito delle famiglie con figli che frequentano la scuola primaria e secondaria, con una linea di credito di 2.000 o 3.000 euro l’anno per un periodo che va da 1 a 5 anni.

Si rende così più sostenibile l’economia familiare in un periodo decisivo per la crescita e l’istruzione dei giovani. Il prestito Intesa Sanpaolo risponde a esigenze essenziali come: acquisto di prodotti e servizi legati all’istruzione (rette scolastiche, libri, mobilità, corsi di lingua, Pc e connessione internet); copertura di bisogni educativi speciali (psicomotricità, logopedia, ecc.); altre attività funzionali alla crescita personale (sport, campus estivi, esperienze formative all’estero).

Una ricerca 2021 di Eumetra per Intesa Sanpaolo ha rilevato che oltre il 60% delle famiglie italiane pensano che spendere per la formazione dei figli sia il migliore investimento, in particolare per lo studio di una lingua straniera e per servizi di orientamento per il futuro. Con questo nuovo progetto Intesa Sanpaolo consolida la propria attività di inclusione finanziaria dedicata ai giovani e alle loro famiglie, nell’ambito delle proprie attività ESG, sempre secondo criteri Impact: tassi contenuti, lungo periodo di restituzione, nessuna garanzia richiesta. Le iniziative sono realizzate grazie al Fund for Impact, lo strumento di Intesa Sanpaolo, che oggi consente innovative campagne di inclusione creditizia verso persone e famiglie generando un impatto sociale concreto e misurabile.

Concorso “Le parole che siamo”: la classe 3LA dell’Istituto Agnelli ottiene una menzione speciale

Nella scorsa primavera, la classe 2LA (da settembre 3LA) dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli ha partecipato al concorso letterario nazionale “Le parole che siamo, la scuola che vogliamo” ,concorso che mette al centro gli studenti e i loro progetti per costruire la scuola del futuro. I ragazzi della  classe 3LA hanno vinto una delle sette menzioni speciali grazie a un’applicazione legata all’utilizzo della realtà virtuale.

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli.

***

Nella scorsa primavera, la classe 2LA (da settembre 3LA) ha partecipato al concorso letterario nazionale #Leparolechesiamo, la scuola che vogliamo promosso da Mondadori Education e il Nuovo Devoto-Oli, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e con l’Università Cattolica di Milano.

Questa iniziativa metteva al centro la scuola del futuro e le sue parole, per costruire un domani migliore a partire dai progetti concreti degli studenti. Come potrà essere la scuola del futuro? Come dovrà formare gli studenti per renderli davvero partecipi di un percorso formativo che conferisca loro le parole, i pensieri e gli strumenti giusti per diventare cittadini a tutto tondo? Su quali basi, quali modalità relazionali, quali spazi? Queste le domande con cui il concorso sfidava i ragazzi.

#Leparolechesiamo, la scuola che vogliamo non costituiva un esercizio di fantasia ma una prova di concretezza, in cui si chiedeva agli studenti, accompagnati dai loro insegnanti, di ideare un progetto realizzabile per la scuola che desiderano. Un progetto che doveva vertere sulle tre direttrici fondamentali per uno sviluppo armonioso: inclusione, sostenibilità e innovazione. L’obiettivo del concorso era dunque fornire una proposta concreta di scuola del futuro: una scuola innovativa, digitale, sostenibile, vicina alle esigenze degli studenti e capace di formarli sia dal punto di vista delle conoscenze che delle competenze.

A partire dagli spunti proposti dal concorso, i ragazzi dell’attuale 3LA si sono interrogati su che cosa sarà fondamentale nella scuola di domani e su quale sarà il ruolo dell’inclusione, della sostenibilità e dell’innovazione. La tecnologia è il filo rosso che ha legato questi tre ambiti al loro progetto. La classe ha poi realizzato un video di presentazione delle proprie idee e ha prodotto un tema argomentativo in cui illustrava nel dettaglio le proprie proposte concrete: un’applicazione che permetta di organizzare incontri fra gli allievi, durante i quali ci si possa aiutare nell’apprendimento o nel ripasso delle materie più ostiche; l’utilizzo della realtà virtuale e di visori specifici nella didattica di tutti i giorni; un quaderno digitale utilizzabile per tutti e cinque gli anni per ridurre lo spreco di carta.

Al concorso hanno partecipato più di 4000 studenti da tutte le scuole d’Italia: la classe 3LA ha vinto una delle sette prestigiose menzioni speciali, che andavano a valorizzare le caratteristiche delle proposte e l’innovatività degli aspetti presentati. I ragazzi saranno premiati con un buono per l’acquisto di libri del valore di Euro 150,00 spendibile presso tutte le librerie Mondadori, con una copia cartacea del Nuovo Devoto- Oli e con una licenza digitale (una per ciascuno studente) del Nuovo Devoto-Oli.

Complimenti per il bel traguardo raggiunto!

La premiazione

Il progetto

CNOS-FAP San Benigno: servizio di sala per il pranzo di beneficenza di Intesa SanPaolo

Domenica 1° dicembre 2019, i ragazzi del corso di Sala-Bar del Centro di Formazione Professionale di San Benigno Canavese hanno avuto l’occasione di gestire il servizio sala del pranzo di beneficenza per famiglie disagiate organizzato da Intesa SanPaolo presso il grattacielo della sede dell’omonimo gruppo bancario. Si riporta l’articolo pubblicato da La Stampa in data 2 dicembre 2019 a cura di Claudia Luise.

In trecento al grattacielo di Intesa SanPaolo per il pranzo di beneficenza

TORINO. Tafà è in quinta elementare e ha già deciso: da grande vuole fare l’egittologo. Ha appena visitato l’ultimo piano del Grattacelo Intesa Sanpaolo ma ha avuto un po’ paura. «Soffro di vertigini – dice – sono però riuscito a riconoscere la zona dove abito dall’alto» .

Il bimbo è uno dei trecento ospiti che hanno pranzato nella mensa della banca con i volontari di Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto «Noi Insieme: Natale 2019» realizzato in collaborazione con la Caritas e agli studenti degli istituti alberghieri salesiani. Quella di ieri al grattacielo è solo una delle tappe dell’iniziativa che si svolgerà anche in altre nove città e coinvolgerà in totale oltre 2 mila persone.

«Abbiamo ricevuto una risposta molto superiore a quella che aspettavamo, di solito non c’è una partecipazione così sentita ai pranzi di Natale offerti dai privati perché i bisognosi non vogliono essere al centro dell’attenzione di persone che non fanno niente per loro tutto l’anno. In questo caso è stato diverso perché il grattacielo è ritenuto uno spazio pubblico e li ha entusiasmati poter fruire di un luogo iconico», racconta Pierluigi Dovis, direttore Caritas Diocesana.

Un’esperienza che conferma un principio cardine dell’assistenza. «I poveri non hanno bisogno solo di mangiare ma anche di poter accedere alla cultura», aggiunge Dovis. Al pranzo hanno partecipato il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, e l’assessora alla Cultura Francesca Leon.