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Cnos-Fap Vigliano Biellese – In festa con Don Bosco

Si riporta l’articolo proveniente da Vigliano Biellese riguardo ai festeggiamenti del 31 gennaio della Formazione Professionale:

Ogni 31 gennaio appare, secondo le tradizioni di ogni casa salesiana, spesso uguale ad ogni altro 31 gennaio. Eh si! Non è un grande inizio penseranno i lettori di questo articolo… e non è che abbiano torto. A chi guarda al tempo e alla storia questa considerazione può apparire a tratti anche un po’ fastidiosa. Sentirsi dentro una routine che ogni anno ci ripropone uno schema di festa spesso uguale a sé stesso può apparire pure antipatico. A ben guardare però anche il ripetersi della festa richiama la saggezza della Chiesa che nella ciclicità e nel riproporci nell’anno liturgico letture e riti ci fa crescere nella comprensione di una “Presenza”. Così un po’ è la festa di Don Bosco. A Vigliano il modello è quello tradizionale: Messa, Cioccolata, Gioco o Teatro, Pranzo e questo è accaduto anche quest’anno con quella “eterna presenza” di Don Bosco che ha scandito i tempi e i momenti.

Il Vescovo, a ricordarci l’amore di Don Bosco per la Chiesa e per i suoi Pastori, ha accolto i ragazzi e gli adulti del Centro di Formazione presiedendo l’Eucaristia, il “Centro” della giornata, quel “Centro” indicato da Don Bosco come “condizione” per stare “nel” mondo e “davanti” alla vita.

Ed il Vescovo non si è nascosto, ha raccontato come la storia di Don Bosco abbia attraversato anche la sua di vita, quella di giovane, quella di seminarista, quella di prete. “Figlio” tra i “Figli”, divenuto Pastore, ha rimesso al centro il messaggio di Don Bosco: “Siete voi l’omelia più bella” così tanto vicina a quel “basta che siate giovani perché io vi ami assai”.

La Messa, scandita dai canti, dalla presenza protagonista dei ragazzi si è conclusa con il desiderio del Vescovo di una foto di famiglia… un mezzo miracolo, senza castagne stavolta, ma con un gruppo enorme di vite e storie che guardano ad “est”.

Terminata la Messa ecco un altro “rito”: la cioccolata! Per ogni ragazzo una cioccolata calda e una brioche. Nulla a che fare con una maldestra “captatio benevolentiae” ma un modo semplice e vero di dire “ti ho detto che basta che tu sia giovane perché io ti voglia bene ed ora te lo dimostro! Ti ho dato tutto quello che ti serve con l’Eucaristia ora ti faccio fare l’esperienza di quanto sto bene con te, di quanto è grande il mio desiderio di vivere insieme te, la vita e la festa”. C’è sempre il profumo di Don Bosco in questi momenti, castagne, minestra, cioccolata, il profumo non è un alimento ma il desiderio di un “alimento donato”, di un sentimento, di una “vocazione”. Giusto il tempo di smaltire la dolcezza della cioccolata e un torrente di colori ha invaso Via Libertà, destinazione “teatro Erios” dove, dopo un inizio dedicato alla premiazione del concorso dei presepi, un modo tutto salesiano per “portare dentro” i ragazzi ad un mistero, per renderli protagonisti, la parola è passata a Sergio Procopio.

Sergio è uno dei tanti “figi di don Bosco”. Per la sua storia personale, forse uno dei figli più “amati”, che ha in modo mirabile donato la sua arte ed il suo omaggio ai deportati nei campi di sterminio con il suo “Viaggio di Herry”.

Sergio ha rubato sorrisi, ha coinvolto i ragazzi, li ha messi al centro, li ha fatti pensare, gli ha insegnato… ricordava quel giovane funambolo, sopra una corda che attirava l’attenzione per lasciare che i ragazzi venissero attirati da qualcosa di più grande, dalla verità…

Ed alla fine dello spettacolo, quando tolti gli abiti di scena sono rimasti uomini e persone, ci si è accorti che la vita è mistero, meraviglia, a volte dolore ma sempre speranza… sempre, anche dopo un colpo, dopo il buio, dopo l’apparente fine c’è un camino che continua. Dopo lo spettacolo autorità, aziende, allievi si sono spostati in officina per l’inaugurazione del nuovo centro di lavoro. 

“Piedi nel presente e cuore nel futuro” ecco cosa significa oggi “formazione professionale” operare, insegnare, investire, guardare al domani con gli occhi e con il cuore perchè ogni giovane ed ogni uomo possano avere un futuro all’altezza della loro dignità.

E alla fine… dopo aver spezzato il “Pane”, dopo aver “Mischiato” la vita, dopo aver “Nutrito” la memoria, il pranzo fraterno ha concluso una giornata di festa, una giornata di storia, una giornata di vita. E così è stata la nostra festa, una festa uguale a tante altre. Uguale e diversa, perchè lo siamo noi e perchè lo sono i nostri allievi ma con dentro tutto il profumo dell’Eterno, tutto il profumo di quel bene seminato e colto che in un sorriso, in un abbraccio, in un pezzo di strada percorso assieme continua a dire “basta che siate giovani perchè io vi ami assai”.

  

Cnos-Fap – Rubrica del direttore: lettera di febbraio 2019

Si pubblica la lettera mensile da parte del direttore generale del Cnos-Fap Regione Piemonte, Lucio Reghellin, riguardo al mese trascorso di gennaio:

Buongiorno!

Abbiamo concluso il mese di gennaio nel quale in tutti i CFP si sono organizzate iniziative per festeggiare il nostro patrono, don Bosco. Ringrazio tutti coloro che hanno impiegato tempo ed energia per preparare e coinvolgere i ragazzi/e nelle varie attività. Al di là dell’allegria esterna, credo sia importante che il ricordo di don Bosco aiuti ciascuno di noi a riviverlo oggi. I messaggi sentiti in questi giorni sono tanti; ne propongo uno anch’io che prendo dalla prima pagina del fascicolo pubblicato dalla Sede Nazionale CNOS-FAP intitolato ‘Coi tempi e con Don Bosco’: ‘Il mio sistema educativo si appoggia tutto sopra la ragione, la religione e sopra l’amorevolezza. L’amore fa sopportare le fatiche, le noie, le ingratitudini, la mancanza, le negligenze’ (Don Bosco). Che il nostro amore per gli allievi sia lo stesso che aveva Don Bosco!

Nei mesi scorsi sono stati inaugurati nuovi laboratori e attrezzature: in estate Vigliano ha costruito un nuovo laboratorio di acconciatura per accogliere gli allievi provenienti da Muzzano. Ad ottobre è stato inaugurato il nuovo laboratorio di cucina a Valdocco mentre a dicembre si sono svolte due inaugurazioni ufficiali: a San Benigno si sono benedetti il laboratorio di termoidraulica e il nuovo centro di tornitura CNC, all’Agnelli si è tagliato il nastro per il nuovo laboratorio di automotive TecPro2.
In occasione della festa di don Bosco sono stati inaugurati i laboratori di termoidraulica e falegnameria di Vercelli, il nuovo Centro di lavoro CNC a Vigliano e il reparto di PLC a Bra. A Rebaudengo sta partendo la costruzione del laboratorio di carrozzeria, dopo un lungo periodo di progettazione. Anche ad Alessandria si sta aggiornando il laboratorio informatico. Sono contento di questo rinnovamento perché i laboratori sono al centro della nostra attività formativa e la nostra principale caratteristica. E’ importante che i laboratori siano curati, aggiornati, e, con l’aiuto di tutti, si faccia una attenta e periodica manutenzione.

Ovviamente a fianco delle attrezzature, ben più importante è l’aggiornamento dei formatori che devono accompagnare i ragazzi/e all’apprendimento delle nuove tecnologie. Sarebbe triste vedere un macchinario nuovo, installato ma fermo perché nessuno lo usa!

È stato recentemente firmato un accordo tra l’Ufficio Scolastico Regionale e la Regione Piemonte per la realizzazione dei percorsi triennali/quadriennali di qualifica/diploma negli Istituti Professionali.  Credo che la capacità educativa e l’impegno nei laboratori possano essere il valore aggiunto per formare i ragazzi che sceglieranno i nostri CFP per proseguire gli studi dopo “la terza media”.

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione ha approvato un ricco catalogo regionale per la formazione continua dei formatori da svilupparsi nell’anno 2019. Questo a testimoniare l’attenzione che poniamo nei confronti di tutti i nostri collaboratori ad ogni livello e dare concretezza al piano triennale. In ogni CFP saranno realizzate azioni formative relative alla Gestione del gruppo classe, Supporto all’insegnamento, Didattica orientativa per la formazione iniziale. Altre azioni formative saranno rivolte ai formatori dell’area integrativa, a quelli che operano nel sistema duale, ai tecnici di laboratorio e officina dei vari settori professionali e agli operatori dei Servizi al Lavoro.

La formazione proposta è ampia e completa i corsi proposti dalla Federazione Nazionale, con particolare attenzione alle giornate per i neo assunti.

Mi auguro che saremo ben disposti ad usufruire di queste opportunità per migliorare noi stessi e fornire un servizio aggiornato ai nostri allievi/e.

Un cordiale saluto ed un augurio di buon lavoro per il mese di febbraio.

Lucio Reghellin

Salesiani Bra – Randstad Cnos Cup 2019

Arriva dalla casa salesiana di Bra la notizia riguardo l’iniziativa appena partita dal centro: la “Randstad CNOS Cup 2019 (Articolo a cura di Franco Burdese):

Parte dal Centro di Formazione Professionale Cnosfap dei Salesiani di Bra la “Randstad CNOS Cup 2019”. L’iniziativa promossa da Randstad in partnership con CNOS FAP, i Centri di Formazione Salesiani presenti in Italia che hanno tra le loro offerte formative quella degli operatori meccanici con macchine tradizionali e a controllo numerico.

Un tour in otto tappe con partenza da Bra martedì 29 gennaio a pochi giorni dai festeggiamenti per don Bosco, il Santo Fondatore di questa magnifica “casa” per i giovani. Tappa conclusiva a Bologna, alla ricerca dei migliori aspiranti tornitori, professionalità molto richieste dal mercato ma di difficile reperibilità con le adeguate competenze.

Nel corso delle tappe, gli studenti della Formazione Professionale Salesiana si sfideranno in esercizi di programmazione CNC su tornio: prove di livello in grado di far emergere le abilità degli aspiranti tornitori, i migliori dei quali saranno premiati.

Dopo la tappa di Bra il tour toccherà i Centri Salesiani CNOS FAP di:

  • Verona il 19 febbraio,
  • Vigliano Biellese il 22 febbraio,
  • Sesto S. Giovanni il 13 marzo,
  • Arese il 21 marzo,
  • Udine  il 25 marzo,
  • Perugia il 26 marzo,
  • Bologna il 28 marzo.

La finale che andrà a decretare il miglior tornitore del mondo della formazione salesiana in Italia a livello di meccanica industriale del CNOS FAP si svolgerà ad Udine.

La tappa di Bra ha visto classificarsi al terzo posto il sommarivese Bouraia Nabil, in seconda posizione il giovane allievo di Priocca Nicolò Roagna mentre al primo posto Matteo Ghigo della veglia di Cherasco. Matteo andrà a rappresentare il Cnosfap Bra alle finali di Udine, dopo avere trascorso un mese, che lo vedrà impegnato in tutto il mese di marzo in Spagna, lavorando in una azienda metalmeccanica di Aranjuez. Una attività del progetto Erasmus che i salesiani di Bra, con il coordinamento di Valter Manzone e Fabio Tripaldi, da oltre venti anni realizzano con i colleghi spagnoli del mondo Salesiano.

Al termine della selezione braidese il responsabile Randstad Andrea Milan ha affermato:

“ Da anni lavoriamo col Cnosfap di Bra. Spesso formiamo persone in cerca di occupazione e la collaborazione con i salesiani del Centro di Bra è sempre legata a grandi soddisfazioni. Con questa selezione di allievi del percorso triennale abbiamo come Randstad posizionato l’asticella della formazione su una fascia di grandi prospettive. Ci auguriamo che siano sempre più i giovani che scelgano questo tipo di formazione poiché tante sono le aziende metalmeccaniche che cercano personale e pochi sono i giovani che si preparano per questo lavoro di concetto e ben remunerato”.

Franco Burdese

 

Festa Don Bosco 2019: l’augurio di Don Enrico Stasi

In occasione della Festa di don Bosco, ecco le parola di Don Enrico Stasi – Ispettore di Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania e presidente Cnos-Fap Piemonte – che arriva a tutti noi con una lettera per un augurio ed un saluto:

Carissimi formatori, allievi, genitori e personale tutto del CNOS FAP Piemonte,

in occasione della festa di don Bosco vi giunga il mio saluto più affettuoso.

La festa del padre e amico dei giovani è motivo di grande speranza. Don Bosco credeva nei giovani, era un grande scopritore di talenti e invitava tutti gli educatori a trovare in ogni giovane “un punto accessibile al bene su cui far leva”. La formazione professionale salesiana ha questo grande obiettivo: scoprire e far crescere talenti e capacità accompagnando ogni giovane nel suo percorso di crescita ed educandolo ad essere, come diceva don Bosco: “un buon cristiano, un onesto cittadino e un futuro abitatore del cielo”.

L’ultimo sinodo dei vescovi che si è occupato dei giovani, ci esorta a camminare con loro e soprattutto ad ascoltarli dedicando tempo ed energie; purtroppo oggi i giovani sperimentano come la loro voce non sia ritenuta interessante e utile in ambito sociale, politico ed ecclesiale. E per quanto riguarda il tema del lavoro il Sinodo così si esprime:

“Il mondo del lavoro resta un ambito in cui i giovani esprimono la loro creatività e la capacità di innovare. Al tempo stesso sperimentano forme di esclusione e di emarginazione. La prima e più grave è la disoccupazione giovanile, che in alcuni Paesi raggiunge livelli esorbitanti”.

Don Bosco nel suo tempo appena arrivato nella città di Torino si indirizza proprio a loro, a quei giovani che egli definisce poveri abbandonati e pericolanti. Essi vivevano nei quartieri più poveri e dovevano provvedere a loro stessi con tutti i mezzi possibili. Tra loro c’erano anche giovani immigrati che venivano da fuori città e svolgevano lavoro stagionale nei cantieri edili. Per don Bosco tutti erano a rischio, commettevano reati che li esponevano al carcere e erano vittime dello sfruttamento del lavoro senza alcuna tutela. Si deve tenere anche conto che il 40% circa dei giovani sotto i venti anni era analfabeta e che nei posti di lavoro si contraevano malattie, allora mortali, come la tubercolosi, e le infezioni virali di diverso tipo. Non erano rispettata alcuna attenzione nei confronti delle condizioni igieniche né venivano considerati i più elementari diritti inerenti le attività lavorative.

Tutto questo interpellò don Bosco a tal punto che subito elaborò la proposta che oggi è diventata la Formazione professionale e l’inserimento che forma concreta di salvezza della loro vita o, come direbbe lui, per la salvezza delle anime.

Don Bosco oggi è vivo attraverso i suoi figlie e sue figlie che si spendono per donare ai giovani, soprattutto i più bisognosi, tutto il sostegno necessario per la loro crescita integrale e per garantire loro un futuro dignitoso.

Al lui affidiamo la formazione professionale dei salesiani della sua terra e chiediamo la sua potente intercessione

Torino, 31 gennaio 2019

Cnos-Fap Savigliano e Saluzzo – Due alunni rappresentati per la Giornata della Memoria

Si pubblica qui a seguire un articolo proveniente da “La Gazzetta di Saluzzo” e “Il Saviglianese” riguardo alla partecipazione di due studenti del Cnos-Fap, sia di Savigliano che di Saluzzo, alla Giornata della Memoria.

 

La scuola salesiana Cnos-Fap, in occasione della Giornata della memoria, parteciperà con una propria rappresentanza – costituita da due alunni della sede di Savigliano e due alunni delle sede di Saluzzo, con l’accompagnamento di due formatori – al “Viaggio della memoria”, organizzato dall’associazione torinese “Treno della memoria” dal 10 al 18 febbraio prossimi.

I ragazzi raggiungeranno Cracovia (Polonia) in autobus, passando da Berlino; avranno modo di visitare il campo di Auschwitz, la fabbrica-museo di Oskar Schindler ed il ghetto di Cracovia. Il progetto, co-finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Savigliano, ha l’obiettivo di far portare la testimonianza del viaggio ai compagni, documentando con foto, video e racconti la propria esperienza di viaggio. Il 28 gennaio scorso a Torino, i partecipanti hanno assistito al racconto della testimonianza di un sopravvissuto al campo.

Cnos-Fap Vigliano Biellese – Nuovo centro di lavoro per gli allievi

Ecco in arrivo una notizia pubblicata su ViglianoCnos-Fap.net, riguardo alla novità del nuovo centro di lavoro che nascerà a Vigliano Biellese nel Centro di Formazione Professionale il 31 gennaio 2019:

Ci avviciniamo al 31 gennaio e quest’anno la festa di Don Bosco porta in dono al CNOS FAP di Vigliano e a tutto il territorio biellese un investimento importante. Alle ore 12.00 del 31 gennaio si alzerà il sipario su una importante novità per il settore meccanico di Vigliano: si tratta di un centro di lavoro AKIRA SEIKI V2.5-XP.

Il nuovo centro di lavoro è un centro di lavoro verticale configurato con 4 assi al fine di consentire la realizzazione di lavorazioni complesse. É dotato di testatore pre-setting per gli utensili e di una sonda per il rilevo dello “zero pezzo”. Lo strumento è uno strumento da produzione e non da didattica per questo motivo gli allievi, giovani e adulti che lo utilizzeranno si troveranno in un contesto perfettamente aderente a quello lavorativo dove sperimentare le competenze specifiche di un ambito, quello della meccanica di precisione, in continuo sviluppo e che in questi anni ha retto alla crisi egregiamente.

Complessivamente CNOS FAP ha investito € 120.000,00 per l’acquisto e l’installazione di questo macchinario di produzione taiwanese commerciato per l’Italia da Tecnor Macchine. La formazione professionale salesiana si conferma formazione di eccellenza che operando investimenti anche impegnativi consente l’acquisizione di competenze “alte” e pratiche per consentire agli allievi, giovani e adulti, di lanciarsi nel mercato del lavoro con solide basi.

É vocazione specifica poi di CNOS FAP l’operare con uno sguardo fisso sulle imprese con le quali si è instaurato un rapporto proficuo e di grande rispetto. Investimenti quali quello che verrà presentato il 31 gennaio sono certamente investimenti sulla formazione dei nostri allievi ma anche un importante servizio a tutto il nostro territorio, un territorio che da quarant’anni cammina insieme a CNOS FAP.

Cnos-Fap Bra – Consegna degli attestati ai qualificati e diplomati

Resa pubblica la data di consegna di tutti gli attestati ai giovani che hanno frequentato la Formazione Professionale nell’area di Cuneo. Ecco qui riportato l’articolo con tutti i riferimenti e le informazioni della cerimonia:

BRA – Si svolgerà nel pomeriggio di lunedì 4 febbraioa partire dalle 16,30 al Centro polifunzionale Giovanni Arpino di largo della Resistenza 45 a Bra – la consegna degli attestati di qualifica e dei diplomi ai giovani della formazione professionale salesiana dell’area cuneese.

Dopo il saluto dei sindaci delle quattro città – Bra, Fossano, Saluzzo e Savigliano – che ospitano i Centri di formazione professionale del Cnos Fap, ci sarà l’intervento dell’assessore regionale alla FP Giovanna Pentenero, che relazionerà sul tema:

«La Formazione Professionale in Piemonte: un’occasione per crescere come persona ed inserirsi nel mondo del lavoro»

alla quale seguirà una riflessione di Lucio Reghellin, direttore generale dell’Associazione Cnos Fap, che ripercorrerà i 40 anni della presenza salesiana nel mondo della FP piemontese; toccherà invece al direttore dell’area cuneese, Maurizio Giraudo, raccontare alla platea il successo formativo nella FP.

Per i formatori e i salesiani impegnati nei percorsi sia ordinamentali sia duali sia del diploma professionale (4° anno) lavorare insieme ai giovani, offrendo loro una proposta intellettuale e professionale al contempo, insieme alle dimensioni sociale e religiosa, è una sfida quotidiana. Questa visione d’insieme è vita ordinaria in ogni Cfp, in cui l’interesse del giovane e l’interesse per il giovane, per il suo presente e il suo futuro, sono assunti dalla comunità educativo-pastorale come impegno totalizzante. Educare va al di là della consegna della pura informazione. Nel «camminare insieme» esiste un valore aggiunto che viene offerto ai giovani in modo immediato, vero, reale e raggiungibile.

La consegna degli attestati di qualifica e dei diplomi suggella questa percorso. Che tantissimi exallievi hanno già compiuto in questi 40 anni di storia; alcuni di loro saranno sul palco a raccontare la propria esperienza. Dopo la consegna degli attestati, un momento di festa finale, degustando le prelibatezze che vengono preparate dagli allievi dei corsi di panetteria/pasticceria/pizzeria.

Ulteriori info sull’evento contattando le singole sedi del Cnos provinciale scrivendo una mail a:

  • info.bra@cnosfap.net,
  • info.fossano@cnosafpa.net,
  • info.savigliano@cnosfap.net,
  • info.saluzzo@cnosfap.net.

Non è una provincia per saldatori

Si pubblica un articolo proveniente da “Il Corriere della Sera”, a cura di Laura Siviero, riguardo alla richiesta di attenzione lanciata da Marco Costamagna – presidente della sezione Meccanica di Confindustria Cuneo – che evidenzia la necessità e la mancanza tecnici saldatori all’interno delle aziende:

Lunedi 28 gennaio,

«Nel Cuneese ci strappiamo di mano i tecnici e i saldatori. La domanda supera l’offerta».
A lanciare l’allarme è Marco Costamagna, presidente della sezione Meccanica di Confindustria Cuneo: secondo lui la scuola orienta i ragazzi verso gli studi liceali, mentre al territorio servono tecnici che verrebbero immediatamente assunti.
A un anno di distanza dalla lettera del presidente di Confindustria Cuneo Mauro Gola, che invitava studenti e famiglie a scegliere il percorso di studi «con la testa», poco è cambiato e i numeri danno ragione agli imprenditori. L’indagine di Unioncamere, relativa ai fabbisogni delle aziende, in termini di risorse umane, per la provincia di Cuneo, mostra che su 5.190 ingressi in azienda previsti nel primo trimestre 2019, i favoriti sono gli operai specializzati (37,8%), poi gli impiegati che comprendono anche i profili tecnici (25,7%), le figure dirigenziali o impiegati con alta specializzazione tecnica (21,9%), e infine le professioni non qualificate (14, 6%). Degli operai specializzati, circa il 10% sono posti per saldatori, che sono i più difficili da reperire.
Un trend stabile, già nel 2017: la richiesta di queste figure professionali era di 710 unità nell’anno. Profili che vengono pagati il 25% in più rispetto a un operaio specializzato, circa 24.670 euro all’anno in partenza (dati Istat), lavorano più ore su turni e hanno un livello di inquadramento superiore. A formarli nel Cuneese Cuneo sono i centri Cnos Fap dei Salesiani. La seconda categoria più richiesta riguarda i trasfertisti tecnici, addetti alle manutenzioni, infine i periti tecnici.
«I saldatori sono introvabili – ripete Costamagna – i ragazzi vanno a studiare all’alberghiero e poi non trovano posto, mentre le aziende metalmeccaniche non riescono a coprire i profili che servono. E spesso le scuole medie orientano i migliori verso i licei».
Le scuole secondarie di primo grado si difendono.
«Gli insegnanti presentano tutte le opportunità ma è difficile capire quali siano le propensioni dei ragazzi – dice Maria Paola Longo, dirigente dell’Istituto comprensivo Oderda Perotti di Carrù – poi ci sono altri fattori, la distanza da casa per esempio. Ma è vero i risultati dell’orientamento non sono del tutto positivi».
D’altra parte anche gli istituti tecnici fanno il possibile, ma hanno perso l’appeal di un tempo e le famiglie spesso premono per il blasone dei licei. Il Vallauri di Fossano riesce a tenere alti in numeri grazie ai laboratori (costruiti con l’aiuto delle Fondazioni) super specializzati in cui anche le aziende come la Siemens tengono corsi. L’istituto sforna circa 300 tecnici l’anno e conta oltre 2000 studenti: i due terzi vengo assunti entro 6 mesi dal diploma. «Da noi il tema dell’occupabilità non si pone – ribatte Paolo Cortese, dirigente dell’istituto – le aziende si accaparrano gli studenti già al quarto anno. I ragazzi devono capire che le aziende non sono più luoghi sudici in cui lavorare ma sembra di stare dentro un ospedale all’avanguardia».

Don Enrico Peretti – Il Futuro del lavoro è la responsabilità condivisa tra tutti gli attori della comunità civile

Si pubblica un articolo proveniente da Parts Aftermarket Congress (un evento a cura della divisione Automotive di DBInformation) che riporta l’intervento di don Enrico Peretti, Direttore Generale CNOS FAP, che ha come filo conduttore il tema della Formazione. Buona lettura!

Al Parts Aftermarket Congress si è parlato anche di formazione. Una testata come Parts ritiene infatti suo dovere non solo diffondere la cultura del settore ma anche promuovere e supportare la formazione di chi entra a farne parte. Queste sono state le motivazioni che hanno portato due anni fa alla creazione del progetto Quality Pro, che vede la nostra rivista al fianco dei Centri Salesiani CNOS FAP in tutta Italia e che ha coinvolto importanti brand invitandoli a trasferire competenze e conoscenze tecnologiche nelle aule scolastiche.

Per parlare più approfonditamente del valore della formazione è stato chiamato Don Enrico Peretti, Direttore Generale CNOS FAP.

“In tutti gli interventi che mi hanno preceduto c’è un filo logico che ci porta ad affermare che la collaborazione è la nuova competizione. Credo su questo tema si debba aprire una finestra veramente importante, in particolare qui in Italia, dove la formazione purtroppo non gode ancora del rilievo che le è necessario. Spesso ci troviamo di fronte a situazioni che non ci lasciano molto sereni e vediamo continuamente rimettere in discussione i sistemi formativi; talvolta la scuola sembra tornare indietro quando è andata avanti, si pensi soltanto all’alternanza scuola-lavoro, che sicuramente andrà ripensata, corretta, ma non tolta. I Salesiani sono la congregazione fondata da Don Bosco, siamo presenti in 137 Paesi nel mondo e la nostra esperienza più comune è quella della formazione professionale, in particolare nel mondo del manifatturiero. Anche ai nostri giorni vediamo diverse analogie con i tempi di Don Bosco in cui era in atto la rivoluzione industriale: non abbiamo più i poveri ragazzi abbandonati in giro per le città, ma in questo momento in Italia ci sono oltre 280.000 Neet, ragazzi cioè che non sono impegnati né nello studio né nel lavoro o nella formazione, ma al contempo sappiamo di avere almeno 800.000 posizioni lavorative non coperte. Questo ci dice che forse è il sistema che deve ripensarsi, perché è vero che ci sono delle difficoltà ma è anche vero che ci sono dei cambi di mentalità che dobbiamo operare. Il mondo del lavoro ci chiama infatti ad essere attenti e capaci di incontrare tutte quante le proposte in maniera intelligente e con spirito di profondo adattamento”.

Secondo Don Peretti occorre quindi un salto di qualità alla formazione professionale, e le stesse aziende devono essere coprotagoniste: la collaborazione è infatti la nuova competizione, per fare del mondo della scuola e della formazione uno spazio adeguato alle esigenze.

“Tutto il mondo produttivo, tutto il territorio, tutte le pubbliche amministrazioni e le famiglie devono cominciare a pensare concretamente al futuro dei propri ragazzi preparandoli ad un inserimento costruttivo e maturo nel mondo del lavoro, altrimenti continueremo ad assistere a problemi che da educativi diventano sociali – ha sottolineato Peretti – dobbiamo renderci conto, per esempio, che è uno slogan sbagliato dire che la tecnologia e l’innovazione tecnologica producono la distruzione del lavoro, quando invece producono il cambiamento e opportunità lavorative: fino a 60 anni fa il 40% delle persone era impegnato nell’agricoltura, oggi siamo forse al 5%, ma non sono diminuite la capacità e l’offerta di lavoro. Occorre quindi capire quali sono le opportunità e dove deve orientarsi la formazione, tenendo conto che la formazione non è solo un compito del Ministero della Pubblica Istruzione e del Lavoro bensì di tutti i soggetti attivi nella società. Noi siamo impegnati su tutti i tavoli e siamo contenti quando assieme a noi c’è tutto il mondo produttivo, perché da sempre cerchiamo la collaborazione con l’azienda”.

In Italia ogni anno sono 2.250.000 i ragazzi formati dai Salesiani che intersecano il mondo della produzione. Appare dunque fondamentale che questo mondo non sia più sentito solo come lo spazio dello stage, ma che cominci esso stesso a collaborare per definire i progetti formativi.

“Dobbiamo fare in modo che il gap che c’è in questo momento tra l’apprendimento di base e il lavoro sia colmato dalla collaborazione delle aziende soprattutto nei contenuti, nell’accompagnamento, nella disponibilità di risorse e nella formazione dei formatori. Siamo convinti che soltanto in questo modo si possano superare le difficoltà che vediamo in questo momento nel mondo del lavoro, perché riteniamo che l’educazione è tale solo nella misura in cui abilita le persone a inserirsi nel mondo del lavoro e della produzione e a costruire la propria vita, la propria famiglia e la propria autonomia, essendo il lavoro anche un importante tema antropologico. Su questo credo sia necessario un salto di qualità. In Germania il 60% dei giovani interseca il mondo della formazione professionale nel proprio percorso di formazione, mentre in Italia sono meno del 40%.

Un progetto sicuramente interessante – continua Peretti – sarebbe quello di creare un ITS (Istituto Tecnico Superiore) insieme alle aziende del nostro settore, in modo che le nostre competenze di formazione e le competenze tecnologiche delle aziende vengano messe a frutto. Dobbiamo fare questi salti di qualità e per certi versi dobbiamo anche forzare la resistenza del mondo educativo italiano che è troppo ingessato, troppo fermo ad una formazione che parla ancora di conoscenze e non è capace di parlare di competenze reali di inserimento nel mondo del lavoro. Purtroppo, in Italia solo i decisori politici mettono mano al mondo della formazione: dobbiamo quindi chiedere il diritto, in quanto soggetti attivi della cittadinanza, di lavorare effettivamente alla produzione di nuove figure. Dobbiamo anche riflettere sul fatto che non esiste più una vita centrata sul posto di lavoro garantito per sempre, ma occorre essere capaci di preparare le persone ad adattarsi e a cambiare. Chi meglio della formazione professionale può offrire questo strumento? Noi offriamo al mondo della produzione che ci sta accanto uno spazio in cui rendere adeguate le persone alle esigenze del nuovo lavoro, fornendo gli strumenti per reinserirsi al meglio. Questo è quello che facciamo con i nostri ragazzi, e vediamo che chi considera la formazione professionale come prima scelta raggiunge competenze e risultati inaspettati. I corsi trino-quadriennali di qualifica e diploma di formazione professionale e i percorsi di ITS (Istituto Tecnico Superiore) li portano al livello delle competenze delle lauree”.

Il Direttore CNOS FAP ha concluso il suo intervento ricordando che siamo il secondo Paese manifatturiero in Europa, e che quindi è più che mai necessario essere in grado di proporre dei poli di eccellenza che aiutino veramente il mondo produttivo ad avere persone preparate a lavorare nelle aziende.

“Il futuro del lavoro, che è anche il futuro di una società, è la responsabilità condivisa tra tutti gli attori della comunità civile – che sono le famiglie, il territorio, la scuola, la pubblica amministrazione, le aziende – di costruire una filiera verticale della formazione professionale che partendo dai ragazzi che escono dalla scuola media li accompagni e li segua nel lavoro. Le aziende e il mondo produttivo devono dunque diventare protagonisti nella formazione di queste persone”.

Openday CnosFap Vercelli – Presentazione dei corsi

Si pubblica qui a seguire un articolo proveniente dal Centro di Formazione Professionale di Vercelli in merito alla possibilità di visitare il centro, tramite l’attività di “porte aperte”, in maniera da poter aiutare i giovani che usciranno dalla terza media nella loro scelta della scuola superiore.

Dal 7 gennaio al 31 gennaio tutti i giovani frequentanti il terzo anno della scuola media sono chiamati a scegliere il loro futuro percorso scolastico.
Il nostro Centro di Formazione Professionale come tutti i centri di formazione CNOS FAP della Regione propone a tutti i giovani in uscita dalla terza media un’attività di “Porte Aperte”.
Le famiglie e i giovani che lo desiderano potranno visitare il nostro centro di formazione ed incontrare formatori e allievi che presenteranno i corsi proposti il giorno 19 gennaio 2019 dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

Nel prossimo anno formativo Il CNOS FAP di VERCELLI (codice meccanografico: VCCF00300R) propone i seguenti percorsi formativi:

  • OPERATORE MECCANICO: COSTRUZIONI SU MACCHINE UTENSILI A CONTROLLO NUMERICO
  • OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE
  • OPERATORE DEL BENESSERE: ACCONCIATURA

Tutti i percorsi hanno durata triennale per complessive 2970 ore, 990 ore annue e consentiranno il raggiungimento della Qualifica professionale. Raggiunta la qualifica sarà possibile, dopo la frequenza di un quarto anno, acquisire il diploma professionale che è un diploma a tutti gli effetti e che consente l’ammissione ai percorsi universitari previa la frequenza di un quinto anno propedeutico all’Università. Chi non intendesse proseguire il proprio percorso formativo nei corsi che rilasciano diploma professionale potranno proseguire nella scuola nei percorsi scolastici tradizionali per raggiungere il diploma ovvero stipulare un regolare contratto di lavoro.

In ogni momento del percorso gli allievi potranno passare, ove lo desiderassero, ai percorsi di istruzione tradizionale in quanto la formazione erogata nei corsi di formazione professionale è, nei contenuti, identica a quella erogata nei corsi tradizionali, la differenza consiste nella metodologia con cui si raggiungono queste competenze che nei nostri percorsi presuppongono di partire sempre da un approccio pratico.
Ogni percorso formativo prevede una forte componente pratica in quanto almeno il 50% delle ore di ciascun corso sono relative a discipline professionali. Di questo monte ore pratico un numero molto consistente di ore si svolge nei laboratori attrezzati con le tecnologie più all’avanguardia. Questa caratteristica peculiare della formazione professionale accompagnata alla presenza in ciascun corso di un modulo di stage che porterà gli allievi per circa due mesi dentro le imprese, generalmente al terzo anno, consente di acquisire quella forte competenza operativa che ne consente l’assunzione all’acquisizione della qualifica, cosa che avviene, secondo i rilevamenti dell’ultimo anno, nel 90% dei casi.

Genitori e allievi si trovano davanti ad una scelta impegnativa. La scelta del futuro è una scelta che richiede coraggio e speranza. Il nostro Centro vi aspetta per accompagnarvi a comprendere un po’ di più sulla formazione professionale e sulle opportunità che offre. Nel nostro centro troverete anche degli operatori a vostra disposizione per procedere all’iscrizione che, anche quest’anno, avviene in modo telematico dal 7 al 31 di gennaio 2019. Le nostre Direzioni, disponendo di un apposito accredito, potranno accedere alla piattaforma “Scuola in Chiaro” ed accompagnare le famiglie nella procedura di iscrizione.

Openday CnosFap Vercelli – Presentazione dei corsi 2019

Openday CnosFap Vercelli – Presentazione dei corsi 2019

Publiée par Salesiani Piemonte, Valle d'Aosta e Lituania sur Vendredi 18 janvier 2019