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Cinzia Curletti: insegnante del corso di inglese online attivato per la Syria

Diversi docenti si sono offerti volontari nell’insegnare, arricchire e potenziare il livello di lingua inglese di alcune decine di ragazzi di Damasco, secondo il progetto realizzato dall’Animazione Missionaria Ispettoriale. Di seguito alcune riflessioni proposte da Cinzia Curletti, una delle insegnanti del corso di inglese online attivato per la Syria.
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Da due settimane ho iniziato il corso di inglese come volontaria con un gruppo di studenti siriani. Già dai primi contatti via WhatsApp i partecipanti si sono dimostrati attenti e disponibili. Il gruppo è composto di sei persone, ma finora ne ho conosciute soltanto cinque, quattro ragazze e un ragazzo.

Le nostre lezioni hanno luogo il martedì mattina sulla piattaforma Meet. E qui cominciano i problemi, perché a Damasco le cose non vanno come a Torino. Noi qui ci lamentiamo se perdiamo la connessione per qualche secondo, mentre lì mi raccontano che l’elettricità se ne va ogni tre ore ed è così ogni giorno.

Questi ragazzi sono studenti universitari (a parte una delle ragazze che frequenta l’ultimo anno di liceo) e lavorano come insegnanti presso il centro Don Bosco. Alcuni le lezioni le fanno lì, tutti insieme. È molto bello vederli insieme… senza mascherine, devo dire. Quando ho chiesto loro il perché, mi hanno detto che in Siria non si usano le mascherine e che l’unica chiusura per il Covid è stata quella degli ospedali!

Riescono a sorridere di cose serissime e molto tristi, mi trasmettono una grandissima voglia di aiutarli.

Le lezioni sono davvero divertenti. I ragazzi hanno un ottimo livello e partecipano molto, connessione permettendo.

Le conversazioni sono diverse da quelle a cui sono abituata. Non esiste il “sei stata al ristorante?”, o “cosa farai nelle vacanze?”. Per noi è così adesso a causa del Covid, altrimenti nel corso delle attività comunicative si parlerebbe di weekend, vacanze, viaggi. Loro, invece, mi dicono che al mare non ci possono andare, perché ci sono i posti di blocco, e al ristorante nemmeno perché non hanno i soldi.

Ciononostante, sono allegri, specialmente le ragazze, e mi raccontano dei loro amici e delle loro famiglie. Mi hanno persino fatto fare un “tour” del centro, del quale sono molte fiere, con la videocamera del cellulare.

In tutti loro c’è un solo sogno: quello di andarsene. Chi in Europa, chi in America o Australia. Ovviamente, la scelta dell’inglese deriva da questo. Al momento stiamo lavorando su grammatica e vocabolario, e devo dire che la partecipazione è ottima.

Spero di poterli aiutare a raggiungere i loro obiettivi, che siano in Siria o ovunque nel mondo.

Cinzia Curletti

Istituto Salesiano Edoardo Agnelli: Cambridge International School

L’Istituto Salesiano Edoardo Agnelli di Torino ha ricevuto il prestigioso riconoscimento che permette alla scuola di avviare percorsi didattici in lingua inglese su discipline curricolari, diventando «Cambridge International School».

Si riporta l’articolo pubblicato da La Voce e il Tempo in merito a tale riconoscimento per la Scuola dell’Agnelli.

L’istituto salesiano Edoardo Agnelli di Torino è diventato «Cambridge International School». Non si tratta soltanto della possibilità di preparare gli esami per la certificazione della conoscenza della lingua inglese, bensì di un prestigioso riconoscimento che permette alla scuola di avviare percorsi didattici in lingua inglese su discipline curricolari.

«Una scuola Cambridge», spiega Giorgio Giambuzzi, insegnante, «è una scuola che segue i programmi Cambridge che si sviluppano secondo un percorso che va dai 5 ai 19 anni. Nel caso del nostro liceo, le materie insegnate sono geografia, chimica, fisica, matematica e inglese: ci si iscrive a inizio anno, si frequentano i corsi (alcuni obbligatori altri facoltativi), circa un’ora a settimana, e si sostiene l’esame alla fine di un biennio. L’obiettivo è quello di conseguire la certificazione internazionale Igcse, la più considerata al mondo per gli studenti tra i 14 e i 16 anni».

I programmi Cambridge garantiscono – insieme a un’ottima padronanza della lingua inglese – non solo una conoscenza approfondita dei contenuti delle varie discipline, ma anche lo sviluppo di alcune competenze fondamentali, quali il pensare in modo critico o il risolvere problemi in modo creativo, la capacità di ricerca intellettuale e una maggiore consapevolezza culturale. Attualmente, l’offerta formativa dell’Istituto Agnelli è rivolta agli studenti del liceo scientifico tradizionale e a quelli del liceo scientifico a opzione scienze applicate; il prossimo anno il percorso sarà aperto anche agli studenti della scuola secondaria di primo grado.

«Gli esami che si sostengono qui a Torino, dove vi sono solo quattro scuole che offrono questa possibilità, sono atipici», prosegue Giambuzzi, «la Igcse non è solo una certificazione. Certamente è importante apprendere le fondamenta della lingua, ma lo si fa attraverso una metodologia didattica innovativa, laboratoriale, meno teorica e più applicativa, che esclude la memorizzazione passiva delle nozioni. Anche gli esami prevedono prove non canoniche: per esempio in geografia è richiesto di saper utilizzare le cosiddette “Geographic skills” per leggere le mappe, interpretarle, capire come i fattori demografici urbanistici ed economici impattano e si interconnettono con l’ambiente».

Scuola media Salesiani di Bra: prova PET di inglese

Sabato 22 giugno, 11 allievi della terza media dell’Istituto San Domenico Savio di Bra hanno sostenuto la certificazione di inglese PET for Schools erogato dalla Cambridge English.
L’esame consta di tre parti: la prima comprende esercizi di comprensione del testo e di produzione scritta; la seconda una serie di esercizi di ascolto e la terza e ultima valuta le capacità di produzione orale dei candidati.
Si tratta di un esame di livello intermedio, che di solito viene sostenuto al termine del biennio della scuola superiore. Tale esame corrisponde al livello B1 del CEFR (quadro europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue): serve, infatti, a testare quanto i candidati comprendano i punti chiavi di argomenti familiari (scuola, tempo libero, ecc.), sappiano muoversi con disinvoltura in situazione della vita quotidiana e produrre testi semplici raccontando esperienze/avvenimenti, sogni, speranze ed ambizioni o ancora esprimere le proprie opinioni.

I risultati saranno disponibili a partire dal mese di agosto.

Scuola Media di Bra: See you next year con il City Camp.

Per il quarto anno consecutivo la Scuola Media Salesiana di Bra, in collaborazione con l’associazione ACLE, ha organizzato il City Camp dal 30 luglio al 3 agosto.

Destinatari i ragazzi e le ragazze dalla prima elementare alla terza media: in tutto 57 suddivisi in 6 gruppi. Le attività vengono gestite da tutor anglofoni provenienti da diversi paesi (1 Gran Bretagna, 3 Canada e 2 Stati Uniti) che interagiscono solo in inglese. I gruppi vengono suddivisi per età per consentire ad ognuno di sviluppare al meglio le proprie competenze. In ogni gruppo è presente anche un “helper”, scelto tra gli exallievi/e della nostra scuola, come supporto ai ragazzi e ai tutor; per loro un ottima opportunità per migliorare il loro inglese a contatto continuo con i tutor.

Il corso intende simulare l’esperienza inglese nella propria città. Si svolge dalle 9 alle 17 con un approccio ludico alla lingua inglese, che coinvolge molto i ragazzi. Un’idea senza dubbio valida e attuale basata su un approccio didattico umanistico affettivo (Rational Emotional Affective Learning) che ha il grande vantaggio di motivare la volontà di apprendere e fissare l’esperienza nella memoria a lungo termine, stimolando la sinergia tra discente e docente. I ragazzi hanno partecipato con interesse avvicinando la lingua inglese attraverso approcci diversi e nuovi e soprattutto a contatto diretto con la cultura di altri paesi.

Arrivederci al prossimo anno! See you next year!

(Articolo a cura della
Prof.ssa Francesca Chiarla)

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