“Facciamo presto” a creare lavoro in chiave generativa e solidale

“FACCIAMO PRESTO”
venerdì 24 novembre 2017
Fossano, Palestra presso CNOSFAP (via Verdi 22)

L’evento nasce in questo fine 2017 dall’esigenza di stabilire un confronto tra tutte quelle realtà che si sono impegnate per cogliere i bisogni sociali e culturali emergenti e giocare un ruolo attivo nella costruzione di una società più coesa e resiliente.

L’Officina del Possibile, le Manuattenzioni, il Pensolato e il Museo Social Club: quattro progetti che hanno generato e rinnovato molti valori e che hanno visto il coinvolgimento di volontari e imprese profit e non profit, organizzazioni pubbliche e private, detenuti a fine pena, insegnanti, agricoltori e molti altri ancora.

“FACCIAMO PRESTO” è un invito per tutti coloro che sono attivi nel contrasto alla crisi attraverso azioni solidali, che hanno il senso di condividere, discutere e consolidare apprendimenti e prospettive, nella direzione di cercare ulteriori sinergie affinché il “lavoro creato” sia l’ingrediente fondamentale di percorsi sostenibili e solidali che portano fuori da condizioni di marginalità, vulnerabilità o inattività.

Di seguito, il programma di attività della giornata del 24 novembre 2017, durante la quale vi saranno sia momenti di dialogo ispirati al confronto e all’ascolto di tutti i punti di vista, che una
conferenza con contributi di esperti ed infine un rinfresco preparato con i prodotti delle Cooperative.
Farà da cornice la palestra di Via Verdi, uno spazio rinnovato e colorato attraverso le Manuattenzioni.

 

Si pubblica qui di seguito l’articolo di “Targato CN” relativo a due incontri sul tema lavoro, bene comune e scenari futuri: due appuntamenti il 24 novembre alle 14.30 e alle 17 a Fossano per confrontarsi su nuovo welfare, fine pena, beni comuni e agricoltura sociale partendo da 4 esperienze realizzate.

Le realtà protagoniste di 4 nuove esperienze di welfare generativo: “L’Officina del Possibile”, “Manuattenzioni”, “La Coop Agricola sociale Pensolato” e “Il Museo Diocesano Social Club” hanno programmato due incontri, venerdì 24 novembre con inizio alle ore 14.30 e alle 17, al CNOS-FAP in via Verdi 22 a Fossano. Il primo è un “confronto aperto a più voci” tra chi collabora a progetti lavorativi, formativi, sociali e culturali che mettono al centro le persone fragili. Il secondo è una conferenza con esperti e rappresentanti di organizzazioni impegnate in politiche locali e nazionali.

L’appuntamento delle 14.30 parte con un confronto con il metodo open space technology sulla domanda: “Come possiamo creare più lavoro generando molteplici valori?”.

Dalle 17.00 le riflessioni saranno al centro di una conferenza che muoverà dal tema della creazione di lavoro in chiave generativa. Saranno tre le macro-aree sulle quali si alterneranno i relatori.

La prima nell’ambito del “fine pena e beni comuni” vedrà le riflessioni di Laura Bottero (direttrice U.E.P.E. Cuneo), Giuseppina Piscioneri (direttrice della Casa di reclusione di Fossano), Bruno Mellano (garante regionale dei detenuti e delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà) e Domenico Arena (dirigente U.E.P.E. Torino, competente per le regioni Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta).

La seconda tratterà di “agricoltura sociale” con le riflessioni di Andrea Olivero (vice ministro alle politiche agricole alimentari e forestali), Mino Taricco (gruppo Pd Camera e Vicepresidente della Commissione bicamerale per la semplificazione), Delia Revelli (presidente Federazione regionale e provinciale Coldiretti Cuneo), Piero Delbosco (vescovo della Diocesi di Cuneo e Fossano) e Cristina Ballario (assessore alle politiche del lavoro e dell’agricoltura a Fossano).

A chiudere la conferenza è il “welfare e territorio” con interventi di Chiara Gribaudo (vicepresidente gruppo Pd Camera, responsabile lavoro), Gianpiero Piola (presidente del Consorzio Monviso Solidale), Antonella Ricci (responsabile del settore politiche sociali, Compagnia di San Paolo), Andrea Silvestri (direttore generale Fondazione Crc) e Gianfranco Mondino (Presidente Fondazione Crf).

La presentazione dei 4 progetti avviati quest’anno a Fossano e dei risultati conseguiti vuole stimolare ulteriori sinergie, ampliando la collaborazione tra imprese, enti no profit ed istituzioni pubbliche.

“L’Officina del Possibile” (Fondazione NoiAltri con le realtà sociali del fossanese): un emporio sociale aperto a tutti in cui le cose, ma anche le persone, trovano nuove possibilità. Sono state create 30 opportunità lavorative che hanno coinvolto 16 persone e supportato oltre 200 famiglie.
“Manuattenzioni” (CNOS-FAP in rete con altri): detenuti a fine pena, in un passaggio delicato dal carcere al reinserimento in società, si occupano di beni comuni. Hanno frequentato un corso di “manutenzione e bioedilizia”, hanno restituito alla città una palestra più bella ed anche efficiente dal punto di vista energetico ed hanno intrapreso percorsi lavorativi all’esterno.
“La Cascina Pensolato” (Caritas Fossano con Orti del Casalito e altre realtà sociali): 10 detenuti a fine pena ed ex detenuti hanno realizzato 5 serre, prodotto e venduto 600 quintali di ortaggi freschi. Prossimo obiettivo è l’inserimento lavorativo anche di persone con disabilità.
“Il museo diocesano social club” (Diocesi di Fossano con Culturadalbasso e altre organizzazioni): le opere di arte sacra sono diventate spazio di ascolto e dialogo tra persone fragili e la comunità. I protagonisti hanno dimostrato di saper ricominciare e guardare oltre.

Il pomeriggio si concluderà con il rinfresco, a base dei prodotti agricoli coltivati nella cascina Pensolato, in programma alle 19.00.

I progetti e gli eventi sono realizzati grazie al contributo delle Fondazioni bancarie tra cui la Compagnia di San Paolo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano e all’impegno di un gran numero di persone, istituzioni e organizzazioni attive nel contrasto alla povertà e nella costruzione di un nuovo welfare.

 

Corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore di “ Tecnico Trasfertista”

Si riporta l’articolo di Franco Burdese in relazione all’avvio del Corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore di “ Tecnico Trasfertista”:

Ha preso il via giovedì 2 novembre il corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore di “ Tecnico Trasfertista”, con la lezione introduttiva tenuta dall’ing. Carlo Gai entusiasta sostenitore di questa esperienza formativa. Dei settanta candidati alla partecipazione al corso, che ricordiamo è di 800 ore di cui 400 in alternanza, hanno partecipato alla selezione 42 potenziali allievi e ne sono stati inseriti nel corso 24.

Un grande lavoro di orientamento in ingresso condotto dai Salesiani con l’ Associazione Cnosfap, ITIS Vallauri, Politecnico di Torino e le quattro aziende firmatarie dell’ATS (Associazione temporanea di scopo) Gai, Arol, Bianco ed Om.Ler 2000. “Sono fiero di questo risultato – ha commentato Carlo Gai Presidente della Gai Macchine Imbottigliatrici di Ceresole d’Alba – sia di partecipazione alle selezioni sia relativo alla qualità degli allievi individuati. E’ un sogno che si avvera, quello di contribuire a formare quei tecnici che non siamo riusciti a reperire sul mercato del lavoro. Questo è un segno di lungimiranza da parte delle aziende che hanno partecipato a questa avventura. Starà a noi tutti ora dare seguito con una completa e competente formazione alle idee che sono state alla base del progetto. Formare i tecnici che saranno il nostro volto presso i nostri clienti nel mondo e metterci in gioco in prima persona per ottenere questi obiettivi alti e di grande impegno.

Nella lezione introduttiva Carlo Gai ha ricordato agli allievi che il tecnico trasfertista rappresenta a pieno titolo l’azienda con cui collabora. Il cliente deve accorgersi del legame tra azienda ed il collaboratore che si reca a rappresentarla. Diversi gli esempi citati dall’ing. Gai che ha letto in classe le lettere di ringraziamento di diverse aziende che si complimentavano con Gai Macchine sulle qualità professionali ed umane dei loro dipendenti in trasferta. Il corso vedrà una attività di formazione dinamica con diverse unità formative ad incrociarsi ed amalgamarsi, dall’inglese al disegno tecnico, alla sicurezza, alla metodologie di montaggio e collaudo degli impianti sino alle lavorazioni meccaniche ed all’uso del PLC (programmatori logici computerizzati) nell’automazione.

Durante il corso si svilupperà poi un modulo di competenze cross culturali con lo scopo di fare conoscere la cultura agroalimentare agli allievi che potranno confrontarsi una volta in azienda con clienti di punta nel mondo del vino, della birra, di prodotti tessili dislocati in paesi con culture non occidentali, di automazione nel mondo del cibo. Il corso si svilupperà presso i Salesiani di Bra e l’ITIS Vallauri sino a febbraio 2018 per poi effettuare la fase in alternanza o in alcuni casi in apprendistato. Il mese di maggio 2018 vedrà gli esami al termine dei quali gli allievi saranno pronti all’inserimento in azienda.

Franco Burdese

Il Cnos-Fap compie 40 anni!

Il rapporto tra formazione professionale e salesiani è saldo ormai da oltre 170 anni, quando Giovanni Bosco, nei cortili di Valdocco, applicava il suo sistema preventivo a ritmo di “cortile, scuola, chiesa e mestiere”.
Questa preziosa eredità viene raccolta dall’intera Congregazione e porta, il 30 giugno 1978, alla fondazione ufficiale dell’ente regionale Cnos-Fap – Centro nazionale opere salesiane – Formazione aggiornamento professionale. Un percorso di quarant’anni ad oggi instancabile con 15 centri solo sul territorio piemontese, il Cnos-Fap si conferma un punto di riferimento per le imprese che cercano personale qualificato e teso all’innovazione.

L’anno formativo appena iniziato si configura, pertanto, come un anno speciale, di celebrazione di questi 40 anni: la testimonianza che “l’intelligenza nelle mani” nell’era digitale è ancora la sfida vincente dei figli di don Bosco.

Si segnala, qui di seguito, l’articolo della giornalista Marina LOMUNNO, che ha puntualmente fotografato il Cnos-Fap e i suoi 40 anni, tra le pagine dell’edizione domenicale de La Voce e Il Tempo, il settimanale della diocesi di Torino:

Formazione professionale è ancora «cosa di cuore»

Da Valdocco a Rebaudengo, dall’Agnelli al Colle don Bosco e a Bra. E poi nelle altre diocesi del Piemonte per un totale di 15 Centri dove, oltre all’obbligo formativo, si erogano corsi post diploma e di riqualificazione per adulti con un’attenzione particolare alle nuove tecnologie e ai cambiamenti del mondo del lavoro: «l’intelligenza nelle mani» nell’era dei robot è ancora la sfida vincente dei figli di don Bosco

Un anno speciale quello che si apprestano a vivere i 15 centri di formazione professionale salesiana del Piemonte. Al termine dell’anno formativo in corso, l’associazione Cnos-Fap (Centro nazionale opere salesiane – Formazione aggiornamento professionale) della nostra Regione compirà i 40 anni di fondazione, avvenuta il 30 giugno 1978. In realtà la formazione professionale «inventata» nei cortili di Valdocco, dove oggi c’è la sede dell’ente regionale, è nata 170 anni fa con il sistema preventivo di don Bosco: «cortile, scuola, chiesa e mestiere», pilastri del carisma del santo dei giovani sono ancora più che mai attuali nell’educazione di «buoni cristiani ed onesti cittadini» soprattutto per quanto concerne la formazione al lavoro in un periodo storico che ha molte somiglianze con la rivoluzione
industriale in atto ai tempi dei santi sociali. «Oggi» spiega Lucio Reghellin ingegnere, direttore generale Cnos-Fap Piemonte «cerchiamo di proseguire sul solco del nostro fondatore, grande precursore di cambiamenti sociali, cercando di tenere le antenne alzate sulle nuove esigenze del mondo del lavoro nell’era dell’industria 4.0 che, come è stato sottolineato al recente G7 avrà sempre più bisogno di formazione professionale. Del resto l’apertura alle esigenze delle imprese è il cuore della nostra formazione. Per questo diamo grande importanza anche all’aggiornamento dei formatori con stage all’estero e visite costanti alle imprese». C’è poi l’aspetto educativo che continua ad essere al centro del percorso offerto dal Cnos-Fap, sia che si tratti di una corso di grafi ca, meccanica, elettricista, informatica o ristorazione. La formazione salesiana – che ha punte di eccellenza non solo in Italia (i centri del Piemonte hanno un successo formativo dell’85%: chi si qualifica per il 65% trova lavoro e per il 20% prosegue gli studi) continua ad essere ricercata in tutti i 5 continenti in cui sono presenti i figli di don Bosco proprio perché al tornio o al controllo di un robot si impara a superare i propri limiti anche se alle spalle si ha una bocciatura o, se si è adulti, si è reduci da un licenziamento. «In Piemonte il primo nucleo della nostra associazione – prosegue Reghellin – era composto da nove Cfp (Centri di formazione professionale) con attività formativa per i giovani dopo la scuola media principalmente nei tre settori professionali: meccanica industriale, elettro/elettronica e grafica. Oggi con 15 sedi abbiamo diversificato la nostra proposta formativa ampliando i settori professionali anche in ambito artigianale e dei servizi: si va dalla carrozzeria alla termoidraulica, dai servizi alla persona agli operatori di cucina-sala bar. Negli anni abbiamo aperto la nostra offerta formativa, oltre che ai ragazzi in obbligo di istruzione (3600 nei 15 Cfp del Piemonte – il 15% stranieri) anche con l’attivazione di corsi di qualifica per adulti disoccupati, di aggiornamento per i lavoratori, di accompagnamento per le fasce più deboli». Di qui l’apertura nei Cfp Cnos degli sportelli lavoro che, oltre all’attività di collegamento con le imprese, offrono consulenze alle famiglie meno attrezzate culturalmente per l’orientamento e l’ascolto dei propri figli. «’L’educazione è cosa di cuore’ era convinto don Bosco» aggiunge Marco Gallo, direttore del Cfp di Valdocco «e questo è ancora lo stile con cui cerchiamo di insegnare un mestiere sia ai nativi digitali che agli adulti che si devono riqualificare per rientrare nel mondo del lavoro. Flessibilità, apertura al cambiamento, non fermarsi a ciò che si è appreso ma assimilare una mentalità che richiede aggiornamento continuo 170 anni fa come oggi è l’unico modo con cui cerchiamo di non essere colti impreparati dalla sfida della rivoluzione industriale 4.0. Attrezzature e macchinari all’avanguardia, collegamento continuo con le imprese e le istituzioni, dialogo con il territorio sono gli altri ingredienti fondamentali che fanno dei nostri allievi appetibili sul mercato del lavoro. Ma il nostro valore aggiunto è che nelle nostre aule, accanto all’innovazione, si viene accompagnati a prendere in mano la propria vita nel rispetto delle regole, della convivenza civile e del rispetto reciproco».

Intervista: 

Come per don Bosco la sfida è possibile

Don Pietro Mellano, salesiano, fossanese classe 1971, è da settembre il nuovo direttore nazionale del Cnos-fap. Già economo della Ispettoria salesiana del Piemonte e direttore generale dell’editrice salesiana Elledici (Italia Circoscrizione Piemonte) don Pietro ha iniziato il suo nuovo incarico con la concretezza tipica del suo fondatore che cercava di cogliere nel cambiamento spunti positivi a vantaggio dei giovani più in difficoltà.

Al G7 appena concluso a Torino si è parlato molto del ruolo centrale della formazione professionale come vi state attrezzando per la sfida dell’industria 4.0? Il nostro programma pastorale per l’anno formativo appena iniziato ha come slogan «#nessunoescluso». Con l ’ h a s h t a g vogliamo indicare che le nostre scuole professionali vogliono continuare ad accettare la sfida dell’innovazione ma con lo stile di don Bosco che cercava vie di riscatto per tutti, soprattutto per i giovani in difficoltà perché nessuno fosse escluso. La nostra formazione è inclusiva ha come obiettivo di dare a tutti un’opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro imparando un mestiere anche se non nascondiamo le difficoltà di questo momento storico in cui, come è stato sottolineato al G7, l’industria 4.0 sta rivoluzionando il mondo del lavoro».

Come vi state attrezzando? Don Bosco nel 1852 Torino inventò il primo contratto di apprendistato per uno dei suoi giovani facendosi da garante presso il datore di lavoro. Oggi a distanza di 165 anni i dati ci dicono che i contratti di apprendistato introdotti dal Job act con il sistema duale di formazione professionale alternata tra scuola e lavoro sta funzionando tanto che questo tipo di contratti sono passati nel 2017 da 1400 a 14 mila. Gli sportelli lavoro attivi nei nostri centri di formazione professionale e in rete su tutto il territorio nazionale, dove si raccolgono le richieste da parte delle aziende di figure professionali cercando di favorire la domanda con l’offerta, spesso registrano difficoltà a trovare personale qualificato. Questo significa che la formazione professionale che si sta adeguando ai cambiamenti dell’automazione ha anche bisogno di un cambiamento culturale delle famiglie italiane: occorre accettare che i propri figli si spostino laddove c’è richiesta di lavoro che sarà sempre meno sotto casa e nella città di origine.

 

Saluzzo: Confartigianato Cuneo incontra le allieve del Cnos-Fap

Lo scorso Lunedì 23 Ottobre 2017, ha avuto luogo, presso il Cnos-Fap di Saluzzo, un incontro a cui hanno partecipato il Movimento Donne Impresa di Confartigianato Cuneo e le classi terze dei corsi Parrucchieri ed Estetiste. Dato che, in questa occasione, il Movimento Donne ha festeggiato 20 anni dalla sua nascita, il Confartigianato Cuneo, per rendere omaggio alla loro attività, ha realizzato un video sull’Imprenditoria femminile.

L’incontro è iniziato con la proiezione del video e a seguire Daniela Minetti, Presidente della Confartigianato Cuneo – Zona di Saluzzo, nonché Vicepresidente provinciale del gruppo, ha spiegato alle studentesse che cosa sono, cosa fanno e quali sono gli obbiettivi di Confartigianato e Movimento Donne, sottolineando l’importanza e i numeri dell’imprenditoria femminile nel mondo artigiano: un settore importante che, a sua volta, coinvolge diversi campi, nei quali è evidente il “valore aggiunto” apportato dalle donne al comparto produttivo.

Successivamente, Tiziana Somà, Delegata del Movimento Donne di Saluzzo, e Adonella Fiorito, Presidente provinciale delle Estetiste e attiva componente del Movimento Donne, hanno raccontato la loro esperienza: un esempio per coloro che vogliono avviare un’attività imprenditoriale. Partendo da come ha avuto inizio la loro carriera, si sono soffermate sui valori e le difficoltà incontrate nel gestire un’azienda, l’evoluzione del lavoro nel corso degli anni, sottolineando l’importanza della formazione continua e del mettersi continuamente in gioco per migliorare e poter sempre soddisfare le esigenze della clientela.

Per la categoria dei Parrucchieri è poi intervenuto Ivo Sartori, che ha spiegato le peculiarità e le difficoltà incontrate nel proprio mestiere e l’importanza di collaborare tra imprenditori, per poter sempre confrontarsi e migliorare la gestione aziendale.

Nei saluti finali, Attilia Gullino, Assessore del Comune di Saluzzo con deleghe alle pari opportunità, ha ringraziato Confartigianato per la bella iniziativa, evidenziando agli studenti l’importanza dell’appassionarsi al proprio lavoro e di proseguire con una formazione continua, anche dopo aver terminato il periodo di studi.

Cnos-fap San Benigno all’apertura dell’anno pastorale della Diocesi di Torino

I giovani fra i vigneti con lo sguardo puntato sulla città ai propri piedi. Si è aperto così il nuovo anno della Pastorale giovanile diocesana che muove i primi passi nel cammino verso il Sinodo dei Vescovi sui giovani in programma nell’ottobre 2018. I ragazzi e i rappresentanti di gruppi, movimenti e associazioni giovanili della diocesi, guidati dall’Arcivescovo mons. Nosiglia e da don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile diocesana, nel pomeriggio di sabato 7 ottobre hanno visitato la Vigna reale di Villa della Regina sulla collina torinese.
(fonte: La Voce e Il Tempo, clicca qui per leggere l’articolo completo)
Ad arricchire l’appuntamento, la presenza degli allievi del Cnos-fap San Benigno, ai quali Don Luca Ramello ha chiesto di curare il rinfresco per i partecipanti dell’apertura dell’anno pastorale della Diocesi di Torino.

Sono state coinvolte due classi di terza del settore alberghiero: una di cucina e una di sala bar.

 

I ragazzi si sono occupati della preparazione delle pietanze e dell’allestimento della sala secondo il tema della giornata: “la vigna”.
Inoltre, hanno preparato due postazioni dove hanno dato vita a delle reali lezioni. Nella prima, l’insegnante e alcuni ragazzi preparavano la pasta fresca.

Nella seconda si realizzavano tagli e composizioni artistiche di frutti.
Una bella esperienza per i ragazzi del Cnos fap di San Benigno ulteriormente valorizzata da Mons. Nosiglia, che ha molto apprezzato la loro presenza.

“Il treno siamo noi…la sicurezza sei anche tu” vince il concorso del Miur

E’ sempre più frequente leggere sui giornali notizie che riportano incidenti avvenuti in prossimità delle stazioni ferroviarie. I motivi sono tanti e vari, il più delle volte è disattenzione, ma recentemente è nata una nuova moda: quella di scattare un selfie con alle spalle il treno in corsa, da condividere poi sui social, un gioco perverso ed estremo.

E’ opportuno che i giovani riflettano sui rischi in cui incorrono, dal seguire una moda immorale alla quotidianità degli spostamenti giornalieri.  A tal proposito l’Ufficio Scolastico Regionale del Miur ha indetto il concorso “Prima…vera educazione ferroviaria”, rivolto ai giovani delle istituzioni scolastiche del secondo ciclo del Piemonte, con in palio un premio da 5 mila euro. Un’iniziativa che ha permesso loro di riflettere e modificare i loro consueti comportamenti in fase di attesa, salita, trasporto e discesa dai mezzi di trasporto.

Gli studenti del CnosFap di Serravalle Scrivia hanno vinto il concorso con il video “Il treno siamo noi…la sicurezza sei anche tu”, un messaggio di grande valore trasmesso da giovani studenti ad altri giovani ragazzi.

Il video è ideato e rappresentato dagli studenti del corso triennale “Operatore ai Servizi Vendita”, e ha come scopo quello di sensibilizzare l’importanza della sicurezza, ferroviaria in particolare, e prevenire incidenti fra i più giovani.

“Il treno siamo noi…la sicurezza sei anche tu” denuncia comportamenti di diverse persone che, intenzionalmente o meno hanno messo in pericolo la propria vita, nei pressi delle stazioni ferroviarie. Gli studenti del CnosFap di Serravalle Scrivia hanno partecipato attivamente alla costruzione del video in qualità di attori ed ideatori, interpretando le diverse parti di cui è composto il treno.

 

 

 

CNOS FAP Regione Piemonte – Nomina del nuovo Consiglio Direttivo

In data 16 settembre 2017, sono state rinnovate le cariche dell’Associazione CNOS-FAP Regione Piemonte.

Il nuovo Consiglio Direttivo è formato da

Presidente:

• Don Enrico Stasi, Ispettore dei Salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta

Consiglio Direttivo:

• Don Mauro Balma, Economo Ispettoriale

• Don Alberto Martelli, Direttore di Valdocco San Francesco di Sales

• Don Gabriele Alessandro Miglietta, Direttore del CFP di Saluzzo e Savigliano

• Don Stefano Mondin, Delegato di Pastorale Giovanile

• Lucio Reghellin, delegato CNOS-FAP e Direttore Generale

• Gianluca Toso, economo dell’Istituto Rebaudengo

Collegio dei Revisori dei Conti:

• Ruggero Antonietti

• Susi Fogli

• Don Gilberto Sarzotti

Sostituti:

• Don Stefano Colombo

• Piero Ramello

Le dichiarazioni di Don Enrico Stasi, Presidente:

I salesiani nel mondo, sono conosciuti principalmente per la capacità di formare dei lavoratori. In qualunque continente don Bosco è conosciuto soprattutto grazie alla formazione professionale. E non può che essere così: don Bosco sin dall’inizio della sua opera (170 anni fa!) ha voluto “insegnare un mestiere” proprio perché la possibilità di un lavoro dà dignità alla persona e la fa crescere in modo equilibrato e sano, anche moralmente.
Nelle Costituzioni dei salesiani i giovani del mondo del lavoro sono i primi presi in considerazione con queste parole: “I giovani degli ambienti popolari che si avviano al lavoro e i giovani lavoratori spesso incontrano difficoltà e sono facilmente esposti ad ingiustizie. Imitando la sollecitudine di don Bosco, ci rivolgiamo ad essi per renderli idonei ad occupare con dignità il loro posto nella società e nella Chiesa e a prendere coscienza del loro ruolo in vista della trasformazione cristiana della vita sociale.
I Salesiani nel tempo hanno svolto questa missione in aderenza con le normative civili e le possibilità che le legislazioni offrivano. Da quarant’anni in Italia e in Piemonte operano in questo campo attraverso il CNOS-FAP. Sono stati 40 anni di grandi trasformazioni del mondo della formazione a cui i Salesiani, grazie all’azione associativa, sono sempre stati in grado di rispondere con efficacia e spesso anche con chiaroveggenza. Questo percorso è stato il frutto di una grande sinergia tra le risorse dei consacrati e le sempre più risorse laicali che con competenza, professionalità e passione hanno cercato di essere fedeli al carisma originario di don Bosco. Questa è stata la nostra forza in questi primi quarant’anni e lo sarà anche per il futuro sempre ben radicati nelle intuizioni delle origini e insieme aperti all’innovazione e ai cambiamenti che le leggi e la struttura sociale richiederanno“.

Le dichiarazioni dell’Ing. Lucio Reghellin, Direttore generale:

L’Associazione CNOS-FAP Piemonte sta oltrepassando il traguardo dei 40 anni avendo iniziato la sua attività il 28 giugno 1978. Il primo nucleo era composto da 9 CFP (Centri di Formazione Professionale) con un minimo coordinamento regionale. L’attività formativa per i giovani dopo la scuola media era svolta nell’ambito industriale, principalmente in tre settori professionali: meccanica industriale, elettro /elettronica e grafica. Nello sviluppo della sua attività, il CNOS-FAP ha istituito un coordinamento regionale più forte, ha aperto altre sedi operative che oggi sono complessivamente 15, ha diversificato la sua proposta formativa ampliando i settori professionali anche in ambito artigianale e dei servizi: si va dalla carrozzeria alla termoidraulica, dal servizi alla persona agli operatori di cucina /sala bar“.

Tra i provvedimenti della Giunta regionale la formazione dei docenti a cura del CNOS-FAP

Il CNOS/FAP del Piemonte organizza corsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) dedicati ai docenti delle scuole secondarie di secondo grado della Regione Valle d’Aosta, previsti dal piano regionale dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2017/2018, per un importo complessivo di 6 mila 500 euro. I corsi saranno realizzati dal CNOS/FAP del Piemonte, che metterà a disposizione uno staff composto da formatori con competenze diverse, in modo da rispondere alle esigenze che emergeranno nei diversi indirizzi professionali.

Questo è quanto emerge dal Comunicato Stampa della Giunta regionale della Valle d’Aosta riportato integralmente qui di seguito.

17/05: 2400 Ragazzi per la Festa dei Centri di Formazione Professionale

Mercoledì 17 maggio 2017 è in programma la Festa dei CFP, l’evento a cadenza biennale, che riunisce allievi provenienti dalle 15 sedi operative del territorio piemontese, toccando sia quelle dell’area metropolitana di Torino – come Agnelli, Rebaudengo, Valdocco, Colle Don Bosco e San Benigno C.se – che quelle dell’area cuneese – Bra, Fossano, Saluzzo e Savigliano – e quelle del Piemonte Orientale – come Muzzano, Vigliano Biellese, Novara, Vercelli, Serravalle Scrivia e Alessandria.

Dalle ore 9.00 alle ore 15.30 oltre 2400 ragazzi, accompagnati da 250 formatori, si incontreranno presso l’Oratorio di Cascine Vica a Rivoli per una giornata di sport, giochi, esibizioni all’insegna della gioia e della partecipazione attiva di ciascun giovane presente.

“Un costante allenamento del corpo, della mente, del cuore e dell’allegria vuole che quel legame, tanto caro a Don Bosco, tra i salesiani e il gioco, sia ancor oggi il motto educativo che muove ciascuna opera e attività legata alla Congregazione Salesiana per essere presenti, condividere e impegnare la vitalità dei giovani nei giochi”, come sottolinea Don Stefano Mondin, delegato di Pastorale Giovanile del Piemonte e Valle d’Aosta.

Così, in occasione della Festa dei CFP, saranno proposte attività ludico-sportive e tornei: dal Calcio a 7 al Basket e alla Pallavolo, dal Ping-Pong al Calcio Balilla fino al Tiro alla Fune, inoltre saranno previste alcune proiezioni cinematografiche, giochi a stand di vario tipo proposte da ciascun centro e il Concorso “A caccia di record e/o talento”, ovvero una gara in free style con l’esibizione della propria specialità artistica.

“Un’occasione per stare insieme ed avere consapevolezza di essere in tanti ad affrontare lo stesso percorso educativo finalizzato all’apprendimento di un mestiere, tutti con lo stesso metodo, quello di Don Bosco, basato sulla presenza e il rapporto personale per arrivare a ciascuno di questi ragazzi e comprendere insieme la loro vita, aiutandoli a darle unità, qualità e orientamento.” (Ing. Lucio Reghellin, Direttore Generale dell’Associazione Cnos-Fap Piemonte)

Sono stati invitati per dare un saluto ai ragazzi il sindaco della Città di Torino, Chiara Appendino, e l’Assessore Regionale al Lavoro, Istruzione e Formazione professionale, Gianna Pentenero.

Guarda il Teaser di lancio realizzato dalla Pastorale Giovanile dell’Ispettoria.

CFP DAY con #piediperterracuoreincielo!

La festa conclusiva dei 15 centri di formazione professionale del Piemonte si è conclusa in un tripudio di allegria e una moltitudine di attività ludiche e sportive con i #piediperterracuoreincielo! Questo motto ha accompagnato gli oltre duemila ragazzi che, mercoledì scorso, si sono riuniti presso l’Oratorio Salesiano di Rivoli Cascine Vica.

Un palinsesto davvero variegato destinato a tutti gli studenti che, giunti a Rivoli nella mattinata, hanno potuto scegliere, seguendo i propri talenti e le proprie inclinazioni, la disciplina sportiva o i giochi messi a disposizione per trascorrere una giornata di condivisione e incontro con ragazzi che stanno seguendo il percorso professionale, con un sonoro e accorato arrivederci al prossimo anno!

Guarda il video-racconto del CFP’ DAY

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