Un fantastico ritiro a Valdocco per i ragazzi di Borgomanero

Si riporta, qui di seguito, la cronaca realizzata dai ragazzi della scuola di Borgomanero circa la giornata trascorsa a Valdocco per festeggiare l’inizio del nuovo anno…

Alle 7:15 siamo partiti per Valdocco con tre bus, di cui uno a due piani e altri due a un solo. Arrivati, abbiamo visto una grandissima chiesa, la basilica di Santa Maria Ausiliatrice.

Ci siamo divisi in fasce d’età… Le terze medie sono andate a visitare il Sermig, che, appena arrivate, sono state accolte in un grande salone e hanno iniziato il percorso di conoscenza di un luogo di ospitalità, invece le seconde hanno visitato un po’ la città e le prime hanno fatto una grande caccia al tesoro: c’erano alcuni punti da riconoscere nell’oratorio e mettere i nomi dei vari luoghi su una cartina. Tutti noi abbiamo visitato la basilica dove c’erano la tomba di Don Bosco e di san Domenico Savio, le camerette con tutti i luoghi in cui ha vissuto ed è morto Don Bosco, la chiesa di san Francesco di Sales, dove c’erano dipinti di Don Bosco e i suoi ragazzi e la cappella Pinardi, dove c’era un grande dipinto di Gesù.

Subito dopo abbiamo fatto pranzo, ed stato molto divertente: ognuno è stato con la propria classe e dopo sono andati tutti a giocare nell’anfiteatro.

Mentre nel pomeriggio siamo andati a giocare all’oratorio: c’era chi stava sullo scivolo, chi nel campo da calcio, chi in quello di pallavolo e chi in quello da basket; alcuni i professori, come il professor Merlin, giocavano a calcio mentre la professoressa Cimelli a basket si è infortunata giocando contro il prof Ferrucci; ogni classe si è incontrata con il proprio coordinatore e poi abbiamo fatto merenda.

Subito dopo abbiamo partecipato messa, che è stata arricchita con canzoni che hanno cantato alcune ragazze accompagnate dalla prof Mozetic con la chitarra e dal prof. Iorio con la tastiera; infine siamo ritornati all’anfiteatro dove abbiamo salutato e ringraziato il direttore che ci ha fatto vivere questa bellissima avventura e salutato l’ispettore don Enrico, passato a salutarci.

Dopo essere ritornati al Don Bosco, i nostri genitori sono venuti a prenderci per tornare a casa e raccontare di questo bellissimo giorno, che ha segnato l’inizio di un anno pieno di piacevoli scoperte.

(Articolo tratto da Donboscoborgo.it)

Classifiche Eduscopio – Spiccano l’Istituto Agnelli ed il liceo di Valsalice

E’ stata resa pubblica, l’8 novembre 2018, la classifica di Eduscopio, il portale della Fondazione Giovanni Agnelli che stila la classifica delle scuole italiane che meglio preparano per l’università o che danno più chance di trovare un impiego dopo il diploma.

L’idea di fondo del progetto eduscopio.it è proprio quella di valutare gli esiti successivi della formazione secondaria – i risultati universitari e lavorativi dei diplomati – per trarne delle indicazioni di qualità sull’offerta formativa delle scuole da cui essi provengono.
Per farlo eduscopio.it si avvale dei dati amministrativi relativi alle carriere universitarie e lavorative dei singoli diplomati raccolti dai Ministeri competenti. A partire da queste informazioni vengono costruiti degli indicatori rigorosi, ma allo stesso tempo comprensibili a tutti, che consentono di comparare le scuole in base ai risultati raggiunti dai propri diplomati.

 

La più grande novità di quest’anno è che i dati raccontano anche di un mercato del lavoro in miglioramento per Torino e per il resto della regione. Quasi tutte le scuole, infatti, vedono aumentare la percentuale di ex studenti che hanno un impiego.

Per maggiori informazioni sono a disposizione due articoli:

 

La Stampa

Eduscopio, il Cavour vince ancora tra i classici, il Galfer super-scientifico.

Torino Repubblica

Classifica Eduscopio, le migliori scuole: tra i diplomati è tornato il lavoro.

 

 

L’assurdità e l’inutilità della guerra in scena con gli allievi dell’Istituto San Lorenzo di Novara

Gli allievi dell’Istituto Salesiano San Lorenzo di Novara,
presentano lo spettacolo 

LA PAURA

Venerdì 9 Novembre 2018 – ore 21.00
Teatro don Bosco di Novara

La Sezione di Udine della Associazione Nazionale Alpini, in collaborazione con l’Associazione Partigiani Osoppo, l’Istituto Salesiano San Lorenzo di Novara e la Cooperativa Verde Azzurra di Galliate, organizzano la rappresentazione teatrale LA PAURA, liberamente tratta dall’omonima novella dello scrittore catanese Federico De Roberto, e che viene considerato uno dei vertici del racconto italiano dell’intero XX secolo.

Lo spettacolo, con ingresso gratuito, avrà luogo Venerdì 9 Novembre 2018 alle ore 21.00 presso il Teatro
don Bosco di Novara e il 17 novembre alle ore 20.30 presso l’Auditorium del Centro Culturale alle Grazie in via Pracchiuso 21 a Udine.

Vedrà impegnati i ragazzi dell’Istituto San Lorenzo di Novara, i quali hanno preparato la rappresentazione quest’anno in cui ricorre il centenario della conclusione della Grande Guerra. Nelle scorse settimane lo spettacolo è stato rappresentato a Galliate raccogliendo un sorprendente successo.

Il testo di De Roberto, uscito nel 1921, quindi subito dopo la fine del confitto, racconta la trincea, soldati uccisi dai cecchini nemici, mentre tentano di raggiungere un posto di vedetta, la paura che coinvolge tutti ed il suicidio finale di protesta è però un potente atto d’accusa contro l’assurdità e l’inutilità della guerra. De Roberto, che pur non prese parte alla guerra, sa descrivere con realismo la vita nelle trincee e l’immensa carneficina nei campi di battaglia. La scrittura è dura e babelica, dove si mescolano italiano e dialetti di tutta la penisola.

E’ una riflessione drammatica su quello che De Roberto chiama l’«orrore della guerra»:  La paura, così, mette in scena la guerra nei suoi aspetti meno digeribili ed edificanti. I ragazzi dell’Istituto San Lorenzo, con la regia di Matteo Pozzi, docente presso l’Istituto novarese, hanno saputo interpretare questo lavoro teatrale non semplice riuscendo a far emergere le loro capacità espressive. La rappresentazione trova un indispensabile arricchimento nell’accompagnamento musicale del Corpo Bandistico Verde Azzurra di Galliate diretta dal maestro Riccardo Giarda. La parte storica è stata curata dal prof. Roberto Penna, docente di Stori e Filosofia. Lo sviluppo dei trattati di pace, nel contesto del diritto internazionale dell’epoca del Prof. Don Giorgio Degiorgi, direttore dell’Istituto salesiano San Lorenzo e docente di diritto.

Gli amici di Galliate – afferma Dante Soravito de Franceschi, presidente della Sezione ANA di Udine – ci offrono la possibilità, non frequente, di vedere dei ragazzi delle scuole superiori affrontare il difficile tema della guerra, così lontano dai loro orizzonti e dalle loro esperienze quotidiane.

Abbiamo ritenuto – continua Soravito de Franceschi assieme alla Associazione Partigiani Osoppo di
offrire questa opportunità alla città di Udine e all’intero Friuli, così intensamente colpiti dalle due guerre mondiali, proprio in queste giornate dove ricordiamo il centenario della conclusione della Grande Guerra, e riteniamo che nessuno meglio di questi giovani di oggi sappia testimoniare la grande tragedia che la guerra rappresentò per i ragazzi loro coetanei di cento anni fa.

Seguirà la deposizione della corona presso il monumentale cimitero di Re di Puglia, a nome degli allievi del San Lorenzo di Novara.

Mario Metti, testimone di solidarietà al Don Bosco Borgomanero

Dopo la lezione del dottor Giambattista Thsiombo sulla speranza, gli studenti del triennio dei Licei del Don Bosco di Borgomanero hanno avuto l’occasione di assistere a una nuova importante “lezione di vita”. Mario Metti, presidente della Fondazione Mamre, che gestisce la casa del “Piccolo Bartolomeo”, ha incontrato i giovani per illustrare un progetto di solidarietà in corso, in aiuto dei profughi di Bihac e Velika Kladusa. Nelle due cittadine a nord della Bosnia, infatti, è in corso un’autentica emergenza perché lì si sono ammassate migliaia di persone in fuga dalle guerre e dalla miseria, in particolare dalla Siria, nella speranza di poter superare il confine con la Croazia. I profughi, ha spiegato Metti, vivono in condizioni di estrema precarietà: alcuni accampati in un grande e fatiscente edificio che doveva essere lo studentato, altri nei parchi pubblici.

Tutti sono segnati dalla fatica di un viaggio a piedi estenuante, e molti anche dalle violenze che sono stati costretti a subire. Metti e altri volontari novaresi si sono recati, recentemente a portare alcuni aiuti, con tre furgoni: coperte e abbigliamento pesante per affrontare l’inverno. E soprattutto calore umano, solidarietà verso coloro che papa Francesco non esiterebbe a chiamare gli “ultimi della Terra”.

I volontari torneranno ancora e hanno invitato, chi volesse, a sostenere l’iniziativa: offrendo materiale da portare ai profughi, o anche coinvolgendosi in modo più profondo. All’ingresso del Don Bosco sono apparsi, in questi giorni, cartelloni che spiegano, con l’ausilio di fotografie, l’emergenza in corso in Bosnia. Nell’occasione, Metti ha anche presentato il campo di volontariato in Bosnia Erzegovina organizzato dalla fondazione “Il giardino delle rose blu”, dal 27 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019, al servizio dei bambini e degli anziani della regione.

Torino Agnelli – S. Messa di apertura della settimana della scuola

Anche quest’anno la nostra scuola ha partecipato alla S.Messa dell’inizio della Settimana della Scuola promossa dal Vescovo di Torino e presieduta da Don R. Gottardo, direttore dell’ufficio scuola diocesano.
“Siamo sempre chiamati a camminare insieme, nella convinzione che l’avvenire di tutti dipende anche dall’incontro tra le religioni e le culture… Tre orientamenti fondamentali, se ben coniugati, possono aiutare il dialogo: il dovere dell’identità, il coraggio dell’alterità e la sincerità delle intenzioni. Il dovere dell’identità, perché non si può imbastire un dialogo vero sull’ambiguità o sul sacrificare il bene per compiacere l’altro; il coraggio dell’alterità, perché chi è differente da me, culturalmente o religiosamente, non va visto e trattato come un nemico, ma accolto come un compagno di strada, nella genuina convinzione che il bene di ciascuno risiede nel bene di tutti; la sincerità delle intenzioni, perché il dialogo, in quanto espressione autentica dell’umano, non è una strategia per realizzare secondi fini, ma una via di verità, che merita di essere pazientemente intrapresa per trasformare la competizione in collaborazione”

 

Pellegrinaggi borgomaneresi di inizio anno alle Medie e ai Licei

Gli studenti delle superiori si sono recati a Vercelli mentre quelli delle Medie a Valdocco

L’anno scolastico, da sempre, inizia al Don Bosco di Borgomanero con due giornate formative, fuori scuola, utili a rinsaldare i legami tra compagni e con i docenti e a riflettere sugli obiettivi del prossimo futuro, stabilendo le strategie migliori per affrontare i problemi. Gli studenti dei Licei si sono recati a Vercelli, tra sant’Andrea e il duomo di sant’Eusebio, mentre i ragazzi delle Medie si sono recati a Valdocco, alle radici del movimento salesiano. Alla protezione di Maria, secondo tradizione salesiana, sono stati affidati tutti i ragazzi dell’istituto.

20/10: Primo Open Day dell’anno al Don Bosco di Borgomanero

Il Don Bosco Borgomanero si apre alle famiglie che vogliono conoscerlo meglio. Sabato 20 ottobre si terrà il primo open day dell’istituto salesiano. Alle ore 15 ci sarà la presentazione ufficiale della scuola Media e alle ore 16 del Liceo Classico Logico-Matematico e dei Licei dell’Innovazione e del Gusto. Oltre al quadro dell’attività didattica saranno presentate le strutture della scuola (la mensa interna, la palestra e i campi sportivi, il laboratorio informatico e il FabLab, i laboratorio del gusto, ecc.) e i servizi offerti dalla scuola (lo studio assistito pomeridiano, gli sportelli di recupero e di eccellenza, le certificazioni linguistiche in spagnolo e inglese, l’alternanza scuola-lavoro, ecc.).

Si illustreranno, nell’occasione, anche le nuove didattiche proposte al Don Bosco, incentrate sull’apprendimento per scoperta in contesto attivo, spesso tramite lavoro cooperativo e in prospettiva interdisciplinare, per maturare le competenze di vita, pensando all’educazione della persona, e quelle tecniche, che orientano al mercato del lavoro.

Chi non potesse venire sabato 20 ottobre, ma desiderasse comunque visitare la scuola, può concordare una visita alla scuola su appuntamento dal 20 ottobre fino alla fine dell’anno scolastico, contattando la segreteria dell’istituto (0322-847211) o direttamente dal sito www.donboscoborgo.it.

“Run for a mission”: VIIª Corsa dei Santi 2018

Tutto pronto per la settima edizione della Corsa dei Santi 2018 a Ivrea, l’appuntamento podistico non competitivo organizzato dai salesiani dell’Istituto Cardinal Cagliero di Giovedì 1 Novembre 2018.  Quest’anno l’iniziativa podistica eporediese sarà accompagnata dal motto “Run for a mission”, un modo semplice e intuitivo per rappresentare l’andare che è il senso della vita cristiana e riflettere sulla missionarietà.

La manifestazione si svilupperà lungo 4 km circa attraverso il centro storico di Ivrea e ha come obiettivo quello di “far comprendere a bambini e adulti che i santi sono tutti i cristiani che sono in viaggio verso il regno dei cieli e che la corsa rappresenta in modo semplice e intuitivo questo andare che è il senso della vita cristiana” – come spiega Alberto Pozzolo dell’Istituto Missionario Salesiano Cardinal Cagliero –  “Siamo giunti alla settima edizione e ogni anno raccogliamo sempre più entusiasmo intorno a questa corsa assolutamente amatoriale e senza scopo di lucro, che è alla portata di tutti, bambini, ragazzi, giovani, adulti e nonni, mamme con passeggino e amici a 4 zampe“.

La corsa partirà dopo la celebrazione della messa delle ore 10.00, nella cappella dell’Istituto. A seguire verrà offerto il pranzo e, nel pomeriggio, vi sarà la possibilità di passeggiare tra le bancarelle del mercatino dei commercianti eporediesi, partecipare al corso per il brevetto BLSD defibrillatore (riconosciuto dalla Regione Piemonte) e il torneo di calcio per le annate 2008 e 2009.

La corsa dei Santi mantiene anche per questa edizione il proprio carattere benefico, infatti le offerte raccolte durante la giornata saranno destinate alle iniziative curate dai missionari salesiani.

Una corsa che unisce proprio tutti sotto l’egida del piacere di esserci e di percorrere insieme una distanza dove tutti sono vincitori, come testimoniato i premi della manifestazione precedente: cane, passeggino sprint, nonna in gamba, nonno veloce e prete da corsa.

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Lombriasco: la Prima Rassegna Agroalimentare

Si è svolta con successo e generale soddisfazione la prima rassegna espositiva del settore agroalimentare che ha visto il ritorno a Lombriasco presso il cortile della scuola di circa 40 ex-allievi con i loro stands.

Lo scopo di valorizzare l’attività nel settore agroalimentare dei nostri exallievi facendo sinergia con la scuola e sostenendo la locale sagra del paese è stato pienamente raggiunto. Lungo il porticato gli stands dalla produzione dei formaggi caprini a quelli di bufala, dai mangimifici alle erbe officinali. E poi ancora la birra artigianale, la verdura tipica del carmagnolese, la lana di alpaca, il latte e il vino. Il tutto continuava fra le machine agricole, il servizio di studi tecnici per l’agricoltura, il miele e il formaggio famoso Castelmagno. Interessanti presenze quella della delegazione delle scuole agrarie salesiane dall’Argentina e la delegazione della Mongolia con alcuni giovani studenti mongoli. La festa della scuola ha attirato numerosi ragazzi e genitori con attività loro riservate. Dopo la s. Messa la possibilità di pranzare in sagra. Il pomeriggio si è concluso con la presentazione della proposta di e-commerce a cura degli exallievi promotori di una piattaforma apposita per prodotti alimentari.

(Articolo a cura di
don Marco Casanova,
direttore delle Scuole Salesiane Lombriasco)

Da Borgomanero a Bucarest con Iacopone da Todi

Matteo Leonardi, docente del Don Bosco, a Bucarest per presentare il suo ultimo libro:
sarà presente anche il nunzio apostolico di Romania e Moldavia

L’insegnante di lettere è coautore della prima edizione in romeno delle laude di Iacopone da Todi

Matteo Leonardi, docente di materie umanistiche da molti anni nei Licei Don Bosco di Borgomanero, è stato invitato all’Università di Bucarest a presentare il suo ultimo libro nella capitale della Romania. Presso la biblioteca de la Cișmigiu, mercoledì 17 ottobre, Leonardi insieme alle docenti universitarie Oana Salisteanu, traduttrice dall’italiano al romeno, e Smaranda Bratu Elian, direttrice della collana di classici bilingue “Biblioteca italiana” dell’editrice Humanitas, presenteranno il volume: “Cele mai frumoase laude” (“Le più belle laude”) di Iacopone da Todi. Si tratta della prima traduzione in rumeno (l’unica lingua neolatina dell’Est d’Europa) del più grande autore di laude medievali. All’evento, che celebra anche la cinquantesima edizione delle Serate Italiane organizzate dagli italianisti dell’Università di Bucarest, prenderanno parte, anche Sua Eccellenza Monsignor Miguel Maury Buendia, nunzio apostolico in Romania e nella Repubblica di Moldavia, e due illustri specialisti romeni in storia delle religioni e teologia, Teodor Baconschi e Bogdan Tătaru-Cazaban.

Leonardi è autore dell’introduzione e del commento al testo (pubblicato nel 2010 dall’editore fiorentino Olschki) a cui si è ispirato il commento di questa edizione. Leonardi coniuga da sempre all’attività d’insegnamento, ai Licei del Don Bosco e nelle università di Berna e di Aosta, la ricerca umanistica: negli anni ha curato, oltre alla prima edizione storico-letteraria delle laude di Iacopone, anche una bibliografia ragionata della letteratura critica sul Tudertino, un’edizione del “Libro delle Tre Scritture” di Bonvesin da la Riva e numerosi saggi su Francesco d’Assisi, Dante Alighieri e Giovanni Boccaccio. L’anno scorso ha dato alle stampe il suo primo testo di natura creativa i “Detti e fatti dei Figli del Deserto”, edito dall’editore romano Castelvecchi: una raccolta di aforismi entro cornice narrativa. Altro ambito d’interesse l’editoria scolastica: è infatti coautore di antologie per le scuole medie e superiori per gli editori D’Anna, Mondadori e SEI.

 

(Articolo a cura di Giovanni Campagnoli,
Collegio “Don Bosco” Borgomanero)