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CNOS-FAP Serravalle Scrivia: il progetto “Uniti si cresce”

“Uniti si cresce” è il nome del progetto elaborato dalla Neuropsichiatria Infantile dell’Asl unitamente al Servizio di Psicologia dell’Età Evolutiva come intervento di prevenzione della dispersione scolastica nei soggetti con Bes del Centro di Formazione Professionale di Serravalle Scrivia. Di seguito l’articolo oggi pubblicato su Radio PNR.

Il progetto è stato presentato e proposto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che per il terzo anno consecutivo ha accettato di finanziare questo intervento, che ha lo scopo di accompagnare gli studenti Bes dell’istituto Cnos Fap di Serravalle Scrivia, nel trovare un metodo di studio idoneo e che consenta loro di realizzare il proprio progetto formativo.

La psicoterapeuta Valeria Cantù, designata quale esperto dalla società cooperativa sociale “Interactive” a cui è stato affidato l’incarico, si renderà disponibile, attraverso colloqui gratuiti presso l’Asl, nel sostenere gli alunni nei loro momenti di incertezza e dubbio, sia rispetto al percorso scolastico scelto, sia rispetto a tematiche di carattere personale che potrebbero inficiare il buon esito degli apprendimenti…

CFP Fossano: un sapere antico per ripulire il presente con uno sguardo al futuro

Gli allievi della terza annualità del corso di Termoidraulica del CNOS-FAP di Fossano, hanno progettato e realizzato alcuni porta – dispenser per l’igienizzazione delle mani che sono stati posizionati all’interno del Centro in cui studiano.

La realizzazione degli oggetti li ha visti impegnati in un lavoro manuale molto articolato; tubi di rame lavorati ed assemblati secondo tecniche tradizionali che conferiscono, con la loro linearità e semplicità, un tocco di eleganza ed originalità agli ambienti in cui sono stati inseriti.

(Articolo pubblicato il 29 settembre 2020 sul sito CFP Fossano)

CFP Savigliano: ai ” Salesiani ” si comincia lunedì

Il settimanale d’informazione Il Saviglianese riporta un articolo dedicato al Cnos-Fap di Savigliano e alla sua ripartenza prevista per lunedì 21 settembre. Si riporta di seguito l’articolo con le argomentazioni del direttore dell’opera di Savigliano Gianluca Dho, a cura di M.Gar.

Approntati nuovi locali: laboratori, spogliatoi ed uffici SUPERIORI
E ai ” Salesiani ” si comincia lunedì

Non tutti gli istituti di Savigliano hanno riaperto i battenti lunedì mattina. Al Cnos Fap di vicolo Orfane la campanella suonerà un poco alla volta nelle prossime settimane: lunedì 21 settembre inizieranno le prime e le seconde, mercoledì 23 le terze e, infine, lunedì 28 toccherà alle quarte. A spiegare il motivo è il direttore della scuola salesiana, Gianluca Dho.

«Si tratta di una scelta interna al nostro ente – afferma – presa già prima delle vacanze estive. La formazione professionale non dipende direttamente dal Ministero dell’Istruzione ma, essendo il nostro un ente accreditato presso la Regione Piemonte, ci adeguiamo al calendario scolastico. In sostanza, cominciamo un po’ dopo, ma “raggiungiamo” le altre scuole: tutti i corsi durano 990 ore, con uno o due rientri pomeridiani finiremo insieme agli altri».

Anche l’istituto di vicolo delle Orfane ha dovuto mettere a punto alcune strategie per ripartire in sicurezza, a cominciare dagli ingressi.

«Rispetto a prima – spiega Dho – adotteremo due entrate diverse: alcuni studenti accederanno alla scuola da vicolo Orfane, altri da vicolo Col di Nava. Misureremo la temperatura a ragazzi ed ospiti e daremo due mascherine lavabili per ogni alunno, che torneranno utili soprattutto nei laboratori. Proprio nei laboratori, che sono comunque ampi, divideremo le classi a metà, ciascuna con un insegnante (cosa che facevamo già prima)».

«Gli intervalli – aggiunge – verranno fatti in classe e si ragionerà sempre per “bolle”. Ovvero gruppi di alunni che non dovranno interagire tra loro, in modo da facilitare la ricostruzione dei contatti nel caso in cui si riscontri un caso di positività».

Al loro rientro, gli studenti del Cnos-Fap saviglianese troveranno alcuni nuovi locali, per cui l’ente ha «lavorato tutta l’estate» . Si tratta di due aule, un laboratorio di informatica, un laboratorio di ristorazione-sala bar, due spogliatoi e due nuovi uffici dedicati ai Servizi al lavoro.

«Con questi nuovi locali e con la grandezza di tutte le altre aule – conclude il direttore – non abbiamo problemi di spazio, la distanza tra gli alunni è garantita. Così come non abbiamo criticità riguardo il corpo insegnanti».

M.Gar.

CNOS-FAP Valle d’Aosta: corso gratuito per giovani disoccupati nei settori EDILE o TERMOIDRAULICO

Il CNOS-FAP della Regione Valle d’Aosta segnala il Progetto Integrato SOFIA dedicato alla formazione per giovani disoccupati nei settori EDILE o TERMOIDRAULICO. Un progetto inte­grato di formazione, alternanza, orienta­mento e social­izzazione giovani al lavoro attraverso un corso gratuito per giovani tra i 16 e i 25 anni d’eta. Di seguito le principali informazioni del corso.

Previste le seguenti azioni:

  • ORIENTAMENTO SPECIALISTICO INDIVIDUALE
  • FORMAZIONE COMUNE E STAGE IN AZIENDA
  • FORMAZIONE SICUREZZA
    (Generale e specifica, primo soccorso, antincendio e ponteggi)
  • FORMAZIONE PROFESSIONALIZZANTE
    Attività di messa a livello/recupero

Informazioni sul corso:

Durata max: 608 ore di cui 300 ore di stage in azienda

Orario delle lezioni: diurno

Calendario corso: dal 05/10/2020 al 14/05/2021

Destinatari: Giovani di età tra 16 e 25 anni, che abbiano assolto l’obbligo scolastico, con priorità d’inserimento di minori soggetti al diritto dovere di istruzione e formazione.

Prerequisiti: possono partecipare soggetti:
• disoccupati alla ricerca di nuova occupazione (o iscritto alle liste di mobilità)
• in cerca di prima occupazione
• cittadini italiani e stranieri domiciliati nella Regione Autonoma Valle d’Aosta
• con una conoscenza della lingua italiana ad un livello non inferiore a quello A2 del QCER

Posti disponibili: 12 persone individuati con selezione

Selezione dei partecipanti: a partire dal 30/09/2020

Indennità di frequenza: fino a max 2250,00 euro lordi per corsista

Codice proget­to: OCC.08101.19AL.5­.0001.IMP CUP: B75J2­0000260009

Iscrizioni: entro il 28/09/2020

CFP Vigliano Biellese: l’incontro con i genitori per l’inizio del percorso formativo

Buona sera a tutti. Noi siamo la scuola dei vostri figli.

Sono iniziati più o meno così gli incontri che si sono tenuti in questi giorni e a cui sono stati invitati i genitori degli allievi iscritti ai primi anni al CNOS FAP di Vigliano Biellese.

I genitori dei futuri Meccanici, Elettricisti, Termoidraulici, Acconciatori e Saldocarpentieri sono stati accolti dai responsabili dell’Opera Salesiana e del Centro di Formazione per ricevere tutte le informazioni necessarie per l’avvio dell’anno formativo.

Raccolta di dati, la firma su qualche documento, il ripasso del regolamento, l’assicurazione attraverso l’esperienza che tutto è pronto per accogliere allievi e allieve sono stati i temi delle serate che ogni anno animano l’inizio del percorso formativo.

Quest’anno inevitabilmente la curiosità era tutta volta alla gestione dei protocolli covid comuni a tutte le scuole di ogni ordine e grado e dunque per molti genitori con figli in altre scuole non ci sono state grandi sorprese. Molti genitori sono ormai avvezzi a parole come “distanza sociale”, “ingressi scaglionati”, “mascherine chirurgiche”, “rime buccali” ma il ripasso della “lezione” è servito a ciascuno per essere pronti a quanto accadrà dal 21 settembre, giorno in cui gli allievi del primo anno faranno ingresso al Centro di Formazione che li accoglierà per tre anni.

Proseguono intanto in questi giorni i lavori di allestimento delle aule e dei laboratori. Tutto il centro è in fermento per consentire un avvio in assolta sicurezza.
Tutte le classi sono pronte, i percorsi sono segnati, le vie di entrata, uscita, le postazioni per il rilevamento della temperatura, le mascherine per i docenti, le colonnine per il disinfettante, la segnaletica plastificata, insomma tutto quanto è necessario per avere sotto controllo quello che può essere tenuto sotto controllo. Per tutto il resto occorre prudenza e responsabilità, quella a cui tutti, genitori e docenti, sono stati richiamati.

(Pubblicato il 10/09/2020 sul sito del CFP di Vigliano Biellese da Stefano Ceffa)

CFP Vercelli: nasce la D.B. Production per le attività e i video del centro

Nasce la Db Production per le attività e i video di Cnos-Fap.

Si chiama D.B. Production la nuova iniziativa creata dall’infaticabile Flavio Ardissone formatore e responsabile marketing del CFP Cnos fap Don Bosco di Vercelli.

Si tratta di un marchio scolastico sotto il quale saranno raggruppati tutti i video inerenti attività, eventi speciali e altre creazioni degli allievi del centro salesiano del Belvedere.

“Con la collaborazione tecnica di Paolo Ignetti di Vercelli Web TV-ci dice Flavio Ardissone- abbiamo ideato e creato tantissimi video e tanti ancora ne arriveranno. Ecco che allora si è pensato di raggrupparli sotto una unica etichetta aprendo anche una pagina social su Facebook accanto a quella già esistente del CNOS FAP. Gli allievi sono entusiasti e con una ricetta di divertimento, creatività e inventiva raggiungiamo finalità educative fino ad ora impensabili”.

La sigla della “Casa di produzione” è stata eseguita da Manuele Barale e Roberto Foglia.

(Pubblicato il 10 settembre 2020 da Flavio Ardissone – formatore e responsabile marketing del CFP Don Bosco di Vercelli)

>>> Leggi anche la notizia su TGVercelli.it

Le scuole braidesi ripartono. Il punto con Valter Manzone, direttore del Cnos-Fap

Lunedì 14 settembre suonerà la prima campanella dell’anno scolastico 2020/21 in molte scuole e centri di formazione. Di seguito l’intervista a Valter Manzone, direttore del Centro di Formazione Professionale di Bra riportata nell’articolo de lavocediAlba.it pubblicato ieri, a cura di Silvia Gullino.

Le scuole braidesi ripartono. Il punto con Valter Manzone, direttore del Cnos-Fap

Il 14 settembre suonerà la prima campanella dell’anno scolastico 2020/21: “Ai Salesiani siamo pronti per la riapertura in sicurezza”

Ci siamo! La riapertura delle scuole si avvicina. In Piemonte, come in altre regioni italiane, la campanella suonerà lunedì 14 settembre, con un anno scolastico inedito, condizionato dalle esigenze di contenimento dei contagi da Covid-19.

Non fa eccezione Bra, dove gli addetti ai lavori hanno passato le ultime settimane a prepararsi per questa data. Per avere un’idea della situazione, facciamo il punto con Valter Manzone, direttore del Cnos-Fap (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale), al quale abbiamo chiesto come si prospetta l’avvio di questo anno scolastico 2020/21 presso l’Istituto San Domenico Savio di viale Rimembranze.

Siamo ormai prossimi alla riapertura delle scuole. Come vi siete organizzati per rispettare la normativa?

“Abbiamo attuato – fin dall’inizio di questa terribile pandemia – tutte le indicazioni che il protocollo anti-Covid ci chiede di porre in essere. Adesso stiamo lavorando sugli ingressi un po’ scaglionati, sulle modalità per evitare assembramenti, sull’uso di ambienti dedicati, sulla pianificazione degli intervalli e sul rispetto sia del distanziamento sia dell’uso della mascherina, che forniremo a tutti gli allievi”.

Quali difficoltà ci saranno per la didattica in ‘laboratorio’?

“Tutti i nostri corsi hanno i laboratori, nei quali i giovani passano quasi la metà delle ore settimanali. Stiamo valutando di suddividere le classi in piccoli gruppi, in modo che si osservi sempre il distanziamento, pur operando con le varie attrezzature di ultima generazione di cui disponiamo: questo ci è possibile, perché abbiamo spazi davvero grandi e formatori molto disponibili, per attivare una didattica inclusiva e attenta alle esigenze di ciascun allievo/a”.

Durante la chiusura delle scuole per il lockdown come avete fatto con la parte pratica?

“La parte pratica è stata certamente quella più complessa da erogare. Ma plaudo sinceramente a tutti i formatori che con grande impegno e fantasia, sono riusciti a proiettare video di lavorazioni/operazioni che si erano filmati in laboratorio quando si era in presenza, oppure che hanno sfruttato la potenzialità della rete per reperire delle video-lezioni pratiche”.

Quale consiglio date ai genitori?

“A tutti i genitori, che sono una componente importante della nostra comunità educativa, diciamo che la scuola, oltre a trasmissione di saperi, è anche il luogo delle relazioni per eccellenza. Relazioni tra pari e con il variegato mondo degli adulti, che aiutano tutti a formarsi e a crescere nella globalità della persona. Quindi tornare in aula, nei cortili e nei laboratori – in piena sicurezza, nel rispetto delle norme per evitare che il virus possa circolare nel Cfp – è condizione essenziale per un anno che deve essere davvero ‘formativo’. A loro chiediamo anche che firmino un patto educativo, che li impegna a indirizzare i loro figli verso comportamenti responsabili”.

Un bilancio dell’anno che si è appena concluso, alla vigila di quello che sta per avviarsi?

“Come comunità educativa (formatori, allievi e famiglie) abbiamo dimostrato di saper ‘fare squadra’ intorno ad un progetto educativo/formativo importante. Alla realizzazione del quale hanno contribuito tutti i nostri operatori e i genitori, che hanno sempre partecipato attivamente alla realizzazione di questo nostro ‘sogno comune’ con tantissimi strumenti, diversificati tra loro (Meet, Classrom, Radio Quarantenna, Buongiorno, mail, Whatsapp, telefonate…) per dare a ciascun allievo/a tutte le opportunità di raggiungere l’obiettivo di portare avanti l’anno in modo proficuo e adeguato. E con gli scrutini di fine anno, anche questi in presenza, abbiamo appurato che l’obiettivo si era, seppure molto faticosamente, raggiunto”.

Buono studio e buon lavoro a tutti con le parole di questa poesia di Gianni Rodari: “Scrivi bene, senza fretta, ogni giorno una paginetta. Scrivi parole diritte e chiare: amore, lottare, lavorare”.

Silvia Gullino

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Di seguito l’articolo-intervista pubblicato anche su Il Nuovo Braidese di sabato 19 settembre, a cura di Silvia Gullino:

La Voce e il Tempo: intervista a don Pietro Mellano sui Centri Cnos-Fap in Piemonte

E-commerce e mobilità elettrica nella formazione professionale dell’era Covid-19. Si riporta di seguito l’intervista riportata su LA VOCE E IL TEMPO di domenica 13 settembre (a cura di Stefano Di Lullo) a don Pietro Mellano, già direttore nazionale per la formazione del Cnos-Fap e ora coordinatore del Centro Cnos-Fap di Alessandria.

INTERVISTA – DON PIETRO MELLANO, SALESIANO, GIÀ DIRETTORE NAZIONALE DEL CNOS-FAP, ILLUSTRA COME CON LA PANDEMIA I PERCORSI FORMATIVI STIANO MUTANDO PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DI INNOVAZIONE DELLE AZIENDE

E-commerce e mobilità elettrica nella formazione professionale dell’era Covid-19

Anche il vasto settore della formazione professionale la prossima settimana è pronto a ripartire in presenza dopo i mesi della didattica a distanza imposta dalla pandemia.

Abbiamo chiesto a don Pietro Mellano, salesiano, fossanese, già direttore nazionale per la formazione del Cnos-Fap (Centro nazionale opere salesiane – Formazione aggiornamento professionale) ed ora coordinatore del Centro Cnos-Fap di Alessandria, come i corsi di formazione professionale stiano mutando con l’accelerata, favorita dal lockdown, sull’utilizzo delle nuove tecnologie digitali e i repentini cambiamenti del mondo del lavoro con la diffusione dell’industria 4.0.

Don Mellano, nei centri Cnos-Fap del Piemonte inizia un nuovo anno scolastico con i corsi di qualifica triennale, quelli per il diploma professionale, i percorsi per i disoccupati e gli apprendisti. Quali sono i cambiamenti più significativi con il «terremoto» della pandemia?

Certamente c’è movimento in particolar modo sulla trasversalità dei percorsi attivati. Come centri di formazione professionale salesiani stiamo, infatti, cercando di mettere insieme corsi di diverso genere, per esempio il settore commercio con il settore meccanico. Questo per rispondere alla richiesta di interoperabilità delle aziende. È fondamentale, infatti, adattare i percorsi formativi ad un processo industriale che sta mutando notevolmente: pensiamo al settore dell’e-commerce che in questo periodo ha avuto un enorme sviluppo che certamente continuerà nel tempo. Stiamo, quindi, lavorando per creare unità formative che ci permettano di mettere insieme diversi settori e rispondere concretamente ad una trasformazione aziendale che la pandemia ha ulteriormente accelerato. Sotto questo profilo devo dire che gli insegnanti e i formatori delle varie aree hanno capito molto bene quanto non si possa più presidiare gelosamente il proprio settore: è fondamentale aprirsi alle mutate dinamiche del lavoro, dialogare e creare degli incroci virtuosi a beneficio dei nostri studenti.

In concreto quali sono le principali novità?

A livello nazionale la formazione professionale del settore automotive si sta aprendo alla futura frontiera dell’elettrico. Con l’avvento della nuova mobilità sono necessarie competenze che fi no a pochi anni fa non si immaginavano nella meccanica d’automobile. Stanno nascendo poi nuovi percorsi in ambito logistico, come risposta alla trasformazione del commercio con l’espansione dell’e-commerce. Per quanto riguarda i percorsi di istruzione tecnica superiore (Its o Ifts), rivolti agli ex al- lievi, quasi un’università della formazione professionale, si stanno attivando nuovi corsi per i settori agroalimentare, cartotecnico, meccatronico. Sono sempre più diffuse le attività di «impresa simulata» dove, grazie alla collaborazione delle aziende, si riesce a ricreare in classe una vera e propria attività aziendale. Si tratta di una formula che sta avendo un buon successo in quanto il ragazzo di sente responsabilizzato avendo la possibilità di seguire nel complesso il processo produttivo. Insomma puntiamo a fornire allo studente tutte le competenze multidisciplinari che richiede il mondo del lavoro di oggi, che negli ultimi mesi si è ulteriormente trasformato a causa dell’epidemia.

Un sistema che si configura come antidoto ai «Neet» …

Gli studenti hanno bisogno di avere obiettivi precisi e di applicarsi molte ore per acquisire quell’«intelligenza delle mani» che anche nell’era dei robot rimane la sfida vincente dei figli di Don Bosco. Altrimenti il rischio che i ragazzi si perdano è molto alto. Gli allievi hanno bisogno di acquisire una forte motivazione per poter entrare in quell’habitus lavorativo che li caratterizzerà nella fedeltà e e nella precisione del lavoro, in modo che non si trovino nelle condizioni di abbandonarlo. Dobbiamo, quindi, negli anni della formazione somministrare, come diceva lei, un antidoto allo scoraggiamento e alla sfiducia intervenendo prima che questo avvenga.

In che modo i corsi Cnos-Fap piemontesi hanno risposto alla sfida della didattica a distanza?

In molti dei nostri centri piemontesi già 10 anni fa è stata avviata una sperimentazione che prevedeva l’utilizzo dell’I-pad nella didattica. La maggior parte delle sedi era quindi già pronta ad utilizzare questi strumenti. Abbiamo immediatamente attivato delle iniziative per favorire la connessione nelle diverse aree in cui risiedono i ragazzi e per venire incontro agli studenti svantaggiati economicamente. Alcuni centri, come quello di Alessandria, hanno scelto di ripartire a settembre con un sistema ibrido con attività in presenza, ma anche in parte a distanza. Questo per non disperdere tutto il lavoro compiuto nei mesi del lockdown e per essere pronti a proseguire la didattica in caso di nuove chiusure. Certamente continuiamo ad affermare che la formazione in presenza ha un valore inestimabile, soprattutto per noi Salesiani che mettiamo il rapporto educativo al centro dei percorsi formativi. La virtualità taglia fuori tutta una serie di attività che è impossibile portare avanti con uno schermo.

Quanti studenti in Piemonte si apprestano a frequentare i corsi Cnos-Fap?

Oltre duemila allievi iniziano i secondi e i terzi anni dei corsi di qualifica e circa 300 quelli per il diploma professionale. Prendono il via anche i percorsi di istruzione tecnica superiore (Its o Ifts), per gli ex allievi e per studenti provenienti dalle scuole superiori. Lo scorso anno hanno concluso il loro percorso 1.200 allievi conseguendo la qualifica (900) e il diploma professionale (300).

Stefano DI LULLO

Cnos-Fap Vigliano Biellese: tutto pronto per la ripresa dei corsi

Nella giornata di ieri, 8 settembre 2020, il quotidiano online News Biella dedica un’articolo al Centro di Formazione Professionale di Vigliano sulla ripresa dei corsi. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato.

Giornate intense quelle di questo inizio settembre al CNOS FAP di Vigliano Biellese. Il Centro di Formazione dei Salesiani è in fermento per l’avvio dei corsi. Accanto agli allievi che si stanno diligentemente presentando presso la scuola di Via Libertà a Vigliano per i corsi di recupero, sono numerosi i giovani che vi entrano per inserirsi al secondo anno provenendo da altri percorsi scolastici. Sono molti anche quest’anno i giovani biellesi che hanno scelto un mestiere per la loro vita. Elettricisti, Termoidraulici, Meccanici, Acconciatori, sono sempre numerosi i ragazzi che scorgono nella Formazione Professionale uno strumento utile per inserirsi nel mondo del lavoro. Tra qualche giorno, il 21 settembre saranno i primi anni a partire.

Il giorno seguente toccherà ai secondi anni mentre dal 24 saranno gli allievi del terzo anno a fare ritorno tra i banchi di scuola e nei laboratori. Per l’avvio del corso di Diploma Professionale occorrerà attendere ancora qualche giorno ma dai primi giorni di ottobre anche gli allievi che hanno già ottenuto la qualifica potranno ripartire alla volta del Diploma Professionale Tecnico per la conduzione e la manutenzione di impianti automatizzati. Se nei primi anni il corso per Termoidraulici ha ancora qualche posto a disposizione, i secondi anni hanno registrato molto interesse.

Sono infatti cinque gli allievi che hanno chiesto di inserirsi nel secondo anno del corso per Termoidraulici, due quelli che hanno scelto di diventare elettricisti dopo che lo scorso anno avevano scelto altri percorsi, quattro sono i giovani che hanno deciso di diventare meccanici e altrettanti sono quelli che dopo aver scelto un percorso differente hanno deciso di diventare acconciatori. Numerosi i ragazzi e le ragazzi che hanno scelto, dopo le scuole medie, di diventare meccanici. La tradizione viglianese trova ormai le sue radici nei decenni passati ed è garanzia di un futuro professionale garantito.

Sempre tanti sono le ragazze e i ragazzi che anche quest’anno hanno deciso, “da grandi”, di fare l’acconciatore. Quello del benessere è in effetti un settore che negli ultimi anno non ha conosciuto particolari crisi. Un buon numero di giovani conferma come il settore elettrico continua a riscuotere grande interesse. Il mondo della domotica, dell’impiantistica, dell’automazione sono un richiamo per la curiosità e l’interesse di molti giovani. Di tutti i percorsi formativi per i giovani biellesi il solo corso per Operatore di Impianti Termoidraulici ha ancora alcuni posti disponibili sebbene un buon numero di ragazzi abbiamo scelto questo indirizzo come ambito per sperimentarsi e per progettare il proprio futuro. Interessanti le prospettive occupazionali per coloro che sceglieranno questo percorso.

I qualificati degli scorsi anni infatti hanno in larghissima misura trovato un’occupazione immediata e coerente. Il mondo del risparmio energetico, delle nuove tecnologie, del “green”, rappresentano un’interessante opportunità per una economia bisognosa di nuovo ossigeno. Insieme ai corsi di durata triennale tra pochi giorni si apriranno le porte anche agli allievi che avendo frequentato un anno di scuola superiore hanno scelto di raggiungere la qualifica grazie ad un percorso di durata biennale. In questo caso l’ambito di riferimento è la saldocarpenteria e anche questo percorso è in grado di accogliere ancora alcuni allievi.In un contesto economico che sta cambiando la Formazione Professionale continua ad essere promessa ragionevole per un futuro sicuro ma è al contempo certezza di un presente attento. I laboratori, ampi e aerabili consentono adeguato distanziamento, le aule anch’esse confortevoli e ampie permettono una disposizione rispettosa delle norme, gli spazi di pertinenza del Centro garantiscono movimenti in assoluta sicurezza.

Scegliere la formazione professionale significa dunque scegliere sicurezza nell’immediato e per il futuro anche grazie allo sportello di Servizi al Lavoro che si occuperà durante il percorso formativo di organizzare la fase di tirocinio e stage e dopo la qualifica di accompagnare all’inserimento nel mondo del lavoro. La segreteria e lo sportello orientamento del centro CNOS FAP di Vigliano sono a disposizione per informazioni ed iscrizioni.

Boom di iscrizioni ai corsi del Cnos-Fap di Vigliano Biellese

Le iscrizioni ai corsi del Cnos-Fap di Vigliano Biellese per quest’anno state numerose quest’anno. I corsi spaziano dall’acconciatura, alla meccanica, fino all’operatore elettrico.
Si riporta di seguito l’articolo pubblicato in data 2 settembre 2020 su “La Stampa”.

Boom di iscrizioni quest’anno al Cnos-Fap di Vigliano: dai corsi per acconciatori a quelli di meccanica fino alle lezioni per diventare operatore elettrico, da settimane ormai le iscrizioni sono complete. «Abbiamo ancora una decina di posti disponibili spiega il referente per la comunicazione Stefano Ceffa – : 5 per diventare operatore termoidraulico ed altrettanti come operatore saldo carpentiere. Il primo corso è triennale ed è destinato ai ragazzi di 14 anni che abbiano appena concluso le scuole medie. Quello in saldo-carpenteria invece è destinato ai ragazzi di 15 anni che hanno già svolto un anno di superiori». Numeri che dimostrano ancora una volta come il Cnos-Fap rappresenti una scelta di studio che si differenzia dalle altre poiché consente a tutti quei ragazzi che non amano l’idea di trascorrere ore chiusi in aule scolastiche, di confrontarsi con le proprie capacità relazionandosi immediatamente con il mondo del lavoro. «Probabilmente in questi mesi di lockdown alcuni giovani hanno capito l’importanza di acquisire nozioni pratiche e facilmente spendibili – spiega ancora Ceffa -. I nostri corsi consistono in 990 ore all’anno suddivise tra lezioni teoriche e pratiche. Nonostante l’emergenza sanitaria non sia ancora terminata, siamo pronti a ricominciare anche con tirocini e stage». Tutti i corsi, oltre ad essere totalmente gratuiti, prevedono infatti la possibilità di effettuare periodi di stage in aziende dove, un giorno, potrebbero essere assunti.