Oratorio Valdocco: arrivederci bambine del Maker Lab di Robotica

All’Oratorio Valdocco si è appena concluso il Maker Lab del progetto Labs To Learn dedicato alla robotica educativa indirizzato alle bambine. Di seguito il resoconto a cura dei formatori.

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Con la fine dell’anno scolastico ha avuto fine anche il primo Maker Lab dedicato alla Robotica dell’Oratorio Valdocco.

Durante l’ultima settimana di scuola, le bambine, accompagnate dal loro educatore, hanno portato a scuola il loro amico BOT, ballerino di break dance professionista, per farlo conoscere ai compagni e alle insegnanti.

Per loro, è stata l’occasione di portare il Maker in classe, dimostrare ciò che hanno imparato ed insegnare ai compagni qualcosa di speciale.

Così hanno raccontato la loro esperienza, attraverso le foto e i video realizzati durante il percorso, hanno coinvolto i compagni in un gioco che ha permesso loro di spiegare la programmazione a blocchi, hanno fatto esibire il loro amico a suon di movimenti di braccia e bacino.

L’esperienza è stata talmente bella e positiva, che sicuramente sarà riproposta con l’inizio del nuovo anno scolastico; le maestre si sono dimostrate entusiaste dell’opportunità, della collaborazione tra scuola e Oratorio che ne è nata, ma soprattutto della scelta di riservarlo alle bambine, nei nostri quartieri ancora molto legate alle storie familiari e culturali che si portano dietro e che, spesso, hanno un peso importante non solo nelle loro scelte, ma anche nel loro modo di vedersi nel mondo e di relazionarsi con esso.

Il Maker sarà arricchito nei tempi e nei contenuti, grazie ai suggerimenti delle bambine e agli spunti delle insegnanti, e cercherà un maggior coinvolgimento delle famiglie.

Il nostro obiettivo, è che sempre più bambine scoprano di essere capaci di imparare qualunque materia, di saper trovare soluzioni a problemi difficili, di essere all’altezza dei propri sogni e libere di realizzarli… e che tutto ciò lo imparino anche i loro genitori.

Maker Valdocco itinerante: giornata di celebrazione dell’apprendimento esperienziale alla scuola media Turoldo

Si pubblica di seguito il resoconto dell’evento finale del Maker Lab di Valdocco, presso la scuola media Turoldo di Torino.

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Ed eccoci giunti all’evento finale, alla conclusione di questo secondo modulo del Maker Lab di Valdocco. Siamo entusiasti di vivere questa splendida mattinata per mostrare tutte le attività svolte al Maker.

Appena entrati nella scuola media Turoldo, i ragazzi protagonisti del percorso didattico del Maker Lab ci aspettano ansiosi nell’atrio. Accanto a loro ci sono i professori accompagnatori, emozionati e carichi per la giornata. I ragazzi, felici per l’opportunità offerta, ci accolgono con gioia ma anche con un po’ di timore, perché qui si gioca il tutto e per tutto.

Orari, scadenze, lavori, esposizioni… tutto il materiale prodotto verrà esposto e spiegato, accogliendo i loro compagni e le classi quinte delle scuole elementari circostanti.

Saranno loro, per un giorno, i professori dei loro pari e degli stessi docenti. Tutto l’evento è stato organizzato nei minimi dettagli, studiato, programmato e tarato per le diverse età che verranno a sperimentare questo grande maker itinerante.

Ci saranno tre stand con attività diverse che, alla fine della giornata, diventeranno patrimonio e documento per la scuola. I ragazzi del primo modulo si uniranno a loro per aiutare lo svolgimento delle attività. Ad accompagnare tutto ciò, un trio di professori musicisti allieterà l’evento con la loro musica jazz.

I ragazzi, impegnati fin dai primi istanti nella preparazione degli ambienti, lasciano trasparire dalla loro espressione una grande felicità. Quando arriva la prima classe, tutto il lavoro prende avvio. Inizia così la giornata più importante del modulo.

Nel primo stand, postazione realizzata per le informazioni, vengono proiettati su uno schermo tutti i lavori e i video prodotti. Viene fornita una spiegazione accurata dello svolgimento delle attività e di quanto queste esperienze abbiano aiutato i ragazzi a rafforzare le loro life skills. Tra gli spettatori si percepisce l’interesse e tutti ascoltano attentamente, osservano e fanno domande sul maker. Alla fine della spiegazione, i ragazzi espongono i loro lavori, tra cui magliette, quaderni, adesivi e stampe, che sono state parte integrante del progetto.

Nel secondo stand, allestito nel cortile di fronte all’ ingresso, con l’ aiuto del formatore, due giovani presentano un’attività tipografica. Stampano utilizzando il metodo a pressione, una frase legata alla loro classe. Tutti i giovani visitatori partecipano e apprezzano il lavoro proposto, divertendosi e imparando qualcosa di nuovo e pratico.

Procediamo velocemente verso il terzo laboratorio.

Nella sezione appositamente allestita, troviamo alcuni ragazzi con i loro educatori, che si impegnano a spiegare alla classe l’attività da svolgere. La consegna è semplice e diretta: mostrare alle persone che visiteranno il sito della scuola i luoghi più significativi visti con gli occhi degli alunni attraverso il metodo della foto elicitazione. Le foto saranno scattate e poi intitolate, descritte e consegnate ai ragazzi del maker, che le utilizzeranno per creare una mappa virtuale e interattiva della loro scuola.

Tutti hanno partecipato e si sono impegnati, hanno fatto emergere l’importanza di lavorare bene in equipe. Con la gioia nel cuore e un po’ di stanchezza, abbiamo concluso questo appassionante viaggio alla scoperta della tipografia e delle tecniche di stampa.

Durante il nostro percorso, abbiamo fatto numerose attività e vissuto molte esperienze significative, partendo da lavori di stampa a pressione, utilizzando un antico torchio manuale.

In seguito, è stato proposto al gruppo classe di studiare diverse modalità di stampa, sperimentando varie tecniche, come la stampa su magliette. Per questo lavoro, i membri del gruppo hanno imparato a creare grafiche da stampare utilizzando la tecnica della pressa a caldo.

Inoltre, ci siamo divertiti a sperimentare la stampa 3D, partendo sempre da un progetto grafico sviluppato su un programma specifico.

Tutte queste attività sono state documentate attraverso vari video tutorial realizzati e montati dai ragazzi stessi. Ogni passo del nostro cammino è stato importante e impegnativo, ma abbiamo imparato che per raggiungere la vetta è necessario collaborare e fidarsi gli uni degli altri. 

Ora spetta a questi ragazzi continuare a progredire, intraprendere nuove tappe per raggiungere traguardi ancora più ambiziosi, affrontando ogni sfida con determinazione, coraggio ed entusiasmo, poiché sono destinati a realizzare grandi cose e scoprire potenzialità inimmaginabili.

 

Maker Lab Casale: al Valentino è ora di restituire

Il Maker Lab di Casale Monferrato è giunto alla conclusione. La giornata finale, dedicata alla restituzione, si è tenuta giovedì 1 giugno all’oratorio del Valentino. Di seguito il resoconto a cura dei referenti del progetto.

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Si è concluso anche il secondo modulo del Maker Lab di Casale Monferrato. La giornata finale, che si è svolta giovedì 1° Giugno all’oratorio del Valentino, è stata dedicata alla restituzione.

I cortili dell’oratorio erano gremiti di ragazzi delle medie, quasi 160 alunni di seconda e terza media erano presenti al racconto conclusivo dei ragazzi protagonisti del Maker Lab ai rispettivi compagni e docenti.

Superata l’iniziale emozione i ragazzi sono riusciti a raccontare le attività svolte durante il laboratorio di falegnameria. I compagni hanno risposto al racconto con entusiasmo, applausi e incoraggiamenti; hanno dimostrato interesse ai lavori svolti.

Dopo la consegna dei diplomi di partecipazione, le classi si sono affrontate in vari tornei sportivi. La mattinata è terminata con la consegna all’insegnante referente del progetto di un orologio con raffigurato sopra il logo della scuola, prodotto ideato e costruito da un alunno del Maker Lab.

Ormai questo momento di restituzione e festa sta diventando una tradizione importante, da ricordare e attendere dagli alunni della scuola media Leardi dell’I.C. Negri.

Tanti ragazzi che hanno partecipato al Maker Lab ci hanno salutato con l’ennesima richiesta di poter partecipare anche il prossimo anno.

Maker Lab Rebaudengo: lancio della Start-Up “RebaudenGold”

Dal sito di Labs To Learn il resoconto della conclusione del Maker Lab di Robotica Lego dell’Oratorio Salesiano Rebaudengo.

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Siamo giunti alla conclusione del Maker Lab di Robotica Lego all’Oratorio Salesiano Rebaudengo, un’esperienza che ha visto brillare il talento e la creatività dei giovani partecipanti.

Il culmine di questo percorso formativo è stato l’emozionante incontro finale tenutosi presso la Scuola Bernardo Chiara, dove i ragazzi hanno presentato con orgoglio la loro azienda “RebaudenGold”, una banca che si occupa di spedire e conservare lingotti d’oro.

Il Maker Lab, un laboratorio innovativo organizzato dall’Oratorio Salesiano Rebaudengo, ha offerto ai giovani l’opportunità di immergersi nel mondo della robotica Lego.

Durante le settimane precedenti, i partecipanti hanno imparato le basi della progettazione e dell’assemblaggio dei robot Lego, nonché il funzionamento dei componenti e dei sensori.

Sotto la guida dei formatori, grazie a questi primi passi nel mondo della robotica hanno sviluppato abilità tecniche e di problem-solving.

Nel dare vita ad un’azienda immaginaria, ma potenzialmente funzionante, hanno messo in mostra le loro abilità di progettazione, marketing e presentazione.

Ogni membro del gruppo ha ricoperto un ruolo specifico all’interno dell’azienda, imparando l’importanza del lavoro di squadra e della divisione delle responsabilità.

La Scuola Bernardo Chiara, in collaborazione con l’Oratorio Salesiano Rebaudengo, ha ospitato l’incontro finale del Maker Lab, trasformando gli spazi scolastici in un ambiente vibrante e stimolante.

La sala informatica era affollata di insegnanti, compagni di classe ed educatori, tutti curiosi di assistere alle presentazioni dei giovani maker.

I ragazzi hanno mostrato i robot che avevano creato, illustrando le caratteristiche uniche e le funzionalità di ciascuno: il robot-postino che consegna le fatture, il robot-mascotte, la macchina del controllo qualità, il carrello delle consegne e la cassaforte.

Durante l’incontro finale, i partecipanti hanno dimostrato anche le loro competenze di programmazione, mostrando come i robot potessero eseguire i compiti richiesti e rispondere a comandi specifici.

I compagni e gli insegnanti presenti hanno accompagnato con applausi la presentazione, apprezzando i progressi fatti dai ragazzi nel corso del laboratorio e l’impegno che avevano mostrato nel portare avanti i loro progetti.

Alla fine delle presentazioni, è stato assegnato un riconoscimento speciale alle coppie che si sono distinte durante il percorso del Maker Lab per l’innovazione e la creatività dimostrate.

Tutti hanno ricevuto un certificato di partecipazione, a testimonianza del loro impegno e del valore di questa esperienza educativa.

Il Maker Lab di Robotica Lego all’Oratorio Salesiano Rebaudengo ha rappresentato un’occasione unica per i giovani di esprimere la propria inventiva e scoprire il proprio potenziale oltre a quello delle nuove tecnologie.

Questa restituzione finale a scuola ha sottolineato il successo di questo programma, mostrando quanto i ragazzi siano in grado di creare qualcosa con le loro forze e la loro creatività quando ricevono gli strumenti giusti e l’opportunità di esprimersi.

Questo è il sito internet che hanno creato i ragazzi insieme agli operatori del Maker per raccogliere le esperienze fatte e dare evidenza di ciò che hanno imparato durante il percorso:

Maker Lab Alessandria: imparare giocando, ma i giochi li costruiamo noi!

All’Istituto salesiano Don Bosco di Alessandria è giunto a conclusione il secondo modulo del Maker Lab mattino, inserito all’interno del progetto Labs To Learn.

Durante questo secondo percorso abbiamo lavorato insieme a tre ragazzi e due ragazze provenienti da tre classi diverse dell’ lC Vochieri-Carducci  che si sono messi in gioco costruendo un gioco da tavolo progettato sugli obiettivi dell’agenda 2030.

Attraverso attività manuali e strumenti di didattica innovativa i ragazzi hanno immaginato e costruito tutti i componenti del gioco.

Il percorso è stato diviso in quattro moduli:

  • avvio
  • conoscenza
  • sperimentazione
  • preparazione
  • evento finale

I ragazzi hanno imparato a riflettere sulle loro attività quotidiane utilizzando il diario di bordo, uno strumento di autoriflessione che ha permesso loro di migliorare le competenze sulla produzione scritta e la rielaborazione dei concetti acquisiti e di porre attenzione agli errori fatti al fine di poter migliorare in futuro.

Ognuno di loro si è lanciato in quest’avventura con molto entusiasmo e partecipazione attuando dinamiche di cooperative learning tra pari aiutandosi nella crescita, non solo personale ma anche di gruppo.

Il nostro progetto si è integrato con alcune materie scolastiche: matematica, informatica unite ad attività di stampo pedagogico incentrate allo sviluppo delle dinamiche di gruppo.

I ragazzi dicono di noi:

 “Sono migliorato nell‘esposizione orale. Adesso in classe faccio molte domande durante le lezioni.

Andrea

 

Sono migliorata nel comportamento. Riesco a controllarmi di più in classe anche durante le lezioni che non mi piacciono.

Noemi

 

Mi sento più sicuro di me. Ho imparato un nuovo modo di studiare utilizzando il programma Canva riesco a fare meglio le mappe concettuali.

Giulio

 

Ho scoperto un nuovo modo di imparare. Mi è piaciuto insegnare ai miei compagni quello che ho imparato.

Emanuel

 

Seppur per gli operatori che hanno condotto questo percorso di apprendimento alternativo (Elisa, l’educatrice dell’oratorio e Andrea il formatore del CNOS-FAP) sia stata un’impresa che ha richiesto molte energie e passione, sono concordi con i docenti delle scuole partner che un’attività di questo tipo valga la pena riproporla nel prossimo anno scolastico. Vedere gli effetti benefici che ha avuto sui ragazzi dà speranza e soddisfazione.

Ringraziamo ogni studente che ha trascorso con noi qualche ora di lezione e per averci permesso di far parte del loro percorso di crescita… il maker è un percorso di crescita non solo dei ragazzi ma anche degli operatori!

Personal: la mostra del progetto “Provaci ancora Sam! – Tutela Integrata”

Si pubblica di seguito il Comunicato Stampa di Fondazione per la Scuola relativo alla mostraPersonal” del progetto Provaci Ancora Sam! – Tutela Integrata.

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L’esposizione sarà l’occasione per scoprire le storie e le opere prodotte dalle ragazze e dai ragazzi coinvolti dal progetto che da oltre 30 anni contribuisce a favorire il successo formativo di studentesse e studenti e a contrastare la dispersione scolastica nella città di Torino.

Dal 27 giugno 2023 sarà possibile visitare la mostra “Personal” che vede protagonisti le ragazze e i ragazzi coinvolti dal progetto “Provaci Ancora Sam – Tutela Integrata” per l’anno scolastico 2022-2023.

Attraverso le narrazioni e le opere realizzate, le studentesse e gli studenti si racconteranno grazie alle tecniche apprese durante il laboratorio di Storytelling e arte contemporanea che li ha impegnati nel corso degli ultimi mesi.

La mostra rappresenta quindi l’evento di restituzione di questo laboratorio didattico/educativo che ha formato allieve e allievi con l’intento di promuovere in maniera integrale lo sviluppo delle competenze dei ragazzi.

“Provaci Ancora Sam” ha infatti tra i suoi principali obiettivi quello di promuovere e favorire occasioni di dialogo costante tra realtà scolastiche ed extrascolastiche grazie a un’innovativa visione educativa, per metodologie e strumenti, che prevede il coinvolgimento di tutti gli attori della comunità educante.

Le attività del Progetto “Provaci ancora Sam” sono realizzate grazie al supporto di una rete territoriale formata da Enti e Associazioni con finalità sociali non no-profit, di Parrocchie e Oratori con in supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo, dalla Fondazione per la Scuola e della Fondazione Ufficio Pio insieme alla Direzione CulturaEducazione e Gioventùalla Direzione Politiche Socialialla Direzione afferente il Servizio Integrazione della Città di Torino e all’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte.

La mostra sarà fruibile dal martedì al venerdì, compresi, dalle ore 16.00 alle ore 18.00 fino a metà agosto presso InGenio Arte Contemporanea, C.so San Maurizio 14/E a Torino.

Maker Lab Vercelli: tra sperimentazioni, emozioni e sogni

Si è concluso il percorso “Maker Mattino” dell’oratorio Salesiano Belvedere di Vercelli, di seguito un resoconto delle attività svolte nel corso dei mesi precedenti.

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È terminato per quest’anno il percorso “Maker Mattino” all’oratorio Salesiano Belvedere di Vercelli.

Due gruppi di studenti frequentanti l’I.C. Ferrari hanno preso parte a questo percorso digitale e hanno potuto conoscere e utilizzare particolari strumenti come la stampante 3D, la robotica educativa, scratch, microbit e dispositivi musicali.

L’utilizzo di questi strumenti ha permesso di toccare e sostenere alcune materie scolastiche come informatica, matematica, geometria, italiano, cittadinanza attiva e arte.

L'”interazione” tra questi dispositivi e la collaborazione tra gli studenti ha permesso la progettazione e la creazione di due giochi in scatola su Vercelli aventi l’obiettivo di fare conoscere la città.

Si tratta dei primi giochi in scatola esistenti sulla città (che resteranno a disposizione della scuola) e la particolarità è che sono “aperti”: chiunque, per esempio tutti gli studenti frequentanti l’Istituto, può aggiungere elementi ludici, considerando i cambiamenti che negli anni possono avvenire in una città.

I “makers del pomeriggio” hanno invece creato alcuni particolari “digi-story books“, ossia delle storie-gioco a bivi utilizzando gli strumenti digitali presenti nell’aula.

Venerdì 26 maggio i makers del mattino, quelli del pomeriggio e tutti coloro che desideravano conoscere il Maker Lab hanno partecipato al “Maker Party“, una festa che ha visto la sperimentazione dei dispositivi e la condivisione di “emozioni e sogni di un maker”.

L’aula maker sarà utilizzabile durante l’estate ragazzi dagli iscritti e sarà nuovamente pronta ad accogliere “vecchi” e nuovi creativi digitali dopo la pausa estiva.

Restate connessi!

Work Lab: Avvio a Vercelli

A Vercelli è in partenza a maggio 2023 un Work Lab, per professionalizzare i giovani nel settore di pizzaiolo e pasticcere.

Un percorso formativo breve della durata di 100 ore a frequenza intensiva che si articola in:

  • circa 40 ore di formazione in aula (sicurezza, rinforzo alfabetico di base, competenze teoriche del settore di riferimento, organizzazione aziendale)
  • circa 60 ore di formazione in azienda (competenze tecnico professionali specifiche del settore di riferimento)

Per tutta la durata del percorso è previsto un accompagnamento educativo a supporto dei partecipanti.

Al termine del percorso formativo, a fronte degli esiti e di una valutazione condivisa, i partecipanti avranno la possibilità di accedere ad un tirocinio extracurriculare.

Il Work Lab è rivolto ai minori che abbiano 17 anni e 6 mesi (circa), in possesso di un livello di conoscenza della lingua italiana, almeno A2, e dei seguenti documenti: codice fiscale, documento identità, permesso di soggiorno validi.

Come iscriversi

Per l’iscrizione sarà necessario compilare la preadesione con il form sottostante entro il 5 maggio 2023.

Riferimenti:

Maker Lab Bra: riparte il laboratorio digitale-musicale “Ritmo Che Sale”

Il 30 marzo 2023 un gruppo di 9 alunni della Scuola Secondaria di primo grado “Giovanni Piumati“, ha partecipato al primo incontro del Maker Lab, una delle azioni previste dal progetto Labs To Learn.

Le attività proposte avranno l’obiettivo di rafforzare alcune conoscenze e competenze dei ragazzi attraverso l’apprendimento esperienziale, favorendo momenti particolari per l’aggregazione del gruppo e lo sviluppo della propria creatività e fantasia, partendo dalle proprie passioni e idee.

Nello specifico i ragazzi, con questo percorso di 70 ore, saranno in grado di programmare, immaginare e condividere grazie ad una conoscenza del software Scratch, approfondire l’informatica di base, conoscere il mondo del web e della comunicazione, lavorare sull’allenamento acustico basato sul concetto di stereofonia e concentrazione specifica verso un suono.

Il laboratorio sarà a disposizione di tutti: studenti, ragazzi dell’oratorio in orario pomeridiano dove liberamente e/o accompagnati da volontari potranno usufruire delle strumentazioni, sperimentare e dare spazio alla loro creatività.

-Gli educatori

La robotica è femmina al Maker Lab pomeridiano di Valdocco

Mercoledì 19 aprile partirà un nuovo Maker Lab pomeridiano a Valdocco, nuovo per due motivi: dopo l’esperienza della tipografia e della stampa, il nuovo Maker si occuperà di robotica e sarà destinato, almeno per ora, ad un gruppo di bambine.

Le statistiche ci mostrano ogni anno che il numero delle ragazze diplomate è superiore a quello dei coetanei maschi, come anche la percentuale di laureate è di molto superiore a quella degli uomini; ma cosa succede se andiamo a vedere la percentuale di laureate nelle materie STEM?

Prendiamo in considerazione anche un fatto concreto; in un Oratorio Salesiano piemontese, anch’esso parte dell’universo Labs To Learn, sono stati proposti due Maker Lab, a libera scelta dei ragazzi: cucina e robotica.

Tutte le bambine hanno scelto cucina, tutti i maschi, con una sola eccezione, hanno scelto robotica. Perché? Nel nostro piccolo mondo di Valdocco, ciò che vediamo è che gli stereotipi di genere e l’educazione culturale che i bambini e le bambine apprendono fin da piccoli pesano come macigni, per cui, se i bambini vengono messi di fronte alla scelta di un’attività, sceglieranno quasi sempre secondo i modelli culturali che hanno appreso.

Quindi, di fronte alla possibilità di realizzare questo tipo di Maker Lab, abbiamo deciso di non dare ai bambini la possibilità di scegliere: abbiamo direttamente proposto il laboratorio solo a bambine, di sei nazionalità diverse, tutte entusiaste di partecipare;

pensiamo infatti che, affinché i ragazzi e le ragazze siano davvero liberi di scegliere, bisogna prima che abbiano l’occasione di uscire dai propri schemi e andare oltre i contesti nei quali si sono sempre immaginati.

Così, Meryem, da grande, potrà essere una mamma e prendersi cura della sua casa, ma potrà anche progettare auto volanti. Sofia potrà essere un’attrice, una cantante o una biologa marina. E Shamza potrà creare abiti alla moda o studiare cure per malattie incurabili.

Come per gli altri Maker, l’attività si realizzerà in stretta collaborazione con le famiglie e la scuola, continuando così a intrecciare relazioni con il territorio, ma anche a sperimentare percorsi di crescita inclusivi e progetti educativi partecipati.

L’educazione è cosa di cuore, ed il cuore non ha genere, colore o paese di provenienza.