Ecco i materiali per l’avvento

Gli spazi urbani iniziano ad illuminarsi: si avvia il conto alla rovescia per il Natale. Tuttavia la preparazione a quel momento non può limitarsi ad una decorazione estetica, ma sarebbe opportuno accompagnarla con un percorso più profondo. Così, questo Avvento potrà avere un carattere speciale con l’arrivo di alcuni materiali per l’animazione. Una ricca offerta divisa in base all’età dei ragazzi: elementari, medie e superiori. Un percorso comune tra le Ispettorie del Piemonte e Valle d’Aosta, della Lombardia ed Emilia Romagna, del Nord Est che vuole offrire del materiale pastorale:

  • celebrazioni e buongiorni;
  • video commento al Vangelo del giorno;
  • il sussidio per l’Avvento ERA UNA VIVA ATTESA

Qui di seguito, si riporta la lettere del Delegato di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Carissimi confratelli e collaboratori laici,

come ormai da tradizione in questi ultimi anni, vi proponiamo alcuni materiali realizzati dalla Pastorale Giovanile in vista del tempo di Avvento, sperando possano essere un aiuto nell’accompagnare i ragazzi delle nostre case ad accogliere il Natale del Signore.

Sviluppando questo itinerario a partire dalla Proposta Pastorale dell’anno, proponiamo per questo tempo di attesa e di preparazione di guardare al Signore che viene, con gli occhi di Maria camminando nella Chiesa e come Chiesa. E’ in particolare lo sguardo di Maria che emerge dal passo evangelico dell’Annunciazione (Lc 1, 26-38) la prospettiva che vogliamo fare nostra e proporre ai nostri ragazzi per prepararci assieme al Natale.

Settimanalmente pertanto sarà proposto un titolo mariano che, sviluppato e concretizzato in due atteggiamenti, permetterà, a partire dal confronto con la Parola e con alcuni testimoni, di accompagnare i ragazzi al Natale.

Essendo quest’anno l’Avvento di sole tre settimane, da domenica 3 a domenica 24 dicembre, abbiamo scelto comunque di proporre un cammino di quattro settimane,  aggiungendo una settimana introduttiva all’inizio dell’Avvento.

Questa la scansione tematica dell’itinerario:

  •  1a settimana, 27 novembre-3 dicembre:
    a. titolo mariano: Maria Madre di Dio.
    b. atteggiamenti: attesa e desiderio.
  •  2a settimana, 4 dicembre-10 dicembre:
    a. titolo mariano: Maria Immacolata.
    b. atteggiamenti: il bene fa bene e il male fa male.
  •  3a settimana, 11 dicembre-17 dicembre:
    a. titolo mariano: Maria Madre della Speranza.
    b. atteggiamenti: difficoltà e speranza.
  •  4a settimana, 17 dicembre-24 dicembre:
    a. titolo mariano: l’Annunciazione.
    b. atteggiamenti: dialogo e pienezza.


I. SCUOLA ELEMENTARE

a. presentazione generale del progetto.
b. 4 presentazioni Power Point per ciascuna settimana di avvento

Il materiale delle elementari è frutto della collaborazione a più mani delle Figlie di Maria Ausiliatrice del Piemonte e Valle d’Aosta e della Lombardia.

II. SCUOLA MEDIA.

1. Celebrazioni:
a. celebrazione di inizio Avvento.
b. celebrazione penitenziale.

2. Un buongiorno settimanale, che può essere sviluppato in due momenti, comprendente:
a. introduzione alla tematica a partire dal passo biblico di riferimento.
b. un testimone.
c. due video.
d. due canzoni.
e. un racconto.
f. una mini attività.

 III. SCUOLA SUPERIORE.

1. Celebrazioni:

a. Celebrazione di inizio Avvento.
b. Celebrazione penitenziale con video su Francesco Pirini.
c. Celebrazione di fine Avvento.

2. Due buongiorni settimanali comprendenti:
a. introduzione alla tematica a partire dal passo biblico di riferimento.
b. tre testimoni.
c. tre proposte di preghiera.
d. una proposta di impegno concreto.
e. due video.

Speriamo possa essere un aiuto utile e gradito. Grazie per il vostro impegno e per la vostra dedizione al servizio dei ragazzi che il Signore ci affida.
Buon cammino a ciascuno di voi, un ricordo nella preghiera.

 

 

 

 

 

 

CONTENUTI EXTRA:

 

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Sono stati realizzati i video dei commenti del Vangelo del giorno dai post-novizi salesiani dell’Istituto Teologico di Nave.

Una società che dà luce ad un futuro #Senzafiltri

Sabato 11 Novembre, ventitré rappresentanti della società civile torinese si sono ritrovati in via Sacchi 18 al Caffè Muller e hanno condiviso la propria “idea di futuro”. L’appuntamento, promosso da Cantiere Civico, aveva come ospiti personaggi di spicco come Paolo Stratta, il fondatore e direttore di Cirko Vertigo e l’attrice e scrittrice Sara D’Amario, il gastroenterologo Giorgio Saracco e il cioccolatiere Guido Gobino, l’organizzatrice teatrale Claudia Spoto e il giornalista di Repubblica Paolo Griseri, il preside del liceo Gioberti Vincenzo Pappalettera e il vicepresidente del Collegio costruttori Marco Rosso.

Don Mauro Mergola ha raccontato l’esperienza personale coi minori stranieri a San Salvario durante #Senzafiltri,  appuntamento dove «la società civile parla alla politica»: medici, imprenditori, artigiani, studenti, presidi, preti, detenuti, giornalisti, e altri chiamati a rappresentare strati e anime della città.

Essere qui in mezzo a voi, come segno che la chiesa dialoga con il territorio. Sono salesiano, e quindi secondo la mia tradizione e formazione, ho una particolare sensibilità ai ragazzi e ai giovani, in modo particolare a coloro che dalla vita hanno ricevuto di meno. Io, tra le varie responsabilità che ha un parroco, mi interesso, qui in San Salvario, dei giovani, dei giovani minori, degli stranieri non accompagnati, io stesso sono affidatario di 15 giovani che vivono con me in Oratorio dei quali cerco di interessarmi della loro formazione, affinché possano diventare cittadini del nostro territorio.

Secondo Don Mauro Mergola: “è cittadino a Torino chi costruisce la città chi  si mette a servizio della comunità, è straniero chi  la distrugge, chi pretende solo e chi la sporca. Anche i torinesi, se non adempiono ai loro doveri di cittadini, sono stranieri nella loro stessa casa”.
Ma come viene svolto questo lavoro? Aiutando i giovani immigrati nell’autonomia linguistica, e lavorativa, cercando di coniugare la loro identità a ciò che è frutto dei valori del loro paese d’origine con ciò che trovano nel nostro territorio.

All’interno dell’Oratorio San Luigi, in via Ormea 4, è stato istituito un percorso della tutela integrata “Provaci ancora Sam”: itinerario proposto a ragazzini che a 16 anni, purtroppo non hanno potuto concludere il loro percorso scolastico. Come aiutarli e inserirli in un percorso formativo? Se non si trova autostima difficilmente si inizia un percorso professionale.

E’ vero che il lavoro non è tutto, sono numerosi i giovani che pur lavorando fanno fatica a dare un senso alla propria vita, però è anche vero che se manca il lavoro, va a mancare una parte molto importante della loro formazione.

L’appello di Don Mauro Mergola è quello di promuovere percorsi di accompagnamento rivolto a minori italiani e stranieri che nella vita hanno ricevuto di meno e sopratutto hanno alle spalle famiglie difficili. Il primo passo dovrebbe essere l’istituzione di percorsi che possano coniugare insieme formazione ed educazione con un equilibrio che gradualmente viene modificato, partendo dall’educazione per giungere alla formazione e diventare sempre più autonomi.

L’Oratorio San Luigi si interessa anche dei giovani che vivono al parco del Valentino, un luogo che è rimasto nella penombra sociale, che svariate volte viene citato sui giornali per atti vandalici e cronaca nera. Presenti da 11 anni sopra “Natale in Giostra” con l’educativa di strada, i salesiani del San Luigi  ritengono che sia meglio investire nella prevenzione, piuttosto che nel recupero di ragazzi che, la maggior parte delle volte, finiscono in carcere.

Il discorso verteva anche su tematiche come giovani e movida,  un problema per i residenti e il territorio, e qui si è sviluppato quello che era il cuore dell’incontro: i giovani della notte cosa dicono alla società civile? Sono giovani che fanno fatica a “vivere con speranza il proprio futuro”?

Siamo una società che da futuro, o siamo una società che istiga a vivere al presente?

Se una politica è fatta a beneficio delle persone e dei giovani, e questa si interessa dei problemi del tempo presente, dovrà saper dar luce per poter avere speranza, poiché là dove si perde speranza, si perde una società.

 

 

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