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Salesiani San Benigno: «Educare i giovani significa costruire futuro» – Giornata di porte aperte

Dopo aver riaperto le porte a studenti e insegnanti, sabato scorso, 16 gennaio, l’Istituto Salesiano Don Bosco di San Benigno Canavese ha potuto accogliere di persona alcune famiglie per una visita dei locali scolastici e la presentazione dal vivo dell’Istituto. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato su “Il Canavese” di oggi (mercoledì 20 gennaio 2021) dedicato alle giornate di porte aperte organizzate dall’Istituto, con il commento di don Riccardo Frigerio, direttore dell’opera salesiana di San Benigno.

OPEN DAY Una riuscita giornata a «porte aperte» per l’ Istituto Salesiano Don Bosco , fiore all’ occhiello del territorio
«Educare i giovani significa costruire futuro»

SAN BENIGNO CANAVESE – Dopo aver finalmente riaperto le porte a studenti e insegnanti, l’ istituto Salesiani Don Bosco di San Benigno Canavese ha riaccolto anche molti genitori che si apprestano a scegliere il percorso di studi per il futuro dei propri figli. Gli Open Days che permettono di conoscere la scuola e tutte le opportunità da essa offerte, si sono comunque svolti nei mesi di novembre e dicembre, sfruttando la rete e le piattaforme online. Solo sabato scorso, 16 gennaio, è stato possibile accogliere di persona alcune famiglie per una visita ai locali scolastici e una presentazione dal vivo dell’ Istituto.

«Questo anno è iniziato con le migliori speranze – racconta il Direttore don Riccardo Frigerio – abbiamo sfruttato l’ estate per prepararci al rientro in aula con sanificazione, distanziamento dei banchi e adozione di tutte le misure di sicurezza necessarie, ma purtroppo non è stato sufficiente. Il ritorno in presenza in questo ultimo periodo – continua Frigerio – ci ha permesso di dedicarci nuovamente anche all’ aspetto extra didattico che per noi è importantissimo, benché nei mesi precedenti si sia cercato di stare il più possibile vicino ai ragazzi anche in dad. Per fortuna – aggiunge – nessuna delle nostre classi è stata messa in quarantena, permettendoci di continuare a svolgere l’ attività in maniera quasi regolare».

L’Istituto Scuole Professionali Salesiane, fondato da don Bosco nel 1879, utilizza i locali dell’ antica Abbazia di Fruttuaria, ristrutturati dal cardinale Delle Lanze.

Attualmente vengono accolti circa 900 allievi quotidianamente, tra scuola media e centro di formazione professionale. Nella Scuola Secondaria di I grado paritaria sono presenti 9 classi suddivise in tre sezioni, per un totale di 210 allievi, guidati da una quindicina di docenti molto affiatati. Le iscrizioni sono aperte fino al 25 gennaio utilizzando come indirizzo di riferimento direzione@salesianisb.net.

CNOS-FAP San Benigno: “Cosa vuoi diventare?” – OPEN DAY

Le proposte del Centro di Formazione Professionale Salesiano di San Benigno Canavese per le giornate di Open Day virtuale e in presenza. Si riporta di seguito l’articolo oggi pubblicato dal settimanale canavesano “Il Risveglio popolare” a cura di Agostino Albo, Educatore del Centro.

SAN BENIGNO – OPEN DAY VIRTUALI E IN PRESENZA
” Cosa vuoi diventare? “: le proposte del Cnos – Fap

“Cosa vuoi fare da grande?”. Una domanda semplice che nasconde enormi difficoltà nel rispondere, già in tempi normali: figuriamoci al tempo del covid! Nonostante ciò, in questo periodo migliaia di ragazzi devono scegliere che scuola superiore frequentare il prossimo anno e devono partire da questa domanda.

Ecco quindi che il centro di formazione professionale Cnos-Fap di San Benigno ha progettato una nuova campagna di orientamento per i ragazzi delle scuole medie che devono pensare al proprio futuro professionale:

“Cosa vuoi diventare?”

Le attività sono molte, e si svolgono sia in presenza che a distanza, proprio come le loro attività di formazione: nel rispetto della normativa, le lezioni di laboratorio si stanno svolgendo in presenza, due giorni alla settimana.

“Non si può pensare di insegnare un mestiere senza far mettere le mani in pasta, senza toccare cavi o tubi, senza maneggiare spazzole o coltelli – spiega Carlo Vallero, direttore del centro -: quindi per noi la scelta è stata quella di decongestionare la struttura alternando le classi in presenza, ma mantenendo fede allo spirito professionale e pratico voluto da Don Bosco”.

Ma quali sono le attività pensate per l’orientamento dei ragazzi? Tre open day in presenza, nel rispetto delle normative vigenti, con visite individuali e di tempo limitato, si svolgeranno nelle giornate del 12 dicembre, 9 e 16 gennaio. A questi appuntamenti si aggiunge l ‘open day on-line : tutti i giovedì pomeriggio, dalle 17 alle 18, un orientatore è a disposizione delle famiglie per un incontro virtuale nel quale rispondere a dubbi, curiosità e per illustrare il progetto formativo ed educativo della scuola. Si stanno inoltre svolgendo interventi nelle scuole medie del territorio, sempre tramite webinar, per incontrare i ragazzi che manifestano interesse verso questo tipo di percorso.

Sui canali social della scuola (Facebook, Instagram e Youtube) è stata lanciata una serie dal nome “Te lo spiego io, prof!“: piccoli video di un paio di minuti nei quali allievi e allieve di tutti i settori professionali, di tutte le annualità, raccontano ciò che stanno imparando in quel momento in laboratorio, con l’entusiasmo tipico di chi si scopre capace e realizzato.

Il Cnos-Fap di San Benigno, presente sul territorio canavesano da oltre 140 anni, propone per l’anno formativo 2020-2021 percorsi triennali di qualifica, finanziati dalla Regione Piemonte (quindi gratuiti per gli allievi) nei settori di acconciatura, cucina, sala bar, meccanica industriale, elettro, termoidraulica, che vedono il “completamento” nel IV anno con il diploma professionale. A questi si aggiungono i numerosi corsi per adulti, occupati e disoccupati, in ambito ristorativo, meccanico, informatico e della cura della persona (Oss).

È possibile trovare maggiori informazioni sulle iniziative orientative e sui corsi sul sito sanbenigno.

cnosfap.net o chiamando lo 011-98.24.311. agostino albo

Inaugurazione nuovo ingresso e nuova sede SAL ai Salesiani di San Benigno

Nel pomeriggio di venerdì scorso, 26 giugno 2020, presso la Casa Salesiana di San Benigno Canavese, è stato inaugurato un nuovo ingresso della struttura e la nuova sede dei SAL (Servizi Al Lavoro), alla presenza dell’Ispettore del Piemonte e Valle d’Aosta don Enrico Stasi. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato ieri a cura di Agostino Albo, Referente educativo del Centro.

Inaugurazione nuovo ingresso e nuova sede SAL

“Ho fatto più inaugurazioni a San Benigno che nel resto dell’Ispettoria Salesiana”.

Così ha iniziato Don Enrico Stasi, Ispettore dei Salesiani del Piemonte della Valle D’Aosta e Presidente CNOSFAP Regione Piemonte, il suo breve discorso che ha anticipato il taglio del nastro.

Venerdì 26 Giugno 2020 alle 16.00 è stato inaugurato un nuovo ingresso dell’Opera Salesiana di San Benigno: adesso sarà possibile accedere alla struttura anche dal fondo di Via Pertini. Oltre alla possibilità di avere un ingresso adiacente ad un ampio parcheggio, questa miglioria porta con se un’altra importante novità: la riqualificazione del cosiddetto “orto dell’Abate”, che da oggi sarà a disposizione degli oltre 1000 giovani che abitualmente vivono e frequentano le scuole salesiane (Media e Centro di Formazione Professionale). “E’ un segno di vivacità e fermento” ha sottolineato Don Stasi.

Si è poi passati all’inaugurazione della nuova sede dei SAL (Servizi Al Lavoro): un ufficio del CNOSFAP che si occupa da un lato di accompagnare giovani e adulti nella ricerca del lavoro e dall’altro di offrire alle aziende sostegno nella ricerca di dipendenti qualificati. La logica è questa: la mission dell’ente non è quella di fare corsi ma di accompagnare i giovani nel mondo del lavoro, prima formandoli e poi aiutandoli nella ricerca di impiego. “Per il nostro Ente è un investimento importante: questa è la prima sede SAL CNOSFAP in tutto il Piemonte fisicamente fuori dal centro/opera salesiana. Vuole essere un primo passo per andare incontro alle persone.” ha detto il Direttore di Centro Carlo Vallero prima di lasciare che fosse un rappresentante dell’amministrazione comunale di San Benigno a tagliare il nastro. Un gesto questo per ringraziare del sostegno dimostrato nel portare avanti un progetto che si spera possa essere a vantaggio dell’intera comunità.
Il tutto si è poi concluso con un rinfresco preparato dagli allievi del Corso FAL (Formazione al lavoro), un corso rivolto a ragazzi con difficoltà.
Ma il cuore dei sognatori è sempre in movimento e quindi non è finita qui: vi aggiorneremo della prossima inaugurazione!
Puoi vedere le foto dell’inaugurazione cliccando qui!

CFP San Benigno: un “undicesimo” computer donato da un formatore

Per far fronte alla didattica a distanza, che ormai da mesi molte scuole e centri di formazione professionale stanno sperimentando, un formatore del CFP di San Benigno Canavese (che ha chiesto di rimanere anonimo) ha donato nei giorni scorsi un “undicesimo” computer da consegnare in comodato d’uso gratuito per uno dei allievi del Centro che ne avesse più necessità. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera il 21 maggio scorso a cura di Agostino Albo, Referente educativo del Centro.

Formatore del centro dona un PC per un allievo

Nei periodi più difficili della storia l’umanità ha sempre mostrato il peggio e il meglio di sé. Per Grazia di Dio, durante questo stato emergenziale dovuto al Coronavirus nel nostro ambiente, nel nostro centro di formazione professionale, si stanno manifestando soprattutto le virtù, le risorse più belle delle persone che lo vivono. Formatori che non guardano orario, allievi che non si fermano davanti ai problemi tecnici, famiglie disponibili e collaboratrici.

Oggi diamo un’altra bella notizia. Un nostro collega, che ha chiesto di restare anonimo, ha fortemente voluto fare una donazione per acquistare un “undicesimo” computer da dare in comodato d’uso gratuito ad uno dei nostri allievi. La richiesta è stata chiara: che venisse affidato a chi ne ha bisogno e a chi lo merita per l’impegno dimostrato finora.

Il computer è stato quindi assegnato alla nostra allieva Beatrice TESSARO che sta frequentando il primo anno del settore ristorazione: complimenti!

La famiglia e Beatrice stessa hanno espresso gratitudine per questo gesto gratuito, per questa azione fatta con il cuore (e il portafoglio) da un formatore che nemmeno la conosce.

Anche noi ringraziamo questo collega che nell’anonimato ha voluto dare un contributo in questa difficile situazione nella quale ci siamo ritrovati a causa della pandemia globale del COVID-19. Quando i fatti valgono più delle parole.

Don Bosco ha sempre garantito la preghiera e l’affidamento al Signore e a Maria Ausiliatrice per i suoi benefattori: questo vale sicuramente ancora oggi!

CFP San Benigno: formare a distanza? Non basta dirlo

Il settimanale canavesano Il Risveglio Popolare, nella giornata di oggi, riporta un articolo dedicato al Cnos-Fap di San Benigno in merito alla formazione a distanza e all’acquisto da parte del Centro di 10 personal computer per gli allievi. Di seguito l’articolo a cura del Referente educativo del Centro, Agostino Albo.

IL CNOS-FAP DI S. BENIGNO HA DOVUTO ACQUISTARE DEI PC, PORTATI AGLI ALLIEVI DAI CARABINIERI

Formare a distanza? Non basta dirlo

SAN BENIGNO – I formatori e gli allievi del Cnos-Fap di San Benigno si sono salutati il 21 febbraio augurandosi buone feste di carnevale e non si sono più rivisti, così come tanti altri in tutta Italia. Si sono susseguiti momenti di incertezza, notizie a singhiozzo e poi è iniziata la Formazione a distanza ( Fad ).

Da subito gli allievi del Centro di formazione professionale si sono resi disponibili e si sono impegnati nel seguire la nuova tipologia di lezioni proposta dai loro formatori. Ma fin da subito è emerso un problema: la Fad non va sempre nella direzione dell’inclusione sociale. Lezione dopo lezione si è scoperto che il 20% degli allievi si connette a Google Classroom – la piattaforma virtuale scelta dalla scuola – tramite i ” giga ” inclusi nel proprio abbonamento di telefonia mobile, con il grande rischio di non avere dati sufficienti per arrivare a fine mese. Molti di più, oltre il 50%, non ha a casa un computer o comunque lo deve condividere con altri familiari impiegati in smart working o altre video lezioni, costringendolo a seguire lezioni e leggere compiti assegnati tramite uno schermo grande 9 o 10 pollici.

Ovviamente sono quelli con maggiori difficoltà che stanno pagando il prezzo più alto di questa situazione. Le difficoltà riscontrate negli allievi sono così tante da aver spinto l’ente Cnos-Fap a fare una scelta: destinare alcune risorse proprie per l’acquisto di 10 personal computer portatili da assegnare in comodato d’uso ad altrettante famiglie dei propri allievi. Dopo un bando e una graduatoria, che ha tenuto conto di situazione economica, svantaggio personale, connessione a internet e condotta degli allievi, mercoledì 29 aprile i 10 personal computer sono stati consegnati in un territorio che va da Lessolo a Ciriè, da Settimo Torinese a San Giorgio. Partner dell’iniziativa è stata l’Arma dei Carabinieri che ha accettato con entusiasmo di consegnare i computer ai destinatari.

Dato il territorio così grande sono state impegnate nelle consegne la Compagnia di Chivasso, sotto il comando del capitano Giacolla, quelle di Venaria (capitano Moschella) e di Ivrea (tenente colonnello Guida). La consegna è stata coordinata dal maresciallo della Stazione dei Carabinieri di Volpiano, Marco Scacco, già collaboratore di tante iniziative del Centro di formazione professionale.

“Questo – sostiene Carlo Vallero, direttore del Centro -, così come altri interventi che verranno messi in atto nel futuro prossimo, vista la convivenza non breve con il virus e quindi il persistere del ‘distanziamento’, vogliono accompagnare i nostri allievi in questa trasformazione, repentina, dei processi di apprendimento. L’obiettivo è quello di continuare, nel limite del possibile stante la distanza fisica, a educare con lo stesso stile, sfida impegnativa ma possibile. Tutti noi ci auguriamo che, al più presto, questa modalità ‘a distanza’ lasci spazio alla ‘normalità’, ovvero al contatto umano non mediato da nessun strumento “.

A questa iniziativa si aggiungono altri strumenti messi in campo nell’ottica di evitare il rischio di abbandono scolastico: telefonate alle famiglie, tutoraggio dei formatori e una linea telefonica dedicata alle necessità degli allievi. Inoltre si cerca anche di portare avanti le attività tipiche della pedagogia salesiana tramite il canale YouTube e la pagina Facebook della scuola, grazie ai quali vengono inviati agli allievi momenti di ” Buongiorno ” (riflessioni e pensieri dei formatori) e momenti di gioco interattivo con dirette streaming. Insomma: cambiano le modalità, ma non la passione educativa e l’identità di questa scuola di Don Bosco!

agostino albo

CFP San Benigno Canavese: 10 nuovi computer per gli allievi

Nella giornata di oggi, la Sentinella del Canavese dedica un articolo ai Salesiani di San Benigno e in particolare al Centro di Formazione Professionale, in quale ha consegnato 10 nuovi Notebook agli allievi, per consentire loro di seguire le lezioni on line. Di seguito l’articolo pubblicato a cura di Lydia Massia.

I salesiani danno i computer agli studenti
Primo 10 pc con la formula del comodato gratuito. Il direttore del Cnosfap: «Finanzieremo anche le connessioni internet»

Dieci note book consegnati agli studenti che ne sono privi per consentire loro di seguire come tutti gli altri le lezioni on line. Un giornalino scolastico, “Voci di corridoio” per condividere esperienze, informare e divertire in 38 pagine ricche di fotografie. Per finire la consegna di pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà economiche del paese. È un circolo virtuoso quello che si è creato a San Benigno Canavese, che vede l’impegno del Cnosfap, l’istituto professionale di formazione Salesiana, per i personal computer, dell’istituto comprensivo per la realizzazione del giornalino e della stazione dei carabinieri di Volpiano e del gruppo Esselunga per la consegna dei pacchi alimentari a quei nuclei familiari maggiormente in difficoltà .

Si è cominciato ieri, martedì 28 aprile, con la consegna di quattro pacchi alimentari, affidata ai carabinieri di Volpiano. I pacchi, sufficienti a garantire il sostentamento per una settimana ad un nucleo familiare di tre persone, verranno consegnati a famiglie di San Benigno, Bosconero e Volpiano dagli uomini dell’Arma, su indicazione delle parrocchie e della Caritas. L’iniziativa, che nasce dalla collaborazione tra Esselunga e il comando interregionale dell’Arma Pastrengo (Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta), vede la consegna complessiva di 3.100 pacchi- Di questi 450 in provincia di Torino.

Oggi, mercoledì 29 aprile, partirà la consegna dei note book, sempre affidata ai carabinieri.

«Il primo step – spiega Carlo Vallero, direttore del Cnosfap di San Benigno Canavese – prevede la donazione di dieci personal computer, finanziata con 4.700 euro dall’organismo bilaterale dell’istituto, che unisce i fondi dei docenti e dei vertici Salesiani. L’obiettivo è quello di raddoppiare la donazione anche in considerazione del fatto che parte della formazione scolastica resterà on line anche dopo la ripresa di settembre per garantire il distanziamento sociale».

Tra le condizioni necessarie per ricevere il pc non c’è solo la difficoltà economica, ma anche la buona condotta a scuola.

«Finanzieremo inoltre i contratti con operatori telefonici – conclude il direttore Carlo Vallero – in quelle le zone non raggiunte dalla banda larga in cui risiedono i nostri studenti».

Gli alunni che riceveranno i personal computer risiedono nei Comuni di San Benigno Canavese, San Giorgio Canavese Canavese, Montanaro, Feletto, Ciriè, Brandizzo, Settimo Torinese e Leinì. Gli strumenti informatici sono messi a disposizione attraverso la formula del comodato d’uso gratuito e sono estesi alle altre sede piemontesi del Cnosfap.

10 Notebook in comodato d’uso gratuito

I formatori e gli allievi del CNOSFAP di San Benigno si sono salutati il 21 febbraio augurandosi buone feste di carnevale e non si sono più rivisti, così come tanti altri in tutta Italia. Si sono susseguiti momenti di incertezza, notizie a singhiozzo e poi è iniziata la Formazione A Distanza (FAD). Da subito gli allievi del Centro di Formazione Professionale si sono resi disponibili e si sono impegnati nel seguire la nuova tipologia di lezioni proposta dai loro formatori…

Il CFP di San Benigno non rinuncia alla bella pratica del “Buongiorno” salesiano

Il Centro di Formazione Professionale di San Benigno Canavese non rinuncia alla bella pratica del “Buongiorno” in questo tempo di emergenza sanitaria. Nella giornata di oggi, 2 aprile, il settimanale canavesano Il Risveglio Popolare riporta infatti un articolo dedicato a questa importante tradizione salesiana che viene messa in pratica “a distanza” dal CFP di San Benigno. L’articolo è a cura del Referente educativo del Centro, Agostino Albo.

SAN BENIGNO – L’emergenza Covid-19 sta costringendo a cambiare i classici paradigmi della scuola. Ma se la scuola sta rispondendo con forza a questa crisi accelerando sul concetto di formazione a distanza, il grosso rischio è quello di perdere i legami, non riuscire più ad accompagnare i giovani.

Ecco perché, a fianco di tutto questo importante sistema di didattica a distanza, l’équipe educativa del Centro di formazione professionale ha pensato che, in questo momento di incertezze, fosse importante mantenere punti fermi: il “Buongiorno”! Di che cosa si tratta? Questa bella tradizione salesiana, molto amata dai ragazzi, è nata proprio con don Bosco. Ispirato dal modo di fare di sua mamma Margherita, don Bosco tutte le sere dava ai ragazzi di Valdocco la “Buonanotte”: offriva un commento a eventi accaduti nel corso della giornata, proponeva piste di riflessione, trasmetteva testimonianze di ragazzi e di famiglie che aveva incontrato e che li incoraggiavano fortemente nel portare avanti iniziative educative di varia molteplicità. Non era una lezione, ma un momento di 4-5 minuti per finire insieme la giornata. Questa tradizione è rimasta negli anni cambiando forma a seconda delle attività (ad esempio nelle scuole è diventato un “Buongiorno”) e viene portato avanti a tutte le latitudini: chi scrive lo ha visto e ascoltato in Nigeria, Congo, Rwanda e Madagascar!

Sarà questo un modo per mantenere quel clima familiare che identifica la nostra scuola, la nostra casa! Inoltre, in questo momento di isolamento forzato, siamo fortemente convinti che lo stare vicini, quotidianamente, ai nostri giovani sia la prima forma di carità che ci viene chiesta. Per questo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, verranno pubblicati sulla pagina Facebook e sul sito del Centro (sanbenigno.cnosfap.net) dei video “buongiorno” della durata di un paio di minuti per accompagnare gli allievi in questo momento così particolare.

agostino albo,
referente educativo

CNOS-FAP San Benigno: servizio di sala per il pranzo di beneficenza di Intesa SanPaolo

Domenica 1° dicembre 2019, i ragazzi del corso di Sala-Bar del Centro di Formazione Professionale di San Benigno Canavese hanno avuto l’occasione di gestire il servizio sala del pranzo di beneficenza per famiglie disagiate organizzato da Intesa SanPaolo presso il grattacielo della sede dell’omonimo gruppo bancario. Si riporta l’articolo pubblicato da La Stampa in data 2 dicembre 2019 a cura di Claudia Luise.

In trecento al grattacielo di Intesa SanPaolo per il pranzo di beneficenza

TORINO. Tafà è in quinta elementare e ha già deciso: da grande vuole fare l’egittologo. Ha appena visitato l’ultimo piano del Grattacelo Intesa Sanpaolo ma ha avuto un po’ paura. «Soffro di vertigini – dice – sono però riuscito a riconoscere la zona dove abito dall’alto» .

Il bimbo è uno dei trecento ospiti che hanno pranzato nella mensa della banca con i volontari di Intesa Sanpaolo nell’ambito del progetto «Noi Insieme: Natale 2019» realizzato in collaborazione con la Caritas e agli studenti degli istituti alberghieri salesiani. Quella di ieri al grattacielo è solo una delle tappe dell’iniziativa che si svolgerà anche in altre nove città e coinvolgerà in totale oltre 2 mila persone.

«Abbiamo ricevuto una risposta molto superiore a quella che aspettavamo, di solito non c’è una partecipazione così sentita ai pranzi di Natale offerti dai privati perché i bisognosi non vogliono essere al centro dell’attenzione di persone che non fanno niente per loro tutto l’anno. In questo caso è stato diverso perché il grattacielo è ritenuto uno spazio pubblico e li ha entusiasmati poter fruire di un luogo iconico», racconta Pierluigi Dovis, direttore Caritas Diocesana.

Un’esperienza che conferma un principio cardine dell’assistenza. «I poveri non hanno bisogno solo di mangiare ma anche di poter accedere alla cultura», aggiunge Dovis. Al pranzo hanno partecipato il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, e l’assessora alla Cultura Francesca Leon.

CNOS-FAP San Benigno: Programma di Orientamento

Il Centro di Formazione Professionaledi San Benigno Canavesepresenta le varie iniziative dedicate all’orientamento per i ragazzi in uscita dalla scuola media. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dal CNOS-FAPdell’opera, a cura di Agostino Albo.

PROGRAMMA ORIENTAMENTO

Le attività di orientamento per i ragazzi in uscita dalla scuola mediasono già in pieno svolgimento: saloni dell’orientamento, scuole medie in visita presso il nostro centro, colloqui orientativi, visite presso gli istituti del territorio, open day.

Gli appuntamenti non sono pochi e per non perdersi nessuna possibilità vi proponiamo un piccolo riepilogo dei principali eventi.

SALONI ORIENTAMENTO:

SCUOLE MEDIE IN VISITA:

Settimanalmente ricorderemo i vari appuntamenti!

Clicca qui per scaricare il pdf del riepilogo Programma Saloni

Clicca qui per scaricare il pdf del riepilogo Programma Scuole Medie in visita

Cnos-Fap San Benigno – Gita Formatori al Monastero

Si riporta la notizia proveniente dal Cnos-Fap di San Benigno Canavese, riguardo al ritiro spirituale per i dipendenti che si è svolto al Monastero Mater Ecclesiae sull’Isola di San Giulio nella giornata di venerdì 13 settembre.

“L’educazione è cosa di cuore” diceva Don Bosco. E il cuore è un muscolo che va allenato per poterlo utilizzare al meglio, soprattutto se si sceglie di essere educatori nella vita. Proprio per questo l’anno formativo 2019/2020 del CNOS-FAP di San Benigno si è aperto con un ritiro spirituale per tutti i suoi dipendenti. Venerdì 13 settembre 2019, dopo la celebrazione eucaristica presieduta da Don Silvio Gignone, in più di 60 tra formatori, operatori di segreteria e collaboratori, si sono recati presso il Monastero Mater Ecclesiae sull’Isola di San Giulio. Il Monastero è abitato da una comunità di oltre 70 monache benedettine che hanno scelto la clausura. Dopo essere giunti sull’isoletta in mezzo al Lago d’Orta e aver ammirato lo splendido paesaggio, il gruppo è stato accolto nella sala dell’ascolto da Suor Chiara Maria, monaca da 33 anni. Suor Chiara Maria ha portato una sua preziosissima testimonianza su due temi: la relazione con l’altro e la modalità per comunicare Dio ai giovani.

“Quando ci prepariamo a varcare il territorio sacro di un’altra persona dobbiamo chiedere permesso (non entrare con l’atteggiamento “io so”, ma “cerchiamo insieme”), toglierci i sandali (cioè entrare con il cuore disarmato, in punta di piedi), ricordarci che l’altro è sempre un DONO, mai una conquista!”. Poi ha aggiunto “Per essere capaci di avvicinarmi all’altro, devo prima abitare il mio cuore, trovarmi bene con me stesso… perché chi vuole aiutare uno che sta annegando, deve gettarsi nell’acqua con lui, ma devo saper nuotare meglio di lui.” “Possiamo dire che comunichiamo Dio, non tanto quando “facciamo”, ma quando “siamo” … lo comunichiamo per contagio, se necessario anche con le parole.”

Un incontro che chiedeva delle risposte sul lavoro con i giovani è diventata una riflessione per ciascuno dei presenti su come cerca di vivere la propria vita di fede.

Dopo l’incontro il gruppo si è unito con la comunità monastica per la recita dell’ora sesta e per la recita della preghiera del formatore mentre il direttore di centro Carlo Vallero accendeva un lume alla luce del tabernacolo: prendere la Luce dalla vera fonte.

Lasciata l’isola e la sua comunità, i formatori hanno vissuto un momento conviviale per festeggiare 4 colleghi (Michele Bellezza, Mario Cena, Gianpaolo Monetta e Grazia Tavella) che hanno raggiunto il traguardo della pensione: un modo per dire grazie a chi per decenni ha speso la sua vita per il bene dei giovani che Don Bosco gli affidava!

Don Riccardo Frigerio, Direttore dell’Opera Salesiana, ha commentato così la giornata:” E’ stata un’esperienza sicurame nte positiva, la testimonianza di Suor Chiara Maria è stata seguita con davvero tanta attenzione da tutti. Non so quali saranno le conseguenze, di certo è stato un momento di semina. E poi anche il momento conviviale ha dato modo di confrontarsi non solo su temi di lavoro.”

Un modo di iniziare l’anno che ri-centra le motivazioni e allena il cuore per accogliere al meglio i giovani che Don Bosco gli affida!