Uno sguardo ai concorsi nazionali di Settore – CNOS-FAP Valdocco
La partecipazione ai concorsi nazionali di Settore rappresenta per i giovani del CNOSFAP Valdocco un sogno attraverso il quale è possibile mostrare le proprie abilità e la dedizione che si ha verso il lavoro. Questo ciò che è successo a Alessia Di Salvatore e a Ivan Bertolo che sono riusciti a partecipare al concorso dei capolavori del settore turistico alberghiero. Di seguito la notizia pubblicata su “Cnos-Fap di Valdocco“.
Valdocco nasce da un sogno. Un sogno di speranza, di amorevolezza verso i giovani. Un sogno che diventa realtà con la tenacia di chi, come Don Bosco, ha sempre creduto nei ragazzi.
Dopo moltissimi anni, la formazione professionale continua ad alimentare sogni, a dare speranza a ragazzi/e che cercano di guardare al loro domani con fiducia.
Con fatica e determinazione i giovani, che ancora oggi vivono a Valdocco, cercano di costruire il loro futuro, di crescere come buoni cittadini, operosi e impegnati, per lasciare un segno ed essere d’esempio verso altri giovani. Partecipare ai concorsi nazionali di Settore è per i giovani del CNOSFAP Valdocco un sogno, una meta che consente di dimostrare le proprie abilità e il frutto di un lavoro intenso.
Alessia Di Salvatore e Ivan Bertolo hanno partecipato al concorso dei capolavori del settore turistico alberghiero.
Alessia, iscritta al 3 anno del corso di Operatore della Panificazione, Pizzeria e Pasticceria, ha accolto il concorso come una sfida. Appassionata fin da piccola a tenere le mani in pasta, vuole essere la dimostrazione che una passione può essere coltivata, può trasformarsi in un mestiere che, non solo deve catturare i sensi, ma anche essere salutare e incidere su uno stile di vita che garantisca il benessere.
Ideare il piatto, studiare le sue caratteristiche, poterlo proporre anche a chi, per motivi di salute, deve stare attento alla dieta. Documentare, con l’aiuto dei videomaker del IV anno di grafica, le diverse fasi di lavoro, perché un concorso nazionale in periodo di pandemia deve rispettare i protocolli di sicurezza. Alessia ha raccontato che nei mesi di lavoro, non sono mancate le difficoltà: prove su prove, abbinamenti mal riusciti, strutture e consistenze lontane dal progetto originale. Ma il confronto con i formatori le ha permesso di non mollare e di realizzare un prodotto che l’ha resa felice e soddisfatta. Alessia ha saputo dimostrare la sua professionalità e la sua serietà.
Il suo dolce Eplì ha raggiunto un favoloso 3° posto aggiudicatole per la migliore prova pratica e migliore prova individuale. Questo ci rende orgogliosi e ci dimostra che credere nei giovani continua ad essere una carta vincente per promuovere il loro autonomo operare come buoni e onesti cittadini.