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La preghiera per l’Italia da parte dei giovani di Aleppo

I giovani universitari di Aleppo guidati da don Pier Jabloyan, direttore della Casa Salesiana di Aleppo, hanno realizzato un video di preghiera per mostrare la propria vicinanza all’Italia per questa situazione che sta vivendo a causa del COVID-19 e per riaffermare con forza il legame nato dal gemellaggio tra le case salesiane Aleppo e di Kafroun con l’Ispettoria Salesiana del Piemonte e Valle d’Aosta.

Esprimiamo la nostra vicinanza all’Italia e a tutti i Salesiani del Paese attraverso la preghiera

(don Pier Jabloyan)

Formazione congiunta SDB ed Educatori: “I giovani alla luce dello sguardo di don Bosco”

Nella giornata di ieri, lunedì 20 gennaio, si è svolto il secondo incontro dedicato al percorso di formazione congiunta tra salesiani ed educatori a Valdocco. La prima parte dell’incontro ha riguardato la relazione sul tema “I giovani alla luce dello sguardo di don Bosco” a cura di don Mario Fissore, Vicario parrocchiale presso la Chiesa Santi Pietro e Paolo, il quale ha esposto l’argomento partendo da ciò che Don Bosco racconta della sua giovinezza e adolescenza.

La comprensione di fede dei propri anni giovanili, l’esperienza pastorale nella Torino dell’Ottocento, l’approfondimento di operette di spiritualità giovanile hanno infatti portato in don Bosco a radicare  la certezza che i giovani godessero di una speciale predilezione da parte di Dio.

La seconda parte del percorso di formazione ha riguardato invece la testimonianza di don Pier Jabloyan, direttore della Casa Salesiana di Aleppo che si trova nella zona ovest della città.  Don Pier ha esposto in questo modo l’importante ruolo che ha avuto l’oratorio salesiano di Aleppo  nell’accogliere i giovani della città anche durante la situazione devastante della guerra che ha lasciato tracce indelebili nel tessuto cittadino che sta cercando di risollevarsi con coraggio  e tenacia:

Pensando che la guerra finisse da li a poco, avevamo deciso di chiudere l’Oratorio. Vedendo però che la situazione non cambiava, abbiamo voluto riprendere le attività con coraggio, aprendo le porte ai giovani.

Non abbiamo fatto cose straordinarie, ma cose normali, che durante una guerra diventano però straordinarie!

Per questo lo spirito di Don Bosco per noi che viviamo per la prima volta una guerra ha significato testimoniare una vita gioiosa.

Il prossimo appuntamento per la Formazione congiunta SDB ed Educatori è previsto per di Mercoledì 1° aprile sul tema “Educare come avventura di casa e di famiglia”.

Salesiani Vercelli: Festeggiamenti per Don Bosco 2020 con una importante testimonianza

Venerdì 17 gennaio, si è svolto il primo incontro del programma dei festeggiamenti della Famiglia Salesiana di Vercelli per Don Bosco 2020, durante la quale, don Vincenzo Marrone, iniziatore della presenza salesiana in Nigeria, e don Pier Jabloyan, direttore dell’opera salesiana di Aleppo, hanno testimoniato la loro missione, esortando i numerosi giovani testimoni presenti all’incontro, ad essere significativi nei propri ambienti di vita.

Si riporta di seguito l’articolo pubblicato in data odierna sul sito dei Salesiani di Vercelli.

DON BOSCO IN THE WORLD: primo degli appuntamenti in vista della festa cittadina in onore di don Bosco. Ospiti significativi: don Vincenzo Marrone, iniziatore della presenza salesiana in Nigeria, e don Pier Jabloyan, siriano, direttore dell’opera salesiana di Aleppo.

La serata è aperta dalle immagini di Abuja, Akure, Ibadan, Iju, Ondo che trasportano mente e fantasia nel cuore dell’Africa. Don Vincenzo puntualizza che, in quanto battezzati, siamo tutti inviati, come si è sentito inviato lui quando, nel 1982, è partito per la Nigeria con l’intenzione di portare don Bosco in quella terra. Esorta i numerosi giovani presenti ad essere significativi nei loro ambienti di vita. Esortazione ripresa da don Theophilus Ehioghilen, salesiano, uno dei primi bambini battezzati da don Vincenzo.

Don Pier esordisce presentando la situazione geopolitica della Siria e precisando che ogni analisi di quanto vi succede ha bisogno di essere fatta a tre livelli: economico, politico e religioso. Racconta l’attività dell’oratorio di Aleppo e dei suoi animatori: essenzialmente catechetica e di formazione religiosa, pur non mancando le consuete proposte sportive, ricreative ed espressive, tipiche di ogni oratorio salesiano. Non tralascia di descrivere i pericoli costanti e la mancanza dei beni essenziali per una vita dignitosa. Sollecitato dalle domande dei presenti, porta la sua testimonianza di fede e di speranza, pur non dimenticando che la guerra si è portata via anche diversi animatori dell’oratorio di Aleppo.

CNOS-FAP Valdocco: un gemellaggio con Aleppo

Incontro tra don Pier Jabloyan e i ragazzi del CNOS-FAP di Valdocco, per siglare il gemellaggio con l’oratorio Don Bosco di Aleppo.

Si riporta l’articolo pubblicato sul sito CNOS-FAP di Valdocco, redatto da Marco Gallo.

Un gemellaggio con Aleppo

Quante cose diamo per scontate, per il semplice fatto di averle sempre lì, a nostra disposizione? Quando premiamo un interruttore o apriamo il rubinetto, ci siamo mai chiesti se c’è elettricità o se uscirà l’acqua? Queste sono alcune riflessioni che ci ha lasciato don Pier Jabloyan, direttore dell’oratorio Don Bosco di Aleppo. In un Paese in guerra ormai da quasi sette anni, l’oratorio – con le sue molteplici attività – è un punto di riferimento e di speranza: il doposcuola, il catechismo, l’estate ragazzi, le squadre sportive, i gruppi… «cose normali in tempi non normali». Perché durante un conflitto anche il numero delle vittime diventa quasi “un’abitudine”. Vittime come un ragazzo, di 12 anni, ucciso da un colpo di mortaio mentre aspettava il bus. O come due fratelli con la loro mamma, a casa, colpiti per sempre da un razzo in quel luogo che – per eccellenza – dovrebbe dare sicurezza.

Nelle parole di don Pier il dolore e la sofferenza si uniscono ai miracoli e alla speranza di chi continua ogni giorno a fare il bene e a testimoniare quell’Amore più grande che spinge a dare la vita per gli altri: nell’accoglienza, nel gioco, nell’aiuto, nel trovare la forza di festeggiare ancora ogni piccola gioia quando tutto intorno parla di morte. Ed è proprio qui che si inserisce il gemellaggio che unisce Valdocco alla Siria.

Al termine di un anno di riflessione – attraverso momenti di gioco e di festa, di animazione e di ritiro – abbiamo deciso di vivere concretamente la proposta pastorale “Io sono una missione #perlavitadeglialtri”: la nostra vita può dunque realizzarsi pienamente solo con gli altri e per gli altri. Abbiamo quindi lanciato una sottoscrizione a premi, i cui i ricavati andranno interamente alla casa salesiana di Aleppo.

Un piccolo gesto se preso singolarmente, ma che può davvero fare la differenza. Perché – come ci ha detto don Pier – «Alla fine della guerra, coloro che hanno fatto del male verranno dimenticati. Ma tutti quelli che hanno fatto del bene ai ragazzi di Aleppo saranno ricordati per sempre».

(15 maggio 2019)

Guarda che ti riguarda: don Pier Jabloyan presso l’Istituto Agnelli

“Guarda che ti Riguarda” Aleppo chiama l’Agnelli risponde …

Lunedì 21 Novembre 2016 – Ore 20.30

presso Istituto Salesiano Agnelli

Parcheggio interno entrando da Corso Unione Sovietica 312

Un incontro ed un confronto sulla situazione in Siria, Aleppo in particolare senza veli, senza ipocrisie, senza filtri, senza bugie! Con Don Pier Jabloyan Salesiano di Aleppo per non tacere e per accogliere il grido di dolore di questo popolo.

Un importante e significativo appuntamento si terrà presso l’Istituto Salesiano Agnelli di Torino nella serata di Lunedì 21 Novembre.
Don Pier Jabloyan, salesiano che opera presso la casa religiosa di Aleppo, incontrerà le famiglie degli allievi, i giovani dell’oratorio e i fedeli della parrocchia: è un appuntamento aperto a tutta la cittadinanza in cui si desidera sentire dalla voce di un testimone quanto sta realmente capitando in Siria e, in modo particolare, in una delle città più colpite dalla devastazione della guerra.

Il neo direttore dell’Istituto Salesiano Agnelli, Don Gianfranco Ferrari, promotore ed organizzatore di questo evento, sottolinea:
Di fronte alla guerra ed alla guerra in Siria, alla tragedia consumata su questo popolo ed Aleppo in particolare come salesiani dell’Agnelli, come genitori, come studenti diciamo no! Non possiamo e non vogliamo tacere diventando complici di questa violenza.
Diciamo pertanto no alla strage di bambini in Siria, No alla indifferenza degli Stati, no alle bugie di religione, perché non di guerra di religione si tratta! E’ da 1500 anni che le diverse fedi convivono in pace in quella terra.
Per questo senza veli, senza storture e senza bugie incontriamo un salesiano Siriano che vive questa tragica realtà per ascoltare da lui la verità“.

La serata del 21 novembre giungerà a conclusione di una intera giornata in cui padre Pier incontrerà gli allievi della scuola media, dell’Istituto tecnico e del Liceo scientifico, del Centro di Formazione Professionale.

L’ingresso all’appuntamento serale è libero e gratuito previa segnalazione alla mail segreteria@istitutoagnelli.it

Don Pier Jabloyan è a disposizione per interviste con i giornalisti sia a latere dell’incontro serale che degli appuntamenti con gli allievi che si terranno nella mattinata e nel pomeriggio del giorno stesso.
Per le richieste inviare mail a ufficiostampa@donboscoitalia.it

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