Lombriasco – Apericena sul sistema preventivo

Arriva dalla casa Salesiana di Lombriasco una proposta per preparare la festa di don Bosco riscoprendo la relazione educativa, che si svolgerà martedì 29 gennaio 2019, ore 19.30, presso la sala ex-allievi.

Conducono la serata sr. Carmela e sr.Simona FMA

Salesiani, insegnanti, genitori, ex-allievi insieme…

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Il cortile dell’oratorio e il contrasto alla povertà educativa

Si riporta qui a seguire un articolo pubblicato dalla editrice “Vita” – magazine Vita, mensile dedicato al racconto sociale, al volontariato, alla sostenibilità economica e ambientale e, in generale, al mondo non profit – a cura di Giovanni D’Andrea, riguardo la prima indagine nazionale sugli 8mila oratori d’Italia.

L’83% degli oratori ha un doposcuola, l’88% attività espressive, l’83% un gruppo sportivo. L’oratorio che agisce sempre meno da solo e sempre più e sempre meglio in un lavoro di rete.

La casa editrice EDB di Bologna ha pubblicato da poco la prima indagine nazionale sui centri giovanili, commissionata dal Forum degli Oratori Italiani e dal Servizio per la Pastorale giovanile della Chiesa italiana all’IPSOS di Nando Pagnoncelli, che ha curato la redazione del libro “Un pomeriggio all’Oratorio”.

Nel nostro immaginario l’oratorio è il luogo della socializzazione, del gioco e dello svago. Diversi di noi ci sono passati in giovani età. Lo stesso Pagnoncelli deve all’oratorio di una parrocchia di Bergamo parte della sua formazione quando nella presentazione del testo dice:

«intorno ai 13-14 anni il curato ci faceva lezioni di buona politica, ci insegnava ad osservare il quartiere, a farci carico dei problemi degli altri e ci educava alla partecipazione».

È quello che don Bosco definisce la formazione «dell’onesto cittadino e del buon cristiano». È indubbio il valore socio-educativo dell’oratorio centro giovanile che insieme alle altre agenzie educative del territorio contribuisce a creare la rete educativa a favore delle giovani generazioni lì presenti. Non è dunque l’oratorio che agisce da solo ma sempre più e sempre meglio in un lavoro di rete.

Sono poco più di 8.000 gli oratori censiti in Italia, una tradizione che agisce in Italia da 450 anni, dai tempi di San Filippo Neri nella Roma del ‘500. In questi secoli l’oratorio ha saputo adattarsi alle esigenze dei tempi restando sempre nell’alveo dell’educazione oltre che della formazione cristiana dei giovani.

In ambito di contrasto alla povertà educativa una delle attività principe messa in atto dagli oratori è quella del “doposcuola”, l’83% è la media nazionale degli oratori che mettono in atto questo servizio (89% al nord, 83% al centro, 74% al sud). Un servizio che si fonda molto sui volontari. Le attività di doposcuola assumono diverse modalità, da quello semplice dell’aiuto nel fare i compiti alla forma integrata che oltre al classico aiuto nei compiti si aggiungono attività di socializzazione, sportive, di arti espressive (teatro, danza, canto, musica), focus group tematici. Queste ultime attività espressive sono svolte dall’88% degli oratori. Un’altra attività con un forte trend è quella sportiva con l’83%.

L’oratorio offre anche per gli adolescenti e giovani l’occasione di mettersi al servizio in attività di animazione ludica e formativa per i più piccoli il cui momenti clou è in estate con i famosi GREST o Estate Ragazzi e gli immancabili campeggi. Vanno anche considerate le gite elemento in cui si mettono assieme l’aspetto ricreativo, culturale ed ecologico – ambientale, un mix che aiuta il giovane a crescere culturalmente in queste dimensioni. Il coinvolgimento dei giovani si concretizza anche nelle attività caritative e di volontariato.

Va anche considerato un altro aspetto socio-educativo svolto dall’oratorio, quello di essere luogo di inclusione per le diverse etnie che sempre più vivono in Italia. È in oratorio oltre che a scuola che i giovani di “seconda generazione” vivono processi di inclusione e se ben guidati dagli adulti ed educatori possono mettere a frutto la ricchezza che ogni cultura ha in sè. Questo apre anche ad un interessante confronto interreligioso.

Forse parlando di oratorio la nostra mente va a configurare l’immagine di cortili, campi da gioco, sale, biliardini ma questi sono da considerare come strutture. L’essenza dell’oratorio sono le persone, le diverse generazioni che si incontrano, i ragazzi ed i loro animatori più grandi, gli educatori, i genitori da coinvolgere sempre più e sempre meglio nel dialogo educativo: c’è il rischio infatti che l’oratorio sia visto come luogo accuditivo, un “parcheggio ad ore” per cui i genitori possono respirare un po’ e svolgere attività in maniera più libera, ma l’oratorio è invece un luogo educativo aperto alla collaborazione di tutti. Don Michele Falabretti, Responsabile nazionale della Pastorale Giovanile della Chiesa Italiana lo definisce insieme alla scuola “la più grande palestra di umanità e di relazioni umane che si possa immaginare”.

Relazioni umane che rappresentano una valida risposta alla povertà educativa minorile, è nella relazione che le persone si incontrano, si ascoltano ed avviano un dialogo che fa crescere ognuna delle parti, l’adulto chiamato sempre più a vivere da persona significativa ed il minore ad assumersi la sua responsabilità di continuatore ed erede del patrimonio culturale che una comunità educante gli affida e così di generazione in generazione.

don Giovanni D’Andrea
Presidente di Salesiani per il Sociale – Federazione SCS/CNOS

Parrocchia Santi Pietro e Paolo – Pranzo solidale di Natale

Il “Pranzo di Solidarietà” è un’iniziativa che da qualche anno vede collaborare insieme la Parrocchia Santi Pietro e Paolo e la Discoteca Club 84 a favore delle persone sole e povere del quartiere San Salvario. A Natale don Mauro Mergola, parroco della chiesa di Largo Saluzzo, insieme ad alcuni volontari ha organizzato l’evento di domenica 25 dicembre alle 12.30 nello spazio della Discoteca Club 84, di fronte al Castello del Valentino. Una ditta ha effettuato servizio di catering e regalato il pranzo a circa centocinquanta persone. Al pranzo sono seguiti giochi, musica, intrattenimento e tanto altro ancora.

Con il Pranzo di Solidarietà – spiega Don Mauro Mergola – vorremo andare in contro a tutte quelle persone che non avranno, il 25 dicembre, l’opportunità di avere un pasto caldo, e di festeggiare il Natale in un ambiente familiare. Quella del Pranzo di Solidarietà non è un’iniziativa legata solo al Natale ma è un’azione che nel quartiere di San Salvario si compie tutto l’anno. Il giorno di Natale tutte le mense saranno chiuse, poiché gran parte di queste sono gestite dai volontari che a Natale staranno con le loro famiglie. Con il Pranzo di Solidarietà si andrà dunque a integrare un servizio che le altre mense assicurano 364 giorni all’anno.

Don Bosco San Salvario

Di seguito il servizio del TGR-Piemonte girato per l’evento:

Una festa per un villaggio che continua a crescere

Quest’anno, insieme al gruppo universitari e giovani lavoratori, l’Oratorio Agnelli si è impegnato attivamente sul territorio, dando una mano al progetto “Villaggio che cresce” promosso dalle associazioni Acmos e Lvia, finanziato dalla fondazione Specchio dei Tempi. L’iniziativa è finalizzata alla realizzazione della dimensione di villaggio all’interno di un quartiere di una grande città come Torino, ricreandone le condizioni, le dinamiche, le relazioni. Quest’anno il lavoro si sta concentrando maggiormente per il contrasto alla povertà educativa.

In collaborazione con la coabitazione “il cortile”, l’oratorio Agnelli, il gruppo Scout To34 e con il contributo della Circoscrizione 8, lo scorso Sabato 15 Dicembre, è stata regalata ai ragazzi del quartiere una Giornata di festa all’ex Moi e all’Hiroshima Mon Amour.

 

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Ritiro di Natale per i ragazzi dell’Oratorio dell’Agnelli

Sabato 15 e domenica 16 Dicembre 2018, i giovani dei vari gruppi dell’oratorio Agnelli si sono ritrovati in oratorio e hanno vissuto una 24 ore soffermandosi su alcune figure di Santi e sulle loro vite. Un Ritiro di Natale con una preparazione al Natale vissuta insieme, approfondendo alcune figure e il loro essere Santi.

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I crononauti e L’incredibile viaggio

Ecco l’ultima pubblicazione dell’editrice Elledici: “I crononauti e L’incredibile viaggio”.

Un libro a cura di  Paolo Gulisano.

I crononauti

Secondo una leggenda metropolitana, Jules Verne possedeva una macchina del tempo grazie alla quale si spostava nel futuro, così da poter descrivere tecnologie che nei suoi anni non esistevano ancora. L’autore prende spunto da questa idea diffusa dai fan di Verne per creare una storia del tutto nuova che raccoglie la straordinaria ”mappa” della fantasia dello scrittore francese: Giulio, uno studente parigino, incontra un gruppo di viaggiatori dal futuro, i Crononauti. Ma la macchina del tempo è rotta, e il gruppo si disperde: per riunirli, Giulio farà un viaggio nel sottosuolo, un giro del mondo, ventimila leghe sotto i mari, una traversata della Russia e persino una spedizione verso la Luna. Un viaggio incredibile ma possibile per chi crede nella forza della fantasia. Il libro, diviso in sette capitoli con racconti separabili, è adatto a una lettura in gruppo su cui basare giochi e attività.

 

 

 

 

 

Attività per l’Inverno – Oratorio San Luigi Torino

Il Natale è ormai alle porte e con lui sono in arrivo le tanto attese feste natalizie. Per trascorrere al meglio queste vacanze l’Oratorio propone l’iniziativa “Inverno Ragazzi”.
“Inverno Ragazzi” prevede attività formative sulle festività natalizie, compiti, giochi, laboratori e uscite sul territorio. Le attività si svolgeranno il 27 e 28 Dicembre 2018 e il 3,4 e 5 Gennaio 2019 dalle 8.00 di mattina alle 19.00 di sera. L’esperienza è aperta a tutti i ragazzi dai 6 ai 13 anni presso l’Oratorio San Luigi in via Ormea 4. Per partecipare è necessaria l’iscrizione entro mercoledì 19 Dicembre con il contributo di 6 euro a bambino. L’Oratorio vi aspetta!!!

Oratorio San Luigi – A volte gli stessi sogni ci avvicinano!

Giovedì 29 novembre 2018 i giovani delle parrocchie Patrocinio San Giuseppe e Santa Monica hanno vissuto il loro settimanale incontro di formazione all’Oratorio Salesiano San Luigi. Quest’anno il tema che li accompagna è la migrazione.
Trenta giovani, insieme ai loro accompagnatori animatori e il viceparroco don Daniele, si sono messi così in cammino per conoscere di persona altri giovani che hanno vissuto una migrazione importante. Arrivati in oratorio hanno ascoltato dalla voce di don Mauro, incaricato dell’Oratorio, i tanti progetti a favore dei giovani più poveri del quartiere e poi si sono messi in gioco attraverso interviste doppie: un giovani della parrocchia e un giovane del centro di accoglienza hanno risposto ad alcune domande.

Qual è stato il risultato delle interviste? Storie, provenienze e religioni sono diversi ma il sogno di costruire una famiglia e avere un lavoro buono sono uguali.

 

 

San Cassiano, Biella – Quando c’è Sanca, nulla ci manca!

Ed è vero.
Da 120 anni migliaia di ragazzi hanno frequentato, tanto o poco, l’oratorio di S. Cassiano in Riva. Hanno trovato una casa che li ha accolti, una parrocchia a misura di giovane che ha annunciato loro  il Vangelo, una scuola senza banchi e lavagna che li ha però avviati alla vita, ma soprattutto il cortile dove potersi conoscere, dove giocare e dove vivere insieme in Santa allegria.

Questi sono i pilastri del sistema educativo che Don Bosco ha lasciato ai suoi salesiani e che don Bruno Ferrero, direttore del “Bollettino Salesiano” e scrittore,  ha illustrato la sera di venerdì 9 novembre 2018, a 120 anni esatti dalla fondazione dell’oratorio, a un folto gruppo di genitori, catechisti, educatori e giovani animatori che hanno affollato la chiesa di S. Cassiano.

La giornata è stata molto intensa e ha visto più di 150 ragazzi giocare, riflettere sul senso dell’oratorio, pregare e conoscere il nostro vescovo Mons  Roberto Farinella che ha incontrato così Sanca per la prima volta.
E’ seguita poi la classica merenda dell’oratorio e la cena per tutti, preparata e servita da genitori e amici di Sanca. Naturalmente la torta con le candeline, il volto sorridente di Don Bosco e la facciata della chiesa di Riva…E tanti auguri a Sanca!
Poi lo spettacolo di arte varia dello show man Egidio Carlomagno che ha intrattenuto i ragazzi sulla scia del nostro Fondatore che camminava sulla fune e faceva i “giochi con i bussolotti”…

E non è finita: fino alle 01,00 della notte più di 300  ragazzi hanno vissuto e ballato il “NIGHT PARTY” , animato dal DJ Tedj, oratoriano di Sanca pure lui, così come d. Luca Murdaca, parroco di Vigliano Assunta, che era presente con molti giovani e giovanissimi.  Serata indimenticabile!

La conclusione domenica 11 alla messa delle 10,45, presieduta da don Genesio Tarasco, Direttore dei salesiani di Vigliano. Il particolare ricordo al Beato don Michele Rua, primo successore di Don Bosco e fondatore di Sanca, ha evidenziato ancora una volta l’importanza dell’educazione umana e cristiana per la nostra gioventù. Allora come adesso.  

Articolo a cura di Livia Popa, Animatrice di San Cassiano.

Oratorio San Paolo Torino – Da 100 anni il “Cortile” del Borgo

8 dicembre 1918 – 8 dicembre 2018

Come costruire oggi l’oratorio San Paolo del futuro? È la domanda che tutta la comunità salesiana di Borgo San Paolo a Torino pone al centro delle celebrazioni per i 100 anni della presenza dei Salesiani nel quartiere. Parla il direttore don Alberto Lagostina.

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