CFP Vercelli: tour virtuale tra le imprese del territorio

Si riporta la notizia proveniente dal Centro di Formazione Professionale di Vercelli, pubblicato su vercelli.cnosfap.net, riguardo al tour “online” delle imprese nel territorio vercellese che operano nei settori professionali del settore automotive, della meccanica agricola e della termoidraulica.

Automotive vuol dire motori ma anche trattori, così come termoidraulica vuol dire calore in ambiente familiare e quindi casa.

E molti sono gli oggetti di casa realizzati con stampi dove la meccanica industriale è la base di tutte le lavorazioni.

Settore automotive e della meccanica agricola.

Settore termoidraulico.

Settore della meccanica industriale tradizionale e delle lavorazioni con macchine a controllo numerico.

Il nostro tour “online”, o meglio a distanza, inizia dalle imprese del territorio che operano in questi settori professionali: questo è il primo appuntamento. Sono solo una rappresentanza tra quelle che da sempre si sono rese disponibili ad accompagnarci nel nostro lavoro di formazione.

Completano i settori professionali presenti al CFP Don Bosco di Vercelli quello del benessere acconciature e della falegnameria, che tratteremo nella prossima puntata.

Il CFP Don Bosco di Vercelli fa parte dell’Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte, istituzione voluta dai Salesiani e nata appunto in Piemonte nel 1978 per continuare a rispondere alle esigenze educative e formative del mondo giovanile secondo le regole emanate dagli enti pubblici a quel tempo in materia di Formazione Professionale e Orientamento ed oggi comprendenti anche i Servizi al Lavoro.

Questo progetto è nato per ringraziarle per la loro collaborazione, ma soprattutto per farci sentire vicini in un momento come questo in cui la ripresa è sicuramente molto difficile.

Un modo per sottolineare l’importanza che hanno nel percorso formativo tutte impresa che collaborano già con noi, che hanno ripreso l’attività lavorativa o che presto lo faranno secondo le indicazioni nel Nuovo Decreto emanato dal Governo.

E allora vi lasciamo al contributo audio video che abbiamo realizzato, ringraziando per la collaborazione chi ha raccolto i singoli video e li ha montati.

Il cuore salesiano di Torino invoca la Vergine: insegnaci ad essere più solidali

Il racconto della Solennità di Maria Ausiliatrice, tenutasi a Valdocco domenica 24, grazie all’articolo di Marina Lomunno (pubblicato su Avvenire) ed alla foto gallery, gentilmente realizzata, dal salesiano Antonio Saglia.

>Leggi anche la notizia del 31 maggio su La Voce e il Tempo, a cura di Marina Lomunno

Ci sono “scatti” che resteranno fissi nella memoria e testimonieranno alle generazioni future cosa è stata la pandemia che stiamo vivendo: tra queste, sicuramente per i torinesi (e per i 132 Paesi dove sono presenti i salesiani, collegati domenica tramite la tv e i social con Valdocco) l’immagine della statua di Maria Ausiliatrice nella piazza antistante la Basilica vuota, con ai piedi l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, accompagnato dal Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime.

Causa coronavirus la tradizionale processione che chiude la festa liturgica di Maria Ausiliatrice, giunta alla 152a edizione e che raduna oltre 20mila persone, non si è snodata per le vie della Torino di don Bosco per poi confluire nella piazza gremita per la benedizione. Non era mai accaduto neppure in tempo di guerra che la statua dell’Ausiliatrice non uscisse per la processione: per questo l’arcivescovo, al termine del Rosario pregato in Basilica con un numero “contingentato” di fedeli in mascherina con le “decine” della corona affidate alle comunità salesiane sparse per il mondo e collegate via social ha rivolto una supplica alla Madonna perché liberi il mondo dal virus. «Ti chiediamo protezione e conforto – ha chiesto Nosiglia – conforta i malati, coloro che hanno perso un congiunto a causa del virus, sostieni i medici e gli operatori sanitari che hanno rischiato la vita per salvarne altre, guarda i giovani, rendili coraggiosi e forti, aiutali a sognare anche se siamo nella prova e fai in modo che da questa pandemia impariamo a costruire una società più solidale con chi soffre». La giornata è stata scandita fin dal primo mattino dalle Messe molto partecipate ma regolate da un rigoroso servizio d’ordine gestito dai volontari della Basilica col “numero chiuso” in chiesa ma la possibilità di prendere parte alle celebrazioni anche nell’ampio cortile. «Il desiderio era di vivere questa solennità e la novena che l’ha preceduta – ha detto don Enrico Stasi, ispettore dei salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta – aprendo il cuore e confidando a Maria paure e speranze che animano questi giorni: solo così potremo sperimentare la dolcezza dell’essere protetti sotto il suo manto».

Tra i celebranti, Nosiglia (alle 11) e padre Carmine Arice, superiore generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza, che ha evidenziato come sia una grazia ritornare a celebrare la Messa «in questo tempo di sofferenza e di forzato digiuno eucaristico» proprio nella domenica dell’Ascensione che quest’anno cade nella festa di Maria Ausiliatrice.

Nel pomeriggio l’Eucaristia con una rappresentanza del Movimento giovanile salesiano presieduta dal Rettor Maggiore, riconfermato alla guida della congregazione lo scorso marzo nel Capitolo celebrato a Valdocco e chiuso in anticipo per il Covid-19. «Oggi Gesù ci assicura che sarà con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo – ha sottolineato Artime – carissimi giovani anche oggi in questo tempo in cui sperimentiamo la nostra fragilità, siete chiamati a testimoniare Gesù con la vostra vita, soprattutto verso i più poveri, scartati, sofferenti: i preferiti per il cuore salesiano, come ci insegna papa Francesco che abbiamo visto solo nella preghiera del 27 marzo in piazza San Pietro. Ma mai come in quel giorno è stato accompagnato da tutto il mondo non solo cristiano. Questi sono i segni della consolazione che cambiano il mondo».

MARINA LOMUNNO
Torino