E’ avvenuto domenica 30 settmbre l’incontro tanto atteso tra Madre Yvonne, Superiora generale dell’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e la comunità educativo-pastorale della casa Salesiana di Venaria in occasione dell’apertura dell’anno oratoriano.
Ecco il racconto della giornata tramite un articolo a cura di Emanuele Barra.
“Sono molto felice finalmente di essere qui!” racconta Madre Yvonne davanti a oltre 120 persone, venute per assistere al primo storico incontro tra la comunità educativo-pastorale della casa di Venaria e la Superiora generale dell’istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. La visita di domenica 30 settembre si è aperta con un lungo applauso per la Madre che si è fermata a salutare personalmente uno per uno, prima i giovani e poi gli adulti, in un clima molto bello di festa che certamente ha lasciato un segno in tutte le persone che ne hanno preso parte.
Madre Yvonne Reungoat fa visita all’oratorio salesiano “San Francesco” di Venaria, una tappa a Torino dopo aver viaggiato negli ultimi 6 mesi nei 5 continenti e prima di ripartire per il Sud America (Brasile a ottobre, Cile in novembre). La missione della Madre è quella di coniugare al femminile il sogno di Don Bosco, continuando l’opera di Madre Mazzarello per i giovani. Ed è proprio ai giovani che rivolge il suo primo pensiero: “l’evangelizzazione dei giovani si fa solo attraverso i giovani; non è solo un compito, ma è una responsabilità, un dono! Solo la gioia può portare a Gesù. Non coltivate mai la paura che la vostra fede possa fermarsi, fidatevi di Lui, coltivate la vostra relazione con Lui e aiutatevi reciprocamente in gruppo, condividendo la fede e pregando gli uni per gli altri”. La sua profonda conoscenza dei giovani è maturata lungo tutta la sua esperienza nelle scuole e negli oratori prima, e poi come ispettrice in Francia. Nei 5 anni in cui è stata eletta Superiora della provincia africana Madre di Dio in Togo, ha potuto privilegiare l’attenzione alla formazione dei giovani e degli animatori in collaborazione con la famiglia Salesiana. Da 10 anni ricopre il ruolo di Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Durante il suo intervento Madre Yvonne ha una parola per ogni generazione di età che vive il rapporto con il Signore e ha le “mani in pasta” nella vita oratoriana. Si rivolge ai catechisti e ai cooperatori salesiani ripensando al delicato ruolo che hanno all’interno della comunità, ricordando come una buona catechesi sia alla base del futuro della Chiesa e delle nuove vocazioni. Ai membri dell’ADMA ha ricordato il ruolo di Maria nella vita di ciascuno, raccontando come lei per prima percepisce la presenza di questa Madre amorosa e dei numerosi prodigi che essa compie ogni giorno nel mondo intero. Don Bosco diede vita ad una grande famiglia salesiana, ben rappresentata anche a Venaria (SDB, ADMA, COOPERATORI, MGS) per realizzare la sua missione a favore della gioventù e il suo spirito vive dentro ogni membro, dentro ogni associazione. Ma Madre Yvonne non si limita solo a rispondere alle domande, bensì incalza i giovani e gli adulti a riflettere su cosa li porta in oratorio e su quanto sia difficile condividere la fede al giorno d’oggi. Invita i giovani a riflettere sul testimoniare la propria fede agli altri: “se non vi viene spontaneo parlare di Gesù” – afferma la Madre – “allora qualcosa del vostro rapporto con Lui dev’essere rivisto”. Lei stessa riconosce come a volte non sia semplice parlare del proprio rapporto con il Signore con le persone che non abitano l’oratorio, spesso non c’è solo un “muro” ma anche tanta indifferenza, ed è proprio parlando di “muri” che descrive il suo ultimo viaggio in Cina dove ha partecipato all’inaugurazione di una nuova scuola salesiana: in quel giorno nessuno ha parlato di Dio o di Maria (vietato dalle autorità cinesi), ma tutti solo del Santo piemontese a cui la scuola è dedicata; “Le autorità non lo sanno e forse non lo sapranno mai, ma attraverso don Bosco è Gesù che passa e continua ad entrare in quella terra!”.
L’ultimo pensiero Madre Yvonne è nuovamente per i giovani, augurando loro di “scoprire quale posto vuole Gesù per voi nella vita e nel mondo di oggi: spero che siate i Don Bosco e Maria Mazzarello di domani” […] “ci sono tanti posti nel mondo dove manca l’educazione e l’insegnamento di Gesù, c’è tanta gente che non trova nessuno con cui condividere la fede: fate attenzione agli amici attorno a voi. Non veniamo in oratorio per rimanerci, ma per andare nel mondo l’incontro si è poi concluso con la preghiera del vespro in chiesa, l’autografo sul nuovo quadro di santa Maria Mazzarello e una bella cena tra tutti in fraternità.