Cagliero 11 – “Ringraziare > Educazione” – Gennaio 2025

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°193 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Gennaio 2025.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

Preghiamo per i missionari di oggi e di ieri: ringraziamo per il loro contributo educativo nella formazione dei giovani e dei popoli

Per il diritto all’educazione.

 

Cari amici,

l’essere umano – a differenza delle altre specie – ha bisogno di un bel po’ di tempo per crescere e assumere la vita nelle proprie mani. Non solo si nutre con il latte materno, ma ha anche bisogno della linfa che proviene dalla cura dei più cari così come dall’ambiente in cui vive. Ognuno di noi prende forma dalla famiglia e dalla società. Mangiamo del pane nel nostro focolare e, allo stesso tempo e con uguale importanza, del cibo che ci proporziona la cultura dove vediamo la luce di questo mondo per la prima volta. Questo processo di crescita progressiva è l’educazione. Educare e educarsi sono un diritto umano. La Chiesa sin dai primi tempi si ritiene “Mater et Magistra” e perciò contribuisce decisamente alla crescita dell’umanità offrendo il contributo che viene dal Vangelo. Non è sbagliato, né tanto meno pretesa di addottrinamento, dire che l’azione missionaria sia un’azione educativa e che, in tante maniere, contribuisca all’educazione dei popoli in cui annuncia la Buona Novella.

Don Oscar Emilio Lorenzo Rìos SDB
Docente della Facoltà di Scienze della Educazione, UPS Roma

Lettera dell’Ispettore – Natale 2024

Si riporta di seguito la lettera dell’Ispettore del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania don Leonardo Mancini per il mese di dicembre 2024, in occasione del Santo Natale.

Valdocco, 20 dicembre 2024

A quanti lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio
(Gv 1,12)

Spes non confundit
(Rm 5,5)

Il Giubileo ormai imminente ci chiede di metterci in cammino. Come pellegrini della speranza siamo chiamati a ribadire con convinzione che Spes non confundit, la speranza non delude!

Il mistero del Natale ravviva la nostra speranza: l’Incarnazione del Verbo compie le promesse antiche, dando ragione della speranza vissuta dal popolo eletto; ma chiede di attendere un compimento che, passando attraverso la Pasqua, si realizzerà pienamente solo alla fine dei tempi; tale attesa è anch’essa densa di speranza, abitata e tenuta viva dalla speranza.

Anche le nostre Costituzioni sono abitate dalla speranza e diversi articoli la citano. È interessante notare però che in particolare sia il primo che l’ultimo articolo della nostra Regola di vita contengono un riferimento esplicito ad essa:

  • Cost 1. Con senso di umile gratitudine crediamo che la Società di san Francesco di Sales è nata non da solo progetto umano, ma per iniziativa di Dio. Per contribuire alla salvezza della gioventù, «questa porzione la più delicata e la più preziosa dell’umana società», lo Spirito Santo suscitò, con l’intervento materno di Maria, san Giovanni Bosco. Formò in lui un cuore di padre e di maestro, capace di una dedizione totale: «Ho promesso a Dio che fin l’ultimo mio respiro sarebbe stato per i miei poveri giovani». Per prolungare nel tempo la sua missione lo guidò nel dar vita a varie forze apostoliche, prima fra tutte la nostra Società. La Chiesa ha riconosciuto in questo l’azione di Dio, soprattutto approvando le Costituzioni e proclamando santo il Fondatore. Da questa presenza attiva dello Spirito attingiamo l’energia per la nostra fedeltà e il sostegno della nostra speranza.
  • Cost 196. La nostra regola vivente è Gesù Cristo, il Salvatore annunciato nel Vangelo, che vive oggi nella Chiesa e nel mondo e che noi scopriamo presente in Don Bosco che donò la sua vita ai giovani. In risposta alla predilezione del Signore Gesù, che ci ha chiamati per nome, e guidati da Maria, accogliamo le Costituzioni come testamento di Don Bosco, libro di vita per noi e pegno di speranza per i piccoli e i poveri. Le meditiamo nella fede e ci impegniamo a praticarle: esse sono per noi, discepoli del Signore, una via che conduce all’Amore.

Se in Cost 1 la nostra speranza è sostenuta dalla presenza attiva dello Spirito fin dalle origini della nostra Congregazione, presenza accompagnata dall’intervento materno di Maria, in Cost 196 noi, chiamati per nome da Gesù e guidati da Maria, accogliamo le Costituzioni come pegno di speranza per i piccoli e i poveri.

Se nel primo articolo la speranza viene coltivata da noi in prima persona, nell’ultimo sono i piccoli e i poveri che possono sperare… a patto di trovare salesiani che imitano Don Bosco accogliendo pienamente le Costituzioni.

C’è un altro articolo che può ulteriormente illuminare questa breve riflessione: il n°63.

  • Cost 63. L’offerta della propria libertà nell’obbedienza, lo spirito di povertà evangelica e l’amore fatto dono nella castità fanno del salesiano un segno della forza della risurrezione. I consigli evangelici, configurando il suo cuore tutto per il Regno, lo aiutano a discernere e ad accogliere l’azione di Dio nella storia; e, nella semplicità e laboriosità della vita quotidiana, lo trasformano in un educatore che annuncia ai giovani «cieli nuovi e terra nuova», stimolando in loro gli impegni e la gioia della speranza.

Il contenuto dell’articolo 196 è rafforzato da Cost 63, dove si ricorda che il salesiano, vivendo i consigli evangelici, viene trasformato in un educatore che annuncia ai giovani «cieli nuovi e terra nuova», stimolando in loro gli impegni e la gioia della speranza.

Insomma: siamo uomini di speranza (perché crediamo che Dio agisce nella nostra storia personale e di Congregazione) che educano alla speranza (perché crediamo che Dio agisce nella storia dei giovani, specialmente dei piccoli e dei poveri, anche attraverso di noi; e per questo annunciamo loro cieli nuovi e terra nuova)!

L’Incarnazione del Verbo ci insegna a credere ad un mondo con Dio dentro… la nostra vita salesiana lo testimonia (o dovrebbe testimoniarlo): da consacrati siamo chiamati ad accorgerci della presenza – attiva! – di Dio in noi; da con-fratelli siamo chiamati a vivere e condividere l’esperienza di questa presenza; da educatori-pastori siamo chiamati a far scoprire la presenza attiva di Dio nella vita dei ragazzi e del mondo intero.

La nascita di Gesù celebrata nel Natale alimenta la nostra speranza: Dio è venuto nel mondo e continua ad abbracciarlo con il suo Spirito.
Da consacrati testimoniamo personalmente e comunitariamente che siamo fatti per Lui, che siamo sognati per vivere in eterno, che speriamo di appartenere anche noi alla schiera dei futuri abitatori del Cielo… e che così proviamo a vivere!
Da educatori-pastori insegniamo – personalmente e comunitariamente – a cogliere la presenza di Dio in ciascuno, la bellezza e la profondità di vivere come buoni cristiani e onesti cittadini (assolvendo gli “impegnidella speranza di Cost 63; ed indossando come elmo la speranza della salvezza, come chiede 1 Ts 5,8); ma anche annunciamo che il compimento di tutto e la felicità piena vanno cercati oltre questa vita, perché il Signore prepara per noi cieli nuovi e terra nuova (coltivando la “gioia” della speranza di Cost 63; e cercando di essere lieti nella speranza, come suggerisce Rm 12,12).

Il Mistero dell’Incarnazione ci ricordi chi siamo chiamati ad essere ed in chi abbiamo posto la nostra speranza; il Giubileo della speranza ci aiuti a diventare chi siamo nel sogno di Dio, tenendo ben saldo il capo dell’àncora, accuratamente agganciata in Cielo; Cielo che è nostra destinazione ultima, meta finale del viaggio di ogni vita (cfr Eb 6,18-20); Cielo dove ci attende la Madre di Gesù.

Buon Natale e Buon Anno a tutti!

Con affetto in Don Bosco,

Don Leonardo Mancini
Ispettore ICP

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Il terzo incontro di E Se La Fede 2024/25 “La vocazione matrimoniale”

Giovedì 5 dicembre si è tenuto il terzo incontro di E se la fede avesse Ragione? per l’annualità 2024/2025: tema della serata “La vocazione matrimoniale“. Location, come al solito, una Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco gremita di giovani.

Nell’affrontare il tema lo speaker don Mario Aversano ha toccato i seguenti argomenti:

  • Il Signore ci corteggia
  • Le coordinate del sacramento
  • Miti e fantasmi sulla via dell’amore

Per rivivere l’incontro è disponibile il video della diretta:

Prossimo appuntamento il 20 febbraio 2025 sul tema “La vocazione al ministero ordinato“.

In arrivo il terzo incontro di E se la Fede avesse Ragione? 2024/25: Le vocazioni nella chiesa

In arrivo il terzo appuntamento di “E se la fede avesse ragione?” 2024/2025 a tema “La vocazione matrimoniale“. Rivolti ai giovani per un percorso autentico di fede, sono organizzati in collaborazione con la Pastorale Giovanile Diocesana.

L’appuntamento è giovedì 5 dicembre 2024 presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco dalle ore 20.45 alle 22.30, con possibilità, per chi lo desidera, di una cena condivisa alle ore 19.45.

Lo speaker del giorno, don Mario Aversano, toccherà i seguenti punti del tema principale:

  • La vocazione matrimoniale
  • Il matrimonio nella Sacra Scrittura
  • Il Signore ci corteggia
  • Cristo sposo della Chiesa
  • Ordine e Matrimonio: la coppia che non ti aspetti
  • Le coordinate del sacramento
  • Miti e fantasmi sulla via dell’amore

L’evento sarà trasmesso in diretta sul canale Facebook di “E se la Fede”.