Don Bosco Borgomanero: “Taste of Piemont” – verso il gemellaggio con la scuola di New York

La Scuola Salesiana di Borgomanero sta portando avanti un dialogo con la scuola di New York per arrivare ad un gemellaggio dal titolo “Taste of Piemont”. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera il primo ottobre scorso, a cura di don Giuliano Palizzi e la spiegazione del progetto a cura di Maddalena Neale docente Inglese e Spagnolo Liceo don Bosco.

TASTE OF PIEMONT: COLLEGAMENTO CON LA SCUOLA DI NEW YORK

Sabato 3 ottobre alle 18, nel Laboratorio del Gusto, collegamento con la scuola di New York www.stjohnsprepschool.org per l’inizio del dialogo verso il gemellaggio con la nostra scuola.

Il Progetto Pilota dell’Ufficio Scolastico Provinciale – in cui si inserisce il gemellaggio – si chiama “Taste of Piemont” (patrocinato dal Consolato italiano di NY) e si sviluppa nell’ambito degli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030 (Obiettivo 4, Educazione di Qualità). All’incontro di sabato, saranno presenti la prof.ssa Gabriella Colla (project manager del progetto, dell’Uff. Scolastico Provinciale), Matteo Marnati (Assessore Regionale all’Innovazione), il Presidente della Provincia di Novara Federico Binatti e Luca Trabaldo Togna, che fornirà la stoffa per le divise ufficiali dello scambio.

I partecipanti del Liceo del Don Bosco saranno gli studenti della Quarta Gusto, coordinati della prof.ssa Maddalena Neale e prof. Fabio Perna.

Taste of Piedmont

Nell’anno scolastico 2020-21 la Dott.ssa Gabriella Colla dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Novara, in collaborazione con la Dott.ssa Annavaleria Guazzieri, Direttrice dell’Education Office del Consulate General of Italy, New York, ha proposto al Collegio Don Bosco di Borgomanero di prendere parte all’iniziativa intitolata Taste of Piedmont, sviluppata nell’ambito degli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030 con particolare attenzione all’Obiettivo 4 dedicato all’Educazione di qualità.

Nell’ambito del progetto è stato avviato il dialogo verso un gemellaggio con la scuola St. John’s Prep di Astoria, New York, attraverso incontri virtuali tra studenti da tenersi durante l’anno durante i quali ci si scambierà idee e si collaborerà a vari progetti incentrati sulla valorizzazione del Gusto del Piemonte a 360 gradi, partendo dall’enograstronomia per poi estenderlo a moda, arte e design. Si lavorerà sulla formazione di team building attraverso lo studio e l’approfondimento degli obiettivi dell’agenda ONU legati alla sostenibilità, condividendo esperienze e tradizioni per acquisire una visione più aperta e internazionale del mondo di oggi e del futuro, promuovere accettazione, pace e sostenibilità e formare cittadini globali e leader dotati di spirito critico.

L’appuntamento Happy Brunch Hour, tenutosi sabato 3 ottobre nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile e scelto come kick-off event di questo progetto di internazionalizzazione, ha visto il coinvolgimento della classe 4 del Liceo del Gusto di Borgomanero e di una rappresentanza di studenti della St. John’s Prep. Presenti nell’aula di Gusto anche la Dott.ssa Colla, il signor Andrea Crivelli, Consigliere per l’istruzione della Provincia di Novara, l’Avvocato Francesco Valsesia, Assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili del Comune di Borgomanero e il dottor Luca Trabaldo Togna, AD della Trabaldo Togna S.p.A, mentre un nutrito gruppo di personalità istituzionali e scolastiche coordinati dalla Dott.ssa Annavaleria Guazzieri e dalla Prof.ssa Simona Rodano erano in collegamento da New York insieme a docenti e studenti. Tutti gli ospiti, compresi direttori e presidi delle due scuole, si sono detti entusiasti e onorati di poter partecipare a questa splendida iniziativa.

Durante l’evento denominato Happy Brunch Hour, dalla combinazione di un tipico brunch americano delle ore 12 e di un happy hour italiano delle ore 18, ci si sono scambiate ricette tradizionali delle due aree geografiche, gustate insieme a due cocktail creati appositamente per l’occasione dagli studenti e dagli insegnanti Kathy Adrahtas e Fabio Perna: l’Astoria Sunrise, a base di tè freddo, limone, arancio e menta, e l’Ocean Vine, con succo d’uva americana, acqua tonica alla genziana e acqua di mare.

Il menù gustato a New York era poi formato da pancakes Astoria con sciroppo d’acero, frutta fresca e panna montata, mentre in Italia il brindisi è stato accompagnato da rane fritte, anelli di cipolla di Cureggio e Fontaneto e gorgonzola dolce DOP del Caseificio Tosi.

Prima dell’evento vero e proprio gli studenti italiani e americani hanno avuto modo di incontrarsi grazie a un momento di reciproca conoscenza durante il quale, divisi in gruppetti e assistiti da un moderatore, si sono scambiati passioni e interessi condivisi in seguito con l’intero gruppo riunito. Il tutto si è concluso con un brindisi collettivo e l’augurio di potersi incontrare presto, magari dal vivo!

Maddalena Neale docente Inglese e Spagnolo Liceo don Bosco

San Salvario House: la testimonianza di un giovane nell’housing sociale

L’esperienza di un giovane universitario presso San Salvario House. Ecco di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera con la testimonianza di Giovanni, giovane di 23 anni della Regione Sicilia.

Giovanni: l’esperienza all’housing che mi ha cambiato

Sono Giovanni, ho 23 anni e sono nato e cresciuto in Sicilia. Dopo aver conseguito la laurea triennale in ingegneria gestionale a Palermo, decisi di continuare il mio percorso di studi a Torino. Quando si opta per un ateneo molto lontano da casa, si viene investiti dalla frenesia e dall’eccitazione di cominciare un nuovo percorso e fare una nuova grande esperienza… ma più grande è l’esperienza più sono le preoccupazioni che prendono piede! Nel mio caso, ero preoccupato perché avevo difficoltà a trovare un alloggio e perché ero spaventato dalla possibilità di andare a vivere con persone che non conoscevo: le incognite erano tante, e più cercavo, meno trovavo e più mi preoccupavo. Fin quando su un sito non trovai l’annuncio di San Salvario House: il prezzo conveniente, la posizione strategica (quasi a metà strada tra il centro e il politecnico) ma anche la possibilità di fare nuove conoscenze con ragazzi provenienti da ogni parte del mondo e il fatto che la struttura fosse guidata da un educatore e si appoggiasse a una parrocchia… tutti questi fattori mi convinsero a scegliere il social housing come mio alloggio. Ancora invaso da dubbi, a fine settembre 2019 mi trasferii.

Bastò poco affinché i miei dubbi e le mie ansie svanissero: fui accolto molto bene e riuscii molto presto a integrarmi tra i ragazzi già presenti. La convivenza di diverse culture non mi spaventava più, e con il passare dei mesi cominciai a conoscerle sempre meglio. Certo, ci sono state alcune discussioni e un po’ di liti, ma siamo riusciti sempre, io e i miei coinquilini, a venirci incontro e capirci l’un l’altro. Durante il mese, l’educatore organizzava cene e momenti di condivisione, anche con l’appoggio delle famiglie della parrocchia; sono stati momenti molto belli, ma ciò che veramente mi ha segnato è stata la quotidianità, a volte banale, con ragazzi italiani, africani, asiatici e americani.

Impossibile inoltre non accennare al periodo in quarantena: per vari motivi, decisi di rimanere a Torino e seguire da lì le lezioni online e affrontare gli esami nella mia stanza davanti al computer. È stata un’esperienza molto strana (come penso lo sia stata per tutti), ma che sicuramente sarebbe stata molto diversa (e peggiore) se l’avessi affrontata da solo. Invece, molti ragazzi decisero di non tornare a casa propria e di restare nell’housing e lì, costretti tutti noi in uno spazio relativamente limitato, riuscimmo ad avvicinarci ancora di più: ci furono momenti di confronto, di scontro e condivisione, grazie ai quali imparammo a conoscerci meglio e, uniti, a portare avanti il progetto del social housing.

Questi sono stati mesi incredibili, che mi hanno formato molto, e certamente il Giovanni che è uscito per un’ultima volta da quel portone in via Saluzzo non sarà lo stesso che è entrato in quel settembre che ora sembra così lontano. La mia esperienza al San Salvario House è una di quelle che molto difficilmente dimenticherò nella mia vita; me la porterò dietro sempre e spero di riuscire a portare anche alle persone che conoscerò in futuro almeno un pezzo di quei ragazzi che tanto si sono fatti volere bene.

Scuola Salesiana di Cumiana: “un click per la scuola”

La scuola Salesiana di Cumiana parteciperà all’iniziativa di Amazon “Un click per la scuola” !

La scuola segnala che ha bisogno di tutto l’aiuto di famiglie, amici ed exallievi per aderire a questa iniziativa e poter ottenere le apparecchiature utili ai ragazzi.

Attraverso tale iniziativa, Amazon donerà alla scuola il 2,5% dell’importo sotto forma di credito virtuale, che la scuola userà per richiedere i prodotti di cui ha bisogno dopo aver confermato la partecipazione all’iniziativa.

Ecco solo seguire questi passaggi: