Attività estive 2023 – Case ICP
Attività estive 2022 – Case Salesiane ICP
Attività estive 2022 – Case Salesiane ICP
Venerdì 26 maggio, dalle 16.30 alle 18.30, presso i locali dell’oratorio salesiano Belvedere di Vercelli, si terrà il “Maker Party“.
Si tratta di un momento di festa in cui si possono incontrare coloro che hanno frequentato l’aula Maker e coloro che ancora non la conoscono e sono curiosi di sperimentarla giocando.
Verrà dato spazio non solo al fare (to make) tramite sfide digitali ma anche al pensare (to think) tramite la condivisione delle emozioni provate durante i percorsi (“le emozioni del maker su tela“) e dei sogni per l’anno prossimo (“lettera di un maker del futuro“).
Grandi e piccini, sarete tutti i benvenuti!
A Vercelli è in partenza a maggio 2023 un Work Lab, per professionalizzare i giovani nel settore di pizzaiolo e pasticcere.
Un percorso formativo breve della durata di 100 ore a frequenza intensiva che si articola in:
Per tutta la durata del percorso è previsto un accompagnamento educativo a supporto dei partecipanti.
Al termine del percorso formativo, a fronte degli esiti e di una valutazione condivisa, i partecipanti avranno la possibilità di accedere ad un tirocinio extracurriculare.
Il Work Lab è rivolto ai minori che abbiano 17 anni e 6 mesi (circa), in possesso di un livello di conoscenza della lingua italiana, almeno A2, e dei seguenti documenti: codice fiscale, documento identità, permesso di soggiorno validi.
Per l’iscrizione sarà necessario compilare la preadesione con il form sottostante entro il 5 maggio 2023.
Riferimenti:
Nel mese di Novembre 2022 la classe 3C della scuola Maritano (scuola secondaria di primo grado dell’I.C. Baricco) ha oltrepassato la soglia dell’oratorio salesiano San Paolo per partecipare al progetto Maker Lab.
La dirigente scolastica e gli insegnati di questa classe hanno raccolto la sfida che il progetto si prefigge come obiettivo: vivere un’esperienza didattica integrativa a quella tradizionale, che dà l’opportunità agli alunni di mettere in gioco le proprie abilità, manuali, digitali e creative.
Il laboratorio intitolato “Forward to the Past” che è stato co-progettato e co-condotto dagli insegnanti, dall’educatore del Maker Lab Yuri Meritano e dall’educatrice del Provaci Ancora Sam Noemi Garetto, puntava ad offrire ai ragazzi la possibilità di conoscere un’epoca storica, la Belle Époque, vivendola come se ne fossero diretti testimoni e protagonisti; attraverso un viaggio nel passato che li aiutasse a diventare più abili ad interpretare il presente.
Al gruppo è stato proposto di realizzare una “macchina del tempo”… sembrerebbe un’impresa impossibile! Ci saranno riusciti? Pare di sì! Al termine del percorso, la classe, mettendo insieme le idee e le capacità di tutti, è riuscita a costruire un dirigibile robot che, andando a esplorare il mondo dei primi del ‘900, è in grado di “volare” all’interno di un plastico 3D composto da vari elementi di quell’epoca storica ed artistica (riproduzioni stilizzate di una mappa dell’Europa, monumenti, edifici, oggetti, ecc…).
Il percorso didattico si è articolato in 38 ore di attività, svolte sia in orario scolastico che in orario extrascolastico, sia presso la scuola che nei locali dell’Oratorio Salesiano San Paolo di Torino e ha coinvolto l’intero consiglio di classe.
È stato suddiviso in 3 fasi:
Questo modulo si è svolto presso la sede dell’Oratorio dove i ragazzi hanno avuto modo di sperimentare gli strumenti che avrebbero poi maneggiato nella fase di progettazione e realizzazione della macchina del tempo.
Una degli alunni della 3C, Arianna, racconta:
“Io e la mia classe ci siamo recati all’Oratorio San Paolo dove lì ci aspettavano gli educatori Yuri e Noemi. Ci hanno diviso in tre gruppi per fare: manualità, robotica e videomaking. Abbiamo realizzato un autoritratto in “stile Tim Burton” per mettere alla prova la nostra manualità. Subito dopo, per robotica, io e una mia compagna abbiamo costruito un robottino con i Lego e altri miei compagni lo hanno programmato. Alla fine, abbiamo realizzato dei video con un tablet: dovevamo filmare gli altri gruppi che stavamo facendo le attività e poi montarli in unico video.”
Al termine dei tre laboratori i ragazzi hanno presentato il proprio autoritratto spiegandolo all’intera classe e si sono autovalutati basandosi sul loro interesse rispetto al laboratorio che avevano sperimentato, attribuendosi un punteggio da uno a cinque stelline.
Durante questa fase i ragazzi sono stati divisi in tre gruppi, in base al loro coinvolgimento e gradimento delle tre sperimentazioni precedenti. Questi team sono rimasti fissi fino al termine del percorso.
I gruppi hanno lavorato su aspetti differenti (Videomaking, Robotica e Manualità) ma hanno collaborato alla realizzazione dello stesso progetto.
In questa fase hanno lavorato sia in classe che in Oratorio. Prima di decidere cosa produrre e realizzare è stato fatto un brainstorming sull’epoca storica e artistica. Dopo la progettazione iniziale ciascun gruppo si è lanciato nella realizzazione di specifici prodotti: il gruppo di Robotica ha realizzato un dirigibile ed il suo codice di programmazione. L’aerostato è una riproduzione in scala fatta in cartone e incollata su una motrice robotica realizzata con un kit Lego Spike Education e programmata tramite l’apposita App che usa un linguaggio a blocchi.
Il team di Manualità ha costruito con materiale di recupero, cartone, bastoncini, das, tempere e colla a caldo un telefono dell’epoca, un modellino in scala della Tour Eiffel e un locale, anche questo in miniatura, dei quartieri ricchi parigini.
Domenico, un ragazzo appartenente a questo team, racconta:
“Abbiamo ricreato un bar dei tempi della Belle époque con dentro quadri, tavoli, sedie e lo abbiamo allestito con carta colorata e tappezzeria”.
I Video maker hanno realizzato dei filmati (l’intervista all’inventore del telefono, la ripresa della prospettiva della Tour Eiffel ed infine il percorso che faceva il dirigibile sulla cartina europea).
Prima dell’incontro finale i vari gruppi sono ritornati in oratorio per pensare e progettare insieme all’educatore del Maker Lab questo momento conclusivo di restituzione.
L’incontro si è svolto venerdì 24 Marzo. I ragazzi della 3C hanno presentato alle classi prime il loro prodotto finale. Si sono ritrovati a giocare il ruolo di “professori per un giorno”; avevano perciò l’onore e l’onere di mostrare cosa avevano realizzato e spiegare l’epoca storica e artistica che avevano approfondito durante il progetto, rispondendo alle domande e curiosità dei ragazzi delle altre classi.
Ecco le opinioni di alcuni studenti protagonisti al termine di questa esperienza:
”Mi è piaciuto tutto, anche il fatto che tutta la classe era contenta di aver aderito al progetto e secondo me ci ha unito molto di più come classe”.
-Cecilia
“L’esperienza del Maker Lab per me è stata un’esperienza tanto bella quanto unica e coinvolgente, mi è piaciuto tantissimo lavorare in coppia o in gruppo con persone con le quali non avevo ancora avuto possibilità di lavorare insieme”
-Domenico
“Abbiamo potuto imparare a programmare, creare nuove idee e mettere in gioco la nostra creatività.”
-Federica
“Non avevo molte aspettative sul Maker Lab, però alla fine mi sono divertito tanto e ho scoperto molte cose nuove rispetto alla Belle Époque. Se potessi dare un consiglio ai prossimi partecipanti del maker lab vorrei dire che non devono lasciarsi scappare questa opportunità e che così imparano anche qualcosa.”
-Edoardo
Noemi, l’educatrice del Provaci Ancora Sam che ha co-progettato le attività e ha accompagnato docenti e allievi per l’intero percorso, pensa:
“Da educatrice del Sam, progetto che opera per contrastare la dispersione scolastica, penso che il Maker abbia potenziato il mio intervento. Essere in due, con punti di vista differenti, in una classe che ha delle complessità è stato un arricchimento. Per me ha rappresentato una fonte di crescita, tecniche e metodologie che non conoscevo ma che ben si intrecciano con le mie. Doppia energia! Per quanto riguarda i ragazzi, il Maker riesce a tirare fuori il loro potenziale su molte competenze che i ragazzi non sapevano di possedere, e ciò che imparano può diventare il loro futuro lavoro o una grande passione che può dare vigore alle loro motivazioni”.
Il 30 marzo 2023 un gruppo di 9 alunni della Scuola Secondaria di primo grado “Giovanni Piumati“, ha partecipato al primo incontro del Maker Lab, una delle azioni previste dal progetto Labs To Learn.
Le attività proposte avranno l’obiettivo di rafforzare alcune conoscenze e competenze dei ragazzi attraverso l’apprendimento esperienziale, favorendo momenti particolari per l’aggregazione del gruppo e lo sviluppo della propria creatività e fantasia, partendo dalle proprie passioni e idee.
Nello specifico i ragazzi, con questo percorso di 70 ore, saranno in grado di programmare, immaginare e condividere grazie ad una conoscenza del software Scratch, approfondire l’informatica di base, conoscere il mondo del web e della comunicazione, lavorare sull’allenamento acustico basato sul concetto di stereofonia e concentrazione specifica verso un suono.
Il laboratorio sarà a disposizione di tutti: studenti, ragazzi dell’oratorio in orario pomeridiano dove liberamente e/o accompagnati da volontari potranno usufruire delle strumentazioni, sperimentare e dare spazio alla loro creatività.
-Gli educatori
Mercoledì 19 aprile partirà un nuovo Maker Lab pomeridiano a Valdocco, nuovo per due motivi: dopo l’esperienza della tipografia e della stampa, il nuovo Maker si occuperà di robotica e sarà destinato, almeno per ora, ad un gruppo di bambine.
Le statistiche ci mostrano ogni anno che il numero delle ragazze diplomate è superiore a quello dei coetanei maschi, come anche la percentuale di laureate è di molto superiore a quella degli uomini; ma cosa succede se andiamo a vedere la percentuale di laureate nelle materie STEM?
Prendiamo in considerazione anche un fatto concreto; in un Oratorio Salesiano piemontese, anch’esso parte dell’universo Labs To Learn, sono stati proposti due Maker Lab, a libera scelta dei ragazzi: cucina e robotica.
Tutte le bambine hanno scelto cucina, tutti i maschi, con una sola eccezione, hanno scelto robotica. Perché? Nel nostro piccolo mondo di Valdocco, ciò che vediamo è che gli stereotipi di genere e l’educazione culturale che i bambini e le bambine apprendono fin da piccoli pesano come macigni, per cui, se i bambini vengono messi di fronte alla scelta di un’attività, sceglieranno quasi sempre secondo i modelli culturali che hanno appreso.
Quindi, di fronte alla possibilità di realizzare questo tipo di Maker Lab, abbiamo deciso di non dare ai bambini la possibilità di scegliere: abbiamo direttamente proposto il laboratorio solo a bambine, di sei nazionalità diverse, tutte entusiaste di partecipare;
pensiamo infatti che, affinché i ragazzi e le ragazze siano davvero liberi di scegliere, bisogna prima che abbiano l’occasione di uscire dai propri schemi e andare oltre i contesti nei quali si sono sempre immaginati.
Così, Meryem, da grande, potrà essere una mamma e prendersi cura della sua casa, ma potrà anche progettare auto volanti. Sofia potrà essere un’attrice, una cantante o una biologa marina. E Shamza potrà creare abiti alla moda o studiare cure per malattie incurabili.
Come per gli altri Maker, l’attività si realizzerà in stretta collaborazione con le famiglie e la scuola, continuando così a intrecciare relazioni con il territorio, ma anche a sperimentare percorsi di crescita inclusivi e progetti educativi partecipati.
L’educazione è cosa di cuore, ed il cuore non ha genere, colore o paese di provenienza.
Mercoledì 29 marzo, i ragazzi dell’I.C. Turoldo che frequentano il Maker Lab sulla grafica all’Oratorio Valdocco di Torino hanno ricevuto una visita speciale: una delegazione di ispettori del Ministero dell’Istruzione Francese e di rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Scopo della visita era quello di osservare e conoscere alcune attività inclusive ed innovative realizzate dalla scuola con i propri allievi.
L’evento si è trasformato in una nuova occasione di protagonismo per i ragazzi che, un po’ intimiditi dalla presenza degli osservatori, un po’ incuriositi dall’interesse mostrato nei loro confronti, non si sono tirati indietro e hanno mostrato agli ospiti come progettare il logo che stamperanno poi in laboratorio, a Valdocco, su magliette di cotone e borse di tela.
Oltre all’attività in sé e alle possibilità che il progetto Labs To Learn apre ai ragazzi a rischio di abbandono scolastico precoce, ciò che ha colpito i presidi francesi è stato il percorso di costruzione della comunità educante, quella mattina pienamente rappresentata;
esistono infatti progetti simili nelle scuole francesi, ma faticano ad uscire dai cancelli scolastici, mancano il dialogo ed il legame con il territorio. La visita si è conclusa quindi con la proposta, da parte dei delegati francesi, di un partenariato con la scuola Turoldo per condividere le buone pratiche didattiche ed educative: i nostri ragazzi speravano in un viaggio nella capitale francese; per ora dovranno accontentarsi di conoscere i loro coetanei e mostrare ciò che imparano sulle piattaforme digitali.
Come crescono questi ragazzi! Ieri erano i più rumorosi della classe, quelli che disturbano, che non sanno fare niente e che non hanno passioni, domani insegneranno cos’è la serigrafia in un partenariato internazionale.
Un’altra finestra si è spalancata per questi ragazzi.
Si è concluso il primo modulo del Maker Lab sulla sostenibilità ambientale di Alessandria.
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Si è concluso il primo modulo di Maker Lab all’Oratorio Don Bosco di Alessandria in collaborazione con l’l.C. Straneo. Una bella sfida che hanno raccolto 8 ragazzi provenienti dalle classi 2E, 2A e 2C.
Hanno sperimentato un modo innovativo di fare scuola attraverso un’attività laboratoriale che punta a sviluppare il “saper fare” sulla tematica della sostenibilità ambientale sviluppando le competenze trasversali (produzione orale, scritta e acquisizione di maggiore autostima).
Durante i nostri incontri hanno potuto studiare in maniera innovativa alcune materie del curricolo scolastico (matematica, informatica, scienze) imparando, inoltre, a riflettere su loro stessi attraverso un percorso di conoscenza degli obiettivi dell’Agenda 2030 diviso in quattro moduli:
Tutto questo è stato possibile grazie ad attività svolte in piccolo gruppo, con dinamiche di cooperative learning. È stata un’occasione per loro per migliorare nel percorso scolastico.
L’ultimo giorno i ragazzi hanno presentato il progetto ad alcuni loro compagni di classe ed insegnanti. Le insegnanti hanno colto questa occasione per sperimentare anche loro gli strumenti, sotto la supervisione attenta e competente dei ragazzi.
Quello che dicono i ragazzi sul percorso:
“Ho acquisito un metodo di studio adeguato alle mie esigenze. Mi organizzo lo studio facendo delle pause ogni ora di 15 minuti, uso le mappe e riesco a concentrarmi meglio cercando di non usare il telefono”
-Chiara
“Sono migliorato nel comportamento, in classe sono più tranquillo e sono più rispettoso dei professori e compagni. Questo grazie alle nostre attività di gruppo e alla possibilità che mi è stata data in questo laboratorio di potermi esprimere liberamente”
-Zakaria
“Ho preso 6,5 di matematica anziché 5! Facendo uso del metodo di studio con le mappe concettuali appreso nel laboratorio”
–Maruan
“In questo laboratorio ho imparato a crescere e a non dire sempre di “NO” a quello che mi viene proposto dai professori”
-Asia
“Mi è piaciuto molto imparare il programma “Scratch”. Con il supporto di Andrea ho potuto costruire un gioco da solo”
-Andrea
Per noi operatori è stato:
“Faticoso ma appagante”
-Andrea
“Un’esperienza intensa ricca di emozioni”
-Elisa
Le insegnanti dicono di noi:
“Una bella occasione per i ragazzi di utilizzare nuovi strumenti e per poter imparare ad esprimersi meglio”
Un nuovo gruppo di ragazzi ha già cominciato un nuovo modulo! Lunedì 27 Marzo, 5 ragazzi dell’I.C. Vochieri hanno varcato la soglia del Maker Lab.
A tutti i ragazzi che hanno frequentato il primo modulo e a quelli che frequenteranno il secondo modulo vogliamo dire:
“Non abbiate paura di esprimere le vostre emozioni e i vostri sentimenti. Imparate a coltivare i vostri sogni… Il Maker esiste per questo!”
Mercoledì 22 marzo, a Bra, è ripartito il progetto Community Lab, che ha coinvolto educatori, salesiani, volontari, giovani e famiglie.
Di seguito l’articolo di Jessica Vetrò, educatrice Istituto Salesiano Bra, che racconta l’esperienza.
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A Bra, mercoledì 22 marzo é ripartita l’azione di Community Lab che vede coinvolti educatori, salesiani, volontari, giovani e famiglie chiamati a creare occasioni di incontro e di alleanza educativa anche attraverso un dialogo intergenerazionale.
La serata si è aperta con una breve introduzione di Don Riccardo, a seguire un breve giro di nomi e introduzione dell’attività. Presenti, sacerdoti, educatori, cooperatori e ex – animatori, ragazzi universitari e giovani lavoratori. Giovani che fin da piccoli hanno partecipato alla vita oratoriana.
La prima domanda e successiva riflessione è stata: Che cosa è per te questo oratorio?
Le risposte ci hanno rimandato a tanti ricordi, momenti di crescita e cambiamento, persone che hanno fatto la differenza, belle sensazioni, racconti di chi ormai ha più di 40 anni e ha trovato in quel luogo una seconda casa, la propria moglie, un luogo in cui far crescere i figli, ricordi di infanzia, persone che hanno contribuito alla propria crescita personale.
La seconda domanda posta è stata in riferimento al futuro. Cosa immaginiamo per questo oratorio tra tre mesi e cosa immaginiamo tra un anno?
I ragazzi divisi in gruppi hanno lavorato, scrivendo i sogni, le aspettative che ognuno di loro immagina per l’oratorio. Tantissime idee emerse pensando ai giovani e legate ai ricordi di infanzia.
Subito dopo un breve momento di condivisone insieme in cui sono emersi diversi temi tra i più importanti…
La serata si é poi conclusa con la preghiera e un saluto e un ringraziamento per Sara e Martina.
A Bra è in partenza ad aprile 2023 un Work Lab, per professionalizzare i giovani nel settore di imbianchino/decoratore.
Un percorso formativo breve della durata di 100 ore a frequenza intensiva che si articola in:
Per tutta la durata del percorso è previsto un accompagnamento educativo a supporto dei partecipanti.
Al termine del percorso formativo, a fronte degli esiti e di una valutazione condivisa, i partecipanti avranno la possibilità di accedere ad un tirocinio extracurriculare.
Il Work Lab è rivolto ai minori che abbiano 17 anni e 6 mesi (circa) in possesso di un livello di conoscenza della lingua italiana di almeno livello A2 e ha come obiettivo l’acquisizione di competenze di base relative al settore professionale di indirizzo e il rinforzo delle competenze trasversali necessarie per l’inserimento dei partecipanti nel mondo del lavoro.
Per l’iscrizione sarà necessario compilare la preadesione presente nella landing page dedicata entro il 31 marzo 2023.
Riferimenti: Alberto Martinengo