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Il coraggio degli Oratori aperti anche nella pandemia – La Voce e il Tempo

Il fondamentale servizio degli oratori nel lockdown: un grande sforzo per garantire l’attività educativa e il sostegno allo studio nel rispetto delle misure di sicurezza. Di seguito l’articolo pubblicato oggi su La Voce e il Tempo a cura di Stefano Di Lullo.

NEI COMUNI E NELLE PERIFERIE TORINESI – NEL TEMPO DEL COVID I CENTRI ORATORIANI RESTANO L’UNICO LUOGO DI INCONTRO INFORMALE CHE OFFRE UN CAMMINO EDUCATIVO PER GLI ADOLESCENTI E I GIOVANI

Il coraggio degli Oratori aperti anche nella pandemia

Chiusi in casa, relazioni annientate, tensioni familiari, incertezza sul futuro. Senza più attività sportive, aggregative, e perché no, anche culturali. Ansie e frustrazioni. Sono i danni che il Covid sta provocando negli adolescenti e nei giovani al di là di tutte le note difficoltà legate alla scuola.

Un’àncora di salvezza a questa situazione è certamente rappresentata dalla collaudata esperienza, particolarmente fruttuosa nell’area torinese, degli oratori, presidi sul territorio che hanno rappresentato gli unici luoghi informali di incontro possibile al di là delle panchine o dei locali nelle settimane in zona gialla.

Come mostrano i servizi che pubblichiamo tutte le settimane nella pagina «Oratori» de La Voce e il Tempo (in questo numero a pag. 29) i centri oratoriani stanno ripartendo con attività in presenza nel rispetto delle norme anticontagio per restituire ai ragazzi le relazioni perdute e sostenerli nel delicato percorso di crescita. Una moltitudine le iniziative, da Grugliasco a Settimo Torinese, da Rivoli a Ciriè, da Volpiano a Chieri e nelle periferie di Torino, portate avanti dagli oratori diocesani, molti affiliati alla Noi Torino, da quelli salesiani e di altre congregazioni religiose come i missionari della Consolata o i giuseppini del Murialdo.

Oltre ai progetti degli oratori in strada che intercettano i ragazzi più fragili sono ripartite le attività di doposcuola, quelle del sabato pomeriggio ed anche il «cortile» a piccoli gruppi come prevedono i protocolli. Gli oratori di Grugliasco nelle scorse settimane hanno rivolto un forte appello alla Città perché affianchi gli educatori nel sostenere gli adolescenti nelle attività di sostegno allo studio per guarire le ferite lasciate dai lockdown. Alcune parrocchie come Stimmate di San Francesco, Santo Volto e Cottolengo a Torino hanno unito le forze per aprire a turno l’oratorio del sabato a disposizione delle famiglie dei quartieri Parco Dora e Madonna di Campagna. Nei comuni fuori Torino l’oratorio è rimasto l’unica «piazza» di riferimento in cui i genitori possono confrontarsi sulla crescita dei propri figli. Imponenti poi i progetti degli oratori salesiani a sostegno dei ragazzi fragili e a contrasto della dispersione scolastica.

Molti oratori hanno accolto gli studenti che facevano fatica a collegarsi con la didattica a distanza.

«Abbiamo offerto agli studenti strumentazioni e supporto», spiega don Stefano Mondin, delegato della Pastorale giovanile dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta, «sono stati attivati anche aiuti per le famiglie colpite dalla crisi economica generata dalla pandemia. In generale abbiamo aiutato gli adolescenti a mantenere l’ordinario della vita. Ora stiamo strutturando con i Comuni e le fondazioni bancarie un piano per i garantire l’avvio dei Centri estivi».

Nella periferia di Borgo Vittoria l’oratorio San Martino della parrocchia Nostra Signora della Salute, affidata ai giuseppini del Murialdo, è sempre rimasto accanto alle famiglie.

«Alcuni nuclei familiari vivono in 5 o più persone in pochi metri quadrati», afferma il viceparroco don Samuele Cortinovis, «è molto difficile gestire la didattica a distanza e in generale una quotidianità, ed ecco che allora diventa fondamentale avere un punto di riferimento come l’oratorio».

«Stiamo vivendo una sorta di ‘terra di mezzo’ delle attività pastorali, degli oratori in particolare», sottolinea don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile diocesana, «l’alternanza dell’andamento della pandemia e delle misure di prevenzione rendono complessa ogni progettazione e realizzazione delle proposte educative. Eppure, proprio come risposta a questo tempo, i nostri oratori stanno rivelando un sorprendente ‘coraggio creativo’, per usare una espressione di Papa Francesco, riferita a San Giuseppe. Sono coraggiosi perché sanno unire tutela della salute e instancabile passione educativa, per non lasciare sole le giovani generazioni. Ma sono anche creativi perché sono consapevoli che è cambiato il mondo e sono in prima linea nel rinnovamento del nostro stile pastorale, con sperimentazione e audacia».

«L’oratorio aperto», conclude don Stefano Votta, presidente dell’associazione Oratori Noi Torino, «permette di superare i conflitti che i ragazzi hanno in casa con se stessi e con la propria vita spirituale: in oratorio possono ricostruire le relazioni in un ambiente educativo dove si allontana il rischio di gesti di delinquenza come può avvenire sulle strade. Proprio in questo momento c’è bisogno degli oratori».

Salesiani Venaria Reale: festa di carnevale in oratorio

Per i bambini delle elementari, i ragazzi delle medie, i giovani del Movimento Giovanile Salesiano, gli universitari e i giovani lavoratori, l’Oratorio Salesiano di Venaria Reale organizza alcune iniziative di carnevale che precedono l’inizio della Quaresima di mercoledì 17 febbraio. Di seguito il programma con tutte le informazioni pubblicate sul sito dell’Opera.

Il nostro carnevale!
Come tradizione vuole, anche in tempo di epidemia, l’oratorio propone di festeggiare con gioia il carnevale per poter entrare poi con impegno nel tempo penitenziale della quaresima. Le proposte, un po’ più semplici del solito e suddivise in base alle fasce di età, saranno sempre svolte secondo i protocolli sanitari stabiliti.
Non perdete tempo, gli animatori vi aspettano… e carnevale sia!

Carnevale elementari

  • martedì grasso, 16 febbraio (dalla 2ª elementare in avanti)
  • ingresso alle 9.30 (triage via IV novembre 28), uscita ore 12
  • venire rigorosamente vestiti come più vi piace (ci sarà il concorso delle maschere con ricchi premi!) e portare qualcosa da condividere per la merenda (dolci confezionati monoporzione tipo brioches o tortine, succhi di frutta o simili non in bottiglie grosse ma formato adatto alla distribuzione personale)
    iscrizione obbligatoria (vedi sotto)

Carnevale medie

  • martedì grasso, 16 febbraio
  • ingresso alle 15.00 (triage via IV novembre 28), uscita ore 17.30
  • portare qualcosa da condividere per la merenda (dolci confezionati monoporzione tipo brioches o tortine, succhi di frutta o simili non in bottiglie grosse ma formato adatto alla distribuzione personale)
    iscrizione obbligatoria (vedi sotto)

Carnevale MGS

  • lunedì grasso, 15 febbraio (dalla 1ª alla 5ªsuperiore)
  • gita sulla neve presso la nostra casa alpina di Cesana
  • partenza in bus privato alle 8 davanti alla don Milani, rientro ore 18
    portare pranzo al sacco e qualcosa da condividere per la merenda
    iscrizione obbligatoria da don Thierry

Carnevale CAOS

  • sabato 13 febbraio (universitari e giovani lavoratori)
  • gita sulla neve presso la nostra casa alpina di Cesana
  • partenza con automobili privata alle 8 davanti alla don Milani, rientro ore 16
    portare pranzo al sacco e qualcosa da condividere per la merenda
    iscrizione obbligatoria da don Thierry

Iscrizione

Per partecipare al carnevale di martedì in oratorio è obbligatorio iscriversi inviando una mail a oratorio@salesianivenaria.it entro domenica 14 specificando nome, cognome, età, classe frequentata del bambino/ragazzo e se è già iscritto al catechismo o alle attività dell’oratorio. Nella risposta di avvenuta iscrizione riceverete un modulo di autocertificazione da stampare, compilare e consegnare al triage di ingresso il 16 febbraio.

La Voce e il Tempo: le numerose proposte per la ricorrenza del 31 gennaio

Le realtà salesiane del territorio piemontese scendono in campo con varie iniziative e attività per prepararsi alla Festa di Don Bosco: quiz, cacce al tesoro online, novene per ragazzi, celebrazioni e momenti di riflessione.  Si riporta di seguito l’articolo pubblicato su LA VOCE E IL TEMPO di domenica 24 gennaio (a cura di Federico BIGGIO e Stefano DI LULLO) con l’elenco delle attività proposte in questo periodo dalle Case salesiane dell’Ispettoria e il rimando al loro sito ufficiale.

SALESIANI – ANCHE NELLA PANDEMIA SONO NUMEROSE LE PROPOSTE PER LA RICORRENZA DEL 31 GENNAIO
I Cortili (reali e digitali) in festa per DON BOSCO

Anche quest’anno, nel rispetto delle norme anticontagio, in occasione delle celebrazioni di san Giovanni Bosco, il 31 gennaio, i centri giovanili salesiani torinesi organizzano proposte rivolte a ragazzi, giovani ed educatori, e aperte a tutta la comunità, per riflettere e attualizzare il messaggio del santo dei giovani e degli oratori a partire dal celebre metodo preventivo. Ne riportiamo alcune.

La comunità dell’Oratorio Rebaudengo (corso Vercelli 206), guidato da don Gigi Cerutti, si ritroverà in presenza sabato 30 gennaio alle 15 per la «Festa dei Ragazzi in Oratorio», a cui seguirà la Messa alle 18; in questa occasione i giovani parteciperanno al «Don Bosco è Quiz», un divertente gioco enigmistico di cruciverba, disegni e rebus sulla vita di Don Bosco.

Il secondo appuntamento per tutta la comunità è la Celebrazione Eucaristica di domenica 31 gennaio alle 11 nella chiesa della parrocchia San Giuseppe Lavoratore. Tutta la comunità si ritroverà on line, inoltre, venerdì 29 gennaio alle 21 per incontrarsi e giocare insieme.

L’oratorio Crocetta (via Piazzi 33), invece, si ritroverà domenica 31 gennaio per la Messa presieduta da don Giovanni Campanella presso la parrocchia Beata Vergine delle Grazie alle 12. La Messa sarà animata dai giovani dell’oratorio.

La comunità di giovani dell’oratorio Don Bosco di Cascine Vica a Rivoli (via Stupinigi 1) sta concludendo, proprio in questi giorni, una «Caccia al tesoro online» i cui premi, che verranno simbolicamente consegnati durante la Messa di domenica 31 gennaio alle 11 in parrocchia, sono il corpo di Gesù come Eucaristia, l’insegnamento di don Bosco come stile di vita e l’Oratorio, come luogo di realizzazione sia in presenza che virtuale. La Messa sarà presieduta da don Claudio Giovannini e, al termine, verrà distribuito a ciascuno un «cestino cibo» per sentirsi uniti mangiando la stessa cosa, nell’impossibilità di condividere un pasto comune in presenza. La Messa per le famiglie si terrà, invece, alle 10.30 presso la parrocchia di via Carrù.

All’oratorio San Paolo (via Luserna di Rorà 16) don Alberto Lagostina condurrà la Novena online, tutti i giorni alle 19, per prepararsi spiritualmente alla Celebrazione Eucaristica che si terrà nel pomeriggio di domenica 31 gennaio, insieme ad un momento di commiato in onore del missionario salesiano don Vincenzo Marrone. Inoltre, è in programma un incontro in oratorio, nel rispetto delle norme anti-covid, sabato 30 gennaio alle 17 per i ragazzi e gli animatori.

L’opera salesiana di San Salvario, come spiega don Mario Fissore, incaricato dell’oratorio San Luigi, ha voluto sottolineare il mese di don Bosco rilanciando alcune attività dedicate ai ragazzi come il catechismo, il gruppo dei chierichetti e il coretto dei bambini. In un incontro on line tenutosi la scorsa settimana salesiani, educatori, allenatori, catechisti e collaboratori hanno rifl ettuto sul signifi cato di essere comunità educante secondo il carisma del fondatore. La solennità di don Bosco, il 31 gennaio, sarà evidenziata con una particolare cura delle celebrazioni eucaristiche. A San Giovannino le Messe di orario (10.30 e 18.00) raccoglieranno i fedeli nella chiesa voluta e costruita proprio da don Bosco. Nella chiesa parrocchiale di Santi Pietro e Paolo si terranno due Messe principali: quella delle 10 per le famiglie, e quella delle 11.30 per ragazzi, giovani ed educatori.

L’Oratorio Michele Rua (via Paisiello 37) domenica 31 gennaio, dopo la Messa delle 10, propone la «Festa di don Bosco insieme, oltre»: in programma giochi in cortile per i bambini e i ragazzi in ottemperanza alle disposizioni già in uso durante le scorse attività estive. Inoltre da domenica 24 gennaio si tiene «don Bosco in tour»: viaggio fra le diverse realtà dell’opera salesiana del Michele Rua.

Federico BIGGIO
Stefano DI LULLO

Note di Pastorale Giovanile di Febbraio 2021 – Oratori e territori

Nel numero di febbraio della rivista di NPGnote di pastorale giovanile– viene presentata una ricerca qualitativa sui mutamenti delle realtà oratoriane nei territori milanesi nella contemporaneità.

Lo studio è stato condotto da Francesca Cattoni, Stefania Giacalone e Chiara Passerini. Queste le quattro grandi parti in cui la ricerca si articola:

  1. Tema, obiettivi, metodologia
  2. Analisi dei dati: tensioni emerse
  3. Approfondimenti
  4. Riflessioni conclusive

Di seguito un breve estratto dell’articolo sullo studio sugli oratori dei territori milanesi e la possibilità di visualizzarlo integralmente in PDF cliccando sul pulsante, ed il link con tutte le novità del numero di febbraio della rivista di Note di Pastorale Giovanile:

All’interno dell’orizzonte di senso della pedagogia sociale, che innanzitutto è «sapere inerente il rapporto tra educazione e società», il primo obiettivo della ricerca è di indagare come i mutamenti che stanno caratterizzando la contemporaneità trovino manifestazione anche all’interno dell’ecosistema oratoriano, nella sua identità, nell’azione quotidiana che lo contraddistingue, nel suo ruolo educativo.
NPG – Oratori e territori Febbario 2021

 

 

Dall’oratorio Rua arriva il progetto “AMICO CLICK”

Presso l’oratorio Michele Rua di Torino, con il 2021 e più precisamente dall’8 Gennaio, è partito il progetto per il supporto digitale “AMICO CLICK“, uno sportello completamente gratuito ed aperto a TUTTI.

– “È davvero bello vedere come i giovani siano il cuore dell’iniziativa, che rientra nella più ampia progettualità della Caritas, come abbiano saputo cogliere e concretizzare bisogni che emergono dal territorio di Barriera di Milano, mettendosi a completa disposizione e formandosi per supportare al meglio chi ha più difficoltà a rapportarsi con il mondo del digitale.

L’ anno appena concluso ha, infatti, accentuato il grande divario digitale che già esisteva.
“Camminate coi piedi per terra e col cuore abitate in cielo.” Questa frase di Don Bosco ci ricorda che è necessario sognare in grande per realizzare piccoli passi. Ciò che è importante, e che dà ancora più cuore all’iniziativa, è il supporto che le diverse realtà all’interno della comunità hanno dato”- così Don Mauro Zanini, direttore della casa salesiana del Michele Rua, ci racconta il progetto.

AMICO CLICK ha come obiettivo quello di rispondere alla domanda: COME FARE PER:
Nel mese di gennaio è attivo il servizio pilota delle iscrizioni a scuola, ma già a febbraio partiranno altri servizi (spid, mail, videochiamate, scaricamento app…) ed altri ancora verranno aggiunti nei mesi successivi.

Per accedere, basta prenotare un appuntamento al numero 3272486437 nei seguenti orari:

  • Lunedì 15.00-17.00
  • Venerdì 15.00-17.00
  • Sabato 10.00-12.00.

Per rimanere aggiornati, è possibile visitare i canali social dell’oratorio Michele Rua.

Salesiani Vercelli – Attività natalizie: le esperienze vissute

Diverse sono state le iniziative che hanno coinvolto il l’oratorio dei Salesiani di Vercelli nella preparazione al Santo Natale. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

I ragazzi del gruppo biennio e triennio ed il gruppo giovani hanno vissuto una giornata di ritiro sabato 19 dicembre; l’incontro è stato guidato da don Alessandro Basso, volto ben conosciuto dai nostri ragazzi, che ha proposto alcune riflessioni sul tema della promessa a partire dalla prima lettura dell’ultima domenica di Avvento.

Nella mattinata a partire da alcuni immagini che potessero far riflettere sulla promessa che Dio fa a Davide, sulle promesse non sempre positive che ci vedono coinvolti e sull’importanza di lasciarsi costruire dalle promesse che Dio fa nella nostra vita, sono state proposte diverse attività fra le quali cercare su internet alcune buone notizie; un’animatrice così la descrive:

“le prime notizie che comparivano erano legate all’emergenza Covid, ma la bellezza è stata proprio ricercare notizie diverse e scoprire argomenti importanti di cui ultimamente non si sente parlare”.

Dopo il pranzo condiviso in allegria ed un meritato momento di svago, la giornata è ripresa con tre testimonianze che hanno permesso di vedere sfumature diverse della promessa e soprattutto cogliere come la promessa di Dio si realizzi nella nostra vita.

La celebrazione della confessione e della S. Messa hanno concluso una intensa giornata, che ha permesso ai ragazzi di ritrovarsi insieme e di vivere in pienezza la preparazione al Natale.

I ragazzi del catechismo si sono invece ritrovati online ad hanno provato a rispondere alla domanda: quale personaggio del presepe vorresti essere? Attraverso disegni e altre tecniche i ragazzi hanno poi realizzato il personaggio scelto.

Non è mancata un’entusiasta partecipazione anche all’ormai tradizionale concorso presepi che ha visto accanto a tradizionali presepi, anche originali realizzazioni con materiali diversi.

Terminate le festività natalizie i nostri giovani non si fermano…ma sono già all’opera per prepararsi alla festa di don Bosco.!

Oratorio Michele Rua: AMICO CLICK! Sportello informatico

AMICO CLICK! Lo sportello informatico che mancava all’Oratorio Michele Rua. Di seguito la notizia pubblicata sul sito dell’opera.

Amici del Michele Rua, segnatevi questo numero: 327 24 86 437
e se non bastasse, scaricate il volantino (fronte) (retro)
Tra pochi giorni nascerà dalla felice intuizione di alcuni giovani lo sportello “Amico Click!

Di cosa si tratta? molto semplice!

Amico click! è lo strumento attraverso il quale alcuni giovani, che abitualmente e con competenza, per studio o lavoro, utilizzano le potenzialità di computer e rete internet, mettono a disposizione le proprie conoscenze a favore di chi fa qualche fatica ad utilizzare gli strumenti informatici e le tante opportunità che gli stessi possono offrire.
Questi mesi ci hanno dimostrato come una buona padronanza della tecnologia non sostituisce la presenza, ma riduce di molto le distanze e riesce comunque a risolvere alcuni problemi: dunque, perchè non imparare a sfruttarla al meglio?

In questa prima fase, che è anche fase di rodaggio, Amico click! si dedicherà esclusivamente al supporto necessario per le iscrizioni al prossimo anno scolastico 2021/2022. Fin da subito è però pronto ad accogliere proposte e richieste per diventare uno strumento di informazione e di formazione.

Come fare per accedere? fissa un appuntamento usando il numero indicato sopra, chiamando il lunedì o il venerdì (orario 15-17) oppure il sabato (orario 10-12) a partire da lunedì 4 gennaio.

Aspettiamo le vostre chiamate!

Oratorio Michele Rua: auguri di Natale 2020

Gli auguri di Natale dell’Oratorio Michele Rua da parte del Direttore don Mauro Zanini e da don Gianfranco, parroco.

Davvero la Provvidenza tanto cara a don Bosco continua ad operare!

Mentre ancora viviamo stretti tra le norme che il “distanziamento sociale” ci impone, la proposta pastorale dell’anno ci invita, quasi per assurdo, ad operare “nel cuore del mondo”. Come può essere possibile fare qualcosa in un mondo che è per buona parte paralizzato, dove i venti di crisi sociale ed economica sono notizia quotidiana?

Eppure è possibile! Abbiamo avuto davanti agli occhi esempi concreti di chi ha dedicato tutto se stesso per essere prossimo a chi era in difficoltà; quotidianamente sentiamo il bene che molti volontari di ogni età e luogo stanno mettendo in atto e portano avanti. Centinaia di iniziative, le più diverse, sono state attivate e ancora si attivano… Ma la più bella iniziativa, quella che va al “nocciolo della questione”, è quella che passa tra le righe, ma si fa sempre più sentire: operare “nel cuore del mondo” vuol dire rifarsi all’essenziale, a ciò che davvero conta e che fa la differenza, ci chiama a recuperare gli affetti più veri, le emozioni più limpide, a non disperdere energie in tesori che non valgono, per concentrarci su ciò che scalda il nostro cuore.

Quell’umile grotta ci colpisce ancora una volta perché nella sua essenzialità chiama il nostro cuore a non disperdersi e a restare in contemplazione di ciò che ha davvero un significato profondo e unico. Noi siamo fatti di eterno, per questo il Natale vero, quello di Gesù, riesce ancora a pervadere il nostro animo. La speranza continua a costruire nuove vie per farci arrivare al cuore del mondo.

Don Mauro, Direttore

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Oggi per voi è nato il Salvatore!

Quante volte abbiamo sentite queste parole, anche se quest’anno davvero vogliono essere il migliore augurio.

Anche in questo periodo di pandemia con tutto quello che comporta, OGGI nasce il Salvatore, ma… solo dove trova posto, dove lo si accoglie.

E se c’è lui allora il Natale trova, anzi, ritrova la fiducia e la speranza, perché è proprio vero: Dio non si è dimenticato di noi!
Egli è venuto e viene anche OGGI; non fa notizia come ne ha fatta allora. Solo chi gli va incontro ritorna per un’altra via, con la gioia per affrontare le fatiche e le gioie di ogni giorno.

La nostra comunità si ritrova in questi giorni, con fatica, nel rispetto delle regole, per ricordare il Natale, quel Natale, e chiedere davvero che si rinnovi L’Oggi del Natale. Ne abbiamo bisogno tutti, dai più piccoli ai più grandi.

Il migliore “regalo” che possiamo chiedere è quello della SPERANZA, per tutti, ma soprattutto per chi è reduce dalle conseguenze di questo virus: fratelli e sorelle distanti nel momento finale della loro vita; famiglie che non hanno potuto dare l’ultimo saluto, altre che si sono impoverite; tutti noi che abbiamo modificato il nostro vivere, il nostro incontrarci. Abbiamo bisogno di speranza e di fiducia concreta, perché le distanze diventino vicinanza, aiuto, conforto e coraggio come fin da quel Primo Natale, in cui Lui si è presentato come l’Emmanuele, il Dio Con Noi, vicino a noi con le nostre gioie e i nostri limiti.

Allora OGGI è NATO PER NOI… vicino, dentro la nostra storia, in questo mondo tanto bisognoso di SPERANZA e di FIDUCIA.

Auguri di un Santo Natale a tutti!

Don Gianfranco, Parroco

“Un sogno per Natale” dall’oratorio salesiano Rebaudengo

Un sogno per Natale“: il progetto nato dall’oratorio salesiano Rebaudengo per raccogliere alimenti “natalizi” e giocattoli con cui realizzare dei cesti/pacchi regalo da portare alle famiglie del territorio. Di seguito l’articolo dedicato, a cura di Emanuele Carrè, pubblicato su La Voce e il Tempo (di domenica 13 dicembre 2020).

BARRIERA DI MILANO – I RAGAZZI DELL’ORATORIO SALESIANO DISTRIBUIRANNO CESTI CON CIBI NATALIZI E GIOCATTOLI PER LE FAMIGLIE DEL QUARTIERE
Dal Reba «Un sogno per Natale»

«Abbiamo un sogno: che tutti i bambini del quartiere possano ricevere almeno un giocattolo per Natale e che tutte le famiglie possano mettere sul tavolo qualche prodotto natalizio».

È «Un sogno per Natale», il progetto nato su impulso dei ragazzi che frequentano l’oratorio salesiano Rebaudengo in Barriera di Milano a Torino. Come spiega don Gigi Cerutti, direttore dell’oratorio, l’idea è quella di «raccogliere alimenti ‘natalizi’ e giocattoli con cui realizzare dei cesti/pacchi regalo da portare alle famiglie del territorio oratoriano».

Il progetto non vuole sostituirsi alle iniziative della Caritas, ma intende essere un modo di stare vicino, durante queste feste di Natale particolari a causa della pandemia, alle famiglie che frequentano l’oratorio, in particolare a quelle in difficoltà economica.

«A causa del Coronavirus da qualche mese non vediamo più diverse di queste famiglie, prima molto presenti nella vita del Rebaudengo», spiega don Cerutti, «il progetto dei nostri ragazzi ci permette di ricreare un po’ la comunità oratoriana portando loro un dono».

Inoltre ai ragazzi e ai bambini viene chiesto di scrivere una lettera d’auguri di Natale che verrà poi appesa all’albero dell’oratorio. La consegna dei pacchi avverrà il 24 dicembre grazie ai giovani di quarta e quinta superiore. Fino a quel giorno sarà possibile portare alimenti e giocattoli da donare per i vari pacchi regalo tutti i giorni in oratorio dalle 14.30 alle 19.

In queste ultime settimane intanto sono riprese in presenza anche alcune delle attività del Rebaudengo grazie alla disponibilità di ampi spazi in cui poter ospitare quindici/ venti persone mantenendo le distanze e grazie ad un protocollo molto rigido.

I ragazzi di seconda media hanno potuto riprendere a vedersi per il catechismo in preparazione al sacramento della Cresima; il gruppo di terza invece si riunisce una volta al mese (dal vivo o online). I ragazzi e le ragazze dalla prima alla quarta superiore si ritrovano una volta a settimana in un salone che permette a chi non può recarsi in oratorio di collegarsi via web da casa. Anche gli universitari continueranno i loro incontri mensili on line o in sede. Infine gli scout del To9-25 stanno continuando le loro attività sia a distanza sia in presenza.

Per informazioni, pagina Facebook: @rebaOratorio.

Emanuele CARRÈ

Dall’oratorio salesiano Michele Rua parte «Omnia Torino»

Dall’oratorio salesiano Michele Rua parte “Omnia Torino“: un gruppo di professionisti under 30 che intende indagare sulle cause che spingono i giovani a lasciare il capoluogo piemontese per altre città italiane o per l’estero.

Si riporta di seguito l’articolo oggi pubblicato su La Voce e il Tempo a cura di Stefano Di Lullo.

Sei giovani studiano le grandi periferie (per svegliare la politica)

Barriera di Milano – Dall’oratorio salesiano Michele Rua parte una ricerca sui grandi problemi irrisolti. Ad avviarla «Omnia Torino», un gruppo di professionisti under 30 che intende indagare, in particolare, sulle cause che spingono i giovani a lasciare Torino

Una città senza giovani muore e non ha futuro. Una considerazione, suffragata dai dati del recente Rapporto Rota e dell’Istat, che ha portato sei giovani torinesi professionisti, tutti sotto i 30 anni, ad avviare «Omnia Torino», un gruppo che intende indagare in particolare sulle cause che spingono i giovani a lasciare il capoluogo piemontese per altre città italiane o per l’estero. Una ricerca che parte dai territori di periferia dove si annidano criticità e problematiche che, nonostante gli slogan delle istituzioni, rimangono irrisolte, dalla carenza di centri culturali e aggregativi, all’elevato tasso di disoccupazione giovanile che cresce proprio nelle periferie, al problema dei neet, i giovani che né studiano né lavorano.

Ed ecco il proposito di prendere in mano la propria città non attraverso una protesta sterile ma grazie ad un lavoro di ricerca e documentazione da cui formulare proposte concrete da presentare alla futura classe dirigente di Torino anche in vista delle elezioni comunali della prossima primavera.

Il lavoro è partito dal quartiere multietnico di Barriera di Milano ed in particolare dall’oratorio salesiano Michele Rua (via Paisiello 37) dove si concentrano progetti virtuosi che accompagnano a tutto campo i ragazzi fragili verso l’autonomia e allo stesso tempo vengono offerte occasioni di confronto per i giovani universitari e lavoratori nella propria vita accademica e professionale.

«L’idea di avviare il gruppo», sottolinea il fondatore, Alessandro Regge, 29 anni, consulente di progetto, «è nata durante i mesi del primo lockdown in cui abbiamo visto aumentare a dismisura le difficoltà per i giovani e, nonostante la crisi terribile che si profila per tutto il Paese, abbiamo voluto immaginare il futuro di Torino e della Città metropolitana e capire come poter azionare oggi una retromarcia rispetto alla decadenza attraverso dei metodi di ricerca in base alle nostre competenze».

In primo luogo i promotori di «Omnia Torino» propongono dei questionari ai propri coetanei:

«vogliamo cercare di capire», affermano, «qual è il sentiment dei giovani su un problema ormai annoso documentato dai diverse autorevoli indagini: la costante migrazione delle nuove generazioni dal capoluogo piemontese. Da queste analisi intendiamo mettere in evidenza criticità e soluzioni da proporre alle forze produttive e alle istituzioni cittadine che governeranno la città nei prossimi anni».

La ricerca, dopo interviste ai sacerdoti, agli educatori e ai giovani che frequentano l’oratorio Michele Rua, nelle prossime settimane, coinvolgerà scuole e associazioni di Barriera di Milano. Un’indagine che intende registrare la «voce» dei giovani dei quartieri torinesi di periferia, da nord a sud e da questa voce disegnare il futuro della città.

«Non ci piace utilizzare il termine ‘periferie’», evidenzia Regge, «perché allude ad una separazione da un centro non bene identificato ma è certo che in quelle zone si concentrano quelle emergenze da prendere di petto perché non c’è più il tempo di rimandare. E noi giovani non possiamo intravvedere la nostra città che amiamo senza un futuro possibile per le nuove generazioni».

In particolare il gruppo proverà a capire se e come la pandemia abbia inciso ulteriormente sul movimento di uscita dalla città ricercando le motivazioni profonde che stanno alla base del fenomeno.

L’emergenza sanitaria ha però sviluppato nuovi settori che certamente la città dovrà saper far fruttare a beneficio della comunità e, in particolare, dei giovani. Proprio sotto la Mole troverà sede l’Istituto italiano per l’Intelligenza artificiale, certamente una grande opportunità per le giovani generazioni a servizio del bene comune.

Il metodo di lavoro del gruppo di ricerca si sviluppa su sette aree: agroalimentare e benessere, cultura diffusa, innovazione sociale e imprese, mobilità sostenibile, Torino capitale verde, Torino in Europa, tutela e diritti.

«L’iniziativa», sottolinea don Mauro Zanini, salesiano, direttore dell’oratorio Michele Rua, «da una parte coglie appieno l’invito di don Bosco ad essere ‘buoni cristiani e onesti cittadini’ dall’altra interroga la comunità civile ed ecclesiale sulla necessità di ascoltare i giovani e renderli veramente protagonisti. Questi giovani, infatti, ascolteranno i loro coetanei e con un metodo di ricerca serio si porranno come massa critica per portare l’opinione della gioventù torinese agli attori del territorio. Volentieri abbiamo dato credito al loro progetto che ha scelto di partire dall’oratorio, la casa dei giovani».

Per informazioni sulle attività del gruppo: pagina Facebook «Omnia Torino» (dove a breve saranno pubblicati i primi risultati della ricerca) o mail omniatorino@gmail.com.