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“Siate ribelli, praticate gentilezza”: lo scrittore e reporter Saverio Tommasi al Don Bosco di Borgomanero

A scuola anche il sabato sera, ma per un’iniziativa originale e interessante, sia per i giovani studenti che per gli adulti.

Sabato 24 febbraio al collegio Don Bosco di Borgomanero è stato ospite Saverio Tommasi, scrittore, giornalista e reporter del giornale on line Fanpage.it.

Lo spunto della serata organizzata dall’Associazione Pandora di Borgomanero, è stato la presentazione del suo libro “Siate ribelli, praticate gentilezza”.

L’incontro ha visto protagonisti anche gli allievi del liceo: a condurlo sono state infatti alcune studentesse del liceo delle scienze umane, che lo hanno intervistato, hanno mostrato video e interagito con lo scrittore fiorentino.

Gli allievi del liceo del gusto hanno invece realizzato dei biscotti “a tema”, con il nome delle protagoniste del libro di Tommasi, Caterina e Margherita, e li hanno serviti alle numerose persone intervenute, molti giovani e altrettanti adulti. Temi importanti quelli trattati da Tommasi: il cyberbullismo, la diversità, il coraggio, il ruolo della scuola, il rapporto con i social media.

Alla fine dell’evento firme e dediche sui libri e anche su un muro della scuola: su richiesta degli insegnanti Saverio Tommasi ha lasciato un messaggio agli studenti per ricordare loro l’importanza di essere se stessi, di essere ribelli e di praticare sempre gentilezza.

 

(Articolo a cura di Francesco Iorio)

Liceo Classico, a scuola di futuro!

Si pubblica, qui di seguito, l’articolo di Matteo Leonardi del Collegio “Don Bosco” di Borgomanero che rileva un trend interessante nel binomio classico-futuro: infatti la generazione dei cosiddetti Millennials torna ad orientare la propria scelta formativa verso il liceo classico, perché – come ha affermato l’artista, Roberto Vecchioni – “Forse è una presa di coscienza dell’importanza delle basi della cultura: non ci sarebbe stato Shakespeare senza Seneca e Einstein senza Aristotele. Non si può costruire il quinto piano di una casa senza quelli inferiori”.

Liceo Classico, a scuola di futuro!

Si conferma il trend di crescita degli iscritti al Liceo Classico Don Bosco.

I ventisette iscritti alla Quarta Ginnasio 2018-2019 confermano il trend di sensibile crescita del Liceo Classico “Don Bosco”. Da una media di 19 alunni a sezione (nelle classi del Triennio) si è saliti attualmente a 22 (nelle classi del Ginnasio) per arrivare ora a 27, nel futuro primo anno di scuola.

Del Liceo Classico si apprezza la capacità di garantire un percorso formativo solido, che abilita alle competenze di organizzazione del lavoro, di rigore e di creatività del pensiero. Tutte competenze fondamentali per affrontare con successo le sfide dell’attuale società liquida e del mercato del lavoro. Non a caso, i diplomati al liceo Classico hanno le carte in regola per iscriversi a ogni facoltà universitaria e intraprendere qualsiasi percorso scolastico e lavorativo di formazione superiore.

La Fondazione Agnelli, nel suo annuale rapporto sulla qualità degli istituti scolastici, ha confermato l’alto livello di preparazione offerto dal Liceo Classico “Don Bosco”: oltre la metà dei suoi diplomati si iscrive successivamente a facoltà tecnico-scientifiche ed economiche. Ma il liceo Classico offre anche l’occasione di riflettere sul senso profondo del mondo che ci circonda, promuovendo la scoperta dalla nostra grande tradizione culturale.

In un recente intervento sul Corriere della Sera, Roberto Vecchioni, cantautore e docente in un Liceo Classico, ha commentato l’incremento a livello nazionale di iscrizioni al Classico con queste parole: “Probabilmente molti si accorgono che in un mondo appiattito sull’apparenza e svuotato di valori è necessario cercare, attraverso lo studio dei classici, le origini di ciò che può dare un senso all’esistenza. Forse è una presa di coscienza dell’importanza delle basi della cultura: non ci sarebbe stato Shakespeare senza Seneca e Einstein senza Aristotele. Non si può costruire il quinto piano di una casa senza quelli inferiori” e ha concluso: “Il Classico non fornisce soltanto nozioni sul tempo in cui viviamo, ma aiuta a capire quali siano le strade giuste per progettare il futuro. E molti giovani si innamorano anche della bellezza del mondo antico, della forma che, in Platone o Catullo, è armonia”.

Una sfida che al Liceo Classico “Don Bosco” si raccoglie ogni giorno.

Le medie di Borgomanero pensano ai bambini dell’ospedale

In occasione dell’Avvento e del mese di Don Bosco le medie del don Bosco di Borgomanero hanno pensato a un originale regalo fatto da loro da portare ai bambini dell’ospedale oncologico di Milano, ecco come raccontano l’iniziativa alcuni studenti sul sito del Collegio don Bosco Borgomanero

Mercoledì 6 dicembre i genitori di un alunno di seconda media sono venuti a parlarci di alcuni bambini che si trovano nell’ospedale oncologico di Milano. Questi piccoli sono affetti da malattie gravi e sono da molti giudicati diversi, strani e stupidi venendo così considerati da pochi. Noi ragazzi del don Bosco non la pensiamo assolutamente così, per noi sono diversi, ma nel loro essere diversi sono speciali. Per questo ogni classe ha dato il meglio per riuscire a creare qualcosa di carino da poter regalare o condividere con loro.

I ragazzi di prima media, delle varie sezioni, si sono dedicati a questi bambini scrivendo su un foglio un pensiero per loro e alcune idee per potere farli felici. Poi si sono dedicati a un profondo momento di preghiera pensando ai ragazzi. Tutto questo è stato fatto lo stesso mercoledì del discorso, appena saliti in classe.

I ragazzi di seconda media hanno deciso di scrivere delle simpatiche storielle per questi bambini, con disegni creati e colorati dalle seconde. Per fare questo lavoro hanno impiegato numerose ore di scuola e i più volenterosi di loro si sono impegnati oltre le ore di lezione senza che nessuno glielo abbia suggerito. Parlando con alcuni di loro si è potuto capire la dedizione e la passione con cui hanno creato queste storie dando il massimo della loro creatività.

I ragazzi di terza media hanno pregato per loro, come hanno fatto le prime, e oltre questo hanno progettato e creato diversi video e alcune foto per questi bambini, pensando a come renderli felici e farli sentire la loro considerazione e il loro supporto.

Questo progetto, secondo me, è stato molto utile, perché così ci si può rendere conto che ci sono bambini molto più sfortunati di noi e che spesso non sono felici. Ma noi con il nostro supporto nella vita di ogni giorno possiamo aiutarli, oltre che con cose materiali come i soldi per le ricerche dei medici, possiamo aiutarli mettendoci tutti noi stessi e facendo volontariato negli ospedali.

Con questa iniziativa speriamo di essere stati utili per rendere felici i bambini e vorremmo che il nostro impegno doni loro un sorriso. Un grazie ai don e alle prof. che ci hanno proposto di fare questa attività per i bambini. Inoltre ringraziamo la famiglia del nostro compagno per averci ricordato che esiste gente meno fortunata di noi quando ci disperiamo per cose che ci sembrano importanti ma che sono niente in confronto a queste malattie. Grazie!

La fisica Laura Meda incontra gli studenti del Don Bosco Borgomanero: “La scienza è per tutti!”.

L’incontro rientra all’interno delle iniziative della

settimana “delle eccellenze e dei recuperi”.

La fisica Laura Meda, ricercatrice all’Eni presso il Centro Ricerche per le Energie Non Convenzionali, ha incontrato giovedì gli studenti del “Don Bosco” di Borgomanero. L’iniziativa rientra nel progetto STEM promosso dal Club Soroptimist Alto Novarese, finalizzato a
promuovere la parità di genere contrastando il pregiudizio, ancora piuttosto diffuso, che le ragazze siano poco predisposte alle discipline scientifiche. Ad oggi il 78,3 % degli iscritti nei corsi umanistici sono ragazze, ma solo il 37,9% nei corsi scientifici,
con il minimo alla facoltà di ingegneria dove si arriva al 31%. Un pregiudizio senza alcun fondamento scientifico, che scoraggia molte giovani ad intraprendere carriere e studi dove potrebbero invece offrire un ricco e interessante contributo.

L’incontro fa parte di un ricco calendario di proposte organizzato dai Licei “Don Bosco” all’interno della “settimana dei recuperi e delle eccellenze”, una proposta didattica riproposta quest’anno dopo il successo dell’anno passato. Si tratta di una
settimana, tra il 24 e il 30 gennaio, in cui le normali lezioni vengono sostituite da due proposte differenziate: corsi di recupero e sportelli ad hoc per gli studenti che hanno maturato lacune nel corso del primo quadrimestre, e proposte di approfondimento
culturale a 360° per gli studenti che non si trovano in questa necessità e che dunque possono lavorare ad approfondire i loro interessi culturali. Il tutto nella prospettiva di personalizzare sempre di più i percorsi scolastici, al fine di offrire a ogni singolo
studente l’offerta formativa più adeguata al suo profilo in quel momento, ottimizzando l’apprendimento.

Nel corso della settimana sono venuti al “Don Bosco”, fra gli altri, il professor Gianno Piana, già docente di etica e di economia alle università di Torino e di Urbino, e Lucilla Giagnoni, attrice, autrice per la RAI e direttrice artistica del teatro Faraggiana.
Ha incontrato gli studenti anche Lorenzo Lener, direttore di Enne 3 , incubatore d’impresa universitario di Novara che si occupa di promuovere e di sviluppare progetti d’impresa innovativi in ambito tecnologico, creativo e sociale. Tanti
incontri, tante voci: un’altra forma di orientamento al futuro.

Cena di Gala con gli studenti del Liceo del Gusto “Don Bosco”

Si suggerisce la lettura dell’articolo a cura di Matteo Leonardi, relativo all’esperimento alberghiero egregiamente riuscito in occasione della serata di Gala organizzata da Fabio Perna, chef e docente al Liceo del Gusto di Borgomanero, presso l’Istituto Alberghiero “Giulio Pastore” di Varallo:

Martedì 5 dicembre gli studenti del Liceo del Gusto hanno avuto occasione di sperimentare sul campo quanto appreso nelle aule scolastiche: guidati dal loro docente, Fabio Perna, hanno infatti prestato servizio alla cena di gala organizzata da Perna presso l’Istituto Alberghiero “Giulio Pastore” di Varallo nel contesto del progetto “Stop looking elsewhere… sei in Alto Piemonte” promosso dal Consorzio Alto Piemonte Turismo, che conta ad oggi 120 soci e si prefigge l’intento di creare un unico circuito turistico fra le province di Vercelli, Biella, Novara e Verbano-Cusio-Ossola.

La cena di gala ha previsto un ricco menù comprendente una entrée di benvenuto, due antipasti, un primo piatto, un primo piatto a base di riso, un secondo, il dessert e una selezione di piccola pasticceria. L’evento è stata l’occasione anche per creare sinergie con gli operatori d’eccellenza enogastronomici del territorio: sono stati coinvolti nell’organizzazione i locali “Alla Torre” di Romagnano Sesia, “Hostaria di Bricai” di Rassa, “Pinocchio” di Borgomanero, “La Cappuccina” di Cureggio, “Lo Scalo” di Cannobbio, “Rosso di Sera” di Castelletto sopra Ticino, il ristoratore Fabio Barbaglini di Arona e il sommelier Paolo Ferraro di Stresa, nonché i produttori “Riso Barone” di Ghislarengo, “Audere la cioccolata“, “Gelateria San Gottardo”, “Liceo del Gusto” di Borgomanero, e, “Torraccia di Piantavigna” di Ghemme.
Una nuova occasione per avvicinare gli studenti alla realtà professionale verso cui li orienta il proprio percorso di studi, creando fruttuose esperienze di alternanza fra scuola e lavoro.

Il lavoro di giornalista: il caporedattore della Stampa incontra gli studenti del Don Bosco

Si pubblica l’articolo a cura di Simone Zatti che descrive l’incontro di Alberto Infelise, caporedattore del quotidiano La Stampa ed ex allievo del Don Bosco di Borgomanero, con gli studenti dello stesso istituto:

Alberto Infelise incontra gli studenti del Don Bosco.

Orientamento al futuro. Nella mattinata di lunedì, Alberto Infelise ha incontrato gli alunni del Don Bosco. Nel salone gremito di studenti il caporedattore della Stampa di Torino, che si è diplomato nel 1991 proprio al Don Bosco, ha parlato del futuro dei giovani, invitando gli studenti ad avere il coraggio di osare e di buttare il proprio cuore oltre gli ostacoli che incontreranno nel loro percorso scolastico e lavorativo, spronandoli a leggere e informarsi per tenere aperta la mente e allenata la loro facoltà critica. Infelise ha voluto spendere alcune parole riguardo ad un tema
d’attualità nelle scuole italiane, l’alternanza scuola-lavoro, che dev’essere vissuta nell’ottica di una preparazione ai meccanismi ed alle dinamiche del mondo del lavoro: gli studenti devono scegliere esperienze di alternanza che possano assicurare loro la possibilità di lavorare davvero, per capire appieno i valori.

Le fake news. Terminato l’intervento davanti a tutte le classi dei Licei, Infelise proseguito l’incontrato solamente con i quarti ed i quinti anni. In un primo momento ha parlato della professione di giornalista come possibile sbocco lavorativo, soprattutto rispetto al mondo del giornalismo e dell’editoria: un mondo che, sottolinea Infelise, presuppone impegno costante, capacità di mettere a frutto le proprie passioni, flessibilità ed in misura sempre maggiore capacità in ambito digitale. Nell’ultima ora gli alunni sono diventati protagonisti: alcuni di loro hanno
organizzato una piccola tavola rotonda, ponendo al caporedattore alcune domande su un tema d’attualità, le fake news: è seguito un interessante dibattito, in cui gli alunni hanno potuto confrontarsi con un esperto del settore su un tema che ormai diventa sempre più pressante.

 

Il Liceo dell’Innovazione “Don Bosco” alla Maker Fairie di Roma

Ecco l’esperienza di 12 studenti della classe seconda del Liceo di Borgomanero in trasferta alla 5a edizione della “Maker Faire“, svoltasi dall’1 al 3 Dicembre 2017 presso Fiera di Roma, raccontata dalla penna di Assia Hassanein:

La Maker Faire. I ragazzi del Liceo dell’Innovazione di Borgomanero hanno partecipato alla Maker Faire European Edition 2017 a Roma per presentare la sperimentazione avviata nel 2016 e unica in Italia al momento.
La Maker Faire è la più importante manifestazione sull’innovazione. Un evento ricco di invenzioni e creatività, che celebra la cultura del “faidate” in ambito tecnologico. È il luogo dove maker, imprese e appassionati di ogni età e background si incontrano per presentare i propri progetti e condividere le proprie conoscenze e scoperte.
Riunisce gli appassionati di tecnologia, gli artigiani digitali, le scuole, le università, gli educatori, gli hobbisti, i centri di ricerca, gli artisti, gli studenti e le imprese. Tutti vengono a mostrare le loro creazioni e condividere le loro conoscenze. I visitatori vengono a Maker Faire per “intravedere” il futuro e trovare l’ispirazione per diventare essi stessi “Makers”.
I ragazzi sono stati selezionati attraverso la Call for Schools per presentare al pubblico l’esperienza innovativa del Liceo dell’Innovazione di Borgomanero. La Call for Schools ogni anno dà la possibilità agli Istituti scolastici di secondo grado nazionali e appartenenti ai Paesi dell’Unione europea la chance di misurarsi con la propria creatività e capacità autoimprenditoriale.
La Call for Schools di Maker Faire Rome, realizzata in collaborazione con il MIUR, è un momento di grande importanza per Maker Faire Rome. E’ dal mondo della scuola, infatti, che parte la reale speranza dell’innovazione e i giovani sono un patrimonio che Maker Faire Rome da sempre sostiene.

Un Liceo unico in Italia. Il liceo dell’Innovazione “Don Bosco”, unico in Italia, si rivolge a ragazze e ragazzi interessati a scoprire la realtà locale e globale a partire da un interesse per il settore digitale. Infatti, in questo liceo, c’è una materia di 5 ore settimanali (chiamata ad hoc “Innovazione digitale e sociale”) che permette l’apprendimento delle competenze tecniche specifiche: si impara così ad utilizzare stampanti 3D, macchine taglio laser, Arduino, e le varie attrezzature di fabbricazione digitale usualmente presenti in un fablab; si studiano le arti visive, si sperimenta
l’artigianato creativo e digitale, lo sviluppo di app; si dà vita a progetti innovativi in campo sociale e culturale.
Questa disciplina viene insegnata in un’aula particolare, il “FabLab”, di cui il Liceo don Bosco è dotato, come già diverse altre scuole italiane. La novità in questo caso è quella di aver introdotto non un laboratorio, ma una vera e propria materia (“Innovazione”, appunto), facendone un modello unico in cui FabLab e stampa 3D sono, a tutti gli effetti, disciplina scolastica curriculare, tale da prevedere – al pari di tutte le altre – frequenza obbligatoria e voto in pagella. Si studiano quindi i “makers”, gli innovatori, i nuovi paradigmi economici, già a partire dal primo anno. Questa materia (insieme a Economia e Diritto, lingua Inglese e Spagnolo, Scienze Umane, Matematica, Geo-storia ed Italiano), forma il curriculum di questo nuovo indirizzo di studi, che permette di apprendere competenze di comunicazione, digitali, creative, imprenditoriali e, soprattutto, l’arte di “imparare ad imparare”.
Una grande sperimentazione, che vede in questa scuola una offerta formativa dove “la tradizione educativa è presente per tenere acceso il fuoco della passione”, secondo lo stile di don Bosco.