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In cammino verso il Sinodo Salesiano dei Giovani

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – A motivo del Bicentenario del Sogno dei Nove Anni di Don Bosco (1824-2024), il Settore per la Pastorale Giovanile salesiana ha convocato i giovani di tutto il mondo salesiano per un incontro, che si terrà dall’11 al 16 agostoa Torino-Valdocco e al Colle Don Bosco.

Non si tratta di un semplice incontro di giovani: è piuttosto un processo già avviato da tempo nelle Ispettorie, nel quale i giovani sono stati invitati a camminare insieme, ascoltando, parlando e pregando con l’obiettivo di discernere insieme il futuro loro e quello della Chiesa. Si tratta di ascoltarsi, imparare gli uni dagli altri e proiettare il Vangelo sulle situazioni che vanno scoprendo nella loro vita.

La metodologia del Sinodo Salesiano dei Giovani è tutta pensata per dare valore al protagonismo dei giovani, non degli educatori adulti. “Vogliamo che siano protagonisti attivi della trasformazione sociale e testimoni della misericordia di Gesù e del Padre”, ha spiegato don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile Salesiana.

Come dice Papa Francesco, “anche se non è sempre facile accostare i giovani, stiamo crescendo su due aspetti: la consapevolezza che è l’intera comunità che li evangelizza e l’urgenza che i giovani siano più protagonisti nelle proposte pastorali” (Christus Vivit, 202).

“I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice sono chiamati a camminare con i giovani, per crescere insieme nella fedeltà alla proposta di vita che pone il Vangelo – prosegue don García Morcuende –. Più che teorie o conoscenze, i giovani cercano esperienze di vita, hanno bisogno di agire. È necessario dare loro l’opportunità al Sinodo di impegnarsi nella fede in iniziative concrete di servizio agli altri, soprattutto ai più deboli. Nessuno come loro potrà offrire una testimonianza viva del significato che il Vangelo ha per la sensibilità, le preoccupazioni e i problemi dei giovani di oggi”.

Per organizzare al meglio la struttura e le attività del Sinodo, nonché le procedure delle varie assemblee, è stato istituito il Core Group – la Segreteria del Sinodo – composto da 14 giovani.

Al Sinodo Salesiano dei Giovani partecipano 373 persone; 293 sono giovani (tra cui i membri del Core Group e 22 pre-novizi), che hanno diritto di voto in Assemblea.

Altri partecipanti al Sinodo, senza diritto di voto, sono: il Rettor MaggioreCardinale Ángel Fernández Artime; altri 41 Salesiani (rappresentanti delle Regioni, responsabili dei contenuti e degli spettacoli, della logistica, della comunicazione sociale, dei traduttori e dello staff organizzativo); 18 Figlie di Maria Ausiliatrice15 musicisti e 5 laici dello staff tecnico.

Nello sviluppo del dibattito sinodale, si stanno costituendo i Circoli Minori, su base linguistica. Ogni giovane parteciperà al Circolo in base alla lingua che conosce meglio (spagnolo, portoghese, francese, inglese, italiano) e ogni singolo Circolo si occuperà dell’intero Instrumentum Laboris (Strumento di Lavoro), diviso in tre parti.

Lo scopo di questi Circoli Minori è quello di dare ai giovani l’opportunità di esprimere le proprie opinioni e di confrontarle, in modo che alla fine appaia e venga dichiarato sinteticamente su quali opinioni c’è consenso e su quali c’è dissenso. In ogni gruppo, il Moderatore guiderà la discussione e il Relatore farà una sintesi delle opinioni espresse.

L’Instrumentum laboris, che servirà come base e punto di riferimento durante la discussione sinodale, è già stato redatto. Questo “documento di lavoro” è il frutto dei suggerimenti e delle osservazioni dei giovani delle diverse Ispettorie.

Al Sinodo partecipano persone provenienti da 83 Paesi – 187 donne e 185 uomini. Le lingue più parlate sono l’inglese, lo spagnolo, l’italiano, il portoghese e il francese. Poi, nell’ordine, polacco, hindi, tedesco e arabo. Infine, ci sono partecipanti che parlano cantonese, croato, mandarino, coreano, tamil, amarico, bielorusso, olandese, swahili, konkani, marathi, sloveno, telugu, thailandese, filippino, croato, ungherese, albanese, lingala, nepalese, bengalese, sinhala, urdu e creolo.

“La preparazione personale attraverso la preghiera è molto importante – conclude il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile –. Vogliamo farlo accompagnati da quattro atteggiamenti spirituali: un forte senso di appartenenza alla Chiesa e alla Famiglia Salesiana; con la gratitudine per il dono del carisma salesiano; lasciandoci interpellare dalla situazione concreta delle case salesiane, dei giovani e del mondo di oggi; e pensando al futuro, aperti e fiduciosi nell’azione del Signore, consapevoli che è Lui che ci guida e ci sostiene”.

RMG – Sinodo Salesiano dei Giovani 2024, in occasione del Sogno dei nove anni

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – In occasione del 200° anniversario del Sogno dei nove anni di Don Bosco, il Settore per la Pastorale Giovanile promuove la celebrazione del Sinodo Salesiano dei Giovani, dall’11 al 16 agosto 2024 al Colle Don Bosco.

Don Bosco era un sognatore a occhi aperti, come tutti i profeti che vedono lontano e guardano al futuro con speranza. A cominciare dal Sogno dei nove anni, in cui immaginava la sua futura missione di sacerdote ed educatore. Sogni che si sono miracolosamente avverati, con l’aiuto della Provvidenza, dei suoi salesiani e di tanti benefattori che hanno sempre sostenuto e continuano a sostenere la sua Opera.

Il Sinodo Salesiano dei Giovani vuole essere un modo per i giovani delle Ispettorie salesiane di valorizzare e approfondire il Sogno dei nove anni, riscoprendone il significato per la spiritualità, il discernimento e la realizzazione della propria vocazione. Suppone il coinvolgimento e la partecipazione diretta dei giovani.

Sono invitati al massimo due giovani per ciascuna Ispettoria dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, impegnati nell’animazione pastorale nelle realtà locali e ispettoriali e nelle attività del Movimento Giovanile Salesiano. L’età dei partecipanti va dai 18 ai 30 anni. Insieme a loro, due Salesiani e due Figlie di Maria Ausiliatrice per Regione.

Ci saranno tre fasi. La prima fase preparatoria, di ascolto e dialogo, avrà luogo in ogni Ispettoria. La partecipazione di “tutti” viene attivata attraverso la consultazione nel processo di preparazione del Sinodo, al fine di riunire tutte le voci che sono espressione dei giovani del mondo. Per questo motivo, viene proposto un questionario preliminare per ogni Ispettoria, con l’obiettivo di redigere l’Instrumentum Laboris. Una seconda fase sarà quella celebrativa al Colle Don Bosco, che verrà vissuta con la metodologia sinodale, in un clima spirituale e curando i momenti dei piccoli gruppi (gruppi linguistici), che garantiranno una maggiore partecipazione e l’Assemblea plenaria. L’ultima fase, di azione, prevedrà il lavoro sul documento finale.

È prevista anche la pubblicazione di un “Coffee Table Book” contenente 200 sogni di giovani di tutto il mondo. È stato costituito un Core Group, o Commissione centrale, composto da 12 giovani di tutto il mondo, e un gruppo pre-sinodale di diverse persone per la redazione dell’Instrumentum Laboris.

Durante questi giorni di incontri sinodali, sarà possibile vedere la diversità delle culture, delle realtà giovanili e della Chiesa, ma anche l’unità che il carisma salesiano regola. Sarà motivo di grande gioia vedere la partecipazione, la comprensione e l’intesa, la capacità di lavoro e di discernimento e la condivisione di molti momenti di riflessione, preghiera e proposta.

Il logo prescelto per il Sinodo Salesiano dei Giovani rappresenta il prato del sogno di Don Bosco, sullo sfondo verde; la proposta di camminare insieme e di fare rete; i simboli che ricordano il dialogo, la riflessione e la partecipazione; e la croce, tutto nella ricerca spirituale, nella fede, nella cura della relazione con Gesù risorto.

CFP Fossano: “Renditi umile, forte e robusto…”

Gli allievi del Centro di Formazione Professionale di Fossano sono stati invitati a partecipare ad un contest per riflettere e prepararsi alla festa di San Giovanni Bosco, per poi realizzare un opera artistica sul sogno dei nove anni di del giovane Giovannino. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera con la descrizione dell’iniziativa e gli auguri da parte del Centro per la festa del Santo dei giovani.

Renditi umile, forte e robusto. Con questo semplice ma efficace avvertimento,“quell’Uomo vestito di bianco” consigliava al piccolo Giovannino Bosco la maniera in cui si sarebbe dovuto preparare al futuro, durante l’ormai celebre sogno dei nove anni.

Ma c’è ancora bisogno di un sogno? Se lo sono chiesti gli studenti del CNOS-FAP di Fossano in occasione di un contest che ha visto la partecipazione degli allievi del settore meccanicoelettricotermoidraulicocarrozzeriaveicolioperatore del benessere – esteticaacconciatori e meccanica agricola.  Il contest fa parte di una serie di iniziative promesse dall’istituto al fine di prepararsi al meglio alla FESTA di SAN GIOVANNI BOSCO prevista il 31 gennaio (come da tradizione).

Gli allievi sono stati invitati in primo luogo a riflettere e poi a realizzare un opera artistica sul sogno dei nove anni, nel quale per la prima volta in vita sua il Signore preannunciò al piccolo Giovannino il destino che aveva in serbo per lui.

Sebbene non siano state molte le opere realizzate, nel complesso è emersa la capacità straordinaria dei giovani di leggere gli eventi e offrirne una loro interpretazione. I disegni sono stati valutati dall’intero corpo docenti che alla fine ha deciso di premiare l’opera di Alyson Esposto frequentante il terzo anno di operatore del servizio di trattamento estetico. Ringraziamo tutti coloro che hanno voluto lasciare il proprio contributo, convinti che mai come in questa occasione, il santo dei giovani apprezzi maggiormente l’impegno che il risultato!

In questi giorni gli studenti avranno la possibilità di approfondire la conoscenza di questo grande santo, con la speranza di contribuire a rendere ciascun allievo sempre più umile, forte e robusto!

Buona festa di San Giovanni Bosco a tutti!

CFP Fossano: “Live the dream”

Live the dream” (Vivi il sogno): questo lo lo slogan installato nel Centro Professionale di Fossano dai ragazzi della terza agricola e che domina il cortile del centro. Di seguito l’articolo pubblicato ieri sul sito dell’opera.

“Live the dream”, ovvero “Vivi il sogno”: da oggi questa scritta domina il cortile del nostro centro.

Essa riprende l’invito della proposta pastorale salesiana per il 2020-21 a far sempre più nostro il sogno dei 9 anni di Giovannino Bosco, sogno che segnò tutta la vita e la missione del futuro “santo dei giovani” e di cui nel 2024 ricorrerà il bicentenario.

Nonostante le innumerevoli fatiche di questo inizio di anno formativo, è evidente che il nostro continuare imperterriti a dare e fare il massimo è segno di essere pienamente dentro questo sogno, il sogno del carisma salesiano, che oggi passa attraverso di noi, formatori, ragazzi e tutti i vari collaboratori.

Come formatori, in particolare, ci impegniamo ad aiutare ciascuno dei ragazzi del centro a vivere il sogno di una vita piena, felice, impegnata, donata…live the dream!

P.S. Grazie agli splendidi ragazzi della terza agricola che hanno collaborato all’installazione della scritta!

“Nel cuore del mondo”: il numero estivo di Note di Pastorale Giovanile dedicato alla proposta pastorale

Pubblichiamo alcuni stralci della newsletter estiva di Note di Pastorale Giovanile che lancia il nuovo numero della rivista dedicato alla proposta pastorale, “Nel cuore del mondo”.

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Cari Amici, gentili Amiche,

questa NL – come in genere quelle dell’estate – presenta sostanzialmente gli studi di approfondimento della proposta educativo-pastorale per i giovani dei nostri ambienti salesiani.
È la prima tappa di un cammino triennale che si concluderà – simbolicamente – con il 200° anniversario del sogno dei 9 anni di Giovannino Bosco, un “tema generatore” per i Salesiani e i giovani, nella cui logica sta benissimo un cammino spirituale e “pastorale” da proporre.
Ecco perché vi dedichiamo il numero intero di NPG, rimandando le altre rubriche ai prossimi.

Buon lavoro, buona estate, nel modo in cui sarà possibile e prudente viverla.
Buona pastorale “aperta”.