Pubblichiamo l’articolo (a cura di Lydia Massia) de “La Sentinella” del Canavese di mercoledì 27 marzo, riguardo alla mattinata di sabato 23 marzo vissuta presso il Centro di Formazione Professionale salesiana di San Benigno Canavese in occasione dell’apertura di uno sportello per il lavoro (Sal) presentato nel corso di una giornata a porte aperte rivolta alle aziende del territorio. 64 le imprese presenti.
Un ponte di collegamento diretto tra la scuola e il mondo del lavoro. L’ha costruito il Centro di formazione salesiana di San Benigno (Cnos – Fap) attraverso l’apertura di uno sportello per il lavoro (Sal) presentato nel corso di una giornata a porte aperte rivolta alle aziende del territorio, svoltasi nella mattinata di sabato scorso: 64 le imprese presenti.
In sintesi, cogliendo pienamente lo spirito di don Bosco, fondatore dell’opera salesiana, nelle aule dell’istituto, all’ombra dell’abbazia di Fruttuaria, i futuri meccanici, direttori di albergo, camerieri, chef, operatori del benessere e della sanità, possono trovare subito un’occupazione, appena terminati gli studi, o farsi conoscere in occasione di stage estivi e tirocini. Esperienze queste ultime che erano già sviluppate.
Oltre allo sportello – ricorda il direttore del Cnos-Fap Carlo Vallero – nel nostro istituto abbiamo creato una regolare società di catering in cui gli allievi dei corsi alberghieri possono mettere in pratica le abilità acquisite e poi magari essere assunti.
Intanto, allo sportello si dedicano quattro addetti dell’istituto coordinate da Chiara Beatrice Grua.
Lo sportello diventerà sistematico – informa la responsabile -. Ogni quattro mesi faremo il punto della situazione organizzando altri “Sal day” per favorire l’incontro tra domanda ed offerta e l’autonomia degli studenti. L’idea dello sportello deriva dai buoni risultati ottenuti for-mando in sede giovani poi inseriti alla Alenia di Cameri. Il valore aggiunto che offriamo rispetto ai centri per Possibilità di inserimento anche a disoccupati e richiedenti asilo l’impiego ed alle agenzie interinali è la garanzia di persone formate direttamente da noi, tenendo conto delle curvature dei mercati del lavoro.
Ma lo sportello offre una possibilità di inserimento nelle aziende anche ai disoccupati ed ai richiedenti asilo.
Ci siamo occupati – aggiunge Vallero – della formazione e dell’inserimento dei richiedenti asilo che erano ospitati nelle palazzine, poi sgomberate, del Moi di Torino.
E poi ci sono i numeri: 1.296 gli iscritti nel 2018 al Cnos-Fap di San Benigno. Di questi 670 frequentano i sei settori della formazione professionale, 370 sono gli utenti della direttiva per il mercato del lavoro, 91 quelli della formazione continua, 45 quelli in apprendistato professionalizzante e 305 sono gli allievi in stage aziendale. Di questi 51 frequentano i corsi del quarto anno per il diploma professionale, 150 quelli al terzo anno per la qualifica e 104 gli adulti disoccupati. Inoltre, in base al dato rilevato dal primo settembre 2018 ad oggi, 17 sono gli utenti inseriti a lavoro con stipula del contratto di assunzione, 48 inseriti con tirocinio ed oltre 500 i contatti con le aziende del territorio.
«Senza educazione – ha sottolineato nel suo intervento don Riccardo, direttore della comunità salesiana – non si va da nessuna parte. Al massimo si diventa schiavi di qualcuno».
Sportelli per il lavoro erano già stati aperti negli altri 12 centri di formazione salesiana in Piemonte.
Lydia Massia