“Con gli occhi di don Bosco” l’Arcivescovo di Vercelli incontra i giovani del Cnos-Fap

La scorsa settimana Mons. Marco Arnolfo, arcivescovo di Vercelli, ha incontrato i ragazzi del Centro di Formazione Professionale vercellese, condividendo con loro un profondo dialogo, ben raccontato qui di seguito da Massimo De Donatis, formatore ed educatore del Cnos-Fap:

L’ARCIVESCOVO DON MARCO INCONTRA I GIOVANI DEL CNOS FAP

Inserita nella visita pastorale della Parrocchia salesiana S. Cuore di Vercelli, venerdì 4 maggio 2018 il nostro Arcivescovo ha voluto incontrare anche i giovani della scuola professionale Cnos-Fap. Un incontro molto informale dove ha parlato a braccio con i ragazzi in un clima molto familiare. Ha voluto ascoltarli su quelli che sono i loro sogni e le loro speranze per il futuro. I giovani hanno risposto a fatica, disorientati dall’incertezza del domani e da un po’ di timore. Hanno parlato della speranza di trovare un lavoro che gli permetta di mantenersi, qualcuno ha accennato al farsi una famiglia.

Il Vescovo ha parlato della sua famiglia, tanti fratelli, poche cose ma ci si voleva bene; ha raccontato della sua gioventù, desideri e sogni; delle esperienze fatte in missione in mezzo ai poveri. Ha raccontato di due bimbi che ha incontrato mentre lui mangiava un panino con la coca che lo guardavano e l’hanno mandato in crisi, tanto che lo ha offerto loro che se lo sono divorato. E infine ha raccontato come è nata e cresciuta la sua ricerca di Gesù che lo ha portato al sacerdozio partendo però dalle cose semplici ma importanti della sua giovinezza. Prendendo spunto dalla frase: “Con gli occhi di don Bosco” ha dialogato con i ragazzi su cosa volesse dire la frase e su come don Bosco vedeva i suoi ragazzi, come l’esperienza del carcere l’ha portato a lavorare preventivamente per salvare le anime dei suoi ragazzi. Così ha invitato i ragazzi ad allenarsi ad amare, ad usare bene il loro sguardo, a puntarlo sulle cose importanti della vita.

Se in me non c’è il desiderio di far felice qualcuno c’è qualcosa che non va, la più grande disgrazia che ti può capitare nella vita è di non fare felice nessuno. Se un domani vorrete fare una famiglia, bisogna allenarsi ad amare, ad andare d’accordo in due persone, devo domandarmi cosa faccio io per fare felice l’altra persona a cui voglio bene“. Ed è ritornato sullo sguardo allargandolo sugli altri “dipende da come io guardo gli altri, da con che occhi li guardo. Se non arrivo al cuore della persona che vorrò amare e non creo una relazione profonda sono destinato alla tristezza“.

E ha concluso con alcune domande. “Cosa potrà fare felice gli altri e me stesso? Quando c’è vero amore? Quando ci si ama nel modo giusto? Bisogna imparare e allenarsi ad amare. Io amo veramente quando voglio la felicità dell’altra persona. Che i vostri occhi diventino come quelli di don bosco, ma lasciatevi anche guardare da Dio!“. I ragazzi hanno accolto positivamente la disponibilità al dialogo del Vescovo ma soprattutto la confidenza con cui si è raccontato aprendo a loro il suo cuore.

XII Concorso Nazionale Dei Centri di Formazione Professionale d’Italia – Settori grafica e serramentistica

Da Lunedì 7 Maggio a Venerdì 11 Maggio 2018 si svolgerà, nella sede locale del Cnos-Fap di Valdocco, il XII Concorso Nazionale Dei Centri di Formazione Professionale d’Italia – Settori grafica e serramentistica.  Il programma prevede per ciascun settore la realizzazione di un capolavoro che concorrerà per la vittoria finale.
I 20 ragazzi del settore grafico sono provenienti da dieci Centri di Formazione Professionale italiani e la loro prova si concluderà con la presentazione di quanto realizzato alla presenza della giuria.
Concorrenti Settore GRAFICA
Arese – Marega Nicholas & Pendolino Angela Maria
Ariccia – Dandini Daniel & Ferdinandi Matteo
Bergamo – Comiti Nicole & Mapelli Matteo
Bologna – Gurrieri Alice & Monti Laura
Este – Barollo Federico & Schivo Raffaele
Mestre – Cojocariu Giorgiana & Michelin Gabriele
Milano – Ramirez Lopez Dennys Oswaldo & Scaler Giulia
Roma Pio XI – Peyer Ginger Ashley & Serangelli Damiano
Torino Valdocco – Brisacani Alessandro & Scarpitti Lorenzo
Verona – Aldà Elisa & Prando Gaia
Per quanto concerne il Concorso Serramentistico, con 6 partecipanti provenienti da tre diversi Centri di Formazione Professionale, si concluderà nella giornata di giovedì. Venerdì 11 Maggio sono previste le premiazioni.
Concorrenti Settore SERRAMENTISTICO
Genova Villaggio del Ragazzo – Motta Andrea & Rossi Gabriele
Roma Gerini – Fabrizi Marco & Maksuti Andrea
Torino Valdocco – Aboelela Moustafa & Lazer Marku
Due ex-allievi del Centro di Formazione Professionale di Mestre sono stati incaricati dal Cnos-Fap Nazionale di realizzare le riprese e le gallerie fotografiche per l’intera durata della manifestazione.
Venerdì 11 Maggio 2018 è prevista la Cerimonia di Premiazione dei Vincitori presso il Palazzo della Regione (Sala Congressi) di Piazza Castello, 165, Torino. Qui di seguito il programma.

Aosta: Corso post-diploma gratuito da tecnico di cantiere edile

Si terrà ad Aosta il corso post-diploma gratuito da tecnico di cantiere edile rivolto a 15 soggetti disoccupati o inoccupati di età compresa tra i 18 ed i 30 anni non compiuti, con diploma nel settore costruzioni o qualifica professionale afferente almeno almeno al III livello EQF. Si chiuderanno il prossimo 27 aprile 2018 le iscrizioni al corso post-diploma gratuito da tecnico di cantiere edile organizzato dall’ente di formazione CNOS/FAP Regione Valle d’Aosta – Don Bosco.

Qui un’articolo a cura della redazione di AostaSera che ben descrive le modalità e caratteristiche del corso:

Si chiuderanno il prossimo 27 aprile 2018 le iscrizioni al corso post-diploma gratuito da tecnico di cantiere edile organizzato dall’ente di formazione CNOS/FAP Regione Valle d’Aosta – Don Bosco. Il corso si terrà ad Aosta ed è rivolto a 15 soggetti disoccupati o inoccupati di età compresa tra i 18 ed i 30 anni non compiuti, con diploma nel settore costruzioni (ad esempio Geometra, Perito edile, ecc…) o qualifica professionale afferente almeno al III livello EQF coerente con il profilo professionale in esito (ad esempio Operatore Edile).

Potranno candidarsi anche persone con titolo di studio non coerenti, ma con esperienza professionale e lavorativa significativa in ambito edile, previo riconoscimento crediti di ammissione.

Se il numero di iscrizioni supererà la quota massima di 15 persona verrà effettuata una selezione. Il corso si svolgerà dal 10 maggio 2018 al 30 aprile 2019, per una durata complessiva di 1000 ore, di cui 300 di stage da svolgere in azienda/cantiere, ed è prevista un’indennità di frequenza fino a un massimo di 3.750 euro a corsista.

E’ possibile iscriversi presso la sede dell’ente di Châtillon dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 16.30, e presso la nostra sede di Aosta in Via Saint-Martin de Corléans, 185, previo appuntamento.

Per informazioni
CNOS/FAP Regione Valle d’Aosta – Don Bosco – Via Tornafol, 1 – 11024 – CHâTILLON (AO) segreteria@cnosfapvda.it – www.cnosfapvda.it – tel. 0166.563826 – 0166.560286 – fax 0166.521907

Concorsi Nazionali dei capolavori dei settori professionali a San Benigno

Dal 17 al 20 Aprile 2018, gli allievi più meritevoli dei percorsi triennali e biennali di qualificazione in sette settori professionali e in tre aree trasversali del Cnos-Fap si sono confrontati nel concorso nazionale dei capolavori dei settori professionali. Gli ambiti professionali sono meccanica macchine utensili, elettrico, meccanico d’auto, grafico, energia, ristorazione e serramentista.

Le tre aree trasversali sono matematico-scientifiche, culturali e informatico-digitali. I primi a sfidarsi sono stati 47 giovani provenienti da tutta Italia che si sono ritrovati nella scorsa settimana a San Benigno per i concorsi delle aree cultura e inglese e matematico-scientifico.

Non sono mancati i momenti di convivialità, condivisione e di scoperta delle bellezze del territorio. Una visita agli scavi archeologici dell’Abbazia di Fruttuaria, edificio millenario di San Benigno e ancora una passeggiata in terra sabauda a Valdocco e nel centro storico cittadino. I ragazzi del settore cucina del Cnos-Fap di San Benigno hanno organizzato, inoltre, una cena di Gala.

A conclusione dell’esperienza, la premiazione presso la Sala Consiliare del Comune di Chivasso; qui San Benigno è riuscito a guadagnarsi il podio al terzo posto con una studentessa per l’area culturale e una menzione in una sotto-sezione di logica del concorso matematico.

Il tutto è stato oggetto di un video-reportage a cura di due studenti dell’Istituto Salesiano San Marco di Venezia – presenti a San Benigno in Alternanza Scuola-Lavoro – che verrà consegnato al Cnos-Fap Nazionale.

Si segnala la lettura dell’articolo a cura di Giovanni COSTANTINO de “La Voce E Il Tempo”, che verrà pubblicato nell’edizione cartacea del giornale di Domenica 29 Aprile 2018.

S. BENIGNO, SALESIANI – FORMAZIONE PROFESSIONALE, IL XII CONCORSO NAZIONALE MATEMATICO-SCIENTIFICO

Cnos-Fap: da 40 anni “fabbrica” di mestieri

Formare professionalmente i ragazzi e farne uomini. È la sfida del Cnos Fap Piemonte, l’ente di formazione professionale dei salesiani, che quest’anno festeggia i suoi primi 40 anni di attività. Già don Bosco aprì tra gli anni
‘50 e ’60 dell’Ottocento sei laboratori per calzolai, sarti, legatori, falegnami, tipografi, fabbri. Questo approccio pratico, un apprendistato come preparazione per un’arte o un mestiere manuale attraverso concrete esercitazioni di laboratori, continua oggi nelle aule del Cnos Fap. L’ente oggi conta 15 centri sul territorio piemontese. «L’intelligenza nelle mani» spiega Antonino Gentile, responsabile comunicazione del Cnos Fap Piemonte «è un concetto caro a don Bosco. Con il suo stile ha saputo spronare i suoi ragazzi ad affrontare il lavoro coniugando l’intelletto e la manualità. Partendo dal fare gli allievi dei corsi imparano regole e concetti anche teorici sperimentandoli concretamente. Uno stile che li incita ad essere creativi e a superare i propri limiti».

Nei corsi si viene accompagnati a costruire la propria vita nel rispetto reciproco e delle regole. Un sistema che da’ buoni frutti. Circa il 65% degli allievi dei percorsi biennali e triennali di qualifica trova lavoro mentre il 20% sceglie di proseguire gli studi. «Un modello per i nostri ragazzi» continua Gentile «è Rachid Khadhiri, il giovane ambulante marocchino laureatosi in Ingegneria al Politecnico di Torino, ex-allievo del centro Rebaudengo di Torino». Questa voglia di riuscire tra i ragazzi sta emergendo in queste settimane nel concorso nazionale dei capolavori dei settori professionali. I migliori allievi dei percorsi triennali e biennali di qualificazione si confrontano in sette settori professionali e in tre aree trasversali.

Gli ambiti professionali sono meccanica macchine utensili, elettrico, meccanico d’auto, grafico, energia, ristorazione
e serramentista. Le tre aree trasversali sono matematico scientifiche, culturali e informatico-digitali. I primi a sfidarsi sono stati 47 giovani provenienti da tutta Italia che si sono ritrovati nella scorsa settimana a San Benigno per
i concorsi delle aree cultura e inglese e matematico-scientifico. «Questa competizione» sottolinea don Pietro Mellano, direttore nazionale del Cnos «è stata per loro l’occasione di mettersi alla prova. Oltre ad esprimere la propria preparazione professionale in elaborati complessi, hanno saputo dimostrare le loro potenzialità umane e personali. Un momento di incontro tra giovani diversi che ha visto la nascita di nuove amicizie, dove pur nella competizione nessuno si è sentito escluso». «Ho percepito in questi ragazzi» aggiunge don Riccardo Frigerio, direttore dell’istituto salesiano di San Benigno «il desiderio di non accontentarsi di ciò che fanno tutti, ma di ricercare il modo di cambiare il mondo, il loro mondo a partire da quanto sanno padroneggiare come studenti e uomini. Se don Bosco ha potuto sviluppare la sua congregazione, che oggi anima il Cnos-Fap, è perché ha dato fiducia ai giovani come lievito della società. Credo di aver intravvisto in questi giorni il motivo di tanta fiducia: se sanno puntare in alto, non c’è nulla che li possa fermare».

«In questi anni», continua don Mellano, «come Cnos Fap accanto all’offerta formativa ci stiamo focalizzando sul concreto ingresso dei giovani nel mercato del lavoro». Mentre nei centri formativi gli sportelli lavoro raccolgono le richieste delle aziende di figure professionali i formatori continuano a supportare i loro ex allievi nella ricerca del posto di lavoro. Un sostegno che dura fino a tre anni dopo l’ottenimento della qualifica. «L’introduzione del sistema duale di formazione professionale (50% ore in centro e 50% presso l’azienda)» conclude il direttore «consente un rapporto nuovo di collaborazione tra i centri di formazione e le aziende per facilitare l’inserimento dei giovani. Il nostro obiettivo è dare a tutti un’opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro imparando un mestiere».

Proprio don Bosco nel 1852 inventò il primo contratto di apprendistato per uno dei suoi giovani facendosi garante
presso il datore di lavoro.

A San Benigno “Una marcia in più…per la pace”

“La settimana della pace”, questo il nome dell’iniziativa del Cento di Formazione Professionale e della Scuola Media di San Benigno Canavese che, mediante i Buongiorno e lezioni tematiche, ha cercato di stimolare la riflessione negli studenti.

Il culmine del progetto è stata “Una Marcia in più per la pace”, dove tutti gli allievi si sono misurati nella gara podistica e nella marcia collettiva per le strade del paese. Un percorso di circa 4 km e successiva partenza della marcia con striscione e musica annessi. Alcune tappe del percorso sono state animate con la lettura della lettera di Papa Francesco in occasione della 51° Giornata Mondiale per la Pace “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”.

A seguire, il saluto del direttore dell’opera salesiana, Don Riccardo Frigerio, con la premiazione delle quattro categorie (ragazzi e ragazze della Scuola Media e del Cnos-Fap), che ha definito l’iniziativa come “un ‘occasione per riflettere sulla pace, non una perdita di tempo. Per ragionare certamente sui massimi sistemi, sulle guerre che dilaniano il mondo contemporaneo, ma soprattutto su come coltivare personalmente e nel quotidiano (a scuola, a casa, nelle attività sportive) un’attitudine pacifica.”

7/05: II° Trofeo “Don Bosco” Cnos-Fap Orientale allo stadio Silvio Piola

Lunedì 7 maggio 2018 dalle ore 9.00 alle ore 12.00 si svolgerà presso lo stadio Silvio Piola di Vercelli la finalissima del torneo di calcio “II° Trofeo don Bosco” tra i centri della Formazione professionale salesiana CNOS FAP del Piemonte Orientale: si ritroveranno per una giornata di festa all’insegna dello sport le rappresentative di Vercelli, Vigliano Biellese, Alessandria e Serravalle Scrivia. Si sfideranno per il terzo e quarto posto Vercelli e Serravalle Scrivia mentre giocheranno per il primo e secondo posto le squadre di Vigliano Biellese e Alessandria. Seguiranno le premiazioni di tutte le squadre partecipanti.

Il torneo è ormai alla seconda edizione e si ripeterà ogni due anni a Vercelli in alternativa alla Festa dei CFP salesiani che si svolge a Rivoli. Nello sport si accompagnano i giovani in un’esperienza umana, ricca di valori individuali e sociali e attraverso questa esperienza e altre simili, nel carisma di don Bosco, si punta all’educazione integrale dei ragazzi.

Per molti dei ragazzi poter giocare almeno una volta allo stadio Silvio Piola è come vivere un giorno da campione. Si ringrazio per questo regalo Stefano Bordone, Direttore Generale della F.C. Pro Vercelli e Vincenzo La Marca responsabile marketing della società.

 

Guarda le foto del 1° Trofeo Don Bosco

Fossano si fa bella nel segno della solidarietà

«Fare di Fossano una città più bella, generando opportunità di lavoro». Così il sindaco Davide Sordella ha sintetizzato la sua «scommessa»: il Comune ha affidato al carcere Santa Caterina e al corso di Carrozzeria del Cnos-Fap salesiano la realizzazione di fioriere e la decorazione dei cestini portarifiuti con il logo rinnovato della città. Ecco il racconto a cura della redazione di “LA STAMPA” ed. Fossanese – Saviglianese, grazie alla penna di Alberto Prieri, e a cura del settimanale della Granda “La Piazza Grande”. Buona Lettura!

 

Iniziativa del Comune

Fioriere e arredo urbano progettati da detenuti e studenti di Fossano

«Fare di Fossano una città più bella, generando opportunità di lavoro». Così il sindaco Davide Sordella ha sintetizzato la sua «scommessa»: il Comune ha affidato al carcere Santa Caterina e al corso di Carrozzeria del Cnos-Fap salesiano la realizzazione di fioriere e la decorazione dei cestini portarifiuti con il logo rinnovato della città.

Le prime (una ventina, altre ottanta sono state acquistate), sono state realizzate partendo dal prototipo ideato nel penitenziario, poi modificato dall’ufficio tecnico comunale, quindi costruito dal corso di Carpenteria interno con una dozzina di detenuti coordinati da Enrico Borello. I cestini (124) sono stati decorati da una quarantina di ragazzi, sotto la guida di Paolo Mellano. «Si tratta del primo passo del restyling dell’asse tra piazza Castello, via Cavour, via Garibaldi e piazzetta delle Uova – ha precisato Sordella -. Il cantiere partirà a giugno: lungo la linea rossa che unirà le piazze ci saranno queste fioriere e cestini, che poi troveranno posto in tutta Fossano». Davanti ai monumenti «Davanti ai principali monumenti, inizialmente le chiese, riporteranno anche il nome degli edifici antichi, così da raccontare la storia fossanese – ha aggiunto il vicesindaco Vincenzo Paglialonga -. Vogliamo completare la riqualificazione entro il 2019». Spesa di 200 mila euro.

Nessuno ha lavorato gratis, non è stato volontariato: l’Amministrazione ha investito nella realizzazione delle fiorire e dei cestini 200 mila euro. «Ovviamente non potevamo pagare gli studenti, ma copriremo una parte delle spese per il loro viaggio di studio a settembre» ha chiarito l’assessore al Lavoro, Cristina Ballario.

Amministratori, insegnanti, educatori carcerari, volontari Caritas coinvolti nell’iniziativa, hanno sottolineato la qualità dei manufatti. E visto che si tratta di pezzi unici «made in jail» (fatti in prigione) o «made in Cnos-Fap», il primo cittadino ha rilanciato con due nuove scommesse. Esposizione «Stavolta ordineremo le panchine, e già ci sono i primi prototipi – ha confermato -. Il secondo progetto è ancora più ambizioso: fare di Fossano un’esposizione a cielo aperto di arredi urbani costruiti con questo modello sociale di affidamento delle commesse e creare, nella vecchia chiesa del Salice adiacente al carcere, un’esposizione di arte moderna e un laboratorio in cui ideare oggetti che siano realizzati da detenuti e studenti, quindi venduti, creando un circolo virtuoso che unisca il bello al buono e generi competenze e lavoro».

 

 

Un vasto progetto di arredo urbano, ma anche di coinvolgimento e crescita

Ecco come Fossano si «arrederà»

Nuovo logo, fioriere e cestini con l’ausilio dei detenuti e dei ragazzi dei Salesiani

Ovviamente l’idea di uniformare l’arredo urbano con un logo riconoscibile è vincente, ma il progetto non si limita a questo. In primo luogo il logo servirà a rendere riconoscibili gli oggetti del Comune. In realtà da qualche tempo il logo appare già in internet, ma ora verrà anche «materializzato» sugli arredi. Autore il grafico Guglielmo Vincenti.

Quindi sono state presentate le nuove fioriere col bordo rosso in modo da armonizzarsi al «fil-rouge» della prossima zona pedonale.

Ovviamente le fioriere non saranno sistemate solo lì, ma dell’isola pedonale saranno segno di riconoscimento. Si tratta di manufatti realizzati dalla cooperativa dei detenuti del Carcere di Fos

sano che, in questo modo vengono inseriti nella vita cittadina.

 

Non a caso alla presentazione era anche presente il Garante per i detenuti Bruno Mellano. Quindi i cestini per i rifiuti realizzati dagli studenti del Cnos dei salesiani laboratorio di carrozzeria e verniciatura. Gli stessi studenti hanno anche presentato il prototipo di una panchina che dovrebbe, una volta definita, essere postane viale della Stazione. «Come è evidente – spiega l’assessore Ballario – il progetto è altra cosa da un semplice arredo urbano. Nasce, infatti, dal progetto voluto dal Comune, insieme alla Caritas, per creare un network fra chi si occupa di formazione, ricollocazione e recupero. Da qui la collaborazione con la cooperativa dei detenuti». «Per quanto riguarda gli studenti dei salesiani – prosegue – l’idea è quella di dare maggior valore alla formazione professionale attraverso una committenza vera e propria. I ragazzi non fanno solo esercitazione, ma producono un manufatto che ha un valore intrinseco e che, poi, vedranno per le strade della loro città».

Foto: Le autorità presenti con i ragazzi e gli insegnanti del corso dei Salesiani, sotto la fioriera

Tecnico Trasfertista: un corso dal successo annunciato

E’ giunto il momento della restituzione, ossia cosa è accaduto da giovedì 2 novembre 2017 quando partiva il corso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore di “ Tecnico Trasfertista” presso il Centro di formazione professionale dei Salesiani di Bra, con la lezione introduttiva tenuta dall’ing. Carlo Gai, entusiasta sostenitore di questa esperienza formativa.

Si ricorda che dei settanta candidati alla partecipazione al corso, 800 ore di cui 400 in alternanza, hanno partecipato alla selezione 42 potenziali allievi e ne sono stati inseriti nel corso 24. Un grande lavoro di orientamento in ingresso condotto dai Salesiani con l’Associazione Cnosfap, ITIS Vallauri, Politecnico di Torino e le quattro aziende firmatarie dell’ATS (Associazione temporanea di scopo) Gai, Arol, Bianco ed Om.Ler 2000.

Le fasi di questa significativa ed unica iniziativa, che ha visto 10 studenti assunti in apprendistato ed i rimanenti svolgere lo stage in alternanza, verranno descritti dagli allievi, dalle aziende e dal Cnosfap Bra in un incontro in programma venerdì 20 aprile presso la Gai Macchine Imbottigliatrici di Ceresole d’Alba. Sono state invitate per l’occasione le scuole ad indirizzo tecnico del Piemonte, Itis ed IPS, con orientatori e studenti in rappresentanza.

“Sono fiero del risultato che abbiamo sin qui raggiunto – ha commentato Guglielmo Gai, AD della Gai Macchine Imbottigliatrici di Ceresole d’Alba – sia di partecipazione alle selezioni sia relativo alla qualità degli allievi individuati. E’ un sogno che si avvera, quello di contribuire a formare quei tecnici che non siamo riusciti a reperire sul mercato del lavoro. Questo è un segno di lungimiranza da parte delle aziende che hanno partecipato a questa avventura. Starà a noi tutti ora dare seguito ad un prossimo corso per il bando regionale che uscirà tra poco, contribuendo ad una completa e competente formazione alle idee che sono state alla base del progetto che quest’anno abbiamo sperimentato ma che possiamo ancora
migliorare. E’ stato stimolante, ad anche faticoso, formare i tecnici che saranno il nostro volto presso i nostri clienti nel mondo e metterci in gioco in prima persona per ottenere questi obiettivi alti e di grande impegno.” Proprio il 20 aprile terminerà la fase in azienda e si ritornerà in aula sino al 16 maggio giorno di inizio esame che si concluderà il 18 maggio. “ Il corso – ha aggiunto Valter Manzone direttore del CFP di Bra – ha visto una attività di formazione dinamica con diverse unità formative ad incrociarsi ed amalgamarsi, dall’inglese al disegno tecnico, alla sicurezza, alle metodologie di montaggio e collaudo degli impianti sino alle lavorazioni meccaniche ed all’uso del PLC ( programmatori logici computerizzati) nell’automazione.

Durante il corso si sé sviluppato poi un modulo di competenze cross culturali con lo scopo di fare conoscere la cultura agroalimentare agli allievi che potranno confrontarsi una volta in azienda con clienti di punta nel mondo del vino, della birra, di prodotti tessili dislocati in paesi con culture non occidentali, di automazione nel mondo del cibo.Ringrazio tutti i docenti del corso per la grande professionalità e tutte le aziende che vi hanno aderito.”

Un plauso va certamente agli studenti ed alle ditte Arol, Buanco, Bobst, campari, Dromont, Elcat, Gai, Mas pack, MTM, Omler 2000, Robino&Galandrino, San Cassiano e Tosa per la loro intraprendenza e lungimiranza. In attesa del prossimo bando ci prepara a promuovere la possibilità di bissare il corso.

(Articolo a cura di Franco Burdese, Cnos-Fap)

Inaugurato al Cnos-Fap di Fossano il nuovo laboratorio Padre Silvio Sordella

Si segnala qui di seguito l’articolo di “Targato CN” circa l’inaugurazione del nuovo laboratorio degli impianti termo-idraulici ed energetici del Cnos-Fap di Fossano intitolato a Padre Silvio Sordella, missionario della Consolata, originario di Savigliano, operava dal 1997 nella parrocchia di Shashemanne, a sud della capitale Addis Abeba. Persona straordinaria che riuscì a mantenere vivide le relazioni con gli amici che lo sostenevano attraverso costanti collegamenti epistolari, in cui riusciva a trattare con leggerezza e ironia episodi che rivelavano condizioni di povertà e arretratezza estrema.

Inaugurato al Cnos-Fap di Fossano il nuovo laboratorio Padre Silvio Sordella

Investimento di circa 350mila euro, dedicato agli impianti termoidraulici ed energetici

È stato inaugurato ieri, mercoledì 21 marzo, il nuovo laboratorio degli impianti termo idraulici ed energetici del CNOS-FAP intitolato a Padre Silvio Sordella.

Un’opera del costo di circa 350mila Euro che ha un valore molto più grande: quello della collaborazione tra studenti e docenti che per la sua realizzazione hanno lavorato indefessamente riuscendo a realizzare non solo un laboratorio all’avanguardia, dove è possibile preparare i ragazzi alle richieste di competenze maggiormente richieste dall’azienda, ma creato ad hoc da chi effettivamente lo utilizzerà.

Il CNOS-Fap di Fossano è uno dei 65 centri di formazione salesiani in Italia e prepara ogni anno ragazzi che entrano nelle aziende della provincia con un bagaglio di competenze consolidate.

Il nuovo laboratorio di impianti termo idraulici ed energetici è stata intitolata al Missionario della Consolata Padre Silvio Sordella ed è stato realizzato grazie a una donazione di Teresio Sordella, cui si è aggiunto un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano e permette agli allievi del corso triennale per operatore di impianti termo – idraulici ed energetici di svolgere le ore di pratica laboratoriale all’interno della struttura.

Commossa e sentita la cerimonia di inaugurazione la figura di Padre Silvio Sordella è stata ricordata dal nipote, Davide Sordella, sindaco di Fossano:

“Questo è un luogo ricco di ricordi e sono lieto che diventi un luogo di opportunità per i giovani di oggi. Spero che ogni ragazzo vedendo la targa riceva come una carezza”. Anche Gianfranco Mondino, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano, è intervenuto sottolineando come i Salesiani siano una ricchezza per Fossano.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte, tra gli altri anche Don Enrico Peretti, direttore generale della Federazione nazionale Cnos-Fap, Don Bartolomeo Pirra, direttore dell’Istituto Salesiano di Fossano, Ivano Camperi, referente del settore termoidraulico ed energetico del Cnos-Fap di Fossano.

Si tratta di un intervento importante sia per l’entità della spesa che per la funzione che svolge, la cui realizzazione non sarebbe stata possibile senza il lascito della famiglia Sordella – ha commentato Maurizio Giraudo, direttore del Cnos-Fap della Provincia di Cuneo -. Il nuovo laboratorio, infatti, risponde ad una precisa richiesta che arriva dalle aziende del territorio di formare operatori di impianti termo-idraulici ed energetici qualificati che non siano solo figure tecniche capaci di realizzare impianti termici o sanitari, ma anche in grado di lavorare su impianti di riscaldamento e di raffrescamento che si avvalgono delle nuove tecnologie energetiche quali ad esempio il solare-termico e la derivante dall’installazione dei pannelli solari e dall’utilizzo di moduli di termoregolazione climatica. È questo l’aspetto più innovativo e il valore aggiunto dell’intervento, per la cui realizzazione è stato indispensabile il lavoro di Don Bartolomeo Pirra Direttore dell’Istituto e di tutta la Comunità Salesiana da lui guidata e di Ivano Camperi referente del settore termoidraulico ed energetico del Cnos-Fap Fossano, a cui va tutta la nostra gratitudine”.

Il nuovo laboratorio degli impianti termo idraulici ed energetici del Cnos-Fap di Fossano è stato ricavato in un’area di 550 metri quadrati sita nel seminterrato dell’Istituto Salesiano di Fossano, precedentemente adibita a magazzino, sulla quale sono stati realizzati importanti interventi di adeguamento e messa a norma, eseguiti in tempi rapidi grazie alla collaborazione e alla disponibilità degli uffici del Comune di Fossano. Il grande open space è diviso in tre macro aree nelle quali gli allievi possono svolgere le loro attività di esercitazione pratica: la zona sanitaria; la zona termica, che ospita centrali termiche, caldaie a condensazione e altri impianti simili e la zona delle energie rinnovabili quali ad esempio i pannelli solari-termici.

Questo era un sogno che è costato lavoro, fatica e che ha ricevuto molti aiuti. È un gioiello da conservare, innovare e utilizzare. Ci permetterà di lavorare sul settore sanitario sia per quanto riguarda le cucine che i bagni dai collettori solari alla termoregolazione climatica, alla climatizzazione. In questo modo è possibile soddisfare le richieste del mercato. I nostri sono ragazzi che hanno talenti che passano attraverso le loro mani” ha commentato Ivano Camperi.

 

I futuri parrucchieri, studenti del Cnos di Saluzzo, iniziano un progetto di impresa simulata

Il quotidiano online “Targato CN” pubblica la seguente notizia per l’avvio di un progetto di impresa simulata presso il Cnos-Fap di Saluzzo:

I futuri parrucchieri, studenti del Cnos di Saluzzo,
iniziano un progetto di impresa simulata

Il progetto didattico prevede moduli interdisciplinari, in cui l’apprendimento vive momenti significativi nella realtà del mondo del lavoro, ed altri di rielaborazione in aula nelle diverse discipline.

Gli alunni della classe 1ª acconciatori del Cnosfap di Saluzzo hanno vissuto una giornata speciale di formazione in azienda, presso l’impresa Acconciature Elisabetta Boeri di Savigliano, in via Cernaia 23. L’occasione è stata originata da un percorso formativo innovativo, in cui azienda e formazione scrivono insieme la strada per arrivare alle competenze professionali.

Grazie alla disponibilità del titolare d’azienda, i ragazzi hanno potuto entrare nel contesto concreto del settore, potendo osservare e sperimentarsi. Il progetto didattico prevede moduli interdisciplinari, in cui l’apprendimento vive momenti significativi nella realtà del mondo del lavoro, ed altri di rielaborazione in aula nelle diverse discipline.

Non è il primo progetto di questo tipo: l’anno scorso il corso per operatore nelle trasformazioni agroalimentari del Centro di formazione professionale ha potuto beneficiare della collaborazione di Albertengo Panettoni Spa, mentre quest’anno la classe 1ª panettieri ha iniziato un altro percorso di impresa simulata con il Mulino Chiavazza Spa di Casalgrasso e il Mulino Alte Farine cercenaschesi, di Cercenasco.

Questi progetti rappresentano un importante passo in avanti per l’istruzione e la formazione verso gli standard europei.

(Articolo tratto da “TargatoCN”)