La fisica Laura Meda incontra gli studenti del Don Bosco Borgomanero: “La scienza è per tutti!”.

L’incontro rientra all’interno delle iniziative della

settimana “delle eccellenze e dei recuperi”.

La fisica Laura Meda, ricercatrice all’Eni presso il Centro Ricerche per le Energie Non Convenzionali, ha incontrato giovedì gli studenti del “Don Bosco” di Borgomanero. L’iniziativa rientra nel progetto STEM promosso dal Club Soroptimist Alto Novarese, finalizzato a
promuovere la parità di genere contrastando il pregiudizio, ancora piuttosto diffuso, che le ragazze siano poco predisposte alle discipline scientifiche. Ad oggi il 78,3 % degli iscritti nei corsi umanistici sono ragazze, ma solo il 37,9% nei corsi scientifici,
con il minimo alla facoltà di ingegneria dove si arriva al 31%. Un pregiudizio senza alcun fondamento scientifico, che scoraggia molte giovani ad intraprendere carriere e studi dove potrebbero invece offrire un ricco e interessante contributo.

L’incontro fa parte di un ricco calendario di proposte organizzato dai Licei “Don Bosco” all’interno della “settimana dei recuperi e delle eccellenze”, una proposta didattica riproposta quest’anno dopo il successo dell’anno passato. Si tratta di una
settimana, tra il 24 e il 30 gennaio, in cui le normali lezioni vengono sostituite da due proposte differenziate: corsi di recupero e sportelli ad hoc per gli studenti che hanno maturato lacune nel corso del primo quadrimestre, e proposte di approfondimento
culturale a 360° per gli studenti che non si trovano in questa necessità e che dunque possono lavorare ad approfondire i loro interessi culturali. Il tutto nella prospettiva di personalizzare sempre di più i percorsi scolastici, al fine di offrire a ogni singolo
studente l’offerta formativa più adeguata al suo profilo in quel momento, ottimizzando l’apprendimento.

Nel corso della settimana sono venuti al “Don Bosco”, fra gli altri, il professor Gianno Piana, già docente di etica e di economia alle università di Torino e di Urbino, e Lucilla Giagnoni, attrice, autrice per la RAI e direttrice artistica del teatro Faraggiana.
Ha incontrato gli studenti anche Lorenzo Lener, direttore di Enne 3 , incubatore d’impresa universitario di Novara che si occupa di promuovere e di sviluppare progetti d’impresa innovativi in ambito tecnologico, creativo e sociale. Tanti
incontri, tante voci: un’altra forma di orientamento al futuro.

Giornate di spiritualità della famiglia salesiana: il racconto

La Strenna 2018 e le GSFS2018

Pochi giorni sono trascorsi dalla conclusione, nella Casa Madre della Congregazione Salesiana a Valdocco, di un evento capace di riunire centinaia di persone da tutto il mondo: le GSFS2018 – 36° Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana, che hanno lasciato alla Congregazione e, in particolare, all’Ispettoria un grande patrimonio documentale e non solo.

Le GSFS2018 hanno iniziato la scrittura di nuovo capitolo a Valdocco, luogo ove Don Bosco donò il primo messaggio ai suoi figli spirituali e che nel tempo assunse il nome di “Strenna”. Quest’ultima ha ispirato ampiamente i lavori delle GSFS2018: Don Ángel Fernández Artime ha recentemente presentato mediante un video, proposto qui di seguito, la STRENNA 2018 che ha per titolo: “Coltivare l’arte di ascoltare e di accompagnare” e che approfondisce il testo biblico “Signore, dammi di quest’acqua” (Gv 4,15).

Approfondimenti dalle Giornate di Spiritualità:

Guidate dal Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime, la Famiglia Salesiana si è dunque avvicinata ulteriormente al Sinodo sui Giovani del prossimo ottobre grazie alla 36a edizione delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana, tenutesi dal 18 al 21 gennaio.

L’ascolto e l’accompagnamento dei giovani saranno, dunque, gli atteggiamenti che gli educatori salesiani, grazie alle Giornate di Spiritualità, intendono scoprire sempre più e interpretare sempre meglio, seguendo l’esempio di Don Bosco.

Ecco il video dell’intervento di Don Ángel:

L’apertura delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana, presso il Teatro Grande di Valdocco a Torino, è stata affidata alle parole del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, X Successore di Don Bosco, che ha accolto e dato il benvenuto agli oltre 400 partecipanti provenienti da più di 50 nazioni di tutte le aree del mondo. Sono stati quattro giorni di condivisione, agape e serio impegno per crescere ancora nel servizio ai giovani di tutto il mondo. Inoltre, il Rettor Maggiore ha lasciato il messaggio nella Strenna 2018

Il video dell’intervento di Suor Paola Casalis:

Il cuore pulsante sono state le testimonianze segnate da quello che è il tema della Strenna: l’ascolto e l’accompagnamento. Suor Paola Casalis, FMA del Piemonte, attraverso un percorso visuale ed artistico avviato a partire dalla contemplazione dell’opera d’arte, ha narrato e descritto i tratti tipici dell’ascolto secondo la tradizione spirituale cristiana e salesiana. Un intervento particolarmente gradito per la ricchezza esperienziale di cui è stato intriso. 

 

Il video dell’intervento di don Juan Crespo:

Nella conferenza tenuta da don Juan Crespo l’esperienza vissuta è diventata riflessione teologale e trinitaria sulle caratteristiche proprie del discernimento e della decisione nel processo di accompagnamento: un percorso in cui comprensione dell’uomo e della sua vocazione e l’introduzione nel mistero trinitario si alimentano a vicenda. La condivisione per gruppi linguistici, oltre a facilitare una maggiore conoscenza reciproca, ha reso evidente la molteplice ricchezza con cui il carisma di Don Bosco si è sviluppato nel corso della storia.

Il video dell’intervento di don Michal Vojtas:

Don Michal Vojtas, Salesiano slovacco, docente all’Università Pontificia Salesiana, ha tratteggiato il contributo tipico del carisma salesiano in un viaggio tra storia della prassi di Don Bosco e pedagogia, mostrandone l’assoluta attualità: come? Con un percorso in più tappe attraverso il quale realizzare l’accompagnamento dei giovani, valorizzandone libertà e personalità. Don Michal ha ancora delineato i margini per inquadrare correttamente tale atteggiamento educativo: “L’accompagnamento non è un percorso lineare, standardizzato…”.

Conclusione delle Giornate di Spiritualità: un sogno che continua

A margine degli ultimi momenti che hanno radunato davvero una moltitudine di affezionati a Don Bosco, l’Assemblea delle Giornate di Spiritualità 2018 ha omaggiato il Rettore Maggiore con un video, a cura di Missioni Don Bosco, per dimostrare ed imprimere sui fotogrammi dello stesso un impegno costante che continuerà sempre a coltivare l’arte di ascoltare e di accompagnare i giovani: 

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Si propone qui di seguito il racconto delle 36° Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana a cura della redazione de “La Voce e Il Tempo” mediante la penna di Federico BIGGIO: 

Le giornate di spiritualità,

«Ascolto e relazione»

Il tema della Strenna 2018, «Coltiviamo l’arte di ascoltare e accompagnare. Signore dammi quest’acqua», è stata la colonna portante della 36° edizione delle Giornate di spiritualità della Famiglia salesiana, tenutasi a Valdocco, Torino, da giovedì 18 a domenica 21 gennaio.

Per la prima volta, alla casa madre di don Bosco, 21 gruppi provenienti dai cinque continenti si sono ritrovati insieme al Rettor maggiore, don Àngel Fernàndez Artime, per vivere quattro giornate di fraternità, confronto e condivisione, e per riflettere sull’arte di ascoltare e accompagnare i giovani, con l’essenza del carisma salesiano, il metodo preventivo: un’arte che va coltivata e tramandata, non senza discernimento e forza spirituale – un tema sul quale ha fatto luce l’intervento di don Michal Vojtas, che richiede una trasformazione e fondato sulla relazione educativa, oltre che un «ascolto come condizione, sguardo, silenzio, fiducia e attesa». Le giornate si sono così strutturate, tra conferenze, preghiere, incontri collettivi, lavori di gruppo nel teatro Valdocco presentati dal delegato del Rettor maggiore, don Eusebio Munoz, la solenne celebrazione presieduta dall’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia. L’ascolto e l’accompagnamento sono i due ‘atteggiamenti’ che gli educatori salesiani personificano nella propria esperienza. Durante la giornata di sabato 20, uno spazio è stato riservato anche alle testimonianze di Sebastiano Coticelli e Titta Boccia, del gruppo Testimoni del Risorto, che hanno presentato, in questo contesto, la storia della loro famiglia, seguiti da Alejandro Sanz e Pili Lance della Pastorale giovanile salesiana spagnola.

Infine, a presiedere l’Eucarestia di domenica 21 gennaio, don Àngel Fernàndez Artime ha ripreso l’invito di Papa Francesco a prestare attenzione alle preghiere liturgiche, autentico motore dell’azione in favore dei giovani, che parte da una «contemplazione a occhi ben aperti», perché don Bosco è accompagnatore proprio perché «discepolo».

Quello degli operatori e dei cooperatori è un impegno serio e consapevole, ha avvertito don Eusebio Munoz, «che deve tenere sempre al centro il Sistema Preventivo, lavorare in sinergia, curare una pastorale vocazionale che faccia conoscere tutti i gruppi della Famiglia Salesiana».