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Le scuole braidesi ripartono. Il punto con Valter Manzone, direttore del Cnos-Fap

Lunedì 14 settembre suonerà la prima campanella dell’anno scolastico 2020/21 in molte scuole e centri di formazione. Di seguito l’intervista a Valter Manzone, direttore del Centro di Formazione Professionale di Bra riportata nell’articolo de lavocediAlba.it pubblicato ieri, a cura di Silvia Gullino.

Le scuole braidesi ripartono. Il punto con Valter Manzone, direttore del Cnos-Fap

Il 14 settembre suonerà la prima campanella dell’anno scolastico 2020/21: “Ai Salesiani siamo pronti per la riapertura in sicurezza”

Ci siamo! La riapertura delle scuole si avvicina. In Piemonte, come in altre regioni italiane, la campanella suonerà lunedì 14 settembre, con un anno scolastico inedito, condizionato dalle esigenze di contenimento dei contagi da Covid-19.

Non fa eccezione Bra, dove gli addetti ai lavori hanno passato le ultime settimane a prepararsi per questa data. Per avere un’idea della situazione, facciamo il punto con Valter Manzone, direttore del Cnos-Fap (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale), al quale abbiamo chiesto come si prospetta l’avvio di questo anno scolastico 2020/21 presso l’Istituto San Domenico Savio di viale Rimembranze.

Siamo ormai prossimi alla riapertura delle scuole. Come vi siete organizzati per rispettare la normativa?

“Abbiamo attuato – fin dall’inizio di questa terribile pandemia – tutte le indicazioni che il protocollo anti-Covid ci chiede di porre in essere. Adesso stiamo lavorando sugli ingressi un po’ scaglionati, sulle modalità per evitare assembramenti, sull’uso di ambienti dedicati, sulla pianificazione degli intervalli e sul rispetto sia del distanziamento sia dell’uso della mascherina, che forniremo a tutti gli allievi”.

Quali difficoltà ci saranno per la didattica in ‘laboratorio’?

“Tutti i nostri corsi hanno i laboratori, nei quali i giovani passano quasi la metà delle ore settimanali. Stiamo valutando di suddividere le classi in piccoli gruppi, in modo che si osservi sempre il distanziamento, pur operando con le varie attrezzature di ultima generazione di cui disponiamo: questo ci è possibile, perché abbiamo spazi davvero grandi e formatori molto disponibili, per attivare una didattica inclusiva e attenta alle esigenze di ciascun allievo/a”.

Durante la chiusura delle scuole per il lockdown come avete fatto con la parte pratica?

“La parte pratica è stata certamente quella più complessa da erogare. Ma plaudo sinceramente a tutti i formatori che con grande impegno e fantasia, sono riusciti a proiettare video di lavorazioni/operazioni che si erano filmati in laboratorio quando si era in presenza, oppure che hanno sfruttato la potenzialità della rete per reperire delle video-lezioni pratiche”.

Quale consiglio date ai genitori?

“A tutti i genitori, che sono una componente importante della nostra comunità educativa, diciamo che la scuola, oltre a trasmissione di saperi, è anche il luogo delle relazioni per eccellenza. Relazioni tra pari e con il variegato mondo degli adulti, che aiutano tutti a formarsi e a crescere nella globalità della persona. Quindi tornare in aula, nei cortili e nei laboratori – in piena sicurezza, nel rispetto delle norme per evitare che il virus possa circolare nel Cfp – è condizione essenziale per un anno che deve essere davvero ‘formativo’. A loro chiediamo anche che firmino un patto educativo, che li impegna a indirizzare i loro figli verso comportamenti responsabili”.

Un bilancio dell’anno che si è appena concluso, alla vigila di quello che sta per avviarsi?

“Come comunità educativa (formatori, allievi e famiglie) abbiamo dimostrato di saper ‘fare squadra’ intorno ad un progetto educativo/formativo importante. Alla realizzazione del quale hanno contribuito tutti i nostri operatori e i genitori, che hanno sempre partecipato attivamente alla realizzazione di questo nostro ‘sogno comune’ con tantissimi strumenti, diversificati tra loro (Meet, Classrom, Radio Quarantenna, Buongiorno, mail, Whatsapp, telefonate…) per dare a ciascun allievo/a tutte le opportunità di raggiungere l’obiettivo di portare avanti l’anno in modo proficuo e adeguato. E con gli scrutini di fine anno, anche questi in presenza, abbiamo appurato che l’obiettivo si era, seppure molto faticosamente, raggiunto”.

Buono studio e buon lavoro a tutti con le parole di questa poesia di Gianni Rodari: “Scrivi bene, senza fretta, ogni giorno una paginetta. Scrivi parole diritte e chiare: amore, lottare, lavorare”.

Silvia Gullino

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Di seguito l’articolo-intervista pubblicato anche su Il Nuovo Braidese di sabato 19 settembre, a cura di Silvia Gullino:

CFP Bra: il settore acconciatori all’opera per un nuovo shampoo

Gli allievi del primo anno del corso per acconciatori del Centro di Formazione Professionale di Bra si sono cimentati nella creazione di un nuovo shampoo da utilizzare nelle attività di laboratorio. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato il 28 gennaio scorso dal sito dell’opera, redatto dal direttore Valter Manzone.

Settore acconciatori “piccoli scienziati all’opera”

BRA Piccoli …scienziati, in opera al Cfp braidese! Allieve e allievi del primo anno del corso per acconciatori, guidati dalla formatrice Monica Calosso, equipaggiati di tutto punto – come se dovessero operare in un laboratorio chimico di alto livello – si sono cimentati nella creazione di uno shampoo, da utilizzare nella loro attività di laboratorio.

Spiega la docente:

Siamo partiti da una scatola-gioco per bambini, per effettuare la creazione dello shampoo. Dopo aver diviso la classe in gruppi, abbiamo provveduto a leggere insieme tutte le norme di sicurezza da rispettare nella fase creativa. Poi abbiamo avviato la fase esecutiva: per produrre lo shampoo abbiamo utilizzato schiumogeno, laurisolfato di sodio, addensanti e una serie diversificata di fragranze e coloranti naturali.

Tutti gli allievi, entusiasti della proposta formativa del tutto innovativa, hanno collaborato in modo molto attivo. Ogni gruppo – utilizzando i materiali forniti, amalgamandoli, verificando la consistenza del liquido e la sua profumazione – ha dato vita al suo flacone di shampoo, con evidente grande soddisfazione.
Complimenti ragazzi… per la vostra creatività e fantasia.

Valter Manzone Direttore CFP Bra

CFP Bra: parte la terza edizione del corso di Tecnico Trasfertista

Parte la terza edizione del corso di Tecnico Trasfertista presso il CNOS-FAP di Bra. Ventuno gli allievi iscritti e dodici le aziende partner del corso finanziato dalla Regione Piemonte. Si riporta di seguito l’articolo gentilmente fornito alla nostra redazione da parte di Franco Burdese.

TECNICO TRASFERTISTA TERZA EDIZIONE

E’ partita a Bra, presso il Centro di Formazione Cnos-Fap dei Salesiani di viale Rimembranza, la terza edizione del corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore IFTS Tecnico Trasfertista. Ventuno gli allievi iscritti e dodici le aziende partner che oltre al Politecnico ed all’IIS Vallauri di Fossano hanno contribuito alla progettazione del corso finanziato dalla Regione Piemonte.

“Siamo grati ai funzionari della Regione Piemonte – ha affermato il Direttore del CFP Valter Manzone – ed in particolare alla dottoressa Ivana Morando per la grande collaborazione che ha reso possibile l’avvio del corso giungendo in tempi celeri alla firma dell’Associazione Temporanea di Scopo, atto notarile fondamentale per la partenza del percorso Tecnico Trasfertista. Non da meno è stata la partecipazione del Politecnico di Torino per cui ringraziamo il Rettore prof. Guido Sarracco. Con l’avvio del corso di lunedì 11 dicembre diamo pieno compimento al mandato di aziende di primaria eccellenza per condividere con loro la formazione di Tecnici che, nonostante giunti alla terza edizione, sono fondamentali per lo sviluppo e la crescita delle nostre aziende partner.

Sono la Gai di Ceresole, l’Arol e Robino&Galandrino di Canelli, la Tosa di Santo Stefano, la Rolfo, la Tesi Squere, l’Elcat e l’Omler 2000 di Bra, la Cemas di Carmagnola, la Meccanica 97 di Sommariva Bosco, la Bianco, la Dromont e Oripan di Alba, la Bottero e Merlo di Cuneo, le aziende che hanno supportato il percorso.

“Siamo grati ai Salesiani – ha commentato Guglielmo Gai AD della Gai Macchine Imbottigliatrici – perché oltre a educare molti giovani che poi abbiamo assunto, sono un centinaio i nostri collaboratori che hanno studiato ai Salesiani di Bra, si sono fatti carico di aggregare tante aziende, il Politecnico ed il Vallauri per dare vita ad un corso unico. Non trovavamo trasfertisti ed ora grazie a questa azione formativa stiamo dando risposta ad una carenza. Non fermiamoci però perché queste figure, essenziali per noi che esportiamo macchinari nel mondo, sono una risorsa fondamentale che deve crescere costantemente nel tempo.”

L’avvio del corso ha previsto una fase di analisi da parte degli allievi delle aziende che andranno ad ospitare l’alternanza. Otto allievi del corso sono stati assunti in apprendistato mentre gli altri seguiranno l’alternanza. Tra le aziende che sono state visitate la Tosa Group di Santo Stefano che nella seconda edizione del corso ha avuto l’inserimento di tre Tecnici Trasfertisti.

“Siamo molto soddisfatti – ha commentato Serena Tosa – della partecipazione al percorso Tecnico Trasfertista. Il nostro è un territorio dove sono troppo pochi i giovani che studiano per diventare dei tecnici. Inoltre siamo diverse le aziende della zona nostra e del canellese alla ricerca di questi nostri futuri collaboratori. Ci auguriamo di potenziare questi percorsi IFTS nella speranza che la nostra ricerca di queste figure diventi costantemente appagata. E’ un appello che mi sento di fare alle famiglie del nostro territorio quello di indirizzare i propri figli a studi tecnici. Lo sviluppo della Tosa e delle diverse ditte che collaborano al progetto Tecnico Trasfertista passa proprio dai numeri dei giovani che accolgono questa proposta. Offriamo un lavoro appagante, di qualità, che porta i tecnici a girare il mondo ed ad essere remunerati per un impegno che sappiamo essere fondamentale per le nostre aziende.”

Ai ventuno iscritti se ne potrebbero aggiungere ancora dopo una valutazione della candidatura. Le candidature possono pervenire al sito www.tecnicotrasfertista.it

Franco Burdese

CFP BRA: Porte aperte per l’orientamento

Il Centro di Formazione Professionale di Bra ricorda gli appuntamenti dedicati ai ragazzi delle classi terze delle scuole medie che si preparano a scegliere il proprio percorso scolastico e formativo per l’anno futuro. Si riporta l’articolo gentilmente fornito alla nostra Redazione da parte di Franco Burdese in merito alle giornate di orientamento promosse dal centro.

ORIENTAMENTO: QUALE SCUOLA SCEGLIERE DOPO LA TERZA MEDIA?

Le scuole braidesi di secondo grado, quelle superiori per intenderci, da anni condividono in rete le attività di promozione dell’offerta scolastica e formativa rivolta agli allievi delle classi terza media. Bra è città scolastica vivace e variegata con indirizzi quinquennali qualificati ed una formazione professionale, quella dei Salesiani, di alto livello con attrezzature all’avanguardia e di prim’ordine.

“Non c’è cosa migliore – afferma Valter Manzone Direttore del CFP dei Salesiani di Bra – di poter toccare con mano i luoghi che si potranno frequentare giungendo dalla scuola media verso una scuola superiore o nel nostro caso la formazione professionale. Don Bosco ha impostato la sua attività rivolta ai giovani su due capisaldi: le attrezzature di prim’ordine ed all’avanguardia tecnologica e la capacità degli insegnanti di coniugare l’aspetto tecnico professionale con quello educativo e cristiano. Ed ecco perché è fondamentale avere allievi e famiglie presso le nostre scuola. I ragazzi si devono rendere conto di quanto troveranno sotto il punto di vista degli ambienti e della attrezzature. Abbiamo laboratori, immagino quelli di pasticceria-panetteria, acconciatura, termoidraulica e meccanica auto che molto si avvicinano a veri e proporre attività imprenditoriali. Sulla meccanica industriale competere con le aziende sul possesso di macchine da oltre trecentomila euro è complesso. Ma anche in questo campo ci difendiamo con coltura meccanica e simulatori che come un video giochi allenano i nostri allievi alle lavorazioni e programmazione delle macchine utensili. Le famiglie debbono venire a respirare i nostri ambienti, a conoscere gli insegnanti ed i salesiani che condividono con loro gli aspetti educativi tramandati da don Bosco. Ed allora vi aspettiamo.”

Domenica 15 dicembre 2019, con la consueta attività di Porte Aperte, proseguono le attività per orientare gli allievi di terza media alla scelta dell’Istituto in cui iscriversi per il prossimo anno scolastico 2020/21. Gli orari di visita prevedono attività al mattino dalle 10 alle 12 ed al pomeriggio dalle ore 15 alle ore 18. Sarà possibile visitare il Centro di formazione professionale del CNOS Fap dei Salesiani di Bra, il Liceo Gandino-Giolitti, l’ITC e IPS Guala, l’IIS Velso Mucci.

Porte aperte è una attività consolidata con cui molti ragazzi di terza media avranno la possibilità di constatare, visitando i locali delle scuole e parlando con gli insegnanti, quanto richiede il mondo della scuola superiore. La scelta dopo la terza media non è facile, né per i ragazzi e nemmeno per le famiglie e questo strumento orientativo giunge appunto in aiuto al chiarimento di dubbi o alla conferma della propria vocazione scolastica. Valore aggiunto è potere visitare i locali con le attrezzature e la personalità che ogni scuola mette in campo.

Per quanto riguarda la formazione professionale regionale dei salesiani di Bra cinque le offerte formative che porteranno a frequentare un percorso triennale pratico per inserirsi nel mondo del lavoro. Dai consolidati meccanici su macchine a controllo numerico, ai meccanici d’auto, acconciatori, termoidraulici sino al percorso legato all’agroalimentare di panificazione, pasticceria e lavorazione della pasta. Grazie alla presenza degli allievi che frequentano questi corsi sia i ragazzi sia le famiglie potranno toccare con mano quello che si svolge nei laboratori, particolarmente attrezzati, dei Salesiani di Bra di viale Rimembranza 19.

Franco Burdese

Due docenti del CFP di Bra in Oriente

Si riporta l’articolo pubblicato oggi su La Stampa a cura di Valter Manzone, in merito all’esperienza vissuta da due professori del CFP di Bra con il “Progetto Cina”.

In Cina spiegano come “formare” ragazzi

«Oggi (ieri, ndr) abbiamo fatto una riunione con i ragazzi cinesi e i loro docenti. Erano molto interessati a conoscere come funziona la formazione professionale in Italia. E volevano sapere se da noi si può fumare a scuola e utilizzare il cellulare».

Il messaggio WhatsApp di Giacomo Raffreddato e Matteo Trunfio, i due docenti del Centro di formazione professionale salesiano di Bra arrivati domenica a Pechino, è arrivato poco prima di mezzogiorno di ieri, quando in Cina erano le 20.

I due formatori si fermeranno tutta la settimana nella capitale cinese, accolti dal missionario salesiano cuneese don Michele Ferrero, docente di Latino all’Università di Pechino, che vive in una comunità internazionale. Il modello italiano L’obiettivo di “Progetto Cina” è provare ad avviare la formazione professionale nel Paese asiatico.

I due formatori braidesi – Giacomo di panetteria,pasticceria e pizzeria, Matteo di meccanica industriale – hanno il compito di spiegare il modello italiano di percorso formativo e dare qualche consiglio per poter avviare i corsi, che dovrebbero coinvolgere giovani dai 16 anni in su usciti dal sistema scolastico statale.

Dicono i docenti:

«Siamo venuti per dare una mano ad avviare dei laboratori sia di pasticceria sia di automotive, che possano accogliere giovani cinesi in cerca di un lavoro. Poi completeremo il nostro viaggio con la permanenza di qualche giorno in un lebbrosario, a fianco di un salesiano che vi opera da molti anni».

Conclude Adriano Isoardi, referente del gruppo dei Salesiani cooperatori braidesi e promotore del progetto:

«Sono contento che i salesiani di Bra, il Cfp e i due docenti abbiano accolto con entusiasmo questo “sogno” che adesso è diventato realtà. In un mondo molto complesso, nel quale ci sono più cose che non si possono fare rispetto a quelle fattibili, con il giusto spirito salesiano e la loro professionalità, Giacomo e Matteo possono c vivere un’esperienza – sostenuta anche dal punto di vista economico da tanti benefattori – che di certo produrrà ottimi frutti».

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