Animazione Missionaria: “Noi ci S(t)iamo”

L’esperienza missionaria è il tempo prezioso in cui ognuno è chiamato a riscoprire l’altro, è un impasto di incontri e scoperte che ci interpellano e ci spronano ad un cambiamento nella direzione della disponibilità verso Dio e verso i fratelli, vicini e lontani.

Film The Oratory (L’Oratorio) – Teatro Valdocco

Giovedì 21 ottobre, alle ore 20.45 si terrà la visione del film The Oratory presso il teatro di Valdocco. Il Film nasce dalla volontà di raccontare in modo semplice come la Famiglia Salesiana in Nigeria, dopo quasi quarant’anni di presenza, continui ad essere segno e portatore dell’amore di Dio ai giovani più poveri, in modo particolare ai ragazzi di strada. Si tratta dunque di una storia ispirata alla vita di San Giovanni Bosco, incentrata sui problemi di giustizia sociale dei giovani nelle strade di Lagos, in Nigeria. 

Un film da non perdere, in anteprima nazionale a Valdocco, il primo Oratorio di Don Bosco, da dove tutto ha avuto inizio!

Informazioni e prenotazioni:

  • Giovedì 21 ottobre alle ore 20.45 presso il teatro di Valdocco.
  • L’ingresso è a offerta libera e il ricavato sarà devoluto ai progetti che vogliono ricostruire le vite dei ragazzi che proprio oggi vivono per le strade di Lagos.
  • Occorre iscriversi al seguente form: https://forms.gle/87AG4eWhjPDRKyYn7
  • Per accedere al teatro è necessario possedere il Green pass, dai dodici anni di età.

“ A suo tempo…tutto comprenderai”

E’ una frase a cui siamo abituati. Giovannino Bosco, il sogno dei 9 anni…I lupi trasformati in agnelli.

Una frase che cambia la storia dei ragazzi di Torino, del Piemonte, dell’Italia…di tutto il mondo.

Don Bosco sogna di avere accanto a sé i ragazzi di tutti i paesi del mondo. Viaggia molto, invia missionari, raccoglie fondi per costruire nuovi oratori. Tutto per salvare le anime di tanti giovani in cerca di speranza.

Non riesce in vita a raggiungere anche la Nigeria, ma i suoi amati Salesiani sì. 

(D. THEOPHILUS EHIOGHILEN – Incaricato Animazione Missionaria)

I Salesiani, oggi presenti in oltre 130 paesi del mondo, continuano a realizzare il sogno di don Bosco di trasformare i lupi in agnelli. E anche nella lontana Africa, sono nati oratori, scuole, corsi di formazione professionale, laboratori Mamma Margherita, case di accoglienza. A Lagos, in Nigeria, sono tanti i problemi di malavita, giustizia negata e spesso sono proprio i giovani i primi ad essere coinvolti. La presenza dei Salesiani è fiducia, speranza, futuro, là dove i bambini e i ragazzi non parlano piemontese, ma in perfetto inglese urlano al mondo la loro rabbia.

 

TRAMA DEL FILM

Una storia ispirata alla vita di San Giovanni Bosco, fondatore dei salesiani e incentrata sui problemi di giustizia sociale dei giovani nelle strade di Lagos, in Nigeria. I Salesiani oggi presenti in oltre 130 paesi del mondo continuino a realizzare il sogno di don Bosco di trasformare i lupi in agnelli. Questo film è un modo semplice di raccontare come la famiglia salesiana in Nigeria, dopo quasi quarant’anni di presenza, continui ad essere segno e portatore dell’amore di Dio ai giovani più poveri in modo particolare ai ragazzi di strada!

Rev. Fr. Michael Simmons, (Rich Lowe Ikenna) è un salesiano prete americano inviato da Torino, in Italia, in una parrocchia per le élite di Ikoyi, Lagos. All’arrivo, il giovane prete, mosso dalla carità pastorale per i giovani più poveri ed abbandonati, si interessa in particolare alle condizioni dei bambini di strada della vicina baraccopoli chiamato Makoko. Tuttavia, per raggiungere questi ragazzi dispersi dalla scuola e senza alcuna famiglia di riferimento, deve pestare i piedi ai suoi parrocchiani che non condividono la sua missione perché considerano una vergogna che il loro prete debba avere a che fare con questi ragazzi di bassa condizione sociale. Fr. Michael deve affrontare anche Shuga, il pericoloso boss di Makoko che ha intrappolato i ragazzi di strada in un sistema di servitù criminale. Traendo ispirazione da San Giovanni Bosco (1815 – 1888) e dai missionari salesiani, fr. Michael deve rischiare tutto, compresa la propria vita, fondare l’oratorio e trovare lo scopo della sua vita in uno strano e precario ambiente.

AM – L’esperienza missionaria a Vilnus-Telsiai (Lituania)

Da Torino a Vilnus-Telsiai: la storia di un incontro che diventa cammino.

Con il mese di agosto, si conclude l’esperienza missionaria dei ragazzi e delle ragazze che hanno risposto “eccomi” al Mandato Missionario 2021 recandosi presso la realtà salesiana di Vilnus-Telsiai in Lituania guidati da Don Fabio Mamino, Don Alessandro Basso e Vytautas Markunas: Federico Luciano, Simona Cavallo, Matteo Riberi, Arianna Colombino, Elisa Russo, Camilla Lucchesi e Silvia Mandina.

Di seguito le parole di coloro che hanno vissuto l’esperienza estiva missionaria in Lituania.

Perché tu sei qui?” È stata una delle prima domande che ci hanno fatto a Vilnius, dove abbiamo passato la prima delle tre settimane di missione in Lituania. La verità è che nessuno di noi sapeva bene com’era finito lì: sette ragazzi e tre accompagnatori provenienti da tutto il Piemonte in terra Lituana. Eppure, in un modo o nell’altro, ognuno di noi ha vissuto incontri, scelte e situazioni che hanno indirizzato le nostre vite lì, insieme. E così queste si sono incrociate con quelle dei bimbi che ci hanno fatto la domanda iniziale.

Vivere insieme ogni singolo istante di quotidianità, dai momenti di festa e gioco alle fatiche più grandi, ci ha permesso di stringere legami sempre più forti fra di noi. Condividendo tutto questo e affidandolo nelle mani di Dio durante la preghiera, abbiamo potuto sperimentare quanto sia necessario, per poter fare del bene, avere qualcuno al proprio fianco con cui camminare.

Durante la settimana a Vilnius e le due successive a Telšiai, abbiamo vissuto l’estate ragazzi e la formazione animatori incontrando tanti volti di animatori, mamme, nonne e di bambini bisognosi di amore, di una parola buona, di qualcuno che scommettesse su di loro.

Sentirsi così accolti dalle comunità salesiane che ci hanno ospitato e dagli animatori lituani, nonostante le differenze di lingua e abitudini, è stato per noi qualcosa di unico. Nei momenti più difficili, in cui abbiamo capito realmente cosa significhi sentirsi “straniero”, abbiamo sempre trovato una mano tesa verso di noi, pronta ad aiutarci o a sostenerci. Spesso erano gli stessi bambini ad avvicinarci per provare ad iniziare un gioco con noi, ben consapevoli di quanto sarebbe stato difficile spiegarcelo. Tra un sorriso e un “cinque” scambiato, ognuno di loro è stato la testimonianza diretta di quanto ogni nostro piccolo gesto, per quanto semplice sia, possa lasciare un segno profondo nelle relazioni che viviamo nella quotidianità.

A 2000 km di distanza dalla città Torino, in cui fiorì il sogno di Don Bosco, siamo stati testimoni dello spirito salesiano che infiamma i cuori degli animatori, dei ragazzi, della comunità salesiana: fin da subito è stato chiaro che, per davvero, Valdocco non ha confini e che Don Bosco continua ancora oggi a consumarsi per ciascun giovane.

Incontro dopo incontro, abbiamo sperimentato che, come per l’apostolo Pietro nel passo del Vangelo, riusciamo davvero a camminare sul mare (che simboleggia il male) finché teniamo lo sguardo fisso su Gesù. L’ostacolo più grande è stato quello della lingua, ma non poter comunicare con le stesse parole dei ragazzi e degli animatori ci ha tuttavia portato a trovare qualcosa di più grande: abbiamo scoperto la lingua del cuore, quella fatta di sorrisi e sguardi! Ci siamo scoperti realmente tutti fratelli e figli dello stesso Papà.

 

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AM – L’esperienza missionaria a Torre Annunziata presso i Salesiani di Don Bosco

Da Torino a Torre Annunziata: la storia di un incontro che diventa cammino.

Con il mese di agosto, si conclude l’esperienza missionaria dei ragazzi e delle ragazze che hanno risposto “eccomi” al Mandato Missionario 2021 recandosi presso l’Oratorio Salesiano Don Bosco di Torre Annunziata guidati da Don Alessandro Botalla e Don Marco Cazzato: Alessandro Bolfo, Alessandro Cutrupi, Josè Luis Zorilla, Chiara Corazza, Eleonora Cafasso, Fede Laurent e Sara Boccaccio.

Di seguito le parole di coloro che hanno vissuto l’esperienza estiva missionaria presso l’Oratorio Salesiano di Torre Annunziata.

Quattordici giorni vissuti in clima di condivisione spendendosi per la felicità dei giovani della realtà a cui siamo stati inviati. Crediamo che questa frase riassuma al meglio l’esperienza missionaria che ci lasciamo alle spalle…

Per ospitarci, l’Opera Salesiana di Torre Annunziata ha messo a disposizione gli ambienti della Casa Famiglia “Mamma Matilde” nei quali abbiamo condiviso le semplici attività della vita ordinaria della “nostra” casa. Inoltre, al termine di ogni giornata e seguendo lo spunto “Per me, oggi, il sogno di Don Bosco è passato da qui”, ognuno di noi ha potuto condividere al gruppo un piccolo pensiero in merito ad “un luogo fisico” che potesse riassumere al meglio ciò che è stata l’esperienza missionaria sulla base del sogno di Don Bosco.

Dopo aver preso parte alla Santa Messa quotidiana, ogni mattina scendevamo in Oratorio dove, insieme agli educatori, ai ragazzi del servizio civile ed ai volontari, animavamo il centro estivo per i bambini del centro diurno dell’Opera. Nel pomeriggio, prima di recarci al quartiere Penniniello, avevamo due ore sgombre da attività che ognuno poteva riempire di senso secondo le proprie esigenze.

Nei fine settimana, le attività dell’Oratorio, così come quelle nel quartiere, erano sospese: sfruttando le ore libere, abbiamo avuto sia la possibilità di visitare luoghi turistici (scavi archeologici di Pompei e la città di Napoli), sia di conoscere altre realtà attive sul territorio per il bene dei giovani (l’Opera Salesiana Don Bosco di Napoli e l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Torre Annunziata).

L’esperienza missionaria ha fatto emergere dentro di noi certezze da cui partire per dare slancio alla nostra quotidianità, ha acceso domande da far risuonare nelle nostre vite e sicuramente ha rinnovato in noi il desiderio di non accontentarsi di piaceri/bisogni ma di essere inquieti per abitare la Felicità.

Nonostante nessuno abbia potuto scegliere (che benedizione!) né la meta, né i compagni di viaggio per questa esperienza, ognuno di noi si è messo a disposizione del gruppo con i propri talenti e senza timore di mostrare i propri limiti/fragilità/difetti, cercando di mettere da parte i propri egoismi. Questo spirito, coltivato a partire dalle mura della Casa Mamma Matilde, ci ha permesso, prima di tutto, di far germogliare legami autentici e, in secondo luogo, di poter essere in sintonia in mezzo ai ragazzi dell’Oratorio e del quartiere.

I momenti che maggiormente hanno lasciato il segno nel nostro cuore, con significati differenti per ciascuno, sono stati i pomeriggi trascorsi in compagnia dei bambini e dei ragazzi del quartiere Penniniello, situato alla periferia della Città di Torre Annunziata. Abbiamo avuto la possibilità di entrare in relazione con giovani di tutte le età, potendo così entrare in contatto con diverse sfaccettature della medesima realtà territoriale. Senza proporre nulla di particolarmente strutturato (partite di calcio e semplici giochi di gruppo), abbiamo percepito quanto quei giovani avessero bisogno di figure di riferimento nelle loro vite, di qualcuno che innanzitutto faccia vivere loro esperienze adatte alla loro età, che trascorra insieme a loro tempo di qualità, che mostri ciò che è bene o male, che sia in grado di far sentire un ragazzo importante.

L’incontro con i bambini e gli adolescenti di Torre Annunziata ci ha permesso di ricevere tanto: il loro affetto attraverso sguardi, gesti e parole di amore; il riconoscimento di tutto il bene che abbiamo ricevuto e che tutt’oggi riceviamo; la consapevolezza della potenza e bellezza di una relazione autentica e gratuita. Ci siamo così riscoperti poveri e bisognosi dello stesso Amore con cui desideravamo donarci. Le condivisioni, i momenti fraterni all’interno del gruppo e la preghiera hanno fatto tanto in questo senso.
Abbiamo sperimentato nel quotidiano:

  • cosa significhi donarsi con fatica per gli altri;
  • quanto riempie il cuore scegliere di amare, proprio a partire da chi è “il nostro prossimo”;
  • quanto, solamente attraverso l’incontro con gli altri, riusciamo ad abitare noi stessi, amandoci per quello che siamo: perché, nonostante tutto, anzi, proprio grazie a quel tutto, siamo un dono e siamo capaci di grandi cose;
  • contando solo sulle nostre capacità e lasciando fuori Lui, non capiremo mai chi siamo e per chi siamo;
  • non sempre le nostre azioni, anche se buone, portano risultati sperati, soprattutto se il metro di giudizio è lo sguardo dell’uomo piegato su se stesso: l’ora giusta di Dio per le nostre vite non coincide con la nostra fino a che non gli lasciamo spazio nelle nostre vite;
  • il campo in cui siamo chiamati ad operare nelle nostre vite lo scopriremo solamente nella misura in cui ogni giorno sceglieremo di dire “Sì” a Cristo, affidandoci a sarti sapienti, ponendoci e custodendo le domande che contano, diffidando da risposte frettolose e auto-referenziali.

Arriviamo così a casa arricchiti di tutto questo, con la consapevolezza che la missione inizia ora, proprio lì dove siamo nel nostro ordinario.

Ogni tanto torniamo con il pensiero e con il cuore ai volti e alle storie di Torre Annunziata, sicuri che le mani sapienti dei salesiani in loco e delle persone di buona volontà della comunità locale sapranno prendersene cura, continuando a coltivare la speranza. Noi sicuramente li affidiamo nella preghiera!

Don Alessandro SDB
Don Marco SDB
Alessandro C.
Alessandro B.
Eleonora
Federica
Chiara
Sara
Josè

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AM – L’esperienza missionaria a Torre Annunziata presso le Figlie di Maria Ausiliatrice

Da Torino a Torre Annunziata: la storia di un incontro che diventa cammino.

Con il mese di agosto, si conclude l’esperienza missionaria delle ragazze che hanno risposto “eccomi” al Mandato Missionario 2021 recandosi presso l’Oratorio Madre Mazzarello di Torre Annunziata guidate da Suor Cristina Stara: Erica Rao, Giulia Meucci, Anna de Gennaro, Lisa Strumia, Carola Poggio e Cecilia Vergnano.

Un’esperienza formativa concreta di missione dove si è potuto scoprire e assaporare come la chiave per una vita piena sia una vita donata, accompagnata da tre elementi:

  • “mettiti in cammino”
  • “cammina”
  • “non fermarti”

Di seguito le parole del gruppo femminile che ha vissuto l’avventura missionaria di quest’anno a Torre Annunziata:

Da poco si è conclusa all’oratorio Madre Mazzarello di Torre Annunziata l’esperienza dell’estate giovani: tre settimane di giochi e attività formative, pensate per i ragazzi dai tredici anni in su. Una proposta concreta e quotidiana che ad un tempo di gioco insieme, sia libero che animato, affianca un momento di formazione, volto ad offrire a ciascuno degli strumenti utili per la propria crescita umana e sociale. Come tematica per la formazione ci siamo lasciati guidare dalla metafora del cammino, articolandolo in tre passi: “mettiti in cammino”, “cammina” e “non fermarti”. Questo cammino è ciò che ci ha permesso gradualmente di scoprire noi stessi e gli altri, in un clima di famiglia e di condivisione, semplice ma profondo.

Estate giovani all’oratorio Mazzarello è un’esperienza che va oltre il divertimento e chiede a ciascuno di mettersi in gioco e di mettere a servizio di tutti i propri punti di forza. Ma più di tutto, è un’esperienza che non si chiude con la fine delle tre settimane, perché si apre su un orizzonte molto più vasto: un “non fermarti” che profuma di infinito, di eternità. Insomma, è una storia fatta di incontri: quello tra i giovani di Torre Annunziata, quello di noi ragazze da Torino con questa terra, quello con don Bosco e Madre Mazzarello e quello con il Signore, per arrivare ad intuire che la chiave per una vita piena è una vita donata.

Ed è proprio questo che, alla fine dell’estate giovani, ma anche alla fine della nostra esperienza missionaria, risuona più forte: c’è qualcosa che va oltre, c’è una felicità promessa nell’Eternità che però possiamo già pregustare qui. Come? Incontrando altri con cui condividere il cammino.

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Incontro Regionale dei Delegati Ispettoriali per l’Animazione Missionaria e per la Comunicazione Sociale

“Comunicare Cristo oggi”: questo il tema dell’incontro Regionale dei Delegati Ispettoriali per l’Animazione Missionaria e per la Comunicazione Sociale, convocato dai Settori per le Missioni e per la Comunicazione Sociale e tenutosi il 17 agosto scorso. Il tema scelto rimane legato con la chiamata della Chiesa attraverso il Sinodo sui giovani. Di seguito un breve riepilogo dell’incontro tratto dall’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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Ha avuto inizio il 17 agosto l’incontro Regionale dei Delegati Ispettoriali per l’Animazione Missionaria e per la Comunicazione Sociale, convocato dai Settori per le Missioni e per la Comunicazione Sociale e che avrà come tema “Comunicare Cristo oggi”. I partecipanti, 30 in totale, provengono dalle Ispettorie della Regione America Cono Sud. L’incontro, alla luce della linea programmatica dopo il CG28 del Rettor Maggiore per il sessennio, si pone due obiettivi principali:

  1. rafforzare il coordinamento e la sinergia tra i due Settori
  2. riflettere su come promuovere l’annuncio di Cristo oggi.

Il tema scelto è connesso con la chiamata della Chiesta attraverso il Sinodo sui giovani, che dice che:

“l’ambiente digitale rappresenta per la Chiesa una sfida su molteplici livelli; è imprescindibile quindi approfondire la conoscenza delle sue dinamiche e la sua portata dal punto di vista antropologico ed etico. Esso richiede non solo di abitarlo e di promuovere le sue potenzialità comunicative in vista dell’annuncio cristiano, ma anche di impregnare di Vangelo le sue culture e le sue dinamiche”. (Documento Finale, n. 145).

Inoltre, questo incontro è una risposta all’appello del Rettor Maggiore, che parla “dell’inculturazione della missione salesiana nell’habitat digitale, dove i giovani vivono, coinvolgendo le nostre università, in rete con altri centri e agenzie che più da vicino seguono e studiano le trasformazioni che il mondo digitale sta portando tra le nuove generazioni”. (Proposta Programmatica del Rettore Maggiore, n. 3).

“Oggi i social media fanno parte della nostra vita e della nostra cultura. Ci permettono di comunicare con migliaia di persone con un click. Pertanto, la sfida per ogni educatore salesiano, per ogni animatore giovanile è quella di utilizzare i social media offrendo ai giovani contenuti che li aiutino in qualche modo a incontrare personalmente Gesù. Ovviamente, oggi i social media ci offrono un’opportunità unica per favorire l’annuncio iniziale ed evangelizzare soprattutto i giovani. Io spero vivamente che questi incontri ci aiuteranno in questa linea”, ha affermato don Maravilla, Consigliere Generale per le Missioni.

“Sono felice di questi incontri perché ci offriranno tante opportunità di lavorare con un spirito di sinergia e collaborazione, e ci offriranno tanti spunti per trovare nuovi cammini per inculturare il Vangelo, dove vivono i giovani, attorno alle reti sociali”, ha aggiunto don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

Durante gli incontri, che saranno divisi per Regione, saranno presentate due relazioni:

1. «Comunicare Cristo Oggi. Un dialogo sull’inculturazione del Vangelo nell’habitat digitale» – Don Gildasio Mendes;
2. «Connettersi con la mentalità della ’Generazione Z’» – Don Alfred Maravilla.

Gli incontri saranno suddivisi per Regione e, ad eccezione di quello riguardante la Regione Europa Centro e Nord, si svolgeranno in modalità online. Si terranno secondo il seguente calendario:

  • Regione America Cono Sud: 17-18 agosto 2021 dalle ore 15 alle 18;
  • Regione Interamerica: 24-25 agosto dalle 16 alle 19;
  • Regione Africa-Madagascar: 13-14 ottobre dalle 10 alle 13;
    Regione Mediterranea: 27-28 ottobre dalle 10 alle 13;
  • Regione Asia Sud: 15-16 novembre dalle 12 alle 15;
  • Regione Asia Est – Oceania: 16-17 novembre dalle 8 alle 11;
  • Regione Europa Centro e Nord: 22-25 novembre, in presenza a Praga.

Cagliero 11 – “La Chiesa” Agosto 2021

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°152 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Agosto 2021.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

INTENZIONE MISSIONARIA SALESIANA
ALLA LUCE DELL’INTENZIONE DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE

La Chiesa 

Per la presenza salesiana nella Chiesa e nella società in Myanmar.

Preghiamo per la Chiesa, perché riceva dallo Spirito Santo la grazia e la forza di riformarsi alla luce del Vangelo.

Cari confratelli e amici,

In questo anno e mezzo di pandemia abbiamo visto migliaia di membri e amici della Famiglia Salesiana impegnati in numerosi atti di solidarietà verso i loro fratelli e sorelle meno fortunati. Guardiamo a queste gesti concreti con gli occhi di persone piene di fede. Il popolo di Dio continua a portare avanti il mandato ricevuto dal suo Maestro: Andate e predicate la Buona Novella al mondo intero!

Obbedendo all’insegnamento del Maestro e seguendo le sue orme, i missionari-discepoli di Cristo portano in sé la forza soprannaturale capace di vincere tutti i tragici eventi della storia umana. Il Suo messaggio e la Sua Vita risorta hanno conquistato il cuore delle persone: Ma coraggio! Ho vinto il mondo.

Possiamo noi incoraggiarci a vicenda a offrire la nostra vita e a lavorare per questa bella e nobile Causa.

Don Joseph Nguyen Thinh Phuoc, SDB
Consigliere Ragionale per Asia Est – Oceania

Notizie estive dall’oratorio di Vilnius

Dalla Lituania, don Alessandro Barelli racconta le esperienze estive che si stanno svolgendo presso l’opera di Vilnius e che, oltre ad animare ragazzi e giovani del luogo, vedono coinvolti anche un gruppo di volontari dall’Italia che hanno partecipato al Corso Missionario promosso dall’Ispettoria durante l’anno.

Vilnius (Lituania) – Nonostante le grandi limitazioni dovute alle misure contenitive della pandemia di Covid-19, anche questa estate l’oratorio salesiano della capitale della Lituania ha voluto offrire ai ragazzi e ai giovani una intensa proposta educativa e di svago per i mesi estivi. Grande interesse ha riscosso il Centro estivo diurno svolto per alcune settimane presso la chiesa “San Giovanni Bosco” di Vilnius, con la registrazione di più di 350 bambini, molti dei quali venivano da varie parti della città.

Sollecitati dal messaggio di papa Francesco per la giornata missionaria mondiale del 2021, che ci invita a non chiudere i cuori alle necessità materiali e spirituali del prossimo nonostante il Covid, e rafforzati dal tema “Non possiamo tacere ciò che abbiamo visto e udito!” (At. 4,6) si è creato un bel gruppo di animazione per le attività del  diurno: i salesiani di Vilnius, una suora salesiana, 27 animatori dell’oratorio, 7 volontari italiani dell’Animazione Missionaria della Ispettoria del Piemonte, con il loro accompagnatore salesiano. Tutti impegnati a testimoniare con la vita e la gioia salesiana che è possibile abbattere le barriere della paura e della chiusura incontrollata.

I ragazzi erano divisi in 4 gruppi per fasce di età, che non potevano interagire tra loro, per motivi di sicurezza (dunque in realtà avevamo 4 centri estivi paralleli in contemporanea). Sport, laboratori, grandi giochi organizzati, e persino delle gite a piedi nella natura intorno alla città. Tutti i giorni vi era un momento di preghiera in chiesa in cui veniva spiegata e attualizzata una parabola di Gesù: il filo conduttore era la speranza che nasce dal rapporto personale tra Gesù e il discepolo. Egli cerca noi, noi cerchiamo Lui. E poi? Lo testimoniamo tra gli amici, perché non possiamo tacere…!

Tutti i giorni le attività finivano con un gelato per ognuno, finanziato dal Comune di Vilnius attraverso un progetto di coinvolgimento dei bambini.

Terminato il Centro estivo le attività continuano anche ad agosto con vari turni presso la casa estiva vicina al lago di Tverecius, in una regione boscosa dove i salesiani hanno una casa per ferie. Gli animatori italiani, invece, si aggregheranno alle attività estive della erigenda comunità salesiana di Telsiai, nella regione della Samogizia (verso il mar Baltico).

don Alessandro Barelli SDB

Cagliero 11 – “La bellezza del matrimonio” Giugno 2021

Si allega di seguito il  Cagliero 11 n°150 con l’intenzione missionaria salesiana del mese di Giugno 2021.

Intenzione Missionaria Salesiana, alla luce dell’intenzione di preghiera del Santo Padre.

INTENZIONE MISSIONARIA SALESIANA
ALLA LUCE DELL’INTENZIONE DI PREGHIERA DEL SANTO PADRE

La bellezza del matrimonio

Per matrimoni cristiani provenienti dall’ambiente salesiano nella Repubblica Democratica del Congo.

Preghiamo per i giovani che si preparano al matrimonio con il sostegno di una comunità cristiana: perché crescano nell’amore, con generosità, fedeltà e pazienza.

Cari confratelli e amici,

ringrazio di cuore per questa possibilità che mi è stata data, di condividere un saluto e un ringraziamento per questa opera “diffusione di bene” che è il CAGLIERO 11.

Un compleanno impegnativo è stato raggiunto: 150! Il numero 150, un bene che dura nel tempo e aiuta tutti noi a non dimenticarci mai di una parte di noi fondamentale: lo spirito Missionario! Se Dio è il tuo Dio, la fede in lui esce fuori in ogni tua azione, in ogni tua parola, in ogni tua decisione…così è l’energia del Cristo Risorto che entra in noi… e da noi a tutti coloro che ci stanno intorno, fin dove il Signore vorrà.

Questo Spirito di Risurrezione viene a noi anche con foglio missionario che ci raggiunge ovunque e ci aiuta a non dimenticare mai quello che siamo veramente: Figli di Dio. Grazie per tutti coloro che, con cuore e competenza, di questo CAGLIERO 11 si prendono cura da 150 numeri!

Don Stefano Martoglio, SDB
Vicario del Rettor Maggiore