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“Io sono l’Altro. Per la libertà, la pace e la giustizia sociale”, seminario Minori di Diritto 2024

Il seminario “Minori di Diritto“, svoltosi il 22 novembre 2024 nella Sala Sangalli dell’oratorio di Valdocco, via Maria Ausiliatrice 32, ha esplorato il tema dell’inclusione sociale con interventi di esperti, tra cui: Roberta Ricucci, docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi,  Caterina Di Chio, psicologa clinica e di comunità – Studio Amae e Federico Zamengo docente di Pedagogia Generale – Università degli Studi di Torino.

Organizzato da Salesiani per il Sociale e VIDES Piemonte e Valle d’Aosta, in collaborazione con il TESC, l’evento prevedeva una sessione di quattro ore che ha visto il susseguirsi di una conference in plenaria moderata da suor Anna Bailo, Delegata FMA di Pastorale Giovanile. Ha portato il suo saluto don Alberto Goia, Responsabile della Pastorale Giovanile. 

Nella seconda parte della mattina, i 150 partecipanti hanno avuto la possibilità di scegliere tra otto Talk, condotti da professionisti, che hanno avuto il carattere di testimonianza, esperienze/progetti con attività laboratoriale interattiva:

  • Chi ha paura della scuola? A “prova” di inclusione: minori e famiglie a scuola tra accoglienza, aspettative e fragilità (Cristiana Albino – Associazione Diskolé Aps)
  • Progetto A3: storie di empowerment per giovani donne (Valentina Robazza – Casa della Giovane)
  • La Finestrella: il benessere psicologico dei giovani (Francesca Errigo – Vides Main Odv)
  • Casa Oz. Quotidianità che cura (Marco Canta – FondazioneOz Ets)
  • Accogliere me per includere l’altro (Elena Ciampi – Studio Amae)
  • Inclusione della diversità nel mondo del lavoro (Stella Pinna Pintor – Università di Torino)
  • Cittadinanza e persone con background migratorio (Roberta Ricucci – Università di Torino)
  • Parte-ci-pare: costruire comunità (Federico Zamengo – Università di Torino)


Alla fine dell’evento, i ragazzi hanno riflettuto sul proprio ruolo nel costruire una società inclusiva, dove ogni individuo si senta accolto e possa godere pienamente di diritti e opportunità. L’esclusione sociale è l’impossibilità per un individuo di partecipare pienamente alla vita della comunità. Nelle società contemporanee tra le categorie maggiormente vulnerabili ci sono anche i minori.

Il secondo incontro di E Se La Fede 2024/25 “Le vocazioni nella chiesa”

Giovedì 21 novembre si è tenuto il secondo incontro di E se la fede avesse Ragione? per l’annualità 2024/2025: tema della serata “Le vocazioni nella chiesa“. Location, come al solito, la Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco.

Nell’affrontare il tema lo speaker don Paolo Paulucci ha toccato i seguenti argomenti:

  • La vita inizia da una chiamata
  • I movimenti della chiamata
  • La fantasia dello Spirito: riflessi dell’Amore

Per rivivere l’incontro è disponibile il video della diretta:

Prossimo appuntamento il 5 dicembre sul tema “La vocazione matrimoniale“.

In arrivo l’MGS DAY! – 17 novembre 2024

Torna l’MGS Day a Torino-Valdocco! L’appuntamento, all’insegna del “Gioiosi nella speranza“, è per il 17 Novembre 2024.

PROGRAMMA

  • 9.30 Accoglienza
  • 10.30 Teatro
  • 11.30 Gioco
  • 12.00 Testimonianza di Emiliano Somellini, uno degli ex ragazzi del CIDMA (Centro Internazionale di Documentazione delle Mafie)
  • 13.30 Pranzo al sacco
  • 14.15 Gioco
  • 15.15 S. Messa presieduta da don Miguel Angel Garcia Morcuende SDB, Consigliere Generale della Pastorale Giovanile
  • 16.10 Saluti

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI

L’iscrizione alla giornata ha un costo di € 7. Rivolgersi al responsabile del proprio centro per iscriversi.

INFO

E se la fede avesse Ragione? – Primo incontro dell’annualità 2024/25 sul tema “La chiesa comunione di vocazioni”

Giovedì 24 ottobre si è tenuto il primo incontro di E se la fede avesse Ragione? per l’annualità 2024/2025 nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco. Tema della serata “La chiesa comunione di vocazioni“.

Nell’affrontare il tema lo speaker don Paolo Paulucci ha toccato i seguenti argomenti:

  • Dio è comunione quindi…. La vita è comunione!
  • La giustizia delle relazioni
  • La Chiesa nel sogno di Dio…. Una comunione che guarda fuori

Per rivivere l’incontro è disponibile il video della diretta:

Prossimo appuntamento il 21 novembre sul tema “Le vocazioni nella chiesa“.

 

E se la Fede avesse Ragione? 2024/2025 – CREDO LA CHIESA

Riprendono gli appuntamenti di “E se la fede avesse ragione?” per l’anno 2024-2025: sei incontri rivolti ai giovani per un percorso autentico di fede, organizzati in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana. In particolare, in questa nuova edizione, gli incontri avranno come tema “CREDO LA CHIESA – Fratelli per vocazione“.

L’appuntamento sarà sempre presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco dalle ore 20.45 alle 22.30, con possibilità, per chi lo desidera, di una cena condivisa alle ore 19.45. Il primo appuntamento sarà giovedì 24 ottobre 2024.

Gli appuntamenti di “E se la Fede” andranno anche in diretta televisiva su VideoNord del Gruppo Rete 7 (canale 83 del digitale terrestre) e sui canali Facebook di “E se la Fede”.

Per non perdere tutti gli incontri aggiungili sul tuo calendario Google:

Gli appuntamenti di “E se la Fede” andranno anche in diretta televisiva su VideoNord del Gruppo Rete 7 (canale 83 del digitale terrestre) e sui canali Facebook di “E se la Fede”.

Per rivivere gli appuntamenti, inoltre, è stato creato un canale podcast dedicato così da rendere accessibili le catechesi sui diversi canali di distribuzione.

 

Mini Campo GxG il 4-5 Luglio 2024

Per i ragazzi che hanno terminato la 3°- 4°- 5° superiore arriva il Mini Campo GxG per l’estate!

L’appuntamento è il 4 e 5 luglio 2024 (arrivo alle 20.30 dopo cena, rientro alle 18.00) a Valdocco e Giaveno-Selvaggio.

Il contributo di partecipazione di € 5 include la notte, la colazione, il pranzo e il viaggio.

Iscrizioni

Presso il referente della propria casa salesiana o contattando don Fabiano Gheller.

In cammino verso il Sinodo Salesiano dei Giovani

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – A motivo del Bicentenario del Sogno dei Nove Anni di Don Bosco (1824-2024), il Settore per la Pastorale Giovanile salesiana ha convocato i giovani di tutto il mondo salesiano per un incontro, che si terrà dall’11 al 16 agostoa Torino-Valdocco e al Colle Don Bosco.

Non si tratta di un semplice incontro di giovani: è piuttosto un processo già avviato da tempo nelle Ispettorie, nel quale i giovani sono stati invitati a camminare insieme, ascoltando, parlando e pregando con l’obiettivo di discernere insieme il futuro loro e quello della Chiesa. Si tratta di ascoltarsi, imparare gli uni dagli altri e proiettare il Vangelo sulle situazioni che vanno scoprendo nella loro vita.

La metodologia del Sinodo Salesiano dei Giovani è tutta pensata per dare valore al protagonismo dei giovani, non degli educatori adulti. “Vogliamo che siano protagonisti attivi della trasformazione sociale e testimoni della misericordia di Gesù e del Padre”, ha spiegato don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile Salesiana.

Come dice Papa Francesco, “anche se non è sempre facile accostare i giovani, stiamo crescendo su due aspetti: la consapevolezza che è l’intera comunità che li evangelizza e l’urgenza che i giovani siano più protagonisti nelle proposte pastorali” (Christus Vivit, 202).

“I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice sono chiamati a camminare con i giovani, per crescere insieme nella fedeltà alla proposta di vita che pone il Vangelo – prosegue don García Morcuende –. Più che teorie o conoscenze, i giovani cercano esperienze di vita, hanno bisogno di agire. È necessario dare loro l’opportunità al Sinodo di impegnarsi nella fede in iniziative concrete di servizio agli altri, soprattutto ai più deboli. Nessuno come loro potrà offrire una testimonianza viva del significato che il Vangelo ha per la sensibilità, le preoccupazioni e i problemi dei giovani di oggi”.

Per organizzare al meglio la struttura e le attività del Sinodo, nonché le procedure delle varie assemblee, è stato istituito il Core Group – la Segreteria del Sinodo – composto da 14 giovani.

Al Sinodo Salesiano dei Giovani partecipano 373 persone; 293 sono giovani (tra cui i membri del Core Group e 22 pre-novizi), che hanno diritto di voto in Assemblea.

Altri partecipanti al Sinodo, senza diritto di voto, sono: il Rettor MaggioreCardinale Ángel Fernández Artime; altri 41 Salesiani (rappresentanti delle Regioni, responsabili dei contenuti e degli spettacoli, della logistica, della comunicazione sociale, dei traduttori e dello staff organizzativo); 18 Figlie di Maria Ausiliatrice15 musicisti e 5 laici dello staff tecnico.

Nello sviluppo del dibattito sinodale, si stanno costituendo i Circoli Minori, su base linguistica. Ogni giovane parteciperà al Circolo in base alla lingua che conosce meglio (spagnolo, portoghese, francese, inglese, italiano) e ogni singolo Circolo si occuperà dell’intero Instrumentum Laboris (Strumento di Lavoro), diviso in tre parti.

Lo scopo di questi Circoli Minori è quello di dare ai giovani l’opportunità di esprimere le proprie opinioni e di confrontarle, in modo che alla fine appaia e venga dichiarato sinteticamente su quali opinioni c’è consenso e su quali c’è dissenso. In ogni gruppo, il Moderatore guiderà la discussione e il Relatore farà una sintesi delle opinioni espresse.

L’Instrumentum laboris, che servirà come base e punto di riferimento durante la discussione sinodale, è già stato redatto. Questo “documento di lavoro” è il frutto dei suggerimenti e delle osservazioni dei giovani delle diverse Ispettorie.

Al Sinodo partecipano persone provenienti da 83 Paesi – 187 donne e 185 uomini. Le lingue più parlate sono l’inglese, lo spagnolo, l’italiano, il portoghese e il francese. Poi, nell’ordine, polacco, hindi, tedesco e arabo. Infine, ci sono partecipanti che parlano cantonese, croato, mandarino, coreano, tamil, amarico, bielorusso, olandese, swahili, konkani, marathi, sloveno, telugu, thailandese, filippino, croato, ungherese, albanese, lingala, nepalese, bengalese, sinhala, urdu e creolo.

“La preparazione personale attraverso la preghiera è molto importante – conclude il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile –. Vogliamo farlo accompagnati da quattro atteggiamenti spirituali: un forte senso di appartenenza alla Chiesa e alla Famiglia Salesiana; con la gratitudine per il dono del carisma salesiano; lasciandoci interpellare dalla situazione concreta delle case salesiane, dei giovani e del mondo di oggi; e pensando al futuro, aperti e fiduciosi nell’azione del Signore, consapevoli che è Lui che ci guida e ci sostiene”.

Consulta nazionale del MGS a Valdocco: il tema della “speranza” al centro dell’incontro

Dal 24 al 26 maggio, a Valdocco, si è svolta la Consulta Nazionale del Movimento Giovanile Salesiano, alla quale hanno partecipato i giovani provenienti dai territori, i delegati e le consigliere di Pastorale Giovanile.

Il tema al centro dell’incontro è stata la proposta pastorale sviluppata per il prossimo triennio, fondato sulle Virtù teologali, e per la Proposta Pastorale 2024/2025 intitolata “Attesi dal Suo Amore”.

Nei tre giorni di incontro, c’è stato infatti un momento di formazione proprio sul tema della speranza, curato da don Paolo Paulucci, argomento del prossimo anno in cui la Chiesa attende il Giubileo.

Il lavoro si è svolto in sessioni plenarie e divise per territori, per permettere una riflessione su quanto appunto avviene nei territori e per poterla condividere con gli altri.

C’è stato lo spazio per partecipare alle celebrazioni per Maria Ausiliatrice e visitare il Museo Casa Don Bosco.

I giovani incontrano Card. Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini

Torino, una mattinata soleggiata di una tranquilla Domenica di inizio maggio. Il cortile di Valdocco inizia a popolarsi di giovani. Le età son diverse, come i contesti o le case da cui provengono la maggior parte di questi.

Ci si raduna per un motivo preciso, un’occasione da non perdere, un’opportunità da non farsi scappare: d’altronde quante volte si ha la possibilità di incontrare un Cardinale, ma soprattutto quante volte si ha la possibilità di parlare, domandare e confrontarsi con lui?

Fresco di nomina da Cardinale, Patriarca dei Latini di Gerusalemme, Sua Beatitudine Pierbattista Pizzaballa. È lui l’ospite tanto atteso ed è da lui che ci si aspettano delle risposte: un parere o un giudizio, poco importa.

Quello che emerge fin da subito è la sua estrema capacità di sintesi, di concretezza. Semplicemente di chiarezza.

Circa un’ora di domande. Temi svariati: dalla sua storia vocazionale al tema forse più caldo per l’attualità mondiale, la guerra in Israele.

Da cosa significhi davvero amare al suo rapporto con il Santo Padre. Risposte brevi e concise, ma che ti lasciano qualcosa.

Padre Pierbattista vive ormai da circa 35 anni a Gerusalemme e alla domanda “Con quale coraggio nei prossimi giorni ritornerà in Israele?” lui risponde con una semplicità estrema, ma con la voce rotta dalla commozione “Perché io voglio bene alla mia gente”.

Brividi sulla pelle che svaniscono con un caloroso applauso spontaneo da parte del pubblico.

Ecco, lui vuole bene alla sua gente. Vite martoriate dall’odio e dalla violenza che da troppo tempo si respira in quella terra dove tutto è nato. Per loro lui darebbe la vita, questo è certo. E non
importa se cristiani, ebrei o mussulmani. Sono sempre persone: uomini e donne che hanno un nome, un volto, una storia.

Si parla più volte di perdono, della capacità di perdonare. Per lui amare è perdonare. Purtroppo però, non basta per ottenere la pace. Servono anche giustizia e verità.

Si parla di dialogo. Dialogare non inteso come dibattito di idee o dire polemica, ma come rispetto, riverenza e perdono tra popoli culturalmente e religiosamente tanto diversi.

Da quel 7 Ottobre 2023, il dialogo è venuto a mancare, si è sempre di più affievolito. Ora, per sperare un futuro migliore, è necessario riaccenderlo.

Proprio perché le risposte sono esaustive, le domande non vengono a mancare. Quello che manca è il tempo.

Sarà anche stata una bella opportunità di dialogo e di confronto, ma ancor di più è stato un dono. Padre Pierbattista sicuramente ci ha lasciato tanto. Ci ha donato la speranza di vedere un giorno una Terra Santa non martoriata dal dolore e dalla violenza.

In attesa di quel giorno, vogliamo sentirci vicini con la preghiera a quelle persone che ogni mattina si sentono l’arca di Noè dopo il diluvio.

Non il diluvio universale, ma il “Diluvio Al-Aqsa”.

E non la grande barca di legno, ma la speranza di un Dio buono e misericordioso che nonostante tutto continua a tenerci a galla.

E se la fede avesse Ragione? – Sesto e ultimo incontro dedicato al tema “Adorato e Glorificato”

Giovedì 2 maggio si è tenuto il sesto e ultimo incontro di E se la fede avesse Ragione? nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco. Tema della serata “Adorato e Glorificato: il respiro della preghiera“.

Nell’affrontare il tema lo speaker del giorno, don Simone Sassi, ha toccato i seguenti argomenti:

  • La preghiera è una relazione personale
  • Scendere nel cuore
  • Dov’è il nostro cuore? Dove siamo?

Per rivivere i vari incontri, oltre al video, è disponibile un podcast dedicato dove vengono caricati tutti gli appuntamenti.