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Patentino fitosanitario: CNOS-FAP Valle d’Aosta

Si pubblica un comunicato proveniente dal sito ufficiale della Regione Valle d’Aosta inerente all’avvio dei corsi per il rilascio/rinnovo del Patentino fitosanitario organizzati da CNOS/FAP Valle d’Aosta:

Si avvisano gli interessati che sono aperte le iscrizioni ai corsi per il rilascio/rinnovo del patentino fitosanitario organizzati da CNOS/FAP Valle d’Aosta Don Bosco.

I corsi sono aperti:

  1. A chi intende dotarsi per la prima volta di certificato di abilitazione all’acquisto e utilizzo di prodotti fitosanitari ad uso professionale (ex patentino fitosanitario). In questo caso gli interessati devono iscriversi al corso di base e sostenere un esame finale scritto;
  2. A chi è già in possesso di patentino fitosanitario scaduto e vuole ottenere il nuovo certificato di abilitazione all’acquisto e utilizzo di prodotti fitosanitari ad uso professionale. In questo caso gli interessati devono iscriversi a un corso diaggiornamento e il patentino sarà rinnovato senza necessità di sostenere una verifica finale.

I corsi sono a pagamento. Requisito di accesso: conseguimento della maggiore età. Il calendario prevede due corsi di rinnovo e un corso di base nelle sedi, con gli orari i costi di seguito riportati:

CORSO AGGIORNAMENTO 1 – Sede CHÂTILLON – Via Tornafol, 1

Costo 170 euro (IVA compresa).

  • Durata complessiva: 12 ore;
  • Giovedì 21 marzo – 17:00- 21:00;
  • Venerdì 22 marzo – 17:00-21:00;
  • Martedì 26 marzo – 17:00-21:00.

CORSO DI AGGIORNAMENTO 2 – Sede AOSTA – Via Saint Martin de Corléans, 183/185

Costo 170 euro (IVA compresa).

  • Durata complessiva: 12 ore;
  • Mercoledì 27 marzo – 17:00-21:00;
  • Giovedì 28 marzo – 17:00-21:00;
  • Martedì 2 aprile – 17:00:2100.

CORSO DI BASE 1 – sede: AOSTA -Via Saint Martin de Corléans, 183/185

Costo 200 euro (IVA compresa).

  • Durata complessiva: 20 ore;
  • Giovedì 4 aprile – 17:00-21:00;
  • Venerdì 5 aprile – 18:00-21:00;
  • Giovedì 11 aprile – 17:00- 20:00;
  • Venerdì 12 aprile – 17:00-21:00;
  • Giovedì 18 aprile – 17:00-20:00;
  • Venerdì 19 aprile – 17:00-20:00.

Le iscrizioni ai corsi si raccolgono presso:

  • CNOS/FAP Valle d’Aosta – Don Bosco Via Tornafol, 1 – Châtillon
  • Telefono: 0166 -56382. 

Oppure, solo su appuntamento, nella sede di Aosta in via Saint Martin de Corléans, 183/185.

A conclusione del corso, gli interessati che avranno frequentato almeno il 75% delle ore di lezione dovranno presentare una domanda (in bollo da 16 euro) alla Struttura produzioni vegetali, sistemi di qualità e servizi fitosanitari dell’Assessorato Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali al fine di accedere all’esame di verifica (solo per chi segue il corso base per il primo rilascio) o al fine di ottenere il rinnovo patentino fitosanitario (solo per chi segue il corso di aggiornamento). La relativa modulistica sarà distribuita alla prima lezione di ciascun corso. Alla domanda di cui sopra dovrà essere allegata un’ulteriore marca da bollo da 16 euro e una fotografia formato tessera che sarà apposta sul tesserino che verrà rilasciato.

SANZIONI:

L’acquisto e l’utilizzo di fitofarmaci ad uso professionale a persone prive di patentino fitosanitario è sanzionato a norma di legge (articolo 24, comma 1 del d. lgs. 150/2012).

Per maggiori informazioni:

  • Responsabile tecnico – Remo Rosset: 0165.275391;
  • Ispettore fitosanitario – Rita Bonfanti: 0165.275405;
  • Segreteria fitosanitario: 0165.275401 0231.

Fonte: Assessorato del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni Culturali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste.

Un defibrillatore in regalo da Confartigianato al Cnos Fap di Vercelli

Si riporta qui di seguito una notizia proveniente da “La Stampa” nella sezione “Vercelli e provincia”, che racconta la mattinata di lunedi 25 febbraio in cui è stato consegnato un defibrillatore al Cnos-Fap di Vercelli in seguito ai finanziamenti del 5×1000:

Ieri mattina, nella nuova sede vercellese di corso Magenta, Confartigianato Imprese del Piemonte Orientale ha consegnato un defibrillatore al direttore scolastico dell’istituto professionale Cnos-Fap, Silvano Lago, nell’ambito della campagna nazionale legata ai finanziamenti del 5×1000.

Un’azione resa possibile attraverso il lavoro del comitato Ancos, l’associazione di utilità sociale di Confartigianato. A più ampio spettro, la cerimonia di consegna è stata in verità l’occasione per fare conoscere ai ragazzi dell’istituto professionale vercellese di corso Randaccio (intitolato a Don Bosco) le testimonianze lavorative di imprenditori di successo, in un incontro altamente formativo della durata di un paio d’ore. Sono intervenuti, in questo senso, l’hair-stylist di Borgomanero (conosciuto in tutto il mondo) Gianni Torraco e Donatella Mattacchini, della ditta Nuova Rettifica di Novara.

A moderare il tavolo, il direttore di Confartigianato Imprese del Piemonte Orientale, Amleto Impaloni e il presidente Ancos della stessa area Adriano Sonzini, che ha sottolineato:

«La campagna nazionale con i fondi del 5×1000 ci porta a dotare le realtà del territorio di uno strumento utile e quantomai necessario come il defibrillatore. Cnos Fap, inoltre, è una realtà con la quale Confartigianato collabora da tempo e che ci ha richiesto questa possibilità. E, proprio per queste ragioni, siamo doppiamente contenti di aver dato una mano».

Cnos-Fap San Benigno – Consegna attestati e diplomi

Pubblichiamo l’articolo, a cura di Albo Agostino, proveniente dal Cnos-Fap di San Benigno Canavese, riguardo alla consegna del diploma professionale e degli attestati di giovedi 14 febbraio:

Giovedì 14 Febbraio 2019 presso il CNOSFAP dei salesiani di San Benigno Canavese c’erano un salone gremito e tanti volti felici: questa è l’immagine che ha accompagnato la cerimonia di consegna degli attestati conseguiti nell’anno formativo 2017/2018. Gremito perché in tantissimi hanno raggiunto un obiettivo che va dalla qualifica professionale (la maggioranza) agli attestati, senza dimenticare il gradino più alto: il diploma professionale! Per l’esattezza sono stati conferiti 290 attestati.

I volti felici sono invece la giusta espressione di due sentimenti. Da un lato la soddisfazione per aver raggiunto un obiettivo così importante costato fatica e impegno, frutto di cadute e capacità di rialzarsi. Dall’altro la felicità di ritornare in un luogo che viene sentito come una casa, con persone amiche da salutare, storie e nuove sfide da condividere.

Il cerimoniere della serata, il Direttore di Centro Carlo Vallero, ha sottolineato:

L’obiettivo del CNOSFAP ora è quello di non lasciare tutte queste persone al loro destino, ma quello di creare un sistema che riesca sempre più ad accompagnare tutti nel mondo del lavoro. Ecco perché si sta fortemente investendo nei Servizi al Lavoro, strumento per cercare per ogni giovane un ambiente nel quale esprimersi professionalmente e umanamente, dove possa crescere e continuare ad acquisire strumenti per affrontare la vita.

A consegnare gli attestati è stata l’Assessore Regionale a Istruzione, Lavoro e Formazione Professionale: Gianna Pentenero. L’assessore, alla decima presenza, ha evidenziato:

Questo ambiente è una fucina di talenti e professionalità. Mi raccomando con tutti di conservare sempre un ricordo e un legame con questo luogo che tanto vi ha dato.

Durante la serata c’è stata anche l’occasione per l’inaugurazione con le istituzioni del nuovo centro di lavoro HAAS installato nell’officina meccanica il dicembre scorso.

Don Bosco ha visto nella Formazione Professionale la possibilità di accedere ai cuori di tanti giovani, soprattutto quelli considerati “ultimi”, per poter ottenere la loro fiducia e renderli consapevoli delle grandi capacità e talenti che portano dentro. E questo grande uomo e santo dell’1800 ha portato di persona, a San Benigno, questa grande avventura. Un ‘avventura che la prossima estate compirà 140 anni.

Quanto sarebbe fiero Don Bosco di vedere i risultati di 140 anni di semina!

Si ringrazia Agostino Albo per la produzione del testo.

 

Foto Gallery

Una serie di scatti realizzati durante le consegne dell’anno formativo 2017/2018.

Cnos-Fap

La pagina ufficiale del Centro di Formazione professionale di San Benigno.

 

“La cucina degli avanzi”

Pubblichiamo una notizia proveniente da “Il Corriere”, settimanale di Alba,Bra, Langhe e Roero, circa la Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare e l’iniziativa organizzata a Pollenzo che ha coinvonto gli allievi delle scuole “Velso Mucci” e del Cnos-fap di Bra:

Uno show-cooking intitolato “La cucina degli avanzi”, con gli allievi anche dell’Alberghiero “Velso Mucci” e del Cnos-fap di Bra, ha caratterizzato la presentazione di “Attenti allo spreco”.

Si è svolta a Pollenzovenerdi 15 febbraio, si tratta di un progetto dell’Asl Cn2 per la prevenzione degli sprechi alimentari e la promozione di stili di vita sostenibili.

Nella Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare, quella di Pollenzo all’Università di Scienze Gastronomiche, è stata anche l’occasione per lanciare un’iniziativa di cucina del recupero con la partecipazione degli Istituti scolastici del territorio a indirizzo specifico, e un contest fotografico dedicato agli alunni delle Superiori sul tema dello spreco.

Si calcola che un terzo della quantità totale di cibo prodotto nel mondo finisce per andare perso o sprecato. Si tratta di un problema etico, economico-sociale e anche ambientale. Senza sprechi si potrebbe coprire più di metà del fabbisogno alimentare dei Paesi poveri. Per produrre tutto il cibo che poi buttiamo servono più di 250 miliardi di litri d’acqua. Il 30% delle terre viene sfruttato inutilmente, si immettono nell’atmosfera più di 3 miliardi di tonnellate di anidride carbonica e circa l’8% delle emissioni totali di gas serra.

Nonostante l’entrata in vigore della legge Gadda (n.166/2016) con l’obiettivo di ridurre gli sprechi lungo tutta la filiera agro-alimentare, favorendo il recupero e la donazione delle eccedenze, in Italia sprechiamo ancora circa 2 milioni di tonnellate di alimenti all’anno; 450.000 in Piemonte con oltre il 45% a livello domestico.

CnosFap Fossano – Le 5 E dell’energia

Riportiamo qui a seguire una notizia proveniente dal Centro di Fomazione Professionale di Fossano inerente al progetto “Le 5 E dell’energia”:

Mercoledì 30 gennaio la classe terza termoidraulica del CNOS-FAP di Fossano, all’interno del progetto “le 5 E dell’energia”, promosso da Osservatorio Permanente Giovani Editori ed Enel, hanno realizzato un’inchiesta/reportage nella città di Fossano iniziando con interviste a privati cittadini ed infine ad alcuni commercianti e figure istituzionali della città.

I questionari presentati erano tesi a focalizzare l’attenzione sul tema energia, su nuovi modi di concepirla e viverla, nella consapevolezza che attenzione e cambio repentino nello stile di vita, sono indispensabili per evitare la rovina del nostro pianeta.

Ne è emerso un quadro generale positivo perché sia privati che imprese commerciali puntano a migliorare la funzionalità delle strutture tramite l’utilizzo di lampadine ad alta efficienza e l’adozione di misure per ridurre il consumo di energia elettrica e per il riscaldamento. Il dato negativo riguarda l’assenza quasi totale di produzione di energia da fonti rinnovabili nelle strutture visitate.

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno aderito all’iniziativa e ci hanno permesso di realizzare le interviste:

  • La Natura delle sorelle Lingua,
  • Ottica Maestrelli,
  • Sisley,
  • Farmacia Abrate,
  • Agenzia Giada Viaggi,
  • Ferramenta Valfer,
  • Gioielleria Tallone,
  • La Cassa di Risparmio di Fossano.

Infine ringraziamo sentitamente il Sindaco Sordella che ci ha accolti nella Sala Rossa del Comune, ha risposto a tutte le domande dei ragazzi esortandoli ad essere sempre attenti alle problematiche attuali, a non smettere di informarsi, di leggere, confrontare e dubitare perché è l’unica possibilità per salvarsi dalla falsa informazione e dalla propaganda manipolata e manipolatrice.

La mattinata si è conclusa con la visita alle secrete del castello con una preparatissima Agata Pagani, che ringraziamo, che ha avvicinato gli allievi alla figura affascinante e attualissima di Leonardo Da Vinci.

 

Dal Marocco ai Salesiani di Bra: come ho creato la mia azienda nello stile di Don Bosco

Si evidenzia un articolo proveniente da Cuneo Cronaca, riguardo alla testimonianza di Hadidi Lakbir – titolare della Omh – Soluzioni Tecnologiche di Cavallerleone – che in occasione della consegna dei diplomi di qualifica professionale regionale agli allievi dei Cfp Cnosfap di Bra, Fossano, Saluzzo e Savigliano (Cuneo) che ha preso la parola:

“Sono orgoglioso, da ex allievo del Cfp di Bra – ha affermato Hadidi – di essere in mezzo a voi e di portare la mia testimonianza. Ho raggiunto la mia famiglia a Sommariva Bosco circa venticinque anni fa. Mio padre, arrivato dal Marocco, lavorava presso una ditta di Ceresole d’Alba quando lo abbiamo raggiunto in Piemonte. Ricordo con piacere le scuole elementari con le maestre che ci hanno aiutato molto. Ricordo con la medesima gratitudine anche i salesiani di Bra che mi hanno educato, seppur di religione diversa da quella cristiana, e mi hanno formato come tecnico. E poi mi hanno aiutato non poco nel mio ruolo di imprenditore. A 30 anni ho una mia azienda da quasi 10 anni, dove lavoro in proprio a servizio delle realtà produttive meccaniche della provincia di Cuneo e di Torino, con eccellenze quali la Gai di Ceresole d’Alba. E’ per me un onore lavorare per la famiglia Gai. La mia formazione tecnica ed umana è stata guidata nei tre anni che ho frequentato l’Istituto Salesiano San Domenico Savio di Bra.

Ai Salesiani a Bra ho imparato molto, sia dal punto di vista professionale che umano. Sono di origine straniera, ma grazie a questa educazione sono riuscito ad inserirmi alla perfezione nel settore produttivo nel quale sto operando da molti anni. Fare la scelta di mettermi in proprio è stata una sfida, ma sono contento di averla intrapresa. Per l’idea che ho di servizio alle aziende, quello di avere una mia attività, di cui sono unico responsabile, si è rivelata fondamentale. In questo modo mi assumo ogni responsabilità, sia per quanto riguarda l’aspetto tecnico della lavorazioni che per il tempo di consegne. Come per molti imprenditori che hanno affrontato questa sfida, essendo io ancora relativamente giovane, mi sto dedicando a 360 gradi alla mia attività. Faccio l’augurio a tutti i ragazzi presenti di trovare lo loro strada lavorativa come ho fatto io. Ringrazio nuovamente i salesiani di Bra per quanto hanno fatto per me”.

E’ stato il direttore del Cfp di Bra, Valter Manzone, a premiare il signor Hadidi Lakbir alla presenza del direttore generale Cnosfap Lucio Reghellin e dei direttori salesiani don Bartolo Pirra, don Gabriele Miglietta e don Vincenzo Trotta. Anche tramite questi esempi e testimonianze riconoscenti al sistema educativo di Don Bosco, si comprende quale sia il passaggio per una serena integrazione sociale e di lavoro di chi arriva da paesi stranieri.

Franco Burdese

Rebaudengo – Festa di Don Bosco

Riportiamo qui sotto l’articolo proveniente dal Cnos-Fap Rebaudengo inerente alla festa di don Bosco appena passata:

“La festa del padre e amico dei giovani è motivo di grande speranza.” Così inizia la lettera di don Enrico Stasi, Presidente del CNOS FAP Piemonte, rivolta agli allievi, genitori e formatori dei Centri di Formazione Professionale in occasione della festa di don Bosco del 31 gennaio 2019. E continua “Don Bosco credeva nei giovani, era uno scopritore di talenti e invitava tutti gli educatori a trovare in ogni giovane UN PUNTO ACCESSIBILE AL BENE SU CUI FAR LEVA“.

Al Reba, la festa di Bosco è motivo di allegria e gioco tra allievi e formatori. La preparazione coinvolge tutti e fa scoprire talenti nascosti e risorse inaspettate. Molti allievi hanno aiutato i formatori, oltre l’orario delle lezioni, per preparare l’allestimento del grande gioco. Sono state coinvolte tutte le classi, impegnate a rispondere alle domande di cultura, sulla vita di don Bosco e nei giochi di abilità. La partecipazione e l’entusiasmo sono stati contagiosi e la gioia della festa resterà nel cuore degli allievi.

L’educazione è cosa di cuore (don Bosco)

 

La lettera di don Claudio Belfiore per la festa di don Bosco

Si riporta la lettera scritta da don Claudio Belfiore, direttore Istituto Agnelli di Torino, in occasione della festa di don Bosco per il Centro di Formazione Professionale dell’Agnelli:

A tutti i nostri allievi/e,
alle loro famiglie
e ai docenti e formatori.

Torino, 27 gennaio 2019

Carissimi giovani, genitori, educatori, docenti e formatori, questa lettera si colloca al centro dell’anno scolastico-pastorale, nel cuore dello spirito salesiano, nella settimana in cui festeggiamo il nostro caro Don Bosco.

Tutto quello che siamo e facciamo si può riassumere in una delle sue frasi più famose:

«Ho solo un desiderio: vedervi felici nel tempo e nell’eternità».

Sono le parole di un educatore appassionato, di un uomo e di un prete che ha consacrato tutta la sua vita alla piena e totale felicità dei giovani. Cari ragazzi e cari giovani, vogliamo che il desiderio di Don Bosco sia il desiderio dei salesiani, dei docenti, dei formatori, dei genitori, di tutte le figure adulte che camminano con voi e a cui il Signore vi ha affidati.

Lo so, ci stiamo prendendo un impegno. A dir il vero rinnoviamo il nostro impegno, proprio in occasione della festa di Don Bosco. Perché questa missione ci è già stata affidata e noi l’abbiamo accettata: nel giorno della professione e ordinazione sacerdotale, in occasione dell’assunzione come docenti, formatori ed educatori all’Agnelli, quando siete nati e i vostri genitori hanno desiderato per voi una vita bella e felice. Ci siamo presi un impegno, e non ci tiriamo indietro. Come Don Bosco diciamo: fino all’ultimo mio respiro!

Caro ragazzo/a e caro giovane, desideriamo e vogliamo la tua felicità. Cerchiamo di fare del nostro meglio per riuscirci, consapevoli dei nostri limiti. Per questo faccio mie le parole di Papa Francesco: «per favore, non dimenticarti di pregare per noi». Abbiamo bisogno della tua preghiera, per fare bene quello che dobbiamo fare. E il nostro impegno di adulti per la tua felicità? Per prima cosa ci impegniamo a pregare per te, per ognuno di voi. E ti assicuro che non è poca cosa. Don Bosco lo spiegava in questo modo: 

«Mia madre mi ha insegnato che quando si prega, da due grani nascono quattro spighe; se invece non si prega, da quattro grani nascono due spighe sole».

Vuoi sapere perché oggi c’è carenza di felicità? Perché c’è poca preghiera! E poi, caro ragazzo/a e caro giovane, vorrei condividere con te un’altra riflessione. Prova a pensare: perché ti chiediamo di impegnarti a scuola, di essere fedele al tuo dovere, di non essere pigro nel giocare e nel fare i compiti? E perché ti diciamo di dare tempo alla preghiera e a Gesù, di essere rispettoso dei tuoi compagni, di non cadere nei vizi dell’alcool, del fumo e del facile divertimento? Perché vogliamo la tua vera felicità, non quella che prima ti illude e poi ti lascia l’amara delusione di non essere più te stesso e il tormento del male che ti sei fatto e hai fatto ad altri. La felicità è una cosa seria. Non è “sballarsi” o “fare i fighi”. La vera felicità tiene e permane anche nei momenti difficili e di fronte all’impegno e al sacrificio. Anzi, in queste occasioni essa aumenta d’intensità e trae forza dalle situazioni avverse.

Vuoi fare un regalo a Don Bosco? Sii felice! Vuoi fare un regalo a te stesso? Fidati di Don Bosco! Ti insegno un modo per capire se sei sulla strada giusta: se ascoltando il tuo cuore puoi dire che sei felice, procedi tranquillo. Noi adulti pregheremo per te e ci daremo da fare perché tu sia «felice nel tempo e nell’eternità».

Sempre.

Don Claudio Belfiore Direttore

 

Lotta allo spreco: presentato a Pollenzo il progetto dell’Asl

Si è svolta, presso la mensa della tavole accademiche dell’università di Pollenzo, ed in occasione della Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare, la presentazione del progetto “Attenti allo spreco! Per la prevenzione degli sprechi alimentari e la promozione di stili di vita sostenibili”.

Promosso dall’Asl CN2 con il patrocinato dalla Regione Piemonte, in collaborazione con Dors-Asl TO3. Partner dell’iniziativa UNISG Pollenzo, Slow Food – condotte di Alba-Langhe-Roero e Bra, Consorzio Socio-Assistenziale Alba e Servizi Sociali Gestione Associata Bra, Club Rotary – sezioni Alba, Bra e Canale-Roero, Emporio Solidarietà Alba, Società Italiana Medicina Veterinaria Preventiva.

Il progetto utilizza la metodologia del marketing sociale, che ha come obiettivo principale quello di ottenere benefici sociali attraverso interventi di comunicazione e educazione che sostengano le scelte e i cambiamenti di comportamento da parte delle persone. Prevede una serie di interventi in setting chiave del territorio: luoghi di lavoro, scuola, comunità, famiglia, spazi di aggregazione.

Durante la presentazione è stata proposta un’iniziativa di cucina del recupero con la partecipazione degli Istituti di Istruzione Secondaria di II° grado “Piera Cillario Ferrero” di Neive, I.P.S. “Velso Mucci”, CNOSFAP salesiani di Bra e APRO Alba, con la supervisione di Carlo Catani autore del libro: “Tempi di recupero. Scarti, avanzi e tradizione nelle cucine dei grandi chef”.

Contestualmente è partito il ”lancio” del contest fotografico rivolto agli alunni delle scuole secondarie di II° grado sul tema dello spreco, e le premiazioni delle scuole partecipanti.

Ad introdurre il progetto Silvio Barbero, Vice Presidente dell’università di Pollenzo, che ha ricordato l’importanza di ridurre gli sprechi e quali metodologie attuabili si possono utilizzare educando anche i giovani futuri cuochi. Il direttore generale ASL CN2, Massimo Veglia, salutando gli intervenuti ha ricordato guadando i giovani della scuole alberghiere presenti che toccherà a loro portare avanti la causa contro lo spreco alimentare. Anche il dott. Piero Maimone ha voluto segnalare alcuni dati importanti relativamente allo spreco che in denari corrisponde quasi ad una manovra economica della stato italiano.

La lotta allo spreco è poi non solo prediligere il cuore degli alimenti ma utilizzarli nella loro totalità edibile. Nel suo intervento, Laura Marinaro, ha segnalato tra le azioni realizzate:

  • l’indagine conoscitiva su stili di vita e abitudini alimentari in collaborazione con l’Università di Ginevra, finalizzata anche a conoscere il grado di percezione dei comportamenti antispreco tra i dipendenti dell’ASL CN2;
  • la creazione di un Tavolo cui partecipano i partner ad oggi aderenti al Progetto;
  • la costruzione di 12 loghi sul tema dello spreco alimentare a cura degli alunni della 5^ B del Liceo Artistico “Pinot Gallizio” di Alba;
  • la costruzione del manifesto “FOOD” che verrà distribuito ai 76 Sindaci dei Comuni del territorio dell’ASL CN2 sponsorizzato dalla ditta Dimar;
  • La creazione di una pagina web dedicata al progetto “Attenti allo spreco!” sul portale ASL, di libero accesso e contenente documenti utili a inquadrare la tematica;
  • interventi informativi e sensibilizzazione della popolazione;
  • interventi formativi nelle scuole.

Si è poi passati alla firma del “Patto” tra i promotori con la presenza del Sindaco Bruna Sibille e del suo Vice Gianni Fogliato. Dopo la premiazione agli allievi rappresentanti le scuole partecipanti all’iniziativa si è passati all’assaggio del piatti della tradizione del recupero proposti dalle scuole Mucci e Cnosfap di Bra, Apro di Alba e Cillario Ferrero di Neive. Molto interessante l’interazione tra i giovani del settore alberghiero e gli intervenuti che con curiosità li hanno intervistati per cogliere l’essenza dei loro piatti.

Articolo a cura di Franco Burdese

Cnos-Fap Vigliano Biellese – In festa con Don Bosco

Si riporta l’articolo proveniente da Vigliano Biellese riguardo ai festeggiamenti del 31 gennaio della Formazione Professionale:

Ogni 31 gennaio appare, secondo le tradizioni di ogni casa salesiana, spesso uguale ad ogni altro 31 gennaio. Eh si! Non è un grande inizio penseranno i lettori di questo articolo… e non è che abbiano torto. A chi guarda al tempo e alla storia questa considerazione può apparire a tratti anche un po’ fastidiosa. Sentirsi dentro una routine che ogni anno ci ripropone uno schema di festa spesso uguale a sé stesso può apparire pure antipatico. A ben guardare però anche il ripetersi della festa richiama la saggezza della Chiesa che nella ciclicità e nel riproporci nell’anno liturgico letture e riti ci fa crescere nella comprensione di una “Presenza”. Così un po’ è la festa di Don Bosco. A Vigliano il modello è quello tradizionale: Messa, Cioccolata, Gioco o Teatro, Pranzo e questo è accaduto anche quest’anno con quella “eterna presenza” di Don Bosco che ha scandito i tempi e i momenti.

Il Vescovo, a ricordarci l’amore di Don Bosco per la Chiesa e per i suoi Pastori, ha accolto i ragazzi e gli adulti del Centro di Formazione presiedendo l’Eucaristia, il “Centro” della giornata, quel “Centro” indicato da Don Bosco come “condizione” per stare “nel” mondo e “davanti” alla vita.

Ed il Vescovo non si è nascosto, ha raccontato come la storia di Don Bosco abbia attraversato anche la sua di vita, quella di giovane, quella di seminarista, quella di prete. “Figlio” tra i “Figli”, divenuto Pastore, ha rimesso al centro il messaggio di Don Bosco: “Siete voi l’omelia più bella” così tanto vicina a quel “basta che siate giovani perché io vi ami assai”.

La Messa, scandita dai canti, dalla presenza protagonista dei ragazzi si è conclusa con il desiderio del Vescovo di una foto di famiglia… un mezzo miracolo, senza castagne stavolta, ma con un gruppo enorme di vite e storie che guardano ad “est”.

Terminata la Messa ecco un altro “rito”: la cioccolata! Per ogni ragazzo una cioccolata calda e una brioche. Nulla a che fare con una maldestra “captatio benevolentiae” ma un modo semplice e vero di dire “ti ho detto che basta che tu sia giovane perché io ti voglia bene ed ora te lo dimostro! Ti ho dato tutto quello che ti serve con l’Eucaristia ora ti faccio fare l’esperienza di quanto sto bene con te, di quanto è grande il mio desiderio di vivere insieme te, la vita e la festa”. C’è sempre il profumo di Don Bosco in questi momenti, castagne, minestra, cioccolata, il profumo non è un alimento ma il desiderio di un “alimento donato”, di un sentimento, di una “vocazione”. Giusto il tempo di smaltire la dolcezza della cioccolata e un torrente di colori ha invaso Via Libertà, destinazione “teatro Erios” dove, dopo un inizio dedicato alla premiazione del concorso dei presepi, un modo tutto salesiano per “portare dentro” i ragazzi ad un mistero, per renderli protagonisti, la parola è passata a Sergio Procopio.

Sergio è uno dei tanti “figi di don Bosco”. Per la sua storia personale, forse uno dei figli più “amati”, che ha in modo mirabile donato la sua arte ed il suo omaggio ai deportati nei campi di sterminio con il suo “Viaggio di Herry”.

Sergio ha rubato sorrisi, ha coinvolto i ragazzi, li ha messi al centro, li ha fatti pensare, gli ha insegnato… ricordava quel giovane funambolo, sopra una corda che attirava l’attenzione per lasciare che i ragazzi venissero attirati da qualcosa di più grande, dalla verità…

Ed alla fine dello spettacolo, quando tolti gli abiti di scena sono rimasti uomini e persone, ci si è accorti che la vita è mistero, meraviglia, a volte dolore ma sempre speranza… sempre, anche dopo un colpo, dopo il buio, dopo l’apparente fine c’è un camino che continua. Dopo lo spettacolo autorità, aziende, allievi si sono spostati in officina per l’inaugurazione del nuovo centro di lavoro. 

“Piedi nel presente e cuore nel futuro” ecco cosa significa oggi “formazione professionale” operare, insegnare, investire, guardare al domani con gli occhi e con il cuore perchè ogni giovane ed ogni uomo possano avere un futuro all’altezza della loro dignità.

E alla fine… dopo aver spezzato il “Pane”, dopo aver “Mischiato” la vita, dopo aver “Nutrito” la memoria, il pranzo fraterno ha concluso una giornata di festa, una giornata di storia, una giornata di vita. E così è stata la nostra festa, una festa uguale a tante altre. Uguale e diversa, perchè lo siamo noi e perchè lo sono i nostri allievi ma con dentro tutto il profumo dell’Eterno, tutto il profumo di quel bene seminato e colto che in un sorriso, in un abbraccio, in un pezzo di strada percorso assieme continua a dire “basta che siate giovani perchè io vi ami assai”.