La robotica è femmina al Maker Lab pomeridiano di Valdocco

Mercoledì 19 aprile partirà un nuovo Maker Lab pomeridiano a Valdocco, nuovo per due motivi: dopo l’esperienza della tipografia e della stampa, il nuovo Maker si occuperà di robotica e sarà destinato, almeno per ora, ad un gruppo di bambine.

Le statistiche ci mostrano ogni anno che il numero delle ragazze diplomate è superiore a quello dei coetanei maschi, come anche la percentuale di laureate è di molto superiore a quella degli uomini; ma cosa succede se andiamo a vedere la percentuale di laureate nelle materie STEM?

Prendiamo in considerazione anche un fatto concreto; in un Oratorio Salesiano piemontese, anch’esso parte dell’universo Labs To Learn, sono stati proposti due Maker Lab, a libera scelta dei ragazzi: cucina e robotica.

Tutte le bambine hanno scelto cucina, tutti i maschi, con una sola eccezione, hanno scelto robotica. Perché? Nel nostro piccolo mondo di Valdocco, ciò che vediamo è che gli stereotipi di genere e l’educazione culturale che i bambini e le bambine apprendono fin da piccoli pesano come macigni, per cui, se i bambini vengono messi di fronte alla scelta di un’attività, sceglieranno quasi sempre secondo i modelli culturali che hanno appreso.

Quindi, di fronte alla possibilità di realizzare questo tipo di Maker Lab, abbiamo deciso di non dare ai bambini la possibilità di scegliere: abbiamo direttamente proposto il laboratorio solo a bambine, di sei nazionalità diverse, tutte entusiaste di partecipare;

pensiamo infatti che, affinché i ragazzi e le ragazze siano davvero liberi di scegliere, bisogna prima che abbiano l’occasione di uscire dai propri schemi e andare oltre i contesti nei quali si sono sempre immaginati.

Così, Meryem, da grande, potrà essere una mamma e prendersi cura della sua casa, ma potrà anche progettare auto volanti. Sofia potrà essere un’attrice, una cantante o una biologa marina. E Shamza potrà creare abiti alla moda o studiare cure per malattie incurabili.

Come per gli altri Maker, l’attività si realizzerà in stretta collaborazione con le famiglie e la scuola, continuando così a intrecciare relazioni con il territorio, ma anche a sperimentare percorsi di crescita inclusivi e progetti educativi partecipati.

L’educazione è cosa di cuore, ed il cuore non ha genere, colore o paese di provenienza.

Oratorio Valdocco: nuove opportunità per i ragazzi del Maker Lab mattutino

Mercoledì 29 marzo, i ragazzi dell’I.C. Turoldo che frequentano il Maker Lab sulla grafica all’Oratorio Valdocco di Torino hanno ricevuto una visita speciale: una delegazione di ispettori del Ministero dell’Istruzione Francese e di rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Scopo della visita era quello di osservare e conoscere alcune attività inclusive ed innovative realizzate dalla scuola con i propri allievi.

L’evento si è trasformato in una nuova occasione di protagonismo per i ragazzi che, un po’ intimiditi dalla presenza degli osservatori, un po’ incuriositi dall’interesse mostrato nei loro confronti, non si sono tirati indietro e hanno mostrato agli ospiti come progettare il logo che stamperanno poi in laboratorio, a Valdocco, su magliette di cotone e borse di tela.

Oltre all’attività in sé e alle possibilità che il progetto Labs To Learn apre ai ragazzi a rischio di abbandono scolastico precoce, ciò che ha colpito i presidi francesi è stato il percorso di costruzione della comunità educante, quella mattina pienamente rappresentata;

esistono infatti progetti simili nelle scuole francesi, ma faticano ad uscire dai cancelli scolastici, mancano il dialogo ed il legame con il territorio. La visita si è conclusa quindi con la proposta, da parte dei delegati francesi, di un partenariato con la scuola Turoldo per condividere le buone pratiche didattiche ed educative: i nostri ragazzi speravano in un viaggio nella capitale francese; per ora dovranno accontentarsi di conoscere i loro coetanei e mostrare ciò che imparano sulle piattaforme digitali.

Come crescono questi ragazzi! Ieri erano i più rumorosi della classe, quelli che disturbano, che non sanno fare niente e che non hanno passioni, domani insegneranno cos’è la serigrafia in un partenariato internazionale.

Un’altra finestra si è spalancata per questi ragazzi.

 

Labs To Learn: Conclusione del primo modulo del Maker Lab ad Alessandria

Si è concluso il primo modulo del Maker Lab sulla sostenibilità ambientale di Alessandria.

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Si è concluso il primo modulo di Maker Lab all’Oratorio Don Bosco di Alessandria in collaborazione con l’l.C. Straneo. Una bella sfida che hanno raccolto 8 ragazzi provenienti dalle classi 2E2A e 2C.

Hanno sperimentato un modo innovativo di fare scuola attraverso un’attività laboratoriale che punta a sviluppare il “saper fare” sulla tematica della sostenibilità ambientale sviluppando le competenze trasversali (produzione orale, scritta e acquisizione di maggiore autostima).

Durante i nostri incontri hanno potuto studiare in maniera innovativa alcune materie del curricolo scolastico (matematica, informatica, scienze) imparando, inoltre, a riflettere su loro stessi attraverso un percorso di conoscenza degli obiettivi dell’Agenda 2030 diviso in quattro moduli:

  • partenza
  • sperimentazione
  • preparazione
  • restituzione

Tutto questo è stato possibile grazie ad attività svolte in piccolo gruppo, con dinamiche di cooperative learning. È stata un’occasione per loro per migliorare nel percorso scolastico.

L’ultimo giorno i ragazzi hanno presentato il progetto ad alcuni loro compagni di classe ed insegnanti. Le insegnanti hanno colto questa occasione per sperimentare anche loro gli strumenti, sotto la supervisione attenta e competente dei ragazzi.

Quello che dicono i ragazzi sul percorso:

“Ho acquisito un metodo di studio adeguato alle mie esigenze. Mi organizzo lo studio facendo delle pause ogni ora di 15 minuti, uso le mappe e riesco a concentrarmi meglio cercando di non usare il telefono”

-Chiara

 

“Sono migliorato nel comportamento, in classe sono più tranquillo e sono più rispettoso dei professori e compagni. Questo grazie alle nostre attività di gruppo e alla possibilità che mi è stata data in questo laboratorio di potermi esprimere liberamente”

-Zakaria

 

“Ho preso 6,5 di matematica anziché 5! Facendo uso del metodo di studio con le mappe concettuali appreso nel laboratorio”

–Maruan

 

“In questo laboratorio ho imparato a crescere e a non dire sempre di “NO” a quello che mi viene proposto dai professori”

-Asia

 

“Mi è piaciuto molto imparare il programma “Scratch”. Con il supporto di Andrea ho potuto costruire un gioco da solo”

-Andrea

Per noi operatori è stato:

 

“Faticoso ma appagante”

-Andrea

 

“Un’esperienza intensa ricca di emozioni”

-Elisa

Le insegnanti dicono di noi:

“Una bella occasione per i ragazzi di utilizzare nuovi strumenti e per poter imparare ad esprimersi meglio”

Un nuovo gruppo di ragazzi ha già cominciato un nuovo modulo! Lunedì 27 Marzo5 ragazzi dell’I.C. Vochieri hanno varcato la soglia del Maker Lab.

A tutti i ragazzi che hanno frequentato il primo modulo e a quelli che frequenteranno il secondo modulo vogliamo dire:

“Non abbiate paura di esprimere le vostre emozioni e i vostri sentimenti. Imparate a coltivare i vostri sogni… Il Maker esiste per questo!”

 

Istituto Salesiano Bra: Ripartono gli incontri Community Lab

Mercoledì 22 marzo, a Bra, è ripartito il progetto Community Lab, che ha coinvolto educatori, salesiani, volontari, giovani e famiglie.

Di seguito l’articolo di Jessica Vetrò, educatrice Istituto Salesiano Bra, che racconta l’esperienza.

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A Bra, mercoledì 22 marzo é ripartita l’azione di Community Lab che vede coinvolti educatori, salesiani, volontari, giovani e famiglie chiamati a creare occasioni di incontro e di alleanza educativa anche attraverso un dialogo intergenerazionale.

La serata si è aperta con una breve introduzione di Don Riccardo,  a seguire un breve giro di nomi e introduzione dell’attività. Presenti, sacerdoti, educatori, cooperatori e ex – animatori, ragazzi universitari e giovani lavoratori.  Giovani che fin da piccoli hanno partecipato alla vita oratoriana.

La prima domanda e successiva riflessione è stata: Che cosa è per te questo oratorio?

Le risposte ci hanno rimandato a tanti ricordi, momenti di crescita e cambiamento, persone che hanno fatto la differenza, belle sensazioni, racconti di chi ormai ha più di 40 anni e ha trovato in quel luogo una seconda casa, la propria moglie, un luogo in cui far crescere i figli, ricordi di infanzia, persone che hanno contribuito alla propria crescita personale.

La seconda domanda posta è stata in riferimento al futuro. Cosa immaginiamo per questo oratorio tra tre mesi e cosa immaginiamo tra un anno?

I ragazzi divisi in gruppi hanno lavorato, scrivendo i sogni, le aspettative che ognuno di loro immagina per l’oratorio. Tantissime idee emerse pensando ai giovani e legate ai ricordi di infanzia.

Subito dopo un breve momento di condivisone insieme in cui sono emersi diversi temi tra i più importanti…

  • l’esigenza di più momenti di spiritualità e allo stesso tempo la difficoltà di essere poi presenti e disponibili nel realizzarli.
  • Il carisma salesiano, quanto realmente viviamo e condividiamo lo spirito salesiano, i tratti caratteristici dell’esperienza di  Don Bosco l’indicazione per dare vita a progetti educativi, pastorali con i giovani…

La serata si é poi conclusa con la preghiera e un saluto e un ringraziamento per Sara e Martina.