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Labs to Learn: il primo appuntamento Community Lab – Alessandria

Nella serata di venerdì 9 aprile si è tenuto il 1° appuntamento del Community Lab per la realtà territoriale di Alessandria. Di seguito un breve resoconto dell’incontro.

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E’ iniziato il primo incontro con la comunità di Alessandria, una bella serata accompagnati da GO – Generazione Oratori – che ha introdotto l’obiettivo degli incontri, presentato il progetto in cui si inserisce questo percorso e avviato i lavori in questo primo meet.

Presenti una ventina di invitati tra catechisti, salesiani, docenti della formazione professionale, operatori Caritas, allenatori della sportiva e educatori per mettersi in discussione e reinterrogarsi su quello che è per ciascuno la “COMUNITA’”.

Una serata all’insegna del definire la presenza in oratorio in questo periodo di lockdown, un momento in cui è stata sottolineata l’importanza delle emozioni, la bellezza dell’incontro con i ragazzi della formazione professionale anche solo perché devi misurargli la febbre all’ingresso, il bello di provare a tenersi compatti nelle squadre di calcio provando a incontrarsi anche a distanza, la percezione di questa nuova dimensione che ci parla di lentezza …

Ognuno ha attivato le sue strategie per restare protagonisti nella vita degli altri. Anche don Remigio ci ha raccontato come è difficile per un salesian vedere i cortili vuoti, non sentire il vociare dei ragazzi.

L’incontro è iniziato subito con entusiasmo e, dopo una breve spiegazione di quelle che saranno le tappe del percorso, è stato posto un primo stimolo di riflessione: “una parola che racconti l’azione di ciascuno, svolta in questi mesi, nell’ambito della comunità”. Da questa domanda è uscito un bellissimo puzzle di parole: accompagnare, sorridere, aiutare, accogliere, amare, ascoltare, incoraggiare, animare; e queste sono solo alcune di tutte le parole uscite. Tanti verbi, che mostrano l’impegno di ognuno per la comunità; non solo un’idea, ma un impegno concreto e, molte volte, quotidiano. Da molti è uscita l’importanza di sfruttare ogni momento per stare assieme ai giovani, ascoltarli, accompagnarli. Come la nostra direttrice del CNOS che sfrutta l’accoglienza del mattino, non solo per misurare la temperatura a tutti gli studenti, ma anche per rivolgergli un sorriso o una parola; gesti piccoli, ma che fanno sentire a casa e accolti.

L’ Educazione ha così indossato numerose vesti: da un lato uno spazio per narrarsi, dall’altro un portatore di un messaggio positivo e di speranza, e poi ancora la riscoperta di ciò che è davvero essenziale e importante e la capacità di saper cogliere i momenti di dialogo e relazione.

Concludiamo con una frase scaturita nella serata che rappresenta una delle principali esigenze della comunità coinvolta: “Parrocchia che evangelizza, Scuola che avvia alla vita, Cortile che fa amicizia…Vivere insieme e sognare di tornare alle belle relazioni reali, che permettono di ascoltarsi e condividere i sogni”.

Tante riflessioni e tante domande rimaste aperte ci accompagneranno al prossimo incontro del 7 maggio.

Una serata con un clima bello, che sa di relazioni vere che non si sono allentate per il non vedersi.

Il Metodo di studio ad Alessandria: “un riscontro positivo”

Il Metodo di studio secondo l’esperienza della realtà territoriale di Alessandria coinvolta nel progetto Labs to Learn. Di seguito l’esperienza della professoressa Maria Aiello, coordinatrice di una classe I dell’IC Staneo di Alessandria. La professoressa ha partecipato con entusiasmo sia al progetto Labs to Learn, che all’evento sul Metodo di studio del 1 Marzo. Il riscontro da parte sua sull’evento è stato molto positivo, grazie anche alle relatrici, che sono state efficaci nel trattare e presentare gli argomenti.

Il Metodo di studio è uno strumento già utilizzato dall’istituto, tuttavia l’incontro del 1 Marzo ha permesso di ricavare degli stimoli nuovi per rendere il lavoro di insegnante più efficace.

Due sono gli aspetti su cui Maria Aiello vorrà rivolgere maggiore attenzione: il ruolo della famiglia come “facilitatore” nell’ambito del metodo di studio e l’attenzione all’acquisizione dell’autonomia da parte dei ragazzi nel loro metodo di studio (non solo trovare il proprio metodo, ma poi anche saperlo mettere pian piano in pratica da soli).

La professoressa Maria Aiello, infine, racconta anche di come le famiglie stesse siano entusiaste del progetto, alcune hanno anche partecipato all’evento, così come altri insegnati dell’Istituto.

Incontro di programmazione – Referenti Comunicazione L2L

Giovedì 11 marzo, si è tenuto l’incontro online di programmazione dedicato ai Referenti territoriali della Comunicazione Labs to Learn assieme all’Ufficio di Comunicazione Sociale – Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta guidato da don Moreno Filipetto, Responsabile della Comunicazione del progetto Labs.

L’incontro, tenutosi nel pomeriggio sulla piattaforma Zoom, ha riguardato la verifica dello stato di avanzamento dei lavori e la pianificazione di alcune attività volte a descrivere l’azione del Metodo di Studio che ha visto il suo debutto il 1° marzo scorso nei confronti delle famiglie dei ragazzi coinvolti nel progetto, con l’evento in diretta streaming. Non appena ultimati, si renderanno disponibili i contenuti creati da ciascun Referente territoriale della Comunicazione Labs to Learn riguardo al Metodo di Studio.

Labs to Learn: primo incontro Referenti Comunicazione Territori

Nella giornata di oggi, giovedì 18 febbraio, si è tenuto il primo incontro online dedicato ai Referenti territoriali della Comunicazione Labs to Learn assieme all’Ufficio di Comunicazione Sociale – Salesiani Piemonte e Valle d’Aosta guidato da don Moreno Filipetto, Responsabile della Comunicazione del progetto Labs.

L’incontro, tenutosi nel pomeriggio sulla piattaforma Zoom, ha avuto come scopo non soltanto quello di porre le basi per creare una rete di comunicazione tra i vari referenti, ma anche quello di individuare insieme una linea comune per la programmazione e la diffusione dei vari appuntamenti dedicati a Labs to Learn che si svolgono in ciascuna realtà coinvolta: Alessandria, Bra, Casale Monferrato, Torino Rebaudengo, Torino San Luigi, Torino Valdocco e Vercelli.

Il prossimo appuntamento si terrà invece martedì 23 febbraio alle 15.00.

CFP Alessandria: apertura iscrizioni per il corso gratuito di Operatore Socio Sanitario

Lunedì 7 settembre 2020 aprono le iscrizioni per il corso gratuito finanziato dalla Regione Piemonte di Operatore Socio Sanitario (O.S.S. – Corso in attesa di approvazione D. 576 del 26/06/2018). Di seguito le informazioni inerenti al corso da parte del Centro di Formazione Professionale di Alessandria.

L’operatore Socio Sanitario svolge la sua attività sia nel settore sociale che in quello sanitario: in ambiente ospedaliero, in servizi di tipo socio-assistenziale e socio-sanitario, residenziali o semiresidenziali e al domicilio dell’utente. L’operatore O.S.S., nell’assolvimento delle sue mansioni, agisce come figura di supporto in base alle proprie competenze ed in applicazione dei piani di lavoro e dei protocolli operativi predisposti dal personale sanitario e sociale preposto. Deve soprattutto saper svolgere attività di aiuto attraverso interventi igienico-sanitari e di carattere sociale.

Il corso è rivolto a: persone in prevalenza disoccupate, giovani (di età pari o superiore a 18 anni) e adulte in possesso di Licenza di Scuola Secondaria di I° grado. La prevalenza è determinata dalla metà più uno del totale degli allievi iscritti (max 25). Alcune quote sono riservate ad immigrati stranieri (tra il 20% e il 30% sul totale), giovani e adulti in bassa scolarità (almeno il 40% del totale degli allievi iscritti).

La durata del corso è di 1000 ore (di cui 440 di stage) con orario diurno. Obbligo di frequenza, ore assenza massime consentite il 10%.

Data iscrizioni: dal 7 settembre 2020 al 25 settembre 2020.

Le iscrizioni dovranno pervenire alla segreteria dell’agenzia formativa Cnos-Fap dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00.

Per ulteriori informazioni scarica il PDF

Centro don Bosco Alessandria: pacchi viveri alle famiglie bisognose

Il portale di informazione di Alessandria e Provincia Radio Gold dedica un articolo al Centro don Bosco di Alessandria per l’attività di volontariato che sta svolgendo in questo periodo di emergenza sanitaria. Si riporta di seguito l’artico pubblicato domenica 5 Aprile 2020.

ALESSANDRIA – Il Centro don Bosco, in corso Acqui 398 al quartiere Cristo di Alessandria, è molto attivo in questo periodo di emergenza sanitaria da coronavirus. La Parrocchia, i sacerdoti e i volontari si sono infatti subito messi a disposizione – come del resto accade sempre – di chi ha più bisogno. Ogni due lunedì, in collaborazione con la San Vincenzo, vengono distribuiti pacchi viveri a chi è in difficoltà.

A oggi sono circa 60 le famiglie che vengono da noi“, spiega don Gianfranco Avallone.

“I volontari sono a disposizione per chi ha bisogno di commissioni a domicilio in farmacia oppure con la spesa. Cerchiamo per quello che possiamo di aiutare le famiglie“. Il sacerdote ha spiegato come, “nella settimana che porta alla Santa Pasqua bisognerà pregare tutti insieme nella speranza che questa emergenza possa finire al più presto. Iniziamo questa settimana pensando e ricordando l’amore di Gesù. La solidarietà verso il prossimo diventa impegno costante in questo momento così drammatico”.

CFP Alessandria: Cerimonia di consegna degli attestati

Sabato 8 febbraio, presso il Centro di Formazione Professionale di Alessandria, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati agli allievi qualificati nel centro. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato lo scorso 14 febbraio sul sito dell’opera, a cura di Roberta Simonetti.

Consegna attestati

Sabato 8 febbraio 2020 si è svolta, come ogni anno, la cerimonia di consegna degli attestati agli alunni qualificati del centro di formazione professionale CNOS FAP di Alessandria.

Un tradizionale momento di incontro in amicizia per scambiarsi un saluto, notizie sulla vita personale e professionale e condividere, in molti casi, la gioia di aver intrapreso un percorso lavorativo concreto grazie alla partecipazione ai corsi di formazione professionale regionali.

All’introduzione e al saluto della Direttrice Lidia Magrassi ha fatto seguito il saluto accorato del direttore dell’Opera Salesiana don Luigi Compagnoni, che per la prima volta ha partecipato in Alessandria a questo momento tradizionale.

La parola è passata quindi al prof. Angelo Teruzzi, direttore del Servizio per la pastorale scolastica della Diocesi di Alessandria, che ha sottolineato l’importanza di luoghi di formazione che offrono, oltre alla pratica professionale, un orizzonte di senso all’intera esistenza.

A lui ha fatto seguito il saluto del presidente dell’Unione ex Allievi Giovanni Salerno, che ancora una volta ha testimoniato il prezioso lavoro di accoglienza e accompagnamento che svolgono nelle aziende del territorio tanti allievi passati dal Centro don Bosco.

L’intervento di Lodovico Como, referente orientamento e operatore per i servizi al lavoro del centro, ha restituito qualche dato sulle risposte offerte dai 100 qualificati nell’anno formativo 2018/2019, come esposto nella tabella

Oltre il 65% dei qualificati ha svolto in questi mesi attività lavorative a seguito del corso di formazione svolto, nel 50% dei casi sono considerate coerenti con le attività oggetto del corso.

Un risultato eccellente che nasce da una stretta collaborazione con le imprese del territorio, rappresentate in questa giornata da Angelo Dragonetti (Bonino SpA) e da Gianluca Spina (GEFIT SpA) che hanno portato il loro saluto e hanno invitato gli ex-allievi a non accontentarsi e a raccogliere la sfida dell’aggiornamento continuo, dopo aver avviato (o riavviato) il proprio percorso professionale.

CNOS-FAP Alessandria: Open day

Sabato 11 Gennaio, il Centro di Formazione Professionale di Alessandria ha aperto le porte della scuola al publico per presentare la propria offerta formativa ai ragazzi e genitori. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato da “La Stampa“.

La scuola che prepara al lavoro e alla vita

Oggi nel rione si parla di opportunità. E si possono vedere, toccare con mano, discuterne. Questo perché è il giorno delle porte aperte al CnosFap di Alessandria, il centro di formazione professionale salesiana che ha sede al Centro Don Bosco, in fondo a corso Acqui, e che permette a tanti ragazzi del quartiere Cristo – e non solo – di costruirsi un futuro. Oggi c’è il secondo «Open day»: alle 9 la scuola apre al pubblico per presentare la proposta formativa e per fornire informazioni e aiuto a famiglie e ragazzi che si apprestano a effettuare la scelta della scuola secondaria di secondo grado. Non è facile orientarsi in un mondo di lavori
possibili. Ma al CnosFap si possono vedere i laboratori, conoscere i ragazzi che già frequentano e parlare direttamente con orientatori e formatori. Questo è più di un centro per la formazione: è anche un luogo per incontrarsi, per socializzare e per crescere. Il Centro Don Bosco è famoso, in tutto il rione, per la scuola calcio, l’oratorio, la capacità di «esserci» per i ragazzi che abitano intorno alla struttura, in modo pacato ma concreto. Per il prossimo anno formativo, che interessa chi ora frequenta la terza media, ad Alessandria si potrà fare pratica per diventare operatore ai servizi di vendita e operatore meccanico. «Tutti i percorsi – spiegano dal CnosFap – hanno durata triennale per 2970 ore complessive, 990 annue, e consentono di raggiungere la qualifica professionale. Avuta la qualifica sarà possibile, dopo la frequenza di un quarto anno, acquisire il diploma professionale, un diploma a tutti gli effetti e che consente l’ammissione ai percorsi universitari previa la frequenza di un quinto anno propedeutico. Chi non intendesse proseguire il percorso formativo nei corsi che rilasciano il diploma professionale potrà proseguire nella scuola nei percorsi scolastici tradizionali per raggiungere il diploma ovvero stipulare un regolare contratto di lavoro. In ogni momento del percorso gli allievi potranno passare ai percorsi di istruzione tradizionale in quanto la formazione erogata nei corsi di formazione professionale è, nei contenuti, identica a quella dei corsi tradizionali. La differenza consiste nella metodologia con cui si raggiungono queste competenze: nei nostri percorsi presuppongono di partire sempre da un approccio pratico

CNOS-FAP di Alessandria: “Friends”, tanti amici in campo alla Don Bosco

Anche quest’anno il CNOS-FAP di Alessandria ha organizzato il Torneo di calcio a 5Friends“, un’iniziativa all’insegna dello sport e del sano divertimento.

Si riporta l’articolo oggi pubblicato dal giornale della provincia di Alessandria “Il Piccolo” in merito all’iniziativa, a cura di Mimma Caligaris.

“Friends” significa “amici”. E l’amicizia è il valore che unisce, da tre anni, alla festa che coinvolge gli allievi del corso Cnos Fap di Alessandria, la comunità “Il Tiglio” di Acqui e “Martin Pescatore“, sempre nel capoluogo. Presenti anche alcuni rappresentanti della comunità “L’Acero“, in cabina di regia, alla Don Bosco, in corso Acqui, il professor Paolo Robotti, responsabile dell’attività sportiva del Centro Cnos, il direttore della Casa Salesiana don Gianfranco Avallone e il direttore Cfp Mauro Teruggi.

Torneo di calcio a 5, per regalare ai ragazzi diversamente abili una giornata tutta per loro, protagonisti grazie allo sport. Girone all’italiana, sfide molto combattute, al primo posto il Tiglio, nelle sue fila un giovane con importanti esperienze calcistiche. Sul podio, nell’ordine, Cnos e Martin Pescatore. Emozione per il “terzo tempo”, buffet per tutti preparato e offerto dalla Casa Salesiana.

«Anche fuori dal campo un clima, bello, di festa. Il grazie – sottolineano gli organizzatori – alle collaboratrici salesiane, preziose per il rinfresco. Tutti così felici che ci siamo dati appuntamento all ‘ estate 2020, per la quarta edizione. Con sempre più “Friends”».

CNOS-FAP di Alessandria: il progetto “In Pista” per inclusione sociale

Manualità e professionalità, voglia di mettersi in gioco con la concreta speranza di un futuro nel mondo del lavoro.

Si rinnova anche quest’anno la collaborazione tra l’Associazione di Promozione Sociale Cambalache e il CNOS-FAP di Alessandria per un progetto mirato all’inclusione sociale e all’inserimento lavorativo di rifugiati e richiedenti asilo. Si chiama “In Pista” ed è il percorso studiato ad hoc per formare professionisti nel settore della riparazione di veicoli a motore, in particolare di componenti e sistemi meccanici ed elettromeccanici.

Il progetto ha il supporto di Confartigianato Alessandria, dell’Associazione Comunità di San Benedetto al Porto e Coompany & Soc. Coop, realtà da anni impegnate nel sostegno alle fasce deboli della popolazione, ed è reso possibile ancora una volta dal contributo della Fondazione CRT, nell’ambito del bando Iniziativa Lavoro. Nove i beneficiari coinvolti, alcuni dei quali alla prima esperienza in questo settore.

Al termine del percorso, In Pista prevede l’avvio di tirocini part-time di tre mesi in realtà del territorio, con un attento abbinamento tra candidato e azienda, che sappia tenere in considerazione le necessità di entrambe le parti.

“Lo scorso anno – sottolinea Maurizio Rena, coordinatore territoriale CNOS-FAP del Piemonte Orientale – il progetto “Saldatura” è stato un successo, con la totalità dei rinnovi in azienda per i beneficiari che vi avevano preso parte. Abbiamo registrato otto proroghe dei tirocini full-time fino a 12 mesi, a cui hanno fatto seguito un’assunzione in apprendistato per un triennio e altre tre che dovrebbero venire concretizzate a fine luglio”.

“Il progetto – spiega Mara Alacqua, presidente di Cambalache – punta alla professionalizzazione dei beneficiari, garantendo loro una formazione pratica nel settore, ma anche approfondimenti in tema di sicurezza sul lavoro e di diritti e doveri dei lavoratori. Il modello, benché in un differente ambito professionale, è lo stesso di Bee My Job, progetto di apicoltura urbana e sociale ideato dalla nostra Associazione e attivo ormai dal 2015 e che dal 2018 gode del sostegno dell’UNHCR – Agenzia ONU per i Rifugiati. L’obiettivo non è solo creare dei nuovi meccanici professionalmente preparati, ma farlo sostenendo l’inclusione sociale e aumentando la loro consapevolezza in quanto lavoratori”.