Programma della festa di don Bosco nel quartiere San Salvario

Ecco la programmazione della festa di Don Bosco dal quartiere di San Salvario, Torino:

Domenica 03 febbraio tutti invitati per la festa di don Bosco. Sarà una giornata di festa per tutta la comunità e anche un momento di conoscenza. Il programma prevede alle ore 10,30 nella chiesa dell’Istituto San Giovanni Evangelista la santa Messa presieduta da don Enrico Stasi, superiore dei salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta. A seguire, nel cortile interno dell’Istituto saranno allestiti dei banchetti informativi sulle attività dei vari ambienti, sotto il porticato sarà proposto un breve buffet. Segue per tutti gli iscritti il pranzo condiviso all’Oratorio San Luigi di via Ormea 4. Nel pomeriggio la festa continua con giochi per i più piccoli e la possibilità di una riflessione su tematiche educative per i genitori.

“La Maestà del Legno” – Un recital per la festa di don bosco

“La Maestà del Legno”, sarà questo il titolo del recital che verrà messo in scena dai giovani dell’Oratorio Salesiano di Vigliano il 2 febbraio alle ore 21.00 al teatro Erios di Vigliano B.se.

Uno spettacolo che ha come scopo educativo quello dell’unione e dell’aggregazione dei giovani frequentanti l’oratorio dando loro una meta e un obiettivo: mettersi in gioco in una nuova esperienza per festeggiare il fondatore della nostra opera, Don Bosco.

Sono oltre 40 i giovani che sono impegnati in questo spettacolo da più di 3 mesi, ognuno inserito secondo le sue qualità nei vari ruoli: dagli attori ai cantanti, dalle ballerine agli scenografi, dalla cantoria alle truccatrici.

Durante lo spettacolo andrà in scena la vicenda del protagonista Shai, alfiere di sua Maestà, che aiutato dal suo fedele destriero Emunà dovrà resistere agli inganni del terribile Nerastro e dei suoi tarli… Perché potrebbe essere una buona idea venire il 2 febbraio a vedere questo recital? Perché come si potrà scoprire quella sera, la storia di Shai è la tua storia!

Per quanto riguarda informazioni aggiuntive su trama e biglietti si può far riferimento ai riferimenti social “Oratorio Salesiano Vigliano” su Instagram e Facebook.

Maurizio Catalano

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Agnelli, Torino – Ricorrenza di San Sebastiano

Si pubblica qui di seguito un articolo proveniente dalla casa Salesiana Edoardo Agnelli di Torino riguardo alla celebrazione della Santa Messa di lunedi 21 gennaio per la ricorrenza di San Sebastiano, patrono del corpo di Polizia municipale:

Lunedì 21 gennaio Mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, ha presieduto presso la nostra parrocchia l’annuale celebrazione per la ricorrenza di san Sebastiano, patrono del corpo di Polizia municipale. La Santa Messa è stata concelebrata dal parroco don Gianmarco e dal direttore dell’opera salesiana don Claudio.

Durante l’omelia Mons. Nosiglia ha sottolineato lo stretto legame che intercorre tra la missione della polizia e la vita di San Sebastiano che ha testimoniato l’amore per la verità fino a sacrificare se stesso. La parola è diventata preghiera nel ricordo dei defunti e, in particolare, nel trentesimo anniversario della scomparsa del poliziotto Roberto Bussi il quale, come ha sottolineato il vescovo, ha “donato un tributo di sangue” per difendere la popolazione fino a dare il dono della sua vita per i valori civili e religiosi in cui ha sperato e creduto.

Nosiglia ha indicato il corpo di Polizia municipale come coerente punto di riferimento per la popolazione e ha ricordato la sua preziosa collaborazione durante le processioni cittadine della Consolata, dell’Ausiliatrice e durante le recenti ostensioni della Sindone. Alla Santa Messa ha preso parte la sindaca di Torino, dott.ssa Chiara Appendino, accompagnata da alcune autorità civili e militari.

Prima della benedizione è stata letta la preghiera a san Sebastiano alla cui celeste protezione è stato affidato tutto il corpo di Polizia municipale del Comune di Torino.

Bra – Festa di don Bosco

Bra (Articolo a cura di Franco Burdese) – Festa di don Bosco che si avvierà per il 2019, sabato 26 gennaio alle ore 10 presso l’Istituto Salesiano di viale Rimembranza a Bra, le celebrazioni per i sessanta anni della venuta nella città della Zizzola della congregazione di un Santo sociale per eccellenza.

I Salesiani giunti da Fossano l’8 settembre 1959 diedero vita ad un punto di riferimento cittadino e non solo che in sessanta anni ha educato molte generazioni di “buoni cristiani ed onesti cittadini”. Molto è cambiato da quell’embrione salesiano, fiore all’occhiello scolastico per Bra anche dal punto di vista strutturale nato come scuola, cortile e laboratori pratici, che però dando uno sguardo a ritroso poco ha cambiato sia dal punto di vista educativo sia per la struttura, migliorata con la costruzione dei locali dell’oratorio, voluto dalle sorelle Aprile, e dalla nuovissima officina raddoppiata rispetto al progetto iniziale.

Naturalmente i tempi hanno migliorato lo storico campo da calcio di ghiaia in un sintetico di ultima generazione. Il modello educativo è invece rimasto ancora oggi quello tracciato dal Fondatore don Bosco che, precursore dei tempi, tracciò i punti di riferimento per i suoi giovani apprendisti col primo contratto di apprendizzaggio datato 8 febbraio 1852. Sabato 26 gennaio appuntamento alle ore 10 presso la Palestra dell’Istituto Salesiano di Bra col saluto del Direttore della Casa don Vincenzo Trotta.

A seguire dialogo col Direttore del Centro di Formazione Professionale Cnosfap di Bra Valter Manzone. Tema di riflessione su “L’impronta di don Bosco che ha caratterizzato il territorio cuneese” a cui parteciperanno Bruna Sibille, Sindaco di Bra, l’imprenditore Mariano Costamagna, Luigi Barbero, Presidente Atl Alba Bra Langhe e Roero.

Il Sindaco Sibille è memoria storica della vita scolastica, sociale, politica ed imprenditoriale del territorio braidese e non. Con interesse potrà confrontarsi con un imprenditore illuminato come Costamagna, ex allievo della Casa Salesiana di Fossano, a cui sono legati come collaboratori tanti ex allievi di Bra.

A seguire il saluto di don Enrico Peretti Direttore Generale Cnosfap Nazionale. “ Dall’istituto professionale alla formazione professionale regionale sino al duale”. L’escursus sulla formazione che in 60 anni ha caratterizzato la Casa salesiana di Bra.

Alle 11 consegna delle borse di studio promosse dal Lions Club Bra Host agli allievi del centro di formazione Cnosfap Bra dei settori acconciatura, meccanica industriale, meccanica auto, termoidraulica e panetteria pasticceria. Verranno poi consegnati gli attestati di benemerenza alle associazioni di categoria rappresentati da Giacomo Badellino Presidente Ascom Bra, Luca Crosetto Presidente Confartigianato Cuneo, Mauro Gola Presidente Unione Industriale Cuneo, Ilio Piana Direttore Generale Confapi. Alle 11.30 “ Lo Stile Salesiano che contagia le Aziende”. Consegna degli attestati di stima. Asteggiano Sebastiano contitolare TCN Alba per la collaborazione e l’ospitalità in azienda degli allievi spagnoli nei progetti internazionali Erasmus.

Enrico Cirio Arol Canelli e Guglielmo Gai AD Gai Macchine Imbottigliatrici Ceresole d’Alba, per avere dato vita alle bellissima esperienza del Corso Regionale Tecnico Trasfertista. Claudio Pacotto contitolare Europlast Cherasco, per la collaborazione ed il dono di una macchina per lo stampaggio dei materiali a caldo. Roberto Rolfo AD Rolfo spa, Giuseppe Giordano Tecnico Rolfo spa, Antonio Ghigo HR Rolfo spa, per la realizzazione ed il dono di un veicolo speciale per i progetti di collaborazione “OLTRE L’ORARIO” dedicati agli allievi in formazione sulla realizzazione degli impianti sui veicoli. Giuseppe Pacotto AD Tesi Squere, per la collaborazione nell’Apprendistato Cnosfap Bra. Gianfranco Mereu, Schneider Electric, per la fornitura del materiale nella nuova aula di automazione e per la grande collaborazione in ambito automazione industriale.

Conclusioni dell’ Ispettore del Piemonte/Valle d’Aosta e Lituania Don Enrico Stasi. A seguire inaugurazione Aula di Automazione Schneider ed Alule Multimediali CFP. Rinfresco preparato dagli allievi del Corso Panetteria Pasticceria del Cfp di Bra.

Franco Burdese

Torino – La Parrocchia Santi Pietro e Paolo in festa per i battezzati

Ecco un articolo proveniente dalla casa Salesiana di Torino, San Luigi, riguardo alla festa per tutti i bambini che sono stati battezzati nell’anno appena trascorso:

Nella cornice della festa del Battesimo di Gesù di domenica 13 gennaio, la comunità parrocchiale di Santi Pietro e Paolo ha iniziato il ciclo di incontri fra genitori con bambini da 0 a 6 anni del 2019 con una festa per tutti i bambini che sono stati battezzati nell’anno appena trascorso. Un modo, questo, per inserire il battesimo del proprio figlio nel contesto più ampio di una comunità di fede, per fermarsi anche solo per un breve istante a riflettere sulla scelta compiuta, e per gioire insieme del dono ricevuto.

A questo primo appuntamento seguiranno, durante lo svolgimento dell’anno, altri tre incontri – il 17 marzo, il 5 maggio e il 17 settembre – sempre di domenica. L’impegno richiesto è circa un’oretta dopo la Santa Messa parrocchiale delle ore 10.30. Questo è il percorso proposto dalla nostra Parrocchia di “catechesi post-battesimale”, di fatto si tratta semplicemente di un confronto fra genitori, sul modo di essere madri e padri e di vivere la fede nel periodo così delicato e impegnativo della prima infanzia dei propri figli.

Di grande ispirazione ci è stata in questo cammino una frase, scritta da un teologo serissimo, lo svizzero Hans Urs von Balthasar, ma anche molto immediata: «Chi vuole capire la fede deve meditare sul primo sorriso di un neonato». Cosa significa questa frase è ciò che ci siamo chiesti all’inizio del nostro incontro di domenica scorsa. I genitori presenti (una quindicina) hanno parlato di gioia, serenità, spontaneità, ma anche di disponibilità, apertura, dono. Il primo sorriso dei nostri bambini ci mostra in pratica cosa significa essere figli di Dio, e forse è proprio per questo che nel Vangelo di Luca (18, 15-17) Gesù dice

Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come l’accoglie un bambino, non entrerà in esso.

Questo invito ad affidarsi a Dio come un bambino si affida al suo genitore lo abbiamo ritrovato anche in un bellissimo Salmo, il 130, che dice

Io sono tranquillo e sereno / come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l’anima mia.

Abbiamo concluso l’incontro pregando questo Salmo, poi abbiamo stappato una bottiglia di spumante e abbiamo brindato insieme, dandoci appuntamento al 17 marzo.

Torino Agnelli – Programmazione festa di don Bosco

Ecco qui a seguire la programmazione delle attività dell’Istituto Edoardo Agnelli di Torino in preparazione all’imminente festa di Don Bosco del 31 gennaio:

 

  • Lunedi 21 gennaio

    Ore 10,00 – Santa Messa del Corpo di Polizia Municipale di Torino per la festa di San Sebastiano – presiede Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino.

  • Giovedi 24 gennaio

    Festa di San Francesco di Sales

    Ore 18,00 – Santa Messa con commemorazione mensile di Maria Ausiliatrice, animata dai cooperatori salesiani
    Ore 20,45 – Incontro con padre Serafino Chiesa (missionario a Kami in Bolivia)

  • Venerdi 25 gennaio

    Ore 17,00 – Preghiera di don Bosco in oratorio e merenda

  • Sabato 26 gennaio

    Ore 18,00 – Santa Messa prefestiva
    Ore 21,00 – VPS Festa per i ragazzi delle scuole medie

  • Domenica 27 gennaio

    Ore 10,00 – Santa Messa – Presiede don Gianmarco Pernice
    Ore 11,30 – Santa Messa – Presiede don Serafino Chiesa
    Ore 12,30 – Pranzo comunitario (necessaria prenotazione in ufficio parrocchiale)

  • Lunedi 28 gennaio

    Ore 18,00 – S. Messa del Triduo
    Ore 19,00 – Celebrazione dei Vespri con le comunità SDB e FMA dell’Agnelli

  • Martedi 29 gennaio

    Ore 18,00 – S. Messa del Triduo
    Ore 19,00 – Celebrazione dei Vespri con le comunità SDB e FMA dell’Agnelli

  • Mercoledi 30 gennaio

    Ore 18,00 – S. Messa del Triduo
    Ore 19,00 – Celebrazione dei Vespri con le comunità SDB e FMA dell’Agnelli

  • Giovedi 31 gennaio

    Ore 8,30 – Santa Messa – Presiede don Gianmarco Pernice (messa animata dalla scuola Virginia Agnelli)
    Ore 9,30 – Santa Messa – Presiede don Claudio Belfiore (messa animata dalla scuola Virginia Agnelli)
    Ore 17,30 – Celebrazione dei Vespri
    Ore 18,00 – Santa Messa e venerazione della Reliquia (presiede don Gianni Cattane – viceparroco)

Sale Cuneo – Gennaio Salesiano 2019

Ecco un articolo proveniente dalla casa Salesiana di Cuneo riguardo alla programmazione e alla ripresa delle attività del centro, dopo le festività Natalizie, e alla preparazione alla festa di Don Bosco che celebreranno il 27 gennaio:

Terminate le tradizionali festività natalizie, con l’inizio di del nuovo anno l’attività oratoriana riparte a pieno ritmo con le iniziative della “Famiglia Salesiana” che come al solito fanno da contorno amplificano la festa liturgica di Don Bosco, che quest’anno verrà celebrata domenica 27 gennaio.

Tema degli incontri proposti quest’anno sarà il rapporto tra i giovani e la fede: un argomento questo che vuole aiutarci ad approfondire e a capire meglio le dinamiche sociali attuali che favoriscono una evidente “crisi di identità” nei ragazzi e giovani che frequentano i nostri oratori (e più in generale gli ambienti parrocchiali o cattolici) che si allontanano per periodi più o meno lunghi quasi come se gli ambienti frequentati sin ora e la “Chiesa” non avesse più niente da dire o da offrire loro.

Problema di comunicazione e linguaggio tra una Chiesa “adulta” e gli adolescenti o necessità di trovare da parte loro una propria identità lontano da quelle pre confezionate che vengono offerte loro? O ancora una competizione con un mondo adulto che forse gli sta rubando o non concedendo i giusti spazi?

Ci aiuteranno a cercare risposte e a chiarirci le idee relatori di assoluto rilievo, in grado di fornire una lettura del fenomeno più ampia, frutto di loro esperienze e professionalità di livello internazionale.

“I giovani e la fede: uno sguardo sul mondo e dal mondo” è la proposta del Gennaio Salesiano 2019 che si articolerà in 3 incontri, ciascuno dei quali, sono sicuro, offrirà ad ognuno di noi nuovi spunti di riflessione e ripensamento sul nostro “essere adulti” e sui nostri ragazzi che stanno crescendo.

Giovedì 17 gennaio – ore – 21 don Michele Ferrero “Il nuovo accordo (22 settembre 2018) che regola i rapporti tra Cina e Vaticano: politica e religione. Lo sguardo di un missionario di don Bosco”.

  • ci offrirà una serata imperniata sui nuovi rapporti della giovane Chiesa cinese con Santa Sede e Governo.
  • Sabato 26 gennaio ore 21 don Armando Matteo “Tra adulti che non vogliono crescere e giovani che non possono crescere, l’attualità di don Bosco” entrerà più nello specifico offrendoci la visione di un sociologo e teologo sulle complesse ma interessantissime dinamiche che regolano e reggono il rapporto generazionale tra giovani e adulti e, in questo contesto, la trasmissione della fede. Il relatore è autore di libri di grande interesse anche al di fuori del mondo cattolico: Tutti muoiono troppo giovani. La prima generazione incredula. La Chiesa che manca. Tutti giovani, nessun giovane.
  • Venerdì 8 febbraio ore 21, suor Maria Grazia Caputo “La sfida educativa oggi”.ci racconterà la sua esperienza di “educatrice “presso l’Ufficio dei Diritti Umani all’ONU di Ginevra.

Magnifiche possibilità per ampliare ed arricchire le nostre idee e, magari, di trovare qualche risposta o prospettiva a domande che da tempo ci frullano in testa e a cui fatichiamo a dare un senso.

Vi aspettiamo, come sempre.

L’equipe di coordinamento degli Exallievi

Altri appuntamenti.

  • Domenica 27 gennaio, Festa locale di don Bosco. Messa delle 10.30 presieduta don Enrico Stasi (Ispettore salesiano del Piemonte e Valle d’Aosta)
  • Domenica 27 gennaio, Ore 15.30 in Sala della Comunità l’Associazione Gli AnimAttori e la Compagnia del Porto dei Sogni presentano il recital Un’Invisibile Bellezza libero adattamento della fiaba de La Bella e la Bestia.
  • Dalla domenica 20 gennaio sarà disponibile un opuscolo con la biografia salesiana del nostro don Pietro Pellegrino, di cui ricorre il primo anniversario della morte il 28 gennaio.
  • Sabato 9 febbraio e domenica 10 avremo con noi don Serafino Chiesa, missionario salesiano in Bolivia.

C’è da non Crederci! – Musical al Michele Rua

In occasione della Festa di don Bosco, 31 gennaio, l’oratorio salesiano Michele Rua di Torino ha organizzato un musical dal titolo: “C’è da non crederci!“. Andrà in scena presso il Teatro Monterosa nelle date di sabato 2 (Ore 21,00) e  domenica 3 (Ore 15,30) febbraio 2019.

Dopo un lavoro iniziato nel marzo 2018, i ragazzi e i giovani dell’Oratorio Salesiano Michele Rua festeggeranno don Bosco portando in scena il musical “C’è da non crederci” i prossimi 2 e 3 febbraio.

Il Teatro Monterosa ospiterà le due rappresentazioni, interamente dal vivo, di uno spettacolo che, presentato la prima volta alla fine degli anni ’80, ha lasciato il segno e che ha ben descritto l’opera e il lavoro del Santo dei Giovani. Così bene che tutto il lavoro di preparazione dello spettacolo è stato anche motivo di formazione e occasione di crescita per coloro che vi hanno partecipato: scoprendo così i primi passi del novello prete don Bosco nelle carceri di Torino, la sua malattia, il suo essere parte attiva nella vita della Torino dell’Ottocento, quando ad esempio, citando un caso tra tutti, contribuì con i suoi giovani ad aiutare la città vittima del colera…

Parlare di don Bosco continua a suscitare emozioni e interesse, ed è particolarmente interessante farlo attraverso una forma d’arte alla quale lo stesso don Bosco ha fatto spesso ricorso nella sua attività.

Prove di canto e di recitazione, coro, musica e arrangiamento, scenografia, danza, costumi, per arrivare al “trucco e parrucco”, sono tanti gli aspetti che hanno coinvolto i ragazzi, ma anche papà, mamme e nonni, che da dietro le quinte si sono mossi (e si muoveranno) ciascuno con le proprie competenze e le capacità. Una famiglia di oltre settanta elementi che, infaticabile, si sta preparando per dare il meglio, e trasmettere al pubblico il cuore del messaggio di don Bosco, la passione educativa, il desiderio di restare giovani nel cuore, con i piedi a terra, ma lo sguardo sempre rivolto al cielo… proprio perché tutti possano dire: c’è da non crederci!

Giovani dello IUSVE per un’esperienza alla Comunità MSNA

Sette volontari dal Veneto e dal Friuli, studenti IUSVE (Istituto Universitario Salesiano Venezia) e non, per quattro giorni sono stati ospitati dai ragazzi del centro di accoglienza per Minori Stranieri Non Accompagnati dell’Oratorio Salesiano San Luigi. Si sono sentiti degli ospiti ben voluti e fortunatissimi di fare questa esperienza.

Siamo entrati in una realtà di relazioni pure e autentiche costruitesi spontaneamente in momenti semplici come la condivisione dei pasti a tavola o partite a calcetto. Ci hanno regalato il racconto della loro storia offrendoci profonde testimonianze di vita e di maturità impreziosendo e arricchendo la nostra esperienza. Ci ha fatto piacere aver sentito dai discorsi di don Mauro, responsabile della comunità MSNA, don Mario, incaricato dell’oratorio, Matteo, coordinatore di Educativa di Strada, e degli educatori la passione per il lavoro che hanno fatto e stanno facendo, una passione condita di sana indignazione verso ciò che nella quotidianità del loro operare non va come riterrebbero opportuno, per il bene dei ragazzi e per la crescita della vocazione sociale della comunità di Torino. Tutti dovrebbero conoscere questi esempi di vita che, oltre a frantumare in mille pezzi ogni possibile pregiudizio, hanno solo da insegnare.

C’è chi chiama pazzia percorrere 400 km per trascorrere un capodanno in comunità, fra i “ragazzi della strada”. Un capodanno così diverso dalle solite feste, dalle solite persone, dai soliti locali. Noi la chiamiamo opportunità. Noi la chiamiamo amore e condivisione. Grazie ragazzi per averci accolto a braccia aperte regalandoci emozioni indefinibili. Grazie per questo pezzettino di strada che abbiamo percorso assieme. Grazie di cuore. “Nel buio, la luce”.

Buona sera,
vi scrivo qualche e breve impressione rispetto l’esperienza al San Luigi.
Faccio parte di quei 7 ragazzi che hanno avuto la possibilità di conoscere la realtà dell’oratorio San Luigi e centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati.
Abbiamo potuto conoscere e toccare con mano delle situazioni che spesso la nostra società vuole nascondere, che vuole allontanare, riempiendola quindi di pregiudizi e stereotipi che non fanno altro che appesantire la vita sociale stessa, quella che dovrebbe essere una pulita convivenza e amorevole gioia di vivere insieme, arricchendoci l’un l’altro.
Dopo aver conosciuto questi ragazzi posso dire con chiarezza di sentirmi più ricco dentro. Loro ci hanno ospitato, hanno cucinato e servito il cibo a noi sconosciuti, ci hanno regalato la loro storia di vita, le loro qualità e difficoltà, hanno aperto il loro cuore raccontandoci i loro sogni e desideri, ci hanno abbracciato e sorriso come forse poche persone sanno ancora fare oggi; in poche parole c’è stato un chiaro segno di riconoscimento gratuito e genuino. Oggi questo non è scontato, anzi: la nostra società ci spinge e quasi impone a vivere una quotidianità fugace ed individualizzata, eliminando ogni percezione e sentimento di umanità. Cosa che al San Luigi invece non accade.
Oltre ai ragazzi devo ringraziare tutte le persone che lavorano al suo interno, come Don Mauro, Don Mario, Matteo, la signora Marina e tutti gli educatori e volontari che permettono tutto questo, che creano le fondamenta a questi luoghi donando i loro beni, tempo, conoscenze, professionalità, umanità, sentimenti: la loro stessa vita.
Ma non è tutto. Oltre a conoscere e vivere questa magnifica esperienza di pura umanità ci hanno raccontato quelli che saranno i progetti futuri, lasciando in noi non soltanto la gioia di quello che è, ma anche la speranza e l’allegria di quello che sarà.
Forse noi tutti dovremmo assaporare la relazione d’aiuto, tornare a quelli che sono i nostri bisogni ontologici; perché non c’è nulla di più reale, grazioso e bello che aprirsi all’altro, donargli quello che si ha, anche del semplice tempo, per ricevere mille volte di più.
Grazie a tutti voi che ci donate la speranza, la voglia di cambiare e di metterci in gioco per costruire un mondo migliore, assieme. Nel buio, abbiamo visto la luce.

La cura dei più piccoli dall’Oratorio San Luigi al Burkina Faso

Ecco un articolo pubblicato dalla casa salesiana del San Luigi (Torino) riguardo alla scelta missionaria di una catechista del centro, Loredana, che ha deciso di donare del suo tempo a favore dei bambini del Burkina Faso:

Loredana, catechista della Parrocchia Santi Pietro e Paolo, ha deciso di donare un po’ del suo tempo andando a curare i bambini in Burkina Faso. Esperienza che è partita dal suo donarsi per i ragazzi dell’Oratorio Salesiano San Luigi, a loro è si è fatta vicina cercando di aiutarli nelle piccole cose della vita. Per loro si è cimentata cuoca preparando addirittura la pizza. Noi da Torino aspettiamo il suo rientro per ascoltare il racconto di ciò che sta vivendo.